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LAST DANCE - UN TUMORE SI PORTA VIA DONNA SUMMER - LA REGINA DELLA DISCO-MUSIC AVEVA 63 ANNI

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Il Giornale - Addio a Donna Summer. La regina della disco degli anni Settanta e Ottanta è morta in Florida all'eta di 63 anni. La cantante americana, vincitrice di cinque Grammy e famosa per successi come Hot Stuff, Last Dance e Bad Girls realizzati con il suo produttore Giorgio Moroder, era malata di tumore ma nelle ultime settimane stava ancora lavorando a un album.

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GRILLANDE - BEPPE GRULLO GODE DEL SUCCESSO DEL MOVIMENTO 5 STELLE E GONGOLA IN UN DELIRIO DI ONNIPOTENZA

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Nino Luca per il "Corriere.it"

BEPPE GRILLO MOVIMENTO 5 STELLEPRIMO PIANO DI BEPPE GRILLO

Dopo Hollande, Beppe Grillo. Speranze d'Europa. Chiuso sul camper tutto il giorno con una troupe della Cnn, il leader del Movimento 5 Stelle viene considerato dai reporter Usa alla stregua dei nuovi leader che l'Europa propone in questo periodo storico. Grillo «si gasa» durante il comizio e chiede sempre l'inquadratura dalla telecamera a stelle e strisce. «Loro sì che sono giornalisti, non come voi "servi del potere". Non abbiamo più bisogno di voi, di giornalisti, giornali e politici. I giornali sono morti. Vive solo Internet che dà notizie senza intermediari».

BEPPE GRILLO IN UNA DELLE SUE SMORFIE giorgio napolitano

L'APPOGGIO DEL PDL - A Garbagnate, 10 chilometri a nord di Milano, il M5S gioca una partita quasi persa. «Se Parma può essere la nostra Stalingrado, Garbagnate rischia di essere la nostra Caporetto» ammette scherzando Grillo. Già, in questo paesone di quasi 27mila abitanti, il Movimento Cinque Stelle, arrivato miracolosamente al ballottaggio, deve recuperare un divario del 30% dalla lista del centrosinistra.

Ma adesso può contare anche sull'appoggio del Pdl: «Il Pdl? Non so neanche chi sono», risponde Grillo. L'appoggio del partito di Berlusconi non è rivoluzionario? «Certo e lo sai perché lo fanno? Perché noi salviamo il culo ai partiti. Se non ci fossimo noi ci sarebbero derive di destra o di sinistra. Nazionalisti ed eversione, gruppi forti e violenti». Il leader del Movimento 5 Stelle ha citato il caso della Grecia, con la crescita dei movimenti estremisti, dell'Ungheria e della Francia dove «Le Pen è al 20%».

NAPOLITANO - Poi si toglie qualche sassolino. «Il presidente della Repubblica non ha visto il boom?. E allora io dico: Monti cominci dall'alto a tagliare. 240 milioni di euro ci costa il Quirinale, quattro volte Buckingham Palace». Poi continua: «La Camera costa un miliardo e mezzo all'anno, cominciamo da lì e dai rimborsi elettorali». «Se il Paese deve fare sacrifici, questi devono essere fatti da tutti o da nessuno».

equitalia marchio BEPPE GRILLO AD UN COMIZIO

«Hanno messo lì i bocconiani che fino a un anno fa dicevano che la crisi era alle spalle. Hanno chiamato i tecnici perché i partiti non potevano fare il lavoro sporco - ha sottolineato -. Ma anche i grandi bocconiani non ce la fanno, chiamano super tecnici e poi mandano una lettera ai cittadini dicendo di aiutarli e dirgli dove risparmiare». E le tremila persone accorse al campo sportivo ridono di gusto. Poi lancia un estemporaneo sondaggio, per alzata di mano. «Chi di voi voterebbe ancora Pd e Pdl?». Si solleva timidamente un braccio. «Prendetelo!», ordina Grillo ai suoi. Così va avanti per un'ora, tra il serio e il faceto.

BEPPE GRILLO MOVIMENTO 5 STELLE MARIO MONTI

EQUITALIA - L'ultimo bersaglio della serata, quello più deciso sul Fisco: «Equitalia deve essere chiusa domani mattina». Urla. «Dovrebbe dare soldi e far tenere aperte le aziende, non farle chiudere. Basta con i suicidi. Non si deve ammazzare più nessuno. La gente deve essere aiutata. Si deve creare una rete di solidarietà. Aprire degli uffici ad hoc. I soldi ci sono? Anziché comprare gli aerei per fare la guerra diamoli alle aziende e chiudiamo i crediti con loro».

beppe grillo beppe grillo

Alla fine presenta la lista dei giovani di Garbagnate, unico neo l'assenza di donne in lista. Andando via gli chiedono: «Ma dove potete arrivate?». «Non lo so - ammette -. Siamo un Movimento nato su Internet. Non riesco a immaginarlo. È un evento enorme. Lo capirò tra 5-6 anni». Ma non è finita, comincia l'assedio al camper: «Grillo attento ai servizi segreti...» gli urla un grillino. E lui prima fa le corna e poi il gesto di lanciargli un cetriola: «Ci manca solo quello: i servizi segreti. Attento alle trappole dici? E per questo che siamo fuori dai talk show, quelle sono trappole che ci organizzano. Li costringeremo a farli con una sedia vuota». E chiude la porta per registrare un altro momento della sua giornata da nuovo leader europeo con la Cnn: «Loro mi chiamano Joe Cricket».

 

SESSO FACILE CON "PARADISE LOVE" CHE VINCE IL PREMIO PER IL MAGGIORE PISELLO VISTO FINORA A CANNES

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Marco Giusti per Dagospia

SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL

Cannes 2012. Dopo averci regalato il sesso tra i vecchi, "Canicule" che lascio' molti stupefatti a Venezia, e il sesso che veniva dall'est, "Import Export", l'austriaco Ulrich Seidl si lancia con "Paradise Love", quarto film in concorso, nel sesso facile che cercano le cinquantenni europee in Africa.

Costruito con grandi inquadrature e il solito occhio alla composizione visiva dove inserire tutte le situazioni, anche le più' scabrose, il film, dopo un grande inizio in patria (con una fortissima scena con un gruppo di down sulle macchinine a scontro), segue una simpatica austriaca sovrappeso nel suo viaggio in Africa alla ricerca di sesso e distensione.

SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL

A differenza di "Verso sud" di Francois Ozon, che trattava lo stesso tema, qua c'e' meno moralismo e più desiderio di stupire lo spettatore con immagini a effetto. Ma la ricerca, come nei film precedenti di Seidl, e' sempre dedicata all'identita' nazionale, al come sono e cosa pensano gli austriaci, come si muovono, cosa dicono.

Malgrado la forte complessita' visiva, l'idea e' sempre quella di un film verita' su temi solitamente coinsiderati scabrosi. Seidl segue letteralmente il culone della sua protagonista in giro per l'Africa, un culone che riempie quasi ogni scena. L'effetto e' bizzarro, c'e' qualche lentezza, ma l'occhio di Seidl, lontano dal jacopettismo, vuole capire, non solo stupire. Ovvio che a Moretti non piacera' affatto, ma rimane un buon film. Meno sgradevole del previsto.

SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL

Comunque a "Paradise Love" va il premio per il maggiore pisello visto finora a Cannes, e' quello dell'attore nero, Peter Kazungha (si chiama cosi') che interpreta Munga, il gigolo della culona austriaca.

Notevoli i due film che hanno aperto "Un certain regard", cioe' il cinese "Mistery" di Lou Ye e il curiosissimo kazako "Student" di Darezhan Omirbayev. Il primo e' un complicatissimo giallo che ruota attorno alla misteriosa morte di una ragazza travolta da un'auto in corsa, ma forse spinta li' da qualcuno, a un poliziotto che ha troppe donne e a donne che non dice la verita'. Bella storia originale alla De Palma che potrebbe vantare un remake.

SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL

Il secondo e' un ironico film d'arte tratto da "Delitto e castigo" di Dostoyevski, ma ambientato in un Kazakistan poverissimo dominato dal neocapitalismo dei ganster miliardari. Lo studente del titolo, il nuovo Raskolnikov, vive in un mondo per lui incomprensibile, dove perfino i professori difendono il capitalismo e si girano film alla Moccia che vedono protagonisti le donne dei boss che viaggiano in suv.

SCENA DEL FILM PARADISE LOVE DI ULRICH SEIDL

Magistrale l'inizio con la giornalista che intervista il regista patacca mentre la prima attrice fa riempire di botte un ragazzo che ha osato versarle una tazza di te' sull'abito di scena. Ovvio che lo studente, seguendo il filo dostoyevskiano, compia prima il delitto e poi senta il morso del castigo, ma il tutto e' venato di trovate divertenti e assurde e di invenzioni di regia che hanno impressionato la platea di critici mezzo assonnati del pomeriggio.

 

 

LA RAI COTTA IN “AGRODOLCE” - VIALE MAZZINI LA RAI CONDANNATA A PAGARE 4,5 MLN € ALLA EINSTEIN DI LUCA JOSI PER LA SOAP

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David Perluigi per "il Fatto Quotidiano"

Alla fine è stata la magistratura a decretare che Agrodolce era la fiction giusta per rilanciare una parte dell'economia in Sicilia. Solo la Rai, colpevolmente, non lo ha capito. Ora la tv di Stato, e cioè noi contribuenti, dovrà sborsare circa 4,5 milioni di euro per fatture non pagate nei confronti della società produttrice della soap opera di Rai3: l‘Einstein multimedia che le aveva intentato causa.

agrodolce

Un giudice del Tribunale civile di Roma lo ha messo nero su bianco nell'ordinanza su richiesta di un provvedimento d'urgenza ex art. 700 per "il pagamento delle fatture non pagate ed extra-costi per circa 12 milioni di euro per la serie tv". In sostanza: i dirigenti di viale Mazzini non dovevano bloccare una produzione che stava portando tanti posti di lavoro al Sud e, soprattutto, la creazione di un polo cinematografico e televisivo come valida alternativa al declino degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese.

LUCA JOSI

Un prodotto seriale che aveva dato lavoro a circa 300 siciliani tra tecnici, attori e comparse e altre centinaia con l'indotto che via via si stava creando. Restano poi decine di milioni di euro di Fondi Fas, circa 25, che la Regione Siciliana tiene ancora bloccati in attesa, chissà quando, che il governo si decida a far ripartire gli studios costruiti per l'occasione in provincia di Palermo. I dati contenuti nella documentazione che i legali della Einstein, Alberto Rossi e Antonio Tola, hanno allegato al ricorso in tribunale spiegano al meglio: "La serie, pur se in una fascia di orario sfavorevole, piazzata in contemporanea dei maggiori telegiornali nazionali, era arrivata a raggiungere il 10 per cento di share".

prati14 giovanni minoli

"La società produttrice - scrive il giudice nell'ordinanza di una ventina di pagine - ha fornito esaurienti elementi documentali da cui risulta: l'avvenuta assunzione di rilevanti obblighi bancari per l'esecuzione dell'opera, anche in forma di anticipazione su fatture, operazione avente diretto collegamento con le fatture rimaste inevase; l'esistenza - inoltre - dell'assunzione di consistenti impegni economici con soggetti terzi per la predisposizione di mezzi, risorse e personale umano, sia a livello tecnico, sia a livello di maestranze di scena, l'esistenza di azioni giudiziarie per la riscossione dei suddetti derivanti crediti".

Tutto questo ha messo in difficoltà una società primaria del campo tv come quella di Luca Josi e Andrea Olcese che dopo i grandi successi legati ai quiz Mediaset con Passaparola, Sarabanda ha investito tutto, o quasi, nella produzione di una serie tv che si è rivelata una idrovora succhiasoldi. "Questi soldi che la Rai dovrà versarci finiranno alle finanziarie e agli istituti di credito, ma è la prova che c'è un giudice a Berlino dopo mesi, anni di attesa sfibrante in cui ci è stato detto di tutto, perfino che eravamo degli speculatori, quando invece cercavamo solo di far rispettare i contratti".

Ma il giudice aggiunge anche altro nell'ordinanza: dice che di fronte ad un'altra Corte civile ora si dovrà decidere se la Rai è tenuta a risarcire milioni di euro di extracosti affrontati per la produzione della prima, della seconda e terza serie. Le ultime due rimaste in buona parte sulla carta, però, con onerosi contratti assunti.

Andrea Olcese

"Questa ordinanza avrà un peso ai fini della causa che partirà a giorni al tribunale civile , alla Rai l'avvocato Alberto Rossi - chiediamo 10 milioni di euro: ci sono gli extracosti e c'è il danno di immagine ad un'azienda di persone alle quale hanno rovinato l'esistenza, quando si dice che le imprese restano strangolate dalla crisi - afferma -, non si fa mai riferimento ai dirigenti pubblici che giocano sulla pelle delle persone e che restano impuniti".

Poi c'è un'altra partita, quella che si sta giocando in procura a Roma, dove nel registro degli indagati sono stati iscritti alcuni ex dirigenti della tv pubblica, se ne occupa il magistrato Giuseppe Deodato, che ha ipotizzato il reato di concussione e altro.

Tutto denunciato da Luca Josi, patron di Einstein, che ha allegato all'esposto presentato ai Carabinieri ore e ore di conversazioni registrate, senza che la controparte lo sapesse,dove si evincerebbe che dietro Agrodolce c'erano interessi di importanti funzionari Rai. In una di queste Giovanni Minoli, ex potente direttore di Rai3 e di Rai educational, il padre putatitvo della soap siciliana dice ai manager della Einstein: "Voi siete ospiti e faccio quello che voglio".

 

DUE DEPUTATI SI CONFRONTAVANO SU COME RIMEDIARE LE SCARPE DA DELLA VALLE: “OH, VISTO QUANTO COSTANO!”

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Bigador per Dagospia

1 - Concentrato! Lima i concetti, studia gli aggettivi, si guarda allo specchio e prova le espressioni. Ogni spesso va anche in bagno. E' la lunga attesa di Angelino prima del salotto di Vespa. Il Banana e' pronto a impallinarlo...

SILVIO BERLUSCONI ANGELINOALFANO

2 - Ecco, il Banana. Pare che ieri abbia operato un'opera di accurata sodomizzazione verso tutte le correnti del fu-Pdl. Al grido: mi avete rotto le palle, se ne riparla dopo il voto. Sciancati i presenti.

3 - Si, ma che hanno fatto i "subenti". Tutti uniti! Macche', ognun per se! Abbasso Monti! No, SuperMario e' l'unico! Fuori gli An! No, basta sedurre Pierfurbino! Insomma, non si capisce nulla. E i sondaggi sono sempre peggio. Anche quelli della Ghisleri.

4 - Ma che fa Borghezio? Parla. Spiega. Interviene. Pensa di guadagnare credibilita' in Transatlantico. Povera Lega.

ALESSANDRA GHISLERIMARIO MONTI

5 - Giornalisti del Kazakistan in tribuna alla Camera. Oh, erano stupiti anche loro!

6 - Ddl anticorruzione, l'Udc si astiene. Come mai? Politica dei due forni. Si, ancora...

7 - Angolo "nostri" eroi: il prode del Castello di Santa Severa si e' sentito con il sedere nudo. Troppo esposto. Ce ne dispiace, ma certe situazioni vanno pubblicizzate. Rallegrano le prospettive future.

8 - Ah, ricordate il preservativo trovato per terra alla Camera? Pare sia rotto... (Non proprio quello, e' una metafora!!!!)

9 - Angolo vecchie glorie: che bello sapere che l'Avanzo di balera (alias De Michelis) continua nelle sue scorribande notturne!

10 - Angolo pulciari: due deputati in Transatlantico si confrontavano su come rimediare le scarpe da Della Valle. "Oh, visto quanto costano!".

 

UN’INDAGINE AMERICANA RIVELA I PAPABILI “PREFERITI” DAI PRELATI: IN POLE ANGELO SCOLA E IL CANADESE OUELLET

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Paolo Rodari per "il Foglio"

LARCIVESCOVO AMERICANO TIMOTHY DOLAN jpegLARCIVESCOVO FILIPPINO LUIS ANTONIO TAGLE jpeg

Le ultime vicissitudini che hanno colpito alcuni aderenti di importanti movimenti ecclesiali - non solo i problemi finanziari di alcuni membri laici di Cl, ma anche l'ultimo scandalo a sfondo sessuale dei Legionari: padre Thomas Williams, decano della facoltà di Teologia del pontificio ateneo Regina Apostolorum, popolare scrittore e volto noto della televisione americana, ha annunciato di aver messo incinta una donna - non sembrano influenzare la percezione che di questi stessi movimenti si ha all'interno del collegio cardinalizio.

Secondo un'indagine svolta dal vaticanista americano John Allen a Roma tra personale del Vaticano, prelati di ogni nazionalità, diplomatici, giornalisti e accademici, sono tre oggi i papabili in caso di Conclave: l'italiano Angelo Scola, 70 anni, arcivescovo di Milano che non ha mai nascosto le sue origini cielline; il canadese Marc Ouellet, 67 anni, prefetto dei Vescovi appartenente alla società di vita apostolica dei sulpiziani; e l'argentino Leonardo Sandri, 68 anni, prefetto della Congregazione per le chiese orientali ma sostituto in segreteria di stato dal 2000 al 2007, alcuni degli anni insomma nei quali l'esplosivo dossier relaltivo agli abusi sessuali del fondatore dei Legionari Marcial Maciel Degollado è stato tenuto sotto chiave.

IL CARDINALE CANADESE MARC OUELLET jpegIL CARDINALE UNGHERESE PETER ERDO jpeg

Allen fa anche altri nomi, eventuali seconde opzioni, ma riferisce che "tutti su questi candidati (e in particolare sui primi due) sono d'accordo". Scola e Ouellet, insomma, sarebbero a suo dire in pole position. Sia Scola che Ouellet sono "teologicamente in sintonia con Benedetto XVI" ma c'è chi si chiede se il primo, non avendo mai lavorato in curia romana, "ha quello che serve per porre rimedio ai problemi di governance" e se il secondo "non sia troppo una fotocopia di Ratzinger: cerebrale, schivo, a disagio sotto i riflettori, teologo poco appassionato di Realpolitik".

Anche Sandri, naturalmente, ha i suoi difetti: secondo molti sarebbe meglio come segretario di stato che come Papa. Più capace come amministratore che come trascinatore.

Dopo i tre porporati, ecco le seconde file, candidati in grado di competere se i primi tre non dovessero farcela. Anzitutto il cardinale Péter Erdo, 59 anni, ungherese arcivescovo di Budapest. Come Ouellet e come Scola è vicino a quella teologia che ha ruotato per anni attorno alla rivista teologica Communio, il cui vate era il quasi cardinale Hans Urs von Balthasar. Eletto due volte alla presidenza della Conferenza dei vescovi europei, avrebbe l'appoggio di molti cardinali del suo continente. Non poco se si tiene presente che la metà dei cardinali che eleggeranno il prossimo Papa sono europei.

IL CARDINALE BRASILIANO ODILO PEDRO SCHERER jpegIL CARDINALE ARGENTINO LEONARDO SANDRI jpeg

Altra seconda scelta è il cardinale Angelo Bagnasco, 69 anni, arcivescovo di Genova e capo dei vescovi italiani. Dice John Allen che quando venne scelto a guidare l'episcopato era visto come "relativamente debole". La sua elezione, sostiene, fu "un compromesso". Ma poi è cresciuto. Tra le seconde linee c'è infine il cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer, 62 anni, arcivescovo di San Paolo. Come il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio fu il candidato latino americano nel conclave del 2005, allo stesso modo Scherer potrebbe essere il candidato del suo continente. Ma Scherer proviene da una famiglia di origini tedesche, sarebbe sostanzialmente il secondo tedesco di seguito.

Secondo molti osservatori il prossimo conclave non sarà a breve, viste le buone condizioni fisiche di Ratzinger. Se così sarà, quattro outsider più di altri potrebbero emergere. Il cardinale Gianfranco Ravasi, 69 anni, presidente del Pontificio consiglio della cultura sa essere erudito e insieme uomo di popolo. Per intenderci: organizza il Cortile dei gentili ma non disdegna una rubrica su Radio Maria.

Dice Allen che occorre capire se "il suo intelletto classicamente europeo è adeguato alle nuove realtà globali del cattolicesimo", ma a parte ciò resta un candidato. Poi ci sono i cardinali Peter Turkson, 63 anni, ghanese presidente del Pontificio consiglio giustizia e pace, e Robert Sarah, 66 anni, nativo della Guinea, presidente del Pontificio consiglio "Cor Unum". Se il prossimo Papa fosse un africano, sarebbe probabilmente uno di questi due.

CARDINALE ANGELO BAGNASCO TARCISIO BERTONE

Si sa, in conclave tutto può succedere. E allora ecco, tra gli outisider, il nome di Timothy Dolan, 62 anni, statunitense arcivescovo di New York. Durante lo scorso concistoro a Roma è stato accolto come una celebrità. Ancora si parla del suo discorso davanti a tutti i cardinali e al Papa dedicato alla "nuova evangelizzazione".

Fuori dagli Stati Uniti è visto come l'incarnazione di uno stile di leadership della chiesa rilassato, gioviale e per nulla angosciato. Certo, parla male l'italiano (cosa non secondaria per un Papa) e la sua esuberanza potrebbe essere uno shock per la curia romana.

PAPA RATZINGER

Infine il filippino Luis Antonio Tagle, 54 anni, arcivescovo di Manila. Non è ancora cardinale ma dovrebbe diventarlo presto (si parla di un concistoro del 2013 con nomine prevalentemente non-curiali). E' un comunicatore di talento, ricercato speaker sui media. Un commentatore filippino ha detto recentemente che Tagle ha dimostrato di avere "la mente di un teologo, l'anima di un musicista e il cuore di un pastore".

 

 

SARA TOMMASI LESBO CON LA SORELLA DI BALOTELLI (FOTO) - NUOVE DALL’EREDITÀ MAIRA - GHEDDAFI A PANTELLERIA FU BIDONATO

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1- L'affare s'ingrossa: Francesca Maira, figlia del luminare Giulio (che la vuole diseredare), gode. E' uscito un articolone sul settimanale "Gioia". Mistero invece sull'intervista rilasciata da tempo a "Uno Mattina", e mai andata in onda...

med28 francesca giulio maira

2- Parlamentari veneti, nei pressi di palazzo Chigi, parlano di un imminente scandalo: una donna oggetto di pesanti attenzioni da parte di un consigliere regionale, con denuncia in vista...

LA VILLA DI GHEDDAFI A PANTELLERIA

3- Mail: Veder la Libia da Pantelleria? Ci ha provato Superman, inutilmente. L'Isola è proprio davanti alla Tunisia. E a Gheddafi lo hanno bidonato vendendogli un bosco dove non poteva costruire neanche un pollaio. L' hotel Punta Tre Pietre - modesto, un tre stelle - meriterebbe d'essere aperto e lavorare. Immagino che lo Stato e i tribunali lo ridurranno come Gheddafi

FABRIZIO CORONA E NICOLE MINETTI DA NUOVO

4- Fabrizio Corona si riconsola con Nicole Minetti. O almeno ci prova. Secondo quanto racconta il "Nuovo" i due si sono incontrati insieme alle rispettive comitive in un locale alla moda di Milano. Al termine della cena Fabrizio avrebbe proposto di proseguire la serata a casa sua. Tutti hanno accettato. Tutti tranne la consigliera regionale del Pdl. Lei fa la preziosa e resta in disparte. Forse preferisce una seratina tête-à-tête lontanta dai fotografi. Che a quanto pare non gradisce neanche Corona che davanti ai flash del Nuovo prova a coprirsi, ma non ci riesce.

ELISABETTA CANALIS TASTA IL PACCO DI SACHA BARON COHEN

5- Dopo le foto di Elisabetta Canalis immortalata in topless in un albergo della riviera romagnola, la bella showgirl finisce nell'obiettivo dei fotografi a Cannes, in Costa azzurra.
L'ex velina è stata avvistata in un bikini rosa fucsia e gonna bianca nella spiaggia dell'Hotel Eden Roc a Cannes dove si sta svolgendo il Festival del cinema. Solo ieri la Canalis era stata immortalata su uno yacht mentre sbirciava nelle mutande dell'attore Sasha Baron Cohen, l'ex Borat. I due stavano girando uno stunt per il film "The dictator".

ABIGAIL BALOTELLI E SARA TOMMASI DAL DAILY STAR

6- Non smette di far parlare di sé Sara Tommasi. Il Daily Star mette in prima pagina la foto della showgirl italiana mentre si bacia con la sorella di Mario Balotelli, Abigail.
I baci saffici sono avvenuti in Italia, in una spa. Nelle foto si vedono l'ex di Balotelli e la sorella mentre si leccano e si accarezzano. Si vede anche Abigail mentre mette le gambe sulle spalle della Tommasi e le accarezza i capelli. Sara risponde alle avances succhiandole le dita dei piedi. Sara Tommasi e Mario avevano avuto una relazione prima che il calciatore del Manchester City si fidanzasse con Raffaella Fico, reduce dal Grande fratello.

ABIGAIL BALOTELLI E SARA TOMMASI DAL DAILY STARABIGAIL BALOTELLI E SARA TOMMASI DAL DAILY STAR

7- http://www.ilsalvagente.it/ - Maria de Filippi a tutto campo su Vanity Fair, che le dedica la copertina nel numero in edicola da oggi con un titolo che è tutto un programma: "I segreti di Maria". La regina di Canale 5 parla di tv, ammettendo che non sa se continuerà con Mediaset; svela le sue paure ("Ho il terrore di volare, mi prende la tachicardia...".); e racconta del timore di perdere Maurizio Costanzo ("Per me sarà veramente un disastro, come quando è morto mio padre...Sarà terribile. Non voglio pensarci".).

L'inedita De Filippi che si racconta nelle pagine del settimanale svela anche dettagli poco conosciuti delle sua infanzia. "Sì, ne ho combinate davvero tante. Se uscivo con gli amici, per smollare i freni inibitori bevevo tantissimo": dice. E racconta dei weekend a Cervinia pieni di Negroni, vodka lemon e tequila boom boom. Oggi sono astemia": precisa. "Smisi quando un giorno, al bar delle guide dove andavo ogni sera, ordinai un caffè. Il barista mi chiese se volevo la correzione: erano le 11 di mattina".

piersilvio berlusconi maria de filippi

Del futuro in tv ammette di aver avuto contatti con Sky, ma aggiunge che per ora non considera la loro offerta un'alternativa a Mediaset. "Me ne andrei se, a parità di mezzi, mi rendessi conto che con Piersilvio non c'è più sintonia perfetta e fiducia piena... La Rai? Perché no?... La7? Non mi piace l'aria snob che c'è lì. Mi vedono come l'Anticristo, perché dovrei andare e sperare che cambino idea"?

PAOLO MIELI

8- Carlo Rossella per "Il Foglio" - Paolo Mieli è partito per un lungo soggiorno in Brasile. Conferenze, dibattiti, bossa nova.
Serata milanese. Cena debenedettiana, benefica e molto chic in una ex fabbrica dalle parti di porta Genova. In gran forma, e molto glamour, Silvia Monti.

8 vol13 stefania orlando

9- Maurizio Crippa per "Il Foglio" - Arivotano i greci. Si meritano un Grillos Vaffaculopulos.

10- Stasera, alle 21.30, al Colosseo, Stefania Orlando presenterà la giornata mondiale contro l'Omofobia. Interverranno l'Onorevole Ivan Scalfarotto, Paola Concia, Vladimir Luxuria, Paolo Patanè (presidente dell'ArciGay) e la showgirl Antonella Elia. La Orlando si sfoga contro Mara Carfagna: http://www.magazinet.it/28411/news/stefania-orlando-contro-mara-carfagna-per-colpa-sua-non-lavoro-piu-in-tv.html

CARLO DE BENEDETTI E MOGLIE SILVIA MONTI

11- Da "il Giornale" - Il giorno prima, su twitter, avevano dato per morto lo scrittore Gabriel Garcia Marquez, ma la notizia era falsa. Dopo poche ore a passare a miglior vita, ma ancora una volta solo per i social network, è il comico Paolo Villaggio (nella foto). Solo che stavolta a cascarci è Francesco Bonifazi, capogruppo Pd a Firenze, che per la mai avvenuta dipartita del mitico ragionier Fantozzi aveva addirittura proposto un minuto di silenzio. «Ringrazio per per le condoglianze ma per ora sto ancora abbastanza bene», ha commentato Villaggio. «Felice di essermi sbagliato», è la replica contrita di Bonifazi. Con Villaggio che starà ancora facendo gli scongiuri.

12- Da "la Stampa" - Non è servito a nulla dire chi era, scandire nome e cognome dinanzi al controllo sicurezza dell'aeroporto La Guardia di New York. L'ex segretario di Stato di Richard Nixon, l'uomo che chiuse la guerra in Vietnam ed aprì le relazioni sino-americane, Henry Kissinger, non è stato riconosciuto dagli agenti che lo hanno sottoposto a un serrato e rigoroso controllo con il «pat down» che comporta il tastare tutto il corpo prima dell'imbarco. Kissinger, 89 anni, è arrivato alla zona del metal detector su una sedia a rotelle. Era diretto a Toronto. La sua portavoce ha riferito che «nessuno aveva idea di chi fosse».

PAOLO VILLAGGIO

13- Le.Pa. per "la Repubblica" - Francesco Schettino, agli arresti domiciliari per il naufragio della Costa Concordia, è stato consigliere tecnico del film Benvenuto a bordo di Éric Lavaine, da giugno nelle sale italiane. Il discusso comandante è stato consulente del film francese nel maggio 2010, dal momento che la produzione affittò la nave Costa Atlantica (utilizzata nelle crociere lungo i fiordi del Baltico) per una settimana di riprese. «Schettino era serio e preoccupato della sicurezza di tutti», ha dichiarato a Le Figaro Patrice Régnier, direttore marketing per la Francia di Costa Crociere, ricordando che alla richiesta del regista di variare il percorso, Schettino «si rifiutò, pensando che fosse troppo pericoloso». Frasi che stridono dopo la tragedia dell´isola del Giglio. E il film, da spot per le navi Costa Crociera, rischia di produrre ulteriore pubblicità negativa.

SCHETTINO

Il film Benvenuto a bordo, che vede nel cast Franck Dubosc, Valérie Lemercier, Luisa Ranieri e Gérard Darmon, racconta peraltro la storia di una signora, responsabile delle risorse umane di una compagnia di crociere. Ma prima di intraprendere la crociera inaugurale della nave ammiraglia della compagnia, il suo capo decide di rompere con lei e licenziarla. Per vendicarsi, alcune donne scelgono il veleno, altre le armi o lo scandalo.

 

 

GRASSO CHE COLA - L’ASSIST DI PIETRO GRASSO AL BANANA SAREBBE IL PRELUDIO DELLA CANDIDATURA ALLA REGIONE SICILIA

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1 - GRASSO CHE COLA
Dagoreport

Pietro Grasso procuratore antimafia

Grandi manovre sull'asse Roma-Sicilia per la corsa alla presidenza della Regione. Sapete perchè Pietrro Grasso, il potente procuratore antimafia, inspiegabilmente la settimana scorsa ha alzato un assist al Cavalier Pompetta? Perchè potrebbe essere il candidato di una vasta coalizione guidata dai resti del Pdl per sostituire Raffaele Lombardo a Palazzo d'Orleans. Tutto combacia. Il mandato di Pietruzzo scade il prossimo anno e dopo l'autunno in Sicilia si torna alle urne. Fantapolitica? No, il rapporto tra Berlusconi e il magistrato è di antica data. Risale almeno ad otto fa quando una leggina ad hoc voluta dal centrodestra lo piazzò sulla poltrona dell'Antimafia scalzando Giancarlo Caselli. Che magnifica coincidenza.

bossi berlusconi lombardo fini lap


2 - SALVATORE BORSELLINO ALLA ZANZARA SU RADIO 24: "GRASSO? SI VUOLE SDEBITARE CON BERLUSCONI. STA PENSANDO AL SUO FUTURO POLITICO".
"Grasso? Ha detto delle cose gravissime. Il procuratore si è voluto sdebitare visto che è in quel posto grazie ad una legge fatta dal governo Berlusconi, una legge contra personam che ha impedito a Caselli, il naturale procuratore antimafia, di diventarlo". Alla Zanzara su Radio 24 Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, attacca così Pietro Grasso, il procuratore antimafia che nei giorni scorsi aveva parlato di un "premio" all'ex premier per la legislazione antimafia sui beni sequestrati. Per Borsellino Berlusconi "non merita alcun premio", anzi.

Giancarlo Caselli

"E' una cosa ridicola - dice alla Zanzara - sostenere che ha fatto qualcosa contro la mafia, mentre non ha fatto altro nel corso del suo governo che continuare a pagare delle cambiali che erano state contratte nel corso di una trattativa tra stato e mafia. Lui la mafia l'ha favorita, basta guardare molte delle leggi che ha fatto. Si è solo preso il merito di operazioni di polizia e magistrati, successi ottenuti nonostante le azioni del suo governo. E poi Berlusconi è sodale di Marcello dell'Utri, persona condannata a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa".

Le statue di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone rimesse a posto a Palermo - Salvatore Borsellino

Ma Grasso vuole entrare in politica, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? "Forse vuole fare il ministro della giustizia - dice ancora Salvatore Borsellino a Radio 24 - il suo mandato sta finendo e si sta curando del suo futuro". "Dopo questo attacco - dice ancora il fratello del giudice ucciso alla Zanzara - faticherei a stringergli la mano. Se Grasso si presenta agli anniversari di Falcone e Borsellino? Dopo questa esternazione non è più persona gradita. Alzeremo le nostre agende rosse e gli volteremo le spalle, come abbiamo già fatto in passato di fronte a personaggi non degni di esserci. Gli riserveremo questo trattamento anche per l'attacco indebito che ha fatto ad un magistrato coraggioso come Ingroia".

Antonio Ingroia

 


E OBAMA PROVERÀ A SCIOGLIERE LA MERKEL - IMU: MANCANO 2,5 MILIARDI - LUSI: ‘SOLDI ANCHE ALLA BINDI’

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Il Velino.it

BARACK OBAMA IL SORRISETTO FURBO DI ANGELA MERKEL

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Imu: mancano 2,5 miliardi". Sotto l'apertura sulla destra: "Il cammino a ostacoli della riforma incompiuta". A sinistra editoriale di Angelo Panebianco: "Casini e l'addio alle mani libere". A destra in alto: "E Obama proverà a sciogliere la Merkel". Sulla sinistra boxino sotto l'apertura: "Premio all'allievo più bravo di ogni scuola". A centropagina fotonotizia: "Il sorpasso delle minoranze". A destra: "Corruzione, pene più pesanti. Il Pd fa passare il suo testo. E salta il tavolo del confronto". Sotto commento di Francesco Verderami: Perché sono tornati i tempi dello scontro". Accanto: "Età media 59? Riprendiamoci i nostri giovani". In basso: "Il pentito accusa Conte: ‘Parlò della combine'". In basso sulla destra: "Come sopravvivere alle riunioni di lavoro", In basso al centro: "Addio al mito Donna Summer. Fu la regina delle discoteche".

LA REPUBBLICA - In apertura: "I leader Ue: insieme rigore e crescita". A sinista il retroscena di Claudio Tito: "Lo spiraglio tedesco: ‘Ora serve unità'". A centropagina fotonotizia: "Ritorno nell'orrore di Srebrenica". A destra Vittorio Zucconi: "I bianchi d'America che si scoprono minoranza". A sinistra più in basso: "La lunga storia dei soldi padani". Al centro, sotto la vignetta di Altan, "Terremoti e alluvioni, lo Stato non paga più". In basso due articoli: "Musica rock dai balconi, le band si sfidano a Napoli" e "Stoner: scendo dalla moto a 27 anni, preferisco vivere".

rosy bindi x luigi lusi

LA STAMPA - In apertura titolo: "Crisi, l'Europa prende tempo". In alto a sinistra: "Ddl corruzione, pene inasprite. Scontro Pdl-Pd". Sulla destra i alto commento di Marcello Sorgi: "I partiti nemici di se stessi". A destra in alto reportage: "Tutti a Parma, la Stalingrado dei grillini". Sotto, "L'aeroporto ‘italiano' di Berlino". A sinistra editoriale di Stefano Lepri: "Le scelte non più rimandabili". Sotto l'apertura due titoli: "Debiti aziendali, ipotesi moratoria" e "Torna la polizza anti-calamità". Al centro fotonotizia: "Usa, i nuovi nati bianchi diventano minoranza". Sotto il commento di Gianni Riotta: "L'Onu a stelle e strisce". Tre titoli sulla destra: "‘I manicomi vanno riaperti'", "Scorte: 14 mila obiettivi a rischio" e "Addio alla regina della disco music". In basso la rubrica di Massimo Gramellini: "Riabilitazione postuma".

IL GIORNALE - In apertura : "Lusi: ‘Soldi anche alla Bindi'". A sinistra editoriale di Vittorio Feltri con il titolo d'apertura. Di spalla: "Tasse, Monti allenta il cappio. Equitalia sarà meno spietata". Sotto, commento di Alessandro Sallusti: "Fisco tedesco, Stato africano". A centropagina: "A cena con la Minetti, pm nei guai". In basso la rubrica di Marcello Veneziani: "Fini, lo Schettino della destra italiana".

LIBERO: In apertura: "Caccia alla talpa del Papa". A sinistra editoriale di Maurizio Belpietro: "La Banda Bossotti, Rutelli e Di Pietro: suicidio di gruppo". A centropagina foto notizia con caricature: "Le accuse di Lusi: ‘Davo la paghetta a mezza sinistra'". Sotto, commento di Franco Bechis: "Ma i senatori ci nascondono le sue parole". A centropagina: "Quello che Saviano non ha è la decenza". Sulla sinistra, in basso: "La Procura indaga sui bilanci dell'Idv".

Nicole Minetti DINO BOFFO

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Rigore e crescita, accordo europeo". Due editoriali a sinistra: Alessandro Merli con "Ultima chiamata per crescere" e Giacomo Vaciago con "La produttività, non il debito è il vero freno". Sotto l'apertura: "Cinque bond per la ripresa". A destra: "Il Ddl corruzione spacca la maggioranza, salta il vertice con la Severino". Una serie di titoli sulla destra: "Napolitano rilancia le riforme", "Voti ai grillini in uscita da Lega e Idv", "FonSai accetta Grande-Unipol ma propone concambi più alti", "Cancellieri: più intelligence contro il terrorismo", "Lusi accusa: soldi a Rutelli, Renzi e Bianco", "Facebook sbarca al Nasdaq: prezzo dell'Ipo a 38 dollari", "Accelera il Pil giapponese: +1% nel primo trimestre" e "Riforma del lavoro, verso l'intesa sui voucher agricoli". A centro pagina: "Ancora tensione sui mercati, euro ai minimi". Più in basso, sempre al centro: "Ipoteche verso tetti più alti".

IL MESSAGGERO - In apertura: "Crisi, pressing sulla Merkel". A sinistra editoriale di Paolo Pombeni: "La politica di chi è sempre contro". Sotto l'apertura: "Lite sull'anticorruzione. Il Pdl: governo a rischio". Accanto, più a destra: "L'ex tesoriere Lusi: così pagavo tutti. È bufera sugli ex della Margherita". A centropagina la fotonotizia: "Crollano pezzi di muro a San Pietro in Vincoli". A destra: "‘Il pareggio è fatto', ecco le accuse a Conte". Sotto, sempre a destra: "Cambia la protezion civile, lo Stato non pagherà più i danni da calamità naturale". A sinistra in basso: "L'età della classe dirigente italiana è la più vecchia della Ue: 59 anni". Al centro in basso, boxino: "Usa, i neonati bianchi in minoranza". A destra in basso: "L'addio a Donna Summer, la prima regina della disco music".

MARCO TRAVAGLIO

IL TEMPO - In apertura: "Corsa allo sportello in Grecia e in Spagna". A sinistra editoriale di Mario Sechi con il titolo d'apertura. Di spalla: "Merkel non è Bismark ma ‘l'imputata' al G8". Più in basso a destra: "Passa la proposta del Pd. Alfano: Monti a rischio". Al centropagina fotonotizia: "Voti e poltrone. Una scossa su Cialente". Sotto: "L'Aquila e quei partiti avvoltoi". A destra altri due titoli: "Lusi racconta tutto, Renzi e Rutelli querelano" e In Molise si rivota, regionali annullate". Due fotonotizie a fondo pagina: "Addio a Donna Summer, regina della sexy-disco" e "Reja stavolta fa sul serio: ‘Lazio, io me ne vado'".

SAVIANO AL PALASHARP DI MILANO

L'UNITÀ - In apertura: "Corruzione, il muro del Pdl". Di spalla editoriale di Pietro Spataro: "Rompere il tabù della legalità". Sulla destra altri tre titoli sotto l'apertura: "Errani: Monti dia un segnale", "Viaggio nell'Italia precaria" e "Molise, annullato il voto del 2011". Sotto, a destra: "Ue, nuovi consensi agli eurobond". Accanto il punto di Patrizio Bianchi: "Dividersi il debito". A sinistra l'analisi di Alfredo Reichlin: "Il compito della sinistra". Più in basso: "Razzismo e ignoranza". Al centro fotonotizia: "Genova contro il terrorismo". In basso l'intervista: "Fazio: quello che non voglio è avere una tv discout". Accanto: "L'America cambia colore: i bimbi bianchi in minoranza".

padania-18-maggio

IL FATTO QUOTIDIANO - In apertura: "Rivolta in Parlamento" e "Agcom, no a candidati imposti". A destra editoriale di Marco Travaglio: "Il sinistro della Giustizia". A sinistra editoriale di Paolo Flores d'Arcais: "Da Genova e Parma si può ricominciare". Al centro: "Alfano: così cade il governo". Al centro in basso: "Strategia Lusi, accusa Rutelli per evitare il carcere". In basso: In basso: "Le lettere di Boffo e Travaglio". Due titoli a destra in basso: Giampiero Rossi con "‘Saviano parla del mio libro e non lo cita'" e "Facebook debutta a Wall Street: sta nascendo una bolla".

 

DAGOSPIA TRACCIA IL SOLCO, LA PROCURA DI MILANO LO DIFENDE: QUELLE CENETTE CON LA MINETTI CHE INGUAIANO IL PM

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Luca Fazzo e Enrico Lagattolla per Il Giornale

Un uomo tutto d'un pezzo. Un magistrato intemerato. Uno che - ai cronisti che avevano bussato alla sua porta per chiedere informazioni su un processo - rispose con sussiego: «Io non parlo con i giornalisti, io parlo con gli atti».

NICOLE MINETTI IN TRIBUNALENicole Minetti

Bum. Ma quando si dice il contrappasso. Perché c'è un atto, ora, che parla di lui. E mica tanto bene. Un esposto arrivato al Csm dal palazzo di giustizia di Milano, e che racconta la storia di Ferdinando Esposito, pm alla Procura del capoluogo lombardo, pizzicato più di una volta in dolce compagnia di Nicole Minetti, che gli stessi uffici hanno indagato per sfruttamento della prostituzione (anche minorile), e che ora è a processo assieme a Lele Mora e all'ex direttore del Tg4 Emilio Fede.

È il Ruby-gate , per dirla in due parole. Una robetta da nulla andata in onda persino su Al Jazeera . Tutto d'un pezzo e intemerato, Esposito. Però «un po' allegro», dice di lui un alto magistrato milanese. Sarà per la Porsche su cui sfreccia, sarà che è di buona famiglia, sarà per l'abitudine a frequentare i locali in della città. Cattiverie, come quelle raccontate da qualche maligno di una carriera in discesa.

minetti nicole NICOLE MINETTI PRIMA DEL BUNGA MODELLA PER UN HOTEL DI RIMINI

Perché Ferdinando è nipote di Vitaliano, e Vitaliano non è mica una tacca qualunque. No, Vitaliano Esposito è procuratore generale di Cassazione. E -perché non c'è limite al grottesco - Vitaliano potrebbe dover rappresentare l'accusa contro Ferdinando. L'esposto del procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, contro il giovane pubblico ministero, infatti, è arrivato alla sezione disciplinare del Csm, che ha già chiuso la pratica aperta in Prima commissione (per incompatibilità ambientale), passando la mano ai titolari dell'azione disciplinare, ossia il Guardasigilli e il pg di Cassazione.

Insomma, il ministro della Giustizia. E lo zio. Ma cos'ha mai fatto di male, il povero Ferdinando? Farsi vedere a cena con la Minetti. E più di una volta. Uno dice, ecchesaramai ! Adulti e vaccinati, i due non sono liberi di dividersi due cappelletti in brodo, un bollito misto e un semifreddo allo zabaione, il tutto sorseggiando un buon bicchiere di rosso scelto tra oltre 150 etichette? Pare proprio di no. Pare, anzi, che in tribunale a Milano non l'abbiano affatto presa bene, tanto da far partire l'anatema in direzione Roma. Ma pare anche che i due -tutt'altro che scaltri - non abbiano fatto molto per nascondere la scappatella.

Minetti NICOLE MINETTI IN USA DAL SUO PROFILO TWITTER

Hanno forse scelto un localino fuori mano e semisconosciuto, di quelli selezionati solo dalle guide alternative del Gambero Rozzo? Hanno magari optato per un indolore take away , così da sottrarsi agli sguardi dei curiosi? Macché. Dal «Bolognese », sono andati. Praticamente uno dei ristoranti più vip di Milano, accanto all'hotel Principe di Savoia ( raffinato ed esclusivo albergo della città), ottima cucina e conto salato, con sicura presenza del jet set meneghino.

Insomma, un bagno di folla in mezzo alla «bella gente». Che a pensarci, se un paparazzo dovesse scegliere il posto giusto per cercarsi una preda, un passaggio al «Bolognese» lo farebbe di sicuro. Guarda caso, il segreto ha resistito il tempo di un amen . E così la notizia era finita quasi in tempo reale sul sito di Dagospia alla sezione «Scoop!»: il sito non faceva il nome del magistrato, ma in tribunale era subito iniziata la «caccia» al reprobo, da parte dei cronisti, ma anche di un inferocito Bruti Liberati. E il nome del colpevole era venuto a galla quasi subito.

nicole minetti NICOLE MINETTI A FORMENTERA

«Che ci faceva oggi la bombastica e rifatta Nicole Minetti - scriveva Dago a fine marzo- attovagliata al Bolognese meneghino con un giovane e baldanzoso magistrato della procura di Milano che ha il debole per le starlette e le famose per essere famose? Dicono che tra i due sia scoppiata una grande passione, nonostante lei sia sotto processo per il Rubygate a ritmo di Bunga Bunga...».

Che in effetti, è proprio questo il problema. E ora come la spiegherà Ferdinando? Magari, davanti a Vitaliano potrebbe provare così: «Ma zio, era solo una cena elegante...»

 

OBAMA ALL’UE: “INCENTIVARE LA CRESCITA ADESSO OPPURE SI ANDRÀ INCONTRO A UNA CRISI GLOBALE”

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DAGOREPORT

THE SUN THE WASHINGTON POST

1 - THE NEW YORK TIMES - In apertura, "I ‘principini' cinesi usano i legami familiari per guadagnare le loro ricchezze" - Al centro, "La catalogazione delle ferite di guerra in Afghanistan per aiutare i soldati feriti" - In basso, "La regina della disco che trascendeva la sua epoca"

2 - THE WASHINGTON POST - A destra, "A Martin spararono da distanza ravvicinata" - A sinistra, "Un modo per risolvere la crisi dell'euro", "Il summit del G8 si concentrerà sulla spesa degli Stati Uniti contro i tagli della Germania" - Al centro, "Romney in contesa con gli alleati testardi"

3 - THE WALL STREET JOURNAL (EUROPE) - In apertura, "Bankia affonda, ma nega i ritiri massicci" - In basso, "Facebook prezza delle Ipo storiche"

4 - THE GUARDIAN - In apertura, "Obama all'Ue: incentivare la crescita adesso oppure si andrà incontro a una crisi globale" - A destra, "Un fare molto inglese e ‘Sir David' prende la torcia" - In basso, "Salvati dal fallimento ma non stressati: i banchieri si rilassano in una lussuosa spa"

THE NEW YORK TIMES THE INDEPENDENT

5 - THE INDEPENDENT - In apertura, "L'Europa scossa dalla crisi delle banche spagnole" - A destra, "Vive la difference! Una rivoluzione francese" - In basso, "I morti di Helmand impongono un ripensamento sulla sicurezza" - In alto, "Olimpiadi: Beckam porta in casa la torcia" - "Morte di una stella della disco: il mondo piange Donna Summer"

6 - THE TIMES - In apertura, "Il lancio mette un'etichetta da 104 miliardi sulla nuova era Facebook", "Una vendita storica crea all'istante 1000 milionari" - Al centro, "Donna Summer, regina della disco, muore di cancro" - A destra, "Gli stampatori di moneta rispolverano la dracma"

7 - FINANCIAL TIMES - In apertura, "La Spagna invita alla calma mentre le banche vengono declassate" - Al centro, "I giochi cominciano: consegnata la torcia olimpica" - A destra, "Navi iraniane e petrolio siriano per infrangere le sanzioni" - In basso, "La fine dei modi della guerra fredda minaccia il Tridente"

8 - DAILY MAIL - In apertura, "Spregevole: una banda rub a il memorial della vittima di un attentato dell'Ira, diventato un'icona della pace"

LE MONDE LES ECHOS

9 - THE SUN - In apertura, "La polvere dell'11 settembre uccide Donna Summer", "La star incolpava le Torri Gemelle del suo cancro ai polmoni"

10 - DAILY MIRROR - In apertura, "Questa settimana I Tory hanno parlato con superiorità di economia, del Servizio sanitario nazionale, della polizia e delle conseguenze disastrose dell'eurozona. Noi diciamo che ora è il momento di farli stare zitti"

11 - DAILY EXPRESS - In apertura, "Un modo semplice per fermare la sofferenza dell'artrite" - A destra, "Donna Summer muore a 63 anni" - "La 74enne Jane Fonda regina di Cannes"

12 - LE MONDE - In apertura, "34 ministri e tante emergenze" - Al centro, "Il colpo di Putin, assente al G8" - "Quelle coppie divorziate obbligate a vivere sotto lo stesso tetto"

13 - LE FIGARO - In apertura, "Un governo già sotto pressione" - Al centro, "Quando Sofia di Spagna snobba la regina d'Inghilterra" - "Le banche spagnole preoccupano i mercati" - "Gli europei multati in Francia dovranno pagare le loro multe" - In alto, "Facebook: entrata in Borsa record a Wall Street" - "Obama: primo incontro di Hollande a Washington"

LE FIGARO LA TRIBUNE

14 - LES ECHOS - In apertura, "Il governo Ayrault affronta le sue prime emergenze" - Al centro, "La Grecia affronta l'inizio del panico bancario" - "Le vere lezioni dell'affaire JpMorgan" - In basso, "Calcio: la Champions League è diventata una macchina da soldi" - "Il mercato automobilistico europeo ha troppe fabbriche"

15 - LA TRIBUNE - In apertura, "Un governo nel segno della morale" - In basso, "La fila ai bancomat minaccia il settore bancario della Grecia"

16 - EL PAIS - In apertura, "La paura di un buco nel sistema bancario spagnolo aumenta con il caso Bankia" - A destra, "Guardiola: un'uscita scomoda, un futuro incerto" - In alto, "Stoner scende dalla moto per mancanza di passione", "Il campione mondiale di Moto Gp annuncia il suo ritiro a 26 anni"

 

BUSINESS INTERNATIONAL - G8: MERKEL SOLA CONTRO TUTTI - TRIBUTO A DONNA SUMMER (AUDIO/VIDEO)…

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ANGELA MERKEL

DAGOREPORT
1 - FINANCIAL TIMES
G8: LA MERKEL AFFRONTA L'ISOLAMENTO SULLA ZONA EURO
http://on.ft.com/JVBCHj

Gli Stati Uniti hanno detto che hanno "accolto" con favore l'evoluzione del dibattito in Europa in merito alla crescita, una dichiarazione che potrebbe vedere la cancelliera tedesca Angela Merkel, isolata al G8 rispetto agli altri leader mondiali che continuano ad esortarla per contribuire a stimolare l'economia in Europa.

donna summer

2 - THE WALL STREET JOURNAL
LA REGINA DELLA DISCO CHE DOMINAVA LA RADIO
http://on.wsj.com/KxYYWd

Donna Summer, la prima superstar della disco music e una delle prime cantanti pop degli anni ‘70 e dei primi anni ‘80, è morta all'età di 63 anni.

FACEBOOK FISSA LA SUA IPO A 38 DOLLARI AD AZIONE
http://on.wsj.com/L4gixu

Facebook Inc. ha fissato il prezzo delle sue azioni a 38 dollari, per un'offerta pubblica iniziale che porterebbe la società a una valutazione di 104 miliardi di dollari rendendola la più importante degli Stati Uniti al momento del suo debutto in borsa.

FACEBOOK

3 - BLOOMBERG
L'IPO DI FACEBOOK RENDE ZUCKERBERG PIÙ RICCO DEI FONDATORI DI GOOGLE
http://bloom.bg/J20SsN

L'offerta pubblica iniziale di Facebook da 16 miliardi di dollari ha reso il 28enne Mark Zuckerberg la 29esima persona più ricca del mondo.
Facebook, la società più popolare al mondo di social networking, ha venduto 421.2 milioni di azioni a 38 dollari l'una. A quel prezzo, le 503.6 milioni di azioni e opzioni possedute da Zuckerberg sono stati valutate 19,1 miliardi dollari, rendendolo più ricco dei co-fondatori di Google Inc., Sergey Brin e Larry Page.

MARK ZUCKERBERG

4 - LES ECHOS
JEAN-CLAUDE TRICHET HA UN PIANO PER SALVARE L'EURO
http://bit.ly/KGYKuG

L'ex presidente della BCE ritiene che l'UE deve essere in grado di sostenere il bilancio di uno Stato membro in caso di stallo.

MOODY'S DECLASSA LE BANCHE SPAGNOLE
http://bit.ly/JQ0dhu

Sedici banche spagnole hanno avuto il loro voto declassato ieri sera dall'agenzia di rating Moody's. L'agenzia stima che la Spagna non ha la possibilità di salvare le sue banche.

trichet

FITCH DECLASSA LA GRECIA PER LA POTENZIALE USCITA DALL'EURO
http://bit.ly/KGZOPc

A causa del "rischio" di lasciare l'eurozona, l'agenzia di rating ha declassato il voto della Grecia sul debito a lungo termine.

5 - LA TRIBUNE
IL GOVERNO SPAGNOLO HA APPROVATO I PIANI DI AUSTERITÀ IN 16 REGIONI SU 17
http://bit.ly/KnfvIr

Il governo spagnolo ha approvato i piani di austerità proposti da 16 regioni. Solo quello delle Asturie dovrà essere rivisto.

bankia

SPAGNA: PIÙ DI UN MILIARDO DI EURO RITIRATI DALLE CASSE DI BANKIA?
http://bit.ly/JbTYWM

La quarta banca spagnola quotata in borsa, che è stata da poco nazionalizzata, sarebbe nel panico. I clienti hanno già ritirato più di un miliardo di euro dai loro conti correnti nei giorni scorsi.

pinterest

6 - DEALBOOK
PINTEREST RACCOGLIE 100 MILIONI DI DOLLARI
http://nyti.ms/J5fjha

Il sito di condivisione di foto ha raccolto 100 milioni di dollari di finanziamenti da parte della società giapponese di e-commerce Rakuten.

7 - MASHABLE
LA MORTE PER LAVORO D'UFFICIO: COME COMBATTERLA (INFOGRAFICA)
http://on.mash.to/JAWsz0

Il lavoro d'ufficio ti può uccidere. Per lo meno, è probabile che ti farà ingrassare, ti farà ammalare e sarai più stressato rispetto a un lavoro che non richiede di stare seduto ricurvo su una tastiera per un terzo della giornata.

LAVORO D'UFFICIO

LA LEGGENDA DELLA DISCO MUSIC È MORTA: TRIBUTO DIGITALE A DONNA SUMMER (AUDIO/VIDEO)
http://on.mash.to/KsjrrG
In omaggio a Donna Summer, abbiamo compilato una playlist delle sue canzoni e una carrellata di cover di YouTube dei suoi più grandi successi.

 

LA RIVINCITA DI ALEX - DEL PIERO MILIONARIO IN CINA O AL TOTTENHAM CONTRO LA SUA JUVE?

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Franco Bechis per Libero

ANDREA AGNELLI E DEL PIERO Alessandro Del piero

Alessandro Del Piero sta per scegliere fra una montagna di soldi in un paese lontano e un dignitoso stipendio in Premier League con la possibilità però di partecipare ai preliminary di Champions League. Sono due le offerte di lavoro arrivate al capitano della Juventus per la prossima stagione. La più clamorosa è arrivata dai cinesi del Guangzhou, che il prossimo anno saranno allenati da Marcello Lippi.

A Del Piero è stato offerto un contratto principesco che fra ingaggio annuale e diritti di immagine oscilla fra i 15 e 20 milioni di euro per la prossima stagione. Dignitoso anche l'ingaggio da un milione di euro arrivato dalla Premier League: ad offrirglieli è stato il Tottenham, squadra dove giocano Rafael Van Der Vaart ed Emmanuel Adebayor, che -avendo concluso il campionato al quarto posto- parteciperà ai preliminari di Champions.

DEL PIEROdelpiero

La scelta non è ancora stata presa. Andare in Cina vorrebbe dire dovere trasferire la famiglia là, essendo le distanze impossibili. In Gran Bretagna invece Del Piero potrebbe fare il campione viaggiatore, tenere famiglia e casa a Torino, restare in una vetrina internazionale.

Ma a parte non diventare nababbo con un'occasione irripetibile, con il Tottenham Alex rischierebbe di incontrare magari già nei gironi di qualificazione la sua Juventus. L'occasione di una vendetta o un colpo al cuore da evitare? Il dilemma sarà sciolto subito dopo la finale di coppa Italia di domenica a Roma contro il Napoli

 

 

C’E’ UNA “COMITIVA DI PARTY-GIANI” CHE TRASLOCA OGNI GIORNO DA UNA FESTA ALL’ALTRA, ABBUFFANDOSI E IMPENNACCHIANDOSI

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Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

SILVIA E LAURA SQUIZZIATO SIGNORA LOTITO

L'imprenditore Andrea Meschini e la moglie Domitilla hanno festeggiato l'arrivo dell'estate invitando a casa i loro amici con figli e nipoti. Dopo uno spettacolo di ballerini in cui si è scatenata anche Lilian Ramos, ai grandi è stata servita pizza a volontà, mentre i piccoli si sono riuniti nel parco giochi allestito in giardino. Avvistati Claudio Lotito con la moglie Cristina Mezzaroma, Lando Buzzanca, Antonio ed Elisabetta Marini, Berta Zezza, Sara Iannone, Giuseppe Ferrajoli, Fidel Mbanga Bauna, le gemelle Squizziato, Jocelin, Dani e Ludovica del Secco d'Aragona.

BERTA ZEZZA E DANIELA IACOROSSI SARA IANNONE

 

V PER HUGH GRANT - DA VITTIMA DEL “TABLOIDGATE” A SALVATORE DELLA PATRIA…

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Enrico Franceschini per "la Repubblica"

HUGH GRANT HUGH GRANT CON PAPPAGALLO ALLA PRIMA DI PIRATI BRIGANTI DA STRAPAZZO

«Rupert Murdoch è colpevole di un attacco alla democrazia che ha prodotto trent´anni di dittatura dei media». Giacca di velluto e blue-jeans, Hugh Grant ha appena finito il suo applaudito comizio al meeting del Commitee for Media Reform in una sala di una chiesa metodista dietro al parlamento di Westminster. L´attore di Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill e Il diario di Bridget Jones non è qui in veste di divo del cinema, bensì di vittima dei tabloid.

È stato lui, con un colpo in verità da spregiudicato cronista, a produrre una delle prove più eclatanti contro le intercettazioni illecite dei giornali dello Squalo, come è soprannominato il magnate dell´editoria, quando diede appuntamento al reporter che lo tampinava e riuscì a fargli vuotare il sacco su microfoni spia, telefonini intercettati, detective privati assoldati su ordine del direttore, registrando tutta la conversazione con un registratore nascosto. E la sua testimonianza davanti alla commissione Leveson, l´inchiesta governativa sul Tabloidgate, ha aperto l´ondata di rivelazioni che hanno portato nei giorni scorsi all´incriminazione di Rebekah Brooks, l´ex-amministratore delegato del gruppo Murdoch nel Regno Unito.

Rupert Murdoch REBEKAH BROOKS

La manifestazione per la riforma dei media fa parte di una campagna per tenere alta la pressione sul governo di David Cameron, a sua volta coinvolto nello scandalo per gli stretti legami che il primo ministro aveva con la Brooks. Ma non è solo questione di Cameron, afferma Hugh Grant: «I tabloid di Murdoch, con l´influenza che esercitavano sul mondo politico, hanno praticamente evirato cinque primi ministri britannici, la Thatcher, Major, Blair e Brown prima di quello attuale.

Questo è molto di più di uno scandalo sull´invasione della privacy di stelle dello show-business o privati cittadini. È un attacco alla democrazia. Per trent´anni abbiamo vissuto in uno stato mediatico, una dittatura dei media». Come nel caso Berlusconi in Italia? «Berlusconi è un classico esempio di quello che stiamo cercando di evitare in Gran Bretagna con Murdoch. Per fortuna in Italia non è più primo ministro, e speriamo dopo quanto è successo di non avere mai un leader del genere nel nostro paese».

Berlusconi e Murdoch a Arcore DAVID CAMERON

Grant sottolinea i progressi fatti dall´inizio dell´inchiesta, ma si augura che il rapporto della commissione Leveson, quando sarà ultimato, «produca azioni concrete, non venga insabbiato». Su questo promette di vigilare Harriet Harman, vice-leader del partito laburista, che prende la parola dopo di lui: «Non ci sarebbe stata una commissione d´inchiesta di questo livello se Ed Miliband (il leader del Labour, ora in netto vantaggio su Cameron nei sondaggi, ndr) non si fosse battuto per imporla.

E se questo governo proverà a insabbiarne le raccomandazioni, sarà il prossimo, guidato da noi laburisti, a renderle operative. Magnati dei media come Murdoch si credono invincibili e impunibili, nascondendosi dietro il paravento della libertà di stampa, ma non sono loro a rappresentarla. La democrazia ha bisogno dei media come contropotere, ma non ha bisogno di media che vogliono sostituirsi al potere».

 

 


MILANO LIMA LE PERDITE (-0,4%) DOPO IL TAGLIO DI MOODY’S DI 16 BANCHE SPAGNOLE - FACE-BOOM, OGGI IN BORSA AL MASSIMO DEL

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1 - BORSA: EUROPA PARTE IN RIBASSO, -2% MADRID...Radiocor - Avvio in calo per le Borse europee, intimorite dalla decisione di Moody's di tagliare il rating di 16 banche spagnole. Continua inoltre a fare paura la situazione della Grecia: ieri in tarda serata Fitch ha abbassato di un livello il giudizio sul Paese portandolo a 'CCC', in vista di una possibile uscita dall'euro. Madrid segna la performance peggiore con un ribasso del 2%. Parigi e Francoforte registrano un -0,9%. Sul fronte dei cambi, l'euro naviga a 1,2663 dollari (1,2705 ieri) e 100,37 yen (101,146 yen). Il dollaro/yen si e' attestato a 79,25 (79,613). Il petrolio perde mezzo punto percentuale, attestandosi a 92,1 dollari al barile.

UNICREDITborsa di madrid

2 - SPREAD BTP-BUND A 447,7 PUNTI, SPAGNA VICINA AI 500
(ANSA) - Resta elevata la tensione sul mercato dei titoli di stato europei con lo spread Btp-Bund che sfiora i 448 punti (447,7) e quello Bonos-Bund vicino di nuovo a 500 punti (495,3). Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è al 5,88% quello dei bond spagnoli al 6,36%.

3 - BORSA MILANO: LIMA CALO (-0,4%) CON UNICREDIT, FINMECCANICA
(ANSA) - Resta alta la volatilità a Piazza Affari, con gli indici che riducono le perdite di oltre un punto e mezzo percentuale registrate in apertura. Il Ftse Mib arretra dello 0,38% mentre il Ftse All Share cede lo 0,50%. Limitano i cali del listino i rialzi di Finmeccanica (+2,98%) e Unicredit (+2,56%). Restano ancora pesanti Fiat Industrial (-3,81%), Tod's (-2,94%) e Salvatore Ferragamo (-2,83%).

4 - BORSA TOKYO: NIKKEI CHIUDE IN CALO DEL 2,99%, TIMORI PER EUROZONA...
Radiocor - Seduta pesante per la Borsa di Tokyo, zavorrata dai timori sulla tenuta dell'Eurozona. L'indice Nikkei ha fatto registrare la flessione p iu' marcata del 2012, chiudendo in calo del 2,99% a 8.611,31 punti. Si tratta del livello minimo dallo scorso 18 gennaio.

5 - INDUSTRIA:ISTAT,FATTURATO MARZO FERMO,-3,1%SU ANNO
ANSA) - Il fatturato dell'industria a marzo resta fermo su febbraio (dato destagionalizzato), mentre cala del 3,1% (dato corretto per effetti calendario) su base annua. Lo rileva l'Istat. Sulla negativa performance pesa l'andamento del mercato interno.

6 - INDUSTRIA:ORDINI MARZO+3,5% SU MESE,-14,3% SU ANNO
(ANSA) - Gli ordinativi dell'industria a marzo aumentano del 3,5% su base mensile (dato destagionalizzato), mentre calano del 14,3% su base annua (dato grezzo). Si tratta del ribasso tendenziale più forte dall'agosto del 2009. Lo rileva l'Istat.

7 - AUTOVEICOLI MARZO FATTURATO -14,6%, ORDINI -16%
(ANSA) - A marzo il fatturato degli autoveicoli su base annua è sceso del 14,6%, mentre gli ordinativi sono calati del 16%. Lo comunica l'Istat in base a dati grezzi.

IstatFACEBOOK

8 - FACEBOOK: COLLOCAMENTO A 38 $/AZIONE, IPO RECORD DA 18,4 MLD...
Radiocor - dopo la chiusura di Wall Street, Facebook ha fissato il prezzo di collocamento a 38 dollari per azione, il punto piu' alto del range pr evisto (34-38 dollari per azione) in vista della quotazione di oggi sul Nasdaq. Nell'ambito dell'Ipo, che valuta la societa' 104,1 miliardi di dollari, sono state venduti 421,233 milioni di azioni ordinarie (180 milioni di titoli offerti da Facebook, 241,223 milioni dagli azionisti; in origine era stata prevista la vendita di 337,4 milioni di azioni) e ai sottoscrittori e' stata garantita la possibilita' di acquistare entro 30 giorni ulteriori 63,185 milioni di titoli nell'ambito dell'opzione di over-allotment.

Gli scambi, secondo l'emittente televisiva Cnbc, partiranno alle 11 (le 17 in Italia), come di consueto per le matricole in ritardo rispetto agli altri titoli. L'Ipo di Facebook, che in appena otto anni dalla fondazione e' diventata un colosso del settore Internet con oltre 900 milioni di utenti, sara' la maggiore di sempre nel settore Internet e tra le piu' importanti della storia americana: a 38 dollari, l'Ipo raccogliera' 18,4 miliardi di dollari, compresa l'opzione di overallotment, piazzandosi a l secondo posto della classifica delle maggiori quotazioni americane, tra il colosso delle carte di credito Visa (19,65 miliardi nel 2008) e il gigante di Detroit General Motors (18,1 miliardi nel 2010).

9 - DA IREN SOLO DOLORI PER FASSINO...
Ch.C. per il "Sole 24 Ore" - Impegnato in prima persona con l'assessore milanese Bruno Tabacci per la SuperEdipower tutta italiana, il sindaco Piero Fassino è costretto a fare i conti in casa propria con Iren. Quest'ultima, controllata al 35,9% da Fsu (holding paritetica tra i Comuni di Torino e Genova), dopo la deludente trimestrale in tre sedute di Borsa ha perso il 34%. «Il gruppo è solido, queste quotazioni non riflettono il suo valore intrinseco», ha detto il presidente Bazzano. Tuttavia, il crollo a Piazza Affari ha allargato a quasi 700 milioni la minusvalenza teorica accusata in bilancio dalla stessa Fsu.

PIERO FASSINO ALESSANDRO PROFUMO

La quota in Iren, previo impairment test, è infatti iscritta al costo storico (831 milioni) mentre a Piazza Affari ne vale solo 138. In più, a fine 2010 sulla holding gravavano debiti per 195 milioni a fronte di un patrimonio in cui l'unico asset è proprio la partecipazione nella società energetica. Come non bastasse, il Comune di Torino ha un altro grattacapo: 250 milioni di debiti (di cui 240 di bollette scadute) accumulati sempre nei confronti di Iren. I manager assicurano che esiste un preciso piano di rientro ma il passivo, a qualche socio, ha suggerito una battuta maliziosa: «Siamo una utility o una banca?».

10 - LE PASSIONI DI PROFUMO PER LE CONSULENZE...
An.Giac. per il "Sole 24 Ore" - Alessandro Profumo, presidente del Monte dei Paschi di Siena, si tiene ben stretta la presidenza di Appeal Strategy & Finance, la società di consulenza che ha fondato dopo l'uscita dalla guida operativa di UniCredit. Nei giorni scorsi, infatti, durante un consiglio d'amministrazione, Profumo ha spiegato ai due consiglieri-azionisti e amministratori delegati Isidoro Lucciola e Paolo Cavallo che «per sopravvenuti impegni intende rinunciare alle deleghe che gli sono state conferite nel luglio 2011, mantenendo comunque l'incarico di presidente del consiglio d'amministrazione della società di cui rimane rappresentante interessi tra l'attività della società e gli incarichi assunti dal presidente in altre aziende».

Profumo ha il 60% della boutique consulenziale e le sue deleghe sono state passate a Lucciola e Cavallo, che detengono pariteticamente il restante 40%. Lucciola, già in Mediocredito Centrale, è stato consulente di Calisto Tanzi ma anche di Eni, Fiat e Finmeccanica mentre Cavallo è un ex manager di Reckitt Benckiser.

PEUGEOT

11 - PEUGEOT SPOSTA LA SEDE NEL PALAZZO VENDUTO...
A.Mal. per il "Sole 24 Ore" - Peugeot ha venduto il quartier generale di Parigi per fare cassa... e meno di due settimane dopo ci ha spostato la sede della holding di famiglia. In realtà il prestigioso palazzo di Avenue de la Grande Armée 75, nella capitale francese, è stato subito ripreso in leasing; l'incasso della cessione, poco meno di 250 milioni di euro, servirà a ridurre il debito di Psa Peugeot.

Pochi giorni dopo l'assemblea della Etablissements Frères Peugeot (Efp) - la holding in cima alla catena di controllo del gruppo - ha deciso di trasferire la sede sociale proprio a Parigi da quella storica do Valentigney, il villaggio nella regione di Belfort, al confine con la Svizzera, nel quale la famiglia ha le sue radici. La decisione può sembrare curiosa, ma sulle ragioni del cuore hanno prevalso evidentemente quelle pratiche: tutti i membri della famiglia Peugeot, che affollano il consiglio della Efp, risiedono ormai da tempo a Parigi, e tornano a Valentigney (a due passi da Sochaux) solo per qualche vacanza.

MAXIMO IBARRA

12 - A IBARRA WIND «PIACE» CONSUMER...
R.Fi. per il "Sole 24 Ore" - Maximo Ibarra, il neo amministratore delegato di Wind è pronto a far crescere Wind. Nessun mega-piano o promesse rivoluzionarie, ma un solo, concreto, obiettivo: portare Wind al primo posto nel segmento consumer, quello più grande della telefonia mobile in Italia. In una fase di crisi e recessione, con i consumi in contrazione, le dimensioni, e soprattutto le quote di mercato, sono indispensabili.

Giocano a favore del nuovo ceo i recenti dati della trimestrale Wind, peraltro merito proprio di Ibarra, almeno nella parte alta del bilancio, in quanto prima di diventare numero uno era il direttore del mobile e del fisso della compagnia di proprietà di Vimpelcom. I numeri parlano chiaro per la Wind di Ibarra: clienti e traffico telefonico sono in aumento rispetto ad un calo generale del settore. Wind ha ora una quota superiore al 25 per cento in termini di clienti. Vodafone e Tim non di molto sopra al 30. Ibarra dunque ha lanciato il guanto di sfida e punta al sorpasso.

13 - MORNING NOTE...
Radiocor

Rimini - nell'ambito di 'ITForum 2012', convegno organizzato da BancaFinanza su 'Promotori finanziari e consulenza'. Segue il II convegno annuale Assiom-Forex sul tema 'Sfida 2012 per l'Ue: tra governance internazionale e riscatto dalla crisi sovrana'. Partecipano, tra gli altri, Giuseppe Attana', presidente Assiom-Forex; Maria Cannata, direttore Debito Pubblico del Ministero dell'Economia.

Roma - conferenza stampa del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Corrado Passera e del vice ministro, Mario Ciaccia, per illustrare il nuovo sito che consentira' di monitorare lo stato di attuazione delle opere via via approvate dal Cipe.

MARIA CANNATA

Roma - convegno sul tema 'Evoluzione del mercato energetico italiano: alla ricerca di un filo conduttore. Liberalizzazioni, rinnovabili, sicurezza degli approvvigionamenti ed efficienza energetica: soluzione sistemica cercasi urgentemente', organizzato da Aiget. Partecipano, tra gli altri, Guido Bortoni, presidente dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas; Paolo Vigevano, amministratore delegato Acquirente Unico; Gianni Armani, direttore Pianificazione e Sviluppo rete di Terna.

Camp David - G8 dei Capi di Stato e di Governo. Termina domani.

CRISI: rigore e crescita, accordo europeo. Fitch declassa Atene, allarme depositi in Spagna dopo il caso Bankia (dai giornali). Moody's declassa banche e regioni iberiche (dai giornali). L'Fmi incalza la Bce, tagli i tassi (dai giornali). Il Tesoro prepara il secondo Btp Italia (Il Sole 24 Ore, pag. 5). La fuga di capitali dalla Grecia, tra Cipro e 'hotel Lugano' da Atene arrivati 38 miliardi di euro (Corriere della Sera, pag. 9). 'Partita molto pericolosa, non si puo' abbandonare Atene', intervista all'economista Fiorella Kostoris (Il Messaggero, pag. 2).

MERCATI: ancora tensione, euro ai minimi (dai giornali).

FISCO: Imu, mancano 2,5 miliardi. I sindaci stimano che il governo dovra' alzare l'aliquita (Il Corriere della Sera, pag.1). Monti, 'pagare le tasse e' un dovere', 'rispetto per Equitalia, applica la legge' (dai giornali).

FONSAI: accetta Grande-Unipol ma rilancia, concambio al 61% (dai giornali). L'Isvap ribatte alle accuse sulla Vigilanza (Il Sole 24 Ore, pag. 27). Ma secondo Goldman Sachs l'attivo di Cimbri e' da svalutare (La Repubblica, pag. 34).

FININVEST: banche in fila per proporre soci di minoranza per il Milan (Il Sole 24 Ore, pag. 27).

LUXOTTICA: shopping in Spagna (dai giornali).

MPS: i sindacati contro le nomine (Il Sole 24 Ore, pag. 28).

CARLO CIMBRI

FIAT: chiude la conversione, da lunedi' solo ordinarie (dai giornali).

RISPARMIO: come sfruttare il dollaro forte (Il Sole 24 Ore, pag. 8).

ANTONVENETA: spunta l'interesse di Veneto Banca (Il Messaggero, pag. 22).

FINANZA: i cinesi di Shanghai Inventis puntano alle Pmi italiane (Il Sole 24 Ore, pag. 31).

FINMECCANICA: ipotesi Selex per Pansa, i consiglieri indipendenti spingono sul riassetto (Corriere della Sera, pag. 33).

ECONOMIA: consulenze e stipendi d'oro, le Comunita' montane sprecano anche se non esistono piu', inchiesta (La Repubblica, pag. 30-31). Calamita', risarcimenti con polizze private (dai giornali). Man-

 

 

IN CASO DI TERREMOTO, ALLUVIONE O DI OGNI ALTRA CATASTROFE NATURALE, LO STATO NON PAGHERA' PIÙ I DANNI AI CITTADINI

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 A cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

luigi lusi RENZO BOSSI CON LA MAGLIETTA DEL TROTA

1- NON SONO STATO, IO...
Ci sono notizie che danno il senso di una (piccola) epoca. E del disfacimento anche morale di una comunita', al di la' del Trota con doppia paghetta pubblica, o del baldo tesoriere Lucky Lusi che prova a trascinarsi dietro un intero partito. "Terremoti e alluvioni, lo Stato non paga più'. Danni risarciti solo con assicurazioni", titola in prima pagina Repubblica. "Torna la 'tassa sulla disgrazia': in caso di terremoto, alluvione o di ogni altra catastrofe naturale, lo Stato non paghera' più' i danni ai cittadini.

La norma spunta nel decreto di riforma della Protezione civile varato nei giorni scorsi dal governo e reintroduce il meccanismo gia' bocciato dalla Corte Costituzionale. Secondo il decreto, in caso di calamita' naturali, le risorse dovranno arrivare dall'aumento dell'accisa sulla benzina".

Che per definizione porta inflazione e non e' progressiva, ma colpisce i cittadini in modo indistinto qualunque sia il loro reddito. Non sarebbe male se il governo dei Professori, tra la docenza sull'universo mondo e le reiterate marchette a banche e assicurazioni, trovasse il tempo di spiegare a che cosa ritiene che serva lo Stato e quali siano i suoi compiti irrinunciabili. A parte far soldi con lotterie e videopoker.

MARIO MONTI giorgio napolitano

Intanto e' bello vedere che I Sapientoni installati a Palazzo Chigi da Re Giorgio Banalitano continuano ad avere problemi con la matematica. "Imu: mancano 2,5 miliardi. I sindaci stimano che il governo dovra' alzare l'aliquota". Lo dice perfino il Corriere di don Flebuccio de Bortoli (p. 1).

2- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM MONTI DIVINO)...
Sempre nuove avventure e nuovi ciuccessi internazionali per il Monti Trilateral! "Monti negli Usa fara' da da pontiere tra Europa e Obama. Il premier aprira' la sessione economica" (Corriere, p. 6). Poi Super Mario sfreccera' con il suo mantello di lana cotta in Giappone, dove spegnera' personalmente e a mani nude i reattori nucleari di Fukushima.

3- LE FACCE DEGLI SCIACALLI (ALTRUI)...
La crisi finanziaria internazionale ha molte facce e ogni tanto capita che i giornali, abbandonate per un attimo le analisi dei listini e i consigli per gli investimenti, facciano nomi e cognomi. Serve a catalizzare il risentimento del Parco Buoi fuori dai confini nazionali, ma certe storie sono comunque interessanti.

Repubblica oggi racconta "Gli avvoltoi della finanza che puntano sull'Europa. La Grecia deve 6 miliardi agli hedge funds. Paulson, Dart e Sheehan: ecco chi si arrichisce con i Paesi indebitati. Rendimenti a due cifre e incassi esentasse per chi ha comprato titoli ellenici a prezzo di saldo. Operazioni condotte su scala globale, dalla Romania allo Zambia. E con qualche colpo basso in tribunale" (p. 4). E in Italia? "I grandi avvoltoi non hanno tempo per l'Italia" perche' "il moloch giudiziario dei tre gradi di giudizio e dei tanti anni prima delle sentenze sconsigliano incursioni". Ma non e' fantastico? Salvati dalla paralisi della giustizia.

John Paulson Riccardo Bossi

4- LA BELLA POLITICA...
"Lega, soldi anche a Riccardo Bossi. Pagate anche le rate dell'universita'. Belsito gestiva i fondi prima delle nomina a tesoriere. La Rosy, Stiffoni e quella visita in banca: "Uscirono con borse piene di diamanti" (Repubblica, p. 12). Super trash la storia e reazione agli scandali dell'ex moglie di Riccardo Bossi, auscultata dal Corriere della Sciura: "E la ex moglie Maruska: nella vita si puo' sbagliare, ma lui e Renzo messi al rogo. Avrebbe ricevuto 5.000 euro di alimenti dalle casse lumbard" (p. 13).

Che imbarazzo alla Procura di Roma, per l'abile chiamata di correita' che il senatore Lusi ha fatto a Palazzo Madama. Adesso ai pm della Capitale tocca seguire Lucky Lusi sul suo terreno e verificare tutta la contabilita' della Margherita, e non solo le ruberie personali del tesoriere. "Lusi: ecco a chi davo altri soldi. Rutelli lo attacca: e' un ladro. L'ex tesoriere dice di aver saldato fatture per tutti i leader" (Corriere, p. 15).

Sul Cetriolo Quotidiano, ecco "La tela del ragno per incastrare i big. La strategia di Lusi per evitare le manette fornendo altre accuse che potrebbero portare a nuovi indagati tra i colleghi" (p. 2). Il problema e' distinguere i pagamenti legittimi in quell'immane casino che era la gestione finanziaria dei margheritini.

DINO BOFFO

5- UN CUPOLONE DI FIELE...
Altro colpaccio di Marco Lillo sulle trame curiali, per la disperazione dei vaticanisti: "Boffo a Bagnasco: 'Se parlo io'. Poco dopo arriva la sua nomina. Una lettera dell'ex direttore di Avvenire prima del ruolo a Tv2000. Il giornalista scriveva nel 2010 al capo dei vescovi minacciando interviste su Bertone e Vian" (Cetriolo Quotidiano, p. 6).

CARDINALE ANGELO BAGNASCO

Intanto Libero si accora: "Caccia alle talpe del Papa. Lettere inedite svelano segreti: dalla clamorosa nota per la cena tra Ratzinger e Napolitano, ai dubbi sull'Ici al caso Orlandi. La gendarmeria cerca chi le fa uscire. Ma il problema e' la guerra di potere" (p. 1). Ormai, ci manca solo il morto.

6- AGENZIA MASTIKAZZI...
"Il ritorno delle mezze stagioni. Con i weekend sempre bagnati". Il Corriere dedica un'intera pagina (la 27) all'appassionante tema, con tanto di intervista a Teo Teocoli ("Cosi' mangio ancora l'ossobuco") e lezioni di "stile' di Gian Luigi Paracchini ("E dall'armadio rispunta il trench"). Imperdibile. Poi dice che uno si butta su internet.

7- CATAFALC SQUARE/1...
"Tutto il potere in mano ai sessantenni. In Italia i dirigenti più' vecchi d'Europa. Politica, economia e Pubblica amministrazione: l'eta' media e' 59 anni" (Repubblica, p. 21). Grandi scoperte grazie alla statistica. Ma mettiamoci d'accordo. Se con le riforme pensionistiche siamo destinati a lavorare fino all'eta' del catetere e se il governo del Rigor Montis richiama in servizio mummie come Enrico Bondi e Giuliano Amato, dobbiamo davvero inorridire davanti a queste statistiche? C'e' che in Italia anche l'ipocrisia da' i numeri.

ENRICO BONDI

8- CATAFALC SQUARE/2...
Stupore e delusione: "Adinolfi, i giovani disertano la manifestazione di Genova. Tremila in piazza: "Gli anni di piombo non torneranno". "Una distesa di teste bianche e brizzolate, con sindacalistu, rappresentanti delle istituzioni, politici debitamente calibrati tra destra e sinistra anche sul palco", racconta Alessandra Pieracci sulla Stampa (p. 13).

GIULIANO AMATO

E a pagina 30, nella rubrica delle lettere, Mario Calabresi si dimostra intellettualmente più' onesto di tanti suoi colleghi: "Dobbiamo evitare paragoni inutili e smettere di leggere l'Italia di oggi con gli occhiali degli anni Settanta. La situazione non e' fortunamente la stessa e abbiamo bisogno di menti fresche per capire e mettere in guardia i giovani dal fascino distruttivo della violenza".

CORRADO PASSERA

9- FREE MARCHETT DEL PADRONCINO...
Mentre sulla tragica manfrina di Termini Imerese il governo della Frignero e di AirOne Passera chiede "spiegazioni", Illustrato Fiat allieta i suoi lettori cassintegrati e i fornitori pagati a 300 giorni con le gesta di Yacht Elkann. Anche oggi, pezzo imperdibile: "Mille miglia, e' festa sulle strade italiane. Al via anche John Elkann con la moglie su una Fiat SV" (Stampa, p. 23).

colinward@autistici.org

 

L’ITALIA DEI DOLORI - ANCHE L’ITALIA DEI VALORI, TIRATA IN BALLO NELLA LISTA DEI PARTITI MARCI

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Domenico Ferrara per "Il Giornale"

ANTONIO DI PIETRO

Non si sa ancora se siano grane, ma di sicuro piovono accuse nei confronti del partito di Antonio Di Pietro. Mentre proseguono le indagini sulla malagestione dei fondi dell'ex Margherita e sono da poco iniziate quelle su Umberto Bossi, la poca trasparenza nella gestione dei soldi dei partiti continua a tenere banco.

Anche nell'Italia dei Valori, il partito che si erge a paladino della moralità.
Infatti, la procura di Bologna ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato, in merito alle accuse di gestione "anomala" dei fondi ricevuti dalla Regione Emilia-Romagna tra 2005 e 2010.

LA GRAN GNOCCA DI SILVANA MURA

Accuse mosse dall'avvocato penalista Domenico Morace, in quegli anni coordinatore Idv a Bologna, e che prendono di mira soprattutto Paolo Nanni, allora capogruppo e unico consigliere regionale Idv, il quale, secondo Morace, avrebbe utilizzato in modo poco trasparente 450mila euro.

Nanni ha subito risposto minacciando querela e spiegando di avere speso "sì e no 300mila euro" e che "i bilanci sono sempre stati controllati dai revisori dei conti della Regione. C'è la prova di come sono stati spesi e Morace non aveva il diritto di vederli. Niente di personale: ho speso per farmi pubblicità su alcune tv locali, dove si va a pagamento. E poi ho commissionato diverse consulenze".

Ma la vicenda coinvolge anche la responsabile politico-regionale del partito e della Fondazione Idv, Silvana Mura e lo stesso Antonio Di Pietro a conoscenza - secondo Morace - della presunta malagestione dei fondi.

antonio di pietro idv

In una video intervista esclusiva, pubblicata sul sito Affaritaliani.it, l'accusatore Morace ha denunciato "similitudini con la Lega Nord e con il funzionamento del cerchio magico, un ristretto gruppo di familiari e affini che decide le sorti del partito dell'Italia dei Valori. Un cerchio magico che ruota intorno al capo assoluto, Antonio Di Pietro. Di Pietro è il centro e Di Pietro sceglie a sua totale discrezione. Non contano meriti e capacità ma solo la sua vicinanza".

Le accuse di Morace sono precise e circoscritte. L'avvocato penalista, poi uscito dall'Idv, si focalizza sui due filoni di denaro che l'Idv incassa dalla Regione Emilia-Romagna. Il primo è indirizzato al compenso del personale del gruppo consigliare del partito. E qui nel 2007 lavorava, sempre in Regione, la stessa figlia di Nanni che si occupa delle spese e degli aspetti economici del gruppo.

ssh35 silvana mura

Tutto normale per Nanni che, ad "Affaritaliani", ha spiegato che "mia figlia aveva una notevole esperienza amministrativa in Comune a Bologna. Se avessi preso un esterno avrei dovuto pagarla. Io ho preso un esperto del Comune. Lei era nell'Idv da quando ci sono entrato io. Era un'esperta di amministrazione".

Il secondo flusso di denaro riguarda invece le attività del partito e ammonta a circa 450 mila euro in cinque anni. Soldi che, lamenta Morace, "non si sa bene che fine abbiano fatto, non li ho mai visti, se non per qualche centinaio di euro".

antonio di pietro idv

Morace ha raccontato inoltre di aver segnalato tutta la questione a Silvana Mura, braccio destro dell'ex pm Di Pietro, la quale gli assicurò che avrebbe compiuto accertamenti. "Morace afferma, e questo è vero, di avermi riferito di presunte anomalie nella gestione dei fondi e io dissi che me ne sarei interessata. Nanni mi mostrò un elenco di voci di spesa relative agli ultimi sei mesi della sua attività in Regione che aveva depositato presso i revisori di conti. Non notai nulla di incongruo, altrimenti sarei corsa in Procura", ha spiegato la Mura ad Affaritaliani.

Peccato che però nulla sia successo dopo. Se non che Nanni, nel marzo 2010 non venne ricandidato in Regione e ora siede in Provincia e che si è poi autosospeso dal partito. Per un altro caso però. Quello del pass per invalidi della suocera defunta non restituito.
E il leader Idv che dice? Nega tutto, certo che una cosa del genere nel suo partito non possa accadere: "Siccome è una cosa che non può essere vera, denuncerò questa persona che ha rilasciato la dichiarazione. Provvederò a difendere il buon nome del partito nelle opportune sedi".

 

OGGI COME MOGGI - ERRARE È UMANO, PERSEVERARE È JUVENTINO: UN PENTITO DEL CALCIOSCOMMESSE TIRA IN BALLO CONTE

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Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica per "il Giornale"

Passata la festa, cominciano i dolori. Antonio Conte,l'allenatore della Juventus, finisce rovinosamente nelle carte della procura federale della Figc nell'inchiesta sul calcioscommesse. A tirarlo in ballo è Filippo Carobbio, ex Albinoleffe, Bari, Grosseto e soprattutto Siena, attualmente in forza allo Spezia, uno dei grandi pentiti del procedimento sportivo avviato dal procuratore Palazzi. Che scomoda Conte in relazione alla partita del 30 aprile 2011 allorché il mister siedeva su un'altra panchina bianconera, quella del Siena del presidente Mezzaroma, società già da tempo nel mirino degli inquirenti sia sportivi che penali di Cremona e Bari.

antonio conte

«È TUTTO CONCORDATO...»
«In Novara-Siena - racconta - ci fu un accordo per far finire la gara in parità, in effetti ne parlammo anche durante la riunione tecnica e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarsi di conseguenza durante la gara: lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo star tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio. Non sono certo - continua Carobbio - chi per primo si accordò, comunque Drascek (Davide, ex Novara, ndr) venne nel nostro albergo in ritiro, parlò con Vitiello (Roberto, difensore del Siena, ndr).

moggi cell juventus lap

Credo che quello sia stato il primo contatto, ma poi l'accordo è stato comunicato a tutti visto che, come precisato, se ne parlò anche durante la riunione tecnica con l'allenatore. Ricordo che oltre a parlarne con l'intera squadra durante la riunione tecnica, ne parlai, singolarmente al campo, con Bertani e Gheller del Novara prima della partita». Finì effettivamente in pareggio: 2-2, andò in vantaggio il Novara, due gol li fece in sequenza il Siena, e poi fu il pareggio. Come da accordo.

IL VICE DEL MISTER
Ma non è tutto. Carobbio coinvolge pesantemente anche l'attuale assistente di Conte alla Juventus, Cristian Stellini, un ex giocatore del Bari che si trasferì a Siena dove divenne assistente tecnico di Conte, che poi se lo portò dietro alla Juventus dove ricopre l'incarico di collaboratore di campo. La partita incriminata non è quella con il Novara. Cambia. Le trattative partono dopo il novantesimo di Siena- Albinoleffe, l'8 gennaio 2011.

Antonio Conte

«Al termine della partita, l'allenatore in seconda, Stellini, chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno dell'Albinoleffe per prendere accordi sulla partita di ritorno, in modo da lasciare i punti a chi ne avesse acuto maggiormente bisogno. Ne parlai con Garlini, un senatore dell'Albinoleffe e Terzi parlò con Bombardini, entrambi mostrarono la loro disponibilità». Passano un po' di mesi, e l'accordo si perfeziona. «Nel tardo pomeriggio, o in serata, del giorno prima della gara Albinoleffe Siena del 29 maggio 2011, ci fu un ulteriore incontro...».

Gervasoni

LA FARSA E LA FIRMA A TORINO
L'appuntamento è fuori l'albergo del Siena, al Park hotel di Stezzano (Bergamo) «dove vennero Luigi Sala (ex Milan poi Albinoleffe, ndr) Dario Passoni (Albinoleffe, ndr) e Mirko Poloni (vice allenatore Albinoleffe, ndr)». Quest'ultimo collaboratore tecnico dell'Albinoleffe, «che si incontrarono con me, Nando Coppola (ex portiere del Siena, ora al Torino, ndr) e un altro calciatore che ora non ricordo e in quell'occasione ci accordammo di concedere i punti all'Albinoleffe che ne aveva bisogno per andare matematicamente ai play out, ma chiedemmo di limitare la vittoria a un solo gol di scarto, possibilmente 1-0, sia per cercare di mantenere la miglior difesa, sia per evitare clamori sui risultati troppo eclatanti». La partita effettivamente finì com'era previsto che finisse. Ma la cosa clamorosa è che il giorno dopo il match, Conte va a Torino e firma con la Juve, portandosi dietro pure Stellini.

ANTONIO CONTE BACIA IL SANTINO

«LA SOCIETÀ SAPEVA TUTTO»
Ancora guai per Conte: «Preciso che in settimana - prosegue Carobbio - si parlò molto in società tra calciatori, allenatore (Conte,ndr) e società dell'accordo raggiunto con l'Albinoleffe, in quanto alcuni avrebbero voluto tentare di vincere nella speranza di arrivare primi e conseguire il premio "primo posto" (qualora l'Atalanta non avesse vinto) poi alla fine tutti d'accordo, squadra e allenatore, di lasciare il risultato all'Albinoleffe (...).

Alla riunione tecnica partecipavano l'allenatore (Conte, ndr), il vice allenatore (Stellini, ndr), il preparatore dei portieri e il collaboratore tecnico». Il centrocampista del Siena regala agli organi federali altre «dritte» su combine alle quali asserisce di non aver partecipato: Siena - Piacenza («Gervasoni mi riferì che era stata combinata con il coinvolgimento suo, di Catinali e di Cassano ») e Atalanta-Piacenza che gli zingari nell'ultimo incontro con Carobbio raccontarono «che si apprestavano a combinare».

 

L’AMERICA CI FARÀ ‘NERI’ - I BEBÈ NATI NEL 2011 SONO QUASI TUTTI AFRO, ASIATICI E LATINOS…

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Vittorio Zucconi per "la Repubblica"

MICHELLE E BARACK OBAMA

Arriva la rivoluzione ed è armata di biberon. L´hanno lanciata, senza neppure saperlo, quei 2 milioni, diciannovemila e diciassette nuovi americani non bianchi nati nell´anno dell´ultimo censimento, il 2011, per la prima volta nella storia più numerosi dei fratellini bianchi, meno di due milioni. Ormai, i piatti della bilancia si sono irreversibilmente spostati e se oggi la popolazione di origine europea (questo, in pratica, significa essere "bianchi") è ancora la maggioranza si deve soltanto attendere perché il colore dell´America cambi.

JENNIFER LOPEZ

Non è una semplice statistica, una curiosità demografica. È una seconda rivoluzione che farà degli Stati Uniti d´America, occupati da coloni ed emigranti europei e trasformati da loro in una nazione duecentotrenta anni or sono, una società molto diversa da quella che abbiamo conosciuto. Quei due milioni e più di bebè asiatici, afro, soprattutto latinos, figli di immigrati più o meno documentati provenienti dal sud della Frontera sono figli di culture, di storie, di modi di concepire i rapporti con gli altri profondamente diversi da quella cultura wasp.

La cultura bianca, anglosassone protestante che ha dominato e costruito la struttura dell´edificio America. La maggioranza dentro la nuova maggioranza sono latinos, i figli del sud, e la spiegazione è ovvia. L´età media della popolazione bianca è di 42 anni, al limite estremo del tempo della fecondità femminile.

La media per gli ispanici, o latinos, come li si vuol definire secondo le maree del linguaggio politicamente corretto, è invece di 27 anni, nel pieno rigoglio dell´età riproduttiva. E nonostante la debolezza, o l´assenza totale di una rete di supporto pubblica per le famiglie degli immigrati più poveri, funziona l´impalcatura della solidarietà familiare, il vero, grande welfare state che permette a queste giovani immigrate di avere più figli, 3,8 ciascuna, delle loro sorelle bianche, che si fermano in media a due.

Tutto questo, che oggi scandalizza i "nativisti" che dai loro blog e pubblicazioni profetizzano il collasso della società schiantata dai lazzaroni pigri e inaffidabili sbarcati nel ventre dell´America, era previsto da tempo e la statistica dei biberon è soltanto la conferma di un fenomeno già in atto.

will smith

Grandi città come New York, Miami, Las Vegas, Los Angeles, Phoenix vedono la popolazione bianca in minoranza da vari anni. A Tucson, in Arizona, un residente su dieci è di lingua madre inglese. Sulle 3.141 contee distribuite nei 50 Stati dell´Unione, quasi 800 già vedono i "non euro", i "non anglo", i "non caucasici" superati nel numero. E mentre i bianchi invecchiano senza che nuove generazioni di cuccioli si alzino dai reparti di maternità per rimpiazzarli in pari numero, i non bianchi ringiovaniscono, sotto la spinta di un´immigrazione che è, per natura, un fenomeno di gente giovane.

Il melting pot, l´antico crogiolo che scioglie e fonde assieme popoli diversi per creare la lega americana, continuerà a bruciare, ma il prodotto che ne uscirà sarà molto diverso e non soltanto nel proprio aspetto più superficiale, la carnagione, il taglio degli occhi, il colore dei capelli.

«The browning of America», lo scurirsi del colorito sta imponendo sfide e problemi che né i "nativisti" aggrappati al sogno di una purezza razziale che non è mai esistita davvero e che palesemente sconfina nel razzismo, né i "liberal" entusiasti del multiculturalismo e della diversità creativa per far rinascere la nazione sanno come risolvere: il problema dell´istruzione e dell´assistenza.

Quell´armata venuta al mondo fra il luglio del 2010 e il luglio del 2011 dovrà essere istruita, educata, preparata e curata molto meglio di quanto il sistema della pubblica istruzione o dei pronto soccorso degli ospedali pubblici, abbia saputo fare finora, se si vuole che l´America del 2030, quando gli inconsapevoli rivoluzionari con il biberon e il pannolino saranno persone adulte, sia in grado di competere con il mondo.

Oggi, soltanto un "latino" su cinque arriva all´università, e soltanto il 18% arriva a una laurea quadriennale, contro il 33% degli americani rosa, se non proprio bianchi, essendo "bianco" un´espressione che porta i connotati inconfondibili dei secoli dello schiavismo. Non può bastare a risolvere questo immenso problema neppure il successo simbolico del primo presidente di "minoranza" eletto quattro anni or sono, anche con il voto dell´America dalle tinte più intense, che scelsero lui, come torneranno a sceglierlo il prossimo novembre, ma sempre votando in percentuali inferiori a quelle, pur bassissime, dei bianchi.

OPRAH WINFREY

Di fronte al rovesciamento della superiorità etnica, tanto spesso ed egoisticamente confusa con la "superiorità morale", perduta dall´America di origine europea, cristiana, cattolica o ebraica, si alza il problema fondamentale di ogni governo e Stato: i soldi. Chi pagherà il conto delle scuole pubbliche da migliorare, dell´assistenza sanitaria da estendere a chi ancora non se la può permettere, dell´addestramento a lavori più remunerativi che non siano il taglio dell´erba e l´imbiancatura delle pareti? Dovranno essere quei vecchi white, quei bianchi anziani, che hanno la quota maggiore della ricchezza nazionale e dovranno aprire il portafoglio per finanziare la fine della propria superiorità. Pagare per il proprio crepuscolo.

 

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