Riceviamo e pubblichiamo:
ITALO IL TRENO DI NTVLettera 1
Caro Dago, chi lo stima e chi lo detesta uniti da un solo grido: "A mare Monti!"
Agal
Lettera 2
Caro Dago, ora si è capito perché il decreto legge si chiama "Salva Italia": perché salva l'Italia ma non gli italiani.
Giacomo
Lettera 3
Caro Dago, dopo aver dominato in Francia il populismo sarà protagonista anche alle prossime elezioni in Italia. Ma Bersani è pronto ad affrontare il fenomeno Beppe Grillepen?
U.Lati
Lettera 4
Caro Dago, se il Governo fa il Def(iciente) non è detto che il Parlamento debba approvarlo.
Max A.
Lettera 5
Ma anche i mafiosi/camorristi/ndraghetisti quando chiedono il pizzo alle imprese o ai commercianti ,lo chiedono come "debito di riconoscenza"?
Sanranieri
Lettera 6
Caro Dago, che gaffe per un comico come Beppe Grillo tirare in ballo i partigiani proprio in questo momento. Ma non lo sa che i partigiani sono andati sui... Monti?
R.B.
Lettera 7
Caro Dago, collisione e interpretazioni a Roma Termini: O alle FS l'arrivo di NTV fa gia' tremare gli scambi, oppure e' stato un modo di salutare, da parte delle Ferrovie dello Stato, l'imminente partenza della concorrenza, facendo "l'inchino" a Italo.
Saluti, Labond
Lettera 8
Forse per far capire meglio il concetto,sarebbe il caso di fare un articolo dove compaiono i nomi degli appartenenti a questi gruppi elitari,e spiegare che posizioni occupano!le torie complottistiche possono anche sembrare fantasiose,ma tracciare la rete tessuta da questi signori aiuterebbe a conoscerne la portata!e' chiaro comunque che i governi dell'area euro contano ormai ben poco! Sarebbe altresi' utile spiegare come nasce l' euro,materialmente,tenendo presente che ormai da tempo la valuta non ha piu',come controvalore l'oro. Grazie di tutto e complimenti per il sito.
Luca Sartor
Lettera 9
La Palombelli nel suo articolo inserisce Amato, sponsorizzato da Napolitano, tra i papabili al Quirinale. Se fosse eletto Amato sarebbe uno schiaffo ai milioni di pensionati, che percepiscono meno di mille euro al mese, mentre il nostro papabile ne becca 45 mila al mese e con la sua riforma sulle pensioni ha penalizzato tutti i pensionati, mentre non ha penalizzato se stesso beccandosi e cumulando tre diverse pensioni.
A prescindere che, a causa dell'età, avremmo un'altra mummia al Quirinale, non sarebbe umanamente corretto che percepisse un altro stipendio. Ha 74 anni perché non lascia spazio ai giovani, come negli altri paesi europei, e godersi le sue pensioni? Non vorrei neanche avere mortadella come presidente, del resto ha anche superato i settant'anni. Draghi che ha 65 anni potrebbe essere un candidato ideale poiché dopo i 5 anni di Quirinale se ne andrebbe in pensione. Tutti, a tutti i livelli, dovrebbero lasciare le poltrone, alle quali sono incollati, al raggiungimento dei settanta anni.
Cordiali saluti.
Annibale Antonelli
Lettera 10
Caro Dago,
dopo Apicella, un nuovo cantante napoletano, nel clan del Cav.: Lavitola. Ma la musica e, soprattutto, le parole di Valterino non sono molto gradite a Silvio, che un difettuccio dovrebbe ammetterlo : essersi circondato di personaggi modesti, famelici di denaro e poltrone e, soprattutto, irriconoscenti. Come Craxi ? Forse, ma non si possono mettere sullo stesso piano i Martelli e gli Amato con i Lavitola, le Carlucci, i Vèrsace ( con l'accento sulla prima e...) e le Bergamini. O no? Buon "ponte", gentil Dago, a te e ai lettori.
Pietro Mancini
Lettera 11
Ascoltando le ragioni dei No Tav, comprendo che anche l'autostrada del Sole fu un'opera inutile e dannosa. Pertanto, inchinandomi al pensiero dei No Tutto, avanzo pur'io una proposta geniale e lungimirante: ABBATTIAMOLA....!
Lorenzo Gnavi Bertea
Lettera 12
Caro Dago
ogni volta che si parla del calo di spettatori nelle sale cinematografiche
bisognerebbe ricordare, oltre ai motivi evidenziati dal Fatto Quotidiano, che:
a) Sky e Mediaset offrono la programmazione degli ultimi titoli a pochi mesi dall'uscita e a prezzi inferiori
b) che i costi al cinema sono più che cari, specie per chi ha famiglia
Troppo facile sparare sulla pirateria, che incide in minima parte. Bastrerebbe solo abbassare i prezzi,
ridurre gli sprporzionati e ingenti guadagni dei produttori per riportare un po' di spettatori nelle sale.
Provare per credere!
Carmelo Concilio
Lettera 13
Gentile redazione di Dagospia,
da diversi giorni, sulle radio, è in onda una serie di spot che pubblicizzano i servizi offerti da una societa' molto nota che fornisce assistenza agli studenti. Nello spot, in particolare, si fa balenare la possibilita' di conseguire la laurea in Medicina all'università di Sofia (Bulgaria)... a quando la possibilita' di diventare cardio-chirurghi studiando in Burkina-Faso?
Sentite condoglianze all'Italia e a tutti noi Italiani.
Il samurai.
Lettera 14
Caro Dago,
checchè se ne dica la Began è stata la migliore trovata del secolo (per Berlusconi), Dio la benedica...
Alessandro
Lettera 15
Caro Dago,
i dati sulle pensioni confermano cose risapute, anche se, dagli spazi che vi dedicano i giornali, sembra una novità. E' evidente che in questa situazione l'Italia è destinata a non avere futuro.Tra qualche settimana poi arrivano altre statistiche che ci dice che ogni famiglia per vivere deve spendere oltre 2000 euro: una presa in giro per i pesnionati che recimolano , sì e no 600 euro.
In questa situazione della rivalutazione delle pensioni non si parla, l'adeguamento al costo reale dell'inflazione di là da venire, con i risultati che poi le statistiche impietose evidenziano. Tra l'altro c'è da dire che per i professoroni che ci governano l'adeguamento delle pensioni non è mai stato preso in considerazione. Nel frattempo ci consoliamo con la notizia che"gli italiani sono meno indebitati degli statunitensi e degli altri paesi europei", anche se quest'ultimi hanno stipendi e pensioni doppi o quasi, rispetto a noi . Cordiali saluti.
Giovanni Attinà
Lettera 16
Egregio Direttore,
adesso che l'ISTAT ha reso noto che quasi il 50% dei pensionati fanno fatica a vivere perchè percepiscono una pensione al di sotto dei mille euro cosa succederà? Ci sono partiti e politici che hanno il coraggio (e il buon senso) di inserire questi pensionati in un'area NO-TAX in modo che non vengano ridotte le loro pensioni dall' Irpef, addizionali
regionali e comunali e dall'IMU? Se poi si tiene conto che queste pensioni NON sono rapportate al costo della vita la situazione sembra davvero preoccupante, e per questo va corretta nel più breve tempo possibile. Lo Stato Italiano deve garantire ai pensionati una vita decorosa tagliando sulle spese inutili e sugli sprechi, che sono ancora tanti e senza controllo.
Marino Domenico
Lettera 17
Dago darling, un tempo chi perdeva le battaglie per avere le chiavi delle casseforti del ricchissimo ducato di Milano, veniva spedito in esilio. Ludovico il Moro p.e. fu esiliato dai vincitori francesi e tenuto prigioniero per il resto della sua vita nel castello di Loches in Francia. Oggi, dovesse esserci un altro esilio, quale sarebbe la destinazione?
Nel caso - piacendo ai padroni "buoni ed ecosolidali" dei ricchi business sanitari - Castel del Monte é vuoto e kabalastico quel che basta. Tutto in terra federiciana funziona (parrebbe) alla perfezione, tanto che il modello lo si sta cercando di esportare dappertutto, prima a Milano città, ora a Genova, Stalingrado (cioé Sesto San Giovanni, sì quello del dimenticato sistema Sesto), ecc.
BERLUSCONI NAPOLITANOMagari nell'originario modello neofedericiano c'era anche qualche cavaliere teutonico (tedesco per il volgo), un po' di cazzutissimi tarantini (che il mitologico Rodolfo Valentino riposi in pace) e qualche lady cosentina (con tutto il rispetto per le vere e ottime signore di Cosenza) di troppo, ma tutto fa buon brodo quando le cime di rapa (e le cozze pelose) sono veraci e rigorosamente bio. Come tutti sanno, l'eccelso Federico II di Svevia non abitò mai a Castel del Monte e scrisse anche il libro "De ars venandi cum avibus" (Sull'arte di cacciare con gli uccelli). Il sommo sovrano intendeva gli uccelli con le ali che volano.
BERLUSCONI CON RICCARDO MARTINELLI E VALTER LAVITOLA jpegGli altri, quelli che non vedono mai il sole e se ne stanno goffi e rintanati per la maggior parte del tempo, a lui proprio non interessavano, anche se é impossibile mettere la mano sul fuoco in questo genere di cose. Ironia della storia, i principali nemici del grande catto-islamico (ma sostanzialmente ateo devoto) Federico furono il Papato e i Comuni del Nord, che alla fine riuscirono a sterminargli tutta la discendenza. "Other times, other places" sì, ma le vie del Signore (e del business) sono infinite. Ora come allora.
Natalie Paav