1 - BORSA MILANO DEBOLE CON EUROPA, FORTI VENDITE SUI FINANZIARI
Reuters - Piazza Affari perde circa il 2%, sopra i minimi della mattina, in sintonia con le altre borse europee depresse da una serie di dati macroeconomici sulla zona euro e dal timore che i possibili cambiamenti politici in Francia e Olanda possano indebolire ulteriormente la risposta dell'Europa alla crisi in corso.
"La vittoria al primo turno elettorale del socialista Francois Hollande, se confermata al secondo, potrebbe portare a un indebolimento dell'asse Francia-Germania; questa ipotesi, ma ancor più l'incredibile ascesa dell'estrema destra di Marie Le Pen, sono letti dal mercato come il crescere di pulsioni antieuropee e si teme che lo stesso possa accadere in Olanda", ormai prossima a elezioni anticipate, osserva un trader.
VITTORIO GRILLI"Si torna così a una crisi generale di sfiducia sulla capacità di risposta dell'Europa che ci riporta indietro di mesi, con la tensione sui debiti sovrani alle stelle e la speculazione che di nuovo si accanisce sul settore bancario per la sua esposizione ai titoli di stato", prosegue. Intanto il Pmi della zona euro ha mostrato ad aprile una nuova contrazione del settore privato, più di quanto atteso, mentre in Italia la fiducia dei consumatori ha toccato un nuovo minimo dall'inizio della serie storica.
Con queste premesse intorno alle 12,30 il FTSE Mib perde il 2,2% dopo essere sceso di oltre il 3%, l'AllShare perde il 2,1% e lo Star l'1,3%. Volumi sotto il miliardo di euro. Il futures sul FTSIMib è stato respinto dal supporto di 13.700/13.600 punti; prima resistenza a 14.000/14.050.
In Europa il FTSEurofirst 300 scende dell'1,8% e cedono tra il 2% e il 3% Parigi, Madrid, Amsterdam e la stessa Francoforte. "Inutile parlare di questo o quel titolo, non ci sono compratori", conclude il trader. A far le spese di questo clima di sfiducia sono ancora una volta le banche e i finanziari in genere, legati come al solito alla percezione sul rischio-paese. Particolarmente pesanti AZIMUT, B.POPOLARE e POP MILANO, intorno a -4%, ma non va molto meglio a MEDIOLANUM, INTESA SP e UNICREDIT.
MERKEL A ROMA CON MARIO MONTIIl settore in Europa cede il 2,8%, con Commerzbank in calo di oltre il 5%. Netto ribasso anche per STM in attesa che venga svelato il piano di rilancio della jv ST-Ericsson e che siano annunciati questa sera, dopo la chiusura di Wall Street, i dati sul primo trimestre del gruppo.
Pesanti i titoli del gruppo FIAT , mentre segnano piccoli rialzi CAMPARI e DIASORIN.
Toniche PREMAFIN, FONDIARIA-SAI e MILANO ASSICURAZIONI dopo i forti ribassi di venerdì, mentre sono in corso le trattative con UNIPOL sui concambi. Forte rialzo per SARAS che beneficia di un upgrade a "buy" da "underperform" da parte di Bofa Merrill Lynch. Tra media negativi spicca il rialzo dell'ESPRESSO che ha accelerato dopo i risultati del primo trimestre. Acquisti su JUVENTUS che dopo la vittoria di ieri consolida il primo posto in classifica.
2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND ANCORA SOPRA 400 PUNTI BASE
(LaPresse) - Ancora pressione sui titoli di Stato italiani. Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si attesta a 404 punti nel primo pomeriggio di scambi. Il rendimento dei buoni decennali italiani è al 5,71% sul mercato secondario. Lo spread aveva chiuso venerdì a 395 punti.
3 - GRILLI, NUOVA MANOVRA? NON LA CHIEDE NEANCHE FMI
(ANSA) - Il Fondo monetario condivide le azioni messe in campo dall'Italia e "neanche da loro si chiede nulla di più di quanto già fatto". Lo ha detto il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se fosse esclusa una nuova manovra.
4 - GRILLI: NON ABBIAMO IN PROGRAMMA PATRIMONIALI
(LaPresse) - "Non abbiamo in programma patrimoniali o altri interventi di tipo fiscale". Così il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, nel corso di un'audizione sul Def davanti le commissioni Bilancio di Camera e Senato, a Montecitorio.
5 - GRILLI: DEBITO/PIL A 60% SOLO NEL 2034 CON SPREAD A 300 PUNTI
(LaPresse) - Il rapporto tra il debito pubblico e il Pil raggiungerà il 60% solo nel 2034 "nell'ipotesi di un aumento permanente di 300 punti base" dello spread. "Le simulazioni - ha sottolineato Grilli - mostrano che, nel caso di raggiungimento degli obiettivi di bilancio al 2015, il rapporto debito/Pil continua comunque a ridursi anche in presenza di una curva dei rendimenti più elevata. In particolare, nell'ipotesi di un aumento permanente di 300 punti base, il debito continua a calare, ma raggiunge il 60 per cento del Pil solo nel 2034, con nove anni di ritardo rispetto allo scenario di riferimento".
6 - DEBITO: GRILLI, PRESTO RISULTATI SU DISMISSIONI
(ANSA) - Per abbattere il debito pubblico italiano c'é già l'impegno del pareggio di bilancio ma "per accelerare questo processo possono servire dismissioni e valorizzazioni del patrimonio pubblico. Anche su questo stiamo lavorando e speriamo di portare presto risultati". Lo ha detto il vice ministro all'Economia Vittorio Grilli.
7 - GRILLI, DALL'ESTATE FATTI AGGIUSTAMENTI PER 5% PIL
(ANSA) - Con le ultime manovre di finanza pubblica, le due fatte la scorsa estate e il decreto Salva-Italia di fine 2011, "c'é stato un processo di aggiustamento di quasi 5 punti percentuali del Pil" tra il 2012 e il 2014. Lo ha detto il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli, nel corso di un'audizione alla Camera. Con le due manovre estive l'aggiustamento è stato pari al 3,4% del Pil, al quale si è aggiunto un 1,4% con il decreto Salva-Italia, ha spiegato il viceministro.
8 - ISTAT: AL MINIMO STORICO AD APRILE INDICE DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Radiocor - Peggiora al minimo della serie storica, ad aprile, il clima di fiducia dei consumatori italiani. Lo rende noto l'Istat secondo cui il re lativo indice registra ad aprile un calo da 96,3 a 89,0. Il peggioramento, spiega l'Istat, e' 'diffuso a tutte le componenti' ed 'e' particolarmente marcato per il clima economico generale che scende da 85,4 a 72,1, mentre il clima personale scende in misura meno accentuata (da 100,1 a 94,3)'. In forte calo risultano anche 'l'indicatore riferito al clima futuro, che passa da 86,3 a 76,6, e quello relativo alla situazione corrente (da 102,6 a 96,7)'.
9 - E17: CALA A 47,4 PT INDICE PMI COMPOSITO APRILE, SOTTO ATTESE
Radiocor - Nell'Eurozona l'indice Pmi composito e' calato a sorpresa a 47,4 punti in aprile dai 49,1 di marzo. Il dato e' peggiore delle attese degli analisti, che avevano previsto un aumento a quota 49,3. Nel dettaglio, il dato sul settore manifatturiero e' sceso a 46 punti da 47,7 e contro attese per 48,1, mentre quello sul settore servizi e' diminuito a 47,9 da 49,2 (49,3 le previsioni).
10 - EUROSTAT: DEFICIT/PIL ITALIA CALA AL 3,9% NEL 2011
(LaPresse) - Il rapporto deficit/Pil dell'Italia si è attestato al 3,9% nel 2011, contro una media dell'eurozona del 4,1%. Lo comunica Eurostat sottolineando che nel 2010 il disavanzo dell'Italia era stato pari al 4,6%. Secondo quanto riportato dall'Ufficio statistico Ue le entrate si sono attestate al 46,1% del Pil, contro il 46% del 2010. La spesa pubblica è invece calata al 49,9% del Pil dal 50,5%.
11 - UE, COMMISSIONE: CI SONO MARGINI DISCUSSIONE SU REGOLE DEFICIT
Reuters - le regole di bilancio europee consentono margini di discussione. Lo sottolinea oggi la Commissione europea in occasione del consueto incontro giornaliero con la stampa. Le norme europee in materia di conti pubblici non sono "stupide", ha detto la Commissione. L'esecutivo di Bruxelles ha anche detto di credere che il governo olandese continuerà a lavorare a soluzioni sul fronte dei conti pubblici. Oggi il premier olandese Mark Rutte presenterà le dimissioni del suo governo alla regina Beatrice, aprendo la strada ad elezioni anticipate.
12 - PETROLIO: LE NOTIZIE IN ARRIVO DALLA CINA PENALIZZANO I PREZZI
Finanza.com - Segno meno per il prezzo del greggio. In questo momento al Nymex il future con consegna giugno sul Wti, il riferimento statunitense, quota 103,05 dollari il barile, lo 0,8% in meno rispetto al dato precedente. Vendite anche sul petrolio del Mare del Nord, il Brent, in rosso dello 0,75% a 117,85. I prezzi dei due benchmark risultano penalizzati dalle notizie in arrivo dalla Cina.
Ad aprile l'indice Pmi manifatturiero si è attestato a 49,1 punti, in rialzo dai precedenti 48,3 punti ma ancora al di sotto della fatidica soglia dei 50 punti. Indicazioni ribassiste arrivano anche dai dati raccolti da Bloomberg sull'andamento dei consumi a marzo. La domanda "apparente" di greggio (produzione meno importazioni nette) il mese scorso è scesa a 9,51 milioni di barili al giorno, il livello minimo dallo scorso ottobre.
13 - ALITALIA: BLUE PANORAMA, INTERESSATI A SLOT SU ROMA-MILANO
(ANSA) - Blue Panorama è interessata ad ottenere alcuni slot sulla Roma-Milano. Lo conferma la compagnia in merito ad indiscrezioni dopo l'indicazione dell'Antitrust ad Alitalia di mettere fine al monopolio sulla tratta. Il vettore fa sapere di "detenere una richiesta con storicità pluriennale sull'aeroporto di Linate di ben 112 slot settimanali e quindi per la normativa applicabile è del tutto verosimile che Blue Panorama Airlines sia un soggetto in prima linea nell'avvio di quest'ulteriore collegamento domestico".
14 - FONSAI: RIPRESA TRATTATIVA, CDA STASERA O DOMANI A TORINO
(ANSA) - Si è concluso attorno a mezzanotte il vertice per arrivare a una revisione del riassetto per la nascita della 'Grande Unipol' e la trattativa tra le parti è ripresa questa mattina. Tutt'ora non è confermata una convocazione del Cda straordinario di Fonsai per questa sera, che scatterà solo in caso del raggiungimento di un accordo. L'altra ipotesi sul tavolo, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, è che il board della compagnia si possa riunire domani pomeriggio o sera a Torino, dopo l'assemblea.
15 - FONSAI: ERBETTA;AL LAVORO,SU CONCAMBI GIUSTA UNA DISCUSSIONE
(ANSA) - Sulla ridefinizione del riassetto per la 'Grande Unipol' "stanno lavorando ancora". Sul tavolo c'é il tema dei concambi, "ma non è un 'nodo'. E' giusto che ci sia una discussione". Lo ha detto l'A.d di Fonsai Emanuele Erbetta, a margine dell'assemblea degli azionisti risparmio della compagnia della Milano Assicurazioni. Erbetta ha chiarito che questa mattina, essendo impegnato nell'assemblea di risparmio e ordinardinaria della Milano, "la trattativa la porterà avanti il dottor Peluso, essendo io qui". E' fiducioso che si potrà riunire un Cda già stasera o domani a Torino? gli è stato chiesto. "Fino a quando sono qui non so cosa sta succedendo", ha risposto.
16 - FONSAI: PREMAFIN,NON CONDIVISA RICOSTRUZIONE CONSOB SU PATTO
(ANSA) - E' stato pubblicato oggi su richiesta della Consob l'estratto dell'accordo tra Premafin e Unipol sui reciproci impegni relativi al progetto di integrazione per la fusione che coinvolge la stessa Premafin, Fonsai, Unipol Assicurazioni e Milano Assicurazioni e prevede una manleva da parte di Ugf rispetto alle tre aziende del gruppo Ligresti coinvolte. Premafin spiega espressamente di pubblicare il testo "al solo ed esclusivo fine di ottemperare alle indicazioni contenute nella Comunicazione della Consob, ma senza pregiudizio delle ragioni di Ufg e di Premafin, che non condividono la ricostruzione operata dall'Autorità".
17 - L'UTILE OLTRE LE ATTESE SOSTIENE L'ESPRESSO, MA PUBBLICITÀ PEGGIORERÀ
Milano Finanza - Sale in controtendenza a piazza Affari il titolo L'Espresso (+0,79% a 0,888 euro), beneficiando dei risultati del primo trimestre 2012 oltre le attese. Il gruppo editoriale ha infatti registrato un utile netto in calo del 23,2% rispetto all'anno prima a 10,1 milioni di euro, oltre le previsioni di Equita (6 milioni) e di Mediobanca (Xetra: 851715 - notizie) (6,6 milioni), ma leggermente sotto quelle di Banca Akros (11 milioni).
Anche i ricavi sono scesi a 206,5 milioni (-7,1% anno su anno), sostanzialmente in linea con le stime degli analisti. Sono poi diminuiti meno di quanto previsto da Piazzetta Cuccia (26 milioni) sia il margine operativo lordo a 29,6 milioni di euro (-19,5% anno su anno) sia il risultato operativo (a 20,5 milioni rispetto ai 16,1 milioni previsti).
Nota positiva l'indebitamento finanziario netto, migliorato a 91,6 milioni rispetto ai 110,2 milioni del 2011, a fronte delle previsioni di 95 milioni di euro di Intermonte. Sui risultati, ha spiegato la stessa società, ha pesato il deterioramento del quadro economico, caratterizzato da una fase decisamente recessiva e da una forte incertezza sulle prospettive, che si riflette pesantemente sul settore editoriale.
Carlo De BenedettiVista la situazione generale dell'economia e delle prospettive negative di breve e di medio periodo, L'Espresso prevede che l'evoluzione negativa del settore nel primo trimestre sia destinata a perdurare, in particolare per quanto concerne la raccolta pubblicitaria (il cui calo del 5,3% a 120,8 milioni era atteso dagli analisti), con un probabile aggravamento nel secondo trimestre e un'attenuazione nella seconda parte dell'anno.
In ogni caso il gruppo ha confermato la previsione di un risultato positivo per l'intero esercizio, ma in sensibile riduzione rispetto allo scorso anno. "Rimaniamo profondamente preoccupati per la pubblicità in questi primi mesi dell'anno", hanno affermato gli esperti di Mediobanca, anche se il gruppo affronterà il trend negativo con una struttura di capitale più solida, differenza principale rispetto al 2009.
Pertanto gli analisti, prima della pubblicazione dei risultati del gruppo, hanno confermato il rating neutral sul titolo, con il target price che resta in revisione. Prima dell'uscita della trimestrale, Banca Akros ha ribadito il rating accumulate e il prezzo obiettivo a 1,28 euro, Intermonte ha confermato il rating outperform e il target price a 1,5 euro, mentre Equita ha mantenuto una posizione più prudente (hold, target a 1,46 euro).
18 - L'ESPRESSO:DE BENEDETTI,MERCATO DIFFICILE,NUOVI TAGLI COSTI
(ANSA) - "Il 2012 continuerà ad essere molto difficile e non prevediamo miglioramenti del mercato, sarà nostra cura porre in tempo e costantemente attenzione al controllo dei costi": è quanto ha detto il presidente del Gruppo L'Espresso Carlo De Benedetti all'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio 2011, concluso con un utile netto di 58,6 milioni (50,1 milioni nel 2010). Il gruppo, ha aggiunto, continuerà sulla linea del taglio dei costi, "a fronte del deludente andamento dei ricavi".
19 - CARBURANTI, RITOCCHI AL RIBASSO PER PREZZO DIESEL
(LaPresse) - Ritocchi al ribasso per il prezzo del diesel. Secondo il quotidiano online Staffetta quotidiana, il gasolio Eni è calato di 0,5 centesimi a 1,773 euro al litro. Stessi cali per Esso a 1,783 euro e Shell a 1,785 euro. Invariato invece il prezzo massimo della benzina, pari agli 1,918 euro al litro e applicato nei gestori a marchio Shell dallo scorso lunedì.