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SALVATE MIELI DALLA \"MIELIGALOMANIA\"! - DAL“MIELISMO” DI IERI, CHE MIRAVA A SVECCHIARE LA CARTA STAMPATA PER RISPONDERE ALLA SFIDA DELLA TIVÙ, AL \"megalomielismo\" DI OGGI SPALMATO SU DUE PAGINONI DEL CORRIERE: ROBA CHE QUAND’ERI DIRETTORE AVRESTI MANDATO VIA IL CAPO DESK A CALCI NEL SEDERE. \"MA CHE È ‘STA MAPPAZZA? TAGLIA, TAGLIA!\" - DALLA MINIGONNA AL BURQA: CHIABERGE SI DOMANDA COSA DIAVOLO SIA SUCCESSO....

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Riccardo Chiaberge per "Il Fatto Quotidiano"

PAOLO MIELI

Caro Paolo Mieli, tra le tante lezioni di giornalismo che ci hai impartito negli anni delle tue due direzioni al Corriere della Sera, una in particolare mi è rimasta incisa nella memoria: trattare con serietà i temi leggeri e con leggerezza gli argomenti più seri, e fare ogni sforzo per non appesantire le pagine con articoli troppo prolissi. Specialmente nella sezione culturale, che tu trovavi in genere "pallosa", e cercavi di movimentare con pezzi "controversiali", rubando spazio alle recensioni dei critici togati.

PAOLA SEVERINI E RICCARDO CHIABERGE

Il tuo metodo, che i detrattori hanno battezzato spregiativamente "mielismo" mirava a svecchiare la carta stampata per rispondere alla sfida della tivù. Per dirla con l'avvocato Agnelli, che ti apprezzava, era un po' come mettere la minigonna a una vecchia signora.

Ricordo una delle tue metafore preferite: il vero giornalista sta in un ascensore che fa su e giù dai cieli più alti della politica ai bassifondi della cronaca e del pettegolezzo mondano. Beh, a quanto pare, adesso hai premuto il pulsante dell'ultimo piano, l'attico della cultura accademica, e da lì non hai nessuna voglia di ridiscendere.

PAOLO MIELI

Ti godi il panorama, leggendo tomi sull'assedio di Vienna o la guerra civile spagnola, e con cadenza mensile ne distilli lenzuolate di quattrocento righe, che vanno a spalmarsi su due paginoni del tuo giornale. Roba che quand'eri direttore avresti mandato via il capo desk a calci nel sedere. «Ma che è ‘sta mappazza? Taglia, taglia!». Dalla minigonna al burqa: molti si domandano cosa diavolo sia successo a Paolo Mieli, per effetto di quale misteriosa mutazione il mielismo sia degenerato in megalomielismo, o mieligalomania.

Paolo Mieli MarinoPaoloni

E non so quanto gradiscano questa deriva gli studiosi di volta in volta da te "attenzionati". Quelle recensioni-oni-oni, firmate da un professionista par tuo che i libri li legge sul serio, sviscerano i contenuti del volume "from cover to cover", appagando ogni curiosità del lettore, che a quel punto può anche risparmiarsi la fatica di andare in libreria. Insinuano i maligni che ormai basti una telefonata trionfante dell'ufficio stampa «Mieli ha chiesto in esclusiva le bozze del tuo libro!» per gettare nel panico l'autore più scafato.

Mieli

Per favore, Paolo, dai retta a chi ti stima e ti vuol bene. Abbandona il megalomielismo, e la prossima volta taglia almeno duecento righe. O magari prendi l'ascensore in senso inverso e, al posto di un saggio di storia, recensisci l'acconciatura della Santanchè.

 


IL BUONPORCO SI VEDE DAL MATTINO: SCHWARZENEGGER DA GIOVANE IN MEZZO A UNA MANDRIA DI BRASILIANE - LA MOGLIE CONTATTA UN SUPER-DIVORZISTA - CHI HA VISTO LA TAGLIA DI 25 MLN $ SU BIN LADEN? - ARRIVA TITANIC IN 3D (NEL 2102) - BECKHAM IN BOXER (AGAIN) - LA PIPPA DEL GIORNO - CANALIS VS BAR RAFAELI - SHAKIRA “RABIOSA” E MORA - BONE, FAMOSE E IN MUTANDE - UNA STUDENTESSA TEDESCA SU 3 SI PROSTITUIREBBE PER PAGARSI GLI STUDI - JENNIFER ANISTON SI CONSERVA BENE: ELETTA “SEXY DA UN DECENNIO” - LE BELLE DI CANNES INSIEME CONTRO L’AIDS - LE TWITTER-STAR DEL GIORNO…

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1. MA LA TAGLIA DI 25 MLN $ SU OSAMA BIN LADEN CHI SE L'È BECCATA?...
Perez Hilton http://bit.ly/mogpd8

Sembra che i 25 milioni di dollari promessi a chi avesse scovato Osama bin Laden non andranno proprio a nessuno! Una gran fregatura! La ragione secondo gli ufficiali americani? Il merito è della strumentazione di intelligence elettronica, non umano.

TANTI SOLDI


2. VIDEO SPUTTANANTE! GIOVANE ARNOLD FRA "MULATTE" SCULETTANTI FA CIUCCIARE ‘NA CAROTA A UNA BRASILIANA...
The Wow Report

Arnold Schwarzenegger mostra che il lupo perde il pelo ma non il vizio: gia' da giovane era ossessionato dalle donne e dal sesso (chi non lo è?). In visita in Brasile, l'attore fa il polipone/ballerino durante il Carnevale di Rio, nel 1983. "Dopo aver visto le ‘mulatte' muoverlo, posso capire perfettamente perche' il Brasile e' devoto alla mia parte preferita del corpo femminile, il culo", dice Arnold. Poi fa ciucciare una carota a una ragazza...
Guarda il video sculettante qui: http://bit.ly/jbsipv

CARNEVALE DI RIO


3. TITANIC IN 3D? ATTENTI AL GHIACCIO!...
Pop Eater http://aol.it/jPEWo1

Nel 2012 potrai vedere il film Titatic... in 3D! In occasione del 100esimo anniversario dall'incidente del transatlantico, infatti, Paramount Pictures e Twentieth Cedntury Fox riproporranno il film di James Cameron nei cinema (a partire dal 6 aprile), in versione 3D.

TITANIC


4. ARNOLD SCHWARZENEGGER: BYE BYE CARRIERA, PER COLPA DELLA CAMERIERA...
Perez Hilton http://bit.ly/jn8jtc

Arnold Schwarzenegger h a chiesto alla sua talent agency di rimandare tutti i suoi progetti potenziali per concentrarsi sui suoi problemi personali. "Cry Macho", "Terminator" e altri progetti sono rimandati... povero Arnold!

ARNOLD SCHWARZENEGGER


5. MARIA SHRIVER: NUOVO AVVOCATO DIVORZISTA...
Perez Hilton http://bit.ly/m2DJz2
Pare che Maria Shriver abbia incontrato l'avvocato divorzista, Laura Wasser, per parlare del divorzio da Arnold Schwarzenegger. La donna, in questo momento, è molto vicina ai figli Patrick e Katherine. I tre sono andati a pranzo insieme da Taiko, a Los Angeles.

DAVID BECKHAM


6. I BOXER DI BECKHAM...
Perez Hilton http://bit.ly/k6jCPY

Visto il successo della campagna pubblicitaria in mutande Armani, David Beckham ha deciso di creare una propria linea di biancheria maschile. Ovviamente sarà lui il protagonista di spot e manifesti. È pronto all'uscita sul mercato anche il suo profumo, Homme by David Beckham: non e' ancora stata stabilita una data precisa.

PUBBLICITA': ELISABETTA CANALIS


7. FAMOSE IN MUTANDE, DALLLA CANALIS A DITA VON TEESE...
E! Online

A chi non piace vedere le star in mutande? Non dite bugie... Per rallegrare il weekend ecco a voi le campagne pubblicitarie più esclusive del momento: Elisabetta Canalis per Cavalli, Dita Von Teese per Wonderbra, Bar Rafaeli, Eva Mendes e altri. Scopri le foto piu' belle in fondo alla pagina!
Scoprile tutte qui: http://eonli.ne/jgdlpN

SHAKIRA RABIOSA


8. SHAKE-SKAKE SHAKIRA MORA PER "RABIOSA"...
Perez Hilton

Ecco una preview del video musicale aggressivissimo di Shakira per la sua nuova canzone "Rabiosa". Shakira ha i capelli corti e neri, ma per fortuna e' solo una parrucca!
Guarda il pezzo del video qui: http://bit.ly/m1huIY

MAMMA BOTOX


9. MAMMA BOTOX E' ‘NA SBUGIARDONA!!!...
Gawker http://gaw.kr/laxDHn

La notizia che una madre avesse ritoccato con il botox la propria figlia di 8 anni (per toglierle le "rughe d'espressione") aveva sconvolto l'America. Dopo che i servizi sociali le hanno tolto la bambina, Sheena Upton ha ammesso che era tutta una bufala per andare in tv ed essere famosa! Le hanno dato un copione da studiare e istruzioni su come comportarsi durante l'intervista, e per la misera cifra di 200 dollari. Veramente allucinante!

ELISABETTA CANALIS


10. CANALIS SPENSIERATA A CANNES. E LE VOCI DELLA ROTTURA CON CLOONEY?...
The Sun http://bit.ly/mrMye6

Elisabetta Canalis: nuovamente single, o ancora fidanzata con George Clooney? Mentre era ancora a Cannes la bella Elisabetta all'apparenza spensierata, ha posato per un servizio fotografico.
Guarda tutte le foto pazzesche in fondo alla pagina!

PROSTITUZIONE


11. IN GERMANIA GLI STUDI SI PAGANO...COL SESSO...
Fit Perez http://bit.ly/kQLtyj

Allarmante! In Germania, dove la prostituzione e' legale, una studentessa su tre prenderebbe in considerazione l'idea di prostituirsi per pagarsi gli studi! Il 4% delle intervistate ha ammesso di aver gia' lavorato come ‘sex worker', un'espressione che comprende prostituzione, balli erotici o cyber-pornografia.

JENNIFER ANISTON


12. JENNIFER ANISTON "SEXY PER UNA DECADE"...
Celebuzz

Jennifer Aniston eletta ‘Sexy per una Decade', ai "Guy's Choice" di Spike. La 42enne merita il titolo: basta guardare la galleria di foto in bikini, preparata da Celebuzz.
Guarda le foto piu' sexy qui: http://bit.ly/kko4F1

NICOLE SCHERZINGER


13. NICOLE SHERZINGER AD "AMERICAN IDOL"...
Perez Hilton

Nicole Scherzinger ha cantato live al programma televisivo "American Idol". E' stata veramente un'ottima performance.
Guarda la performance di "Right There" qui: http://bit.ly/m73JTX

PIPPA MIDDLETONPIPPA MIDDLETON


14. PIPPA DEL GIORNO...
The Superficial

Dal giorno del matrimonio di William e Kate si parla del posteriore di Pippa. Ecco le nuove foto della sorella della duchessa di Cambridge in jeans stretti. Ancora dell'opinione che ha un ‘gran' bel sedere?
Guarda le altre foto qui: http://bit.ly/kbO8mp

SEAN PENN


15. VIDEO: SCENE DAL FILM NAZI-ROCKER DI SORRENTINO CON SEAN PENN...
Gawker

Ecco un nuovo video dal chiacchieratissimo film di Sorrentino con Sean Penn che interpreta un rocker cacciatore di Nazisti, "This Must be The Place".
Guarda il video qui: http://gaw.kr/le00o4

YACHT STARS


16. SEXY MARINAIE! LE STAR SONO PIU' BELLE SUI MEGA-YACHT...
Radar Online

Quelli di Radar Online si sono superati stavolta! Ecco le star piu' belle a bordo di Yacht! Ovviamente c'e' Elisabetta Canalis ma anche Bar Rafaeli, Victoria Silvestedt, Miranda Kerr, Naomi Campbell e Kelly Brook con tanto di super tacchi. Scoprile tutte!
Guarda tutte le foto qui: http://bit.ly/mqnTWB

SERATA AMFAR: KIRSTEN DUNST E ELISABETTA CANALIS


17. LE STAR DI CANNES SUL RED CARPET CONTRO L'AIDS...
Justjared.com

Tutte le star di Cannes sul tappeto rosso per la serata "Cinema contro L'AIDS" dell'AMFAR: Elisabetta Canalis, Freida Pinto e Dev Patel, Kirsten Dunst, Jude Law e Uma Thurman, Gwen Stefani e Gavin Rossdale.
Guarda le foto in fondo alla pagina...

SERATA AMFAR: BAR RAFAELI


18. LE TWITTER-STAR DELLA SETTIMANA...
Perez Hilton

Le star amano mostrare le proprie foto su Twitter e noi amiamo spiarle! Dall'autoscatto di Lady Gaga, a Paris e Nicky Hilton con Puff Daddy, a Kim Kardashian Con Eva Longoria, Shakira e Sofia Vergara. Ci sono più di 30 foto intime delle star! Le foto piu' belle sono in fondo alla pagina...
Per tutte le foto twitter clicca qui: http://bit.ly/ijg8uD

TWITTER FOTO: PARIS HILTON A DUBAI

 

 

BANANA TELE-INVASION: “NON CONSEGNEREMO MILANO AGLI ESTREMISTI” (MENO MALE CHE DOVEVA ABBASSARE I TONI) - MANIFESTO DELLA LEGA SANTADECHÉ STYLE: “CON PISAPIA ARRIVA ZINGAROPOLI” - ESTORSIONE: ASSOLTO DELL’UTRI E I LEGALI VANNO ALL’ATTACCO: “ORA NE TENGA CONTO LA CASSAZIONE PER IL PROCESSO SULLA MAFIA” - LO SGARBONE ODIA “IL FATTO”: “LO FARÒ CHIUDERE CON QUERELE MILIONARIE” - I MAGISTRATI DEL CONSIGLIO DI STATO VS “REPORT” - SCOTTI O IANNACONE? NOI SUD GIÀ SI SCAZZA SUL SEGRETARIO…

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BOSSI BERLUSCONI

1. BERLUSCONI ROMPE SILENZIO, PREVISTE INTERVISTE A TG...
(Adnkronos) -
Silvio Berlusconi starebbe per rompere il silenzio post elettorale. A quanto si apprende, il premier avrebbe in programma una serie di interviste con le principali testate televisive, che andranno in onda nelle edizioni serali dei tg. Sarebbero previste gia' questo pomeriggio le registrazioni per Tg1, Tg2, Tg5 e Studio Aperto.

2. BERLUSCONI, NON CONSEGNEREMO MILANO A ESTREMISTI
(ANSA)
- Non consegneremo Milano agli estremisti. E' quanto ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un'intervista a Studio Aperto, secondo quanto riferito dal Tg di Italia Uno nelle anticipazioni del telegiornale.

3. MANIFESTO LEGA NORD, CON PISAPIA ARRIVA 'ZINGAROPOLI'...
(Adnkronos)
- 'Milano, Zingarapoli con Pisapia. Piu' campi nomadi, la piu' grande moschea d'Europa. Vota Letizia Moratti'. Questo il testo di un manifesto che sara' affisso dalla Lega Nord da stasera nel capoluogo lombardo. Il manifesto riprende le parole di Umberto Bossi che ieri aveva parlato di una 'zingarapoli' in caso di vittoria del candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia al ballottaggio del 29 e 30 maggio.

4. DELL'UTRI ASSOLTO DA ACCUSA TENTATA ESTORSIONE...
(ANSA) -
Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri è stato assolto perché il fatto non sussiste dalla prima corte d'appello di Milano dall'accusa di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose. Assolto anche il coimputato, il boss mafioso Vincenzo Virga.

DELLUTRI

Il sostituto procuratore generale di Milano Isabella Pugliese aveva chiesto per Dell'Utri e Virga una condanna a 2 anni di reclusione, senza la concessione delle attenuanti generiche. Secondo la ricostruzione dell'accusa, Dell'Utri avrebbe tentato di estorcere denaro all'imprenditore trapanese Vincenzo Garraffa, ex patron della Pallacanestro Trapani. In particolare, secondo l'accusa, l'ex patron della società di pallacanestro aveva ottenuto una sponsorizzazione nel 1991 attraverso Publitalia, guidata allora da Dell'Utri.

Un funzionario dell'azienda poi, sempre secondo l'accusa, avrebbe chiesto a Garraffa la restituzione in nero di metà della somma e di fronte al suo rifiuto sarebbe intervenuto Dell'Utri, il quale si sarebbe rivolto al boss Virga per mandare un 'segnale' all'imprenditore trapanese. Oggi però l'accusa è caduta, perché i giudici della prima corte d'Appello di Milano hanno assolto perché il fatto non sussiste sia il senatore del Pdl che Virga, capo mandamento di Trapani condannato all'ergastolo per fatti di mafia.

Quello che si è concluso oggi era un processo d'Appello 'tris', perché la Cassazione aveva annullato per due volte le sentenze di secondo grado. In particolare, il 21 aprile 2010 la Cassazione aveva annullato la decisione della corte d'Appello di Milano dell'aprile 2009, che aveva riqualificato l'accusa in minacce gravi, dichiarando la prescrizione.

Vittorio Sgarbi Flop - Nonleggerlo

5. LEGALI DELL'UTRI, ASSOLUZIONE INFLUIRA' SU CASSAZIONE NEL PROCESSO PER MAFIA...
(ANSA)
- Secondo la difesa di Marcello Dell'Utri, la sentenza di assoluzione di oggi emessa dai giudici di Milano per il senatore del Pdl potrebbe avere effetti anche sul giudizio della Cassazione che si dovrà esprimere sulla condanna in secondo grado a 7 anni per il parlamentare accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. "La Cassazione non potrà non tenere conto di questa assoluzione di oggi", hanno spiegato i legali di Dell'Utri (che non era presente in aula), gli avvocati Giuseppe Di Peri e Pietro Federico.

Secondo i legali, infatti, la Suprema corte, che sarà chiamata a pronunciarsi sulla condanna a 7 anni emessa dalla Corte d'Appello di Palermo, dovrà considerare l'assoluzione dall'accusa di tentata estorsione decisa dalla Corte d'Appello di Milano. Come hanno spiegato i due difensori, infatti, i giudici di Palermo nelle loro motivazioni per la condanna di Dell'Utri hanno fatto riferimento anche all'episodio della presunta tentata estorsione nei confronti dell'imprenditore trapanese Vincenzo Garraffa, per cui oggi Dell'Utri è stato assolto.

6. LEGALE GARRAFFA, SORPRENDENTE RICORREREMO...
(ANSA)
- "E' una sentenza sorprendente, che ci amareggia molto e faremo ricorso in Cassazione". E' il commento dell'avvocato Giuseppe Culicchi, legale dell'imprenditore trapanese Vincenzo Garraffa, parte civile nel processo a carico di Marcello Dell'Utri e di Vincenzo Virga, che si è concluso oggi a Milano con l'assoluzione. L'avvocato ha ribadito che è una sentenza "sorprendente, sopratutto se si considera quello che ha scritto la corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza del 21 aprile 2010".

renzi matteo

La suprema corte aveva annullato con il rinvio una precedente decisione della corte d'appello di Milano, che aveva riqualificato le accuse a carico di Dell'Utri e Virga da tentata estorsione a minacce gravi, dichiarando la prescrizione. Il legale ha voluto leggere alcuni passaggio della decisione della cassazione in cui si dice che sono "processualmente acquisiti" e "preclusi ad ogni ulteriore discussione" alcuni elementi del processo, tra cui la "attendibilità del Garraffa" e "l'incontro milanese" tra il senatore del Pdl e l'imprenditore trapanese.

7. CONSIGLIO STATO: ASSOCIAZIONE MAGISTRATI, DISSENSO PER SERVIZIO REPORT...
(ASCA) -
'Stupore e dissenso' viene espresso dall'Associazione Magistrati del Consiglio di Stato, che in una nota critica il servizio andato in onda nella trasmissione Report del 15 maggio. Il servizio, ricorda la nota, 'da' spazio alla vicenda privata del dott. Liberati, un candidato ripetutamente bocciato al concorso pubblico per consigliere di Stato, per insinuare dubbi e sospetti su un concorso da sempre considerato tra i piu' rigorosi, seri e difficili'.

Chi lo vince, 'e tra questi il dott. Giovagnoli, ha gia' vinto prestigiosi concorsi nelle altre magistrature, nell'avvocatura dello Stato, nella dirigenza degli organi costituzionali. Il servizio non dice che non e' in contestazione il merito del concorso; ne' che la stessa sentenza del Tar piu' volte citata non ha messo in discussione il possesso dei requisiti di partecipazione da parte del dott. Giovagnoli'. I magistrati concludono la nota rilevando che 'il servizio giornalistico, mettendo insieme fatti disparati e raccogliendo la versione di parte su una vicenda di nessun rilievo istituzionale, costruisce uno 'scandalo istituzionale', fondato su materiale di parte e oggettivamente lesivo della dignita' di quanti hanno partecipato a selettivi e rigorosi concorsi e lavorano quotidianamente, non senza difficolta''.

8. SGARBI, VOGLIO FAR CHIUDERE IL FATTO. CRITICO ANNUNCIA QUERELE MILIONARIE, 'DIFFONDE MENZOGNE'...
(ANSA)
- "Voglio far chiudere Il Fatto, diffonde solo menzogne". All'indomani del flop di ascolti della sua trasmissione su Rai1, Vittorio Sgarbi conferma l' intenzione di procedere con azioni legali contro il quotidiano diretto da Antonio Padellaro chiedendo rimborsi milionari per gli articoli di questi giorni su Salemi e sulla trasmissione tv: "Chiedo 10 milioni di euro per gli articoli dei giorni scorsi, quelli in cui mi si indicava come esecutore della mafia - spiega il critico ferrarese - perché è una cosa di una gravità assoluta". La seconda querela, aggiunge, riguarda il pezzo andato in pagina oggi sul programma tv, "che attribuisce alla trasmissione dei costi per puntata inverosimili".

9. FIRENZE, IL SINDACO RENZI ALL'IDV - «UN POSTO IN GIUNTA? NO, USCITE PURE»...
Da "La Stampa" -
«Se uno mi dice: "o mi dai un posto o me ne vado", il sindaco di Firenze risponde ciao». Così Matteo Renzi replicando a Fabio Evangelisti, segretario toscano dell'Idv, che aveva chiesto un posto in giunta per il suo partito non più rappresentato nell'esecutivo di Palazzo Vecchio minacciando di togliere l'appoggio alla giunta.

Francesco Rutelli Enzo Scotti e Claudio Vasale

10. NOI SUD REVOCA INCARICO A IANNACCONE, NOMINA SCOTTI...
(ANSA)
- Noi Sud ha revocato l'incarico di segretario nazionale ad Arturo Iannaccone. Lo sostituisce Enzo Scotti. E' quanto si afferma in una nota in cui si precisa che questo è quanto avrebbe stabilito l'ufficio politico del partito, composto dai soci fondatori del movimento meridionalista, regolarmente convocato a Roma. La decisione è contestata dal segretario nazionale Arturo Iannaccone.

11. IANNACCONE, NOMINA SCOTTI A SEGRETARIO 'NOI SUD' E' NULLA...
(ANSA)
- "La nomina di Vincenzo Scotti a segretario di 'Noi Sud' è assolutamente nulla. Nel partito ci sono cinque soci fondativi. Di questi, Scotti è il presidente, io il segretario, Belcastro il vicesegretario. Per modificare l'atto fondativo, come dice ora Scotti, ne occorrerebbe un altro altrettanto formale che invece non c'é stato". Arturo Iannaccone commenta così la nota nella quale si annuncia che Scotti sarebbe diventato il segretario di 'Noi Sud'. "E' chiaro che si tratta di un atto senza alcun valore - aggiunge - convocherò l'ufficio politico di 'Noi Sud' per la prossima settimana e sarà solo quella la sede idonea per poter discutere di tutta questa vicenda".

 

30! BUON COMPLEANNO P2 - GUZZANTI ALZA IL CALICE: “OGGI QUELLO CHE RESTA È IL LASCITO PERMANENTE DELLA CULTURA DEL SOSPETTO E UN GELLI CHE A 92 ANNI RECITA NELL’INDIFFERENZA GENERALE IL RUOLO DI DISPENSATORE DI MESSAGGI CIFRATI” - MA SU UNA COSA VARREBBE LA PENA INDAGARE: LA DECAPITAZIONE DEI COMANDI DI SERVIZI E FORZE ARMATE IN PIENA GUERRA FREDDA - E POCHI GIORNI PRIMA CI FU L’ATTENTATO A WOJTYLA. UN CASO? - VIGNA RIVELA: \"1981? LE LISTE ERANO NOTE GIÀ NEL 1976\"…

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1 - A CHI È SERVITO LO SCANDALO P2...
Paolo Guzzanti per "Panorama"

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Sono passati trent'anni: titoli giganteschi, la patria in pericolo salvata appena in tempo, i giornalisti spediti a frugare tra gli iscritti alla loggia massonica segreta Propaganda 2, poi detta P2; i nomi di militari, politici, imprenditori e gente di spettacolo (Maurizio Costanzo, il povero Alighiero Noschese perfetto imitatore, poi morto suicida...) riuniti in una losca combriccola di cui si sussurrava molto e si sapeva poco. Oggi non se ne sa veramente molto più dopo i processi penali e i lavori della commissione d'inchiesta guidata dalla democristiana Tina Anselmi.

Certo, il «programma politico» di Licio Gelli, il fondatore, era ed è lì, nero su bianco, ma riletto oggi sembra una banalità da centrodestra moderato: presidenzialismo, rafforzamento dei partiti di centro, chiusura ai comunisti di allora. La P2 era certamente un'associazione molto attiva nel lobbying: il Corriere della sera per esempio risultò dominato dai suoi iscritti (Bruno Tassan Din, l'amministratore delegato, il direttore Franco Di Bella che lasciò il posto a Piero Ottone per una vigorosa apertura a sinistra), ciò che ne causò la rovina e il conseguente sorpasso di Repubblica, che ingrassò le tirature proprio grazie alla P2.

guzzanti paolo sen

La cultura del sospetto fu il lascito permanente della vicenda P2 e quella cultura andò a saldarsi con la già attiva cultura delle «liste» misteriose: quando lo scandalo esplose, i giornali alludevano alla mai trovata «lista dei 500 di Sindona» (dal nome del banchiere siculoamericano Michele Sindona avvelenato in carcere come il mafioso Gaspare Pisciotta, cognato e assassino del bandito Salvatore Giuliano). Poi emergeranno periodicamente nuove liste, da quella della Gladio a quella del dossier Mitrokhin, della cui commissione parlamentare d'inchiesta sono stato il presidente dal 2002 al 2006.

GELLI

Liste e complotti non dimostrati, questa l'eredità emotiva e retorica della P2, se andiamo a fare un bilancio. Che alla fine non si sia cavato un ragno dal buco è dimostrato anche dal fatto che il «venerabile» Licio Gelli non soltanto è vivo e vegeto a 92 anni, ma libero di recitare, nell'indifferenza generale, l'antica parte del dispensatore di messaggi cifrati: a febbraio ha detto che Silvio Berlusconi è soltanto un debole e che Giulio Andreotti aveva più stoffa, disponendo di una fantomatica sua lista detta «Anello».

Chiacchiere cui nessuno dà peso. Eppure Gelli era stato dipinto come il demonio che possedeva questa nazione. Tutto lì? Certo la P2 non era una bocciofila, basta leggere i nomi di rispetto, ma certamente la sua memoria viene oggi ravvivata come un utile marchio con cui generare, in un gioco retorico, il bestiario di figure come la «P3» o la «P4» risalendo magari fino alla «P38» che era la pistola preferita dei brigatisti rossi. Eppure, trent'anni fa, il trauma fu violentissimo e improvviso: il governo di Arnaldo Forlani cadde subito dopo avere reso pubblica, il 21 maggio 1981, la lista degli iscritti.

L'Italia fu travolta da una ventata di panico democratico perché veniva certificata l'esistenza di una congiura in cui confluivano i mostri dell'immaginario collettivo: i servizi segreti deviati, la massoneria, la mafia, la Cia, il Mossad, i fascisti, la finanza occulta... un gran minestrone di cui a conti fatti non si è trovato nulla. Dal lavoro della commissione parlamentare emerse soltanto uno studio sociologico sui gruppi di potere che condusse all'austera notazione secondo cui la P2 costituiva «un complotto permanente che si plasmava in funzione dell'evoluzione della situazione politica ufficiale».

Licio Gelli

Come dire nulla. La commissione stigmatizzò anche, con tono accigliato, l'«uso privato della funzione pubblica da parte di alcuni apparati dello Stato» legati alla loggia. Banalità. Tuttavia qualcosa di singolare accadde: risultò che l'intero vertice militare era stato arruolato da Licio Gelli attraverso un'efficace catena di promesse di promozioni, fazioni, intrighi e carriere. Grazie a questa retata, al momento dello scandalo i generali e gli ammiragli erano tutti lì, in trappola, e il risultato fu che vennero con un sol colpo decapitati i servizi segreti e i quadri di comando delle forze armate: 52 alti ufficiali dei Carabinieri, 50 dell'Esercito, 37 della Guardia di finanza, 29 della Marina militare, più 11 questori, cinque prefetti.

Questa decapitazione delle difese interne ed esterne spinge a controllare in quale contesto ciò avvenisse: era dunque il 1981, nel pieno della guerra fredda che minacciava di diventare calda, con l'Unione Sovietica che aveva adottato la dottrina militare (oggi verificabile nei verbali delle riunioni del Patto di Varsavia integralmente pubblicati in "A Cardboard Castle", pubblicato da Vojtech Mastny and Malcolm Byrne) di un attacco improvviso con cui separare l'Europa dagli Stati Uniti, messi di fronte al fatto compiuto.

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Quella guerra poi non si fece, dicono i verbali, perché la Polonia, perno dell'operazione, era stata sottratta al controllo sovietico dal sindacato Solidarnosc guidato attraverso l'elettricista Lech Walesa dallo stesso papa polacco Karol Wojtyla, che ne ebbe in cambio alcune revolverate nello stesso maggio 1981 (il 13, ndr) in cui vennero fatti trovare da Gelli gli elenchi della P2 a Villa Wanda, vicino ad Arezzo. Questo fatto, diversamente dalla vaga e banale sociologia delle lobby, è incontrovertibile e meriterebbe, 30 anni dopo, qualche riflessione.

2 - E VIGNA RIVELA: LE LISTE ERANO NOTE GIÀ NEL 1976...
Da "Panorama"

Tina Anselmi

Le liste segrete della loggia P2 rese pubbliche nel maggio 1981? In realtà erano note alla magistratura già dall'agosto 1976. Lo rivela Piero Luigi Vigna, ex procuratore di Firenze, nel libro In difesa della giustizia scritto con Giorgio Sturlese Tosi per la Rizzoli e in uscita a fine mese. Vigna indagava sul terrorismo nero e interrogò Licio Gelli. «Mi consegnò personalmente la lista di tutti gli iscritti alla P2» ricorda il magistrato. «Verificai che la legge di pubblica sicurezza risalente al fascismo, in sostanza, consentiva la creazione di associazioni segrete ma esigeva che, a richiesta delle autorità, fossero mostrate le liste degli appartenenti. E che, se ci fosse stato un dipendente pubblico, questi avrebbe perso il posto, lo stipendio e la pensione.

bit20 pierluigi vigna

Giudicai però che quella norma contraddiceva l'articolo 18 della Costituzione che sancisce la libertà di associazione e non ne feci niente. Quando poi iniziò il processo per l'omicidio di Vittorio Occorsio e dovetti presentare in aula la lista della P2, ritenni opportuno farla pubblicare su alcuni organi di stampa.

Nel 1981 quelle stesse liste, con pochi nomi diversi, furono ritrovate a Castiglion Fibocchi: solo allora mi telefonò il ministro dell'Interno, Virginio Rognoni, dicendo: «So che lei era già a conoscenza di questi documenti. Perché non li ha mai inviati al ministero?». Risposi: «Non pensavo che al ministero si leggesse solo Topolino, perché, signor ministro, guardi che sono stati già pubblicati».

 

UN SÌ CHE PROFUMA D’INTESA: le nozze di passera come quelle di william & kate. tre giornbi di festeggiamenti - Ale-danno a Milano per \"aiutare\" Letizia Moratti: Pisapia gongola per la vittoria sicura - geronzi in attesa della sentenza assicura che \"fra sei mesi, a trieste...\" - l’ape regina SABINA BEGAN: \"BERLUSCONI MI HA AVVICINATO A DIO\" - arbasino su dsk: se fosse zompato addosso a un cameriere? - sonia raule scrive - de benedetti ringrazia \"striscia\"...

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SONIA RAULE AND FRIENDS ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

1- Mentre gli azionisti di Intesa sono incazzati perché parte l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro, sabato 28 maggio Corradino Passera va a nozze con la Giovannona Salza. I festeggiamenti sono oltre William & Kate: cominciano venerdì sera, sabato mattina matrimonio, pomeriggio riposo, festa la sera, domenica ancora sollazzi in un clima più informale. Malagò, ex di lei e pronube dell'incontro di Giovanna con Passera, sarà testimone per lei. In banca pensano ci sarà Tremonti. La storica Villa del Balbianello, sul lago di Como, dove fanno i festeggiamenti era della famiglia dell'ex moglie, passata a un fratello, ora è del Fai.

Aggiunge "Panorama":"Attesi dalla coppia e dalla piccola Luce, nata poco meno di un anno fa, circa 250 invitati. I nomi includono quasi tutti quelli della finanza che conta, oltre che il gotha dell'Intesa. Ci saranno Giovanni Bazoli, Alessandro Profumo, Vittorio Colao, Gaetano Miccichè e Paolo Scaroni. Sicuri: Diego Della Valle e Luca Cordero di Montezemolo. Dati per certi anche i milanesi Bruno Ermolli, Francesco Micheli, Elio Catania e il romanissimo amico della sposa Giovanni Malagò. Unico politico confermato è Pier Ferdinando Casini, atteso con la sposa Azzurra Caltagirone. Finita la festa, domenica è prevista, sempre nel Comasco, una semplice funzione religiosa".

CORRADO PASSERA GIOVANNA SALZA

2- Ale-danno è andato a Milano per "aiutare" Letizia Moratti a vincere le elezioni comunali: Pisapia gongola per la vittoria sicura...

3- Agli amici che incontra, Geronzi assicura che "tra sei mesi, da Trieste uscirà fuori di tutto..." (Quello che è certo è che fra una dozzina di giorni arriverà la sentenza su Parmalat: 8 anni di galera la richiesta dei pm...)

GIOVANNI MALAGO

4- Passeggiando per il centro storico romano si vede di tutto: a piazza della Minerva avvistata una strana coppia formata da Ottaviano Del Turco e Alessandra Necci...

5- Altra stranissima coppia al Pantheon: Sergio Billé e "più sani più belli" Rosanna Lambertucci. Bigné-Billé in questi giorni è scatenato: è apparso anche al festone Sospisio, ieri sera, in compagnia della sua Cecilia, e stamattina solcava piazza di Pietra...

PIERFERDINANDO CASINI AZZURRA CALTAGIRONE

6- Udite udite: il poeta Corrado Calabrò stasera sarà sul barcone di Marevivo, a bordo Tevere. C'è chi parla di lui come prossimo giudice della corte costituzionale...

7- Sabato 28 maggio, alle ore 11, con l'inaugurazione di un'installazione di Donatella Spaziani, tornano in attività gli Incontri Internazionali d'Arte legati alla scomparsa Graziella Lonardi. Ora, al suo posto, c'è la nipote Gabriella Buontempo (senza Bocchino)...

8- "Berlusconi mi ha avvicinato a Dio perché lui ama Dio ed è una persona di fede. Per me è un maestro di vita, un saggio e un santo. Lui è puro e mi ha avvicinato alla spiritualità. Mi ha illuminato l'anima e sono diventata una donna spirituale". Lo dice in diretta alla Zanzara Began, la showgirl conosciuta come l'Ape Regina.

GIANNI ALEMANNO

"Ho sentito anche oggi il Presidente e lo chiamo sempre passando dalla segreteria perché dopo quel casino non usa più il cellulare . - continua la showgirl - io amo il Presidente, è un amore speciale e se ho dormito o no con il Presidente non sono cose eleganti da dire" Le feste? "E' da un pò che non si fanno. Venivano molte persone e spesso organizzavo cene a sorpresa a casa sua perchè sono una sua amica: lavora da mattina a sera ed è bello arrivare a casa e trovare una festa e, pur di vedere il suo sorriso, organizzavo feste!"

CESARE GERONZI

Berlusconi ha una fidanzata? Chiedetelo a lui. Lo possiamo chiamare? Non stasera c'è una festa della polizia, ma chiamate pure la segreteria. Com'è il tatuaggio? 29... che illumini la mia anima per sempre. 29? è il giorno che lo incontrai. Era il 29 di agosto.

Cos'era Bunga Bunga? Era come dire big ben: era una cosa solare per dire facciamo festa, cantiamo, balliamo. Non erano come ho letto delle orge e cose di questo genere... Farebbe politica? no, farei solo la politica dell'amore. io voglio più bene a Berlusconi della Minetti" ha concluso la Began a Radio 24

lar58 sergio bille

9- Alberto Arbasino per "Il Foglio" - ... E se gli fossero piaciuti gli uomini, e fosse zompato addosso a un cameriere?

10- Carlo Rossella per "Il Foglio" - Breakfast al Martinez. Pedro Almodóvar è vestito di grigio, modello manager. Ma è un colore cui non crede nemmeno lui.

11- Maurizio Crippa per "Il Foglio" - Clooney è già pronto a mollare la Canalis. L'ho sempre detto che aveva troppo una faccia da responsabile.

CORRADO CALABRO

12- Januaria Piromallo (www.bellaedannata.com) - Il libro non è ancora in libreria. Ma già tutta Milano, dai Visconti ai Borromeo, dai Brivio Sforza ai di Carpegna, dai Clavarino ai Gancia corre a riverire la power couple Sonia Raule e Franco Tatò. Su un terrazzo duplex dietro i Giardini di Leonardo, uno dei salotti meglio frequentati di Milano ( e per questo preferisce rimanere nell'anonimato) si congratulavano con l'autrice Luisa Beccaria e Ester Velo.

Gabriella Buontempo da Novella

Per l'uscita, settimana prossima di "La Mano del destino" ( Sperling &Kupfer) scritto a quattro mani con Vasken Berberian, regista e scrittore armeno. Il libro, che sarà prossimamente un film ( il regista già c'è e Sonia fa anche la produttrice) ha già avuto la benedizione di Kaiser Franco Tatò. Di lui lei dice: "E' il marito che ogni donna vorrebbe avere al suo fianco. E' il capotribù di una volta, così coraggioso e rassicurante".

13- Ansa - De Benedetti: ringrazio Striscia per avermi dedicato l'unica statua della mia vita terrena, benché io non sia in odore di santità come il loro datore di lavoro. Sulla preoccupazione di perdere il loro posto di lavoro, le veline possono stare tranquille. Il Gruppo Espresso non chiuderà Velvet e D, due testate di prestigio e rispettose del corpo delle donne. Per quanto mi riguarda il caso è chiuso. Auguri e buon lavoro alla brave veline.

 

LE BORSE CHIUDONO IN RIBASSO (MILANO -1,5%), MALE BANCHE E FIAT INDUSTRIAL, GOLDMAN COLPISCE A2A - FITCH DECLASSA LA GRECIA, PAURA PER IL DEBITO - NON 80MILA, MA 250MILA $ DI VITALIZIO ALL’ANNO PER BUNGA KAHN, ANCHE SE CONDANNATO - I PICCOLI AZIONISTI TELECOM VOGLIONO IL RAPPORTO DELOITTE INTEGRALE - PARENZO MOLLA IL CASINÒ DI VENEZIA - GLI AMERICANI FANNO CAUSA CONTRO IL COLOSSO DEL WEB BAIDU PER FERMARE LA CENSURA CINESE - ARRIVA IL NUOVO PIANO FINCANTIERI, 1.500 LICENZIAMENTI…

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P.zza Affari

1 - BORSA MILANO CHIUDE MALE CON BANCHE, PESANO TIMORI DEBITO GRECO...
(Reuters)
- Piazza Affari inverte la rotta nel pomeriggio, piegandosi all'influenza negativa di Wall Street e al riaccendersi dei timori per la situazione del debito di alcuni paesi europei, anche alla luce del declassamento del rating della Grecia da parte di Fitch.

Il listino milanese sconta più di altre borse del vecchio continente l'andamento debole dei bancari, mentre si sgonfiano gli spunti rialzisti della mattinata.

"Anche le dichiarazioni del membro della Bce sul debito greco hanno pesato su borse ed euro", commenta un trader. Secondo Jens Weidmann, membro del board Bce e neo-presidente della banca centrale tedesca, il prolungamento delle scadenze dei titoli greci renderebbe impossibile accettarli come collaterale della Bce in operazioni di prestito, tagliando fuori gran parte del settore finanziario greco dal funding.

L'indice FTSE Mib chiude in calo dell'1,5%, l'AllShare dell'1,37% e il paniere delle Mid cap dello 0,95%. Volumi nel finale per circa 2,7 miliardi di euro.

Le espressioni di Sergio Marchionne durante la presentazione del piano al Lingotto

In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 cede lo 0,23% mentre negli Usa gli indici arretrano di oltre mezzo punto percentuale.

Dopo una mattinata tonica chiude piatta FIAT , che sovraperforma comunque nettamente un settore europeo in calo dell'1,5%. Il mercato guarda positivamente al consolidamento di Chrysler nel gruppo torinese dopo la chiusura dell'operazione di rifinanziamento che servirà a rimborsare interamente i prestiti ricevuti dai governi Usa e del Canada. "Anche se attesa, è una notizia positiva e che dimostra che la società è in grado di ripagare tutto il debito", commenta un trader. Cheuvreux ha rivisto al rialzo la raccomandazione a "outperform" da "underperform".

Sul fronte opposto FIAT INDUSTRIAL è uno dei titoli peggiori del paniere principale con un calo di quasi il 3%. MEDIASET sotto i massimi si conferma comunque alla guida del FTSE Mib con un progresso dello 0,7%, che un trader attribuisce a un rimbalzo tecnico dopo le recenti perdite. Un altro cita l'andamento positivo del settore media (+0,4% l'indice europeo) dove sale anche L'ESPRESSO (+1,5%).

Tra le banche POP MILANO (su cui Nomura e Goldman hanno tagliato il target price) lascia sul terreno oltre il 4%, UNICREDIT (oggetto di una riduzione di prezzo obiettivo da parte di WestLB) perde il 3,8%, BANCO POPOLARE il 3,1%. In linea con -3,6% anche INTESA SANPAOLO all'indomani dell'annuncio del prezzo dell'aumento di capitale fino a 5 miliardi fissato a 1,369 euro per azione. "L'effetto del prezzo dell'aumento di capitale sembra neutrale", dice un trader.

A2A perde il 2,5% penalizzata dall'andamento generale non positivo del settore delle utility a livello nazionale ed europeo, ma anche, secondo alcuni analisti, dalle incertezze sulla governance e sugli indirizzi strategici della superutility lombarda nel caso in cui il Centrosinistra dovesse vincere il ballottaggio a Milano con Giuliano Piasapia sindaco. PARMALAT cede lo 0,76% portandosi a quota 2,602, appena sopra i 2,6 euro dell'Opa della francese Lactalis che partirà lunedì. Fuori dal paniere principale SEAT perde il 4,8% dopo il taglio del rating da parte di Moody's.

a2a

2 - CHIUSURA IN ROSSO PER I LISTINI EUROPEI...
Trend Online
- La chiusura delle Borse del Vecchio Continente lasciano un po' l'amaro in bocca. A penalizzare i listini è principalmente il taglio del rating della Grecia da parte di Fitch a 'B+' a causa dell'incertezza politica sull'attuazione delle misure di austerity.

I timori per la crisi del debito greco spingono in ribasso l'euro, che chiude le contrattazioni a 1,4157 dollari, vicino ai minimi di seduta. La moneta comune arretra anche sullo yen a 115,67. Stabile a 81,67 il cambio dollaro/yen. Parigi chiude con un ribasso dello 0,93% a 3990,09 punti. Segno meno anche per Francoforte -1,25% a 7266,11 punti, mentre Londra chiude con -0,14% a 5947,59 punti. Zurigo segna una perdita dello 0,33% a 6536,27 punti ed Amsterdam un decremento dello 0,84% a 347,88 punti.

3 - A2A COLPITA DA FORTI VENDITE. PER GS RESTA "SELL"...
L'ondata di vendite che si è abbattuta quest'oggi su Piazza Affari ha colpito anche A2A che, malgrado la sua natura difensiva, non è riuscito a sottrarsi all'attacco dei ribassisti. Il titolo ha terminato gli scambi a 1,155 euro, con un calo del 2,53% e oltre 12,5 milioni di azioni passate di mano a fine sessione. A2A è stato appesantito quest'oggi dalle indicazioni negative arrivate da Goldman Sachs che ha deciso di confermare la raccomandazione "sell", con un prezzo obiettivo a 1,17 euro.

GOLDMAN SACHS

La banca americana ha rivisto al ribasso le stime sull'eps per l'anno prossimo e per il successivo, lasciando invariate quelle per il 2011 a 0,08 euro per azione. Gli esperti hanno modificato anche le previsioni sull'Ebitda 2011, riducendole del 3%, per via dei minori profitti dalla generazione di energia, anche se questo impatto negativo sarà compensato, seppure in parte, dai minori oneri finanziari.

4 - FMI: PER STRAUSS-KAHN PENSIONE DA ALMENO 250.000 $...
Radiocor
- Dominique Strauss-Kahn ha lasciato la carica di direttore generale del Fondo monetario internazionale, ma, nonostante le accuse per tentato stupro, non se ne andra' a mani vuote. Come riporta l'emittente televisiva Cnbc, l'ex numero uno dell'istituto di Washington anche se fosse riconosciuto colpevole e dovesse essere condannato a una pena fino a 74 anni e tre mesi, ricevera' comunque almeno 250.000 dollari all'anno per tutta la sua vita, se non molto di piu'.

Il Fmi e' infatti obbligato dal contratto di Strauss-Kahn a versargli la pensione prevista per i membri dello staff, la liquidazione (attingendo dal Supplemental Retirement Allowance, con una quota tra il 60 e il 70% del suo salario annuale, che era di 420.930 dollari all'anno) e un pacchetto supplementare concordato quando e' stato siglato il contratto (Separation Allowance, una quota una tantum pari al 60-70% del suo stipendio annuale piu' alto).

Strauss-Kahn

5 - GRECIA: FITCH DECLASSA RATING A B+, WATCH NEGATIVO...
Radiocor -
Fitch ha declassato a 'B+' il rating del debito a lungo della Grecia in valuta estera e locale da ''BB+', mentre quello a breve e' rimasto a 'B'. Tutti i rating sono stati inoltre messi sotto osservazione per un possibile ribasso (credit watch negativo). L'agenzia ha spiegato la decisione affermando che 'il calo riflette le sfide di fronte alla Grecia nell'attuazione di un programma di riforme radicale a livello fiscale e strutturale necessario per garantire la solvibilita' dello Stato e le basi di una ripresa sostenuta'.

6 - GRECIA: PAPACONSTANTINOU, FITCH NON HA TENUTO CONTO DEI NOSTRI SFORZI...
Finanza.com
- "Il downgrade da parte di Fitch non tiene conto né delle misure supplementari già adottate dall'esecutivo di Atene per centrare i target fiscali 2011 e né della velocità del piano di privatizzazioni". Lo ha dichiarato il ministro delle finanze greco George Papaconstantinou.

7 - TELECOM: ASATI, PUBBLICARE INTEGRALMENTE RAPPORTO DELOITTE
(Adnkronos)
- Pubblicare integralmente il rapporto Deloitte, l'indagine per rilevare criticita' legate alle vicende come i dossier illegali, le sim fasulle e Sparkle della precedente gestione di Telecom Italia. E' quanto chiede in una lettera alla Consob Franco Lombardi, presidente di Asati, l'associazione dei piccoli azionisti della compagnia di tlc, dopo che alcuni passaggi del rapporto sono stati pubblicati sulla stampa.

fitch ratings

"In relazione a quanto riportato in data odierna sui media riguardo stralci del rapporto Deloitte -scrive Lombardi- Asati, che ufficialmente ha richiesto piu' volte agli organi sociali Telecom Italia, alla Consob e alla americana Sec di renderne disponibili i contenuti, ritiene ineludibile la pubblicazione dello stesso nella sua versione integrale per trasparenza verso tutti gli azionisti".

8 - PARENZO LASCIA IL TAVOLO VERDE...
Fr. Bas. per il "Corriere della Sera"
- Ha lasciato il tavolo verde. Dopo sei mesi Sandro Parenzo, editore di Telelombardia e Antenna 3, si è dimesso da presidente del Casinò di Venezia. A dicembre la casa da gioco municipale aveva chiuso per la terza volta in rosso. La mano, dunque, non era delle più facili. Il Comune guidato da Giorgio Orsoni ha dato l'annuncio delle dimissioni. Il primo cittadino, cui spetta la nomina del successore, non ha perso tempo e ha espresso il «proprio gradimento per Massimo Miani» , attualmente membro del consiglio di amministrazione.

George Papandreou

La situazione che Parenzo ha trovato al Casinò, ha spiegato in una nota il Comune, «ha reso prioritarie azioni di ristrutturazione patrimoniale rispetto alle iniziative di sviluppo che verranno e che richiedono risorse e investimenti da parte dell'azionista» . E poiché Parenzo era stato chiamato «per le sue doti imprenditoriali dimostrate negli anni con esperienze che hanno portato allo sviluppo e alla creazione di nuovi business» , le priorità del Casinò «in questo momento non sono sinergiche alle competenze e all'obiettivo che Parenzo si era posto accettando la presidenza» . Tradotto, la situazione economica della casa da gioco municipale è peggiore del previsto. L'amministratore delegato Vittorio Ravà non vuole commentare. La partita non è chiusa. Ma il banco sembra continuare a perdere.

9 - GLI AMERICANI FANNO CAUSA CONTRO IL COLOSSO DEL WEB BAIDU PER FERMARE LA CENSURA CINESE
John Foley per "La Stampa"
- La censura della Cina su Internet è diventata un problema per il mondo capitalistico. Baidu, il più grande motore di ricerca del paese, è stato citato in un tribunale di New York per aver collaborato alla censura di un discorso pro-democrazia. La causa, intentata da otto «promotori della democrazia» Usa sembra un po' forzata, e i 16 milioni di dollari richiesti appaiono pochi per una società che in Borsa vale 50 miliardi.

MARCO TRONCHETTI PROVERA - copyright Pizzi

È un segnale, però, che le tensioni in materia di libertà di parola si stanno riversando sul mondo aziendale. Le società Internet cinesi hanno molto a che fare con la censura: devono applicarla attivamente in base alle istruzioni ricevute da diversi ministeri. I motori di ricerca come Baidu si limitano a congegnare un algoritmo che elimini i termini sensibili. I siti dei social network ricorrono a dipendenti che hanno il compito specifico di scrutinare e cancellare ciò che è proibito. Questo sistema è quello che ha spinto Google a lasciare la Cina un anno fa.

Non è ancora detto che Baidu sarà condannata a pagare una penale per il ruolo avuto nel blocco degli otto attivisti. I tribunali americani procedono con i piedi di piombo quando si tratta di giudicare idee extraterritoriali. I ricavi e gli asset di Baidu negli Stati Uniti sono trascurabili. E i precedenti sono fumosi. Nel 2000, i tribunali francesi ingiunsero al motore di ricerca Yahoo di rimuovere i link ai siti che mettevano all'asta suppellettili incitanti all'odio razziale. Anziché invocare il primo emendamento, la società si limitò a cancellare gli elementi offensivi dai propri server americani.

Ora però il momento è propizio: il Segretario di Stato Hillary Clinton ha definito «deplorevole» la soppressione del dissenso, e la Casa Bianca ha lanciato una campagna per l'apertura globale di Internet. Tutto questo offrirà seri motivi di riflessione a Facebook, da tempo vietato in Cina ma su cui circolano voci di un possibile rientro attraverso Baidu. Finora, gli azionisti delle società Web non si sono curati molto della censura. Anzi: apparentemente vogliono che le loro società si adeguino alle regole se questo è ciò che serve per partecipare alla crescita della Cina.

SANDRO PARENZO

10 - FINCANTIERI: ARRIVA NUOVO PIANO, DA SINDACATI NO A ESUBERI...
(Adnkronos)
- Fincantieri si prepara a scoprire le carte sul nuovo piano industriale. L'ora x' e' fissata per il 23 maggio prossimo quando, in mattinata, presso la sede di via Tevere a Roma, l'amministratore delegato, Giuseppe Bono, presentera', in una riunione ristretta con le delegazioni di Fiom, Fim e Uilm, guidati dai rispettivi segretari generali, la rotta che il gruppo intende seguire per uscire dal tunnel della crisi in cui si trova ancora il settore della cantieristica italiana e internazionale.

Grande e carica di preoccupazione e' l'attesa per l'appuntamento di lunedi' prossimo. In queste ultime ore, indiscrezioni secondo le quali gli esuberi previsti dal nuovo business plan si attesterebbero a 1.500 unita' hanno fatto scattare l'allarme rosso. Sempre secondo queste anticipazioni, il piano prevederebbe la graduale soppressione delle attivita' di Riva Trigoso e la chiusura per tre anni di Sestri Ponente. I sindacati sono gia' sul piede di guerra e hanno proclamato immediatamente due ore di sciopero.

Hillary Clinton

11 - MERAKLON: TRIBUNALE RESPINGE RICHIESTA CONCORDATO PREVENTIVO DI FIORLETTA...
(Adnkronos)
- Il tribunale fallimentare di Terni ha respinto la richiesta di concordato preventivo presentata dal legale di Gianpaolo Fiorletta, il titolare dell'azienda chimica, arrestato l'8 aprile scorso insieme a sei collaboratori per appropriazione indebita e truffa allo Stato.

Il tribunale ha concesso invece l'ammissione in amministrazione straordinaria sia di Meraklon spa che Meraklon Yarn, nominando come amministratore straordinario l'avvocato Daniele Discepolo, gia' commissario giudiziale. La procedura consentira' il ritorno graduale dei dipendenti alla normale attivita' lavorativa.

Gianpaolo Fiorletta e' accusato di aver distratto fondi per sette milioni di euro dall'azienda in una situazione di grossa crisi finanziaria. Aveva chiesto che di essere scarcerato o trasferito agli arresti domiciliari. Istanza respinta dai giudici del riesame di Perugia.

 

1- MENTRE LA ROMA DI ALE-DANNO SI EUR-DECOMPONE GIORNO DOPO GIORNO, SI FESTEGGIA IN POMPA MAGNA-MAGNA IL COMPLEANNO DELLA VISPA VALERIA MANGANO CHE IL SINDACO (PER MANCANZA DI PROVE) HA PROMOSSO, VISTO CHE LA VISTOSA SIGNORA NON SA FAR ALTRO CHE PETTINARE LE BAMBOLE (MA VA AIUTATA), A VICE PRESIDENTE DI ALTAROMA, PER ORGANIZZARE LE INUTILE SFILATE NELLA CA-PITALE 2- UNA SERATONA CAFONALISSIMA DOC, CHE HA OCCUPATO NIENTEMENO CHE LA SEDE DELL’AMBASCIATA D’AUSTRIA, STARRING CHRISTIAN DE SICA E PAOLO CONTICINI (\"TUTTI E DUE CON UN FILO DI BARBA, MAGRI E BELLI, SEMBRANO DUE SOSIA\"), MA LA PALMA DELL’HORROR-CAF NON PUò NON APPARTENERE CHE AL MITOLOGICO RENATINO BALESTRA

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Paola Pisa per "Il Messaggero"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

VALERIA MANGANI

Una torta firmatissima, jazz con tanto di pianista e sassofonista: come è trendy l'ambasciata d'Austria dove si svolge il ricevimento e dove si spengono le candeline. Ma il tocco tradizionale lo danno gli smoking: tutti in black tie era la parola d'ordine per gli uomini.

Per le signore di rigore il lungo. Nella bellissima villa ai Parioli, ieri sera, Valeria Mangani ha festeggiato il suo compleanno circondata dal marito Adolfo Panfili, da tanti amici e affiancata dall'ambasciatore d'Austria Christian Berlakovits che ha messo a disposizione la residenza.

VALERIA MANGANI RENATO BALESTRA

«Sono in contatto con l'ambasciata da un po' di tempo perché stiamo organizzando alla grande Il Ballo delle debuttanti, che questa volta sarà veramente elegante e si svolgerà il primo di ottobre a Palazzo Venezia, sede romana dell'ambasciata di Austria tanto tempo fa», dichiara la festeggiata.

Intanto arrivano gli invitati, cento e passa, uno stuolo carico di regali e di affettuosi complimenti per la regina della serata vestita per l'occasione da Giada Curti in color oro. Christian De Sica e Paolo Conticini, tutti e due con un filo di barba, magri e belli, sembrano due sosia. Molto chic la coppia formata dall'ambasciatore di Grecia Mikhalis Cambanis e dalla moglie Sofia. C'è una rappresentante dell'ambasciata di Haiti. Marisela Federici è in un abito nero Valentino vintage di una bellezza mozzafiato.

VALERIA MANGANI GUIDALBERTO GUIDI

Un po' di moda non poteva mancare, visto che Valeria Mangani è vice presidente di AltaRoma che organizza le sfilate nella capitale, e infatti, tra i primi ad affacciarsi ecco Alberto Terranova di Sarli. Renato Balestra arriva con la figlia Fabiana, sono reduci da una seratona a Los Angeles, poi un viaggio in Marocco e dulcis in fundo, il sarto racconta di essere stato l'unico italiano al matrimonio indiano a Venezia: «Tanto sfarzo l'ho visto solo alla reggia di Thailandia».

VALERIA MANGANI E MARITO ADOLFO PANFILI

Tra i presenti la contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, Ines Torlonia, Erminia Manfredi, Maria Rosaria Omaggio, Guglielmo Giovanelli Marconi, Nino Benvenuti, Elena Bonelli, Urbano Barberini. Candele, trionfi di peonie bianco-rosse, colori dell'Austria. Via vai tra saloni e terrazza. Drink, aperitivi, antipasti al cucchiaio Ducasse. Ma il momento clou è quando si presenta la grande torta, realizzata per l'occasione nientedimeno che da Heinz Beck. Siamo nella patria di uno dei capolavori della pasticceria, e per finire ecco la Sacher torte, trionfo di cioccolata. Champagne e abbracci. Danze.

 

GORE BUSINESS! - PERCHÉ L’EX VICE PRESIDENTE USA SI È PRECIPITATO IN ITALIA PER DIFENDERE LA SUA \"CURRENT TV\"? TEME DI PERDERE SKY ANCHE IN GRAN BRETAGNA, CHE TIENE A GALLA TUTTA LA SUA BARACCA - MOCKRIDGE, CAPO DI SKY ITALIA, RISPONDE A CHI PROTESTA E RIMPALLA: “CURRENT VOLEVA 10 MILIONI $ NONOSTANTE GLI ASCOLTI BASSI, SCRIVETEGLI E DITEGLI DI ACCETTARE LA NOSTRA OFFERTA” - GORE, ACCUSATO IN PASSATO DI MOLESTIE DA UNA MASSAGGIATRICE, IMPALLIDISCE AL MONOLOGO DI TRAVAGLIO SUL PORCELLONE STRAUSS KAHN E PENSA: “COS’E’? UN’IMBOSCATA?”…

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1- DAGOREPORT - TERRORE AD ANNOZERO!!! AL GORE, IL FAGIOLONE ECO-MEDIATICO, IMPALLIDISCE DI FRONTE A TRAVAGLIO E PENSA: "COS'E'? UN'IMBOSCATA?"
Il monologo di Travaglio http://www.youtube.com/watch?v=dzE-e9-T-Hc

Marco Travaglio

Panico ieri sera ad Annozero. Era da qualche minuto che Travaglio stava infilzando, in un crescendo rossiniano di virtuosismi sadici, l'erotomane più inguaiato del mondo, Strauss-Khan, che accade il fattaccio. Dopo una gimkana di esilaranti artifici comici costruiti su un immaginifico decalogo ghediniano, studiato per liberare l'ex presidente del FMI dall'incubo newyorchese, la telecamera inquadrava il primo piano dell'ex vice Clinton, Al Gore.

L'ospite d'onore era lì per denunciare l'attacco di nonno Murdoch alla sua Current Tv ma dal suo volto, insolitamente pallido e privo di pomi rubizzi, sembrava precipitato in un buco dell'etere. Nel terrore di un trappolone.

oscar2007 al gore

Cosa stava accadendo? Che il perfido Travaglio, invitando surrealmente, Khan a non piegarsi "per non darla vinta alle toghe rosse americane perché se passa il principio che uno non può fare politica perché è un vecchio porco si crea un pericoloso precedente dappertutto", riportava il Big Jim dell'ambientalismo planetario a Molly Hagerty, la 54 enne massaggiatrice americana che nel lussuoso Hotel Lucia di Portland sostenne di aver zittito le pretese del "crazy sex poodle" (barboncino arrapato), Al Gore.

La massaggiatrice che accusò Al Gore di molestie

A dire della ciarliera massaggiatrice, lo yankee biologico si era presentato un po' alticcio alla sua seduta di relax da 540 dollari e molto più battagliero di quanto fosse stato poco prima nell'arringare la platea del Teatro delle Nuvole "sul più importante imperativo del nostro tempo: la tutela dell'ambiente". Intimando la Hagerty di cercare meglio tra gli asciugamani: "Quelle mani, un po' più sotto per favore" ne ricevette un: "Che cosa vuoi?". "Lui allora afferrò forte la mia mano destra, la spinse sotto le lenzuola fino al suo pube - le mie dita contro il suo pene - e urlò: Questo!".

Molly la Rossa raccontò alla polizia delle due ore di imbarazzanti tentativi: "prima provo un massaggio anestetizzante e lui quasi mi si addormenta per poi risvegliarsi più voglioso di prima. Allora per distrarlo apro una scatola di cioccolatini lì sul comodino e lui - golosone - ne ingoia uno per poi infilarmi la lingua in bocca". Ma la scena che sembra uscita da un "b movie" della commedia all'italiana è quella in cui l'emulo di Clinton mette sull'iPod "Dear Mr. President" di Pink e al suono della ballata anti-Bush "diventa ancora più violento, mi fa voltare e mi salta addosso da dietro. Ed io lo blocco: Vai giù, scemone!".

Tutto questo compare, in un gelido flash back, negli occhi di Gore mentre Travaglio gira lo spiedo della sua invettiva.

Strauss-Kahn


2 - MOCKRIDGE RISPONDE DI SUO PUGNO A 600 MAIL DI PROTESTA PER CURRENT E ALLEGA L'OFFERTA DI RINNOVO...
(Adnkronos) -
Tom Mockridge ha risposto di suo pugno alle circa 600 mail di protesta ricevute tra ieri ed oggi dopo che Current aveva pubblicato il suo indirizzo di posta elettronica invitando i telespettatori a protestare per la cancellazione del canale dalla piattaforma Sky. Non solo: ad ogni mail l'ad di Sky Italia ha allegato la proposta di rinnovo contratturale fatta a Current.

"Caro amico, cara amica -esordisce l'amministratore delegato di Sky Italia- grazie per la sua email. A Sky Italia abbiamo stima per Current TV e per Al Gore. Per questo motivo lo scorso 13 maggio abbiamo fatto al suo socio, Joel Hyatt, un'offerta per continuare ad avere Current per altri tre anni su Sky (vedi allegato). Non corrisponde dunque affatto al vero che Sky abbia deciso unilateralmente di cancellare il canale".

MOCKRIDGE

"Purtroppo -prosegue Mockridge- Joel ha deciso di non accettare la nostra offerta e ha chiesto invece di avere il doppio di quanto Current percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina a 10 milioni di dollari. Si tratta di una richiesta decisamente troppo alta, specie in relazione alle recenti performance del canale. Al Gore ha diffuso dati assolutamente inesatti sull'audience del canale, sostenendo che un abbonato di Sky su due guarda Current una volta la settimana.

Jsky58 tom mockridge rupert murdoch lachlan

La realta', purtroppo, e' assai diversa: i dati Auditel dicono che solo un abbonato di Sky su 25 ha guardato Current almeno per 10 minuti in una settimana nel corso del 2011. Lo share del canale e' dello 0,03% su media giornaliera e dello 0,02% in prima serata con una media giornaliera di 2.959 telespettatori, come rilevato da Auditel nel 2011. Si tratta di dati in calo del 20% sulla media giornaliera e addirittura del 40% in prima serata, se comparati al 2010. Se il canale avesse raggiunto l'obiettivo di 4500 telespettatori medi giornalieri, concordato nel contratto, la partnership sarebbe stata rinnovata automaticamente per ulteriori due anni", sottolinea Mockridge.

"Quanto al resto -afferma Mockridge- sono sciocchezze: ho dovuto cercare su Google il nome di Keith Olbermann perche' non sapevo chi fosse. La decisione di non rinnovare il contratto con Current quindi non e' dovuta ad alcuna cospirazione politica: si tratta semplicemente di una trattativa economica, che ho gestito io con la mia squadra in Italia. Non ho mai parlato con Rupert Murdoch di nessuno di questi temi. E Silvio Berlusconi -aggiunge- non ha mai promesso a Sky nessuna frequenza digitale terrestre se ci fossimo liberati di Al Gore. Sfortunatamente Al Gore in Italia non e' cosi' rilevante".

CURRENT

"Come dimostra la nostra proposta (allegata integralmente con la sola omissione delle cifre, ndr.) abbiamo fatto l'offerta piu' adeguata per il rinnovo del contratto con il canale. Se Al Gore e' cosi' convinto del successo di Current non dovrebbe avere alcun problema a trovare risorse finanziarie, dal momento che una televisione di successo si porta dietro anche maggiori introiti pubblicitari. Sia Al che Joel sono operatori molto esperti del settore della tv via cavo negli Stati Uniti. Tutto cio' rappresenta una pratica negoziale consolidata negli Stati Uniti".

1 al gore presenta currentTV

Quindi la conclusione: "Dunque -srive Mockridge rivolto ai mittenti delle mail di protesta- se davvero desidera che Current Tv rimanga in Italia, scriva a Joel Hyatt a hyatt@current.com e gli chieda -con la stessa determinazione con cui ha scritto a me- di accettare la nostra offerta, come hanno fatto tantissimi suoi colleghi editori, e noi saremo molto felici di avere Current TV su Sky per altri tre anni".

3 - AL GORE, SKY E BERLUSCONI PIU' VICINI CHE IN PASSATO...
(ANSA) -
'Quando abbiamo lanciato Current, Sky era nuova sul mercato ed era in competizione con Berlusconi e il governo prese decisioni discriminatorie nei suoi confronti. Ora tutto questo e' cambiato, perche' c'e' il digitale terrestre e News Corp vuole investire nel settore, ma non puo' farlo se Berlusconi non approva. C'e' un cambiamento di linguaggio tra Sky e Berlusconi e un ammorbidimento dei rapporti'. Lo ha detto Al Gore nel corso di Annozero, commentando la decisione di Sky di interrompere il rapporto con Current Tv.

Murdoch e Berlusconi d'annata Berlusconi e Murdoch a Arcore

'In passato - ha aggiunto - gli uomini di Berlusconi hanno fatto pressioni su Sky per impedire che Current trasmettesse programmi scomodi e Sky ci ha difeso. Quando si e' parlato di rinnovo del contratto, le cose sono cambiate. I due (Berlusconi e Murdoch, ndr) sono sempre piu' vicini e questo e' stato un fattore che ha spinto a chiuderci'. Al Gore ha definito 'false' le informazioni diffuse da Sky Italia, secondo cui lo stop e' dovuto a motivi economici. 'Hanno fatto uscire informazioni false - ha spiegato - Ci hanno arbitrariamente chiusi, prima di qualsiasi colloquio di tipo economico'.

Al Gore ha ricordato i successi di ascolti di Current e aggiunto: 'ci sono 14 tv nel bouquet di Sky che hanno un'audience piu' bassa di noi, a cui danno piu' soldi e che non sono state chiuse'. 'I nostri amici ci hanno spiegato qual e' il vero problema - ha aggiunto -, ma non avranno l'ultima parola. Sono gli italiani che devono farsi sentire. Chiamate Sky e mandate mail, minacciando di disdire l'abbonamento se non tornano indietro nella loro decisione'.

james murdoch piersilvio berlusconiBerlusconi e Murdoch

Rispondendo ad una domanda di Michele Santoro sulla concentrazione del potere mediatico in mano a Silvio Berlusconi, l'ex vicepresidente Usa ha affermato che 'le leggi in Italia sono diverse dagli Usa, ma se una situazione del genere si verificasse negli Usa penserei che e' una cosa assurda. Ho la sensazione che sia un rischio per la qualita' della democrazia se c'e' concentrazione di potere in una solo persona, indipendentemente dai suoi ideali'.

 

 


LINDSAY LOHAN E LO STALKER: “HO PAURA CHE MI STUPRI!” - I VINI DI MADOFF BATTUTI A 42MILA $ - L’ANTISEMITA GIBSON A CANNES IN BARCA COL PRINCIPE ALBERTO - LA PROLE PITT-JOLIE È INCONTENIBILE - BEYONCÉ COPIONA? - RAFAELI E SILVSTEDT VESTITE UGUALI A CANNES - JAMES FRANCO IN UN FILM PORNO? - TUTTI I CAPRICCI DA STRONZA DI KATY PERRY - KELLY BROOK VIETATA AI MINORI - LA TOP10 DELLE MUSE DI WOODY - iPLAYBOY: DA MARILYN A LIZZIE JAGGER, TUTTE NUDE SUL TUO IPAD - SHAKIRA E PIQUET PICCIONCINI SUL LAGO DI COMO - IL CAFFÈ FA BENE AL PISELLO…

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1. LINDSAY LOHAN ALLE PRESE CON LO STALKER: "HO PAURA CHE MI STUPRI"...
TMZ

Lindsay Lohan ha convinto un giudice che la sua vita era in pericolo a causa di uno stalker. Il giudice ha emesso un'ordinanza restrittiva contro David Cocordan. La Lohan ha dichiarato di aver paura che la potesse stuprare.
Guarda tutti i documenti con i dettagli qui: http://bit.ly/luBCHF

LINDSAY LOHAN BERNIE MADOFF E' IL DIAVOLO


2. I VINI DI MADOFF VENDUTI A PREZZI CRIMINALI...
Gothamist http://bit.ly/k0Zyfp

I vini di Bernie Madoff sono stati venduti all'asta a dei prezzi veramente esorbitanti: la collezione di 250 bottiglie (non pregiatissime) è stata venduta a circa 42.000 dollari, 20.000 i piu' del valore stimato. E c'è anche chi ha pagato 300 dollari per una bottiglietta da viaggio di liquore!

KATY PERRY


3. ISTERI-KATY PERRY: TUTTI I CAPRICCI DELLA STAR...
Gawker

Katy Perry è una diva piena di pretese assurde! The Smoking Gun ha messo le mani su 45 pagine di documenti contenenti tutte le richieste di Katy Perry per i suoi concerti. Fra i capricci della star: l'autista non la può guardare né le può rivolgere la parola, non devono esserci garofani neanche a chilometri di distanza (li detesta) e il camerino dev'essere esattamente come lo vuole lei: con pareti color crema o rosa chiaro, sedia e tavolo in un preciso stile.
Per saperne di piu' continua a leggere qui: http://gaw.kr/l5Dnbz

SANDRA BULLOCK


4. SANDRA BULLOCK FINANZIA LA RICOSTRUZIONE DI UNA SCUOLA DISTRUTTA DALL'URAGANO KATRINA...
Perez Hilton http://bit.ly/jANgEP

Grazie a Sandra Bullock una scuola distrutta dall'uragano Katrina, la Warren Easton Charter School, è arrivata in fondo all'anno scolastico. Non solo: i 220 studenti dell'ultimo anno sono stati tutti promossi. Sono state anche assegnate borse di studio per un totale di 4.5 milioni di dollari per 15 università. L'attrice ha adottato la scuola nel 2007, dopo la catastrofe, donando centinaia di migliaia di dollari per la ricostruzione del campus.

BRAD PITT E ANGELINA JOLIE


5. I BAMBINI DI BRAD PITT PORTANO IL CAOS A CANNES...
Socialite Life http://bit.ly/kSQqcU

Angelina Jolie ha rivelato a "Us Magazine" aver scelto di portare a Cannes anche i figli ha significato un gran caos per tutti! "Corrono per tutto l'albergo, giocando e facendo una gran confusione. Ma sono sicura che si siano divertiti tantissimo. Amano stare qui", dice Angelina, dei suoi sei bambini. Per fortuna che i genitori possono pagare per qualunque danno!

BEYONCE'


6. SCOPIAZZONA BEYONCÉ? LA COREOGRAFIA DEL NUOVO VIDEO È LA SUA MA...
Perez Hilton

Rilassatevi! Beyoncé ha chiesto il permesso prima di copiare la coreografia del gruppo ballerino Tofo Tofo, del Mozambico. Infatti i ragazzi appaiono nel suo video! La diva li ha scoperti su YouTube.
Guarda i due video qui: http://bit.ly/mIzt7D

MEGAN VS. ROSIE


7. MEGAN FOX VS ROSIE HUNTINGTON-WHITELEY...
Huffington Post

Licenziata o no, Megan Fox sapeva recitare la sua parte in "Transformers". Ma è stata preferita Rosie Huntington-Whiteley. Adesso il film è pronto per uscire nelle sale e noi potremo giudicare se il cambio valeva veramente la pena! Ecco un primo assaggio da cui si può capire se la Whiteley ha veramente del talento! Nella clip c'e' anche Patrick Dempsey, il dottore di "Grey's Anatomy"!
Guarda il video dal nuovo "Transformers" qui: http://huff.to/ihG4g8

JAMES FRANCO


8. JAMES FRANCO RECITERA' IN UN FILM PORNO?...
Showblitz http://bit.ly/jq0cEz

James Franco recitera' nel nuovo film indipendente di Stephen Elliot, "Cherry", con Heather Graham e Dev Patel e Lili Taylor. Il film è su una ragazza 18enne che entra nell'industria porno di San Francisco e si innamora di Franco, avvocato cocainomane. La Graham ovviamente interpreterà una pornostar divenuta regista e ossessionata dalla ragazza. Un film piuttosto tosto!

BAR RAFAELI E VICTORIA SILVESTEDT


9. BAR RAFAELI E VICTORIA SILVSTEDT VESTITE UGUALI A CANNES!...
TMZ http://bit.ly/lLKaAD

Tutte e due bellissime, tutte e due bionde...e tutte e due vestite uguali in occasione di una festa a Cannes! Bar Rafaeli e Victoria Silvestedt si sono presentate con lo stesso abito: secondo voi chi e' meglio?

MEL GIBSON SULLO YACHT DEL PRINCIPE ALBERTO


10. GIBSON SULLO YACHT DEI REALI - L'INTERVISTA PER "VARIETY"...
Radar Online http://bit.ly/ir40dY

Mel Gibson e' molto amato in Francia (forse a Parigi non è arrivata l'eco delle sue frasi razziste e maschiliste): ieri l'attore era sullo yacht del Principe Alberto di Monaco.


Perez Hilton
Mel Gibson ha rilasciato un'intervista per "Variety", mentre promuove "The Beaver" a Cannes.
Guarda qui: http://bit.ly/l8pjUT

KELLY BROOK


11. L'ATTRICE/MODELLA INGLESE KELLY BROOK SUPER HOT PER "ESQUIRE"...
Drunken Stepfather  http://bit.ly/jF7ChU

La modella e attrice, nonche' coniglietta Playboy, Kelly Brook continua a posare per foto ose'. L'ultimo servizio fotografico per "Esquire" era così hot che la bella britannica ha dovuto prendere un estintore!
Guarda tutte le foto in fondo alla pagina...

SCARLETT JOHANSSON


12. LE 10 DONNE PIU' SEXY DEI FILM DI WOODY ALLEN...
Complex

Questa classifica ci voleva proprio! Woody Allen e' famoso per i suoi film ma anche per le sue collaborazioni con le donne piu' sexy dello show business. Ecco le 10 donne piu'hot' che hanno recitato nei film di Allen. Nella lista c'e' ovviamente una delle ultime muse: Freida Pinto.
Scopri le altre! Clicca qui: http://bit.ly/k8HINI

SHAKIRA E GERARD PIQUET


13. SHAKIRA E PIQUET PICCIONCINI SUL LAGO DI COMO...
The Sun http://bit.ly/kNWNIs

Shakira e Gerard Piquet super romantici in barca sul Lago di Como. I due sembrano proprio affiatati!


14. GUARDA QUESTO VIDEO UNICO! BEYONCÉ VS CHRISTINA AGUILERA VS KAT GRAHAM VS MADONNA VS DEV MASHUP...
Perez Hilton

Guarda questo video remixato alla grande, featuring Beyonce', Madonna, Christina Aguilera, Kat Graham e Dev Mashup! Si chiama "I Want All Girls (who run the World)". Un'ottima maniera per iniziare il weekend ballando!
Guarda il video qui: http://bit.ly/mtO1NG

CAFFE'


15. PIU' CAFFE' MENO PROBLEMI DI PROSTATA...
Fit Perez http://bit.ly/lpjDr3

Non ascoltare chi ti dice che il caffe' ti fa male! Secondo dei nuovi studi chi beve regolarmente 6 tazze di caffe (americano) al giorno ha un rischio minore ad essere colpito dal cancro alla prostata. Lo studio è stato condotto su 48.000 uomini, seguiti per ben 20 anni.

MARILYN MONROE


16. iPLAYBOY: TUTTE NUDE SUL TUO IPAD, DA MARILYN MONROE A LIZZIE JAGGER...
Buzz Feed http://bit.ly/lGwggZ

Tutte le donne che hanno posato per Playboy nude sul tuo iPad. Da Marilyn Monroe fino alle foto recenti di Lizzie Jagger (la figlia di Sir Mick), tutte scaricabili per soli 8 dollari al mese.

 

 

DOPO LE ELEZIONI, IL CAINANO SI RICICLERÀ COME CONSULENTE SESSUAL-GIUDIZIARIO DI STRAUSS KAHN - RED RONNIE SU FACEBOOK È MEJO DI CHUCK NORRIS! - “AI BALLOTTAGGI NON ANDIAMO CON NESSUNO”, FINI SEGUE L’ESEMPIO DEGLI ELETTORI CHE NON SONO ANDATI CON LUI - UNA CAMPAGNA SENZA SICUREZZA - ALTRO CHE SCALATE OSTILI, SERVE UNA NORMA ANTI T-OPA - SCALFARI CONTRO RENZI - ADDIO ALL’ENTE TEATRALE - SODOMIZZARE IN AMERICA SIGNIFICA ANCHE FARSI FARE UN POMPINO…

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
la rete sta impazzendo per le minchiate che scrive red ronnie su facebook a proposito della moratti, fa parte del suo staff!
http://www.facebook.com/pages/Red-Ronnie/37645125946
sta diventando un caso alla chuck norris, i commenti sulla sua bacheca sono eloquenti...e divertenti!:-) ciao

RED RONNIE

Lettera 2
Caro D'Agostino, il centrodestra è andato... Lo dimostra l'editoriale del Giornale di domani, che sono in grado di anticipare: " Intanto, cari lettori, non c'è dubbio che Ilda Boccassini ebbe nei suoi anni di gioventù una vita sessuale, addirittura baciando, sembra, uno che non era suo marito, cosa che uno di noi esemplari cittadini moderati di destra non farebbe mai.

Berlusconi e Letizia Moratti

Pisapia, invece, se vogliamo parlare serenamente del ballottaggio prossimo, puzza perché non lava i calzini turchese comprati a Montecarlo dove è andato con l'auto rubata per drogarsi coi suoi amici comunisti dei centri sociali che vogliono levare la sicurezza ai nostri quartieri costringendoci a convertirsi all'Islam, progettando tasse assassine, nonché dare tutte le case popolari agli zingari con la collaborazione dei giudici terroristi. Sulla strada del ritorno, dopo aver aiutato a entrare nel nostro territorio numerosi clandestini negri, si dice che gli abbiano telefonato Fini, Marrazzo e Santoro per sollecitare provvedimenti a favore dell'immunità dei cognati, a favore della libera circolazione dei transessuali e a favore della loro dittatura dell'informazione.

Poi è sicuro che Pisapia permetterà ai froci di sposarsi e di adescare i bambini anche utilizzando le intercettazioni. E contenga i toni! E comunque è tutta colpa delle bucaiole delle donne che vogliono fare politica invece di stare ad abbadare la famiglia. Tremonti l'aveva detto che per risollevare il consenso del governo bisognava fare in fretta e furia una norma anti tOpa!
Larry Svizzero

Lettera 3
"Ai ballottaggi non andiamo con nessuno". Fini segue l'esempio degli elettori, nessuno è andato con loro!

Fini si appisola

Lettera 4
Pare che Berlusconi si stia riciclando come "consulente sessuale e giudiziario", pare che abbia già preso contatti con gli avvocati di Strauss Kahn.
Siamo sicuri che avrà un grande successo!
Steve

Lettera 5
Dago darling, nella campagna elettorale meneghina é mancata - bipartisanamente - la questione sicurezza. Eppure il problema c'é ed é molto sentito (fuori dalla caste politiche e giornalistiche), tanto che in passate elezioni aveva fatto vincere il centrodestra, che ci aveva ricamato molto su. Delle due, l'una: 1) Milano é tornata ad essere così sicura che una donna sola può deambulare a lungo in periferia senza essere importunata, come faceva Monica Vitti in un film di Antonioni; 2) i nostri politici se ne strafregano dei problemi veri della gente comune. E sottolineo che in "gente comune" includo le centinaia di migliaia di stranieri che vivono e lavorano onestamente nel "melting pot" della fu capitale morale.
Natalie Paav

strauss-schedato 3_pop

Lettera 6
Egregio Direttore, Molti giornali riportano che Scalfari abbia detto:" Non ho capito cosa vuole Renzi, buttare dalla finestra Bersani"? Primo: e se anche così fosse? Cosa dovremmo pensare, trattarsi di lesa maestà? Secondo: non è detto che tutti debbano capire cosa vuole Renzi, anzi, Renzi non è obbligato a parlare perchè Scalfari capisca! Oppure dovremmo pensare che Scalfari, di tutto il resto che si scrive e si dice, capisca il cento per cento? Per essere cortesi spiego il pensiero di Renzi, l'ho capito: di Bersani stile anni Soviet, a Renzi, 36 anni, non interessa un tubo, non è certo lui che deve cambiare.

Per quanto riguarda il grande fondatore di Repubblica, visti i meriti accumulati in decenni di professione, un po' di riposo..., eh che ne pensa direttore Scalfari? Per il resto poi, abbia pazienza, vedrà, chi vivrà vedrà! Ancora qualche anno e di Bersani, D'Alema, Veltroni e c. ne sentiremo parlare come di Occhetto, cioè mai. Sono stato irriverente? Chiedo scusa!
Paolino Di Licheppo - Roseto degli Abruzzi (Te)

MATTEO RENZI - Copyright Pizzi

Lettera 7
Caro Roberto, Dell'Utri ha trovato gli unici 4 magistrati anticomunisti d'Italia
(Dell'Utri: "I magistrati? tutti comunisti")
Margherita - Venezia

EUGENIO SCALFARI

Lettera 8
Caro Dago, forse, il Cavaliere ha qualche speranzella di risalire la china, dopo la batosta di Milano. Infatti, ad "Exit", nello studio della nuova, e faziosa,"coscialunga" dei progressisti,Ilariona d'Amico, è comparsa, e ha fatto danni, la coppia Dario Fo-Franca Rame, il cui complesso dei migliori e la cui arroganza già tante sconfitte hanno provocato al centro-sinistra.

Da Ilaria, brillava ( si fa per dire...), per assenza, "Tafazia" Moratti, che ha snobbato il suo avversario, il tosto compagno Pisapia, e i cittadini milanesi.
Paolino Bonaiuti, negli studi della TV, "de sinistra", di Chicco Mentana, ha spedito Lauretta Ravetto : graziosa, grintosa, chiara e mai arrendevole con i coniugi Fo e con il "Lothar" dalemiano, Latorre. Ma perchè Silvio non ha candidato Laura al posto della ricchissima, finanziariamente, ma modesta, politicamente, moglie del petroliere milanese, bocciata pure da Vittorione Feltri ?

Manifesti Moratti Berlusconi dal Fatto

E il Cav. mi consenta di dargli un consiglio : non sprechi tempo, ernergie e, soprattutto, poltrone, per soddisfare i tanti, insaziabili e "irresposnabili" Scilipoti della Camera. Bensi'tenti, con convinzione e abilità, di reimbarcare "Pier Furby" Casini, staccandolo dai quattro gattoni finiani, che hanno tanta bocchiniana arroganza, ma pochi voti.
Certo, l'ambizioso bolognese non è un oscuro "peone" , da tacitare con una poltroncina da sotto-segretario, come un Tonino Gentile o un Pino Galati qualsiasi. No, per ingraziarsi l'allievo prediletto del "coniglio mannaro", Arnaldone Forlani, e l'influente suocero,l'editore Caltagirone, il Dottore di Arcore deve pregare Franchino Frattini di lasciar libera la poltronissima della Farnesina.

Con l'UDC nella maggioranza,il Berlusca trasformerebbe l'attuale governicchio in un esecutivo solido e si garantirebbe 2 anni di tranquilla, andreottiana navigazione. E, last but not least, ridurrebbe le residue ambizioni di Fini a modeste velleità di un aspirante leader che, come ripete spesso Veneziani, ha sinora sprecato tutte le occasioni importanti.
Un cordiale saluto
Pietro Mancini

Berlusconi e Moratti in crisi Nonleggerlo

Lettera 9
Ieri si è celebrato un funerale silenzioso. Era all'apparenza una giornata di lavoro al Teatro Valle come tutte le altre. Solo chi sa veramente come si sono svolte le cose questo anno
portava il peso di una giornata tutta particolare.

È morto definitivamente l'ETI l'Ente Teatrale Italiano per la cultura nato con un decreto nel lontano 1942. A festeggiare il suo congedo ieri c'erano un po' di scuole,
qualche fedele abbonato e un gruppetto di lavoratori per vedere l'ULTIMA
replica. Dobbiamo ringraziare la Compagnia Atir per aver celebrato un funerale che nessuno ha avuto il coraggio di ufficializzare. Lascia veramente sbalorditi tutti come un teatro storico, gestito da un ente storico, venga salutato dai pochi intimi e lavoratori che diligentemente durante questo anno difficile lo hanno sostenuto come si fa con un cadavere morente.

Il teatro valle

Ciò che fa rimanere perplessi e dovrebbe portare una riflessione in tutti noi e è l'assuefazione all'idea di FINE, di morte di tutte le cose che ancora ci stanno a cuore e che sembrano scivolare via senza che si possa veramente fare qualcosa. Io credo che oggi più che mai dobbiamo ritrovare la forza di lottare per la RICERCA CULTURALE ristabilendo dei criteri reali su cui appoggiarsi per non essere più così facilmente attaccabili.Grazie
Chiara Bertini - Ex dipendente Teatro Valle

Lettera 10
carissimo , la moratti nun glielafà .....a berlusconi consiglierei di prendere a calci nel culo i sondaggisti ....quanti soldi gli hanno rubbato!!!!
finger in the ass

Lettera 11
Gli elettori di Milano sono circa un milione. Berlusconi ha ottenuto circa 28 mila voti.
1.000.000 / 28.000 = 2,8%
Ogni commento é superfluo.

melania rea melania rea

Lettera 12
Sollevazione popolare a favore di Rino Tommasi ("Il Fatto", 20.05.2011, pag.14). Insomma, forse non proprio "sollevazione" e certo non del popolo, ma insomma certo è che Rino Tommasi in persona è indignato del fatto che Sky non gli affida più lavoro!
E dire che è un giovane così promettente.La solita tv che non premia il ricambio generazionale. Buuuu...
Giuseppe Tubi

Lettera 13
Caro Dagospia, davvero il delitto di Melania Rea è un rompicapo? Io non credo. La mia esperienza di giornalista d'inchiesta su killer, mostri, persone scomparse e quant'altro, mi fa pensare che invece è un giallo di non difficile soluzione. Intanto è spuntata un'altra amante. Una soldatessa che si chiama Rosa, ha 26 anni, vive a Roma, e ha un fidanzato "informato sui fatti". Sono tutti informati sui fatti ma stranamente nessuno è indagato.
Roberto Fiasconaro.Giornalista grandi inchieste.

PIERLUIGI BATTISTA

Lettera 14
Caro Dago, a quel tal Luciano, reverendo personaggio omofobico con la fissa del contro natura, vorrei ricordare che l'omosessualità è sempre esistita e fa parte quindi della natura come l'eterosessualità. E definirla peccato che grida vendetta al cospetto di Dio fa parte della mentalità oscurantista e contorta da combattere e rigettare negli inceneritori della decenza. Questo reverendo fideista ad oltranza che difende la cattolicità come unica via per la salvezza oltre la quale c'è la dannazione eterna si ricordi che non siamo più nel medioevo della storia e le fiabe sono realtà solo all'asilo infantile. Ma, naturalmente, sulla sua cieca fede, non si può discutere e sarebbe il caso di dire: rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza!
Florio di Valgioconda

Travaglio e Padellaro da Vanity Fair

Lettera 15
Ciao Dago, figo PiGi Battista quando si toglie i sassolini dalle scarpe, come dici tu.
Nomina tutti gli urlatori al regime, da Asor Rosa, a Cordero, alla Spinelli, a Saviano, chiedendo dov'è il regime se succede che a volte vincono pure... Ma non nomina il peggiore ( o migliore ) di tutti, Travaglio. Forse perchè sa che la risposta sarebbe arrivata a stretto giro di posta. E gli schiaffoni di Travaglio fanno male, soprattutto quando si ha la coda di paglia.
UnCineseCheSiSgranchisceSedutoSullaRivaDelFiume

Lettera 16
Caro Dago, le scorse amministrative il pres. Fini,ancora dentro il PDL, gufava e non partecipava alla campagna elettorale-pur avendo imposto un mare di candidati - per poi, in caso di sconfitta ,maramaldeggiare. Risultato : vittoria del PDL e fegato rovinato.
Oggi che il pres. Fini è fuori dal Pdl non può godere della sconfitta Milanese e non può -suo malgrado- appoggiare Pisapia (sarebbe troppo per un emerito segretario MSI).
Che sfortuna.
Omocaig

DON RICCARDO SEPPIA

Lettera 17
Il caso don Seppia è solo la punta dell'iceberg di ben più vaste problematiche che toccano la chiesa cattolica. Qualunque fedele praticante (i non praticanti non sono né fedeli, né cattolici) avrà fatto caso che a partire dalla conclusione del Concilio Vaticano II, la chiesa e molti preti (non tutti ovviamente) hanno iniziato una sorta di doppia mutazione: antropologica e teologica. Dalla comunione in bocca alla comunione sulla mano, dai canti gregoriani alle suonate per chitarra, dalle adorazioni eucaristiche agli show canori e teatrali (dentro le chiese), dai crocifissi alle bandiere della pace, dalle citazioni del magistero alle predicozze generaliste, buoniste e pacifiste, dal catechismo ai richiami sociologici, dalla carità alla filantropia, dal trascendente all'immanente, dai rosari alle filippiche politiche, dalla tonaca agli abiti civili, dalla sobrietà alle esibizioni televisive, dal curato d'Ars al don Seppia e dulcis in fundo: dalla castità alla "mondanità".

Il Concilio, teoricamente, avrebbe dovuto far fermentare il lievito cristiano all'interno delle realtà laiche. In realtà, a giudicare dagli innumerevoli scandali che hanno toccato non pochi sacerdoti, la sensazione è che per un'infausta eterogenesi dei fini, sia accaduto esattamente il contrario: il lievito cristiano è rimasto lettera morta, mentre quello laico, o meglio laicista, ha attecchito con profitto. Con questa interpretazione, è possibile spiegare la fame di mondo (quindi di sesso, potere, notorietà, prestigio e carriera) che ha "contagiato" una buona parte di chiesa.

CALISE E GRILLO

E' vero, papa Ratzinger attraverso emanazioni particolari come il motu proprio Summorum Pontificum ed altri documenti ufficiali sta tentando di arginare le derive liturgiche e le tracimazioni moderniste che stanno "scandalizzando" la comunità cattolica e laica, ma ciò potrebbe non bastare. Se i vescovi, cioè i pastori delle chiese locali, non avranno il coraggio di ridurre allo stato laicale (un tempo si diceva scomunicare) quei preti che per superbia (il primo dei sette vizi capitali), snobismo, esibizionismo e vana gloria predicano cose altre rispetto al magistero, la cattolicità continuerà a partorire "pretuncoli" tiepidi, senza fede e dalla doppia vita.

Nelle fattispecie di Genova, può spiegare il Card Bagnasco che differenza passa tra un don Seppia pedofilo e drogato e un don Gallo che predica il comunismo, auspica l'eutanasia e difende i "diritti" dei sodomiti? Recano più danno alla comunità, i peccati individuali (come la pratica della pedofilia) o le eresie proferite dai pulpiti e dai salotti televisivi?
Gianni Toffali - Verona

Lettera 18
Caro Dago, il solito gruppetto di malignazzi fanatici è convinto che alcuni comportamenti del candidato sindaco Moratti e non tanto la cosiddetta discesa in campo di Berlusconi siano stati decisivi nell'evaporazione di diverse migliaia di voti del centro destra, che con ogni probabilità ne avrebbe persi molti di più se il medesimo non fosse intervenuto in prima persona.

Grillo Feltri Nonleggerlo

La tesi è che un certo elettorato "Milanéés.." , si aspettava una signora con le idee chiare, consapevole degli errori commessi nella passata gestione e determinata sul programma della futura amministrazione. Non la fasullaggine del caso Lassini o Pisapia. Solo dei bauscia possono immaginare che il voto dei concittadini le sia stato negato per una questione di scuse con l'avversario.
Possibile che abbiano ragione?

I PARTIGIANI rutelli-fini-casini

Rispondo a Derek Wilstar: nel linguaggio giuridico statunitense " sodomizzare" significa ficcarlo a forza in bocca ad altra persona. Non so perché, ma è così. Saluti
Max

Lettera 19
Grillini e grilli parlanti. I barbari alle porte: strillano Casini, Fini e Rutelli dall'alto dei loro pulpiti di fronte all'avanzata delle "orde" grillesche. Questi bamboccioni della politica che si sentono le vestali delle Sacre Tavole Istituzionali sono i veri sconfitti delle ultime elezioni. Il voto di domenica scorsa infatti è la prova provata del fallimento di questi eterni secondi che si sono dovuti creare un partitino a loro immagine per sentirsi i numeri uno. Di fronte alla tranvata beccata da Berlusconi, avevano l'occasione più unica che rara di far man bassa dei voti dei berlusconiani.

Nessuno glielo ha impedito: evidentemente nessuno crede a chi da trentanni siede in Parlamento che considera " casa nostra". E infatti è bastato un Grillo qualsiasi per demolire i loro sogni. Per la serie che sono più seri gli istrioni che i seriosi cerimonieri e ciambellani del Palazzo.
Antonio Pochesci

 

 

1- ULTIMO GIORNO A CANNES (QUEST’ANNO SURCLASSATO DA UN ALTRO KAHN, STRAUSS) 2- RISVEGLIO DOLCEAMARO PER SORRENTINO. IL SUO \"THIS MUST BE THE PLACE\" HA TOTALMENTE DIVISO LA CRITICA INTERNAZIONALE - VA DETTO CHE NESSUN FILM HA CONVINTO PROPRIO TUTTI I CRITICI. FORSE \"LE HAVRE\" DI KAURISMAKI, CHE VIENE SEGNALATO, ASSIEME A \"THE TREE OF LIFE\" E A \"THE ARTIST\" COME UNO DEI POSSIBILI VINCITORI 3- QUASI SICURO, SEMBRA, IL PREMIO ALLA DIVINA TILDA SWINTON COME MIGLIOR ATTRICE PER \"WE NEED TO TALK ABOUT KEVIN\", MENTRE MICHEL PICCOLI E SEAN PENN SONO I PIÙ PROBABILI CANDIDATI AL PREMIO COME MIGLIOR ATTORE. MA SEMBRA CHE IL PRESIDENTE DELLA GIURIA, ROBERT DE NIRO, NON AMI MOLTO (EUFEMISMO) SEAN PENN

Next: 1- MARIA LAURA RODOTÀ TIRA BORSETTATE IN FACCIA A CARMEN LLERA, L’AMANTE ITALIANA DI STRAUSS-KAHN CHE, CON UNA LETTERA AL CORRIERE, HA DIFESO LO STUPREVOLE LEADER DELLA ‘GAUCHE CHIAVAR’ CON UNO CHIC “SO WHAT? AMA IL SESSO” 2- “PERCHÉ (SUL SERIO: PERCHÉ?) UNA DONNA INTELLIGENTE CORRE IN AIUTO DI UN UOMO ACCUSATO DI STUPRO? CARMEN LLERA AVRÀ LE SUE RAGIONI PERSONALI, MA FA UN DANNO, CULTURALE, IN SENSO LATO, A TUTTE LE PERSONE, DONNE E ANCHE UOMINI, CHE SONO VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE. IL GARANTISMO DELLE ÉLITE EUROPEE, NEL CASO STRAUSS-KAHN, RISCHIA DI FAR MALE, NEL MEDIO TERMINE, A TUTTE LE VITTIME DI STUPRO” 3- DA NEW YORK, STILLE: “IN EUROPA, (O ALMENO IN FRANCIA E IN ITALIA) IL RAPPORTO TRA SESSO E POTERE VIENE SPESSO SCAMBIATO PER UNA SPECIE DI DROIT DE SEIGNEUR”
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DAGO-CANNES

Ultimo giorno a Cannes. Risveglio dolceamaro per Paolo Sorrentino. Il suo "This Must Be The Place" ha totalmente diviso la critica internazionale. Stamane Jay Weissberg su "Variety" lo esalta ponendolo nella zona di culto dedicata a David Lynch e Quentin Tarantino. Ma Stephane Delorm dei "Cahiers" e Serge Kaganski di "Les Inrock", cioe' due delle testate di maggiore tendenza in Francia, gli dedicano la faccina triste. Pollice verso. Tiepido anche "Positif", mentre i critici magazine più popolari
come "Premiere" e "Studio" gli danno il massimo dei votin da Palma d'oro.

Terrence Malick

Va detto che nessun film ha convinto proprio tutti i critici. Forse "Le Havre" di Aki Kaurismaki, che viene segnalato, assieme a "The Tree of Life" e a "The Artist" come uno dei possibili vincitori finali. Ma anche "Habemus Papam" di Moretti e lo stesso "This Must Be The Place" vengano segnalati tra i favoriti.

this must be the place sean penn paolo sorrentino ddtv


Quasi sicuro, sembra, il premio a Tilda Swinton come miglior attrice per "We Need to Talk About Kevin", mentre Michel Piccoli e Sean Penn sono i più probabili candidati al premio come miglior attore. Ma sembra che Il presidente della giuria, Robert De Niro, non ami (eufemismo) molto Sean Penn.

Il povero Lars Von Trier si e' suicidato insieme alle sue attrici per qualsiasi premio, cacciato da un festival dove perfino i Puffi, anche loro accusati di nazismo, trionfano nei manifesti degli alberghi più alti.

 

SEAN PENN E PAOLO SORRENTINO SUL SET

1- MARIA LAURA RODOTÀ TIRA BORSETTATE IN FACCIA A CARMEN LLERA, L’AMANTE ITALIANA DI STRAUSS-KAHN CHE, CON UNA LETTERA AL CORRIERE, HA DIFESO LO STUPREVOLE LEADER DELLA ‘GAUCHE CHIAVAR’ CON UNO CHIC “SO WHAT? AMA IL SESSO” 2- “PERCHÉ (SUL SERIO: PERCHÉ?) UNA DONNA INTELLIGENTE CORRE IN AIUTO DI UN UOMO ACCUSATO DI STUPRO? CARMEN LLERA AVRÀ LE SUE RAGIONI PERSONALI, MA FA UN DANNO, CULTURALE, IN SENSO LATO, A TUTTE LE PERSONE, DONNE E ANCHE UOMINI, CHE SONO VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE. IL GARANTISMO DELLE ÉLITE EUROPEE, NEL CASO STRAUSS-KAHN, RISCHIA DI FAR MALE, NEL MEDIO TERMINE, A TUTTE LE VITTIME DI STUPRO” 3- DA NEW YORK, STILLE: “IN EUROPA, (O ALMENO IN FRANCIA E IN ITALIA) IL RAPPORTO TRA SESSO E POTERE VIENE SPESSO SCAMBIATO PER UNA SPECIE DI DROIT DE SEIGNEUR”

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1- QUELLA LETTERA "STUPREVOLE"
Maria Laura Rodotà per il Corriere della Sera

Cosa sarebbe successo se Dominique Strauss-Kahn fosse stato arrestato per furto, e una vecchia amica lo avesse difeso dicendo «non credo sia un ladro, è uno che ama i begli oggetti» ? Di sicuro, qualcuno avrebbe spiegato all'amica che c'è una certa differenza; che apprezzare l'arte è una gran cosa, portarsi via un quadro da un museo è reato. Viene da pensare che un'ipotetica amica colta e di mondo si affretterebbe a disconoscere un presunto ladro di beni artistici.

carmen llera Photo MARIA LAURA RODOTA

E allora perché (sul serio: perché?) una donna intelligente corre, con una lettera, in aiuto di un uomo accusato di stupro, quindi non di un delitto contro il patrimonio, bensì di un ben più grave reato contro la persona? Carmen Llera avrà le sue ragioni personali, quando solidarizza con Strauss-Kahn. Ma fa un danno, culturale, in senso lato, a tutte le persone, donne e anche uomini, che sono vittime di violenza sessuale.

«A volte i corpi esprimono più delle parole» , scrive Llera nella sua lettera pro-Strauss-Kahn. È vero: trovarsi addosso il corpo di un anziano economista è- se le accuse sono fondate- un'esperienza più intensa e traumatica dell'ascolto di una sua relazione sul debito greco. «Lui non è un uomo primitivo o sadico - continua Llera - ama il sesso, so what? (e allora? ndr)» . Allora, l'elegante «so what?» buttato lì presume una partner consenziente. Anche ad atti primitivi o sadici. Llera non è «mai stata una sua vittima» , assicura.

La cameriera africana che giura di essere stata aggredita da Strauss-Kahn forse sì. Di sicuro ora è una vittima di quei media che pubblicano il suo nome, ipotizzano che sia malata, cercano notizie su di lei. E accusano gli americani che le credono di puritanesimo. E il garantismo delle élite europee, nel caso Strauss-Kahn, rischia di far male, nel medio termine, a tutte le vittime di stupro.

CARMEN LLERA Photo

Fa male decidere a priori che «è stato probabilmente un rapporto consensuale» ; fa male la disinvoltura con cui alcune giustificano il simpatico ormai ex statista. Perché poi, al netto della probabile (quella sì) sincerità sentimentale di Llera, questo gusto del politicamente scorretto può diventare una pericolosa, e costrittiva, forma di conformismo (tra l'altro: cosa sarebbe successo se una forzuta cameriera nera sessualmente ossessionata dai sessantenni con l'erre moscia avesse aggredito Strauss-Kahn? Sarebbe in galera, ovvio, e nessuno le darebbe una chance).

strauss-schedato 3_pop

2- IL PIACERE DEL FORTE DI SOTTOMETTERE LA PERSONA PIÙ DEBOLE
Alexander Stille per La Repubblica

Il caso di Dominique Strauss-Kahn suscita reazioni diversissime in Francia, negli Stati Uniti e in Italia, rivelando differenze culturali tra l´America e l´Europa di grande interesse sulle questioni di sesso e potere, giustizia e ingiustizia. Per i francesi e per molti italiani lo spettacolo impietoso di Strauss-Kahn, portato in tribunale in manette davanti ai giornalisti, sembra una forma di accanimento barbarico nei confronti di un uomo indifeso, trattato come un delinquente quando per la legge dovrebbe essere ancora innocente. E considerano il trattamento particolarmente severo come una specie di sfregio verso la Francia. Per gli americani ha un aspetto diverso. Un´amica mi scrive il giorno dopo l´arresto: «Amo molto il fatto che qui i diritti di una cameriera africana vengano presi sul serio».

Strauss-Kahn

Gli europei devono capire meglio il contesto americano. Strauss-Kahn non è stato oggetto di particolare accanimento. Il cosiddetto "perp walk," (la passeggiata dell´imputato in manette davanti ai giornalisti) è un rito crudele, barbarico ma democratico e bipartisan che subiscono imputati di tutte le categorie sociali, siano assassini, ladri o pezzi grossi di Wall Street.

Strauss-Kahn

La giustificazione è semplice: una persona arrestata, per ragioni di sicurezza, dev´essere portata in tribunale in manette e non c´è nessun motivo di differenziare il ladro dal banchiere, facendo sconti al potente. Gli Stati Uniti hanno un rapporto ambivalente nei confronti del potere e del successo economico. Tollerano livelli di disuguaglianza economica pazzeschi. Ma, allo stesso tempo, convivono con una cultura democratica molto forte e se il ricco vìola la legge c´è un particolare gusto (o schadenfreude) nel chiedergli di pagare l´intero conto.

Strauss-Kahn

Gli Stati Uniti - a differenza di molti paesi europei - credono che la punizione abbia un valore positivo in sé: sia come riscatto per la vittima sia come deterrente per gli altri e sia per soddisfare un senso di giustizia della collettività. Un presidente di una società, fallita nel 2001, è ancora in prigione per scontare una condanna di 24 anni. Quanto tempo avrebbe passato in galera in Italia?

STRAUSS KAHN

Gli Stati Uniti grazie al movimento femminista e allo spostamento massiccio di donne dentro il mondo del lavoro, prendono molto sul serio il problema del «sexual harrassment», delle molestie sessuali, soprattutto quando sono un abuso di potere. Certamente è presente un elemento di puritanesimo nella cultura americana: fino a poco tempo fa il semplice adulterio bastava per rovinare una carriera politica.

Così fu nel caso Gary Hart, che ha dovuto ritirarsi dalla campagna elettorale quando è stata pubblicata una sua foto con la giovane modella Donna Rice in ginocchio. Così fu nel caso del presidente Bill Clinton e la stagista Monica Lewinsky.

Monica Lewinsky e Bill Clinton

Gli Stati Uniti, in un modo un po´ ingenuo, si aspettano che il comportamento dei politici sia superiore di quello di altri uomini, ignorando che invece c´è un rapporto stretto tra sesso e potere. Henry Kissinger, uomo molto più potente che bello, disse che il potere è il più grande afrodisiaco per spiegare l´inspiegabile fatto che lui riuscisse ad attrarre l´attenzione di belle donne. Piace o non piace: le donne (e gli uomini) sono attratte dall´uomo di potere.

Ma gli Stati Uniti hanno imparato qualcosa dopo la vicenda Clinton-Lewinsky. L´adulterio non basta per distruggere una carriera: il potente deve aver vìolato la legge o abusato del suo potere. Così, il governatore di New York Elliot Spitzer ha dovuto dimettersi per avere frequentato prostitute - un crimine che aveva denunciato nella sua carriera di magistrato.
In Francia da tempo i potenti mostrano il loro potere soprattutto in materia di sesso. La discrezione e la protezione del privato hanno i loro pregi. Ma in molti casi, sono state utilizzate per dare impunità agli uomini di potere.

clinton-lewinski

La stampa francese ha taciuto la seconda famiglia di François Mitterrand, considerandolo come fatto puramente privato, ignorando un particolare di grande rilevanza pubblica: lo Stato francese ha aiutato a mantenere l´amante di Mitterrand e sua figlia. Se il caso di Strauss-Kahan fosse accaduto in Francia è molto probabile che la vicenda sarebbe finita in modo molto diverso.

«Non sarebbe mai venuto fuori», ha scritto l´altro giorno Stephen Clarke, un francesista americano. Alla donna avrebbero chiesto: «Ma perché metti a rischio il tuo posto di lavoro e il tuo permesso di soggiorno? In fondo, è la tua parola contro la sua. E che pensi che crederanno, tu, una nessuna, o uno degli uomini più brillanti e famosi del Paese?».

ruby berlusconi

In Europa, (o almeno in Francia e in Italia) il rapporto tra sesso e potere viene spesso scambiato per una specie di droit de seigneur. Purtroppo il potere è un afrodisiaco anche per il potente che s´illude di essere attraente per tutte le donne. Un atteggiamento alimentato dall´impunità. A parte il caso Berlusconi-Ruby, pensiamo all´indulgenza con cui è stato giudicato il deputato Udc, Cosimo Mele: porta in ospedale una prostituta che aveva fatto un´overdose di cocaina nella sua stanza d´albergo. Non solo non si dimette, ma si congratula con se stesso per non essere fuggito.

BERLUSCONI RUBY

C´è forse qualcosa di arcaico e di patriarcale nel rapporto di Strauss-Kahn con le donne; ricordiamoci che per secoli e secoli per un aristocratico era considerato quasi un diritto prendere (anche con forza) le donne di servizio. E questo riflesso rimane in qualche modo nell´inconscio dei potenti di oggi. In Europa, la molestia sessuale viene interpretata (a torto) come espressione naturale del desiderio e di gioia di vita. Invece, molto spesso, è una forma di prepotenza, il piacere del forte di sottomettere la persona più debole.

 

 

ITALIA DIETRO LA LAVAGNA – EUROZONA ALLA DERIVA: LA GRECIA A RISCHIO CRAC (DETTO DAL MINISTRO DELL’ECONOMIA FRENCESE!), PORTOGALLO E IRLANDA PRONTE A SEGUIRE, LA SPAGNA IN PREDA AL MARASMA DELL’INDIGNAZIONE E DELLA DISOCCUPAZIONE, ED ORA LA BOCCIATURA DI STANDARD & POOR’S AL BELPAESE: ’’le attuali prospettive di crescita sono deboli e l’impegno politico per riforme che aumentino la produttivita’ sembra incerto’’ – Più CHE PISAPIA, ECCO IL VERO PERICOLO PER IL GOVERNO DEL BANANA…

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Ansa.it

L'agenzia Standard & Poor's ha tagliato l'outlook dell'Italia da stabile a negativo, confermando il rating A+ al debito a lungo termine. E' quanto si legge in una nota, in cui si sottolinea che ''le attuali prospettive di crescita sono deboli e l'impegno politico per riforme che aumentino la produttivita' sembra incerto''.

standard & poor's

Allo stesso tempo, spiega S&P's in una nota diffusa nella notte in cui ha confermato anche il rating A-1+ al debito a breve, "il potenziale ingorgo politico potrebbe contribuire ad un rilassamento nella gestione del debito pubblico. Come risultato, crediamo che le prospettive dell'Italia per ridurre il debito pubblico siano diminuite". L'outlook negativo sull'Italia riflette "la previsione di S&P's dei rischi collegati al piano di riduzione del debito nel periodo 2011-2014 e implica una possibilità su tre che i rating possano essere ridotti nei prossimi 24 mesi".

Secondo l'agenzia, "i rischi sono connessi alla crescita dell'economia più debole delle nostre attuali stime, che prevedono un +1,3% nel periodo 2011-2014". Per questo motivo, "il debito dell'Italia potrebbe ristagnare agli attuali alti livelli". D'altro canto, avverte comunque l'agenzia, "se il governo riesce ad ottenere sostegno politico per l'attuazione di riforme strutturali a favore della competitività, ponendo le basi per una crescita economia più elevata ed una più veloce riduzione del debito, i rating potrebbero rimanere al livello attuale".

Tremonti Taglia da Libero

"Il potenziale ingorgo politico potrebbe contribuire ad un rilassamento nella gestione del debito pubblico. Come risultato, crediamo che le prospettive dell'Italia per ridurre il debito pubblico siano diminuite". E' quanto si legge nella nota con cui Standard & Poor's ha tagliato l'outlook dell'Italia da stabile a negativo, in cui si sottolinea comunque che "se il governo riuscirà ad ottenere sostegno politico per l'attuazione di riforme strutturali a favore della competitività, ponendo le basi per una crescita economica più elevata ed una più veloce riduzione del debito, i rating potrebbero rimanere al livello attuale".

TREMONTI, ITALIA RISPETTERA' IMPEGNI PRESI - "L'Italia rispetterà i suoi impegni". E' quanto afferma in una nota il Ministero dell'Economia che, in relazione al declassamento di Standard&Poor's, sostiene: "le valutazioni espresse e confermate nei giorni scorsi dalle principali organizzazioni internazionali sono molto diverse da quelle espresse oggi da Standard & Poor's". Inoltre i dati della crescita economica e del bilancio pubblico "sono stati costantemente migliori del previsto".

BERLUSCONI TREMONTI

I dati macroeconomici sulla base dei quali l'agenzia S&P's ha confermato il proprio giudizio lo scorso dicembre, "non solo non hanno subito variazioni sfavorevoli nel corso del primo trimestre 2011, ma in alcuni casi sono risultati migliori" prosegue la nota del Tesoro diffusa dopo che l'agenzia di rating ha rivisto da "stabile" a "negativo" le prospettive dell'Italia pur confermando lo stesso rating per il debito a breve e a lungo termine.

Tremonti visto da Frassetto

Il comunicato ricorda che "le valutazioni fatte dal Governo Italiano sono sempre state estremamente prudenziali. I dati tanto della crescita economica, quanto del bilancio pubblico sono stati costantemente migliori del previsto. Così è appena stato anche per il 2010. I molto positivi dati Istat di ieri ne sono conferma". Come ha dimostrato negli anni passati, e da ultimo negli anni di questa crisi, "l'Italia - conclude la nota - è stata, è, e sarà un paese con risorse economiche e politiche tali da fargli sempre rispettare gli impegni presi".

TESORO, ESCLUSA IN ASSOLUTO PARALISI POLITICA - "L'unico elemento nuovo, pare costituito dal rischio di una possibile 'paralisi' politica. (political gridlock). Questa è da escludere in assoluto". E' quanto si legge nella nota del Ministero dell'Economia, guidato da Giulio Tremonti, a commento della decisione di S&P's di tagliare l'outlook dell'Italia.

"Per quanto riguarda l'economia, il Governo ha avviato ed intensificherà il ciclo di interventi riformatori; per quanto riguarda il bilancio pubblico, sono in avanzata fase di preparazione i provvedimenti mirati al rispetto dell'obiettivo di pareggio di bilancio per il 2014. Questi avranno entro luglio l'approvazione da parte del Parlamento". E' quanto si legge in una nota del Tesoro, a commento della decisione di Standard & Poor's di rivedere in negativo l'outlook dell'Italia.

 

 

Ti sistema la banca “di sistema” - penati accusa: la ristrutturazione dell’impero ligresti grida vendetta! – alla banca di ghizzoni-rampl-palenzona “basterebbero meno di 80 milioni per rilevare il 6,6% di Fonsai pattuito, ma ne paga 170: la differenza viene elargita ai Ligresti - È un prezzo più basso di quello offerto da Groupama, argomenta Unicredit: ma i francesi pagavano per il controllo (ergo l´Opa); mentre per Unicredit è una ristrutturazione”…

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Alessandro Penati per La Repubblica

Se il buon giorno si vede dal mattino, quello di Unicredit, novella banca "di sistema", promette di essere plumbeo: operazioni "di sistema" come la ristrutturazione Premafin-Fonsai non sono un buon presagio di redditività, o di scintille in Borsa. Per la Consob, quella di Premafin-Fonsai è una ristrutturazione. "La società è in una situazione di crisi attestata", e pertanto Unicredit è esonerata dall´Opa.

Giulia Paolo Jonella e Salvatore Ligresti

L´operazione quindi, va valutata come salvataggio. Ma di quale azienda? Più della compagnia assicurativa Fonsai, a rischio dissesto sono Premafin, che la controlla con poco meno del 42%, e le altre holding più a monte: la solita piramide con cui i Ligresti controllano Premafin. Tralasciamo per semplicità le holding a monte. Premafin è chiaramente in crisi: la sua unica attività, la quota in Fonsai, ai prezzi di mercato vale 301 milioni, ed è tutta in pegno alle banche (Unicredit capofila) a fronte di un indebitamento di 302. Di fatto, Fonsai è delle banche creditrici. L´unica attività rimasta ai Ligresti è il valore del premio di controllo.

In una situazione simile, qualsiasi banca agirebbe a tutela dei propri crediti. Potrebbe richiede il reintegro della garanzia; ma i Ligresti non hanno i soldi per farlo. O imporre la vendita della quota Fonsai al miglior offerente, e con l´incasso del premio di controllo rimborsare anche i debiti delle società a monte; ma così se ne mette a rischio l´italianità! O escutere il pegno, diventare azionista di controllo di Fonsai, ristrutturarla, valorizzarla e ricollocarla sul mercato: bella operazione di ristrutturazione, ma non "di sistema". O convertire il debito in azioni, diluendo i Ligresti, per poi procedere come sopra alla ristrutturazione.

Salvatore e Jonella Ligresti

Invece, Unicredit mette mano al portafogli per aumentare il valore della garanzia (Fonsai) offerta dal debitore Premafin in crisi: 170 dei 450 milioni dell´aumento Fonsai saranno versati dalla banca. Stupefacente. E inefficiente: dei 170 milioni, solo il 42% (la quota Premafin) andrà ad aumentare la garanzia; il resto sarà a beneficio degli altri creditori di Fonsai (Mediobanca in primis).

Ma non basta: invece di pretendere che i Ligresti mettano nuove risorse in Premafin, Unicredit gliele elargisce a fondo perduto. Per sottoscrivere la sua quota di aumento, infatti, Unicredit non acquisterà i diritti sul mercato, ma dai Ligresti a un prezzo almeno doppio: se per esempio l´aumento avvenisse ai valori odierni, 5,8 euro, Unicredit pagherebbe ogni nuova azione 12,7 euro.

ALESSANDRO PENATI

Vale a dire, le basterebbero meno di 80 milioni per rilevare il 6,6% di Fonsai pattuito, ma ne paga 170: la differenza viene elargita ai Ligresti. È un prezzo più basso di quello offerto da Groupama, argomenta Unicredit: ma i francesi pagavano per il controllo (ergo l´Opa); mentre per Unicredit è una ristrutturazione.

Tanta munificenza a vantaggio di un imprenditore straordinario colpito dalla sfortuna? Non direi. Tra operazioni in conflitto di interessi, affari immobiliari e investimenti dubbi, la gestione Ligresti di Fonsai è stata disastrosa (come ben riassunto su Affari&Finanza dal 3/5). Non bastasse, i Ligresti si sono fatti pagare emolumenti per 60 milioni in 5 anni. Almeno di questi, Unicredit dovrebbe pretendere la restituzione.

ALESSANDRO PROFUMO JONELLA LIGRESTI

Sorge il dubbio che per Unicredit sia un´operazione di marketing. Da domani, ogni imprenditore italiano vorrà essere suo cliente. Se le cose vanno male, potranno richiedere il "trattamento Ligresti" e lanciare un aumento di capitale: Unicredit sarà felice di sottoscriverlo, e di fornire all´imprenditore, a fondo perduto, le risorse per mantenere il controllo.

E non è finita. Viene richiesto un aumento da 350 milioni anche alla Milano Assicurazioni, controllata di Fonsai, che non ne ha bisogno: non serve a migliorare i solvency ratio del gruppo, non previsti dalla regolamentazione attuale; ed è l´opposto di quanto Fonsai potrebbe fare per patrimonializzarsi, ovvero, cedere attività. A meno che si stia preparando il terreno per una fusione tra le due assicurazioni: il costo, oggi, sulle spalle della minoranza della Milano; il beneficio, domani, a chi controlla Fonsai. Il gruppo smentisce. Ma a pensar male, con le operazioni di sistema, spesso si indovina.

 

Can cannes - MALICK IN POLE per la palma d’oro - \"Un tacchino che sogna di essere un pavone\". Così su \"The Guardian\" bolla \"This Must Be The Place\" di Sorrentino, mentre esalta il violentissimo \"Drive\", film americano di Refn, come il \"guilty pleasure\", il piacere privato del festival - Anche sulle pagine di \"Liberation\" viene considerato non troppo riuscito il film italiano, malgrado la strepitosa performance di Sean Penn…

Next: 1- SIETE PRONTI A FESTEGGIARE IL SECONDO FUNERALE ALL’EGO-LATRINA DI SGARBI? 2- ORA, DOPO LA TV, TOCCA AL RUOLO DI CURATORE DEL PADIGLIONE D’ARTE DI VENEZIA 3- PIOVONO LE DEFEZIONI PER LE 20 MOSTRE IN TUTTA ITALIA DESTINATE A 1200 AUTORI 4- VALE PER TUTTI QUANTO SCRIVE NELLA SUA LETTERA DI DISDETTA L’ARTISTA CRISTIANO PINTALDI: “LA DEMOLIZIONE DA PARTE DI SGARBI DELLA CREDIBILITÀ DEL NOSTRO PADIGLIONE NAZIONALE ATTRAVERSO UNA MOSTRA CHE AFFIANCA PROFESSIONISTI A DILETTANTI ALLO SBARAGLIO SENZA NESSUN CRITERIO è UN CHIARO TENTATIVO DI DELEGITTIMAZIONE DI TUTTO UN SETTORE PROFESSIONALE, LA PIÙ GRANDE MANCANZA DI RISPETTO CHE SI POSSA AVERE NEI CONFRONTI DI OGNI ARTISTA. IL TITOLO DELLA MOSTRA QUINDI \"L’ARTE NON È COSA NOSTRA\" DIVENTA LETTERALMENTE CORRETTO, VOI CON L’ARTE NON AVETE NIENTE A CHE FARE”
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DAGO-CANNES
"Un tacchino che sogna di essere un pavone". Così su "The Guardian" Jan Brooks bolla "This Must Be The Place" di Paolo Sorrentino, mentre esalta il violentissimo "Drive", film americano di Nichola Winding Refn, come il "guilty pleasure", il piacere privato del festival.

Anche sulle pagine di "Liberation" viene esaltato come novita' "Drive" e viene considerato non troppo riuscito il film italiano, malgrado la strepitosa performance di Sean Penn. Il fatto di essere usciti nello stesso
giorno non ha fatto un gran bene a "This Must Be The Place" e ha invece lanciato "Drive" come un "Fast and Furious" inventivo e intelligente che non ha nessuno degli accademismi di Sorrentino.

Terrence Malick

Anche per quanto riguarda il parallelismo tra vecchi nazisti e vecchi ebrei rischia di far scivolare il film italiano verso "un concetto leggermente scomodo" scrive il "Guardian".

Almeno "Drive", pur diretto da un maestri di iperviolenza nordica (Bossi lo dovrebbe vedere) non tocca il pericoloso argomento ebrei e nazisti. Solo edificante "La source des femmes" di Radu Mihaileanu, accolto con parecchi fischi, con la sua storia di donne arabe che lottano per migliorare la loro condizione di vita facendo lo sciopero dell'amore. Soporifero il turco "Once Upon a Time in Anatolia" di Nure Bing Ceylan,molto amato pero' dalla critica più' parruccona che ha retto fino alla fine senza cedere al sonno.

Chiude il tutto il quasi musicarello "Les bien-aimee" di Christophe Honore' con una Catherine Deneuve piuttosto appesantita e sua figlia Chiara Mastroianni che mostra il sedere. Niente di nuovo, ma grande performance di Milos Forman come ex marito arrapato della Deneuve. Pubblico in sala stremato.

2- MALICK IN POLE CON KAURISMAKI E DARDENNE
Ansa.it

Ormai, a giochi quasi fatti, l'epopea spirituale di THE TREE OF LIFE di Terrence Malick, si dovrebbe avviare con passo lento verso la vittoria della Palma d'oro o correre, almeno, per i premi più importanti. Ma per un festival di Cannes quasi in chiusura, un pugno di altri film potrebbero minacciare questa vittoria avvantaggiandosi del fatto che Lars Von Trier, autore del bel film MELANCHOLIA è, anche se non ufficialmente, fuori gioco.

Tre i supercandidati tra palma d'oro, Grand Prix e regia: Aki Kaurismaki con LE HAVRE favola piena di poesia sull'immigrazione, i fratelli Dardenne con IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA la scoperta del bene di un ragazzino molto Pinocchio e, infine THE ARTIST del francese Michel Hazanavicius, geniale film bianco e nero e muto che non annoia mai.

Film sorpresa quello passato oggi, ovvero DRIVE del regista danese Nicolas Winding Refn, una miscela esplosiva di ritmo, musica, auto e sangue firmate dal regista considerato il Tarantino danese. A favore di Terrence Malick, oltre al valore indiscutibile del suo film , ci sarebbe anche la sua leggenda.

Ovvero una Palma d'oro a lui potrebbe costringerlo, vincendo la sua proverbiale fobia, a comparire in pubblico e, non di nascosto, al Grand Theatre Lumiere. Cosa che sarebbe per la manifestazione di Cannes un colpaccio non da poco per un regista come lui che si é concesso al pubblico solo al Festival di Roma nel 2007. Per i ruoli femminili la rosa sembra ristretta a tre: la madre-coraggio che non rinuncia ad amare il figlio-mostro interpretata da Tilda Swinton in WE NEED TO TALK ABOUT KEVIN di Lynne Ramsay, la generosa mamma in affido dei Dardenne ossia Cecile de France e la depressa Kirsten Dunst indifferente alla fine del mondo del film di Lars Von Trier.

Più ampia la rosa per la palma alla migliore interpretazione maschile in cui vanno considerati certamente l'amletico pontefice senza coraggio, Michel Piccoli, di HABEMUS PAPAM di Nanni Moretti e il rocker punk depresso interpretato da Sean Penn in THIS MUST BE THE PLACE di Paolo Sorrentino.

Altri grandi attori potrebbero infine nella rosa: il chirurgo estetico psicopatico di Pedro Almodovar, Antonio Banderas per la sua notevole interpretazione minimalista, il padre anni '50 di Brad Pitt nel film di Terrence Malick, non dimenticando l'umanissimo lustrascarpe di LE HAVRE di Kaurismaki, André Wilms. E questo quando ci sono ancora due film in concorso, UNCE UPON A TIME IN ANATOLIA del turco Ceylan e LA SOURCE DES FEMMES di Radu Mihaileanu, entrambi molto attesi.

 

 


1- SIETE PRONTI A FESTEGGIARE IL SECONDO FUNERALE ALL’EGO-LATRINA DI SGARBI? 2- ORA, DOPO LA TV, TOCCA AL RUOLO DI CURATORE DEL PADIGLIONE D’ARTE DI VENEZIA 3- PIOVONO LE DEFEZIONI PER LE 20 MOSTRE IN TUTTA ITALIA DESTINATE A 1200 AUTORI 4- VALE PER TUTTI QUANTO SCRIVE NELLA SUA LETTERA DI DISDETTA L’ARTISTA CRISTIANO PINTALDI: “LA DEMOLIZIONE DA PARTE DI SGARBI DELLA CREDIBILITÀ DEL NOSTRO PADIGLIONE NAZIONALE ATTRAVERSO UNA MOSTRA CHE AFFIANCA PROFESSIONISTI A DILETTANTI ALLO SBARAGLIO SENZA NESSUN CRITERIO è UN CHIARO TENTATIVO DI DELEGITTIMAZIONE DI TUTTO UN SETTORE PROFESSIONALE, LA PIÙ GRANDE MANCANZA DI RISPETTO CHE SI POSSA AVERE NEI CONFRONTI DI OGNI ARTISTA. IL TITOLO DELLA MOSTRA QUINDI \"L’ARTE NON È COSA NOSTRA\" DIVENTA LETTERALMENTE CORRETTO, VOI CON L’ARTE NON AVETE NIENTE A CHE FARE”

Next: 1- IL LEADER DELLA “GAUCHE CHIAVAR” SPOSA ANCHE LUI IL “METODO BOFFO” PER OPHELIA 2- STRAUSS-KAHN HA INGAGGIATO “UN’ARMATA” DI 007 PER SCOVARE I PUNTI DEBOLI DELLA VITA RECENTE E PASSATA DELLA VEDOVA AFRICANA VITTIMA DELLA VIOLENZA. INDAGHERANNO SULLE SUE AMICIZIE, FRUGHERANNO NEI SUOI RAPPORTI PERSONALI, CERCHERANNO TESTIMONI CHE POSSANO METTERLA IN CATTIVA LUCE. COME È ARRIVATA DALLA GUINEA A NEW YORK? CON CHI ANDAVA A LETTO? E COSA FACEVA NEL SUO PAESE D’ORIGINE? UN “LAVORO SPORCO” DOVE NON MANCHERANNO COLPI BASSI 3- LA PRIMA DISINFORMATIA MESSA IN ATTO DAL METODO DSK: LA NOTIZIA - POI SMENTITA - CHE LA CAMERIERA VIVEVA IN UN EDIFICIO DEL BRONX ABITATO DA SIEROPOSITIVI 4- LA SERA PRIMA DI OPHELIA AVANCES, RESPINTE, DI DSK A DUE DIPENDENTI DELL’HOTEL 5- NELLA SUITE DEL SOFITEL SI È SPACCATO IL MONDO. LIBERTINAGGIO, SEDUZIONE, STUPRO, VITTIMA, CONSENSO, POTERE, POVERTÀ, SESSO, UGUAGLIANZA, È SALTATO TUTTO IN ARIA
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1- NO, SGARBI NO
Carlo Alberto Bucci per La Repubblica

Primi no al Padiglione Italia. L´inaugurazione della Biennale è tra meno di due settimane, ma la macchina organizzativa è in ritardo, sia per la mostra in Laguna sia per le 20 esposizioni in tutta Italia che, secondo Vittorio Sgarbi, dovevano raccogliere 1200 autori. E piovono le defezioni.

Vittorio Sgarbi Sindaco del Comune di Salemi TP

Il primo a scriverne è stato Guglielmo Gigliotti sull´edizione on line del Giornale dell´Arte. Hanno declinato l´invito -tra gli altri - Gianluigi Toccafondo, Loris Cecchini, Perino e Vele, Felice Levini, Marisa Albanese, Cristiano Pintaldi, tre esponenti della Scuola di San Lorenzo come Nunzio, Marco Tirelli e Giuseppe Gallo .

Rinuncia anche Paolo Canevari: «Ritengo offensivo che una mostra di tale importanza (a detta di Sgarbi) sia organizzata richiedendo la partecipazione agli artisti a neanche un mese dall´inaugurazione». In più a molti è stato chiesto dall´organizzazione di spedire l´opera a loro spese, e di pagare per avere il catalogo. Defezioni anche tra i critici: si sono dimessi dal comitato chiamato a selezionare gli artisti Marco Tonelli e Marco Senaldi.

2- A SGARBI C'È CHI DICE NO
LE PRIME DEFEZIONI, TRA CRITICI E ARTISTI, AL PADIGLIONE ITALIANO DELLA BIENNALE
Guglielmo Gigliotti sull´edizione on line del Giornale dell´Arte- http://www.ilgiornaledellarte.com

Scricchiola il Padiglione italiano di Vittorio Sgarbi alla 54ma Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Le prime crepe sono sorte nel comitato di studio costituito dal sindaco di Salemi: una decina di critici d'arte incaricati di stilare i nomi degli artisti inviati nei «padiglioni» regionali.

loris cecchini e ines musumeci greco

In seguito all'animata conferenza stampa il 5 maggio a Roma dove Sgarbi ha presentato l'articolato progetto di Padiglione primario, sue sezioni distaccate ed eventi collaterali, si è da subito dimesso Marco Tonelli. Poi Marco Senaldi. Infine una serie di artisti invitati, il cui elenco si allunga di ora in ora: Marco Tirelli, Alfredo Pirri, Gregorio Botta, Piero Pizzi Cannella, Loris Cecchini, Giuseppe Gallo, Perino e Vele, Daniele Puppi, Felice Levini, Marisa Albanese, Luca Padroni. Pure Jannis Kounellis dice no. Il problema è convincere Anna Fendi a non prestare l'opera di cui è proprietaria.

loris cecchini pino corrias e micol veller

Dichiara Marco Tonelli: «Mi dimetto dal comitato di studi perché è stato delegittimato il nostro ruolo quando, nonostante un collegiale accordo riguardo al novero di artisti da invitare, ho scoperto durante la presentazione alla stampa del Padiglione Italia il 5 maggio, che nelle liste rese pubbliche molti artisti indicati da noi componenti sono stati da Vittorio Sgarbi esclusi e sostituiti con altri.

Ma mi dimetto, oltre che per i ritardi organizzativi, anche per manifestare la mia solidarietà verso gli artisti selezionati e allertati ma poi tenuti in sospeso per mesi, con inviti che sono arrivati a meno di un mese dall'inaugurazione della mostra, per non parlare del dispiacere per quelli che si sono trovati esclusi a loro e nostra insaputa ma che hanno ugualmente lavorato negli ultimi mesi all'opera da presentare».

Sgarbi Salemi

Marco Senaldi: «Mi ritiro, ma non posso dire che mi dimetto perché non ho mai avuto una chiara lettera di incarico. All'inizio ho aderito perché il sistema dell'arte è asfittico e c'e bisogno di una rottura, ma non con questa approssimazione e confusione, con questo scarso rispetto delle professionalità: così si cade dalla padella alla brace. Qui c'è di mezzo lo Stato, un ministero, un importante appuntamento della cultura mondiale, non si scherza. Mi hanno chiesto di fare cento nomi. Alla fine, senza preavviso, nelle liste ne ho trovato uno. Il mio compito si esaurisce qui».

A SGARBI C'È CHI DICE NO, SECONDA PUNTATA
Si allunga l'elenco degli artisti che declinano l'invito a esporre al Padiglione italiano di Vittorio Sgarbi alla 54ma Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Dopo il no di Marco Tonelli e Marco Senaldi del comitato di studi e il no degli artisti Jannis Kounellis, Marco Tirelli, Alfredo Pirri, Gregorio Botta, Giuseppe Gallo, Loris Cecchini, Perino e Vele, Daniele Puppi, Felice Levini, Marisa Albanese, Luca Padroni, Luigi Serafini, ora si aggiungono anche Nunzio, Paolo Grassino, Paolo Canevari, Davide La Rocca, Loredana Longo, Andrea Galvani, Francesco Simeti, Luisa Rabbia, Andrea Mastrovito, Paola Margherita, Adalberto Abate, Carla Bedini, Nicola Vinci, Paolo Schmidlin, Luca Vitone, Gianluigi Toccafondo.

Dichiara a riguardo Paolo Canevari: «Credo fermamente che l'Arte sia un territorio sacro che va difeso anche attraverso le scelte personali. Ho lavorato e difeso attraverso il mio lavoro l'idea dell'Arte e la sua importanza, non ho dunque nessuna intenzione di partecipare alla manifestazione presieduta dal Sig. Vittorio Sgarbi e non ho nessuna intenzione di avere all'interno della esposizione un mio lavoro. Ritengo anche offensivo che una mostra di tale importanza (a detta del Sig. Vittorio Sgarbi) sia organizzata richiedendo la partecipazione agli Artisti a neanche un mese dall'inaugurazione».

Lucrezia Lante Della Rovere e Marco Tirelli - Copyright Pizzisi49 ila massimo ben lign marchesani luigi serafini

Prosegue Giuseppe Gallo: «Sgarbi non ha fatto altro che sparare con un cannone addosso a un cadavere già putrefatto. Ha individuato il problema della crisi intellettuale del sistema artistico italiano, ma non è riuscito a seminare una possibilità di riscatto, di dignità e di nuovo pensiero. Perciò è ancora più condannabile».

Paolo Grassino: «Quando ho chiesto agli organizzatori informazioni sul trasporto dell'opera, mi hanno risposto che sarebbe stato a mio carico il trasporto dell'opera da Torino, dove vivo, a Mestre. Per email invece mi è giunta, sempre dall'ufficio organizzativo, una proposta promozionale da parte dell'editore: costo di una copia del catalogo a € 23,40 anziché € 39,00».

Davide La Rocca: «Si mette tutto insieme, pittori della domenica, artisti del fine settimana e quelli a tempo pieno, per neutralizzare il pensiero. In questo modo si vorebbe dimostrare che l'arte è superflua e insignificante, incapace di incidere nella società».

sgarbi berlusconi

Felice Levini è stato tra i primi a dichiarare agli organizzatori la sua rinuncia a far parte degli artisti del Padiglione italiano, già al momento dei preliminari contatti: «È un padiglione senza progetto», spiega, «senza idea, senza una visione, quindi non ha nulla per cui combattere o da difendere. È un Padiglione da irresponsabili perché nessuno si assume una responsabilità culturale. Il mondo ci riderà dietro».

cle04 cristiano pintaldi bonito oliva

Daniele Puppi: «Ho declinato l'invito perché non c'erano le condizioni tecnico-operative per poter realizzare il lavoro».

Luigi Serafini aveva già espresso le motivazioni del suo diniego a «la Repubblica» asserendo che «l'ossessione tassonomica di Sgarbi non credo serva né agli artisti né al pubblico», mentre Andrea Galvani ha dichiarato in un video pubblicato da «Artribune»: «Prima cosa non c'erano i tempi tecnici per pensare a un nuovo progetto.

MICOL CON LATO ARTISTI GIUSEPPE GALLO CRISTIANO PINTALDI

Ma poi ci sono altre motivazioni, molto gravi. Io, Francesco Simeti, Luisa Rabbia e Andrea Mastrovito, invitati per il Padiglione Italia all'Istituto italiano di cultura di New York, avevamo inviato una lettera agli organizzatori dove ponevamo tre domande precise mediante le quali chiedevamo delle spiegazioni rispetto a una loro lettera ufficiale contenente proposte indecenti. Non ci hanno risposto, ma Sgarbi mi ha telefonato, alle 9 di mattina di domenica, per chiedermi se la nostra posizione era politica».

Spiega il giovane Nicola Vinci: «È dura ingoiare il rospo di dover rinunciare alla riga sulla Biennale all'interno del mio curriculum. Preferisco però che questo spazio venga occupato dalla mia dignità di uomo, di persona, di artista piuttosto che da una riga nera che testimonia l'adesione ad una superficialità che non ho mai gradito».

Vittorio Sgarbi FRANCESCA MARTINOTTI JANNIS KOUNELLIS

Racconta Luca Vitone di aver «ricevuto una e-mail sabato 14 maggio (...), in cui mi si chiede di spedire un'opera indicandomi un indirizzo, invitandomi a farla pervenire tra il 16 e il 20 maggio con la precisazione che la copertura assicurativa partirà dal luogo di ricezione. Spedire un "pacco" insomma senza sapere che tipo di spazio è stato destinato al mio lavoro, senza aver avuto la possibilità di fare un sopralluogo e di conseguenza decidere l'opera da esporre, per una mostra che si inaugura il primo giugno. Ça va sans dire che non sono queste le modalità di lavoro consone a un'istituzione di tale importanza».

vil38 bonito oliva kounellis

Jannis Kounellis, benché contrario allo spirito del Padiglione italiano e molto polemico con Vittorio Sgarbi (sul «il Riformista» del 17 maggio, accoppiandolo a Francesco Bonami, definisce entrambi «poco inclini alla ricerca e al pensiero», in gara «a chi la spara più grossa»), cede alla volontà di una sua collezionista di esporre un'opera di cui è proprietaria.

Agli organizzatori del Padigione italiano Cristiano Pintaldi spiega così i motivi del suo no a Sgarbi: «Ricevere un invito per una mostra così importante a soli 13 giorni dalla sua inaugurazione è la cosa meno professionale che io abbia mai sentito; inoltre la demolizione da parte di Vittorio Sgarbi della credibilità del nostro padiglione nazionale attraverso una mostra che affianca professionisti a dilettanti allo sbaraglio senza nessun criterio è un chiaro tentativo di delegittimazione di tutto un settore professionale, la più grande mancanza di rispetto che si possa avere nei confronti di ogni artista. Il titolo della mostra quindi "L'arte non è cosa nostra" diventa letteralmente corretto, infatti voi con l'arte non avete niente a che fare».

Sgarbi Nonleggerlo

3- SIORE E SIORI, LA LISTA DEGLI ARTISTI DI SGARBI. SE SIETE IN GRADO DI CAPIRCI QUALCOSA...

 

1- IL LEADER DELLA “GAUCHE CHIAVAR” SPOSA ANCHE LUI IL “METODO BOFFO” PER OPHELIA 2- STRAUSS-KAHN HA INGAGGIATO “UN’ARMATA” DI 007 PER SCOVARE I PUNTI DEBOLI DELLA VITA RECENTE E PASSATA DELLA VEDOVA AFRICANA VITTIMA DELLA VIOLENZA. INDAGHERANNO SULLE SUE AMICIZIE, FRUGHERANNO NEI SUOI RAPPORTI PERSONALI, CERCHERANNO TESTIMONI CHE POSSANO METTERLA IN CATTIVA LUCE. COME È ARRIVATA DALLA GUINEA A NEW YORK? CON CHI ANDAVA A LETTO? E COSA FACEVA NEL SUO PAESE D’ORIGINE? UN “LAVORO SPORCO” DOVE NON MANCHERANNO COLPI BASSI 3- LA PRIMA DISINFORMATIA MESSA IN ATTO DAL METODO DSK: LA NOTIZIA - POI SMENTITA - CHE LA CAMERIERA VIVEVA IN UN EDIFICIO DEL BRONX ABITATO DA SIEROPOSITIVI 4- LA SERA PRIMA DI OPHELIA AVANCES, RESPINTE, DI DSK A DUE DIPENDENTI DELL’HOTEL 5- NELLA SUITE DEL SOFITEL SI È SPACCATO IL MONDO. LIBERTINAGGIO, SEDUZIONE, STUPRO, VITTIMA, CONSENSO, POTERE, POVERTÀ, SESSO, UGUAGLIANZA, È SALTATO TUTTO IN ARIA

Previous: 1- SIETE PRONTI A FESTEGGIARE IL SECONDO FUNERALE ALL’EGO-LATRINA DI SGARBI? 2- ORA, DOPO LA TV, TOCCA AL RUOLO DI CURATORE DEL PADIGLIONE D’ARTE DI VENEZIA 3- PIOVONO LE DEFEZIONI PER LE 20 MOSTRE IN TUTTA ITALIA DESTINATE A 1200 AUTORI 4- VALE PER TUTTI QUANTO SCRIVE NELLA SUA LETTERA DI DISDETTA L’ARTISTA CRISTIANO PINTALDI: “LA DEMOLIZIONE DA PARTE DI SGARBI DELLA CREDIBILITÀ DEL NOSTRO PADIGLIONE NAZIONALE ATTRAVERSO UNA MOSTRA CHE AFFIANCA PROFESSIONISTI A DILETTANTI ALLO SBARAGLIO SENZA NESSUN CRITERIO è UN CHIARO TENTATIVO DI DELEGITTIMAZIONE DI TUTTO UN SETTORE PROFESSIONALE, LA PIÙ GRANDE MANCANZA DI RISPETTO CHE SI POSSA AVERE NEI CONFRONTI DI OGNI ARTISTA. IL TITOLO DELLA MOSTRA QUINDI \"L’ARTE NON È COSA NOSTRA\" DIVENTA LETTERALMENTE CORRETTO, VOI CON L’ARTE NON AVETE NIENTE A CHE FARE”
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1- "METODO BOFFO" PER OPHELIA
Guido Olimpio per Corriere della Sera

STRAUSS KAHN IN MANETTE STRAUSS KAHN IN TRIBUNALE A NY

Non è la «tomba» del carcere di Rikers Island né la suite del Sofitel e neppure il lussuoso Bristol Plaza dove la moglie aveva affittato un maestoso appartamento. Strauss-Kahn, per ora, deve accontentarsi di due locali, cucina e cabine armadio al 71 di Broadway. Per gli abitanti del palazzo, non lontano da Ground Zero, c'è anche la possibilità di usare il solarium e una sala biliardo. Costo: 4.500 dollari mensili. Che il politico francese versa alla società di sicurezza incaricata di tenerlo d'occhio 24 ore al giorno. Una sorveglianza garantita da guardie e dal bracciale elettronico.

STRAUSS KAHN

È tra queste pareti che l'ex presidente del Fondo monetario prepara la controffensiva. Pensando alla sua accusatrice e alla sua immagine. Come prima mossa Strauss-Kahn ha ingaggiato la «Guidepost Solutions», una compagnia di investigazioni che dovrà scovare i punti deboli della sua accusatrice. Una squadra di investigatori passerà al microscopio vita recente e passata della vedova africana vittima della violenza.

Indagheranno sulle sue amicizie, frugheranno in modo invadente nei suoi rapporti personali, cercheranno testimoni che possano metterla in cattiva luce. Come è arrivata dalla Guinea a New York? Non ha mai sgarrato? Con chi andava a letto? E cosa faceva nel suo Paese d'origine? Un «lavoro sporco» piuttosto comune in questi casi, dove non mancheranno colpi bassi.

La notizia - poi smentita - che «Ophelia» viveva in un edificio del Bronx abitato da sieropositivi rientra nel tipo di informazioni che piacciono ai segugi. Se oggi la stampa ha raccontato tutti gli eccessi di Strauss-Kahn, i «privati» proveranno a fare lo stesso con la cameriera. Ammesso che trovino qualcosa. Ma quella che è stata definita «un'armata» di 007 è già in caccia.

STRAUSS KAHN E SINCLAIR STRAUSS KAHN-KAHN & ANNE SINCLAIR

L'altro aspetto è quello dell'immagine. Il politico francese è in una situazione difficile, molti lo hanno già considerato colpevole. E allora ha chiesto aiuto alla Td International, società di pubbliche relazioni composta da ex agenti della Cia. Missione tutt'altro che semplice, visto che non passa giorno senza che esca qualcosa di nuovo. La sera prima della violenza sessuale Strauss- Kahn avrebbe fatto delle avances, respinte, a due dipendenti dell'hotel.

E che DSK sia diventato «radioattivo» - o una «puzzola» come lo hanno ribattezzato i tabloid - lo si capisce dalla reazione del Bristol Plaza: non lo hanno voluto. Al 71 di Broadway sono meno schizzinosi. Anche perché alcuni degli abitanti non sono troppo immacolati. L'edificio accoglie altre persone che sono ai domiciliari oppure hanno bisogno di un servizio di protezione.

Tra questi c'è Andrew Auernheimer, un giovane hacker in libertà vigilata. «Potremmo quasi fare un club», ha dichiarato ieri ai giornalisti. Ma Strauss-Kahn dovrebbe rimanerci solo pochi giorni, giusto il tempo che la moglie, Anne Sinclair, trovi una nuova dimora. Sempre che i vicini non alzino le barricate.

STRAUSS KAHN E SEGOLENE

2- BOTTE DA ORBI TRA L'IPOCRITA ‘GAUCE CHIAVAR' INDIGNATA PERCHE STRAUSS KAHN VIENE "LASCIATO IN CARCERE COME QUALSIASI ALTRO" (UN INCREDULO HENRY LEVY) E LA PURITANA AMERICA LIBERAL DELL'EDITORIALISTA MAUREEN DOWD: "SARÀ FATTA GIUSTIZIA SENZA RIGUARDO PER LA RICCHEZZA, LA CLASSE SOCIALE E IL PRIVILEGIO... E' QUESTO CIÒ CHE DESIDERA OGNI DONNA: UN IMPAZZITO, ARRAPATO, RUGOSO VECCHIO SATIRO CHE BALZA SU DI LEI E LA TRASCINA QUA E LÀ NELLA STANZA, STILE CAVERNICOLO..."
Annalena Benini per "Il Foglio"

Strauss Kahn e Berlusconi Stern Nonleggerlo

Nella suite del Sofitel si è spaccato il mondo. Libertinaggio, seduzione, stupro, vittima, consenso, potere, povertà, sesso, uguaglianza, è saltato tutto in aria. La Francia si indigna per il modo in cui Dominique Strauss-Kahn, accusato di violenza sessuale, viene trattato dalla giustizia americana, mostrato in manette e lasciato in carcere, "un soggetto di giustizia come qualsiasi altro" (ha scritto incredulo Bernard-Henri Lévy), mentre l'America mostra quanto trovi detestabile e arrogante la superficialità e l'elitismo francese, quel modo che ha la gente troppo di mondo di affrontare le cose del sesso in un paese dove si conoscono tutti (dove quindi BHL può difendere i diritti delle donne musulmane e con la stessa spettinata disinvoltura stare dalla parte del suo ventennale amico DSK, accusato di avere stuprato una cameriera musulmana: "Uomo gettato ai cani", "fascinoso, seduttivo, sì, amico delle donne e soprattutto della sua donna", potrebbe mai resistergli una cameriera d'albergo? Come la ragazzina di Roman Polanski, del resto).

Strauss-Kahn STRAUSS KAHN-KAHN & ANNE SINCLAIR

In America è diverso:
"Dev'essere uno choc per loro: l'immagine di una figura di spicco dell'establishment francese trattata come un criminale ordinario per loro è rara come una foto della regina d'Inghilterra in bikini. La Francia pensa di avere fatto la rivoluzione, ma in realtà si trova ad avere una nuova, e anche più potente, élite. Gente che si crede indispensabile per la corsa del paese (...). Ecco perché l'establishment francese vede Strauss-Kahn - più della traumatizzata cameriera - come la vittima" ha scritto nell'op-ed del New York Times lo scrittore Stephen Clarke, inglese che vive a Parigi.

L'editoriale ha un titolo potente: "Il diritto dei vecchi sporcaccioni" e individua "una linea sottile fra impunità sessuale e impunità legale". Il pericolo è, comunque, che la loro reputazione di "conigli in calore", per usare un termine francese, possa dare loro un senso di impunità. Sicuramente c'è una linea sottile tra pensare che perché sei potente e famoso, chiunque cederà al tuo fascino, e ritenere che chi resiste sia un essere irragionevole. E' tutto molto Luigi XIV.

libro strauss kahn

Il diritto dei vecchi sporcaccioni a venire difesi usando l'arma del consenso (o anche del complotto) si scontra con il diritto della commentatrice più cattiva e brillante degli Stati Uniti, Maureen Dowd, che va molto oltre il politicamente corretto, a farli a pezzi con le parole:

Strauss-Kahn

Oh, lei lo voleva.
Lo voleva senza se e senza ma.
E' questo ciò che desidera ogni donna che lavora sodo, timorata di Dio, giovane vedova che si fa un culo così per mantenere la propria figlia adolescente, giustificare il proprio status di immigrata e sfruttare le opportunità americane - un impazzito, arrapato, rugoso vecchio satiro ricco nudo fuori dal bagno, che balza su di lei e la trascina qua e là nella stanza, stile cavernicolo.

Maureen Dowd non ha alcuna intenzione di risparmiare DSK, di fingersi garantista, di accettare i dubbi francesi, avanzati nel modo francese. Il capo del Fondo monetario internazionale diceva agli altri paesi di stringere la cinghia mentre si abbassava i pantaloni? Gli avvocati del sessantaduenne, che avrebbe dovuto correre l'anno prossimo contro Sarkozy per i socialisti, sembrano pronti a rigettare ogni evidenza del Dna, sostenendo che il sesso con la cameriera fu consensuale. Sosterranno che le si afflosciò il desiderio solo quando realizzò che Strauss-Kahn era stato a Davos?

Dominique Strauss Kahn Franc ois Hollande et Se gole ne Royal

Sosterranno che ci fu seduzione, non violenza. Non ne esce una bella immagine della Francia, se Stephen Clarke si dice certo che, se la stessa cosa fosse accaduta a Parigi, non sarebbe successo nulla.

Strauss-Kahn

Alla donna sarebbe stato chiesto con calma se riteneva che valesse la pena rischiare di perdere il posto di lavoro e il permesso di soggiorno. Le avrebbero ricordato che era la sua parola contro quella di lui e, francamente, a chi avrebbero dovuto credere? Al brillante, famoso signore con amici influenti, o alla signora nessuno?

In Francia era già successo, come ricorda Isabelle Germain sul Guardian, in un articolo severo intitolato: "Non lasciamo che Dominique Strauss-Kahn diventi la vittima".

Il modo in cui questa notizia è stata trattata dai media francesi la dice lunga sulla tolleranza del paese verso la cattiva condotta sessuale. La reputazione di DSK con le donne era una segreto di Pulcinella. I giornalisti sapevano, i politici sapevano (...). Regna il codice del silenzio.

Lancio contro Dominique Strauss-Kahn, direttore FMI

Prendiamo la giornalista e scrittrice Tristane Banon, che afferma di essere stata assalita sessualmente da DSK nel 2002, quando aveva poco più di vent'anni. Sua madre, Anne Mansouret, candidata socialista alle primarie presidenziali, ha detto alla tv francese che aveva allora dissuaso sua figlia dal denunciarlo, perché era un amico di famiglia. La figlia poi era caduta in depressione.

Strauss-Kahn

In America queste sono cose inconcepibili. Ridacchiare, chiudere gli occhi, chiedere alla ragazza come era vestita quel giorno (è successo alla tv francese, quando Tristane Banon ha raccontato l'accaduto), prendere in giro la vittima, che così vittima non può mai essere, perché non dovrebbe averne avuto voglia, perché non avrebbe dovuto sentirsi sedotta da quell'uomo? (Tutte le ventenni si sentono sedotte irresistibilmente da un ricco sessantenne con la pelle che gli cade che a un certo punto allunga le mani anche se non gli è stato detto: sì). Judith Warner su Time ha analizzato il pericoloso equivoco della cultura francese, rigettando le loro autoindulgenti reazioni al "classico sensazionalismo e puritanesimo americano".

strauss-kahn

L'arresto del "grande seduttore", come DSK è comunemente noto in Francia (per accuse choccanti di azioni notevolmente non seduttive verso una cameriera immigrata), non arriva di punto in bianco per chi ha osservato da vicino il suo comportamento nei confronti delle donne negli anni. E quel comportamento è stato messo in essere, e forse perfino incoraggiato, da una cultura che si compiace, quando non è addirittura complice, di atteggiamenti sessuali inappropriati e a volte di atti sessuali predatori da parte di uomini potenti: questa cultura li normalizza e a volte li romanticizza perfino, sotto il cliché della seduzione gallica.

Libro di llera dedicato a strauss kahn

Seduzione è una parola onnipresente nella cultura francese, utilizzata per qualunque cosa: vendere lo yogurt e fare sfoggio di relazioni elettriche fra uomini e donne (in contrasto con il nostro asessuato esempio anglosassone) per pubblicizzare le abilità dei politici.

Il mondo anglosassone non ha intenzione di tollerare una visione ipocrita del mondo basata sulla presunzione di seduzione in presenza di privilegio. Alla seduzione serve un consenso, un minimo di entusiasmo, un accordo sul prezzo perfino, non urla, graffi sul torace e tentativi di fuga.

A New York andrà a processo anche questa particolare forma di eccezionalismo francese secondo cui gli uomini devono fare gli uomini e le donne le donne e nessuna correttezza politica può temperare i loro naturali desideri. Piaccia o no, DSK e i suoi sostenitori adesso devono giocare secondo le nostre regole. Che non si basano su pruderie o puritanesimo.

Dominique Strauss Kahn

Questa è guerra, ed è il confronto fra due visioni del mondo e tra due modi diversi di starci dentro. Maureen Dowd è fiera del proprio, di un posto dove i vecchi sporcaccioni vengono ammanettati, come nelle serie poliziesche americane, e dove "sarà fatta giustizia senza alcun riguardo per la ricchezza, la classe sociale e il privilegio":

E' una storia piena di ispirazione sull'America, dove anche una cameriera può avere dignità ed essere ascoltata mentre accusa uno dei più potenti uomini al mondo di essere un predatore.

Dopo un commento sulla vicenda per certi versi simile di Arnold Schwarzenegger (ha avuto un figlio dieci anni fa dalla cameriera, l'ha confessato dieci anni dopo e la moglie l'ha lasciato), affettuosamente chiamato lo Sperminator, Maureen Dowd coglie tutta l'essenza del problema:

Noi siamo sempre affascinati dalle contraddizioni che la gente cosmopolita, potente, multilingue mostra in modi tanto primitivi. Ma la civiltà e la moralità non hanno niente a che vedere con lo status. La lezione di questi due grandi caduti, come ha detto Bill Maher a Chris Matthews, è: "Se vuoi andare con la cameriera, prima fatti dire: Sì".

E se lei dice: "No", come darle torto, anche a essere francesi.

 

Primi premi da Cannes - Vince il premio Ecumenico della stampa cattolica \"This Must Be The Place\" forse per sfregio ai cardinali pazzarelli di Moretti o al fatto che Sean Penn rifiuta l’invito a far sesso con un cattolicissimo \"sono sposato\" - Da parte nostra si propone il Premio \"ridateci l’Aspesi\" o \"Questo non e’ il posto giusto per te\" all’inviato di Repubblica Curzio (\"Grazie Nanni! Grazie Paolo! Viva l’Italia!\") Maltese che ci ha deliziato con grandi pezzi critici. Riportiamo \"L’albero della vita e’ un film di un’ambizione antica, da albori del cinema, prometeica\". Prometeica...

Next: 1- TUTTI IN CORO, CANTIAM! \"CIRIBIRIBIN, CHE BEL FACCIN, CHE SGUARDO DOLCE ED ASSASSIN\" - PIù FORTE! \"CIRIBIRIBIN, CHE BEL NASIN, CHE BEI DENTIN, CHE BEL BOCCHIN...\" 2- RITRATTO AL CETRIOLO (LOMBROSIANO) DEL DIVINO QUIRINO CONTI DEL SINDACO RENZI 3- \"PIÙ SIMILE, IN VERITÀ, AL CONCORRENTE DI UN REALITY - UNA CAMICIA SCOSTUMATAMENTE SLACCIATA, LA CARNAGIONE INTATTA, I CAPELLI ESORBITANTI RAVVIATI IN UNA IMPECCABILE VOLUTA, IL NASO SENZA ERRORI FREMENTE, LE BELLE LABBRA DISCHIUSE IN UNA INECCEPIBILE, PERFETTA “O” (DETTA ANCHE DAI VOLGARI \"CULO DI GALLINA\") - IL VEZZOSISSIMO TADZIO-RENZI, COME L’ALTRO BRONZO DI RIACE, L’EFEBO PUGLIESE NICHI VENDOLA, SI PIACE AL PUNTO DI SENTIRSI UN MARTIRE DEL SEX APPEAL\" 4- E MATTEUCCIO COME TITOLA IL SUO LIBRO? \"FUORI!\" Sì, COL PUNTO ESCLAMATIVO, COME IL LOGO UFFICIALE DELLE PANNELLIANE PROTO-BATTAGLIE OMOSESSUALI ANNI SETTANTA!
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DAGO-CANNES
Primi premi da Cannes: A "Un Certain Regard" vincono ex-aequo il coreano "Arirong" di Kim Ki Duk e il tedesco "Hault Auf Freier Streke" di Andrea Dresden. Due ottimi film ma di allegria unica. Nel primo, lanciato con un manifesto di culto dei piedoni zozzi del regista con annese ciavatte, assistiamo per tutto il tempo ai deliri di Kim Ki Duk, unico interprete, nel secondo si parte con un positivo consulto medico: "Lei ha un tumore al cervello e tre mesi di vita". Dopo partono i tre
mesi di agonia.

WALTER VELTRONI CURZIO MALTESE

Ottimi film che descrivono perfettamente Cannes 2011. Vince il premio Ecumenico della stampa cattolica "This Must Be The Place" forse per sfregio ai cardinali pazzarelli di Moretti o al fatto che Sean Penn rifiuta l'invito a far sesso con un cattolicissimo "sono sposato".

SEAN PENN

Premio Fipresci a "La Havre" di Kaurismaki. Grand Prix della Semaine de la critique all'americano "Take Shelter" di Jeff Nichols.
Da parte nostra si propone il Premio "ridateci l'Aspesi" o "Questo non e' il posto giusto per te" all'inviato di Repubblica Curzio ("Grazie Nanni! Grazie Paolo! Viva l'Italia!") Maltese che ci ha deliziato con grandi pezzi critici. Riportiamo "L'albero della vita e' un film di un'ambizione antica, da albori del cinema, prometeica". Prometeica... "Malick sembra aver trovato la formula per salvare il cinema del nuovo millennio". Boh?

Intanto Sean Penn sembra sia tornato a casa. E Curzio Maltese pure.

Ultim'ora. Tornano i Dardenne, torna Kirsten Dunst, parte Sean Penn. Spuntano tra i premi maggiori "Drive" di Nicolas Winding Renf, il film di Naomi Kawase. A Sorrentino solo il 9 di Curzio Maltese?

ULTIMISSIME - Piccoli nulla. Italia nulla. Malick un premio. Boh?

 

1- TUTTI IN CORO, CANTIAM! \"CIRIBIRIBIN, CHE BEL FACCIN, CHE SGUARDO DOLCE ED ASSASSIN\" - PIù FORTE! \"CIRIBIRIBIN, CHE BEL NASIN, CHE BEI DENTIN, CHE BEL BOCCHIN...\" 2- RITRATTO AL CETRIOLO (LOMBROSIANO) DEL DIVINO QUIRINO CONTI DEL SINDACO RENZI 3- \"PIÙ SIMILE, IN VERITÀ, AL CONCORRENTE DI UN REALITY - UNA CAMICIA SCOSTUMATAMENTE SLACCIATA, LA CARNAGIONE INTATTA, I CAPELLI ESORBITANTI RAVVIATI IN UNA IMPECCABILE VOLUTA, IL NASO SENZA ERRORI FREMENTE, LE BELLE LABBRA DISCHIUSE IN UNA INECCEPIBILE, PERFETTA “O” (DETTA ANCHE DAI VOLGARI \"CULO DI GALLINA\") - IL VEZZOSISSIMO TADZIO-RENZI, COME L’ALTRO BRONZO DI RIACE, L’EFEBO PUGLIESE NICHI VENDOLA, SI PIACE AL PUNTO DI SENTIRSI UN MARTIRE DEL SEX APPEAL\" 4- E MATTEUCCIO COME TITOLA IL SUO LIBRO? \"FUORI!\" Sì, COL PUNTO ESCLAMATIVO, COME IL LOGO UFFICIALE DELLE PANNELLIANE PROTO-BATTAGLIE OMOSESSUALI ANNI SETTANTA!

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Quirino Conti per Dagospia

QUIRINO CONTI- GIARDINO BOBOLI (PF. VIGO)HANS MEMLING

In un sofisticato articolo apparso di recente sulle pagine di un quotidiano molto autorevole - e proprio per questo, elzeviro quanto mai documentato e attendibile - a proposito della longeva stabilità del Granducato di Toscana, ovvero della sua assoluta impermeabilità quanto a incroci, ibridazioni e meticciati, a differenza del resto della Penisola percorsa invece e battuta da innumerevoli scorrerie sempre pronte a lasciare il segno (in un'iride inspiegabilmente pervinca, in un naso diritto e altero, o nel colorito ambrato della pelle), si concludeva dunque affermando, senza troppo girarci intorno, che proprio per quella impermeabilità, tra tutte le regioni d'Italia la Toscana proprio non può dirsi quella con la popolazione oggettivamente più bella.

BOTTICELLI

Che insomma, a forza d'incrociarsi tra loro, trovare in quelle terre un autentico toscano passabile è come cercare il solito ago nell'ennesimo pagliaio o, che è lo stesso, vincere un terno al lotto. Del resto, a essere sinceri, anche gli Etruschi loro progenitori, da quel che ne resta, non dovevano proprio essere un gran che.

BOTTICELLI

Ma si sa: bell'ambiente, cucina mediocre; e da quelle parti il paesaggio, la cultura e la civiltà hanno sempre avuto la meglio sul restante, anche fisiognomico. Lasciando che per le Veneri, gli Adoni e tutto l'armamentario mitologico-seduttivo, nella loro pittura e nelle arti plastiche si andasse un po' così, di fantasia, inventando.

Detto questo però, a Firenze, per la carica del sindaco, probabilmente proprio perché toccati nel vivo, da irregolari e bizzarri se non proprio brutti senza rimedio, i fiorentini ce l'hanno messa tutta, proprio tutta, per darsi un bell'aspetto, almeno simbolico. E con il precedente sindaco Dominici era come se, per lo scopo, fosse stato bandito un preventivo, pre-elettorale concorso di bellezza, o fossero state indette delle primarie a sfondo carnale.

RENZI

E lui, come un piccolo Della Robbia o un Donatello, ne fosse stato l'incomparabile vincitore. Di proporzioni auree, elegante, pieno di fascino e di bell'aspetto, cortese e persino con un sorriso, come si diceva, "rapinoso". Attualmente è come fosse stato raschiato via dalla politica e risucchiato dalle foreste di Vallombrosa, ma quando sedeva a Palazzo Vecchio, al potere non c'era uno, uno solo, che potesse reggerne il confronto. In tutta la sinistra e tutta la destra messe insieme.

MATTEO RENZI, CONCORRENTE ALLA 'RUOTA DELLA FORTUNA (94)

E così, poiché come è noto i maschi sono particolarmente frivoli e rancorosi, le gelosie infuriarono e volarono coltelli. Ma, va ribadito, unicamente perché il più bello, non per altro.

Poi è stata la volta di Matteo Renzi. E anche qui, seppure si abbia l'impressione che sul dato oggettivo stavolta abbia prevalso, di fatto, l'autoconvincimento del soggetto, sembra proprio che ancora una volta gli elettori si siano scelti qualcuno almeno grazioso, se non addirittura all'altezza dei tanti tesori di perfezione custoditi dalla città. E lui, l'aggraziato Renzi, dalla copertina del suo libro Fuori!, sembra fare del proprio meglio per non deluderli, quanto a risarcimento estetico alla cittadinanza. Uno per tutti: in un bell'esempio di efficace sineddoche.

BRONZINO

Più simile, in verità, al concorrente di un reality - una camicia scostumatamente slacciata indosso -, scruta l'acquirente diretto e sfrontato: la carnagione intatta, i capelli esorbitanti ravviati in una impeccabile voluta, il naso senza errori fremente, la bocca dischiusa.

TOMMASO FIORENTINO

Forse persino un po' troppo.
Sì, perché il nostro sindaco, per un vezzo che nasce probabilmente da un incauto amore di sé, dopo aver detto, senza una pausa d'incertezza, tutto ciò che si era prefissato di dire - a pioggia, a scroscio, a grandine, con ogni concetto al posto giusto e una consecutio irreprensibile -, dopo essersi convinto dunque di averla detta davvero grossa e incisiva, o almeno molto, molto convincente e bipartisan, resta sempre così, immobile, come folgorato e preda di un sortilegio, le belle labbra dischiuse in una ineccepibile, perfetta "o".

PONTORMO

Che un tempo il popolo - per rustica esperienza -, grossolano e senza troppe limitazioni gergali qual'era, avrebbe subito indicato come del tutto simile (tradotto qui al meglio)all'anulo del deretano di un gallinaceo. Insomma, con un modo di dire indecente ma così tanto espressivo da apparire insostituibile. Ebbene, nemmeno sulla copertina del suo libro - anche se qui con cautela e controllo molto maggiori -, nemmeno lì il sindaco Renzi rinuncia ad accennare in un sorriso la sua espressione-capolavoro, il suo anulus gallinaceus.

LETIZIA MORATTI Vendola

Né evidentemente qualcuno del suo staff, con l'ormai abusatissima tecnica del Photoshop (grazie alla quale la "moderatissima" Letizia Moratti sembra ormai regredita allo stato fetale), ha ritenuto di dover ricucire un tal equivoco andito. Segno che al sindaco quel dissigillarsi delle labbra è particolarmente caro.

Che sia, Dio non voglia, per un consiglio estetico del nostro Cavaliere, ora anche stylist? (Lui, si sa, con i giovani e le giovani è sempre prodigo di consigli stilistici. Indispensabili per farcela.) Non è del tutto improbabile; anche se, nel caso del nostro più attraente fiorentino, non si tratterebbe che di una conferma, giacché il vezzo - naturalissimo, parrebbe - era preesistente all'infelice visita ad Arcore.

GALLINACEO

Del resto, lui così piace tantissimo. E l'ingegnere acustico ministro Castelli, da Santoro, sembrava esserne divenuto pazzo. Come in una scena di Morte a Venezia: con Aschenbach-Castelli che lo mangiava con gli occhi e lui, il vezzosissimo Tadzio-Renzi, che accavallava e scavallava le gambe con spudorata abilità. Mentre protendeva le labbra nel suo più riuscito e classico numero di seduzione.

ROBERTO CASTELLI

Sì, perché d'altronde a qualcuno deve pur piacere, il sindaco Renzi; dal momento che nel centrosinistra è visto come fumo negli occhi. Come l'altro bronzo di Riace, l'efebo pugliese Nichi Vendola. Che, anche se messo un po' peggio del fiorentino, pensa comunque sempre d'essere sprecato in quella coalizione: con quel bel corpo, quello sguardo, quella frangia; e la sua torrenziale, fioritissima parlantina ermetico-teoretica. Anche lui poco amato "perché bellissimo", rimugina tra sé.
Due martiri, insomma, del sex appeal, si potrebbe affermare, dell'invidia e del livore: tra tutti quei Bersani scamiciati e quei D'Alema sfatti e stracotti.

RENZI

Di quella copertina, tuttavia, non va tralasciato comunque un ulteriore elemento: se possibile ancor più sorprendente e quasi sospetto, simile a un criptico e occulto messaggio cifrato, si direbbe. E che, all'improvviso, sembra poter illuminare di nuova luce l'intero centrosinistra o ciò che, purtroppo litigiosamente, ne resta.

BERSANI

Ed è quel Fuori!, quel titolo che in copertina appunto, sotto l'eburneo volto ridente del giovane Matteo Renzi, non la finisce più di ricordare qualcosa di molto simile a una qualche (pruriginosa) pubblicazione di tanti, tanti anni fa.

Fuori!, scritto così e con tanto di punto esclamativo, sotto quel giovane uomo dalle labbra procaci: ma... Ma non era stato il logo ufficiale delle pannelliane proto-battaglie omosessuali anni settanta?

Anche da decisionisti, pseudoberluscoidi e Gran Rottamatori, cosa non si raccatta - diavolo di un fiorentino! - pur di vendersi; persino con un libro...

Quirino Conti

 

triste cannes - Gli italiani non vincono nulla. Palma d’Oro a Malick (che non lo ritira). Premio alla miglior regia al danese Renf per \"Drive\" - Finale un po’ trombone con Premi molto attenti a non scontentare nessuno, ma anche a segnalare qualche novita’ (\"Drive\"), che recuperano il pasticcio Von Trier premiando la Dunst - Per noi, domani su ’’Repubblica’’, sarà stata colpa degli arbitri, della lobby francese, della giuria. Mai nostra...

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DAGO-CANNES

E' andata cosi'. Gli italiani non vincono nulla. "Habemus Papam" e "This Must Be The Place" magari non sono "Gomorra" e "Il divo". Palma d'Oro a "The Tree of Life" di Terrence Malick (che non lo ritira). Premio alla miglior regia al danese Nicholas Winding Renf per "Drive".

PICCOLI MORETTI be a b c fdb c b

Gran Premio della Giuria al belga "Le gamin ai velo" dei Dardenne e al turco "Once Upon a Time in Anatolia" di Nure Bilge Ceylan. Premio per il miglior attore a Jean Dujardin per "The
Artist". Premio alla miglior attrice a Kirsten Dunst per "Melancholia" di Lars Von Trier. Premio alla migliore sceneggiatura a "Hearat Shulayim" di Joseph Cedar.

sorrentino penn

Premi un po' ecumenici, molto attenti a non scontentare nessuno, ma anche a segnalare qualche novita' ("Drive"), recuperano il pasticcio Von Trier premiando la Dunst, lanciano il cinema popolare francese ("The Artist") e finiscono per inchinarsi a Hollywood col premio maggiore al Malick.

Finale un po' trombone per un festival interessante e con molte opere al femminile che avrebbero meritato di più. Poi i conti si fanno a casa, con il film di Malick pronto a essere distrutto da noi dai ''Pirati'' di Johnny Depp e in patria da "Kung Fu Panda 2".

lars

Per Lars Von Trier si riaprono i giochi, il premio alla sua protagonista, Kirsten Dunst, riapre il discorso su un film più serio e importante di quanto sembrasse nei giorni della sua presentazione. Per noi, domani su ''Repubblica'',
sara' stata colpa degli arbitri, della lobby francese, della giuria. Mai nostra.

 

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