Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all 340557 articles
Browse latest View live

GAUDIUM MAGNUM P.A.: I DEBITI SARANNO PAGATI - GRILLI: “LA P.A. SALDERÀ I PROPRI DEBITI CON LE IMPRESE”

$
0
0

Fabrizio Forquet per "Il Sole 24 Ore"

VITTORIO GRILLI FOTO ANSA

«Abbiamo lavorato da un anno per sbloccare i debiti della pubblica amministrazione con i fornitori e abbiamo costruito, con la disciplina di bilancio, la possibilità di avere il via libera della Commissione. Ora quel via libera c'è e io non vedo ragioni per non procedere con un provvedimento d'urgenza». Vittorio Grilli, a meno di sorprese, lascerà a breve la scrivania che fu di Quintino Sella, ma nella sua stanza al primo piano del ministero dell'Economia non c'è ancora traccia di scatoloni.

Farete un decreto? «Da parte mia non vedo ostacoli. Il ministero dell'Economia è pronto. Certo, ci sono ancora molti aspetti tecnici da definire. E la decisione sullo strumento da adottare non tocca a me. Ma se è vero che siamo davanti a un'emergenza, e io credo che sia vero, è giusto partire prima possibile. Ci stiamo lavorando con la massima urgenza, poi toccherà al presidente Monti decidere quando spingere il bottone».

VITTORIO GRILLI jpeg

Il governo è in ordinaria amministrazione, ma in piena emergenza economica il concetto di amministrazione ordinaria, definito in modo vago dalla dottrina costituzionale, non può essere interpretato (e non lo fa certamente il Quirinale) in modo restrittivo. Perciò tutti guardano a Monti perché, dopo le aperture di Bruxelles, intervenga immediatamente per avviare il pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche dei debiti verso le imprese, un tassello fondamentale per far fronte al credit crunch e ristabilire un flusso ragionevole di liquidità nel sistema economico.

Il pressing della Confindustria, in questo senso, dura da mesi, il Governo ha adottato più di un provvedimento, ma finora i risultati sono stati modesti. Su uno stock di debito che, secondo le stime prudenziali della Banca d'Italia si aggira intorno ai 70 miliardi, ne sono stati pagati ad oggi solo alcuni milioni. Il timore che si possa ancora perdere tempo è alto.

logo confindustria

«Non si è perso tempo. La scarsa solidità delle nostre finanze, e l'impossibilità di ricorrere a un uso diretto del bilancio, ci hanno costretto a cercare strade impervie. Ma se oggi la Commissione ci dà margini più ampi sulla valutazione di questi debiti ai fini del conteggio del deficit e sul debito, ciò avviene perché in questo anno abbiamo messo ordine nei nostri conti, fino all'uscita dalla procedura di deficit eccessivo». Ci sarà il cambio di passo? «Ora possiamo mettere in campo risorse dirette, quindi non vedo difficoltà insormontabili nell'intervenire con urgenza. Ovviamente servirà anche un consenso ampio del Parlamento, perché un eventuale decreto dovrà comunque essere convertito in legge dal Parlamento. Qui si tratta di cambiare, anche se solo una tantum, i saldi di bilancio. Non è un'operazione banale».

GIORGIO SQUINZI

Il rischio è che la burocrazia e le resistenze nella pubblica amministrazione possano ancora una volta rallentare, rinviare, bloccare il processo di liquidazione dei debiti. A cominciare dal problema della certificazione dei crediti che andranno effettivamente pagati. «In questo senso la piattaforma per la certificazione che abbiamo messo su in questo anno ci tornerà utile. Ma soprattutto voglio precisare che da parte del Tesoro non verranno messi inutili ostacoli o complicazioni burocratiche. Sarebbe assurdo chiedere alle amministrazioni di mandare milioni di fatture al Tesoro. Loro sanno chi sono i loro fornitori e potranno pagarli direttamente. Da parte nostra ci sarà un controllo ex post non ex ante. Nessuno avrà più alibi».

Resta la questione di come verranno reperite le risorse per i pagamenti. Si ricorrerà a emissioni di titoli del Tesoro? Saranno le singole amministrazioni ad andare sul mercato? Si ricorrerà ancora una volta alla Cassa depositi e prestiti? Forse è il caso di fare chiarezza su questo. «Andiamo con ordine. Tra i pagamenti, innanzitutto, ci sono le spese per investimento dei Comuni. Si tratta di circa 10 miliardi sui 70 totali stimati. In questo caso molto spesso le risorse ci sono, i Comuni le hanno. Si tratta, quindi, semplicemente di permettere loro di spenderle, attraverso un allentamento del Patto di stabilità interno.

ministero economia

Cosa che ora, dopo il sì della Commissione, possiamo fare. Ci sono poi i debiti legati alla spesa corrente delle amministrazioni in sofferenza di cassa. In questo caso dobbiamo provvedere ad approvvigionarci, attraverso l'emissione di titoli di Stato, di liquidità da riversare agli enti interessati. Ma potremo anche pagare alcuni debiti direttamente con titoli di Stato. Non credo invece nel ricorso alla Cdp. È un soggetto privato, fuori dalla Pa, non ha senso usarla per pagare debiti che non sono suoi».

La Commissione ha dato il via libera, ma come reagirà il mercato davanti a queste nuove emissioni di titoli di Stato? «Non potrà che reagire positivamente. Stiamo facendo un'operazione di trasparenza. Eppoi in questo modo, dando liquidità alle imprese e rafforzando indirettamente il sistema creditizio, possiamo contribuire a rilanciare la crescita e quindi a rafforzare il denominatore nel rapporto tra deficit/debito e Pil. Teniamo insieme crescita e rigore».

 


FLEBUCCIO DE BORTOLI SULL’ORLO DELLE DIMISSIONI

$
0
0

DAGOREPORT

Dopo due giorni di sciopero il Corriere è tornato in edicola. L'astensione dei giornalisti è stata provocata dalla oscena proposta della proprietà di mandare a casa un terzo dei redattori che adesso lavorano in via Solferino. Una decimazione annunciata (un giornalista su tre sbattuto fuori!), con il taglio pure dei benefit che fin qui erano una voce della busta paga.

SEDE CORRIERE DELLA SERA PIETRO SCOTT JOVANE AL CONVEGNO DI A SULLA TELEVISIONE

Il tutto senza uno straccio di piano editoriale da parte dell'improvvido amministratore Pietro Scott Jovane che, secondo quanto riportato dal "New York Times" e subito ripreso da Dagospia, sarebbe finito sotto la lente della Sec (organo di contro della Borsa Usa), dopo che è stato accertato che la Microsoft Europa avrebbe pagato delle tangenti a tre governi oltre Atlantico, Italia compresa. E Scott Jovane per cinque anni è stato a capo della multinazionale americana.

je09 x ceccherini elkann debortoli

Un'altra tegola pesante, comunque, è venuta giù dal tetto già malridotto di via Solferino dove si danno ormai "per imminenti" le dimissioni di Flebuccio de Bortoli.
Un direttore che forse ha tirato troppo a campare, magari per il bene del Corrierone, negli ultimi mesi in cui si sono consumate anche le sue residue chances politiche: la conferma di Mario Monti a palazzo Chigi, l'elezione del Card. Angelo Scola sul trono di Pietro e la proroga di in un anno di Napolitano al Quirinale.

db25 greco elkann debortoli

Così, dopo aver siglato una fragile pax con la redazione in occasione dell'elezione del nuovo papa, l'altro giorno anche lui si è visto abbandonato (tradito?) dall'azienda che invece si è mossa come un bulldozer impazzito.

E su un terreno che, anche contrattualmente, è di stretta competenza di chi dirige la testata: la fissazione del numero dell'organico giornalisti. Per l'Rcs dei Poteri marci ne basterebbero appena duecento. Gli altri tutti a casa. E i tagli al personale non avverrebbero attraverso i "prepensionamenti", ormai "proibiti" avendo l'istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi) esaurito le scorte (cioè i soldi) per far fronte alla crisi devastante dell'editoria. Ma con il ricorso alla cassa integrazione (con i soldi pubblici).

napolitano mario calabresi elkann

Se le voci raccolte da Dagospia troveranno riscontro, già nelle prossime ventiquattro ore Flebuccio de Bortoli, che il 1 aprile conclude il suo quadriennio in via Solferino, rassegnerebbe le dimissioni. Un abbandono (polemico?) che sarebbe stato preannunciato al comitato di redazione e ad alcuni illustri componenti del "patto di sindacato" (Abramo Bazoli).

Una decisione che, comunque, non coglierà di sorpresa la proprietà che da alcune settimane, come anticipato da Dagospia, stava lavorando sui nomi dei possibili successori di Flebuccio de Bortoli. E il nome più papabile, spinto dall'asse Mediobanca (Nagel) e Fiat (Elkan) era quello dell'attuale responsabile de "la Stampa", Mario Calabresi.

Anche se nelle ultime ore sono salite vertiginosamente le quotazione di un giornalista illustre e di lungo corso, Giulio Anselmi, che ben conosce la macchina organizzativa del Corriere avendo svolto il ruolo di vicaria sia con Ugo Stile sia con Paolo Mieli. Per poi passare alla direzione del "Messaggero" (1993-96), dell'Ansa (1997-99), dell'Espresso (1999-2002) e della "Stampa" (2005-2009).

GIULIO ANSELMI

Sempre secondo risulta a Dagospia, Giulio Anselmi, che attualmente è presidente dell'agenzia Ansa e della Federazione nazionale editori, potrebbe affiancare Calabresi in via Solferino nel ruolo di direttore editoriale.

 

ESSERE (O NON ESSERE) DAVID BOWIE - TUTTO QUELLO CHE È E CHE È STATO DAVID BOWIE

$
0
0

Claudio Gallo per "la Stampa"

DAVID BOWIE

Al Victoria and Albert Museum (B&A per tutti) a vedere «David Bowie Is», la mostra sul Duca Bianco che aprirà a Londra da sabato all'11 agosto, si va come andare in chiesa. Rispetto, adorazione, vietato non prendere tutto immensamente sul serio. Detto questo, lo spettacolo è assicurato da uno standard tecnico multimediale sontuoso a cui ha collaborato il team che girò il filmato iniziale delle Olimpiadi. Scordatevi una rimpatriata di video clip rock, si entra in una fabbrica d'immagini che si trasforma in incubatrice di idee: sull'ottovolante dentro la mente di Bowie e, loop da brivido, nelle misteriose corrispondenze che si dischiudono nella testa dei fan. Non importa capire, l'importante è guardare.

I curatori Geoffrey Marsh e Victoria Broacker hanno setacciato l'archivio del divo selezionando 300 oggetti evocativi del suo sguardo trasversale tra musica e moda. Dice Marsh: «Abbiamo allestito questa mostra per mostrare come arte e design lavorano. Ci sono molti libri su Bowie ma sono scritti da critici musicali. La ragione per cui è interessante invece è proprio che lui è molto di più che una rock star».

David Bowie and William Burroughs in una foto del di Terry ONeill

La prima figura a bucare gli occhi è un manichino con la tuta in Pvc disegnata da Kansai Yamamoto per il Tour di Alladine Sane del 1973. Un essere alieno piantato coi pantaloni a sbuffo che sembrano due grandi orecchie mentre la figura intera è una pera cotta di Alice nel paese delle meraviglie.

Da una sala spenzolano i ritratti dell'affollato Pantheon del musicista: Chaplin, Wilde, Dietrich, Aleister Crowley (la Grande Bestia 666 non poteva mancare col suo odore di zolfo) Warhol, Edie Sedwick, J. G. Ballard, Fritz Lang. Alla fine un po' tutti un po' nessuno. Il genio di Bowie infatti è più combinatorio che creativo, un maestro di mosaici, un camaleontico assimilatore di culture. Proprio per questo il suo influsso va al di là della musica.

DAVID E ANGIE BOWIE jpeg

Coraggiosa la scelta dei curatori di non procedere per ordine cronologico così che i momenti della carriera del genio galleggiano insieme in una specie di eterno presente. Il clip del concerto di Ziggy Stardust, con lui inguainato nel costume colorato di Freddie Burretti, il video dove Bowie racconta che da ragazzo si riempiva le tasche di libri «troppo difficili per leggerli» per fare impressione alla gente, i foglietti su cui scriveva testi di canzoni diventati poesie per far sognare le masse.

david bowie mick jagger jpeg

Camille Paglia, la scrittrice femminista più o meno pentita, nel suo brillante saggio su Bowie incluso nel catalogo ne segue il percorso di maestro di forme tra moda e sessualità. Certo, un mondo autoreferenziale in cui alcuni non si riconosceranno ma che ha plasmato gli atteggiamenti di milioni di adolescenti nel mondo che stava per diventare globale. All'indomani della sbornia utopistica degli Anni ‘60, politica-radicale&sesso-libero, ci si svegliò negli Anni '70 col mal di testa.

Crepe apocalittiche cominciavano a sfigurare il volto gioioso del Mondo Nuovo. Bowie arrivò proprio in tempo a raccontare questa inquietudine con il Maggiore Tom di «Space Oddity» che abbandona la Terra. «Scritto diversi mesi prima di Woodstock - spiega Camille Paglia - Space Oddity, con la il suo ossessivo isolamento, la sua purezza asessuata e la passività annunciava la fine dei dionisiaci ‘60».

DavidBowie TheBestOfDavidBowie DAVID BOWIE The Archer Station to Station tour del di John Robert Row

L'asessualità diventa presto cosciente ambiguità sessuale, con la lunga stagione del travestitismo, dove la star si getta in un ossessivo viaggio di andata e ritorno tra la polarità dei sessi senza un punto di arrivo. Che la mostra coincida con il lancio del nuovo disco già in cima alle classifiche per fortuna è un caso, era stata pianificata ben prima che Bowie a 66 anni decidesse di tornare a cantare. Clip di The Next Day, però sono stati prontamente incorporati.

 

COME SI ABBOFFANO I GRILLINI ALLA BUVETTE DEL SENATO!

$
0
0

Da Liberoquotidiano.it

buvette senato

Una volta li chiamavano anticasta. Ora stanno seduti alla buvette del Senato e mangiano senza sosta, ingordi e voraci. I nuovi onorevoli grillini (pardon, "cittadini") sconfessano la loro stessa natura e si "apparecchiano" per gustare a pieno la legislatura. Camerieri in guanti bianchi e piatti prelibati.

Il tutto servito in preziosa porcellana. Ora anche loro sono Casta (guardate la foto pubblicata da Chi). Sono quella Casta che odiano, disprezzano e combattono ma che già dopo pochi giorni di legislatura li sta risucchiando. Come per magia.

L'ultima cena
Sono finiti i tempi della "pizza in compagnia". L'ultima cena col "popolo", i deputati e i senatori a Cinque Stelle l'hanno consumata il 25 di febbraio, poco dopo i risultati elettorali. Quella sera tutti andarono a cenare al Bar del Fico a Roma per festeggiare l'arrivo in parlamento. Come sempre, su Facebook, i rigorosi grillini pubblicarono il conto: 1800 euro.

Vito Crimi jpeg

E si lamentarono pure per la presenza scomoda di alcuni giornalisti che avrebbero mangiato gratis imbucandosi tra i commensali. Vino della casa, tagliatelle al ragù, amari e qualche dolce tipico. Si vantarono di aver speso a testa solo 10 euro. Da quel momento, della loro mestizia a tavola non si ha più notizia.

La scritta messa all’ingresso del ristorante dove si è tenuta la festa dei grillini a Bologna

La "panza" piena
Ora, in giacca e cravatta, mangiano tutti i giorni alla buvette. Quella stessa buvette che tanto hanno contestato sul blog di Beppe Grillo. Il conto meno salato fa gola pure a loro (i recenti ritocchi all'insù non cambiano la realtà dei fatti: per il pranzo, la Casta, sgancia di meno).

APRISCATOLE IN SENATO FOTO TWITTER BEPPE GRILLO

Pagare poco mangiare tanto.
Intanto, forse complice la "panza" piena, in parlamento restano fermi. Dopo quattro giorni di lavori parlamentari i disegni di legge presentati dal Movimento Cinque Stelle in Senato sono fermi a quota zero. Sui 210 presentati 98 sono stati presentati dal centrosinistra, 68 dal centrodestra, 32 dalla Svp, 9 dai centristi di Monti, 3 di iniziativa popolare. I grillini erano troppo impegnati a mangiare?

 

MARIA DE FILIPPI: “HO UN CONTRATTO DI ESCLUSIVA CON MEDIASET E NON SARÒ PRODUTTRICE IN RAI”

$
0
0

Riceviamo e pubblichiamo:

Maria DeFilippi

Lettera 1
La societa' produttrice Fascino P.g.t. e Maria De Filppi hanno un contratto artistico di esclusiva con l'azienda Mediaset. Lei non sara' quindi produttrice in Rai e con i dirigenti Rai Giancarlo Leone e Antonio Azzalini non esiste nessun tipo di rapporto professionale.
Elisabetta Soldati
RedCommunications

Lettera 2
Caro Dago, è facile fare gli "scoop" come fa oggi "il Fatto Quotidiano" sparando in prima pagina "Parlamento Pulito? 3 Condannati e 46 indagati". Bastava leggere Dagospia alle 17,34 che riportava - attribuendone la giusta parternità - la ricerca per la Voce delle voci fatta con pazienza da Andrea Cinquemani e Rita Pennarola che hanno spulciato, parlamentare per parlamentare, la storia giudiziaria dei nostri rappresentanti a Senato e Camera.

LUIGI GUBITOSI DORMIENTE

Beatrice Borromeo (nobile ex collaboratrice di Santorio) e Fabrizio d'Esposito hanno avuto il coraggio di firmare a quattro mani un elenco che non è altro che il Bignami del pezzo della Voce delle voci. Siccome non hanno seguito la regola del copia-e-incolla (cara ad un altro pilastro del Fatto, facondo produttore di libri costruiti con i fascicoli giudiziari) evidentemente il lavoro è stato equamente diviso fra chi dettava l'elenco e chi lo scriveva. Era la bionda Beatrice a dettare? E' l'unico interrogativo che emerge dalla l
ettura del "pezzo" dei due "giornalisti". Viene in mente la barzelletta sui carabinieri che vanno sempre in coppia perché uno sa leggere e l'altro sa scrivere.........
gi.bi.

BEATRICE BORROMEO CON SUA MADRE

Lettera 3
Caro dago,
leggi un po' questo articolo del nostro caro scalfari: "ma tra una portata e l'altra guardava il suo modernissimo telefonino seguendo su di esso un programma di videogiochi;"...
Se c'è una cosa più noiosa dei grillini, sono gli anti grillini. Scalfari poi, non ne azzecca una di previsione politica da 30 anni e dopo aver endorsato di brutto monti ora sta attaccato al culo di grillo come neanche feltri e sallusti con fini ai tempi di montecarlo.
Qua addirittura fa gossip, giocando la carta (sempre vincente!) dei videogiochi (programma di videogiochi, pardon) come male assoluto e mischiandola con le follie di casaleggio.
babbabia...

Lettera 4
Caro Dago, a proposito delle affannate e imbarazzate precisazioni del povero Massimo De Luca (ed altri) sul mitico gol di Turone, è proprio il caso di dire che la toppa è peggio del buco. Dai, spiega al nostro che gli crediamo. Come crediamo (giurin giurello) all'equidistanza della redazione sportiva romana della RAI verso Roma, Lazio e Napoli rispetto alle altre. Ci crediamo, ci crediamo, ci crediamo, eccome se ci crediamo...

RITA PENNAROLA

Lettera 5
Caro Dago, osservando nel Ballaró di Floris il Pagnoncelli che, da onesto lavoratore, snocciola i sondaggi su Berlusconi, Bersani, Grillo e compagnia piangente, commissionati dal medesimo Floris, l' attenzione viene attratta dalla formazione del Centro di Monti (Monti , Casini, Fini). Nella tabella figura ancora con un improbabilissimo 9,9% ,come prima delle elezioni. Un copia incolla sbagliato, come sostengono i soliti invidiosissimi maligni?
Max

Beppe Grillo

Lettera 6
Caro Dago,
tutti a prendersela con i parlamentari grillini che non rispondono ai giornalisti, ma nessuno ha niente da dire sul fatto che Monti e i suoi ministri facciano esattamente lo stesso, anzi peggio. Sguinzagliano i bodyguard contro gli inviati delle Iene, ai giornalisti che li fermano non rivolgono neanche lo sguardo e tirano dritto. Aspetto ancora che Repubblica o Corriere facciano un commento in proposito. RP

Lettera 7
Caro Dago,
la Lega è fenomenale: per andare alle consultazioni con Nonno Napolitano si fa commissariare dal Banana...
Recondite Armonie

Lettera 8
Mentre i nostri politici pensano a spartirsi le poltrone e a non cedere nulla di quello che ci hanno usurpato in questi, la gente non arriva a fine mese e se perde anche il lavoro si suicida. Oggi un uomo di 58 anni, licenziato, con un mutuo da pagare e due figli disoccupati si è buttato sotto al treno.

Claudio Messora blogger

Se si toglie il finanziamento ai partiti, si riducono gli stipendi dei parlamentari, si tolgono i privilegi, si riducono i doppi/tripli incarichi, si riducono le scorte e le auto blu, si eliminano le province,si possono risparmiare dei miliardi da destinare ai capofamiglie che perdono il lavoro e a quelli che non riescono ad arrivare a fine mese con il mutuo da pagare.

Per i politici non sarebbero sacrifici, ma rinunce del superfluo,ai bisognosi si ridarebbe la vita. Papa Francesco ha iniziato a dare l'esempio con un crocifisso di ferro ed un anello d'argento dorato, riusciranno i politici a qualche rinuncia? Ne dubito molto.
Cordialmente
Annibale Antonelli

monti papa ratzinger

Lettera 9
Di Pietro dice di non ricordare che fine ha fatto la cassetta che incriminava De Gregorio. Cosa faceva lui ai suoi indagati? Li metteva dentro fino a che non parlavano, vero? E provare a fare altrettanto con te, Tonino?
Vittorio Torquemada InFeltrito

Lettera 10
Caro DAGO, Cipro (noto paradiso fiscale offshore, campava di quello e della registrazione compiacente di navi fatiscenti) è stata ammessa nella UE malgrado si sapesse che i depositi bancari erano 10 volte il suo PIL, cosa che non depone sulla purezza dei danari depositati. Poi si pretende di salvare i ciprioti tassando selvaggiamente i depositi, per di piu' con un'aliquota crescente in funzione della loro grandezza.

BERGOGLIO RATZINGER

PUTIN è ovviamente inferocito e manda navi da guerra russe a pendolare davanti a Cipro, il cui parlamento sfancula la UE. Comincio l'equinozio di promavera con la speranza che Cipro per prima se ne esca dalla trappola mortale degli imbecilli di Berlino e di Bruxelles (perchè di imbecilli si tratta, non occorrono altre prove). Saluti BLUE NOTE

Lettera 11
Scusa Dago, informa la giornalista Giuditta Marvelli del corriere della sera che la capitale dell'Islanda è Reykjavik e non Helsinki come scritto nell'articolo da te riportato!

Lettera 12
Premettendo che ergoldeturonerabbono, sarebbe carino precisare che il dott. De Luca è un ultraromanista ed il dott. Martino è talmente romanista da essere nominato direttore del "Roma channel", forse per meriti acquisiti in Rai.
Qualcuno che smentisca la taroccazione della moviola e non sia un ultrà giallorosso si trova?

Lettera 13
Caro Dago,
gran bel ministro dello sviluppo, il buon passerotto. Dichiara che le bollette del gas devono diminuire, fin da aprile! Peccato che a aprile il riscaldamento si spegne in gran parte del paese.
Claudio c.

BERSANI, BERLUSCONI

Lettera 14
Caro Dago,
ma quanto starà rosicando Ratzinger davanti alla tv assistendo alla santificazione preventiva di Bergoglio? RP

Lettera 15
Caro Dago, dove bisogna firmare per uscire dall'Europa della culona inchiavabile e annettersi con Cipro alla Russia?
Stefano55

Lettera 16
Dago darling, mentre qui nella ex-capitale morale, ancora in pieno inverno nonostante le date e il surriscaldamento globale, noi meneghini siamo sottosopra per le faide interne al PD (micidiale querelle Pisapia-Boeri) e per lo strano silenzio dei media eiarizzati sull' Expo 2015 (e relative occulte spartizioni di "torte"), voi "beati" della capitale tiberina vivete giorni storici e felici, da un conclave all'altro... con relative affrettate (Largo Fochetti in primis) beatificazioni.

GIU' LE MANI DA CIPRO

E ora ci si chiede chi sarà il camerlengo laico (magari Dago?) che - tra pochi giorni - darà per primo la notizia "Habemus dux gubernationis". Ovviamente il nome sarà quello di un famoso "Puer Emiliae", Petrus Ludovicus, consigliato da un famoso nuovo "Puer Apuliae" e sorretto al Senato da una riedizione delle "convergenze parallele", stavolta sul modello siciliano ma ancor più bizantino. E in questa nuova Magna (!) Grecia federale (Siena é repubblica a sè) ovviamente ci sarà chi lo prenderà in quel posto, a sua insaputa come s'usa chez noantri.
Natalie Paav

VLADIMIR PUTIN CONSEGNA UNA MEDAGLIA AD ALEXANDER ZALDOSTANOV, LEADER DEL GRUPPO DI MOTOCICLISTI RUSSI

Lettera 17
Mastrapasqua perchè invece di aggiudicare commesse per 170 ml ad eustema non provvede a spedire a domicilio il cud?va bene che i vecchietti bisogna metterli in difficoltà per favorirne il trapasso ma qui si esagera.mastrapasqua riduciti lo stipendio!

Lettera 18
Caro DAGO,ieri sera,in uno dei Tg di maggior ascolto,in merito alle forze speciali impiegate per la sicurezza degli illustri invitati all'insediamento papale,si parlava di nuclei "subacquei sui tetti".Forse il meteo prometteva alta marea. Comunque in strada non sono stati notati nuclei di palombari ciclisti.
Saluti, Labond

Mastrapasqua Antonio

Lettera 19
Il giuramento sull'onore della Nazione,violato,sta facendo rigirare nella tomba tutti i nostri soldati morti in guerra. Rimandiamo i marò in India,dichiariamo guerra e cerchiamo di riprenderceli,ma che i ns governanti lascino stare l'Onore.
La prossima volta,a garanzia del loro giuramento (privato,da parte dei governanti e non a nome del Paese) ci mettano l'integrità del lato B delle loro congiunte più strette.
Dardi Mirko

Gianluigi Paragone

Lettera 20
Caro Dago,
leggo che quel paraguru parapadano di Paragone grida alla censura grillina perché Gubitosi non lo vuole in prima serata. Uno che zompa così da un partito all'altro non dovrebbe fare nemmeno lezioni di Fisica di notte, ma il problema non è solo questo. Il problema sono gli ascolti. I numeri del Para-padano (9%-10% nella notte inoltrata) sono truccati da anteprime di 40 minuti. E in prima serata ha superato di poco il 7% che su Raidue non è esattamente un trionfo. Questo ragazzotto con la chitarra è stato assunto in Rai senza concorso (soldi pubblici, tanti! come vice-direttore?) in quota Lega, ora gioca all'antipolitica e si lamenta pure? Forse nell'era di Grillo queste cose andrebbero studiate per bene. E si dovrebbe stare più attenti.
Franco

Lettera 21
Caro Dago
prima o poi, e come al solito in italia avverra' alla fine del mandato per non 'disturbare il manovratore', qualcuno dovrà pur dirlo che buona parte della situazione di stallo politica in cui ci troviamo è da addebitare a Napolitano, se avesse sciolto le camere dopo le dimissioni del Cavaliere e indetto le elezioni come in Spagna, che come noi viveva un simile momento, oggi avremmo ben altra maggioranza al Parlamento e un paese piu' governabile, ed invece si continua a sopravallutare le capacità del manovratore, ma tutti zitti.

E se poi si scoprisse che la legge 361 del 1957 che sancisce l'ineleggibilità di Berlusconi fosse attuabile, tutti quei giornalisti santoni che pontificano dalla tv e dai giornali, tutti coloro che gridavano 'se non ora quando' che indivano 'girotondi' di protesta, non era meglio se avessero letto il Codice Civile e sollevato il problema con qualche anno di anticipo e con ben altre motivazioni piu' concrete o forse tutto sommato andava bene anche loro tutto cio'?
ELLEDI61

 

 

“SPALAMERDA” IN AZIONE: GIRA “LA VOCE’’ DI MESSORA INDAGATO - MA IL SITO È DEL “NEMICO DI GRILLO, MARCO MARSILI

$
0
0

DAGOREPORT

SITO LA VOCE D ITALIA DI MARCO MANUEL MARSILI FOTO DA RESET ITALIA

Sul sito "La Voce d'Italia" si dà notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Claudio Messora, blogger di "Byoblu" e neo-capo della comunicazione dei grillini al Senato. Ecco il testo:

falsi simboli movimento cinque stelle e pirati dal sito di messora

"Claudio Messora e' indagato dalla Procura della Repubblica di Monza per ricettazione, violazione, sottrazione, e rivelazione del contenuto di corrispondenza. Il blogger e' indagato, insieme a un altro giornalista, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di hacker legati al Movimento 5 stelle. Il giornalista e' il nuovo "consulente della comunicazione" per i senatori e i deputati del partito di Grillo, insieme al bergamasco Daniele Martinelli, collaboratore del Fatto Quotidiano e di Gianroberto Casaleggio.

MARCO MANUEL MARSILI

Sembra che sia imminente l'apertura di un fascicolo a carico di una cinquantina di attivisti grillini per minacce (anche di morte): il braccio violento del movimento, che ne' Messora, ne' Martinelli racconteranno mai."

Beppe Grillo

Il dettaglio non secondario è che il Direttore Responsabile del sito "La Voce" è Marco Manuel Marsili, attivo con un movimento dei "Pirati" (disconosciuto dal Partito Pirata, unico riconosciuto dagli altri gruppi europei), che presentò le liste civetta con il simbolo del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni. Chiaramente partì una furiosa lite tra Marsili e i suoi "pirati" e i seguaci di Grillo, durante la quale Messora pubblicò una serie di conversazioni private di Marsili su Facebook, che erano state diffuse dal gruppo di hacker Anonymous.

CLAUDIO MESSORA

L'ipotesi di reato "ricettazione, violazione, sottrazione, e rivelazione del contenuto di corrispondenza" sembra dunque sposarsi perfettamente con una denuncia di Marsili contro Messora. Seguita a stretto giro dalla "notizia" dell'indagine sul suo stesso sito...

 

MARTIN WOLF: IL PASTICCIO DI CIPRO SARÀ UN TRAUMA PER L’EURO

$
0
0

Martin Wolf per il "Financial Times"
Traduzione di Fabio Galimberti per "Il Sole 24 Ore"

ROUBINI IN MEZZO A MARTIN WOLF E MARIA BARTIROMO DAL TWITTER DI ROUBINI


Un cammello, si dice, è un cavallo disegnato da una commissione. È una battuta ingenerosa verso i cammelli, che sono animali ben adattati al loro non facile habitat. Lo stesso, ahimé, non si può dire per i programmi di salvataggio dell'Eurozona. L'intervento proposto a Cipro, ieri respinto dal Parlamento di Nicosia, non aiuterà Eurolandia a uscire senza traumi dalle sue crisi a catena.

MARTIN WOLF

Anzi, questo pasticcio è l'esempio più eclatante di come non devono essere gestiti i problemi del settore finanziario e del debito sovrano. Il governo di Cipro è al tempo stesso fortemente indebitato e responsabile di un settore bancario troppo grande per essere salvato. Le banche sono a un passo dal tracollo. Ma è la Bce che ha staccato la spina minacciando di non accettare i titoli di Stato ciprioti come garanzia per un supporto di liquidità. Le banche devono essere ricapitalizzate, e non può farlo il governo da solo. Non c'è alternativa alla nazionalizzazione del credito?

CIPRO - TROIKA GO HOME

Sì: una ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell'Eurozona (per cui la somma necessaria è cosa da poco). Se l'unione bancaria fosse già stata pronta e funzionante, è quello che sarebbe successo. Ma non è così, presumibilmente perché i Paesi del nocciolo duro non vogliono essere costretti a intervenire in soccorso di sistemi bancari malgestiti, come quel rifugio offshore per capitali russi che è il sistema bancario cipriota. L'unione bancaria non arriverà prima che venga fatta piazza pulita degli errori passati e prima che vengano creati nuovi meccanismi.

PROTESTE A CIPRO jpeg

Molti insistono sul fatto che qualsiasi tassazione dei depositi è un furto. Questa è una sciocchezza: una banca non è un forziere. Una banca è un gestore di attività, con una limitatissima capitalizzazione, che fa una promessa, quella di restituire ai depositanti i loro soldi su richiesta e secondo il loro valore: promessa che non sempre può essere mantenuta senza l'assistenza di uno Stato solvente. Chiunque presta denaro alle banche di questo dev'essere consapevole.

CRISI EURO

È inconcepibile che le banche - un'attività finanziaria che comporta dei rischi - possano operare senza alcun rischio di perdite almeno per alcune categorie di prestatori. In caso contrario, il debito delle banche non è altro che debito dello Stato. Non si può consentire che un'attività privata giochi d'azzardo in questo modo con i soldi dei contribuenti, questo è evidente. Tutto questo suscita grossi timori. Il primo riguarda l'accordo stesso. La decisione di colpire i depositi garantiti è un grosso errore. Ma la decisione di statalizzare certi depositi non è stata un errore.

MARIO DRAGHI MERKEL

Per quanto impopolare possa essere, è indispensabile un sistema di risoluzione delle crisi bancarie che trasformi questa cosa in realtà, a Cipro e non solo. Un altro timore è legato al fatto che la tassa colpisce indiscriminatamente, senza distinguere tra banca e banca, disincentivando perfino i grandi depositanti a monitorare la solvibilità del loro istituto. Ma il timore più grande viene da The Banker's New Clothes, il libro di Anat Admati di Stanford e Martin Hellwig del Max Planck Institute. Le banche hanno una capacità di assorbimento delle perdite talmente limitata che sono sempre sull'orlo del disastro.

L'Eurozona deve rendere il settore creditizio molto più robusto, incrementando enormemente i requisiti patrimoniali, oppure deve mettere insieme i bilanci degli Stati e irrigidire la regolamentazione, per garantire una vigilanza adeguata su tutta l'Eurozona e un adeguato supporto da parte delle finanze pubbliche. La cosa spaventosa non è che la minuscola Cipro sia finita nei guai, ma che dalla minuscola Cipro nascano pericoli più ampi. Le banche sono pericolose ovunque, ma in Eurolandia continuano a costituire una minaccia per la sopravvivenza. Tutto questo deve cambiare, e molto in fretta.

BANCOMAT CIPRO

 

 

SOGNO O SON-DAGGIO: BERSANI ARRANCA E RENZI SBANCA!

$
0
0
RENZI E BERSANI PD

DAGOREPORT
Ora nel Pd nessuno parla più di elezioni a giugno. E forse neanche a ottobre. Perché i sondaggi choc che girano al Nazareno e fanno preoccupare Culatello Bersani (e tutti i maggiorenti) ricevono conferme ogni giorno: mentre il centrosinistra è arenato nelle sabbie mobili parlamentari e quirinalizie, il consenso per Renzi cresce in maniera inarrestabile.
Ieri sera Nando Pagnoncelli, nella rilevazione settimanale per Ballarò, ha certificato che il sindaco di Firenze non soltanto rimane in testa alle preferenze come premier, ma prosegue anche a guadagnare punti.

BERSANI RENZI

Ecco le risposte alla domanda su chi dovrebbe essere incaricato da Giorgio Napolitano per l'incarico di formare il governo: Renzi primo con il 38%, Bersani a seguire al 21%, poi Grasso con il 12, Cancellieri all'11.

BERSANI RENZI ballottaggio BIG

Rispetto a una settimana fa, la crescita del Rottamatore è stata di ben 6 punti. Nel sondaggio Ipsos della puntata scorsa della trasmissione di Floris, infatti, la graduatoria era questa: Renzi 32%, Bersani a pari merito con Berlusconi al 16%, Grillo al 10, Monti 8, Cancellieri 1.

Giorgio Napolitano

Ancora maggiore è l'aumento dei consensi per Renzi rispetto a tre settimane fa, il giorno dopo le elezioni: + 13 punti. Ecco i risultati del sondaggio presentato da Pagnoncelli a Raitre durante la puntata del 26 febbraio su quale fosse il premier preferito: Renzi 25%, Bersani 22%, Berlusconi 13%, Grillo 12%, Monti 8%.

 


BUONA MASTRAPASQUA A TUTTI CON 170 MILIONI DELL’INPS

$
0
0

Stefano Sansonetti per lanotiziagiornale.it

Una gara attorno alla quale ruotavano enormi interessi. Il piatto, del resto, era così ricco che sarebbe stato difficile aspettarsi una situazione diversa. E c'è da giurare che alla fine anche l'Inps abbia avuto i suoi imbarazzi. L'ente previdenziale, guidato da Antonio Mastrapasqua, ha appena aggiudicato un maxiappalto per i servizi di sviluppo e manutenzione del software applicativo dell'Inps.

La cifra è da far tremare i polsi. Parliamo di 170 milioni di euro, in pratica una delle commesse più costose transitate per l'ente previdenziale. Ma chi è riuscito a mettere le mani sulla megatorta? Diciamo subito che la gara era divisa in sette lotti. Ebbene, alla fine sono stati scelti sette diversi raggruppamenti di impresa, uno per ogni lotto, all'interno dei quali c'è tutto un campionario dei più grandi gruppi a partecipazione pubblica e privata.

Mastrapasqua Antonio Mastrapasqua Antonio

Finmeccanica. Il lotto 4, per complessivi 29,7 milioni di euro, è andato per esempio a un drappello di imprese in cui spicca SelexElsag, del gruppo Finmeccanica. Al suo fianco troviamo la Hp Enterprise Services, che fa capo al colosso americano dell'informatica Hewlett Packard, e la multinazionale della consulenza Deloitte. Il lotto 5, il cui valore finale si è attestato sui 24 milioni di euro, è stato conquistato da un raggruppamento in cui è presente Telecom Italia, il gruppo guidato da Franco Bernabè che raramente manca all'appuntamento delle grosse commesse di stato.

I gruppi esteri. A lasciare il segno, tra l'altro, sono stati anche i grandi gruppi esteri, molto spesso attivi in Italia grazie alle loro società controllate. Il lotto 2, che l'Inps remunererà con 33,8 milioni, ha visto tra i vincitori un gruppo particolarmente folto all'interno del quale si segnala la presenza degli spagnoli di IndraSistemas (attraverso la Indra Italia). Accanto a loro compaiono la multinazionale Accenture, che ha sede a Dublino, e la AvanadeItaly, ossia la sussidiaria italiana della joint venture che vede insieme la stessa Accenture e gli americani di Microsoft.

Antonio Mastrapasqua

Nomi di assoluto rilievo internazionale anche all'interno del raggruppamento che ha incamerato il lotto 3, per un totale di 21,7 milioni di euro. In questo caso troviamo gli americani di Ibm in compagnia dei francesi di Sopra Group e della multinazionale della consulenza Ernst & Young. E visto che sono riusciti a spuntare un bella fetta di torta tutti i principali gruppi della consulenza e dei servizi Ict, nel novero non poteva mancare Kpmg, presente nel raggruppamento con Exprivia e Sintel Italia.

Rispunta Eustema. Alla cuccagna del superbando Inps, tra l'altro, hanno partecipato anche società di estrazione sindacale ed editoriale. Può sembrare un po' strano, me è proprio così. Basta guardare alla storia del lotto 1, assegnato alla fine per 35,6 milioni di euro.

INPS

Al suo interno spunta Eustema, la società informatica della Cisl, il sindacato guidato da Raffaele Bonanni, di cui lanotiziagiornale.it si è già ampiamente occupata (vedi i numeri del 12 e 13 marzo 2013). Al fianco di Eustema c'è Innovare 24 spa, che da qualche mese ha cambiato ragione sociale in 24 Ore Software e che altro non è se non la società informatica del Sole 24 ore, e quindi in ultima analisi del sistema Confindustria. Chiudono la composizione del lotto 1 Engineering spa e Inmatica spa.
Insomma, alla fine sembra proprio che l'appalto Inps abbia premiato tutti i principali centri di potere.

Per carità, questo è avvenuto sulla base di una procedura di gara che ha attirato in tutto la bellezza di 40 offerte. In più bisogna considerare che l'Inps è un istituto enorme, che gestisce tra entrate e uscite qualcosa come 430 miliardi di euro, assicura 20 milioni di lavoratori ed eroga 18 milioni di pensioni. Ma tant'è, alla fine i principali big si sono portati a casa la loro fetta di torta. E l'Inps si è potuto liberare di una faticosa procedura di gara, relativa a uno dei servizi più importanti su cui conta l'istituto per funzionare bene.

 

ISTITUTO ITALIANO STATISTICHE & PERDITE (MILIONARIE)

$
0
0

Valeria Di Corrado per lanotiziagiornale.it

Giovannini Enrico Istat in collegamento video

Le statistiche dicono che quando un ente pubblico è in perdita viene commissariato. Eccezion fatta, a quanto pare, per chi le statistiche le fa di mestiere. L'Istat, infatti, pur avendo chiuso, per due anni consecutivi, la propria gestione finanziaria con il segno meno (per milioni di euro) non ha ancora visto un commissario straordinario bussare alla sua porta.

Persino la Corte dei Conti, incaricata di controllare lo stato di salute dell'Istituto nazionale di statistica dalla legge 259 del 1958, ha certificato a febbraio che i conti non tornano. Nel 2010 il disavanzo accumulato dall'ente ha toccato i 23 milioni e 848 mila euro. L'anno dopo le cose sono andate, per modo di dire, meglio. A fronte di 445 milioni di entrate, ne sono stati spesi 456. Per un totale di 11 milioni e mezzo di perdita.

Il decreto legge 98 del 2011 prevede che "nel caso in cui il bilancio di un Ente presenti una situazione di disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi, i relativi organi, ad eccezione del collegio dei revisori o sindacale, decadono ed è nominato un commissario". Lo stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze ha sottolineato la necessità che l'Istat "assuma ogni utile iniziativa tesa a ricondurre la gestione, in particolare quella corrente, su un piano di equilibrio economico-finanziario duraturo".

Enrico Giovannini presidente Istat

Ovviamente, fatta la norma, nel nostro Paese si trova subito l'eccezione. La Ragioneria generale dello Stato ha, in sostanza,elaborato un modo per derogare al dl 98/2011. Con la circolare 33 del 2011 si stabilisce, infatti, che "la presenza di un disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi non è sintomo di per sé di squilibrio finanziario della gestione e non comporta l'automatica applicazione della norma in esame". Per questa ragione il commissario straordinario non ha ancora varcato la soglia della sede centrale di via Cesare Balbo, a Roma.

Enrico Giovannini, presidente dell'Istituto nazionale di statistica dal 2009, è ancora lì al suo posto, a 270 mila euro all'anno, e ci rimarrà almeno fino alla scadenza del mandato quadriennale, cioè ad agosto di quest'anno. Lo stesso Giovannini, in realtà, si è appellato al Parlamento per richiamare l'attenzione sulla situazione economica dell'Istat, in occasione dell'approvazione del bilancio 2012. In base al finanziamento ordinario già deliberato per gli anni 2013-2014 l'ente - ha spiegato - non sarà in grado di assolvere alla sua funzione. Eppure, dalle erogazioni dello Stato degli anni passati, non sembrerebbe emergere la volontà di trascurare l'Istat.

istat

Ammontano alla cifra tonda di 300 milioni i trasferimenti concessi nel 2010. Ben 382 milioni quelli relativi all'anno 2011. Le fonti pubbliche costituiscono in totale il 97% delle entrate. Mentre un ben più esiguo introito (circa un milione e mezzo di euro) deriva dalle prestazioni fornite dall'Istituto.

Il costo del personale, invece, è lievitato a distanza di un anno da 120 milioni a 138. Nel biennio 2010-11, infatti, le persone assunte a tempo determinato sono passate da 4 a 397 unità per "far fronte alle esigenze temporanee ed eccezionali connesse all'esecuzione dei censimenti". Ma non è questo il capitolo della spesa più consistente. Per i cosiddetti "servizi" sono andati in fumo 184 milioni nel 2010 e ben 240 l'anno dopo. Per avere la misura del "prima" e del "dopo" bisogna considerare che nel 2009 erano stati spesi "solo" 30 milioni.

Anche qui la giustificazione è da ricondurre ai censimenti.Per quello dell'agricolturail costo è stato di 115 milioni di euro. Stessa cifra per quello delle istituzioni no profit. Mentre il 15esimo censimento generale sulla popolazione è costato 200 milioni di euro per l'anno 2011, 277 milioni di euro per il 2012 e altri 150 per il 2013.

MARIO MONTI E VITTORIO GRILLI jpeg

La colpa di tutto starebbe nella sotto-valutazione del patrimonio immobiliare. In propria difesa, l'Istituto nazionale di statistica infatti ha evidenziato come il debito strutturale dipenda dal criterio con cui vengono valutati gli immobili di proprietà. Secondo una stima approssimativa, infatti, il valore degli edifici in viale Liegi e via de Pretis, a Roma, ammonterebbe a 203 milioni di euro.

L'intenzione dell'Ente è quella di passare dal criterio del costo iniziale di acquisto a quello del valore di mercato. Ma finora questo progetto non è andato in porto. Nel frattempo, il "fattore casa" invece che produrre profitti ha comportato ulteriori costi su un bilancio già in rosso. Il 14 aprile del 2000 l'Istat ha sottoscritto un Protocollo d'intesa per raggruppare le sedi della pubblica amministrazione in un unico edificio, nel comprensorio di Pietralata, a Roma.

GRILLI MONTI

Il 25 gennaio del 2007 l'Istituto ha stipulato con il Comune una convenzione per l'acquisizione di un'area di 15.880 metri quadrati. Costo complessivo dell'operazione 13 milioni 800 mila euro. Per finanziare il progetto, l'Ente è stato costretto a sottoscrivere un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per 99 milioni di euro, con una anticipo di 9 milioni per le spese di progettazione.

Nel giugno 2008, essendo sorti dubbi sulla conformità dei progetti, l'Istat ha chiesto al Provveditorato la revoca della gara. Tale revoca ha generato un annoso contenzioso con l'impresa che si era aggiudicata l'appalto.E il tutto si è trasformato in un ulteriore spreco di risorse pubbliche. Lo ha messo nero su bianco anche la Corte dei Conti nella sua relazione sullo stato di salute dell'Istat: "Il terreno è inutilizzato e non fa altro che produrre ulteriori spese a carico dell'Istituto".

 

 

 

 

OLIGARCHI RUSSI IN FUGA DA CIPRO, SI MUOVE MEDVEDEV

$
0
0
PUTIN E MEDVEDEV

Giampaolo Cadalanu per "la Repubblica"


L'enorme yacht Santra dondola appena, nel porticciolo di Limassol. È immatricolato nel Delaware, paradiso fiscale a stelle e strisce, ed espone due bandierine. In basso è l'insegna dell'Harley Davidson club di Mosca. Sopra sventola il bianco-rosso- blu della bandiera russa. Benvenuti a Limassol, la città più russa di Cipro, colonia dai nuovi ricchi d'Europa ormai ribattezzata scherzosamente Limassolgrad.

PUTIN E MEDVEDEV

Un'occhiata nel porto turistico chiarisce i rapporti economici: niente vernici scrostate o gommoni calcinati, questo è il regno del tek lucidato da inservienti di colore, dei ciclopici doppi e tripli alberi con vele comandate a motore, dei grappoli di moto d'acqua appesi a motoryacht che su altri mari servono come traghetti. Le bandiere russe sventolano quasi ovunque, anche se la patria ufficiale è quella del denaro: Belize, Jersey, Wilmington e ovviamente Limassol. Solo una barca d'epoca confessa di essere arrivata da Odessa.

CIPRO - TROIKA GO HOME

Poco sopra il porto, il ristorante Aurora sembra troppo vecchio per aver scelto il nome ispirandosi all'incrociatore da cui era partita la prima cannonata contro il Palazzo d'Inverno, a San Pietroburgo, nell'ottobre 1917. E chi pretende il menu in cirillico non sembra esattamente nostalgico dell'Unione sovietica. Al contrario, il nuovo colonizzatore è pronto a pretendere il meglio dell'Occidente e dei suoi vizi, spazzando via il ricordo dei vecchi padroni, i rappresentanti dell'impero britannico.

PROTESTE A CIPRO jpeg

Così, invece che cenare al Taste of Britain, meta dei pensionati di Sua Maestà, i russi di Limassol preferiscono il Taras Bulba, ristorante intitolato all'eroe di Nikolai Gogol, o il più esplicito Harem Russian Restaurant, o i night club e topless bar del lungomare, che offrono "ragazze nuove" con insegne al neon.

PROTESTE A CIPRO jpeg

Sottovoce, i ciprioti sottolineano che la comunità russa, stimata in 35-40 mila persone, fa ben poco per inserirsi. Secondo Natalia Kardash, direttrice del settimanale russo Vestnik Kipra, il vantaggio è proprio quello: «Tutti parlano russo, Cipro è molto comoda per chi vuole fare affari».

I ragazzi frequentano le scuole inglesi, le famiglie fanno la spesa in supermarket come lo Slavjanka, con la tv sintonizzata su Russia 24, caviale, salsicce e aringhe importate dalla Germania per i palati russi, ma anche vodka Putinka e birra Baltika, perfette per rallegrare i party nelle case private. La collina sopra Limassol, con vista sul Mediterraneo, è una serie di ville e villini, aiuole fiorite e Mercedes coupè, dove, a parte pochi benestanti, i ciprioti salgono solo per lavorare come sorveglianti o giardinieri. Non è diverso il panorama di Pafos, o di Larnaca, altre città costiere "colonizzate".

PROTESTE A CIPRO jpeg

Il rapporto fra Cipro e Mosca è così stretto che l'anno scorso il governo dell'isola ha preferito deludere i partner europei, lasciando partire il cargo russo MS Chariot anziché sequestrarne il carico di munizioni e lanciagranate destinati al regime siriano, dopo che la nave si era rifugiata proprio a Limassol per evitare una tempesta.

Limassol sea

Ma in questi giorni, dice la stampa locale, i russi sono arrivati in massa, per seguire le decisioni di Nicosia e valutare che fare dei risparmi. Già ieri si faceva sapere da Mosca che la questione sarà discussa durante gli incontri tra il governo russo e la Commissione europea guidata da Manuel Barroso. Putin non vuole perdere il vantaggio di tener concentrati nell'isola i patrimoni dei suoi oligarchi e, per quanto Gazprom smentisca di essere disposta a mettere sul piatto 10 miliardi per salvare le banche dell'isola, è evidente che Mosca vuole poter intervenire in qualche modo.

cipro

Se alla fine l'Europa riuscirà a imporre al governo isolano un qualche prelievo, nemmeno il legame strettissimo impedirà loro di portarsi via tutto. E quando l'ultimo oligarca moscovita si sarà imbarcato, sarà costretto a cambiar mestiere anche il titolare del negozio "Avanti", sul lungomare di Limassol, che con i russi ha costruito un business lucroso. Più ancora che i problemi economici è il clima a ridurre la clientela cipriota per pellicce di zibellino da trentamila euro.

Limassol

 

 

ZINGA-PINK: “PORCI CON LE ALI” NELLA GIUNTA DEL LAZIO

$
0
0

(ANSA) - Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha nominato oggi la nuova giunta regionale. L'esecutivo è composto da 10 assessori, 4 uomini e 6 donne, "una percentuale di presenza femminile che ne fa la giunta regionale più rosa d'Italia", si legge in una nota. I nuovi assessori sono tutti esterni al Consiglio Regionale.

Nicola Zingaretti

Al Presidente Zingaretti rimangono le deleghe su Europa, Turismo, Economia del mare e Protezione civile. La nuova giunta regionale del Lazio è così composta:

Massimiliano Smeriglio, è vicepresidente e assessore alla Formazione, università, scuola e ricerca. Smeriglio è stato assessore provinciale al lavoro e alla formazione nella Giunta Zingaretti. Dal 2000 è docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione presso l'Università di Roma Tre.

Nicola Zingaretti

Concettina Ciminiello, assessore alla Semplificazione, trasparenza e pari opportunità, dal 2010 ricopre l'incarico di funzione dirigenziale di livello generale di è Direttore Amministrativo della Scuola superiore dell'economia e delle finanze (Mef).

Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio, della mobilità e dei rifiuti. E' stato prima assessore provinciale ai trasporti nella Giunta Gasbarra e successivamente assessore all'ambiente nella Giunta Zingaretti.

LIDIA RAVERA

Guido Fabiani, assessore Attività Produttive e sviluppo economico, è rettore dal '98 della Universita' degli studi di Roma Tre. E' professore ordinario di Politica economica dal 1980.

Lidia Ravera, assessore alla Cultura e allo sport Scrittrice, giornalista italiana ha pubblicato oltre 25 libri, per lo più romanzi. Ha collaborato a numerose sceneggiature per il cinema e per alcune serie televisive della Rai.

Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, alle politiche abitative e all'ambiente Sindaco di Poggio Mirteto dal 2004. Responsabile, per l'Anci Lazio, delle unioni di Comuni e dell'associazionismo comunale dal 2004 al 2009.

GUIDO FABIANI FABIANI E SIGNORA

Sonia Ricci, assessore all'Agricoltura, caccia e pesca Dirigente d'azienda e imprenditrice nel settore dell' agricoltura. Dal 2007 al 2012 è stata consigliere comunale e vicepresidente del consiglio del comune di Sezze (LT).

Dal 1994 al 1996 è stata assessore alle attività produttive nello stesso comune. Alessandra Sartore, assessore al Bilancio, patrimonio e demanio. E' dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze dal 25 maggio 2001. Ricopre molteplici cariche nell'ambito di organismi di controllo di natura sindacale in rappresentanza del Mef.

REGIONE LAZIO

Lucia Valente, assessore al Lavoro Professore associato di diritto del lavoro della Sapienza Università di Roma - Facoltà di Giurisprudenza. Membro del Comitato pari opportunità e del Comitato etico della Sapienza, Università di Roma.

Paola Varvazzo, assessore alle Politiche Sociali Vice Prefetto Aggiunto. Per anni ha incentrato la propria attività all'interno dell'amministrazione pubblica sui temi dei diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d'asilo.

 

CECCHI PAONE, IL PROSSIMO BOY FRIEND, ALL’ASILO’

$
0
0

Francesco Giorgianni per Chi

«Il grande fratello mi perseguita! nel 2000 mi ha soffiato il Telegatto e anni dopo il mio fidanzato, Claudio», racconta il giornalista. «Ho sofferto molto, ero innamorato, ma per fortuna ho incontrato questo ragazzo, che mi ha ridato la gioia di vivere. Mi ha aiutato a superare la delusione»

cecchi paone col nuovo fidanzato su CHI

La Riviera Maya è sempre la "fine del mondo"». Vento nei capelli, acqua cristallina, due "bordi" con il catamarano ed è subito estate (anticipata) per Alessandro Cecchi Paone, che incontriamo al Viva Wyndham Maya Resort accanto al ballerino Massimo Francese.

Domanda. Alessandro, ci racconti di questa vacanza a Playa del Carmen.
Risposta. «Il viaggio nasce dalla mia passione per il Messico e in particolare per queste zone. Negli anni in cui conducevo La macchina del tempo mi sono occupato diverse volte della civiltà Maya, di Chichen Itza e di Tulum, che è una destinazione davvero suggestiva con le sue piramidi a picco sul mare. È una vacanza all'insegna del mare, dello sport, del divertimento e anche della storia antica. Meglio di così non poteva andare».

D. Accanto a lei ora c'è Massimo Francese: ci parli di lui.
R. «Piccolo identikit di Massimo. È un ballerino brasiliano, che è stato adottato da una famiglia torinese ed è italiano a tutti gli effetti. È un bravissimo ballerino di musical e si è diplomato l'anno scorso alla scuola del musical di Milano».

D. Come vi siete conosciuti?
R. «Per la prima volta l'ho visto al saggio estivo di fine corso nella rappresentazione di Fame. Guarda caso Massimo interpretava Leroy perché gli assomiglia un po'. Io l'ho notato subito, perché, non c'è niente da fare, anche gli altri ballerini erano bravi, ma Massimo aveva una naturalezza speciale e sembrava quasi non fare fatica sul palcoscenico. Aveva qualcosa in più e da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci».

cecchi paone col nuovo fidanzato su CHI

D. Perché Massimo è importante per lei?
R. «Mi ha aiutato a gestire il colpo della lenta fine del grande amore con Claudio Viana Fernandes. "Chi" aveva pubblicato un servizio in cui posavamo insieme nella mia casa di Positano (vedi "Chi" n. 31/2012). Allora, avevo deciso di presentare Claudio, perché era ormai un anno che vivevamo assieme».

D. Una brutta delusione.
R. «Sì, è tutta colpa del Grande Fratello. Quel reality mi perseguita! Il primo anno (il 2000) mi soffiò il Telegatto da sotto il naso e, adesso, persino il fidanzato! È capitato che la produzione portoghese, dopo aver visto il servizio di "Chi", gli ha offerto di fare il concorrente nella Casa e da lì è successo il patatrac. Tra noi non è finita perché si è invaghito di un'altra persona, ma perché ha partecipato a un lungo reality, che ci ha allontanati.

Non avevamo nessun modo di comunicare e di interagire. È stato un inferno. Lui non aveva fatto coming out in Portogallo e così ha chiesto alla Endemol portoghese di proteggere la sua famiglia e i suoi amici. I produttori gli hanno anche creato una storia su misura con un'altra concorrente, con la quale continua ad apparire in tv secondo un contratto in esclusiva, che gli impedisce di tornare in Italia. Alla lunga non ho retto. In conclusione, il Grande Fratello me lo sono trovato sempre in mezzo ai piedi, prima sul lavoro e poi negli affari di cuore».

cecchi paone col nuovo fidanzato su CHI

D. Ora che cosa l'ha colpita di più di Massimo?
R. «La parte artistica. Per Massimo tutto è musica, traduzione corporea, non sta mai fermo ed è una centrale atomica di energie positive. Di lui mi piace anche il mix culturale: è un po' indio e un po' africano. Ha un volto e un sorriso che sprigionano un'allegria incredibile. L'ho conosciuto in un periodo in cui mi stavo un po' incupendo, perché ero molto innamorato di Claudio, ma Massimo mi ha ridato gioia di vivere. Non bisogna mai perdere le speranze. Per ora va bene, vediamo cosa succederà in futuro. Non vorrei che arrivasse un altro reality che me lo porti via».

D. Si sente giovane?
R. «Sì. Perché non ho paura di amare. Meglio rischiare e rimanere disponibili a una nuova storia. Senza paura».


MALGIOGLIO: AUGURI E FIGLI MASCHI
«Al mio amico Alessandro e a Massimo che cosa posso augurare? Auguri e figli maschi. Se loro sono felici, anch'io lo sono», commenta per "Chi"
Cristiano Malgioglio. «Spero che questa relazione possa durare per tutta la vita. Non durano le storie tra un uomo e una donna e, se questa andasse avanti per sette anni, sarebbe uno scoop mondiale. Perché sono andati in Messico? Ma potevano venire in Puglia! Ma poi questo far saper a tutti che c'è questa storia! Io sono riservato, ma se a lui piace così, ben venga. Speriamo che mi inviti al matrimonio. La differenza d'età? Va di moda. Lui adesso gli farà da mamma e da papà, e l'altro in futuro gli farà da badante e gli cambierà il pannolone»

 

PAPA FRANCESCO È DELLA JUVE? RIECCO VELTRONI!

$
0
0

1- Incredibile! Appena hanno detto che Papa Francesco è della Juventus, l'ex sindaco di Roma (per mancanza di prove) Walter Veltroni si è ricordato che una volta era juventino...

INAUGURAZIONE DI PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

2- Pubblicità regresso: su Milano Finanza è apparsa una paginata firmata Francesco Bisozzi intitolata "Un calice verde rubino". Si scrive che "attenta alla riduzione dell'impatto ambientale è anche Rocca di Frassinello, cantina nata dalla matita dell'architetto Renzo Piano, che ha avuto un'attenzione particolare all'eco sostenibilità della struttura". Come come? Fermi tutti: Rocca di Frassinello è di Paolo Panerai, l'editore di Milano Finanza! Ma facce ride...

3- Alla faccia del montiano spending review: per la festa di compleanno del provveditore alle opere pubbliche di Roma Donato Carlea, apprezzatissimo da Tonino Di Pietro, è stato precettato l'Olimpic Club di lungotevere Pietra Papa. Roba da mille e una notte.

4- Chi si rivede, Bigné Billé! L'ex presidente della Confcommercio al cannolo, Sergio Billé, insieme alla sua Cecilia, hanno strafesteggiato l'altra sera all'Aldrovandi (sì, proprio l'albergo che si trova di fronte allo zoo) per la cena di beneficenza di Chantal Montanarella. Tutti hanno fatto le ore piccole, Tra trenini e ballate sui tavoli.

Valter Veltroni

5- Maurizio Caverzan per "il Giornale" - [...] Per Bian¬cofiore il Cavaliere al Quirinale consentirebbe di riequilibrare la situazione.Poi esagera:«Ber¬lusconi è al di sopra delle par¬ti », le scappa detto. «Forse sarà sopra le sue, di parti», ammic¬ca Scanzi. «Voi di sinistra sape¬te solo essere volgari». Il batti¬becco continua...

6- Carlo Rossella per "Il Foglio" - La dieta molto regolata, che segue da tempo, ha fatto molto bene a sua eminenza il cardinale Sodano. E' in gran forma. Deo gratias.

7- Maurizio Crippa per "il Foglio" - Al direttore - Dice Alemanno che Bergoglio "è un Papa sociale 2.0". Be', lui è un sindaco 2 punto morto.

PAOLO PANERAI

8. Ansa.it .- La musica di Ennio Morricone, la voce di Gino Paoli, il fascino di Sofia Loren: Msc Crociere ha scelto questi 'ingredienti' per la grande giornata del battesimo di Preziosa, la nuova ammiraglia della flotta, che sara' battezzata il prossimo 23 marzo.
Per l'occasione Msc Crociere ha organizzato nel capoluogo ligure una intera settimana di feste.

Antonio Di Pietro

Per il battesimo di Preziosa sono decine gli eventi collaterali organizzati a Genova. Sofia Loren, madrina della flotta Msc Crociere, tagliera' il nastro per rompere la bottiglia sulla chiglia della nave. A seguire un concerto del maestro Ennio Morricone e un omaggio a Genova e a Msc da parte di Gino Paoli. Tre maxi schermi al Porto Antico apriranno una finestra in diretta su Ponte dei Mille.

ANDREA BILLE E SIGNORA

 

 

“ASSOLTI” I BERSANIANI A 5 STELLE: NESSUNA ESPULSIONE IN VISTA

$
0
0

Domenico Ferrara per www.ilgiornale.it

Roberta Lombardi e Vito Crimi jpeg

Nella sala della Regina di Montecitorio, va in scena il processo ai dissidenti grillini.
Rigorosamente a porte chiuse e senza diretta streaming, ché i panni sporchi si lavano in famiglia. Uno a uno, i senatori che hanno avuto l'ardire di contravvenire alle regole del Movimento 5 Stelle (ma non a quelle della libertà di voto) sono stati "costretti" a rivelare quello che era comunque un voto segreto in attesa del perdono. Che alla fine ci sarà. Nonostante le sfuriate di Beppe Grillo.

GRILLO E CASALEGGIO ARRIVANO A ROMA

Tra i senatori sembra prevalere infatti la linea misericordiosa. Nei giorni scorsi il capogruppo Vito Crimi ha dichiarato di non voler "crocifiggere" nessuno. Il coordinatore della comunicazione del M5S al Senato, Claudio Messora, aveva minimizzato il "tradimento", perché "sono ragazzi". E poi c'è il regolamento delle espulsioni che prevede che i gruppi possano proporle agli iscritti che sul web avranno poi l'ultima parola.

VACCIANO

A ciò si aggiunge che le eventuali dimissioni dei parlamentari dovrebbero comunque essere ratificate dalle Camere con un voto in Aula. Insomma, un processo complesso in un momento delicato, con le consultazioni che incombono. E infatti, nella riunione di oggi, gli eletti del M5S stanno discutendo anche della linea da seguire in vista della salita al Colle della delegazione grillina.

Il gruppo però non è unito: se c'è chi minimizza e assolve i dissidenti, c'è anche chi non lesina critiche nei loro riguardi. Come il vicecapogruppo alla Camera Riccardo Nuti che ha dichiarato: "Io avrei votato scheda bianca perché così aveva deciso la maggioranza del gruppo. Poi se uno si rende conto che le decisioni che prende il gruppo ogni volta non coincidono con le proprie si dimette, torna al suo lavoro. Lo prevede il codice di comportamento che tutti abbiamo sottoscritto". Al momento, i dissidenti che hanno fatto outing sono Giuseppe Vacciano, Elena Fattori, Mario Giarrusso, Fabrizio Bocchino, Marino Mastrangeli, Bartolomeo Pepe, Francesco Campanella, Elisa Bulgarelli. Alla fine dell'assemblea, le bocche sono cucite. Il silenzio stampa continua.

BARTOLOMEO PEPE

 


AHI! TECH - SAMSUNG PRODURRÀ UN OROLOGIO “SMART” PER SFIDARE L’IWATCH DI APPLE

$
0
0

A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )

1 - SFIDA SUL TEMPO: SAMSUNG STA LAVORANDO A UNO SMART WATCH, FARÀ CONCORRENZA ALL'IWATCH DI APPLE

Da "Bloomberg.com"
http://bloom.bg/XVQSNd

SAMSUNG WATCH

La concorrenza, in campo tecnologico, è diventata talmente agguerrita che adesso si combatte addirittura sui prototipi. E così, se ormai da tempo rimbalza la notizia che Apple starebbe sviluppando l'iWatch, ossia l'orologio intelligente, progetto su cui starebbero lavorando cento progettisti, la rivale Samsung non è stata a guardare ed è subito passata al contrattacco.

Il vice-presidente del settore mobile dell'azienda coreana, Lee Young Hee, ha infatti rivelato al sito "Bloomberg.com" che sicuramente Samsung farà uscire sul mercato la sua versione di smart watch, che quindi andrà a far concorrenza ad Apple. Nulla si sa sulle specifiche tecniche, né sul prezzo, né sulla data d'uscita del dispositivo. L'iWatch di Cupertino dovrebbe invece essere disponibile entro il 2013.

Il cavallo di battaglia dei coreani, in grado di mettere i bastoni fra le ruote all'azienda di Steve Jobs, sarà probabilmente ancora una volta il prezzo. Producendo da sola display e microchip, Samsung potrà risparmiare molto di più rispetto al rivale nei costi di produzione, il che fa pensare che il suo smart watch potrebbe costare meno di 200 dollari. Dall'euforia, ecco che Apple si trova un problema in più: perdere la sfida sul dispositivo del futuro sul quale tanto vuole puntare, potrebbe essere un colpo davvero troppo duro da sostenere.


2 - DALLE ARMI VIRTUALI A QUELLE REALI? LA COREA DEL SUD SUBISCE L'ATTACCO INFORMATICO PIÙ DURO DAL 2011: SOSPETTI SULLA COREA DEL NORD
Da "Mashable.com"
http://on.mash.to/13bxXC5

KIM JONG UN

La guerra mondiale cibernetica continua, silenziosa e spietata. La Corea del Sud oggi ha subito il peggior attacco informatico degli ultimi due anni, che ha paralizzato temporaneamente alcune banche e diverse TV. Solo due ore e mezza più tardi è tornato tutto alla normalità. Era dal 2011 che nel paese asiatico non si verificavano attacchi informatici simultanei su più obiettivi.

Ci vorranno mesi per identificare con certezza la provenienza degli attacchi, ma è chiaro che i principali sospetti ricadano sulla Corea del Nord. La tensione fra le due nazioni confinanti in questo periodo è molto alta, soprattutto dopo le ripetute minacce da parte del regime di Kim Jong-Un. Era stato però lo stesso leader nordcoreano ad accusare il Sud e gli Usa di aver compiuto degli attacchi informatici ai danni del suo Paese.


3 - GLI ITALIANI NON RINUNCIANO AI VECCHI MEDIA, MA LI AFFIANCANO AI NUOVI

VECCHI MEDIA CONTRO NUOVI MEDIA

Si sente spesso dire che internet in genere e soprattutto i nuovi mezzi di comunicazione mobili finiranno col seppellire i vecchi media, come TV, giornali cartacei e radio.
Da un certo punto di vista è senz'altro vero che i media tradizionali, da quando tablet e smartphone hanno fatto irruzione nel mercato di massa, hanno conosciuto un'importante flessione nelle vendite e nella popolarità.

Ma una ricerca condotta dall'Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano ha dimostrato che per la cara vecchia TV c'è ancora speranza. Stando l'enorme espansione del mercato dei tablet in Italia (nella penisola ci sono 3,5 milioni di tavolette, oltre il 150 per cento in più rispetto al 2011), spesso e volentieri infatti le nuove tecnologie vengono affiancate alle vecchie: il 57% di chi guarda la TV utilizza almeno un altro device connesso. Il 23 per cento di questi utenti-spettatori commenta sui social media e nelle chat ciò che sta guardando.

Per quel che riguarda invece i giornali, oltre 300 testate (più del 25 per cento del totale) hanno una propria app per dispositivi mobili, segno evidente che, seppure in maniera abbastanza traumatica, la vecchia carta si sta arrendendo allo schermo.

 

CIPRO: BANCHE CHIUSE FINO A MARTEDÌ PROSSIMO - Milano rimbalza (+2,2%) - Fed: “tassi bassi"

$
0
0
CIPRO - TROIKA GO HOME

1 - CIPRO: BANCHE CHIUSE FINO A MARTEDI' PROSSIMO
Radiocor - La banca centrale di Cipro ha reso noto che le banche del paese resteranno chiuse fino a martedi' prossimo nella speranza che le prossime giornate portino a passi in avanti nei negoziati con la Troika Ue-Bce-Fmi sul piano di salvataggio. Gli istituti del paese non hanno riaperto i battenti questa settimana dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto nel weekend con l'eurogruppo (peraltro poi respinto dal parlamento di Nicosia) che avrebbe previsto un prelievo fino al 9,9% del depositi bancari. Le banche dunque non riapriranno, come si era ritenuto in un primo tempo, ne' domani ne' venerdi'' e osserveranno lunedi' il giorno di festa nazionale per riaprire solo il giorno seguente.

2 - CIPRO:BCE PRENDE TEMPO SU PRESTITO EMERGENZA BANCHE
(ANSA) - La Bce potrebbe rinviare la decisione sui finanziamenti di emergenza alle banche di Cipro fino a che da Nicosia non si farà chiarezza sui termini del salvataggio. Lo scrive Bloomberg citando fonti vicine al dossier, secondo cui nella riunione fra oggi e domani, la Bce non deciderà se proseguire la 'Emergency Liquidity Assistance' a Cipro.

cipro

3 - BORSA: ATTESE PER FED ATTENUANO TIMORI SU CIPRO, +2,2% MILANO
Radiocor - Borse europee in netto recupero nonostante l'impasse che si e' creato sul salvataggio di Cipro in seguito al no del Parlamento cipriota al prelievo forzoso dai conti correnti. Nel pomeriggio, i riflettori del mercato si sono spostati Oltreoceano, dove e' in corso la riunione del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve. Milano ha vantato la performance migliore (+2,2% il Ftse Mib), beneficiando della corsa delle banche. A guidare la volata sono state le Bpm (+11,1%), nonostante il bilancio 2012 sia stato archiviato con una perdita di 430 milioni.

Il mercato ha festeggiato la decisione dell'istituto di procedere nel progetto di trasformazione in spa. Sono state gettonate anche le Mediaset (+5,5%), mentre le Fiat hanno perso lo 0,8%, risentendo del timore che possa slittare il progetto di quotazione di Chrysler, dopo che l'arbitrato con il sindacato Veba e' stato posticipato all'estate. Sul fronte dei cambi l'euro ha rialzato la testa: passa di mano a 1 ,2955 dollari (1,288 ieri) e 123,75 yen (123,49). Il dollaro-yen si attesta a 95,52. Il petrolio e' in lieve rialzo a 92,64 dollari al barile (+0,13%).

IL PRESIDENTE DI CIPRO NIKI ANASTASIADES CON MARTIN SCHULZ

4 - CIPRO: MERKEL, TROVARE ACCORDO SARA' DIFFICILE, RISCHI PER EUROZONA
Radiocor - Arrivare a un accordo per il salvataggio di Cipro sara' difficile e vi e' il potenziale di rischi per l'eurozona. E' quanto ha detto oggi la cancelliera Angela Merkel parlando a Berlino di fronte a una platea di imprenditori. 'Devo dire che occorrono soluzioni appropriate e sostenibili' ha detto la Merkel facendo riferimento all'enorme esposizione del settore bancario dell'isola, i cui asset sono pari a 7 volte il pil nazionale. Il settore bancario di Cipro, ha detto, non e' sostenibile e pone rischi che vanno oltre i confini del paese.

'Abbiamo davanti a noi dei negoziati difficili con Cipro' ha aggiunto la Merkel che gia' in mattinata aveva sottolineato la necessita' che il settore bancario di Cipro partecipi alla ristrutturazione del debito del paese. Vista la decisione del parlamento di rigettare il piano che prevedeva prelievi forzosi sui conti bancari, ha aggiunto la Merkel, ora Nicosia deve spiegare ai funzionari della troika Ue-Bce-Fmi come intende arrivare a una soluzione politica.

CRAC CIPRO CITTADINI AGLI SPORTELLI BANKOMAT

Sullo stesso tema era intervenuto ieri sera con maggiore durezza il ministro delle finanze Wolfgang Schaueble secondo cui 'Cipro e' insolvente e la colpa e solo e soltanto sua'. In un'intervista televisiva, il ministro aveva anche definito 'critica' la situazione di Cipro che ora rischia di generare tensioni in tutta Europa. Riguardo alla divisa comune, la Merkel ha detto oggi che nel corso dell'ultimo anno sono stati compiuti passi in avanti verso l'obiettivo di stabilizzare l'euro 'ma come dimostrano i fatti degli ultimi giorni, non abbiamo ancora conseguito il nostro obiettivo'.

5 - FED: LASCIA INVARIATI TASSI VICINO A ZERO E PIANO ACQUISTO BOND
Radiocor - Come da attese, la Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi di interesse fermi nel range compreso tra lo 0 e lo 0,25%, il livello minimo record a cui erano stati portati nel dicembre 2008. Lo ha comunicato la banca centrale americana al termine della due giorni del suo braccio di politica monetaria, il Federal Open Market Committe. Invariato anche il piano di sostegno all'economia attraverso l'acquisto di titoli di Stato. Il governatoe Ben Bernanke si prepara a tenere una conferenza stampa alle 14.30 ora locale, le 19.30 in Italia.

OBAMA E BERNANKE

6 - FED RIBADISCE,TASSI BASSI FINO A DISOCCUPAZIONE A 6,5%
(ANSA) - La Fed ribadisce che i tassi resteranno bassi fino a che il tasso di disoccupazione non calerà al 6,5%

7 - CRISI: FED RIVEDE LEGGERMENTE AL RIBASSO STIME PIL USA 2013
(ANSA) - La Fed rivede leggermente al ribasso le stime di crescita per l'economia americana nel 2013 e nel 2014. Il pil crescerà quest'anno del 2,3-2,8% contro il 2,3-3,0% stimato in dicembre. L'economia si espanderà nel 2014 del 2,4-3,4% a fronte del 3,0-3,5% di dicembre.

8 - BORSA:WALL STREET ACCELERA DOPO FED,DJ +0,63%, NASDAQ +0,81%
(ANSA) - Wall Street accelera dopo la Fed. Il Dow Jones sale dello 0,63% a 14.544,90 punti, il Nasdaq avanza dello 0,81% a 3.255,36 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,52% a 1.556,28 punti.

9 - CIPRO: VAN ROMPUY, SIAMO PREOCCUPATI, L'INCERTEZZA E' PERICOLOSA
Radiocor - La crisi cipriota deve essere affrontata e risolta rapidamente: 'Siamo preoccupati perche' l'incertezza e' pericolosa e dannosa, deve essere superata il piu' velocemente possibile'. Lo ha detto il presidente Ue Herman Van Rompuy all'Europarlamento.

CHRISTINE LAGARDE

10 - FRANCIA: FMI, CASO LAGARDE DISCUSSO PRIMA DI SUA SCELTA
(ANSA) - Non è "appropriato" commentare. Così il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), risponde in merito alla perquisizione dell'abitazione di Parigi del direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, nell'ambito dell'inchiesta aperta nel 2012 su un presunto abuso di potere. Il Fmi - riporta l'agenzia Bloomberg - ribadisce di aver discusso il caso prima di scegliere Lagarde per la guida dell'istituto.

"Non sarebbe appropriato commentare un caso che è stato ed è attualmente davanti alla magistratura francese. Prima della sua selezione a direttore generale - afferma con l'agenzia Bloomberg il responsabile delle relazioni esterne del Fmi, Gerry Rice - il consiglio esecutivo del Fmi ha discusso il problema ed espresso la sua fiducia sul fatto che Lagarde sarebbe stata in grado di portare avanti i suoi obblighi in modo efficace".

11 - DEBITI PA: SQUINZI, CON RESTITUZIONE 48MLD 250MILA OCCUPATI E PIL +1%
Radiocor - La restituzione di almeno '48 miliardi' dei debiti Pa alle imprese determinerebbe nei prossimi 5 anni 'un aumento di circa 250mila occupati e un incremento del Pil dell'1%, 16 miliardi di euro, per i primi tre anni, fino ad arrivare all'1,5% nel 2018'. Lo dice il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo i dati del Centro studi. Confindustria 'auspica che il Governo in carica provveda tempestivamente ad adottare, gia' dal prossimo Consiglio dei ministri, tutti i provvedimenti necessari per la liquidazione di quanto spetta alle imprese'.

BERLUSCONI CON MAURIZIO COSTA E LA MOGLIE DANIELA

12 - FININVEST: COSTA NOMINATO VICEPRESIDENTE
(ANSA) - Nell'odierna riunione del consiglio di amministrazione, su proposta del presidente Marina Berlusconi, l'ingegner Maurizio Costa, che ha lasciato da poco il ruolo di amministratore delegato di Mondadori, è stato nominato vicepresidente di Fininvest. Lo conferma un comunicato della società: Costa faceva già parte del consiglio di amministrazione di Fininvest dal giugno 2012.

13 - CARIGE: LA MONICA, CEDUTO TUTTO 0,6% GENERALI, PLUSVALENZA 3-4MLN
Radiocor - Carige, nel quadro dell'attivita' di rafforzamento patrimoniale e di 'pulizia dei bilanci' 'ha ceduto tutta la quota, che era pari all o 0,6% in Generali nei primi mesi del 2013' realizzando una plusvalenza di 'circa 3-4 milioni'. Lo ha annunciato il direttore generale della banca ligure, Ennio La Monica, spiegando che 'le vendite non sono avvenute in un'unica soluzione, ma in modo progressivo a iniziare da gennaio che e' stato un mese molto positivo, prima del caso Mps. Siamo partiti bene e abbiamo sfruttato quel momento'. Carige era in possesso di azioni Generali per un controvalore di circa 200 milioni.

Sonia Raule e Franco Tato

14 - PARMALAT: IN 2012 UTILE A 172,2 MLN (+1,1%), CEDOLA 0,039 EURO
Radiocor - Il gruppo Parmalat ha chiuso il 2012 con un utile netto di 172,2 milioni di euro, in aumento dell'1,1% rispetto al 2011. Il fatturato e' stato di 5,2 miliardi (+16,4%), il margine operativo lordo di 439,2 milioni (+17,4%), mentre la disponibilita' finanziaria netta e' scesa da 1,5 miliardi a 809,8 milioni. L'utile netto della capogruppo Parmalat spa e' stato di 143,2 milioni, in calo del 24,1% rispetto al 2011. La proposta del cda e' per un dividendo di 0,039 euro per azione, in calo da 0,052 euro dello scorso anno. Per il 2013 il gruppo si aspetta di raggiungere una crescita del fatturato e dell'ebitda di circa il 5% sul 2012 (a tassi di cambio costanti e a perimetro costante, ovvero considerando per il 2012 un pro-forma di 12 mesi per Lag).

15 - AUTO: PORSCHE, BONUS 8.000 EURO PER 13MILA DIPENDENTI
(ANSA) - A fronte dei risultati record ottenuti nel 2012, Porsche ha deciso di concedere ai suoi 13.500 dipendenti un bonus di 8.111 euro. Lo ha reso noto la stessa casa automobilistica di Stoccarda dopo un'intesa in proposito raggiunta con i rappresentanti dei lavoratori. Il premio stabilito per l'anno passato da Porsche è superiore a quello del 2011 (7.600 euro) e al riconoscimento che la holding Volkswagen ha concesso per il 2012 ai suoi 100mila dipendenti (7.200 euro).

PORSCHE PARCHEGGIATE A PECHINO

Per l'amministratore delegato di Porsche, Matthias Mueller, la crescita registrata dall'impresa è "non ultimo" merito dei lavoratori. Il bonus sarà pagato ai dipendenti con lo stipendio di aprile. Nel 2012 Porsche aveva aumentato il fatturato del 25% circa e chiuso con un profitto record di 1,84 miliardi di euro.

 

DAL BUNGA BUNGA AL “BANG BANG”: ECCO A VOI LO ZIO DISSOLUTO DELLA FUTURA REGINA KATE

$
0
0

DAGOREPORT

Dal Bunga Bunga alla "Maison de Bang Bang". Con la discoteca di Arcore chiusa e Palazzo Grazioli blindato, per fortuna c'è la famiglia reale inglese. Finite le scorribande della Principessa Margaret, le avventure di Diana, le figuracce di Fergie, le truffe di Andrew, ormai ci dobbiamo accontentare della famiglia allargata. E i Middleton, i parenti della futura regina Kate, non si risparmiano.

Gary Goldsmith zio di Kate Middleton taglia coca

C'è la sorella Pippa, che si ubriaca alle feste con amici pistoleri e gira il mondo promuovendo marchi e markette. C'è la cugina Katrina Darling, ballerina burlesque che si spoglia su Playboy e munge la notorietà riflessa nei suoi spogliarelli a tema "royal". C'è il fratello che si fa le foto nudo con gli amici dell'università.

ZIO GARY GOLDSMITH RACCONTA WILLIAM E KATE MIDDLETON SU HELLO MAGAZINE

Oggi si aggiunge un altro ramo: lo zio picchiatello. Gary Goldsmith, il fratello 47enne della madre Carole. Sedicente milionario nel mondo della tecnologia, ha "concesso" (dietro lauto compenso) un'intervista al settimanale "Hello!", in cui racconta episodi vari e avariati della vita dei "royal nephews", i nipoti che erediteranno il trono d'Inghilterra. 16 pagine di racconti sulle visite di Kate e William alla "Maison de Bang Bang", la villa di Ibiza che ha messo in vendita per 6 milioni di euro e che appare in molte foto dell'articolo, che più di un articolo sembra un'inserzione immobiliare.

IL MAGAZINE HELLO CON LA MEGA INTERVISTA A PAGAMENTO DELLO ZIO DI KATE MIDDLETON GARY GOLDSMITH

"Tra bagni nel fango e giochi in piscina, ho insegnato alla coppia a fare i dj. Poi le notti alla discoteca Pacha: il principe William era pazzo della vita di Ibiza. Kate e William vennero la prima volta a casa mia 7 anni fa, Kate la usò anche come rifugio quando William la lasciò".

gary goldsmith zio di kate middleton con la quarta moglie julie ann brown

La popolarità dello zio di Kate, il cui motto è "Questo è il mondo di Gary, e voi ci vivete solo dentro" (lo ha dipinto sul muro della villa), nasce prima del matrimonio reale, quando nel 2009 fu filmato dal "News of the World" nella Maison de Bang Bang mentre sniffava coca e offriva strisce e prostitute brasiliane a un giornalista in incognito. Il tutto mentre raccontava delle visite della nipote e del principe William e dei fatti privati della famiglia reale.

GARY GOLDSMITH AL MATRIMONIO REALE DELLA NIPOTE KATE MIDDLETON

I Windsor s'infuriarono, naturalmente, e per mesi fu cancellato dal radar. Dopo un lungo tira e molla, gli fu permesso di partecipare alle nozze reali (aprile 2011), e lui per mantenere un basso profilo si presentò con una Rolls-Royce Phantom decapottabile da 350mila euro.

Racconta a "Hello!" di essersi sentito molto a disagio durante il ricevimento a Buckingham Palace. "Dopo le rivelazioni del tabloid, la stampa mi ha sbranato. Ma al matrimonio mi ha aiutato Camilla, la moglie di Carlo. Mi disse ‘Non ci pensare, a me riservano lo stesso trattamento'".

Tra una foto del suo trono dorato e una panoramica della piscina, nell'intervista è riuscito a infilare anche molta pubblicità alla "Party Pieces", la ditta di oggetti per feste e celebrazioni dei Middleton.

MAISON DE BANG BANG LA VILLA DI GARY GOLDSMITH ZIO DI KATE MIDDLETON

L'anno scorso si è sposato per la quarta volta, con Julie-Ann Brown, 43 anni, condannata per truffa dopo aver sottratto 250mila sterline all'azienda di auto di lusso per cui lavorava.

La "pecora nera Goldsmith" si è immediatamente attirato nuove incazzature da parte dei reali. Ma a lui interessava soprattutto incassare i soldi dal magazine e vendere il villone, titillando i potenziali acquirenti. Che ora conoscono nei dettagli le stanze hanno dormito i principi, la piscina in cui hanno rinfrescato le le reali chiappe, e i saloni dove hanno fatto festa fino a tardi con gli amici dissoluti di "Uncle G". Tutte cose che fanno aumentare il valore dell'immobile.

E non finisce mica qui: il milionario per mancanza di prove sta anche scrivendo un libro zeppo di monnezza sul clan di Pippa e Kate, che sarà presto pubblicato. A meno che qualcuno a Buckingham non lo convinca, con le buone o le cattive, a desistere dall'intento...

la maison de bang bang villa ibiza di gary goldsmith middleton

 

C'È UN PACCHETTO DI NOMI PRONTI PER LA SUA SUCCESSIONE ANTONIO MANGANELLI

$
0
0

DAGOREPORT

ALESSANDRO MARANGONI

Antonio Manganelli, il capo della polizia con tutte le caratteristiche del suo ruolo ma anche con un approccio di sensibilità complessiva che lo ha portato a fare cose anche poco conosciute ma apprezzate fuori dal suo ambiente (una per tutte la sua perseveranza nel perseguire gli organizzatori di combattimenti per cani) se n'è andato da poco e, com'è ovvio c'è un pacchetto di nomi pronti per la sua successione. Nomi che non sono emersi nella fase finale della sua malattia, segno anche del rispetto che tutti gli hanno riservato sino all'epilogo.

La scelta, che avverrà su proposta del ministro degli Interni e che potrebbe essere varata anche dal governo in carica per gli affari correnti, riguarda cinque nomi. Eccoli:

1. Alessandro Marangoni, attuale vice vicario. Sarebbe la soluzione più "istituzionale".

2. Geppi Procaccini, prefetto e attuale capo di gabinetto del ministro Cancellieri. Resterebbe in carica per un anno, essendo vicino alla pensione e consentirebbe anche di lasciare la decisione definitiva al nuovo governo.

LINO DANFI ANTONIO MANGANELLI

3. Franco Gabrielli, attuale capo della protezione civile, una carriera in Polizia e ai Servizi.

4. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro

5. Un outsider, il nuovo direttore della Dia, Arturo De Felice, che in pochi mesi ha portato a termine una serie di operazioni di contrasto alla criminalità ridando all'organismo una vivacità che non si riscontrava dai tempi di Gianni De Gennaro.

 

Pecoraro IL Prefetto GIuseppe Pecoraro

 

CHE ‘FUMMO’ NEGLI OCCHI PER CAVANI

$
0
0

Carlo Tarallo per Dagospia

PICCOLI TIFOSI IN POSA CON MAMMA DI CAVANI FOTO DAGOSPIA

Ora ha un nome, un volto e un corpo (e che corpo) la giovane napoletana che avrebbe fatto perdere la testa a Edinson Cavani: secondo il settimanale "Oggi" che pubblica anche le foto, si chiama Stefania Fummo, ha 22 anni ed è la figlia di uno dei proprietari di uno dei più famosi ristoranti di Napoli.

Studentessa, molto bella, napoletanissima, sarebbe la "causa" della superincazzatura della moglie del Matador, Soledad, che scoperta la "simpatia" tra il suo Edi e Stefania se ne sarebbe tornata infuriata in Uruguay per partorire il secondo figlio Lucas, lasciando Cavani nei guai.

FOTO DA OGGI STEFANIA FUMMO jpeg

Soltanto ieri sera il bomber del Napoli ha postato su twitter una sua foto con in braccio il neonato e il primo figlio, nato lo scorso 8 marzo. Edi ha raggiunto il Sudamerica per giocare due partite ufficiali con la sua nazionale e ha abbracciato, finalmente, il piccolo Lucas.

Ma intanto, a Napoli il gossip non si ferma. Inutile cercare di strappare una dichiarazione ai parenti di Stefania Fummo: sarebbero "fuori città". E chi tra i tifosi ha voluto "interpretare" la foto pubblicata su twitter come un riavvicinamento tra Cavani e la moglie potrebbe essersi illuso.

FOTO DA OGGI STEFANIA FUMMO jpeg

Gli addetti ai livori, infatti, non metterebbero la mano sul fuoco sul perdono di Soledad, tanto più che non è ancora chiaro quando Edinson e Stefania si siano visti o sentiti per l'ultima volta e se la Fummo ha deciso di diventare il passato remoto del Matador o è ancora presente, in qualche modo, nella sua vita.

FOTO DA OGGI STEFANIA FUMMO jpeg

L'unica cosa certa è che lo "scivolone" di Cavani ha prodotto una serie di ricadute non indifferenti: il lungo digiuno dal gol, interrotto domenica scorsa, è stato attribuito alla mancanza di serenità per le "tarantelle" familiari, e ciò che è più grave in città i bene informati sono certi che lo "scandalo" potrebbe contribuire in maniera determinante all'addio a fine stagione del Matador.

FOTO DA OGGI STEFANIA FUMMO jpeg

E allora, a chi si affidano i napoletani? A mammà! Domenica scorsa in tribuna al San Paolo è apparsa infatti la madre del Matador, Berta, insieme al fratello Guglielmone. Verso di lei è corso Edinson dopo aver segnato il primo gol su rigore all'Atalanta, poi ha baciato la fede e ha fatto classico gesto della "chiacchiera al vento" rivolto, facile immaginare, a chi ha diffuso le voci sul suo "flirt".

FOTO DA OGGI STEFANIA FUMMO jpeg

Sarebbe proprio mamma Berta, in questi giorni delicati, l'unica persona in grado di consigliare al Matador i passi giusti per ritrovare la serenità. E non è un caso se una volta riconosciuta in tribuna, mamma Berta è stata "assediata" dai tifosi in festa, al punto che diversi "tribunisti" con i figli piccoli ha fatto la fila per una foto dei marmocchi in braccio alla signora...

FOTO DA OGGI STEFANIA FUMMO jpeg

 

 

Viewing all 340557 articles
Browse latest View live