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QUASI 6 MILIONI PER “BALLARҔ (22%) - RAI1 CON LA MINISERIE IN REPLICA (15,4%), CHE BATTE “BAARIA” DI TORNATORE (13,8%)

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1. VIDEO: CROZZA A "BALLARò" IMITA BERSANI

2. ASCOLTI TV DI MARTEDI 26 FEBBRAIO 2013:
Thomas Tonini per www.davidemaggio.it

PRIME TIME - Su Rai1 la miniserie in replica Sarò sempre tuo padre con Beppe Fiorello, condensata in unico appuntamento, è stata seguita da 4.349.000 spettatori pari al 15.43% di share. Su Canale 5 il film in replica Baaria ha raccolto 3.342.000 spettatori e il 13.83% di share. Su Rai3 Ballarò post elezioni ha siglato il 21.94% di share con 5.933.000 appassionati, risultando il programma più visto della serata.

CROZZA IMITA BERSANI A BALLARO

La serie NCIS Los Angeles ha raccolto su Rai2 2.356.000 spettatori (7.5%) e a seguire Blue bloods 1.958.000 (6.74%). Su Italia1 Fiammetta Cicogna alla guida di Wild Oltrenatura ha catturato l'attenzione di soli 1.590.000 spettatori (6.99%). Su Rete4 la pellicola Uno sceriffo extraterrestre...poco extra e molto terrestre ha raggiunto 1.466.000 spettatori con il 5.17% di share. La serie Unforgettable ha siglato su La7 l'1.47% con 456.000 spettatori nel primo episodio, l'1.38% (381.000) nel secondo e l'1.63% (339.000) nel terzo.

ACCESS PRIME TIME - Ottima la Gruber con Dario Fo - Su Rai1 Affari tuoi ha raccolto 5.837.000 spettatori e il 19.01% di share mentre su Canale5 Striscia la notizia con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti ha conquistato 6.463.000 telespettatori e il 20.91% di share. Su Italia1 CSI ha registrato il 5.39% di share con 1.609.000 spettatori e su Rete4 Walker Texas Ranger ha siglato il 4.91% con 1.506.000 individui all'ascolto. Su Rai3 Un posto al sole ha fatto segnare l'8.77% e 2.666.000 spettatori. Su La7 Otto e mezzo di Lilli Gruber è stato visto da 2.245.000 spettatori (7.36%).

ballarò-Zingaretti-Maroni Giovanni Floris

PRESERALE - In calo Bonolis - Su Rai1 L'eredità di Carlo Conti è stata seguita da 4.325.000 spettatori e il 20.65% di share, saliti a quota 5.699.000 (22.57%) per il gioco finale. Per Avanti un altro! di Paolo Bonolis i telespettatori sono stati 4.778.000 con il 21.08% (anteprima al 16.91% con 3.113.000). Su Italia1 CSI ha totalizzato 890.000 spettatori (3.53%). Su Rai2 Squadra speciale Cobra 11 ha interessato 1.055.000 ascoltatori (5.05%) e Il commissario Rex 1.518.000 (5.67%). Tempesta d'amore su Rete4 è stata vista da 1.686.000 telespettatori con il 6.04%.

DAYTIME POMERIGGIO - In calo i contenitori di Rai1 e Canale5, bene il Tg3 Speciale - Su Rai1 Verdetto finale ottiene il 13.60% con 2.416.000 telespettatori e a seguire in 2.200.000 si sono sintonizzati per Buon pomeriggio Italia (15.94%). La vita in diretta con Mara Venier e Marco Liorni ha registrato 2.622.000 spettatori (20.6%) nella prima parte e 2.502.000 (16.82%) nella seconda.

dario fo e grillo

Su Canale5 Beautiful ha raccolto 3.637.000 telespettatori con il 17.94% mentre Centovetrine ne ha totalizzati 3.430.000 (18.46%). Uomini e donne ha conquistato il 20.10% con 3.036.000 spettatori (il Finale il 16.66% e 2.180.000) e Amici il 15.87% con 2.031.000. Barbara D'Urso e il suo Pomeriggio Cinque ottengono 1.844.000 spettatori (14.01%) nella prima parte e 1.977.000 (12.74%) nella seconda. Seltz ha raccolto su Rai2 688.000 spettatori e il 3.67% di share; a seguire la serie Senza traccia ne ottiene 811.000 (5.21%), Cold case 771.000 (5.74%), Numb3rs 596.000 (4.68%) e Las Vegas 440.000 (3.30%).

Locandina Baaria

Su Italia1 I Simpson arrivano al 7.67% e al 10.58% con 1.556.000 - 2.019.000 e Dragon Ball ottiene 1.411.000 telespettatori con l'8.08%. A seguire Lupin III segna il 5.34% e il 4.89% (833.000 - 701.000 spettatori). Su Rete4 Lo Sportello di Forum è stato seguito da 866.000 spettatori con il 5.4%. Su Rai3 Tg3 Speciale Elezioni ha portato a casa l'11.75% con 1.610.000 spettatori. Su La7 la diretta fiume (dalle 14 alle 19:54) de TgLa7 Speciale Elezioni con Enrico Mentana ha raccolto 1.049.000 spettatori (6.48%).

SECONDA SERATA - Bene Vespa al 20% - Porta a porta è stato seguito su Rai1 da 2.131.000 spettatori pari al 20. 26%. La serie The good wife su Rai2 al 6.02% con 1.487.000 spettatori. TgR Speciale Elezioni su Rai3 al 7.69% con 1.107.000 spettatori. Il film Bats 2 su Italia1 al 6.52% (317.000). Omnibus notte su La7 all'1.22%.

Paolo Bonolis

TELEGIORNALI (edizioni meridiana e della sera in migliaia) - Boom per il Tg di Mentana delle 13.30:

TG1: 5.238 - 25.83% (ore 13.30) / 6.489 - 23.53% (ore 20.00)
TG2: 3.562 - 18.89% (ore 13.00) / 2.621 - 8.97% (ore 20.30)
TG3: 2.607 - 14.42% (ore 14.20) / 3.039 - 14.35% (ore 19.00)
TG5: 4.017 - 21.16% (ore 13.00) / 5.685 - 20.57% (ore 20.00)
STUDIO APERTO: 2.345 - 15.32% (ore 12.25) / 1.265 - 7.32% (ore 18.30)
TG4: 684 - 3.53% (ore 14.00) /917 - 4.44% (ore 18.55)
TGLA 7: 1.567 - 7.72% (ore 13.30) / 2.370 - 8.52% (ore 20.00)

 


GALLI DELLA LOGGIA SALE SUL CARRO DI GRILLO - È DAL 2006 CHE NEL CDA DEL FESTIVAL DI ROMA C’È LA “POLTRONA SELVAGGIA”

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Riceviamo e pubblichiamo:

aldo-grasso

Lettera 1
Caro Dago,
Sento e vedo tutta la classe dirigente italiana preoccupata, anzi alcuni se la fanno proprio sotto; evocano scenari da tragedia, fanno i saccenti o perlomeno i pensosi. intanto Fini e Casini, Ingroia e Di Pietro, praticamente sono storia passata. Alfano ancora parla, e quindi in fondo abbiamo da ridere ancora un po'. Berlusconi sembra pimpante , quindi come sopra, ci terra' allegri ancora un attimo, tanto anche lui ha chiuso. Ma per fortuna non sara' mai piu' premier. Vendola esce molto ridimensionato, la Lega perde comunque meta' dei voti. Un sacco di facce nuove entreranno in Parlamento. Senti Dago, stasera ho capito perche' a differenza dei nostri ViP non sono affatto cosi' preoccupato.
Un dubbio: sara' mica che non faccio parte di quelli che sono al potere?
Bankomat

ROBERTO COTRONEO

Lettera 2
Caro Dago, che la poltrona fosse selvaggia, nel cda del Festival di Roma, era evidente. Da anni. Sin da quando Veltroni e Bettini posero mano alla pratica,nel 2006. Ma permettimi: per fare direttore Marco Muller, ad ogni costo e peraltro con una risicata maggioranza nonostante l'inghippo pensato ad arte, il sindaco Alemanno e l'ex governatrice Polverini hanno addirittura azzerato un intero cda e mandato via anticipatamente il presidente. Di che ti meravigli, dunque? Quella storia è nata male e proseguita peggio. Finirà nell'ignominia.
Saluti Michele Anselmi

Lettera 3
Gentile direttore, vorrei intervenire sulla vicenda che in questi ultimi ha riguardato il curriculum di Anna La Rosa. Dopo l'articolo di Aldo Grasso che riportava il curriculum della giornalista pubblicato sul sito ufficiale della Rai di "Telecamere" stamattina il suo giornale ha pubblicato la lettera del direttore della Scuola Superiore di Giornalismo Luiss-Guido Carli, Roberto Cotroneo. Nel suo intervento Il direttore della Scuola ha voluto sottolineare che "Anna La rosa non insegna nella nostra scuola" contrariamente a quanto riportato dal curriculum pubblicato sul sito.

ANNA LAROSA CON IL MAESTRO ALBERTO VERONESI

Dal suo intervento, che mi è sembrato inspiegabilmente piccato, il lettore potrebbe dedurre che Anna la Rosa abbia inventato di sana pianta la sua qualifica di docente alla Luiss sull'esempio di Oscar Giannino (non a caso citato da Grasso). Io ho frequentato la scuola di Giornalismo della LUiss nel biennio 2001/2002 e la mia docente di giornalismo televisivo era Anna La Rosa. Una circostanza che potrebbe essere confermata da tanti miei colleghi di corso che lavorano nelle principali testate nazionali (se non ricordo male c'è una mia collega che scrive anche sul suo giornale). Pertanto Roberto Cotroneo avrebbe potuto facilmente controllare che Anna La Rosa è stata una docente della scuola da lui attualmente diretta. Bastava dare un'occhiata agli archivi in segreteria.
Gianpiero Scarpati - Tg2

Lettera 4
Caro Dago,
i vari media hanno riportato erroneamente- o meglio, non completamente- una delle frasi cardine dell'intervento di Bersani: "Posso starci da capitano o da mozzo ma non abbandono la nave" La frase completa era: "Posso starci da capitano o da mozzo ma non abbandono la nave...(pausa)...anche perché a terra c'è un giaguaro di merda che vuole farmi la pelle"
Saluti, Derek W.

BERSANI E DALEMA SBIRCIATINA ALLUNITA

Lettera 5
Ieri sera a Ballarò è ricomparso il desaparecido Alfano (per poco non se è occupata la Sciarelli a "Chi l'ha visto!): è contento di non essere più maggioranza in Parlamento (soddisfazione da me condivisa) ,quando realizzerà poi che il Pdl sarà marginalizzato dagli accordi PD-5 stelle ,dalla felicità si ubriacherà con il Papi? Altro che smacchiato il giaguaro alla fine di questa legislatura sarà diventato albino!
Sanranieri

Lettera 6
redazione Dago
la sinistra ha perso (qualcuno tra i più irriducibili tra loro e non sono pochi è convinto del contario) perchè va in giro ancora con personaggi coma la Bindi D'Alema Veltroni (lasciamo stare Bersani) ed altri che stanno in li e non vogliono andare via dopo aver
contribuito a sfasciare questo paese. Voi pensate veramente che si ricrederanno?
se i grillini gli gettano l'ancora di salvezza la prossima voto il Berlusca!!!!
Darimatea

TRE SCATTI DI BEPPE GRILLO

Lettera 7
Eccoli qua, i soliti, ottusi, presuntuosi comunisti: «Non siamo riusciti a intercettare il voto di protesta» (Zingaretti, 26.II.2013, "RaiTre", ore 22 e 20). Cosa vuoi "intercettare", non capisci che la protesta era ed è CONTRO di te?!
Giuseppe Tubi

Lettera 8
Il PD sembra la nazionale tedesca di calcio quando incontra l'Italia nei tornei importanti: perde sempre!
Franco da Pagani

Lettera 9
Adesso che fara' Ingroia? Tornera' in magistratua ed indaghera' tutti gli elettori che non lo hanno votato?
Franco da Pagani

ROSI BINDI

Lettera 10
Gigi ha fatto la sua prima conferenza stampa e ha detto "Grillo adesso dica cosa vuole fare". Ma è possibile che ancora non ha capito cosa vuole Grillo ? Lo sintetizzo io: Vuole che esci con le mani alzate !
Vedo e prevedo.

Lettera 11
Quando Grasso dice: che D'AGOSTINO con la politica NON c'entra niente, dimostra che NON ha capito nulla. Se c'è una persona che ha il polso della situazione politica ed economomica del Paese è il grande Roberto. Se c'è uno in grado di prevedere molto tempo prima ciò che accadrà, è Lui. Non è un mago, è uno che che sente quello che pensa la gente, quali sono preoccupazioni, bisogni e speranze. Non basta leggere Dagospia, bisogna capire quello che scrive
Vittorio Pietrosanti

Lettera 12
Dago darling, pare un secolo fa e invece é roba di soli pochi anni fa, tutto il lecca-lecca dei media più progessisti sul movimento (o "think tank") "Fare futuro" lanciato dall'allora riveritissima (anche dai sinistrati) terza carica dello Stato (ormai esiliata dal Parlamento)."C'est Fini la comedie" dice una bella canzone francese. Un'altra, ancora più bella, dice "Et maintenant que vais je faire de tout ce temps que sera ma vie...".

NICO STUMPO

Sì "Fare futuro", ma quale? Per i giardinetti é troppo giovane. Sperabilmente Sua Altezza serenissima il Principe di Montecarlo gli darà un lavoro come uscere di Casinò (accento sulla o). Ma non é da escludere però che un certo sultano brianzolo, nella sua "infinita" bontà; non lo faccia lavorare come stalliere in un favoloso "compound" di Arcore.
Natalie Paav

Lettera 13
Grillo si bea dicendo che I suoi candidati sono preparati perche "e' gente preparata, hanno studiato sono ingegneri etc." guarda Dago Io sono Ingegnere laureato con il massimo dei voti e ti assicuro che non metterei la mano sul fuoco sulle capacità sociali, relazionali e politiche della stragrande maggioranza dei miei colleghi, Del resto i risultati di un governo di tecnici sono sotto gli occhi di tutti.

Temo infine che abbia ragione Berlusconi ovvero che la stragrande maggioranza sia di estrema sinistra come dimostrano le prime dichiarazioni e le prime interviste che rilasciano. ma lo sa Grillo che in Italia i deputati non hanno vincolo di mandato ? Secondo me avremo una marea di emuli di "scilipoti" che daranno una stampella a Bersani.
paolo Rip

CHIARA GELONI

Lettera 14
I commenti che più mi fanno ridere sono quelli, tipo Gramellini, che "il popolo si è sollevato contro le élite". Ma quale élite? quell'accozzaglia di arroganti arrivisti, presuntuosi, ladri, attaccati alle poltrone e ai privilegi per sè, famiglia e amici, sarebbe l'élite italiana?
In questo caso siamo messi veramente male.... a meno che il termine élite non abbia cambiato significato! Saluti e buon lavoro
nonna indignata che ha votato Grillo per disperazione

Lettera 15
Caro Dago,
ho paura per Beppe Grillo. Non perché abbia azzoppato gli italici destri e sinistri, ma perché si è messo contro i poteri forti mondiali. Costoro sanno cosa succederebbe se passasse l'idea che spread, indici di borsa e politiche di rigore contano meno della disoccupazione galoppante, degli artigiani che lavorano la metà, di famiglie e aziende che non riescono ad accedere al credito a causa del cortocircuito bancario (gli stati finanziano la BCE, che finanzia le banche a patto che usino questi soldi per comprare titoli di stato), della necessità di dare una mano a chi rischia di "restare indietro".
AUVERNO

STEFANO DI TRAGLIA

Lettera 16
Cortese Dago,
leggo Martini sulla Stampa e la cronaca del tracollo Pd, leggo commenti e strategie, e da quarantennale elettore di sinistra domando:
a) dirigenti come Stumpo, Di Traglia, Gotor, Geloni che hanno vomitato odio su Renzi durante le primarie e che hanno gestito la più catastrofica campagna elettorale della sinistra dal 1994 a oggi, non dovrebbero essere cacciati a calci nel sedere? non funzionava così in politica?
b) se proprio non li vogliamo cacciare a calci, potrebbero almeno evitare di andare in tv o sui social network a fare figure meschine? O il fatto di essere i nuovi giovani ci condanna a tenerli lì per i prossimi anni?
S.Grido

ANTONIO INGROIA CON IL SIMBOLO DELLA SUA LISTA

Lettera 17
Caro Dago, a proposito di piroette della grande stampa italiana nel dopovoto: vogliamo parlare dell'editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corrierone di stamattina?
Galli è esponente di spicco di una delle peggiori caste del paese - quella accademica - che da vent'anni stromboneggia dalle colonne del giornale della grande borghesia italiania, culla di un'altra delle peggiori caste del paese - quella giornalistica.

MIGUEL GOTOR FOTO ANDREA ARRIGA

Senza sporcarsi mai le mani, baloccandosi nel terzismo, ovvero in quella forma di berlusconismo presentabile in società. E ora sale sul carro di Grillo? Galli Della Loggia è un bell'esempio dell'inconsistenza della nostra classe intellettuale. Ecco, forse da lì bisognerebbe partire per la piazzale Loreto della casta. Altro che Rosy Bindi.
Con simpatia
Giacomo Poi

Ernesto Galli Della Loggia

Lettera 18
Buona sera.
Ieri sera ho assistito schifato a tutti i commenti post elezioni da parte dei leader (se è possibile chiamarli così) in cui ognuno si vantava delle propria vittoria e delle non vittoria degli altri. Nessuno ha detto che il vero sconfitto è IL POPOLO ITALIANO. A questo punto mi chiedo se non sia il caso di iniziare una campagna mediatica per il ricambio totale della massa di pecoroni che ci governa.

Quello che mi ha sconcertato è il PD, che ammetto di avere votato, che non ha capito che presentando Renzi, a mio modesto parere, avrebbe vinto facilmente le elezioni. Può darsi che Renzi non sia meglio degli attuali politici ma la gente chiede volti nuovi per iniziare. Invece il dirigenti del pd continuano a ripetere che hanno fatto le primarie, cambiando le regole rispetto a Veltroni e Prodi, ma I RISULTATI SI SONO VISTI!!!!!!!!!!!!!
Grazie.
Renato

 

ATENE, ITALIA - “PIZZINO” DI SCHAEUBLE: “L’INCERTEZZA POLITICA ITALIANA PUÒ CREARE IL CONTAGIO COME IN GRECIA”

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Radiocor - 'Il risultato elettorale in Italia solleva dubbi nel mercato sulla possibilita' di formare un nuovo Governo. Quando emergono tali dubbi, esiste il pericolo di un contagio. L'abbiamo visto l'anno scorso, quando le elezioni in Grecia hanno portato a incertezze politiche. Altri Paesi poi sono stati contagiati'. Cosi' il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che commentando l'esisto del voto in Italia in un'intervista a 'Reuters' ha sottolineato che 'spetta adesso a quelli che sono stati eletti in Italia formare un Governo stabile. Piu' velocemente lo faranno, piu' rapidamente sara' superata l'incertezza'.

bersani grillo Monti a colloquio con Wolfgang Schaeublewolfgang schaeuble e angela merkel

Il ministro ha anche affermato che 'a proposito, non ho mai detto che la crisi dell'euro era finita. Ho solo detto che abbiamo fatto importanti progressi. Dobbiamo continuare su questa strada, ma ci saranno battute d'arresto'.

 

 

STRAUSS KAHN CHIEDE AI GIUDICI DI FERMARE IL LIBRO DELL’AMANTE MARCELA IACUB CHE LO HA “USATO” E POI SPUTTANATO…

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Carlo Nicolato per "Libero"

Strauss Kahn e Marcela Iacub

Vecchio, grasso, basso e brutto; maschilista, volgare, insensibile e meschino. Egoista, brutale e privo di cultura. Mezzo uomo e mezzo maiale. Ne bastano un paio di questi epiteti scritti su un libro e riferiti a chicchesia per finire in un aula di tribunale a darne conto.

Marcela Iacub

Ma ciò che forse ha ferito di più Dominique Strauss-Kahn, che ai suoi avvocati ha già dato mandato perché davvero i giudici si occupano del caso, è che l'autrice del libro, la giurista argentina Marcela Iacub, non lo ha solo insultato ma lo ha anche usato a suo piacimento, come forse lui peraltro ha sempre usato le donne, e lo ha fatto passare per cretino attirandolo tra le sue braccia, o per meglio dire le sue gambe (un gioco fin troppo facile con il suddetto) per poi sputtanarlo erga omnes e crocefiggerlo a non si sa quale croce moraleggiante, visto il pulpito dal quale viene la predica.

Il libro, il cui titolo «Bella e Bestia» (Belle et Bête, che in francese significa anche la bella e lo stupido) dà già un vago indizio su dove voglia andare a parare l'autrice che bella lo è sicuramente, dovrebbe uscire oggi nelle librerie francesi, a meno che i giudici dopo l'inter - vento dell'ex numero uno del Fondo Monetario Internazionale non decidano di impedirne la vendita.

Marcela Iacub MARCELA IACUB BELLE ET BETE LIBRO SU STRAUSS KAHN

Il contenuto è già un caso, ne ha anticipato alcuni passaggi Le Nouvel Observateur, settimanale vicino alla sinistra francese, che evidentemente non ha mai perdonato a Dsk di aver creato all'interno del partito dell'attuale presidente un certo imbarazzo, soprattutto dopo la nota vicenda dell'hotel Sofitel di New York e della millantata violenza sessuale ai danni di una cameriera di colore.

È proprio da quell'episodio che di fatto prende il via il libro che racconta, senza peraltro mai fare nomi, dei sette mesi che l'autrice e il protagonista hanno trascorso insieme da amanti a partire dal gennaio del 2012. La Iacub, che ora ha 48 anni ma che a 21 si fece conoscere nel suo Paese in quanto più giovane avvocato ad aver mai messo piede nel tribunale di Buenos Aires, riuscì facilmente ad attirare nella rete il gonzo dopo che fu una delle poche donne ad averlo difeso dalle accuse di essere un porco senza vergogna e l'unico ad averlo fatto in un pamphlet che provocò indignazione generale ma anche le attenzioni del gonzo sempre più isolato.

DOMINIQUE STRAUSS KAHN

Ne fece così il suo amante e di quei sette mesi ne ha raccontato cronaca e dettagli, mettendo naturalmente in evidenza quelli più scandalosi. Niente di nuovo, niente che già non si sappia dell'ex uomo di punta del partito socialista, ma raccontato con un tale meschino accanimento che vien evidentemente naturale schierarsi dalla parte di colui che già dal mondo intero era stato a suo tempo etichettato per i suoi noti trascorsi come il «Porco».

STRAUSS-KHAN E MOGLIE LIBERI A NEW YORK

Secondo la Iacub, per la verità, un porco non lo è tutto intero, ma metà, «mezzo uomo e mezzo maiale», con l'aggravante però che la parte di lui creativa e artistica, quanto insomma «c'è di più bello in lui», appartiene al suino, non all'uo - mo. Un «porco cattivo» trasformato in cagnolino dalla moglie, la giornalista Ann Sinclair, che aveva la malsana ambizione di diventare première dame e che così assecondava il marito nelle sue peggiori avventure. Riuscendo, dopo i fatti di New York, a farsi ricevere anche da lei, la Iacub racconta che la Sinclair avrebbe giustificato il marito dicendo che in fondo non «c'è nulla di male nel farselo s... da una cameriera », frase che naturalmente nessuno potrà mai provare.

Come nessuno potrà mai provare una delle battute migliori della bella giurista quando nel libro scrive che se Dominique fosse stato eletto presidente avrebbe trasformato l'Eliseo in un club per scambisti. Non sorprende dunque che sia Dominique, sia la «quasi» ex moglie Sinclair, siano ricorsi alle vie legali chiedendo il ritiro del libro, o quantomeno una nota esplicativa all'interno dello stesso, redatta di pugno dai coniugi lesi. Se i giudici lo vorranno Le Nouvel Observateur dovrà invece dedicare una copertina intera alla sentenza del tribunale. Quanto ai danni morali il «Porco» si accontenta di 200mila euro.

IL NOUVEL OBS CON LA STORIA MARCELA IACUB E STRAUSS KAHN

 

ANNE SINCLAIR DIRETTRICE DELLHUFFINGTON POST FRANCIA jpeg

AHI! TECH - TELEFÓNICA SVILUPPA UN SISTEMA PER TRACCIARE UN PROFILO PSICOLOGICO ANALIZZANDO IL TONO DI VOCE

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A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )

1 - PARLAMI E TI DIRÒ CHI SEI: LA COMPAGNIA SPAGNOLA TELEFÓNICA SVILUPPA UN SISTEMA PER TRACCIARE UN PROFILO PSICOLOGICO DEGLI UTENTI ANALIZZANDONE IL TONO DI VOCE DURANTE LE CHIAMATE

Da "Guardian.co.uk"
http://bit.ly/13j946G

Avevamo parlato giusto ieri dell'intenzione da parte delle compagnie telefoniche di "rompere il monopolio di Google e Apple", manifestato durante il Mobile World Congress 2013 a Barcellona specialmente da Telecom Italia, Vodafone e Telefónica. Ebbene, proprio quest'ultima svela un modo per riuscirci o, per lo meno, per cominciare a farlo.

TELEFONICA

L'azienda spagnola, che possiede anche il marchio O2 nel Regno Unito, avrebbe infatti sviluppato una tecnologia in grado di tracciare un profilo psicologico degli utenti dal loro tono di voce durante le telefonate. Si tratterebbe in pratica dell'equivalente vocale di Facebook Graph o di Google, e monitorerebbe il comportamento degli utenti per individuarne interessi e preferenze. La compagnia l'ha sperimentato su alcuni volontari interni all'azienda, e sostiene che potrebbe essere un buon modo per gli utenti di conoscere sé stessi, avendo la possibilità ad esempio di analizzare "dall'esterno" i propri cambiamenti d'umore nel tempo (come in una sorta di "timeline" facebookiana).

Ovviamente, il sistema funzionerebbe solo con il consenso degli utenti stessi, ma non è difficile immaginare quali siano le critiche che già sono state sollevate in materia di rispetto della privacy. Com'è anche per il social network di Zuckerberg, anche in questo caso le aziende farebbero a gara per mettere le mani su certi dati. Telefónica nega l'esistenza di un aspetto puramente commerciale nell'operazione. Ma visto che viene detto da un'azienda in crisi, gli spagnoli perdoneranno coloro che si faranno venire qualche dubbio in merito.


2 - LA MUSICA CAMBIA, LE GRANDI AZIENDE, DA AMAZON A FACEBOOK, SI BUTTANO SULLO STREAMING: GOOGLE LANCERÀ UNA PIATTAFORMA IN STILE SPOTIFY

GOOGLE MUSIC

Mentre oggi Amazon fa un ulteriore passo verso quello che, dopo tanti anni di indugi, sembra essere il nuovo business dell'industria discografica, e cioè lo streaming musicale, Google non resta a guardare.

L'azienda di e-commerce ha annunciato che l'applicazione "Amazon Cloud Player" per iPad e iPad mini, che permette di riprodurre o scaricare sul proprio dispositivo la musica archiviata su Cloud Player, è disponibile su App Store. L'app era già presente per iPhone e iPod touch.

D'altra parte, Google, che in Italia ha già lanciato Google Music, dovrebbe presentare a breve una piattaforma in stile Spotify da fruire via Android, che prevedrebbe anche un'iscrizione a pagamento (come Mountain View aveva pensato di fare anche per Youtube). Una cosa è certa: fra qualche anno la musica non sarà più la stessa.


3 - COME PIANTARE LA MELA IN ASIA: APPLE SI LANCIA ALLA CONQUISTA DELLE INDIE
Da "The Wall Street Journal"
http://on.wsj.com/XbaEnk

APPLE INDIA

Dopo la Cina e il Brasile, l'India. L'azienda di Cupertino sta corteggiando, così come gli altri giganti dell'elettronica e della comunicazione come Google, il nuovo "nuovo mondo", cioè quello dei paesi emergenti. La lotta per guadagnarsi un posto al sole nel nuovo impero coloniale della tecnologia (sempre che non siano i coloni a colonizzare i colonizzatori), sta entrando pian piano nel vivo.

Apple è così partita alla conquista delle Indie. Cupertino lì ha appena lanciato l'iTunes Store, ha aumentato il proprio staff del 30 per cento e si sta preparando ad aprire punti vendita e a presentare l'Apple TV. In India la casa fondata da Steve Jobs ha venduto 252 mila iPhone nell'ultimo trimestre del 2012. Il problema per una vera espansione potrebbe essere però legato al prezzo dei suoi prodotti, molto superiore a quello dei dispositivi Samsung. Senza contare che le compagnie telefoniche indiane non sono abituate a stringere accordi con le aziende produttrici di cellulari.

 

NONOSTANTE LE MACUMBE DI SCHAEUBLE, LA BORSA DI MILANO RIMBALZA (+1,8%) E LO SPREAD CALA (336)

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1 - BORSA: TENTA RIMBALZO CON ASTA BTP, MILANO CHIUDE A +1,77%
Radiocor - Borse europee in recupero all'indomani dello scivolone innescato dai risultati delle elezioni italiane. Gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo anche dopo avere appreso l'esito dell'asta italiana dei titoli di stato, risultato migliore delle attese: il tesoro ha infatti collocato l'importo massimo di 6,5 miliardi di Btp a 5 e dieci anni, anche se con rendimenti in rialzo.

GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI

Nel pomeriggio, poi, il rialzo di Wall Street ha incoraggiato la caccia ai buoni acquisti. Milano ha terminato la seduta in progresso dell'1,77%, mentre lo spread e' rimasto in area a 336 punti. Hanno rialzato la testa le azioni delle banche, fatta eccezione di Mediobanca (-1,98%), all'indomani dei conti del primo semestre annunciati la vigilia. Sono andate giu' anche le Mps (-1,8%), mentre il mercato si interroga se l'esito elettorale avra' impatti sull'istituto senese che ancora deve ricevere i cosi' detti Monti bond. Sono invece state gettonate le St (+4,1%) e le Autogrill (+2,3%) .

Fuori dal paniere principale, sono ben impostate le Rcs (+5,1%), in attesa di novita' sulla ristrutturazione dell'azienda editoriale. Per contro sono crollate le Meridiana Fly (-19%), dopo la pubblicazione dei conti 2012 chiusi con una perdita di 190 milioni. Sul fronte dei cambi l'euro si e' portato a 1,3103 dollari (1,305 ieri) e a 120,04 yen, mentre il dollaro-yen e' pari a 91,6. Il petrolio e' scambiato a 92,79 dollari al barile, in progresso dello 0,17%.

SPREAD

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 336 PUNTI
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 336 punti base, dai 344 punti di ieri, con il rendimento del titolo decennale al 4,81%.

3 - BTP: TASSO DECENNALI SALE AL 4,83%, IL 5 ANNI BALZA AL 3,59%
Radiocor - Salgono i rendimenti dei BTp a 5 e 10 anni offerti oggi in asta dal Tesoro che ha collocato l'intero importo massimo in emissioni pari a 6,5 miliardi, superando la prova del mercato sul medio-lungo termine dopo il risultato elettorale. Il nuovo benchmark decennale, offerto per un importo compreso tra 3 e 4 miliardi, e' stato collocato con un rendimento lordo del 4,83%, in aumento di 0,66 punti rispetto all'asta precedente.

Balza anche il tasso del BTp a 5 anni: la nona tranche del titolo scadenza 01/11/2017 offerto per un ammontare compreso tra 1,75 e 2,5 miliardi e' stata collocata con un tasso lordo del 3,59%; in aumento di 0,65 punti rispetto alla'asta del mese scorso. I rendimenti tornano cosi' ai massimi dallo scorso ottobre. Buono il rapporto tra domanda e offerta che si e' attestato, rispettivamente, a 1,65 per il decennale e a 1,32 per il BTp a 5 anni.

MARIO DRAGHI

4 - CRISI: DRAGHI, C'E' UN LIMITE A QUELLO CHE POSSIAMO FARE
Radiocor - Il mandato della Bce 'arriva solo fino a un certo punto. Ci sono chiari limiti a quanto la politica monetaria puo' e deve fare'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in un intervento all'Accademia Cattolica di Monaco di Baviera. 'Non possiamo mettere a posto conti pubblici instabili. Non possiamo ristrutturare banche in difficolta'. Non possiamo risolvere i profondi problemi strutturali delel economie europee', ha sottolineato. L'unione monetaria, ha ricordato, 'e' stata deliberatamente disegnata in modo da lasciare la responsabilita' di queste politiche ai Governi eletti in ciascun Paese membro.

La condivisione di una valuta comune e' sostenibile soltanto se ogni Paese si assume le proprie responsabilita''. 'Non interveniamo per aiutare le banche. Non interveniamo per aiutare i Governi - ha aggiunto - Lo facciamo per mantenere il flusso di credito alle famiglie e alle imprese. Lo facciamo per tutelare la stabilita' dei prezzi'. Difenden do le decisioni della Bce per contrastare la crisi dell'Eurozona, Draghi ha detto che 'la Bce ha sempre agito e continuera' ad agire nel rispetto del suo mandato. Abbiamo il comito di tutelare l'integrita' della nostra valuta, nell'interesse di tutti i cittadini dell'Eurozona'. 'La nostra risposta - ha sottolineato Draghi - sia a chi dice che facciamo troppo poco sia a chi dice che facciamo troppo - e' la stessa: garantiremo la stabilita' dei prezzi. Questo e' il nostro mandato'.

Bersani, Berlusconi, Monti, Grillo e lo spread

5 - CRISI: DRAGHI, DISOCCUPAZIONE E' UNA TRAGEDIA
Radiocor - La disoccupazione 'e' una tragedia'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando, in un intervento pubblico, delle pesantissime ricadute della crisi nell'Eurozona. L'aggiustamento economico 'sta chiedendo un costo sociale elevato', ha detto ancora Draghi, sottolineando come gli economisti spesso parlino degli inevitabili costi dell'aggiustamento, e queste 'possono sembrare a molti parole fredde, senza cuore o compassione'.

'Ma noi - dice Draghi - siamo ben consapevoli della dimensione umana che nascondono'. Il pil dell'Eurozona 'e' al momento a un livello inferiore rispetto al 2008. Quasi 19 milioni di persone sono senza lavoro, piu' della popolazione della sola Olanda'. La disoccupazione 'e' una tragedia' e, per questo, ridurla 'e' una priorita' urgente'.

Jonas Koeller

6 - PARTY E FESTE, UNO SCANDALO «MADOFF» ALLA TEDESCA
MDF per il "Corriere della Sera" - Gli investitori dei prodotti di assicurazioni e fondi immobiliari della S&K Holding tremano per il loro danaro, mentre le 1.200 perquisizioni della finanza seguite da alcuni arresti non sembrano presagire nulla di buono, in quello che sembra svilupparsi un affare «Madoff alla tedesca», con un sistema di scatole cinesi sulla falsariga di quella avvenuta negli Usa per la truffa del secolo. Anche se le cifre della truffa non superano per ora i 100 milioni di euro (e non si parla ancora di miliardi come negli Usa), il nuovo caso stupisce per lo stile di vita dei due fondatori della società S&K, Stephan Schäfer e Jonas Köller, arrestati dalla polizia nella nobile villa della Kennedyallee, a sud di Francoforte.

Stephan Schaefer

Travolti da un turbinio di party rimasti leggendari, con modelle, auto di lusso e personalità importanti, che ha insospettito alcuni investitori. Che cosa stanno facendo con il mio danaro? si sono chiesti alcuni investitori. Sono così scattati i primi controlli, che nel giro di poco tempo hanno portato all'arresto dei due soci, e alla scoperta del sistema di scatole cinesi. Iniziato con la vendita di assicurazioni e proseguito poi con lo sviluppo di una miriade di fondi immobiliari e prodotti finanziari nei quali affluiva il danaro di migliaia di piccoli risparmiatori, investito in immobili oggetto di aste giudiziarie che finanziavano a loro volta altri immobili, in una catena interconnessa e del tutto opaca.

Michael OLeary

7 - RYANAIR: UE PROIBISCE ACQUISIZIONE DI AER LINGUS
Radiocor - La Commissione europea ha proibito l'acquisizione di Aer Lingus da parte di Ryanair perche' 'avrebbe fuso le due maggiori compagnie che operano dall 'Irlanda'. Cio' avrebbe creato 'un monopolio o una posizione dominante su 46 rotte sulle quali attualmente Aer Lingus e Ryanair si fanno una formidabile concorrenza'.

 

ACCORDO “STARBUCKS” E IL “NYT”: SARÀ POSSIBILE LEGGERE 15 ARTICOLI ONLINE GRATIS AL COSTO DI UN CAFFÈ

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(ANSA) - Quindici articoli del New York Times al giorno in cambio di un caffè: il più influente quotidiano americano e il colosso di Seattle hanno concluso un'intesa che apre una breccia nel paywall per i frequentatori dei locali della catena. Abitualmente l'accesso al New York Times per i non abbonati é di dieci articoli al mese oltre il quale bisogna cominciare a pagare.

New York Times e Starbucks

Non è più così per i clienti di Starbucks che ogni giorno potranno attingere a tre articoli per ciascuna delle sezioni News, Business, Technologia e Più Spediti per email. Il Times offre anche tre articoli da una lista di sezioni a rotazione come Sport, Cibo, Stile. L'offerta coincide con uno sforzo da parte del quotidiano di chiudere le scappatoie che permettono di aggirare il 'muro' dei dieci articoli per l'accesso gratis al giornale online.

 

Starbucks

CAMPIONARIO TRAVAGLIATO DI QUELLI CHE NON HANNO MAI CAPITO UNA MAZZA…

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Marco Travaglio per "Il Fatto Quotidiano"

MORETTI BERSANI

Il risultato elettorale più previsto e prevedibile del mondo - il trionfo di Grillo e l'in-governabilità al Senato col primato risicato del centrosinistra che s'è mangiato quasi 10 punti in un mese nella campagna elettorale più demenziale della storia, al punto da rischiare il sorpasso in retromarcia del centrodestra fermo da settimane sotto il 30% - ha colto di sorpresa i migliori professionisti della politica e dell'informazione, che sarebbero pagati proprio per capire quel che succede nel Paese. Invece non hanno mai capito una mazza e ora assistono al naturale epilogo della Seconda Repubblica con occhi pallati, salivazione azzerata, lingua felpata e boccuccia a cul di gallina: "Chi l'avrebbe mai detto". Per dirlo, bastava uscire per strada negli ultimi anni. Ma lorsignori avevano altro da fare.

BERLUSCONI REGGE LE TESTE DI MONTI BERSANI

Morto di sonno.
"Forse un'occhiata ai sondaggi potrebbe rendere Grillo più cauto. Secondo gli ultimi dati il M5S è sceso ancora, e oggi varrebbe meno del Pdl senza Berlusconi... Per riprendersi dal colpo di sonno Grillo ha subito apparecchiato il solito campionario di finezze sui politici. Ma evidentemente continuare a sventolare la frase più ripetuta nei bar italiani da 50 anni dopo "il gol della Juve era in fuorigioco", e cioè "i politici devono andarsene a casa", non basta più per riscuotere il successo di qualche mese fa" (Giuliano Ferrara, Il Foglio, 3-1).

Come Cicciolina.
"Ora Grillo vale quanto Cicciolina... Per mesi noi che lo dicevamo un fuoco fatuo, un'illusione per gonzi, una scemenza appena degna di curiosità, siamo stati derisi e considerati out. In prime time e in prima serata si dava retta al Giamburrasca di Genova, quando sosteneva disinvolto e bugiardo... che era in arrivo una grande rivoluzione totale... Bisognerebbe fare oggi un'antologia del Fatto Quotidiano e di certe testate tv... L'han data a bere a una nazione intera. Grillo ora vola al di sotto del 10 per cento.

DALEMA - OCCHETTO - BERSANI - LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA

È un fenomenuccio come cento altri nella nostra non immortale storia, un caso scandaloso e impertinente di invadente caciara con il suo spazietto politico residuale, alla Cicciolina, e molti cominciano a capire che non era vero che in Sicilia era arrivato primo, che non esiste la democrazia della rete, che non si può fare politica con il solo insulto e con il solo uso del disprezzo popolare verso le istituzioni sputtanate... Sono bastate l'entrata in lizza di Berlusconi, il ‘prima il Nord' della Lega, l'arrivo di Monti e i rilanci delle primarie di Bersani con contorno di Renzi: ecco qui, i partiti e le leadership riconquistano bene o male il palcoscenico, arriva il voto utile, che poi è il voto senza aggettivi, e l'attore torna ai suoi cabaret" (Giuliano Ferrara, il Giornale, 6-1-2013)

beppe grillo porte

Grillo chi?
"Considerando che i ‘grillini', secondo i sondaggi più benevoli, sono accreditati del 6-8 per cento dei voti, questo timor panico dei partiti è indecoroso... Si misurino faccia a faccia con quella che chiamano ‘antipolitica' e scopriranno di essere di parecchie spanne più alti" (Michele Serra, Repubblica, 27-4-2012).

Sali & Tabacci.
"Sarà una vittoria netta, Berlusconi e la Lega sono finiti. Da martedì ragioneremo come se avessimo il 49%, come dice Bersani" (Bruno Tabacci, l'Unità, 24-2-2013)

Soluzione 15%.
"È fuori dal mondo che non arriviamo al 10%: io credo che la coalizione intorno a Monti possa raggiungere il 15%, un risultato netto" (Pier Ferdinando Casini, 18-2) Hasta la victoria. "Tra una settimana Pier Luigi ci guiderà alla vittoria, ne sono convinto, e sarà una vittoria ampia, perché abbiamo imparato dagli errori del passato: stavolta c'è una squadra nuova, stavolta resteremo uniti. Ha fatto una campagna elettorale bella e normale, Ambrosoli guiderà un rinnovamento etico" (Romano Prodi, 17-2)

BEPPE GRILLO E ROMANO PRODI

Un nome una garanzia. "Sarò la garanzia di stabilità e governabilità per il futuro" (Nichi Vendola, 17-2)

Il trapassato. "Tutti i sondaggi dicono che non c'è nessun trapasso di voti tra noi e Grillo" (Enrico Letta, 16-2)

Arriva Grillo

Soluzione 20%. "Sono convinto che andremo sopra il 20% e la nostra coalizione sarà competitiva per governare il Paese. Non ci interessa fare l'ago della bilancia" (Gianfranco Fini, Corriere, 27-1)

Il sorpasso/1. "Silvio sorpassa Pier Luigi: gli italiani lo vogliono premier" (Il Giornale, 1-2)

Ezio Mauro

Il sorpasso/2. "In autostrada la corsia di sorpasso sta a sinistra mentre quella di emergenza sta a destra" (Matteo Renzi, 16-2)

Il sorpasso/3. "Nel Veneto il sorpasso è possibile, per il Pd la partita è aperta" (Matteo Renzi, 15-2)

Mario Calabresi

Il sorpasso/4. "Monti e Bersani disperati, ora li sorpassiamo: abbiamo messo la freccia, siamo in corsia di sorpasso" (Silvio Berlusconi, 6-2)

Già. "Siamo già al 4%" (Ignazio La Russa, 20-2)

à la carte. "Abbiamo le carte per vincere" (Silvio Berlusconi, 25-1)

Solo noi. "Caro Ingroia, solo noi battiamo la destra" (Pier Luigi Bersani, 19-1)

Il vigile. "Tra Vendola e Monti il traffico lo dirigerò io" (Pier Luigi Bersani, 15-2)

L'arma segreta. "Con Berlusconi possiamo vincere le Politiche. I malumori sono rientrati, stiamo aumentando i voti" (Roberto Maroni, Libero, 20-1)

MAURIZIO BELPIETRO

Gli inafferrabili. "Il Pd è avanti di 12 punti" (L'Unità, 14-1)

Mica sono matti. "Non credo che gli italiani possano essere così fuori di senno da dare il voto a Grillo" (Silvio Berlusconi, 15-2)

Gli imprendibili. "A Montecitorio il divario è incolmabile" (Pier Luigi Bersani, Repubblica, 13-2)

GIANFRANCO FINI E MARIO MONTI

Almeno una condanna. "Sono condannato a vincere" (Silvio Berlusconi, 8-1)

SuperSud. "Con Grande Sud il Pdl può vincere anche alla Camera" (Gianfranco Micciché, Il Giornale, 8-1)

La puntata. "Ora Berlusconi punta al 35%" (Il Giornale, 7-1)

Gli strateghi. "La mia e di Fini è una precisa strategia elettorale: noi ci occupiamo della buona politica, mentre Monti ha il compito di raccogliere consensi nella società civile" (Pier Ferdinando Casini, 12-2)

Vendola e Zingaretti

All red. "Oggi il mondo torna a essere rosso. Intanto c'è Obama, poi c'è il Brasile, che è governato dalla sinistra. Nella vecchia Europa i conservatori sono ancora forti, ma noi cercheremo di renderli meno forti" (Massimo D'Alema, 9-2)

Senza paura. "Non ho paura dello sbarramento, siamo al 5%" (Antonio Ingroia, Repubblica, 4-1)

Prima Unità

Er Mejo. "Da Zingaretti mi separano 10 punti, li recupero e sostengo Alemanno in Comune" (Francesco Storace, Libero, 2-1)

Beppetrema. "Silvio anti-Casta ruba voti a Grillo" (Libero, 5-1)

Beppe crolla. "Torna il ‘voto utile', Grillo in picchiata: dopo aver sfiorato il 20 per cento, ora nei sondaggi oscilla tra l'11 e il 14" (Repubblica, 5-1)

Che Svendola. "Vinceremo anche al Senato e non ci sarà bisogno di Monti" (Nichi Vendola Repubblica, 3-1)

SuperMario/1. "L'effetto Monti può valere fino al 20%"(La Stampa, 30-12)

Famiglia numerosa. "Parte la sfida della destra Pdl: Fratelli d'Italia punta al 7%" (Il Giornale, 22-12)

RICCARDI CASINI

SuperMario/2. "Monti spinge sulla lista unica: in un sondaggio consensi al 20%" (Repubblica, 27-12)

Ragassi tutto ok. "Calmi, non è il 2006: andrà bene. Per come è messa, l'Italia non può sbagliare" (Pier Luigi Bersani, Repubblica, 24-2)

Siamo solo noi. "Solo il Pd può governare e cambiare. Il nostro successo potrà rendere più forte la battaglia in Europa per la crescite e l'equità" (Pierluigi Bersani, L'Unità, 24-2)

MARIO MONTI E LUCA DI MONTEZEMOLO jpeg

Il fulcro. "Il centrosinistra può diventare il fulcro del nuovo sistema politico" (Francesco Benigno, L'Unità, 24-2)

Si cambia. "Cambia l'Italia" (L'Unità, prima pagina, 24-2)

Il bacio della morte/1. "Noi comunque riteniamo che il Centrosinistra vincerà alla Camera... Per il Senato il discorso è diverso: lì non c'è solo Monti, c'è anche Casini... Probabilmente, se il Pd vincerà alla Camera ma il Senato fosse senza maggioranza, Casini l'alleanza con Bersani la farebbe e la governabilità sarebbe assicurata, gli impegni con l'Europa mantenuti, la politica economica europea e italiana orientate verso la crescita. Ecco perchè il centrosinistra deve vincere" (Eugenio Scalfari, Repubblica, 3-2).

BERSANI PRODI A MILANO

Il bacio della morte/2. "Noi crediamo e speriamo che la grande maggioranza degli italiani comprenda la sostanza di quanto sta avvenendo e confidiamo che da queste elezioni esca un Parlamento responsabile e un governo stabile se, come sembra, sarà il centrosinistra a vincere alla Camera e a stipulare un accordo con Monti che metta in sicurezza anche il Senato" (Eugenio Scalfari, Repubblica, 24-2)

Il ragazzo dello Zoo piddino. "Dopo il tacchino sul tetto, la mucca in corridoio e il giaguaro da smacchiare, in cinque anni completo lo zoo" (Pier Luigi Bersani, 18-2)

Peter Louis Jaguar. "Ancora pochi giorni e smacchieremo il giaguaro" (Pier Luigi Bersani, 16-2)

 


LA MONARCHIA CHE UCCIDE - JUAN CARLOS A 18 ANNI AMMAZZÒ IL FRATELLO MINORE ALFONSO

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1.L'ARTICOLO DEL "CORRIERE" SU JUAN CARLOS CUI FA RIFERIMENTO LA LETTERA DI VISCONTI
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-vecchio-incorreggibile-trombador-juan-carlos-la-cui-popolarit-ai-minimi-storici-a-causa-51451.htm

JUAN CARLOS DI BORBONE


2. "JUAN CARLOS HA UCCISO ACCIDENTALMENTE IL FRATELLO NEL ‘56"
Lettera al "Corriere della Sera" di Leonardo Visconti di Modrone

Juan Carlos e la monarchia spagnola

JUAN CARLOS E L ELEFANTE UCCISO IN BOTSWANA

L'articolo «Il declino di Juan Carlos e l'ombra dell'abdicazione» (Corriere,25 febbraio) contiene una serie di inesattezze.
1) È inesatto affermare che la monarchia in Spagna fu «inaspettatamente riportata» nel 1975. Già nel 1947 una legge proclamava la Spagna monarchia, conferendo al caudillo Francisco Franco il compito di designarne il sovrano, cosa che avvenne nel 1969, con il conferimento al principe Juan Carlos della qualifica di erede al trono.
2) È inesatta l'affermazione (a commento della fotografia) che Alfonso XIII «firmò la rinuncia ai diritti dinastici nel 1931».

IL RE JUAN CARLOS A CACCIA

Alfonso XIII rinunciò a tali diritti il 15 gennaio 1941, poco prima di morire, designando il figlio quintogenito Juan a succedergli.
3) È inesatta l'affermazione (a commento della fotografia) che Francisco Franco costrinse Don Juan «ad abdicare in favore del figlio nel 1977». Franco morì nel 1975 e Don Juan - che non aveva mai voluto rinunciare ai suoi diritti in vita del dittatore - vi rinunciò spontaneamente in favore di suo figlio nel 1977, due anni dopo la morte di Franco.
4) È inesatta l'affermazione che Juan Carlos «aveva sparato e ucciso il fratello maggiore, legittimo erede al trono». L'Infante Don Alfonso, nato a Roma il 31 ottobre 1941, ucciso accidentalmente da Juan Carlos all'Estoril il 29 marzo 1956, era di tre anni minore di Juan Carlos.
Leonardo Visconti di Modrone, Roma

FRANCISCO FRANCO E RE JUAN CARLOS DI BORBONE


3. FU FRANCO A DECIDERE IL RITORNO DEL RE IN SPAGNA, E I BORBONE DEVONO A LUI IL LORO TRONO
Risposta di Andrea Nicastro, giornalista del "Corriere della Sera"

Leonardo Visconti di Modrone, già ambasciatore d'Italia in Spagna ed erede di un'antica nobiltà, sa di cosa parla. I suoi appunti dipingono però una realtà formale e non fattuale. I Borbone spagnoli, incapaci di evitare la crisi che portò alla terribile Guerra Civile, avevano perso il trono e il diritto (morale) a difenderlo nel 1931. La «restaurazione» avvenne per esclusiva decisione del dittatore Francisco Franco.

FRANCISCO FRANCO E RE JUAN CARLOS DI BORBONE

La dimostrazione sta nel fatto, umiliante per aristocratici e non, che Don Juan rinunciò ai suoi inutili «diritti dinastici» a favore di un figlio che già da due anni era re di Spagna per volere del caudillo. Infine è invece verissimo, come già rettificato ieri, che Juan Carlos aveva tre anni più del povero Alfonsino quando lo uccise. Su questo scienze araldiche e realtà storica non confliggono.

Andrea Nicastro

 

FRANCISCO FRANCO E RE JUAN CARLOS DI BORBONEL INFANTE DI SPAGNA ALFONSO DI BORBONE

VISTO COME CI TRATTANO (“HANNO VINTO DUE CLOWN”) SEGNATEVI COME SI DICE VAFFANCULO IN TEDESCO

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1. MAIL
Caro Dago,
chiedi: "Come si dice vaffanculo in tedesco"?
Si dice "Leck mich am Arsch", letteralmente, leccami il culo, e visto come si muovono i tedeschi, sarà bene impararlo. Volendo, glielo possiamo anche cantare, dato che Mozart lo ha messo in musica, canone in si bemolle maggiore K.231.
Roland Delmay

Peer Steinbrueck

2. "HANNO VINTO DUE CLOWN"
Ansa.it

L'incontro previsto per questa sera tra il presidente Giorgio Napolitano e il candidato premier della Spd Peer Steinbruck è stato annullato su richiesta dell'Italia. 'Mi pare non ci fossero più le condizioni (per un incontro con il candidato premier della Spd - ndr) viste le sue dichiarazioni del tutto fuori luogo o peggio che ha fatto', ha spiegato il presidente Napolitano ai giornalisti a Monaco di Baviera.

Il capo dello Stato ha aggiunto che invece le dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble "sono un esempio di riserbo e rispetto'. 'Inorridisco per il fatto che abbiano vinto due clown', aveva commentato l'esito delle elezioni italiane riferendosi a Beppe Grillo, e a Silvio Berlusconi definito 'clown con un alto livello di testosterone'.

Re Giorgio Napolitano ha un erede Amato h partb

Il candidato cancelliere Spd, Peer Steinbrueck, ha "comprensione per la decisione di Giorgio Napolitano". Lo ha detto un portavoce dello sfidante di Angela Merkel all'ANSA, confermando che l'incontro di stasera è stato annullato dopo le dichiarazioni fatte sul voto italiano.

'NAPOLITANO HA UN RUOLO CENTRALE' - Il governo tedesco collaborerà con qualsiasi governo italiano dopo le elezioni, elezioni che sono state svolte "democraticamente", e che hanno portato ad una "costellazione non facile". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Siebert, a Berlino in conferenza stampa. E' l'Italia ad avere la responsabilità di formare un governo in grado di agire, ha aggiunto Siebert. Il governo tedesco ha ribadito di essere legato da "una stretta amicizia" con l'Italia rispondendo ad una domanda sulle elezioni in conferenza stampa a Berlino.

Monti a colloquio con Wolfgang Schaeuble

"Il governo tedesco segue con grande attenzione ed interesse gli sviluppi della situazione italiana dopo le elezioni", ha aggiunto il portavoce della Merkel Steffen Seibert sottolineando che domani la cancelliera incontrerà Giorgio Napolitano, che ha un "ruolo centrale" in questa fase e che "darà le sue valutazioni".

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha un "ruolo centrale" in questa fase e "darà le sue valutazioni", ha spiegato ancora il portavoce della Merkel sottolineando che domani la cancelliera incontrerà il capo della Stato.

BERSANI, GRILLO, BERLU

Il governo tedesco replica a chi interpreta il voto italiano come una reazione all'austerity voluta dalla cancelliera Angela Merkel. "Non penso ci sia un'unica spiegazione", ha detto in proposito il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert. "L'insegnamento tratto dalla crisi è quello di non fare più vecchi errori", ha continuato sottolineando che è necessario ottenere una crescita sostenibile e affrontare le riforme.

L'IRA DI NAPOLITANO - "Rispettiamo la Germania ma esigiamo rispetto": così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Monaco di Baviera.
"Mi pare non ci fossero più le condizioni (per un incontro con il candidato premier della Spd - ndr) viste le sue dichiarazioni del tutto fuori luogo o peggio che ha fatto", ha spiegato il presidente Napolitano ai giornalisti a Monaco di Baviera. Il capo dello Stato ha aggiunto che invece le dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble "sono un esempio di riserbo e rispetto".

MONTI BERSANI NAPOLITANO CASINI ALFANO

SPD, TELEFONATA STEINBRUECK-NAPOLITANO - Dopo il caso diplomatico esploso fra Peer Steinbrueck e l'Italia, c'é stata "una telefonata chiarificatrice" fra l'aspirante cancelliere socialdemocratico e Giorgio Napolitano, che ha annullato l'appuntamento con lui per le espressioni sul voto italiano. Lo ha comunicato un portavoce dell'SPD.

MERKEL-MONTI

ELEZIONI: SCHAEUBLE,RISCHIO CONTAGIO UE, GOVERNO PRESTO - Il risultato "inconcludente" delle elezioni italiane rischia di far scoppiare una nuova tempesta sui mercati. E' l'allarme lanciato alla Reuters dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che parla di "un rischio contagio" anche per gli altri Paesi europei e invita i politici italiani a formare "rapidamente un governo stabile".

BEPPE GRILLO SOTTO LA PIOGGIA A BOLOGNA

SCHAEUBLE, EVITARE CASO GRECIA, CRISI EURO NON FINITA - ''Il risultato elettorale in Italia ha diffuso dubbi sui mercati che un governo stabile possa essere formato. Quando emergono dubbi di questo tipo c'é un pericolo di contagio. Lo abbiamo constatato l'anno scorso quando le elezioni in Grecia hanno prodotto incertezza politica e altri Paesi sono stati contagiati". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble in un'intervista alla Reuters, aggiungendo che è troppo presto per dire che la crisi dell'euro è risolta.

 

 

UNA PROPOSTA DEL PD APERTA A PDL E M5S, MA GRILLO GELA CULATELLO: “SEI UN MORTO CHE PARLA”

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Il Velino

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Napolitano a Berlino: rispettateci". Editoriale di Angelo Panebianco: "Riforme per disperazione". Sopra: "Una proposta del Pd aperta a Pdl e Grillo". Al centro, fotonotizia: "Il Papa ai fedeli: non abbandono la croce". In basso: "'Voi servi del potere'. Lite tra archistar".

LA REPUBBLICA - In apertura: "Grillo gela Bersani: ‘Sei un morto'". Il retroscena: "Nel Pd già spaccato processo al segretario". L'analisi: "La strada proibita del governissimo". Accanto, fotonotizia: "Schaeuble; Italia come la Grecia, la Ue rischia il contagio, Napolitano contro l'Spd: non siamo clown, rispettateci". Di spalla: "In centomila con Ratzinger ‘Non scendo dalla croce'". In basso: "Scienza gratis per tutti le scoperte solo sul web". Accanto: "Bimbi Usa meno obesi è la dieta American Slim".

NAPOLITANO

LA STAMPA - In apertura: "Grillo, no a Bersani. E la base si divide". Editoriale di Gian Enrico Rusconi: "Siamo soli di fronte all'Europa". Al centro fotonotizia: "Insulti tedeschi, l'ira di Napolitano: rispettateci". In alto: "Il testamento di Ratzinger ‘Non secondo dalla croce' Oggi la fine del pontificato". Di spalla: "L'Fmi fa il tifo per l'accordo Pd-Cavaliere". Sotto: "Addio a Hessel il padre di tutti i ribelli".

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Visco: futuro e giovani, ora un disegno organico". Editoriale di Roberto Napoletano: "La discontinuità necessaria". Di spalla: "Napolitano ai tedeschi: rispettiamo Berlino ma vogliamo rispetto". Sotto: "Italia ed Europa, strada comune". "Al centro: "Grillo: mai la fiducia a Bersani".

IL MESSAGGERO - In apertura: "Insulti tedeschi, alt di Napolitano". Sopra: "Stangata Lazio per i saluti fascisti. Due turni a porte chiuse". Editoriale di Alessandro Campi: "Le distanze incolmabili allontanano il governo". Al centro, fotonotizia: "L'addio del Papa: ‘Non lascio la croce'". Di spalla: "Grillo gela Bersani ‘Morto che parla'".

papagandolfo

IL GIORNALE - In apertura: "Bersani molestatore". Editoriale di Vittorio Feltri: "Cari tedeschi, dai nostri clown una pernacchia al vostro Monti". Al centro, fotonotizia: "Ciao Papa". In basso: "Se il Paese punisce i veri eroi anti-casta".

IL TEMPO - In apertura: "Il muro di Napolitano: Berlino ci rispetti". Editoriale di Sandra Biraghi: "L'orgoglio nazionale". Accanto: "L'Italia non può aspettare Accordo sui programmi". Accanto: "Grillo dice no a Bersani e in rete scoppia la rivolta'". Sotto, fotonotizia: "L'addio Il Papa: ‘scelta difficile'". In basso: "La città di Romolo svela il suo tempio".

IL FATTO QUOTIDIANO - In apertura: "Bersani allo sbaraglio o con Grillo o si rivota". Editoriale di Marco Travaglio: "Gli ingrillati". Editoriale di Furio Colombo: "Il signor G. balla da solo?". In basso: "La torta rimborsi è già servita: pronti 159 milioni".

 

SPREAD BTP-BUND IN CALO A 332 PUNTI - IL TESORO PIAZZA 4 MLD € DI TITOLI E LE BORSE RECUPERANO: MILANO +0,4%

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1 - SPREAD BTP IN CALO A 332 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra Btp italiani e bund è in calo in avvio di giornata sui mercati a 332 punti rispetto ai 336 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale è al 4,77%.

Spread

2 - BORSA: MILANO APRE IN RIALZO (FTSE MIB +0,4%), BANCHE IN RECUPERO
Radiocor - Nonostante lo stallo politico, il buon esito delle aste di Bot e BTp sembra rassicurare i mercati sulla solidita' dell'Italia e la Bor sa apre in positivo. A favorire l'ottimismo anche le dichiarazioni di ieri di Bernanke e di Draghi, che hanno rassicurato sul fatto che le politiche di sostegno all'economia proseguiranno. In avvio il Ftse Mib avanza di uno 0,41% e il Ftse All Share di uno 0,43%.

CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Lo spread in lieve calo a 333 punti base fa respirare i titoli del comparto bancario, con Mps che sale del 2%, Bpm dell'1,09%, il Banco Popolare dell'1%. Ancora su Prysmian all'indomani dei dati, mentre Snam (-0,3%) non reagisce ai risultati 2012. In rialzo anche gli altri indici europei, con Parigi che sale dello 0,53%, Francoforte dello 0,74% e Madrid dell'1,11%. Sul fronte dei cambi l'euro si e' portato a 1,3141 dollari (1,3103 ieri) e a 121,44 yen (120,04 yen), mentre il dollaro-yen e' pari a 92,375 (91,6). Il petrolio e' scambiato a 92,79 dollari al barile, in progresso dello 0,17%.

3 - BORSA TOKYO: NIKKEI (+2,7%) FESTEGGIA INDICAZIONE KURODA PER BOJ
Radiocor - Seduta sprint per la Borsa di Tokyo, dove gli indici hanno festeggiato l'indicazione di Haruhiko Kuroda come nuovo governatore della Ba nk of Japan (BoJ). Nomina che, secondo i mercati, prelude a politiche monetarie espansive ancora piu' aggressive.

Il Nikkei e' balzato del 2,71% a 11.559,36 punti, mentre l'indice Topix ha guadagnato il 2,3% a 975,66 punti. Il primo ministro Shinzo Abe ha proposto il nome di Kuroda al Parlamento: il voto delle camere e' atteso attorno a meta' marzo. Gli investitori hanno apprezzato anche le rassicurazioni del numero uno della Fed, Ben Bernanke, sulla conferma della politica monetaria accomodante negli Stati Uniti. In Borsa l'attivita' e' stata molto intensa, con 3,29 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato.

monte dei paschi di siena

4 - BANCHE: UE, INTESA SU LIMITI BONUS MANAGER, NUOVE NORME CAPITALE DA 2014
Radiocor - Parlamento europeo e governi hanno raggiunto un accordo preliminare per il via libera definitivo alle nuove regole su requisiti di capitale delle banche. Dopo diverse ore di negoziato hanno stabilito la proibizione dei bonus superiori al doppio della retribuzione fissa degli alti manager.

logo BPM

'Ora abbiamo tutti gli elementi per un'intesa', ha indicato il commissario Ue Michel Barnier: i bonus potranno arrivare fino al doppio della retribuzione fissa solo se c'e' un consenso sufficiente degli azionisti della banca. Le nuove regole, che 'importano' nella legislazione Ue gli accordi di Basilea, entreranno in vigore il primo gennaio 2014 o il primo luglio 2014 se non ci fosse tempo sufficiente per adottare e pubblicare il 'chilometrico' testo finale. Infine accordo anche sulla pubblicazione dei dati su profitti e tasse pagate.

5 - CAIRO PERDE L'ESCLUSIVA SU LA7 NON FINISCE QUI
A. Ol per il "Sole 24 Ore" - Non è finita qui. La telenovela sulla vendita di La7 regala ancora qualche puntata. Ieri era stato convocato il consiglio di Ti-media per apporre la firma definitiva sul contratto con Cairo Communication. Invece, una notte di lavoro (tra consulenti finanziari e legali) terminata solo all'alba non è bastata a portare a casa il risultato. Con la conseguenza che, a quanto risulta, a questo punto sarebbe scaduta persino l'esclusiva che era stata concessa a Urbano Cairo.

banco popolare

Ora, l'editore piemontese sembra determinato a portare comunque a termine la missione (di salvare anche l'ottimo contratto di raccolta pubblicitaria che aveva strappato alla precedente gestione). Ma in teoria di qui al 4 marzo, quando si riunirà nuovamente il consiglio di Ti-media per i dati di bilancio, potrebbero ancora spuntare vecchi e nuovi pretendenti a contendere la tv in profondo rosso. Potrebbe forse tornare alla carica Clessidra o formalizzare il suo interessamento Diego Della Valle, emergere una nuova ipotesi, ma in pratica c'è sempre un deterrente legale: troppo avanzato lo stato delle trattative per tentare un blitz in extremis. Però mai dire mai: per ora la telenovela continua.

6 - BANCHE IN CERCA D'ACCORDO SUI TOSAERBA DI GGP
C. Fe. Per il "Sole 24 Ore" - Sul mercato è ancora una volta sotto i riflettori la ex-quotata Castelgarden. Ora l'azienda di Castelfranco Veneto, famosa per produrre i tosaerba, fa parte di un gruppo più ampio, la Global Garden Products (Ggp).
E proprio quest'ultima società è in questi giorni oggetto di discussioni tra le stesse banche (circa una quarantina tra cui Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, Lloyds e Royal Bank of Scotland) che l'hanno salvata due anni fa con una ristrutturazione del pesante debito contratto nel 2008 dal private equity 3i per un'operazione di leverage buyout.

UNIONE EUROPEA

Nel 2010 le banche sono infatti diventate azioniste di Ggp convertendo 185 milioni dei 325 di debito senior. Secondo le indiscrezioni di questi giorni, proprio gli stessi istituti di credito starebbero pensando ora ad organizzare un'asta per cedere il controllo dell'azienda. Tra gli interessati ci sarebbero alcuni fondi stranieri, tra i quali Triton Partners, un gruppo finanziario tedesco con sede a Francoforte. La palla sembra passare, dunque, alle banche creditrici e azioniste dell'azienda.

7 - TWITTER PROVA A FARE DIMENTICARE FACEBOOK
M. Val. per il "Sole 24 Ore" - Gli investitori di Wall Street sono sicuramente dei veterani nello svelare i misteri delle valutazioni delle aziende. Ma oggi un mistero li tiene in scacco: il valore dei cinguettii di Twitter. Con sette anni di vita alle spalle e un collocamento in vista entro un anno, il leader del micro-blogging si è impennato, secondo alcuni osservatori, oltre i dieci miliardi di dollari. Si sprecano i paralleli con Google, il colosso dei new media più abile nel macinare utili dalla pubblicità.

PARLAMENTO EUROPEO

Twitter, gira voce, supererà il miliardo di entrate da inserzioni nel 2014. E i margini di profitto gelosamente custoditi, si dice, sono cifre magiche, forse il 40 per cento. Fossero anche del 21% come Google, ai multipli del motore di ricerca Twitter già varrebbe 12,5 miliardi. Ma la società, ammoniscono altri, nonostante sembri onnipresente ha molto da provare: deve dimostrare di saper crescere sui mercati internazionali e continuare a essere redditizia sulla satura piazza americana. Deve soprattutto scacciare lo spettro dell'ultima regina dei social network a presentarsi in Borsa tra grandi entusiasmi: Facebook, tradita da valutazioni rivelatesi eccessive.

8 - MORNING NOTE
Radiocor

CDA (approvazione dati contabili) - Juventus, Luxottica.

Milano - incontro stampa 'Gio' Style ieri, oggi, domani'.

LOGO GLOBAL GARDEN PRODUCTS

Milano - conferenza stampa Mido 2013 'Scenari economici di settore e preview delle prossime tendenze moda'.

Roma - firma per il completamento della direttrice ferroviaria 'Messina-Catania-Palermo' tra Governo, Ferrovie dello Stato, Rfi e la Regione Sicilia. Partecipano: Corrado Passera, Fabrizio Barca, Mauro Moretti

Roma - prosegue la visita in Italia del nuovo segretario di Stato statunitense, John Kerry, che incontra tra gli altri il presidente del Consiglio uscente, Mario Monti

TWITTER

ELEZIONI/CRISI: Beppe Grillo chiude a un'alleanza con il Pd. Tensione con la Germania dopo le parole di Steinbruck sui clown. Asta Btp, tassi al 4,83%. Spread a 335 e Moody's mette in guardia dal rischio downgrading. Draghi, la Bce non salva i conti pubblici. La disoccupazione e' la vera tragedia (dai giornali). Visco, Bankitalia: futuro e giovani, ora un disegno organico (Il Sole 24 Ore, pag. 3). Squinzi, 'Elezioni subito non avrebbero senso, bisogna unire le forze positive' (dai giornali). Parte la Tobin Tax, si paghera' dal 16 luglio (Il Sole 24 Ore, pag. 19)

ENI: la lettera di Eric Knight a Scaroni, 'Separare subito Saipem dall'Eni' (dai giornali)

TELECOM: La7, slitta l'accordo con Cairo (dai giornali). Cairo perde l'esclusiva e potrebbero entrare in gioco altre offerte (Il Sole 24 Ore, pag. 27)

LOGO FACEBOOK IN MEZZO AI DOLLARI

BANCHE: Mps, arriva il prestito dallo Stato (dai giornali). Libor, faro sulla banca turca di Unicredit (Il Sole 24 Ore, pag. 26). Il crac Bankia e la beffa ai risparmiatori da un centesimo (Corriere della Sera, pag. 37). Mag si consolida con Ubi broker (Il Sole 24 Ore, pag. 33)

FINMECCANICA: Orsi interrogato per 9 ore nega le tangenti (dai giornali)

COMPAGNIE AEREE: Alitalia, Air France svaluta la sua partecipazione (dai giornali). Spunta il nome di Niki Lauda come patron della compagnia (Corriere della Sera, pag. 38). Ryanair, la Ue blocca la fusione con Aer Lingus (dai giornali). Arriva l'Opa 'low cost' su Meridiana (dai giornali)

EDITORIA: Rcs propone alle banche un maxi-prestito da 700 milioni (Il Messaggero, pag. 18). Quei 700mila euro che servono per i giornali di Coppola (Il Giornale, pag. 32). Gruppo Espresso, l'utile scende da 60 a 22 milioni (dai giornali)

TWITTER: Verso la quotazione, potrebbe valere tra i 9 e i 10 miliardi (dai giornali)

SONY: Il top manager Kazuo Hirai, 'Piu' rigore, hi-tech e contenuti. Cosi' Sony tornera' la numero uno' (dai giornali)

SEAT: Cota in campo per il salvataggio (Corriere della Sera, pag. 57)

HERA: Chiusa l'Opas su Acegas, raggiunta la quota del 92,72% (dai giornali)

SOPAF: Si va verso una 'liquidazione a buon fine' (Corriere della Sera, pag. 57).

 

 

NESSUN MALORE DURANTE IL JOGGING, MA UN COLPO DI PISTOLA ALLA TESTA HA AMMAZZATO IL PAPARAZZO DANIELE LO PRESTI

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daniele lo presti lo presti foto leone gmt

Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip deceduto ieri mentre faceva jogging, non è morto di morte naturale. Lo Presti, trovato morto ieri a Roma, è stato ucciso da un colpo di pistola alla testa. Inizialmente si era pensato ad una caduta accidentale forse dovuta ad un malore, poi è stato verificato che l'uomo è stato ferito mortalmente da un proiettile. Un colpo di scena che nessuno si aspettava e che ora apre scenari inquietanti sull'omicidio.

DANIELE LO PRESTI MORTO - Ieri il cadavere era stato notato da un passante, lungo un tratto della pista ciclabile del lungotevere. A riconoscere il corpo sono stati alcuni colleghi che avevano preso appuntamento con lui per correre insieme.

lo presti foto leone gmt lo presti foto leone gmt

Daniele aveva al collo una chiave, probabilmente della sua auto, ma nessun documento con sé. Lo Presti è autore di diversi scatti ad attori e cantanti internazionali. Era fotografo per l'agenzia La Presse. Aveva scattato tra l'altro anche le foto di Sara Tommasi nella manifestazione con Marra di qualche mese fa.

 

RASSEGNA INTERNAZIONALE - L’EUROPA TENUTA SOSPESA DALLE SCELTE DI BEPPE GRILLO

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DAGOREPORT

1 - THE NEW YORK TIMES - In apertura, "La legge sul diritto di voto trae scetticismo dai giudici" - A sinistra, "Devastazione nel Mali del nord" - A destra, "Gli Stati Uniti aumentano gli aiuti ai ribelli siriani" - In basso, "Mentre l'era di Castro si avvicina alla fine, compare un altro volto"

THE WASHINGTON POST THE WALL STREET JOURNAL

2 - THE WASHINGTON POST - A destra, "I giudici valutano i diritti di voto", "La legge del 1965 è ancora pertinente?" - A sinistra, "Non si sa quanto i tagli teorizzati possano incidere" - Al centro, "Per il conclave, una questione di tempo"

3 - THE WALL STREET JOURNAL (EUROPE) - In apertura, "Abe indirizza il Giappone verso un patto commerciale" - A sinistra, "Il papa dà l'addio ai fedeli in Vaticano" - In alto, "Il primo smart watch" - In basso, "L'Occidente cauto sui colloqui mentre l'Iran accoglie le concessioni"

4 - THE GUARDIAN - In apertura, "Rabbia per la corsa al denaro di Centrica", "Crescono i profitti dell'azienda britannica del gas mentre gli attivisti avvertono dell'aumento della povertà del carburante" - Al centro, "L'udienza finale del papa" - A destra, "Cameron messo in guardia su un eventuale fallimento nelle elezioni" - In basso, "I pubblici ministeri americani abbandonano ‘la guerra alla droga' per difendere i trafficanti"

5 - THE INDEPENDENT - In apertura, "La guerra segreta del Regno Unito a un nemico interno", "Dei sospetti britannici privati della loro cittadinanza con le leggi anti-terrorismo, e due assassinati più tardi dai droni Usa" - In basso, "Non può essere serio... può? Farage prepara una sorpresa alle elezioni" - A destra, "Il mondo si raffredda sul riscaldamento globale. Dopo la crisi finanziaria le persone sono meno preoccupate dal fenomeno" - In alto, "Il segreto del mio ritorno, di Barbara Straisand"

THE SUN THE TIMES

6 - THE TIMES - In apertura, "Basta ora, disse Clegg ai parlamentari quattro anni fa" - A destra, "Harry torna a scuola" - Al centro, "Il papa ammette dei ‘momenti difficili'"

7 - THE DAILY TELEGRAPH - In apertura, "La rivolta contro la council tax ha fatto aumentare le bollette" - Al centro, "Harry, l'artista formalmente conosciuto come ‘principe'" - A sinistra, "Lo staff dell'aeroporto perquisisce segretamente il vostro bagaglio" - A destra, "I Tory potrebbero finire terzi in Eastleigh" - In basso, "I leader del mondo cercano di rompere lo stallo sul nucleare dell'Iran"

8 - FINANCIAL TIMES - In apertura, "Le riforme in Messico incoraggiano i flussi di petrolio" - A destra, "Addio papale: udienza finale per Benedetto XVI" - Al centro, "Gli Usa alzano la posta sui piani di crisi delle banche" - In basso, "I timori sul debito europeo fanno aumentare i flussi transfrontalieri di capitali" - "Il blocco di Beppe: Grillo annuncia di non voler votare la fiducia a un governo di centrosinistra"

9 - DAILY MAIL - In apertura, "Il Servizio sanitario nazionale colpito da altri casi di morti insabbiate" - Al centro, "Le scarpe da ginnastica di Beyoncè fatte di anaconda" - A destra, "Glegg ‘ignorò gli avvertimenti sul secondo molestatore dei Lib Dem'"

THE INDEPENDENT THE NEW YORK TIMES

10 - THE SUN - In apertura, "L'accusa al comico: Manford mi pagò 60 sterline per del sesso online"

11 - DAILY MIRROR - In apertura, "Tormentato", "La disperazione di Michael Le Vell arrivato in tribunale per difendersi da 19 accuse di pedofilia"

12 - DAILY EXPRESS - In apertura, "Le bollette della luce aumenteranno di 100 sterline"

13 - LE MONDE - In apertura, "Morte di un umanista" - Al centro, "L'Europa tenuta sospesa dalle scelte di Beppe Grillo" - A destra, "Dopo Benedetto XVI, quale papa per quale Chiesa?" - In alto, "L'appello di 39 deputati contro il cumulo dei mandati" - "L'industria musicale mette fine a dodici anni di perdite" - "Caso DSK-Iacub: la stampa sotto accusa"

14 - LE FIGARO - In apertura, "Hollande sorpreso dall'esplosione della disoccupazione" - Al centro, "La folla acclama Benedetto XVI per l'ultima volta" - A destra, "Italia: la Lega Nord sogna una regione autonoma"

LIBERATION THE DAILY TELEGRAPH

15 - LIBÉRATION - In apertura, "Stéphane Hessel: un giusto"

16 - LA CROIX - In apertura, "L'arrivederci di Benedetto XVI"

17 - LES ECHOS - In apertura, "Nuova escalation nello scandalo della carne" - Al centro, "Le cifre che mostrano lo scoppio della bolla finanziaria" - A destra, "Pensioni: dibattito sul periodo di contribuzione"

18 - LA TRIBUNE - In apertura, "I ritardi nei pagamenti sono esplosi nel 2012" - In basso, "Mobile: l'età d'oro di Android è già passata..." - "Due mesi: è lo scarto salariale fra uomini e donne!"

19 - EL PAIS - In apertura, "Berlino mette in guardia sulla possibile ‘infezione' da parte dell'Italia sul resto d'Europa" - A destra, " L'addio del papa: ‘Le acque erano agitate'" - Al centro, "Il giudice chiede alla Svizzera i conti di Bárcenas nel processo a Gürtel" - In basso, "‘La patria vale di più della democrazia'"

 

LE MONDE

LA PROCURA DI NAPOLI METTE SOTTO INCHIESTA BERLUSCONI PER CORRUZIONE

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(ANSA) - Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A quanto si è appreso, l'indagine riguarda l'erogazione di somme di denaro, quantificate in tre milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio in relazione al suo passaggio al Pdl.

SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI

 

 


FUORI BERSANI, DENTRO L’ECONOMISTA PD-BIPARTISAN FABRIZIO BARCA, UN NAPOLETANO CARISSIMO A NAPOLITANO

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a cura di colin ward e critical mess

PIERLUIGI BERSANI CON LA BANDIERA DEL PD

1 - AVVISI AI NAVIGATI
Chi legge una rassegna non ha tempo per le cazzate, quindi saltiamo a piè pari le paginate inutili sul ping-pong Bersani-Grillo, tra insulti e "petizioni della base" grillina pro-dialogo. Re Giorgio Banalitano, in perenne tournèe tra Washington e Berlino, sta già pensando al governo di se stesso e sonda uomini utili alla bisogna. Fuori Bersani, ancora sotto shock per la suppostona grillina, dentro l'economista pd-bipartisan Fabrizio Barca, un napoletano carissimo a Napolitano, per mettere su un "governissimo di scopo".

GRILLO BEPPE

Qualcosa, sui giornaloni ansiosi di un nuovo Monti del quale lodare la sobrietà, comincia già a uscire qua e là. Ma senza troppo disturbare il Manovratore di Palazzo. Allora su le antenne e occhio agli avvisi ai navigati. La cui summa filosofica è questa: cari italiani, avete votato (a cappero), adesso mettiamo a posto le cose noi.

Sul Corriere, il mago Dalemix si impadronisce di una pagina d'intervista per dirsi contrario al governo Pd-Pdl, ma offre un impegno per dare la presidenza delle Camere a Grillo e al partito di Berlusconi, che è già un bel segnale di disponibilità al Quirinale (p. 5). Poi, il giornale diretto da don Flebuccio de Bortoli ammette che "le larghe intese sono l'ipotesi più forte contro nuove urne. E per la premiership entrano in gioco Saccomanni (Bankitalia) e Padoan (Ocse)".

Ministro Fabrizio Barca

E mentre il Messaggero dei Pierfessy e la Repubblica degli Illuminati si astengono rigorosamente dallo svelare qualsivoglia manovra per governi illuminati, sulla Stampa Fabio Martini racconta: "La carta segreta: un nuovo ‘Governo del Presidente'. Sondaggio top secret sul governatore di Bankitalia Ignazio Visco" (p. 9). E per pura combinazione ecco la prima pagina del Sole di oggi: "Visco: futuro e giovani, ora un disegno organico". Disegno di governo?

bersani morto che parla

Si porta un passo avanti anche il Cetriolo Quotidiano, con Marco Lillo che racconta: "Dai servizi alla Chiesa, il partito del governassimo. Le larghe intese trasversali lavorano per Amato a Palazzo Chigi e De Gennaro presidente di Finmeccanica". Il Giornale di Feltrusconi si limita a dar voce a "il timore di Berlusconi: un governo per farmi fuori" (p. 17) e poi guarda un po' in casa Piddì: "Ecco il piano segreto di Renzi: prendersi il Pd al prossimo giro. Dopo le primarie, il sindaco ha accettato tutte le decisioni del partito. Adesso aspetta nell'ombra nuove elezioni e in privato stronca l'accordo coi Cinque Stelle: ‘Follia'" (p. 12).

2 - L'ISOLA DEI QUIRINALISTI (la bava separata dalle notizie)
Re Giorgio Banalitano sfancula il socialista crucco cafone ed è subito panegirico. Sul Corriere, sedicente "retroscena" di Marzio Breda: "La scelta del Quirinale dopo le critiche in ‘casa'. C'è chi ha tentato di far passare la visita come una sorta di vertice di concertazione preventiva. Il viaggio in Germania preceduto da alcune polemiche politiche" (Corriere, p. 10). In alto i labari anche sulla Stampa: "Il faro del Settennato: la dignità nazionale. Il capo dello Stato difende l'immagine del Paese in Europa" (p. 2)

Steinbrueck e Giorgio Napolitanoa

3 - PRIMA I SOLDI
Bel pezzo del Cetriolo Quotidiano: "Il governo non c'è, i soldi sì. La nuova torta dei rimborsi. Pronti 159 milioni per i partiti. Anche con legislatura breve, spese coperte. I grillini rifiuteranno i fondi, ma come?" (p. 8). Ci pensa Casaleggio. Ha sempre delle idee, lui. Si consolano benone anche in casa Di Pietro: "L'Idv ‘sparito': abbiamo ancora soldi" (Corriere, p. 20). Soprattutto avete ancora tanti immobili, come ha svelato l'inchiesta di Report che vi ha distrutto.

Peer Steinbruecked

4 - CUCU' LASETTETE
"La7, slitta l'accordo con Cairo. Ti Media chiede garanzie. Rinvio al consiglio del 4 marzo. Il nodo del "tasto 7". Giusto lascia il board. Il titolo corre, più 2,7%. Sale anche Telecom (+1%)" (Corriere, p. 38). "La7, slitta la vendita a Urbano Cairo. L'editore: risarcimento se l'AgCom ci retrocede sul telecomando. Il nodo dipendenti. Telecom chiede un impegno perché l'imprenditore non venda nel breve periodo" (Repubblica, p. 30). Insomma, come dagoscritto decine di volte, il vero punto di forza dell'emittente che piace alla gente che piace è quel numerino benedetto sul telecomando.

Ferruccio De Bortoli

5 - ULTIME DA SFIG-MECCANICA
Prosegue in silenzio, o quasi, la carcerazione di Giuseppe Orsi. Che ieri però ha dovuto parlare parecchio. "Finmeccanica, Orsi interrogato 9 ore. In India commissione d'inchiesta. Il legale dell'ex ad: "Non si è parlato di tangenti alla Lega'. New Delhi, oltre a bloccare l'appalto dei 12 elicotteri, potrebbe chiedere un risarcimento" (Repubblica, p. 31). Vale per i poveracci, quindi anche per i "big": che cosa ci sta a fare in galera preventiva il piissimo signor Giuseppe Orsi? Non potrebbe stare ai domiciliari? Oppure bisogna torturarlo un po' perché "parli"?

VISCO E SACCOMANNI ALLA BANCA D ITALIA

6 - CHAPEAU!
"Lo chef della ‘Prova del cuoco' fa arrestare 4 mafiosi. Avevano chiesto tangenti per la sua attività. Natale Giunta, ospite fisso di Antonella Clerici: "Adesso ho paura ma dovevo farlo" (Corriere, p. 32). Speriamo che valga anche per chi non va in tv.

 

ANNI DI SILICIO - TORNANO LE BR? SAREBBE IL MINIMO: I SERVIZI SEGRETI DIPINGONO UN QUADRO SPAVENTOSO

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Da "Repubblica.it"

"L'incremento delle difficoltà occupazionali e delle situazioni di crisi aziendale potrebbe minare progressivamente la fiducia dei lavoratori nelle rappresentanze sindacali, alimentare la spontaneità rivendicativa ed innalzare la tensione sociale, offrendo nuove opportunità di inserimento ai gruppi antagonisti già territorialmente organizzati per intercettare il dissenso e incanalarlo verso ambiti di elevata conflittualità". E' l'allarme lanciato dai servizi nella Relazione 2012 sulla politica dell'informazione per la sicurezza.

hacker

In un quadro di questo genere, spiegano gli analisti del Dis, "si prospetta il rischio di una intensificazione delle contestazioni nei confronti di esponenti del governo e personalità di rilievo istituzionale, nonché rappresentanti di partiti politici e sindacati considerati non sufficientemente impegnati nella difesa dei bisogni emergenti". E in prospettiva persiste il pericolo che "un eventuale aggravamento dello scenario congiunturale, elevando i sentimenti di allarme nella popolazione, possa costituire fattore di aggregazione e generalizzazione del dissenso, favorendo l'azione delle frange che mirano alla radicalizzazione dell'offensiva sociale".

CODICE MATRIX jpeg

L'antagonismo sociale. "Dinamiche violente - si legge nella Relazione - hanno continuato a caratterizzare la mobilitazione contro l'Alta Velocità in Val di Susa, assurta negli ambienti antagonisti a modello esemplare di lotta: la protesta, già connotata in chiave ambientalista e antigovernativa, ha assunto una specifica valenza nell'ottica antirepressiva, a seguito dei numerosi arresti di attivisti no Tav".

Hacker

"Un ruolo trainante", secondo gli 007, rivestono "le frange anarco-insurrezionaliste, principali protagoniste delle azioni radicali nella Valle, determinate ad alimentare la protesta contro la Tav superandone i limiti localistici per diffondere il 'conflitto' nei territori". Ed "ulteriori fermenti di lotta si registrano contro la linea Verona-Brennero, in Trentino Alto Adige, e la tratta Genova-Milano, nell'ambito del progetto denominato Terzo Valico per la linea Genova-Rotterdam. Ciò a testimonianza di una contaminazione dello schema contestativo anche in relazione ad altri interventi infrastrutturali che interessano il Paese. Si è confermato il ricorso ad azioni continue ma di 'bassa intensità, secondo una prassi (cosiddetta 'strategia di logoramento') ritenuta cautelativa per gli antagonisti ma fortemente onerosa per l'azione di contrasto".

TERRORISMO

"Un eventuale inasprimento delle tensioni sociali legate al perdurare della crisi" potrebbe indurre le componenti eversive dell'estremismo marxista-leninista, oggi marginali, "ad intensificare gli sforzi per superare divergenze e frammentazioni interne" e "a tentare di inserirsi strumentalmente in realtà aziendali caratterizzate da forti contrapposizioni per allargare l'ambito di influenza. Ciò in un ottica che individua quale potenziale e remunerativo bacino di reclutamento, oltre che la storica 'classe operaia', anche il 'nuovo proletariato', tra le cui file particolare attenzione viene riservata ai lavoratori extracomunitari". E' quanto si legge nell'ultima Relazione annuale dei servizi segreti al Parlamento.

Terrorismo islamico a Mumbai

Anche queste componenti, spiegano gli analisti, negli ultimi tempi "hanno focalizzato il proprio impegno propagandistico sulla crisi economica, considerando la difficile congiuntura come un'occasione propizia per il rilancio della 'lotta di classe': in particolare, la produzione ideologica di matrice brigatista, specie quella proveniente dal settore carcerario, ha ripetutamente sollecitato l'uditorio di riferimento ad un più incisivo attivismo" ma "tali ambienti non sono sembrati in grado di condurre un'efficace opera di infiltrazione, proselitismo e reclutamento anche nei comparti attraversati dalle vertenze più accese". Ad ogni modo, nello scenario descritto "restano ipotizzabili azioni di propaganda di modesto spessore operativo, rivendicate anche da sigle inedite, per alimentare una progressiva radicalizzazione delle istanze contestative, accreditare la diffusione di nuclei eversivi e verificare eventuali reazioni di ambienti ideologicamente contigui".

brigate rosse

I self starters dell'integralismo. "Singoli soggetti" o "gruppi isolati" potrebbero "autonomamente decidere di 'passare all'azione' contro soft target o obiettivi simbolo, sulla spinta della propaganda che incita al martirio contro 'cristiani, apostati ed ebrei' specie in relazione ad eventi percepiti come un aggressione o un'offesa all'Islam". E' l'eventualità paventata dai servizi segreti. In Italia - ammettono gli analisti - dove sin qui non è stata rilevata la presenza di "reti autoctone strutturate" nè di "cellule organiche a gruppi estremisti attivi all'estero" , "l'incognita maggiore resta legata al fenomeno dei terroristi 'self starters'". Un dato, questo, che "parrebbe aver trovato conferma, nel 2012, nelle due operazioni di polizia giudiziaria riguardanti rispettivamente un internauta italofono di origine nordafricana cresciuto nel nostro Paese e un cittadino italiano convertito alla visione jihadista, entrambi indagati per attività di proselitismo radicale ed addestramento 'operativo' sul web". Il quadro disegnato dall'intelligence ha infatti "posto in luce l'ininterrotto attivismo sulla rete di giovani, per lo più completamente formati dal punto di vista ideologico o che sono ancora in fase di auto-indottrinamento, sia appartenenti alla seconda generazione di immigrati sia cittadini italiani convertiti caratterizzati da una visione intransigente dell'Islam e da atteggiamenti di insofferenza verso i costumi occidentali".

AL QAEDA

Il web è sempre più strumento di comunicazione e propaganda anche per il terrorismo di matrice qaedista, "la cui strategia mediatica nel 2012 è parsa finalizzata da un lato a 'compensare' il significativo ridimensionamento delle capacità operative del nucleo storico di Al Qaeda e dall'altro a 'recuperare terreno' rispetto alle Primavere arabe che, a due anni dalle prime rivolte, mostrano spazi di permeabilità alle istanze salafite più radicali". "La pubblicistica e gli interventi circolanti su siti, forum e chatroom - si legge nella Relazione - continuano a rappresentare un fattore di primo piano nei processi di radicalizzazione sia nel mondo islamico sia nei Paesi occidentali. Profilo questo che a tutt'oggi concorre a delineare la minaccia terroristica in territorio europeo", qualificata soprattutto dal cosiddetto 'terrorista solitario' e dal fenomeno del 'reducismo', ovvero dal "rientro in patria dei volontari di ritorno dai teatri di crisi i quali, in possesso di un background jihadista, possono trovare impiego sia come reclutatori e istruttori sia per la condotta di attentati".

Finanziamenti via Sms - Sono gli sms la nuova frontiera del finanziamento al terrorismo. La novità emerge dall'ultima Relazione annuale dei servizi segreti al Parlamento, che individua "modalità di trasferimento di valuta attraverso normali cellulari, previa creazione di appositi account presso compagnie telefoniche collegate con banche convenzionate o società finanziarie". Il sistema, già operativo in Afghanistan, Pakistan e Somalia, "permette il trasferimento di denaro mediante la semplice trasmissione di un sms dal cellulare del mittente a quello del destinatario che in tal modo si vede accreditare la somma indicata all'interno del messaggio".

mafia

Infiltrazioni nelle Grandi Opere. L'Expo milanese del 2015, le grandi opere di edilizia pubblica ("specie nella riqualificazione delle rete stradale, autostradale e ferroviaria") e il settore delle energie rinnovabili nel mirino della criminalità organizzata di stampo mafioso, la cui capacità di infiltrazione appare "sempre più pervasiva su tutto il territorio nazionale" sottolineano i servizi segreti, secondo cui "l'accentuata mobilità territoriale dei sodalizi consente loro di inserirsi agevolmente in circuiti collusivi in grado di soffocare l'imprenditoria sana ed inquinare le iniziative di sviluppo anche attraverso l'aggiramento della normativa antimafia sugli appalti".

mafia

Secondo le indicazioni raccolte, "i gruppi criminali continuano a ricercare contatti collusivi nell'ambito della pubblica amministrazione, funzionali ad assicurarsi canali di interlocuzione privilegiati in grado di agevolare il perseguimento dei loro obiettivi economici e strategici, quali il controllo di interi settori di mercato e il condizionamento dei processi decisionali, specie a livello locale". In particolare, "crescenti profili di rischio si sono registrati in relazione ai frequenti casi di rapporti strutturali tra gruppi criminali di diversa matrice (specie tra cosche 'ndranghetiste, cartello casalese e Cosa nostra), spesso nel contesto di ampi network relazionali comprendenti ambiti imprenditoriali e professionali (legali, commerciali, finanziari), amministratori locali e istituti di credito. E la crisi economica rafforza "l'azione aggressiva di gruppi esteri" che puntano a acquisire "patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali", nonchè "marchi storici del 'made in Italy.

expo 2015

Il ruolo della camorra. "La camorra casalese, nonostante le importanti e destabilizzanti attività di contrasto, si conferma dotata di risorse umane, forza militare e capacità collusiva e di condizionamento tali da assicurare la persistente operatività nelle aree di origine e in quelle di proiezione, tra cui Emilia Romagna, Toscana e basso Lazio". E' l'allarme lanciato dai servizi segreti. Proprio in queste ore è in corso un vasto blitz della polizia contro il clan campano. La camorra partenopea - scrivono gli 007 - più in generale appare connotata "dalla crescente precarizzazione degli assetti clanici che, specie a Napoli nord, sta alimentando conflittualità violente per l'assunzione del controllo delle piazze di spaccio. La carenza di leadership e i vuoti di potere determinatisi a seguito di arresti, condanne e omicidi appaiono favorite tale instabilità, lasciando spazi all'ascesa di nuove leve aggressive ed ambiziose ma priva di capacità strategica".

Il rischio banche. Sul fronte della tutela del sistema bancario e finanziario nazionale, "l'attività svolta ha continuato a far emergere indicatori di rischio in relazione alla costituzione di taluni istituti per la opacità dei capitali apportati e dei requisiti degli amministratori, all'allargamento dell'azionariato con l'ingresso di nuovi soci dal profilo ambiguo ed alla distorta gestione del credito da parte di esponenti aziendali sleali".

Sicurezza Informatica

Minaccia del cybercrime. "La minaccia cibernetica rappresenta, al momento, la sfida più impegnativa per il sistema Paese", dicono gli 007 italiani, secondo cui non solo "gli effetti potenziali sono in grado di produrre ricadute peggiori di quelle ipotizzabili a seguito di attacchi convenzionali e di incidere sull'esercizio di libertà democratiche essenziali" ma "gli autori, le tecniche di attacco ed i bersagli mutano più velocemente delle contromisure", rendendo difficile tentare di risolvere il problema. Per gli 007, "le minacce informatiche, sempre più sofisticate, gravano su tutte le piattaforme, dai sistemi complessi e strutturati dello Stato e della grandi aziende ai computer e agli smartphone dei singoli cittadini".

Nel cyberspazio "si muovono, con propositi offensivi o predatori, entità statuali, gruppi terroristici e criminali e un novero ampio e diversificato di autori individuali": tra di loro figurano gli 'insider', "in grado di accedere ai sistemi informatici dell'ente pubblico o privato per il quale lavorano per acquisire, alterare o cancellare informazioni sensibili, ovvero mettere fuori uso, danneggiare o distruggere quel sistema", e gli 'hacktivisti', nel cui ambito sono numerosi gli interventi riferiti ad Anonymous, "il cui tradizionale core business, ovvero assicurare la libertà di informazione sulla rete, ha fatto registrare un significativo allargamento a target di particolare sensibilità". Quanto agli obiettivi della 'cyberthreat', "il settore militare ha registrato nel corso dell'anno una crescente centralità sulla scena estera: l'idea di sfruttare le vulnerabilità informatiche per compromettere i sistemi di comando e controllo o i sistemi di arma avversari si è concretizzata nel 2012 in un aumento del numero degli attacchi, alcuni dei quali coronati da successo".

IL CONTROLLO SU INTERNET

Spionaggio industriale ed economico. Per i Paesi occidentali "una minaccia crescente è rappresentata dallo spionaggio industriale ed economico effettuato nel cyberspazio, dove aziende ed entità statali di Paesi emergenti tentano di acquisire in modo illecito informazioni sensibili e know how in settori strategici, provocando enormi danni economici". E "particolare rilievo ha assunto il fenomeno del crimine finanziario digitale", in grado di "moltiplicare le modalità di riciclaggio" del denaro sporco. Quanto alle metodologie d'attacco, vanno emergendo tecniche sempe nuove di hacking: il boom degli smartphone, che utilizzano applicazioni e servizi come quelli bancari e di social network, "ha portato allo sviluppo di malware che sfruttano le vulnerabilità dei sistemi operativi": in pratica, grazie a codici inseriti in applicazioni gratuite o trasmessi via sms, si assume a distanza il controllo del dispositivo "per appropriarsi dei dati memorizzati su di esso o delle credenziali di accesso a siti protetti". Il monitoraggio informativo ha riguardato anche "le tecniche di cifratura sviluppate per le reti Tor, disponibili gratuitamente in rete, adoperate sempre più frequentemente come strumento di 'anonimizzazione' e per la 'protezione' delle comunicazioni in ambienti legati all'eversione e al terrorismo". Mentre comincia "a diffondersi nel web una nuova forma di minaccia cibernetica rappresentata dal 'randsomware', un attacco informatico con richiesta di riscatto per il ripristino dei sistemi attaccati".

SICUREZZA INTERNETFLUSSI INTERNET

Le missioni internazionali italiane. In Afghanistan "sul piano della sicurezza permane elevato il livello della minaccia, caratterizzata da sinergie tra 'insorgenti' afgani ed organizzazioni terroristiche basate nelle aree tribali pakistane, attive soprattutto nelle regioni orientali e meridionali" ma anche nel quadrante occidentale a guida italiana "si è registrato un incremento degli episodi ostili in danno del contingente nazionale che ha contato nel 2012 sette caduti". E' quanto si legge in uno dei capitoli conclusivi della Relazione 2012 sulla politica dell'informazione per la sicurezza. "A fronte dello stallo nel processo negoziale tra governo e insorgenza - spiegano gli analisti dei servizi - gli sviluppi sul terreno hanno testimoniato la persistente vitalità di gruppi armati, intaccata solo in parte dalle operazioni condotte nel tempo dalle unità Isaf". Anche se "la prospettiva di una ridotta presenza militare straniera e il programmato ricambio della leadership afgana potrebbero indurre l'insorgenza a coniugare il confronto sul terreno con un approccio più pragmatico, colto a favorire l'ascesa al potere di personalità in grado di soddisfarne le aspettative politiche".

 

GRANDE MARTA! - DUE LAUREE (VERE) QUASI IN TASCA A 25 ANNI, MASTER (VERO) E STUDI A PECHINO E NEGLI STATES…

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Alessandro Trocino per "Il Corriere della Sera"

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«Faremo del nostro meglio per non deludervi, tutto qua». Semplice e quasi spiazzante, Marta Grande concludeva così, nell'aprile scorso, un comizio 5 Stelle a Civitavecchia. Poco prima aveva inneggiato alla «rivoluzione culturale», spiegando ai «civitavecchiesi» che «non dobbiamo aspettare che venga un principe a risolvere i nostri problemi: ce li dobbiamo risolvere da noi».

Pochi giorni dopo, il palcoscenico cambia ed ecco la più giovane deputata del Movimento 5 Stelle sbarcare in Parlamento, si dice addirittura come possibile presidente della Camera (con paragoni immediati, e non beneauguranti, con la leghista Irene Pivetti). Sbarco preceduto dall'apparizione sulle tv nazionali, con la stessa semplicità di sempre. A Lilli Gruber che chiede insistentemente di «governabilità», «fiducia», «programmi», lei risponde un po' imbarazzata, ripetendo più volte come un mantra: «Noi pensiamo alle idee».

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Facile spararle addosso, naturalmente, come è puntualmente avvenuto sui social media, nuova tribuna di opinioni e talvolta di insulti a mano libera. Del resto già accadde con Marianna Madia, altra giovane deputata, indicata con uno slancio vitalistico da Walter Veltroni come capolista nel Lazio: esordì rivendicando la sua «straordinaria inesperienza», con una gaffe e un'ingenuità che non le fu perdonata (nonostante un impegno parlamentare successivo che le è valso la riconferma).

La Grande, come la Madia, porta in Parlamento la sua straordinaria inesperienza, ma anche un curriculum di tutto rispetto. Laureata nel 2009 in Lingue e commercio internazionale in Alabama (a Huntsville), è tornata in Italia nel 2010, ha preso un master in Studi europei e ora sta prendendo la seconda laurea, in Relazioni internazionali, a Roma Tre. Le manca solo la discussione della tesi.

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Nel frattempo è stata all'università di Pechino, per un corso in relazioni internazionali, ha fatto la traduttrice e l'interprete. Infine, la volontaria, nel settore marketing, a Greenpeace per il referendum sul nucleare. L'avventura con il Movimento è recente, risale a un annetto fa: «Ho letto il blog di Grillo e ho cominciato a interessarmi. Ho visto troppi colleghi costretti ad andare all'estero per lavorare, bisognava fare qualcosa».

La sua iscrizione al «meetup» di Civitavecchia risale al 4 giugno 2012. Si impegna sul tema arsenico e acqua pubblica, uno dei temi ricorrenti degli esponenti a 5 Stelle. La stella che preferisce, tra le cinque (acqua, ambiente, trasporti, connettività e sviluppo) è l'ambiente. Nel video di presentazione propone la riduzione del traffico (senza troppi dettagli) e la tutela dei parchi. Alle parlamentarie (le primarie) del M5S risulta la seconda più votata della circoscrizione Lazio 1: la votano in 335, non una massa sterminata, ma quanto basta.

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Il giorno del trionfo grillino appare ovunque in tv. Evidentemente Grillo si fida di lei, nonostante l'inesperienza che non le viene perdonata da ironie e strali. Capelli rossi a caschetto, viso efebico, sorriso pulito, ricorda vagamente l'attrice Carey Mulligan. Raggiunta al cellulare, non vuole rilasciare interviste e del resto l'ordine di scuderia, inviato ieri a tutti i neo parlamentari, è di non parlare con la stampa per almeno 15 giorni.

Difficile che venga rispettato fino in fondo e da tutti, ma lei si ritrae: «Presidente della Camera? Non commento». Respinge ogni domanda «personale»: «Non è interessante sapere delle cose su di noi, conta quello che faremo». Che le idee camminino sulle gambe delle persone, e che quindi sia interessante conoscere la loro storia e la loro vita, non le sfugge: «Ma non è il momento».

MARTA GRANDE GRILLINA A OTTO E MEZZO

I neo eletti hanno festeggiato in un bar trendy della Capitale: 200 presenti, frittelle, amatriciana e birra «bersaniana», per un conto scontato da 2.750 a 1.841 euro, dopo le proteste (e i cronisti accusati di aver mangiato a sbafo). Ma lei alla festa non c'era. Il giorno dopo c'era da svegliarsi presto e cominciare a lavorare.

Già, perché Marta non ha una storia politica da vantare nel curriculum, non dichiara l'orientamento partitico precedente («il voto è segreto»), ma ha una gran voglia di fare: «Non abbiamo paura, vogliamo lavorare e fare bene». Tutto qua.

 

SALOTTI VATICANI - VORTICE DI INCONTRI TRA I MOVIMENTI ECCLESIALI: C’E’ UNA SEDE VACANTE DA RIEMPIRE…

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Giacomo Galeazzi per La Stampa

Cosa unisce il ministro vaticano per i religiosi Joao Braz d'Aviz, il presidente emerito del Pontificio Consiglio per la famiglia Ennio Antonelli e numerosi elettori sudamericani? La vicinanza ai Focolari. Mentre l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, quello di Sarajevo Vinko Pulijc e il polacco Dziwisz sono vicini alla Comunità di Sant'Egidio e il potente capo di Propaganda Fide Fernando Filoni è legato ai Neocatecumenali.

vaticano

E se il cardinale di Lima Cipriani è di casa a Villa Tevere (quartier generale dell'Opus Dei) molti frequentano Villa Nazareth, residenza universitaria presieduta dal cardinale Achille Silvestrini e vicina all'ala diplomatica della Curia romana, dove da sempre si affacciano nei loro soggiorni romani i membri del club più esclusivo del mondo, proprio come ai tempi dei mitici Tardini e Samorè. Fili invisibili e geograficamente trasversali legano in cordate i porporati prima che entrino nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa.

Joao Braz d’Aviz

Un ruolo silenzioso ma determinante negli incontri pre-conclave lo svolgono i movimenti ecclesiali (Focolarini, neocatecumenali, carismatici, Cl, comunità di Sant'Egidio) e i cenacoli teologici come la rivista «Communio» che aggregano i principi della Chiesa in maniera geograficamente trasversale e agiscono da collegamento tra Curia e presuli diocesani.

Nelle residenze romane dei conclavisti stranieri si intrecciano segreti «pourparlers». E negli incontri informali le eminenze gettano le basi per le candidature. A Roma le curie generalizie degli ordini religiosi e i collegi nazionali sono i punti di riferimento per il «brain storming» dei porporati sulla situazione della Chiesa. E' qui (nei discreti ostelli disseminati tra Aurelia e Gianicolo) che prende forma la lista dei papabili.

CRESCENZIO SEPE

Prima dell'ultimo conclave i progressisti Martini, Murphy-O'Connor, Kasper e Pompedda si confrontarono a Villa Nazareth sulle prospettive della Chiesa post-Wojtyla. Stavolta lo scenario è completamente diverso. Non c'è un Ratzinger. Candidature solide, certo, si stanno delineando. Ma la situazione inedita creata dal Papa con la rinuncia al soglio petrino rende friabile ogni prospettiva e non esclude sorprese, colpi di scena, alleanza impreviste.

Cardinale Stanislao Dziwisz

Una situazione implicita nella stessa figura di Benedetto XVI. Uomo di Chiesa legato alla tradizione, capace, però, di un gesto rivoluzionario. Parte integrante dell'establishment wojtyliano, eppure estraneo da sempre ai giochi di corte. Guida suprema della Curia romana, alla quale, con la rinuncia ha però dato uno «schiaffo».

Fu scelto per solidità dottrinale e molti vorrebbero un successore (portatore di un cattolicesimo identitario) capace di rilanciare l'evangelizzazione. Ma nel suo gesto si possono intravedere altre indicazioni, a partire dalla necessità di un Pontefice energico e capace di operare cambiamenti. Se, poi, ha validità una sorta di legge del «pendolo», si può pensare che dopo un Papa anziano e proveniente dalla Curia, la scelta cadrà su un porporato più giovane e magari a capo di una diocesi del mondo. Sono di questo tenore le considerazioni che fioccano in questi giorni dentro e fuori il Vaticano.

Subito dopo l'annuncio delle dimissioni sono partiti i contatti anche tra i cardinali esteri, facilitati nelle comunicazioni dall'era di Internet. Prendono corpo ragionamenti più articolati, ipotesi più ponderate, «ballon d'essai» più calibrati. E' forte la candidatura di Scola, un comune retroterra con Ratzinger nella rivista «Communio», una proiezione internazionale con il cenacolo«Oasis» .

papa ratzinger benedetto

Può contare sull'abilità diplomatica di Comunione e liberazione, dove vanta un solido sodalizio con il fondatore don Giussani. Le sue radici nel mondo ciellino lo avvicinano a decine di elettori di tutto il mondo. Chance anche per Marc Ouellet, canadese, solida dottrina, un passato nelle missioni del Sud America, alla Lateranense e alla diocesi del Quebec, spesso ospite ai meeting di Cl a Rimini, ora ministro dei Vescovi (seleziona i pastori del pianeta).

I «think tank», le sigle «bianche», i pensatoi del laicato operano dietro le quinte. La fumata bianca passa anche dalle camere di compensazione «global». «Outsider» Piacenza e Coccopalmerio: per attuare la riforma della Curia già disegnata da Nicora per Ratzinger. E frenata dai ministri.

 

BERLUSCONI INDAGATO DALLA PROCURA DI NAPOLI PER CORRUZIONE E DA QUELLA DI REGGIO EMILIA PER VOTO DI SCAMBIO

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(ANSA) - Dopo L'esposto da parte di una cittadina sulla lettera con cui Silvio Berlusconi prometteva la restituzione dell'Imu in caso di vittoria, cui e' seguito l'esposto di un altro reggiano, la procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo nel registro generale delle notizie di reato (il modello 21) iscrivendo come indagato l'ex premier Berlusconi. Lo scrive il Resto del Carlino. Il reato ipotizzato sarebbe la violazione dell'articolo 96 del testo unico delle leggi elettorali cioe' il voto di scambio.

SILVIO BERLUSCONI DORMIENTE SILVIO BERLUSCONI

La vicenda era partita pochi giorni prima delle elezioni quando un'impiegata residente nella provincia di Reggio aveva inviato un esposto contro la lettera sull'Imu in procura. Successivamente il procuratore capo Giorgio Grandinetti ha ricevuto un altro esposto, che verra' inserito nella stessa inchiesta.

 

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