1 - SPREAD BTP VOLA OLTRE 350 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread Btp-bund sale oltre i 350 punti base nei primi scambi, raggiungendo i massimi da dicembre. Il Btp decennale paga un rendimento del 4,94%, in rialzo rispetto a 4,90% della chiusura di ieri.
ATTENTI ALLO SPREAD
2 - BORSA: RIMBALZA IN AVVIO SU SPERANZA ACCORDO ELETTORARE, +0,4% FTSE MIB
Radiocor - Rimbalzo in avvio per Piazza Affari dopo la debacle della vigilia, in una seduta che si preannuncia gia' volatile: dopo aver ape rto a +0,73% il Ftse Mib e' salito fino a +1% e segna ora un +0,4%. Il Ftse All Share avanza ora dello 0,52%. Recuperano terreno i titoli del comparto bancario, mentre il mercato spera in un accordo tra i partiti che renda possibile la creazione di un Governo.
CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOMa oggi sotto i riflettori c'e' soprattutto l'asta di BTp: il Tesoro deve piazzare quattro miliardi di titoli, mentre lo spread BTp/Bund continua ad essere sotto tensione a 350 punti base e il rendimento del decennale italiano sfiora il 5%. In rialzo anche il resto d'Europa, con Parigi che avanza di uno 0,53%, Francoforte di uno 0,46%, Londra dello +039% e Madrid di uno 0,63%. Sul valutario, euro in recupero contro dollaro a 1,3481 (1,3438) e a 120 contro yen (120,2). Dollaro/yen a 91,70. Il petrolio e' in rialzo dello 0,35% a 92,95 dollari al barile.
3 - BORSA TOKYO: NIKKEI PERDE L'1,27% PER IL 'RISCHIO ITALIA'
Radiocor - Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo nella seduta di oggi, sulla scia di un rialzo dello yen nei confronti dell'euro a causa dell'incertezza polit ica in Italia dopo le elezioni politiche. L'indice Nikkei e' sceso dell'1,27% a 11.253,97 punti e l'indice allargato Topix ha perso l'1,35% a 953,72 punti, in una seduta caratterizzata da forti volumi: sono passati di mano 3,12 miliardi di titoli sul primo mercato.
VITTORIO GRILLI FOTO ANSA
4 - ELEZIONI: MOODY'S, INCERTEZZA METTE A RISCHIO RATING ITALIA
Radiocor - Il risultato delle elezioni politiche in Italia, che ha disegnato un quadro di incertezza sul governo del Paese, mette il rating sul debito italiano a rischio in ottica di un downgrade da parte di Moody's. Secondo l'agenzia, la situazione che si e' venuta a creare e' tale che potrebbe portare a una seconda tornata elettorale che comunque potrebbe non essere risolutiva.
'Invece di migliorare la visibilita' sulla direzione politica del Paese, le recenti elezioni in Italia hanno aumentato il rischio che la fase di riforme avviata dal governo Monti possa sospendersi, se non completamente bloccarsi', si legge in una nota dell'agenzia, che aggiunge quanto una situazione di incertezza in Italia, terza economia europea e primo mercato obbligazionario, possa contagiare altre economie deboli dell'area quali Spagna e Portogallo 'potenzialmente riaccendendo la crisi del debito dell'area euro'.
MOODYS 5 - GIÙ LE STOCK OPTION DI MARCHIONNE...
A.Mal. per il "Sole 24 Ore" - Tra gli effetti collaterali del crollo delle Borse, innescato dallo stallo elettorale italiano, c'è un impoverimento di Sergio Marchionne. Il manager Fiat dispone di una serie di stock option sulle azioni del Lingotto e di Fiat Industrial (oltre che di diritti a ricevere un certo numero di azioni gratuite). Il suo patrimonio virtuale cambia quindi tutti i giorni con le quotazioni, ma il crollo di ieri ha fatto andare "out of the money" l'opzione su 6,25 milioni di titoli al prezzo di esercizio di 13,37 euro: la somma dei prezzi di Borsa dei due titoli è infatti scesa a 13,125 euro, e l'esercizio dell'opzione (che scade a fine 2014) non è per ora più conveniente.
Marchionne può consolarsi con un'altra opzione - quella su 10 milioni di azioni a 6,583 euro - che resta "in the money" e vale una plusvalenza teorica di circa 70 milioni di euro. Se si contano le azioni ricevute un anno fa e gli stock grant futuri, la parte azionaria del suo compenso da quando è arrivato al Lingotto vale 167 milioni lordi. Per conoscere il suo stipendio per il 2012 bisognerà invece aspettare il Report sulla governance Fiat, atteso il mese prossimo.
6 - ..MA IL MANAGER FIAT FA UTILI CON LE SIGARETTE
L.G. per il "Sole 24 Ore" - Il primo acquisto l'ha compiuto nel 2008. Poi una seconda puntata nel 2009. Quindi, a partire dal 2010, Sergio Marchionne ha cominciato ad accumulare piccoli pacchetti di azioni Philip Morris. Al punto che lo scorso 20 febbraio, con l'ultimo acquisto, si è ritrovato con 45 mila titoli del colosso del tabacco in portafoglio. Percentualmente si tratta di una partecipazione minima, eppure al manager dell'auto ha già dato abbondanti frutti.
MARCHIONNE EZIO MAURO big sergio marchionne ezio mauro
Marchionne, per costruirsi quella posizione, ha messo sul piatto più o meno 2,8 milioni di dollari per un prezzo medio di carico di 63,8 dollari ad azione. Giusto ieri il titolo Philip Morris trattava a 91,55 dollari. In altre parole, quel pacchetto ora incorpora una plusvalenza implicita di 1,3 milioni di dollari. Decisamente superiore a quanto può aver speso il manager negli ultimi anni per finanziare il vizio del fumo. Vicino, tuttavia, a quanto investito personalmente sul titolo Fiat dal 2004 ad oggi: in tutto ha comprato 240 mila azioni (stando all'ultimo dato disponibile), dei quali 220 mila nell'aprile del 2005 a 4,6 euro per azione.
7 - ALL'EBA NON TORNANO I CONTI SUI RISCHI
L.Mais. per il "Sole 24 Ore" - Differenze consistenti. A dir poco. L'Eba (European banking authority) ha concluso un primo giro d'orizzonte sul metodo di calcolo dei cosiddetti risk weighted assets delle banche, ovvero il credito ponderato al rischio, scoprendo che la forbice arriva al 46 per cento. La percezione dell'azzardo varia, dunque, enormemente fra le 89 banche di sedici Paesi che l'Eba ha posto sotto esame.
E questo non va affatto bene, nonostante in alcuni casi dipenda dai criteri applicati dalle autorità di vigilanza di ciascuno Paese. Non va al punto da aver indotto l'Eba a suggerire l'adozione di nuove regole, buone per tutti, con l'obiettivo di chiudere i buchi della vigilanza sfruttati dagli istituti di credito. Principi che sembrano allinearsi con quelli del Comitato di Basilea. Fra i rimedi suggeriti dai tecnici anche quello di costringere le banche a svelare i metodi di calcolo del rischio per declinarlo con un modello standard.
8 - LIBOR, LE BANCHE ORA TEMONO I RISPARMIATORI
S.Car. per il "Sole 24 Ore" - La priorità per le banche coinvolte nello scandalo Libor non è certo quella di evitare le sanzioni delle autorità: sono rassegnate a settlement che sono già costati più di 2,5 miliardi di dollari ai tre istituti che hanno patteggiato (Barclays, Ubs e Royal Bank of Scotland). Ma per loro il conto potrebbe salire a molte decine di miliardi di dollari se le oltre 30 cause civili intentate negli Stati Uniti dagli investitori dovessero procedere.
Philip Morris
Perciò sedici banche oggetto delle cause civili si apprestano a chiedere a un tribunale federale che siano respinte e soprattutto che non acquisiscano lo status di class action. L'argomento è legalistico: il settlement con le autorità non implica il riconoscimento esplicito di comportamenti illeciti ripetuti e anti-concorrenziali, salvo forse per il caso delle manipolazioni del Libor in yen. I bilanci futuri di alcune delle maggiori banche del mondo, insomma, sono nelle mani del giudice.
9 - MORNING NOTE
Radiocor
CDA (approvazione dati contabili) - Piaggio & C, Prysmian, Saras, Snam.
Logo "Ubs"
Milano - assemblea ordinaria e straordinaria Meridiana Fly. Parte ordinaria: cessazione carica membri Cda. Parte straordinaria: esame situazione patrimoniale.
Roma - l'Istat rende noti i dati sull'andamento della fiducia nelle imprese relativi a febbraio.
Monaco di Baviera: discorso del presidente della Bce, Mario Draghi
Washington: secondo giorno di audizione del presidente della Fed, Ben Bernanke, al Congresso Usa
ELEZIONI/CRISI: I risultati elettorali confusi spingono la borsa in caduta, Piazza Affari perde il 4,89%. Giu' tutte le borse europee. Spread a 344. Oltre l'1% il tasso BoT, oggi test sui Btp. Monti convoca Visco e Grilli per la rete di sicurezza (dai giornali). L'Europa guarda con apprensione allo stallo italiano. Merkel, 'Roma trovera' la sua strada'. Bernanke, 'I mercati reagiscono all'incertezza' (dai giornali)
rbs
BANCHE: Mediobanca, raddoppio dell'utile nonostante le svalutazioni di Telco da 95 milioni. Riffeser esce dal patto di sindacato (dai giornali). JpMorgan, entro due anni 19mila posti in meno (dai giornali). Intesa, secondo Roversi Monaco (Fondazione Carisbo) Bazoli verra' riconfermato (dai giornali). Mps, il faro dei pm si sposta sulle banche internazionali (dai giornali). Il mercato boccia il piano Carige (dai giornali). Derivati, il 18 marzo diventa operativa la nuova disciplina europea. Obiettivo, maggiore trasparenza (Corriere della Sera, pag. 48). All'Eba non tornano i conti sui rischi (Il Sole 24 Ore, pag. 31). Scandalo Libor, le banche ora temono le cause civili dei risparmiatori (Il Sole 24 Ore, pag. 31)
INPS: Sale il rosso, disavanzo a 10,7 miliardi (dai giornali)
Logo "Barclays"
TELECOM: Cairo chiude sull'acquisto di La7 (dai giornali). L'ad Marco Patuano, 'Il bond ibrido quando i mercati saranno propizi' (Il Sole 24 Ore, pag. 30)
RCS: Lucchini da' il via libera all'aumento di capitale (dai giornali)
COMPAGNIE AEREE/AEROPORTI: Alitalia, al via la riorganizzazione, semplificata la catena di comando (dai giornali). Air Dolomiti tra crisi e rilancio, 'Svuotata a favore di Lufthansa' (Corriere della Sera, pag. 50). Gemina valuta i rischi del piano di Atlantia (Il Sole 24 Ore, pag. 31). Gli scali toscani in una holding (Il Sole 24 Ore, pag. 31)
PRYSMIAN: Contratto da 350 milioni da Alstom Grid (dai giornali)
ANSALDO ENERGIA: Nuove commesse in Russia e Tunisia (Il Sole 24 Ore, pag. 34)
FINCANTIERI: Antonini si dimette dalla presidenza, utile 2012 di 15 milioni (dai giornali)
IMPREGILO: Alla Consob l'Opa Salini (dai giornali). Ponte sullo Stretto, no a proroghe dopo il 1 marzo (dai giornali)
HERA-ACEGAS: Oggi ultimo giorno dell'Opas (Il Sole 24 Ore, pag. 31)
OBBLIGAZIONI: Tango Bond, se i rimborsi viaggiano a due velocita' (Corriere della Sera, pag. 53). L'olandese Kpn pronta a collocare un bond ibrido (Il Sole 24 Ore, pag. 37)
RISPARMIO GESTITO: A gennaio sale la raccolta a 3,2 miliardi (dai giornali)
BORSA: L'intesa tra Cme e Db e' tanto sensata quanto improbabile (La Stampa, pag. 40)