Goffredo De Marchis per "la Repubblica"
dalemaRinvio del voto sull´arresto di Alberto Tedesco, ex assessore della Sanità in Puglia e oggi senatore del Pd. E il suo partito può tirare un sospirone di sollievo. Ma solo per 24 ore. Oggi si riunisce di nuovo la giunta.
Imbarazzato, diviso, spaccato: così appare il Partito democratico su una vicenda che mette in difficoltà tutta la linea seguita fin qui nella delicata partita giustizia. Ieri sera si è riunita la giunta delle immunità di Palazzo Madama presieduta dal Pd Marco Follini per decidere il sì o il no all´ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari. I nove membri democratici sono entrati nella riunione senza una posizione comune, orfani anche di un´indicazione chiara dei vertici del partito, ossia di Pier Luigi Bersani.
Alberto TedescoE di questo si sono tutti lamentati. La capogruppo Anna Finocchiaro ha tenuto chiusi in una stanza i senatori democratici per l´intero pomeriggio cercando una via di uscita unitaria. Alla fine, l´unica strada l´ha fornita lo stesso Tedesco presentando proprio ieri mattina un appello contro la richiesta di arresto. Una novità nell´iter processuale che giustifica il rinvio e che potrebbe togliere le castagne dal fuoco all´incerto Pd. Se arrivasse un giudizio terzo dal tribunale barese contrario al carcere, il caso sarebbe risolto.
PIERLUIGI BERSANIAlmeno a livello parlamentare. Se invece fosse confermata la decisione del gip, il Pd a quel punto sarebbe quasi costretto a votare per l´arresto del suo senatore. Ma adesso il Pdl cerca di approfittare dell´impasse democratica. Il relatore del provvedimento Alberto Balboni (Pdl) dichiara di non «vedere fumus persecutionis» contro Tedesco. Quindi fa pendere la bilancia verso l´arresto. Accetta lo slittamento ma solo di un giorno perché «il Pd ci ha accusato di perdere tempo, adesso mi sembra che siano loro a voler allungare il brodo».
NICKI VENDOLAIl capogruppo del Pd nella giunta Francesco Sanna prova a tenere in equilibrio una scelta che tanto in equilibrio non è. Bisogna evitare clamorose spaccature democratiche. «Tedesco dimostra di volersi difendere nel processo con la richiesta di appello. E non di contare sull´immunità di casta come fanno altri - osserva Sanna -. Ora abbiamo bisogno di qualche giorno per leggere le nuove carte». Ma le ore corrono, oggi si ricomincia. E le ultime indiscrezioni sugli orientamenti dei membri Pd nella giunta danno questo verdetto: 7 contrari all´arresto e due (l´ex magistrato Felice Casson e Marilena Adamo) perplessi. Ma altre voci parlano di numeri ribaltati. Comunque resta l´imbarazzo. E la spaccatura.