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PARMALAT AVARIATO NELLA GUERRA ITALIA-FRANCIA - LACTALIS PROMETTE BATTAGLIA LEGALE CONTRO IL “DE-CRETINO” ANTISCALATE: SE IL CDA RINVIA L’ASSEMBLEA PER DARE TEMPO A PASSERA DI FARE LA CORDATA (E IL CAPPIO) PER PARMALAT, I FRANCESI IMPUGNERANNO LA DELIBERA - NON SOLO: VOGLIONO BYPASSARE L’ANTITRUST ITALIANO E ANDARE A PIANGERE DAL COMMISSARIO AL MERCATO UE MICHEL BARNIER, CHE -SORPRESA!- È FRANCESE ED EX CONSIGLIERE E DEPUTATO DI SARK҅

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1 - LACTALIS AFFILA LE ARMI SU PARMALAT...
Da "il Messaggero"

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Lactalis affila le armi su Parmalat dove il governo - per bocca del neo ministro delle politiche agricole Saverio Romano - aumenta il pressing perchè resti in mani italiane: «Bisogna fare il possibile e l'impossibile». Il gruppo agroalimentare francese che tra quote dirette e indirette, ha il 28,9% di Collecchio, secondo quanto risulta a Il Messaggero, potrebbe rivolgersi al giudice civile per impugnare l'eventuale delibera del consiglio di venerdì 1° aprile di rinvio dell'assemblea, recependo quanto previsto dal decreto anti-scalata. Il gioco si fa sempre più duro e rischia di spostarsi nelle aule giudiziarie.

Il board di Parmalat per decidere di posporre a fine giugno l'assise programmata per il 14 aprile, potrebbe aver bisogno di un "committment" di Intesa Sanpaolo a nome di una cordata intenzionata a muoversi: la Superbanca continua a cercare i fondi (circa 2,8 miliardi fra equity e prestiti) per lanciare un'opa preventiva parziale sul 60% di Parmalat: i sondaggi in corso in queste ore sono rivolti in particolare verso i fondi allo scopo di rastrellare in tutto almeno 1,2-1,3 miliardi di equity.

Enrico Bondi

Intesa che mette 300 milioni di capitale, confida che la pressione governativa convinca Ferrero a rompere gli indugi: l'obiettivo sarebbe di coinvolgerli con 4-500 milioni affidandogli un ruolo industriale. Nella partita entrerebbe anche Granarolo. A latere delle grandi manovre finanziarie, l'attenzione si sposta sul cda di dopodomani nel quale Enrico Bondi, Massimo Confortini e Bruno Secchi candidati da Intesa nella lista per il rinnovo degli organi, per questa ragione sarebbero costretti a non partecipare alla votazione perchè in conflitto di interesse.

Ma il faro dei legali di Lactalis resta acceso su una eventuale decisione che di fatto, prendendo tempo per l'approvazione del bilancio 2010, rimetterebbe pienamente in gioco la cordata italiana. E l'appiglio giuridico viene offerto dall'articolo 2388 del codice civile che al quarto comma prescrive: «Possono essere altresì impugnate dai soci le deliberazioni lesive dei loro diritti». Nella valutazione di Lactalis, il rinvio dell'assise potrebbe configurarsi quindi come una lesione dei suoi diritti, visto che sul mercato ha acquisito la partecipazione di socio di maggioranza relativa.

ARRIVA IL SONNO PER GIULIO TREMONTI

Disquisizioni giuridiche che caricheranno le armi dei legali lasciando intravedere una battaglia senza esclusione di colpi. Ma a parte le armi legali Lactalis si sta muovendo anche sul piano delle autorità Antitrust europee. Il presidente del gruppo francese ha contattato la Commissione europea, come indicato dal portavoce del commissario al mercato interno Michel Barnier.

Non c'è stato un colloquio perchè il commissario è attualmente in viaggio, ma a quanto risulta il presidente del gruppo francese ha indicato una serie di questioni aperte, come una possibile deroga ai termini per la presentazione della notifica che Lactalis avrebbe dovuto già depositare visto che da tempo da assunto una posizione nel capitale del gruppo del latte italiano. Parigi infatti punta a bypassare l'Antitrust italiano che pure attende per la fine di questa settimana le risposte da Lactalis e da Parmalat su una serie di quesiti formulati relativi all'ascesa francese nel capitale di Collecchio.

Michel Besnier


2 - CHI È MICHEL BARNIER (DA WIKIPEDIA)...

INCARICHI DI GOVERNO ED EUROPEI
Ministro dell'Ambiente nel governo di Edouard Balladur (1993-1995). Ministro delegato per gli Affari Europei nel governo di Alain Juppé (1995-1997).

Dal 1999 al 2004 è membro della Commissione europea, con l'incarico della politica regionale e della riforma delle istituzioni. Dei due membri francesi, è quello nominato dal presidente della Repubblica Jacques Chirac, essendo il secondo membro Pascal Lamy espressione del primo ministro socialista Lionel Jospin.

Nella primavera 2002 aderisce all'Unione per un Movimento Popolare (UMP)

Gruppo Besnier

Ministro degli Affari Esteri nel terzo governo di Jean-Pierre Raffarin (31 marzo 2004 - 31 maggio 2005).

CONSIGLIERE E POI MINISTRO DI NICOLAS SARKOZY
Il 31 maggio 2005 è escluso dal governo di Dominique de Villepin, probabilmente perché ritenuto uno dei responsabili della disfatta al referendum sulla Costituzione Europea del 29 maggio 2005, che ha visto una netta prevalenza del voto contrario.

Lactalis

Consigliere di Stato dal 15 settembre 2005. Dal 2006 è uno dei consiglieri più ascoltati del candidato alla presidenza della Repubblica Nicolas Sarkozy, eletto presidente il 6 maggio 2007. Non fa parte del governo di François Fillon insediatosi il 18 maggio di quell'anno, ma all'indomani delle elezioni legislative del 17 giugno 2007, in occasione di un rimpasto, è nominato Ministro dell'Agricoltura.

ANTONIO CATRICALA

Candidato dell'UMP alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del 4 giugno 2009, è eletto e, di conseguenza, il 24 giugno lascia l'incarico ministeriale per incompatibilità con il mandato parlamentare.

Il 27 novembre 2009 è designato dal governo di François Fillon come commissario europeo. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso gli ha affidato il portafoglio del Mercato interno e dei Servizi finanziari. Il suo mandato ha avuto inizio il 10 febbraio 2010.

 


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