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BLITZ PDL-LEGA ALLA CAMERA SUL PROCESSO BREVE, SI ESAMINA SUBITO E SCOPPIA IL CAOS: CASINI CAZZIA ALFANO, IL PD PREPARA LA PROTESTA, IL TIPINO FINO DELLA VEDOVA: “PIETRA TOMBALE SULLA RIFORMA” - LA MINETTI SI VEDE BENE AGLI ESTERI (MEGLIO ALL’ESTERO) - “OGGI” INSISTE: “NIENTE MASTER PER LA SANTADECHɔ - BERSANI: IL VERTICE SU LAMPEDUSA? A TREMONTI SCOPPIA TESTA - VIOLANTE, STRAGE VIA D’AMELIO PRESENTA ’ASPETTI STRANI’: quel giorno ’Borsellino non sarebbe dovuto andare dalla madre\"....

Previous: 1- ZIO TOM è TORNATO IN AMERICA O È SCAPPATO DALLA ROMA? IL MISTERO DIBENEDETTO (IL NO A UN NUOVO STADIO E ALCUNI INTERROGATIVI SBIRCIANDO IL BILANCIO DELLA SENSI) 2- NOMINE, ACCORDO LETTA-TREMONTI: DIMEZZATO GUARGUAGLINI, UNA SFORBICIATA IN ALTO (GNUDI E POLI) E UNA VERSO IL BASSO NELLA FORESTA DEI CONSIGLIERI (DOVE È DIVERTENTE RENDERE LA VITA DIFFICILE A PRESIDENTI E AD CHE NON HANNO ATTRIBUTI) 3- VATICANO SPACCATO: GRANDI MOBILITAZIONI, ANCHE ECONOMICHE, IN VISTA DELLA BEATIFICAZIONE DI PAPA WOJTYLA, NESSUN VOLONTARIATO PER GLI IMMIGRATI DI LAMPEDUSA 4- IL LATTE DI PASSERA: ABBANDONATO DA BAZOLI, SUPPORTATO DA \"REPUBBLICA\", ENTRO VENERDÌ IL BANCHIERE A PALLINI DOVRÀ RIUSCIRE A METTERE INSIEME PER LA SECONDA VOLTA DOPO ALITALIA UNA CORDATA DI PATRIOTI ITALIANI DISPOSTI A CACCIARE 4 MILIARDI PER ANNULLARE LA SCALATA DEI FRANCESI ALL’AZIENDA DI COLLECCHIO 5- NON DITE A RITA RUSIC CHE L’AITANTE (VERSO IL BASSO) CANIO MAZZARO COMPRA BIOERA
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1. COSTOLE...
Jena per "La Stampa"
- D'Alema ieri: «Mai detto che la Lega è una costola della sinistra, questa è una leggenda popolare».
D'Alema 31 ottobre 1995, intervista al manifesto, pagina 3 : «La Lega c'entra moltissimo con la sinistra, è una nostra costola».

ALFANO E BERLUSCON

2. CAMERA, OK INVERSIONE ODG, SI ESAMINA SUBITO IL PROCESSO BREVE...
(ANSA)
- L'Aula della Camera ha approvato l'inversione dell'ordine del giorno proposta dal Pdl per passare all'esame del testo sul processo breve. La proposta è passata per 15 voti di scarto.
Contro la richiesta di inversione dell'ordine del giorno si sono espressi i deputati di Pd, Idv, Fli e Udc. Dopo la proclamazione del risultato, dai banchi dell'opposizione si è urlato "vergogna, vergogna!".

3. LEGA, SI' INVERSIONE ODG, ATTACCA CONSULTA...
(ANSA)
- La Lega "si associa" la richiesta del Pdl di invertire l'ordine del giorno dell'Aula della Camera per passare subito all'esame del ddl sul processo breve, che contiene il taglio della prescrizione per gli incensurati. Lo annuncia Luciano Dussin che si lancia in una filippica contro i magistrati e la Corte costituzionale, fermato solo dal ministro Roberto Calderoli, che lo ha raggiunto al banco e, tra le urla delle opposizioni che gli gridavano "servo, servo!", gli ha detto di smettere toccandolo sul braccio.

BERLUSCONI BOSSI

"In Puglia dove controllate i giudici, questi hanno rottamato 11mila intercettazioni salvando Vendola e i vostri. E attacca, chiedendo l'intervento del presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale: "ha stabilito, contro la nostra legge, che non si possono rimpatriare gli immigrati indigenti... ma allora chi comanda in Italia?".

BENEDETTO DELLA VEDOVA

4. CASINI AD ALFANO, TRADISCE TUO IMPEGNO SU RIFORME...
(ANSA)
- Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, critica la decisione della maggioranza di chiedere un'inversione dell'ordine del giorno dei lavori dell'Aula per far approvare subito il testo sulla prescrizione breve e si rivolge direttamente al Guardasigilli Angelino Alfano ricordandogli che si era impegnato a sgombrare il campo dalle leggi 'ad personam' per aprire un dialogo con le opposizioni sulla 'riforma epocale della Giustizia'.

PIERFURBY CASINI

"Ha ancora un senso il dibattito politico in questo Paese? - chiede Casini ad Alfano - Si era impegnato a togliere di mezzo provvedimenti minimali e ad personam in cambio di un dialogo sulle riforme e invece ecco spuntare come funghi, nel giro di una settimana, proprio quei provvedimenti che servono solo a placare le ossessioni giudiziarie del premier. E' davvero una vergogna!".

5. DELLA VEDOVA, PIETRA TOMBALE SU RIFORMA...
(ANSA)
- "Sono esterrefatto, mi cascano le braccia. Questo processo breve è il peggior viatico se non la pietra tombale sulla riforma della giustizia". Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo di Fli Benedetto Della Vedova riferendosi alla richiesta di inversione dell'ordine del giorno dell'Assemblea richiesto dal Pdl. "Voi - ha spiegato, rivolto ai banchi della maggioranza - le riforme non le volete, non volete che ci siano le condizioni per farle".

BERSANI

6. SIT-IN BERSANI E PD DAVANTI ALLA CAMERA ALLE 18...
(ANSA) -
Immediata reazione del Pd alla "forzatura" della maggioranza in aula sul processo breve. Il segretario Pier Luigi Bersani ha infatti lanciato per oggi pomeriggio alle 18 un sit-in davanti a Montecitorio. Al presidio saranno presenti, oltre a Bersani, il vicesegretario Enrico Letta, la presidente Rosy Bindi, e i capigruppo di Camera e Senato, Dario Frnaceschini e Anna Finocchiaro.

7. MINETTI, TROPPE DONNE CHE LO CORTEGGIANO ATTORNO A BERLUSCONI...
(Adnkronos)
- "Affascinante, molto generoso, uno che mantiene sempre le promesse. Troppo impegnato. E con troppe donne attorno che lo corteggiano". Lo dice Nicole Minetti di Silvio Berlusconi in una intervista a 'Repubblica'. "Ci si ritrovava a cena, con Silvio si era creato un rapporto di amicizia. Era una specie di grande famiglia", spiega la consigliere regionale del Pdl in Lombardia delle serate con il premier.

Nicole Minetti nella cabina del telefono

"Lo escludo", replica la Minetti alla domanda se la sua linea difensiva al processo Ruby si distinguera' da quella di Berlusconi: "E' una linea assolutamente affine a quella del presidente". La Minetti dice, tra l'altro, di vedersi in futuro ancora in politica: "Certo. Magari ministro, perche' no? Io preferirei gli Esteri".

8. GUERRA DI NERVI IN AULA, DA 'RESPONSABILI' SEGNALE A BERLUSCONI...
(Adnkronos)
- Il governo 'cade' alla Camera su un emendamento del Pd alla disciplina dell'attivita' di costruttore edile e tornano le polemiche sulle assenze del Pdl in Aula. Stavolta, pero', tabulati alla mano, si sono notate le 'defezioni' soprattutto dei 'responsabili'. Cresce, infatti, il nervosismo nelle file della 'terza gamba della maggioranza', che attende con ansia le altre nomine governative dopo la promozione di Saverio Romano all'Agricoltura.

Nelle ultime ore la tensione si tocca con mano visto che tornano a circolare voci su un nuovo 'rimpastino' (ristretto ai soli 'viceministri', forse gia' al Cdm straordinario di giovedi' prossimo dedicato al caso Lampedusa per l'emergenza immigrati).

Il fermento riguarda soprattutto la delega pesante delle Comunicazioni che fu di Paolo Romani, ora ministro dello Sviluppo economico. Per questa caselle e' favorita Anna Maria Bernini, considerata pero' dagli azzurri del Pdl non una forzista doc, ma una deputata entrata nel partito in quota An. Anche Francesco Pionati dell'Adc viene considerato tra i papabili ma avrebbe piu' chance come sottosegretario.

MINETTI milestone ed x u

9. BERSANI, IL VERTICE SU LAMPEDUSA?A TREMONTI SCOPPIA TESTA...
(ANSA)
- 'Stasera a Tremonti gli sta scoppiando la testa, lo so io, e' li' a fare la riunione su Lampedusa perche' non sa cosa fare': lo ha affermato Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, a Ballaro', riferendosi alla difficolta' di conciliare i tagli con la necessita' di stanziare dei fondi.

10. FIORONI, MARINI FA BATTUTE CHE NEANCHE PENSA E FRANCESCHINI E' SUO VICE...
(Adnkronos)
- Marini "ormai fa delle battutte che neanche pensa" e Franceschini "e' stato finalmente promosso a portavoce di Marini". Lo dice Beppe Fioroni, in un colloquio con 'Il riformista'.

"La verita' e' che io sono rimasto dov'ero", sono gli altri che "hanno cambiato strada. Dalla famiglia degli ex Ppi, alcuni stanno alla sinistra della sinistra. Altri si sono posizionati oltre la destra", dice Fioroni per il quale questi altri ex popolari "sembrano collaborare alla costruzione di un partito socialdemocratico".

Fioroni chiarisce: "Il Marini di tanti anni fa oggi starebbe dove sono io". L'esponente di MoDem dice ancora: "Con Franco e Dario andrei a cena stasera stessa, non so se loro direbbero lo stesso di me, ma io non li considero ne' nemici ne' avversari".

santanche

11. CASO SANTANCHÈ, ALTRO CHE MASTER SOLO UN CORSO SENZA ESAMI...
Da "Libero"
- Il settimanale Oggi in edicola, con un articolo di Mauro Suttora e Lorenzo Franculli, fa chiarezza sul presunto master conseguito da Daniela Santanchè alla Sda (Scuola di direzione aziendale) Bocconi nel 1993. Il corso in questione, essendo aperto anche ai non laureati, non è da considerarsi neppure un corso post-universitario. Inoltre, non è durato un anno, ma appena 24 giorni di lezione (tre al mese, per otto mesi).

Mario Mazzoleni, direttore per ben 12 anni (1992-2004) nel Master in business administration alla Bocconi, attacca: «Trovo le affermazioni della Santanchè (che nella prima riga del proprio curriculum sul sito ufficiale del governo scriveva di aver conseguito un master in Bocconi, ndr) offensive verso tutti coloro che il master lo hanno davvero conseguito con tanti sacrifici. Un Mba è qualcosa di serio e molto difficile: otto ore al giorno per sedici mesi. E costa decine di migliaia di euro».

Il corso frequentato dalla Santanché (progetto Gemini, dal costo di 6 milioni di lire), ben diverso dai master (peraltro dal 1997 regolamentati da una legge) era indirizzato a giovani imprenditori che volevano imparare a gestire la propria azienda. Non c'erano esami da sostenere e alla fine veniva rilasciato un semplice attestato di partecipazione. Tutto chiaro, quindi. Tranne, sottolinea l'articolo di Oggi, il comportamento dell'ufficio stampa Bocconi, che ha voluto «rettificare», senza peraltro riuscire a farlo, le informazioni da esso stesso fornite...

12. VIOLANTE, STRAGE VIA D'AMELIO PRESENTA 'ASPETTI STRANI'...
(Adnkronos)
- 'Attorno all'omicidio Borsellino ci sono molti aspetti strani'. E la strage di Capaci e quella di via D'Amelio "non possono essere messe sullo stesso piano". A sostenerlo oggi, davanti alla commissione Antimafia, e' Luciano Violante, che della commissione di palazzo San Macuto fu presidente tra il 1992 e il 1994. La prima impressione, spiega Violante, fu che le stragi fossero in qualche modo collegate, ma "non era mai capitato che una stessa 'famiglia' mettesse a segno due attacchi di quella gravita' in un intervallo cosi' ristretto di tempo: se cosi' fosse, ci troveremmo alle prese con un disegno complessivo robusto e molto piu' politico che mafioso".

MASSIMO DALEMA

L'attentato che costo' la vita a Giovanni Falcone fu fatto con una strategia precisa, mentre per la strage di via D'Amelio va tenuto presente che quel giorno 'Borsellino non sarebbe dovuto andare dalla madre". E c'e' anche un altro elemento che l'ex presidente della Camera invita a considerare: il giudice Borsellino 'quella mattina aveva ricevuto telefonicamente dal procuratore Giammanco l'autorizzazione a gestire gli interrogatori di un pentito che voleva parlare solo con lui".

Alla commissione di San Macuto presieduta da Giuseppe Pisanu, Violante sottolinea anche che 'il lavoro che facevano Falcone e Borsellino era diverso'. Il primo 'faceva un lavoro di 'sfondamento', mentre Borsellino 'consolidava', metteva insieme i pezzi'. Borsellino, conclude Violante, 'aveva una quantita' di dati assai maggiore di quella di cui disponeva Giovanni Falcone. Non so se anche questa sua specificita', abbia portato alla sua condanna'.

 

 


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