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IMMUNITÀ IN CAMBIO DEL PASSO INDIETRO DEL CAVALIERE pompetta. Magari con Tremonti o Alfano premier - Berlusconi continua a scavare la sua trincea sapendo che la partita vera si giocherà a fine aprile quando si chiuderà la ”finestra elettorale” e il processo sul sexy-gate entrerà nel vivo - Uno scontro che Berlusconi intende portare sino al Colle più alto qualora non verrà bloccato il processo di Milano....

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1- IMMUNITÀ IN CAMBIO DEL PASSO INDIETRO DEL CAVALIERE
Marco Conti per "Il Messaggero"

BERLUSCONI SILVIO

Silvio Berlusconi continua a scavare la sua trincea sapendo che la partita vera si giocherà a fine aprile quando si chiuderà la "finestra elettorale" e il processo sul sexy-gate entrerà nel vivo. Una coincidenza che rende ancor più impervio il lavoro dei legali del Cavaliere che oggi si ritroveranno tra Milano ed Arcore per mettere assieme le strategie che dovrebbero permettere di bloccare il processo-Ruby o quanto meno di rinviarlo.

Sopra i "sacchi di sabbia" che il premier affastella in questi giorni si legge "riforma della giustizia", "intercettazioni, "processo breve", "allargamento della maggioranza", "riforma della Consulta" e, ultimo in ordine di tempo, "responsabilità del Quirinale".

GIULIO TREMONTI

Tutti argomenti necessari al Cavaliere per tenere compatta la maggioranza - malgrado le contorsioni di una Lega spaccata al proprio interno - e avvisare le forze politiche e istituzionali che se sarà guerra «non ci saranno prigionieri», per dirla con Cesare Previti.

I toni usato dal Cavaliere nel fine settimana, sono stati duri e sprezzanti. L'avvertimento del premier è suonato chiaro e reso politicamente fruibile da Giuliano Ferrara che ieri sulle colonne de "Il Giornale" invita Bersani a prendere le distanze dalla «minoranza etica di neopuritani e di neogiacobini» e Berlusconi a corteggiare il segretario del Pd come fosse «una bella donna». Mentre i legali del premier si interrogano sulla strategia, c'è quindi chi nel Pdl, e non solo, lavora ad una soluzione che eviti il deflagrare di uno scontro istituzionale già ora più che latente.

ANGELINO ALFANO

Uno scontro che Berlusconi, malgrado i consigli di alcuni suoi più stretti collaboratori, intende portare sino al Colle più alto qualora non verrà bloccato il processo di Milano che lo vede imputato per reati infamanti come la concussione e sfruttamento della prostituzione.

A questa strategia ieri il capo dello Stato ha posto un fermo argine denunciando «la guerriglia» nella quale è caduta la lotta politica e invitando il premier a rispettare lo stato di diritto. Il ripristino dell'immunità parlamentare è il terreno sul quale le opposte fazioni si annusano, ma l'oggetto dello scambio trapela da più di una conversazione con coloro che lavorano ad una "soluzione politica".

Sul piatto della sfida di aprile c'è chi è pronto a mettere il passo indietro di Berlusconi da presidente del Consiglio, in cambio di un'immunità che essendo parlamentare, lo metterebbe al riparo da tutti i processi. Il pressing sulle opposizioni è fortissimo, ma dubbi sulla tempistica non li ha solo l'Udc di Casini e l'ala centrista del Pd guidata da Fioroni, ma anche la Lega che nel '92 si battè proprio per la cancellazione dell'immunità e che ora potrebbe accettare la norma per evitare che il Carroccio ufficializzi le spaccature interne.

NAPOLITANO

Quella che i Radicali chiamano «impunità parlamentare», è stata infatti caldeggiata ieri in tv dal ministro La Russa in una sorta di mea-culpa rispetto a quanto la destra fece nel '92. Resta però da convincere per primo il Cavaliere della ineludibilità del processo-Ruby e sull'opportunità quindi di un salvacondotto-politico in grado di mettere a riparo se stesso, le sue fortune imprenditoriali e dare un futuro anche al Pdl. Magari con Tremonti o Alfano premier.

SILVIO SIRCANA

2- IMMUNITA', NEL 2009 PROPOSTA ANCHE DI ESPONENTI FLI...
(AGI) -
Immunita' si', immunita' no. Dopo il rilancio del presidente del Consiglio sulla riforma dell' articolo 68 della Carta si e' scatenato un vero e proprio dibattito sulle guarentigie costituzionali. Se al Senato spicca la proposta della senatrice Chiaromonte, che ha gia' fatto sapere di non voler fare nessun passo indietro (anche se il Pd si dice contrario alla reintroduzione dell'immunita' parlamentare), alla Camera sono 6 le proposte depositate. Una di queste, depositata il 18 novembre 2009, primo firmatario Silvano Moffa, porta le firme di alcuni parlamentari che ora sono approdati in Fli.

Fra questi, per citarne alcuni, Benedetto della Vedova, Carmine Patarino e Aldo Di Biagio. "In un ordinamento democratico la funzione legislativa, per sua natura e' autonoma e indipendente. A questo fine va tutelata e protetta e non puo' essere condizionata ne' subire turbamenti di sorta" si legge nella proposta che spiega: "l'aver eliminato le guarentigui contenute nell'articolo 68 della Costituzione introdotto dai costituenti ha provocato non poche distorisioni nella saldatura dei due principui di responsabilita' e di tutela ai quali si informa l'attivita' parlamentare ed ha creato un proliferare di conflitti di attribuzione fra Camere e magistratura a seguito delle deliberazioni parlamentari in materia di insidacabilita'".

BRUTI E BOCCASSINI f d c a ba cad ca b

La modifica costituzionale e' cosi' composta: "l'articolo 68 della Costituzione e' sostituito dal seguente: "i membri del Parlamento non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e per i voti dati nell'esercizio dellem loro funzioni. Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Partlemnto puo' essere sottoposto a procedimento penale, ne' puo' essere arrestato o altrimenti provato della liberta' personale o sottoposto a perquisizione personale o domicialiare, salvo che sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale e' obbligatorio il mandato o l'ordine di cattura.

Analoga autorizzazione e' richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni di qualsiasi forma, di conversazioni o di comunicazioni e a sequestro di corripsondenza. Eguale autorizzazione e' richiesta per trarre in arresto o per mantenere in detenzione un membro del parlamento in esecuzione di una sentenza anche irrevocabile".


3- SIRCANA, IMMUNITA' PROPOSTA UTILE MA SEGUO PARTITO...
(Adnkronos)
- "Allora, innanzitutto chiariamo: io ho sottoscritto una proposta di due colleghi sull'immunita' perche' mi sembrava utile" ma, detto questo, "per me prevarra' sempre la posizione del partito sulle mie convinzioni personali". Lo spiega all'Adnkronos Silvio Sircana, senatore Pd ed ex-portavoce di Romano Prodi, tra i firmatari del ddl costituzionale bipartisan presentato a palazzo Madama per reintrodurre l'immunita' parlamentare.

boccassini-berlusconi-bruti

Chiarisce Sircana: "Mi sembrava una proposta utile, soprattutto al momento in cui era stata avanzata ovvero due anni fa', per dare un minimo di risposta alla situazione che stiamo trascinando da anni sulla giustizia e consentire quindi alle Camere di fare anche altro. Questo e' stato lo spirito con cui l'ho firmata e che ho difeso nella mia dichiarazione al Corriere della Sera".

Poi, aggiunge, "i partiti sono luoghi in cui si discute ed in cui si converge in una posizione comune. E per me prevarra' sempre la posizione del partito rispetto alle mie convinzioni personali perche' sono abituato ad essere un parlamentare obbediente e osservante",
conclude Sircana.

 


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