1 - "SOLIDARIETà" PER IL GIORNALE DI BOCCHINO...
Carlo Tarallo per Dagospia
Anno iniziato malissimo per il giornalisti del "Roma" di Napoli, il quotidiano di Italo Bocchino il vice-Fini: senza stipendio ormai dallo scorso novembre, i redattori della gloriosissima testata napoletana restano in attesa della mensilità di dicembre, di quella di gennaio e delle tredicesime.
La vicenda la racconta nei dettagli il sito iustitia.it, interamente dedicato alle vicende del giornalismo napoletano. "I dirigenti del Roma - scrive l'informatissimo sito - si preparano a far stringere ancora di più la cinghia ai redattori, ai quali hanno già proposto di rinnovare per il 2011 i contratti di solidarietà.
La solidarietà' significa tagliare del trenta per cento gli stipendi, taglio ridotto nel 2010 al cinque per cento grazie a un'erogazione dell'Inpgi, l'istituto di previdenza dei giornalisti, che nel 2011 potrebbe essere meno generoso". Bloccata l'erogazione del finanziamento pubblico, saltata la trattativa per la vendita del giornale, chiuso in rosso di 354.000 euro il bilancio 2009, i giornalisti aspettano di capire, con preoccupazione, cosa succederà: intanto, in tanti speravano in un acquisto del giornale da parte di un editore meno coinvolto nella battaglia politica. Nulla da fare, almeno per il momento, e intanto gli stipendi non arrivano. Mentre Bocchino scala il partito, o quel che resta di Fli, il suo giornale ha un Futuro molto incerto, e qualche redattore teme di essere presto messo in Libertà...
http://www.iustitia.it/archivio/10_gennaio_11/documenti/spalla.htm
2 - GLI EX DI AN RIMASTI NEL PDL: «IL NUOVO DIRETTORE SARÀ DEI NOSTRI»...
Andrea Garibaldi per il "Corriere della Sera"
Gli ex di Alleanza nazionale fedeli a Berlusconi alla riconquista del Secolo d'Italia. «Quel giornale apparteneva a tutti gli iscritti- dice Roberto Petri, vicino a La Russa, membro del comitato dei garanti della Fondazione che gestisce i beni di An -. Ma i finiani ne hanno fatto un loro organo» .
Quattro uomini del Pdl affiancheranno il finiano Raisi nell'amministrazione e il nuovo direttore sarà un uomo pdl, al posto di Flavia Perina. Tutto, probabilmente, andrà a finire in tribunale. «Io - dice Raisi - ho ridotto il deficit da 2 milioni e mezzo a 500 mila euro all'anno. Risanamento e rilancio erano avviati. Ora, temo, faranno un giornaletto di quattro pagine, riducendo il personale. Avevamo offerto di prendere in affitto la testata, ma mi hanno riferito che Berlusconi in persona ha disposto di uccidere Il Secolo, per non lasciarci un'arma in vista delle elezioni» .
BUTTAFUOCOIl Secolo della Perina in questi anni ha seguito e anticipato una serie di innovazioni della destra finiana: ha criticato le ronde, ha parlato di coppie di fatto e diritti degli immigrati, di ambiente e legalità, ha dedicato pagine a Nanni Moretti e Corrado Guzzanti, al «Giovane Holden» , a «Easy Rider» . La Fondazione di An ha cambiato guida anche all'Italimmobili, che gestisce il patrimonio edilizio di An- sedi di partito e altro- valutato in circa 200 milioni di euro. L'amministratore unico era il finiano Lamorte, ora gli sono stati messi accanto Petri e Gamba (Pdl), e Petri diventerà presidente.
«Per prima cosa- spiega- dovremmo fare uno screening del patrimonio, per poi metterlo a reddito: fino ad oggi è stato abbandonato a se stesso» . In questo «pacchetto immobiliare» c'era pure la famosa casa di Montecarlo finita nella disponibilità del cognato di Fini. «Quando sarà ultimata la vicenda penale, se c'è stato un danno per i mille ex iscritti ad An membri della Fondazione, faremo una causa civile» , dice Petri.
3 - FLI: RAISI, BLITZ PDL SU 'IL SECOLO', MI RISERVO DI DECIDERE...
(Adnkronos) - "Hanno fatto un blitz". Cosi' Enzo Raisi, fino a oggi amministratore unico del Secolo d'Italia, parla all'ADNKRONOS del nuovo cda, deciso dal comitato dei nove della Fondazione di An, nel quale dovrebbero sedere quattro componenti Pdl e lo stesso Raisi.
"Con la scusa del pareggio di bilancio vogliono fare una ristrutturazione selvaggia, dove l'obiettivo e' mettere a tacere l'unico giornale di centrodestra non in mano al padrone", continua Raisi. "Quattro anni fa -spiega- 'Il Secolo' perdeva due milioni e mezzo, in tre anni ho ridotto le perdite a 600mila euro. Quindi dal punto di vista della gestione non mi potevano imputare nulla, ma loro vogliono eliminare me per colpire il direttore Flavia Perina". Su quale sia l'idea del giornale futuro, Raisi dice che, a suo avviso, il progetto "non e' chiudere, ma fare un quotidiano di quattro pagine e cambiare direttore".
"Io -prosegue- sto valutando con i legali e mi riservo di decidere entro un tempo congruo. Non mi assumo la responsabilita' di mandare a casa il personale. E il pareggio di bilancio non e' possibile -conclude- se non mandando a casa la gente".
4 - FLI: RAZZA (LA DESTRA), SI PENSI A BUTTAFUOCO DIRETTORE...
(Adnkronos) - 'Il Secolo d'Italia deve tornare ad essere patrimonio comune di tutti gli eredi della Destra italiana'. Lo ha dichiarato Ruggero Razza, componente dell'esecutivo nazionale de La Destra e responsabile Cultura del partito.
'Serve un atto di coraggio e non bisogna dare la sensazione che si voglia cacciare qualcuno per riportare il giornale nell'area di governo - aggiunge - Anche perche' se e' vero che lo schiacciamento su posizioni finiane ha marginalizzato quanti, a Destra, hanno posizioni in distonia con il presidente della Camera, non c'e' dubbio che in una fase politica di transizione il Secolo possa svolgere un ruolo di collante nella diaspora della comunita' che si riconobbe nel Msi e in An'.
FINI CON ENZO RAISI EDITORE DEL SECOLO'Perche' l'assetto proprietario non propone a Pietrangelo Buttafuoco di assumere la direzione del quotidiano? Chi meglio di lui potrebbe unire tutti senza pensare di dover cacciare qualcuno? Che ne pensa Raisi?'.
5 - FAREFUTURIO, VOGLIONO IMBAVAGLIARE IL 'SECOLO'....
(ANSA) - "La questione è una: non possiamo permettere che una voce di destra estranea alla cosiddetta 'struttura Delta' di Arcore venga silenziata così. Con metodi burocratici e meschini, con la voglia di rivalsa di chi ha da chiudere vecchi conti in sospeso. Sarebbe una brutta macchia sulla storia italiana, già parecchio inquinata, del rapporto tra potere e informazione. C'é solo un modo per impedirlo. Combattere contro tutti i bavagli. E farsi sentire, adesso, subito".
Così Ffwebmagazine (www.ffwebmagazine.it), periodico online della Fondazione Farefuturo, scende in campo a difesa del Secolo d'Italia e del suo direttore, Flavia Perina. "E' la battaglia finale - si legge - quella che si sta svolgendo in questi giorni sulla 'pelle' del Secolo d'Italia. Perché il Popolo della libertà ha deciso di muovere l'assalto conclusivo allo storico quotidiano della destra italiana, oggi 'voce' di Futuro e libertà per l'Italia, per riportarlo nell'alveo dell'ortodossia berlusconiana.
La componente ex-An del partito del Cavaliere ha già mosso le sue pedine: l'amministratore Enzo Raisi è stato rimpiazzato da un consiglio di amministrazione nominato dal Comitato dei Garanti di An, che si insedierà dopodomani in via della Scrofa. E la logica conseguenza, come sottolinea anche il Giornale di Sallusti, è che 'e' in bilico il posto di Flavia Perinà. Insomma è un blitz, dice Raisi. E ha ragione", conclude Ffwebmagazine.