1. NATO, PROTEGGEREMO CIVILI IN MODO IMPARZIALE...
(ANSA) - La Nato farà rispettare "in modo imparziale" il mandato Onu di "proteggere e aiutare" la popolazione civile in Libia. Lo ha detto la portavoce Oana Lungescu, rispondendo a domande su come la Nato intende agire qualora siano i ribelli, e non le forze di Gheddafi, a rappresentare una minaccia per le popolazioni.
"Il nostro obiettivo è aiutare e proteggere i civili dagli attacchi o da minacce di attacchi", ha detto parlando da Napoli il generale Charles Bouchard, che è al comando di tutte le operazioni militari in Libia, rispondendo a domande analoghe. La Nato è pronta a raggiungere questi obiettivi con tutti i mezzi consentiti, "via mare e via aerea", ha aggiunto il generale, senza dare dettagli sulle regole di ingaggio. "Sono domande ipotetiche", ha detto la portavoce Lungescu.
TANK DEI LEALISTI DISTRUTTO DAGLI AEREI2. FRATTINI: AVANZATA INSORTI POSITIVA, SUCCESSO MISSIONE...
(ANSA) - "Le notizie sull'avanzata dell'opposizione di Bengasi sono un fatto positivo. La missione internazionale inizia a mostrare un grande successo per la protezione delle grandi città". Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha commentato gli aggiornamenti che rimbalzano dalla Libia sulla avanzata degli insorti nella riconquista di alcuni centri nel Paese. "Quello che occorre - ha aggiunto il capo della diplomazia italiana - è continuare nella rigorosa applicazione della risoluzione 1973 dell'Onu".
3. LAVROV, INTERVENTO COALIZIONE NON AUTORIZZATO ONU...
(ANSA) - L'intervento della coalizione nella guerra civile in Libia non è stato autorizzato dalla risoluzione 1973 del consiglio di sicurezza: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.
"Noi consideriamo che l'intervento della coalizione in quella che è essenzialmente una guerra civile interna non è stato autorizzato dalla risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu", ha dichiarato il capo della diplomazia russa, ribadendo comunque che la difesa della popolazione civile "resta la nostra priorità". Lo riferiscono le agenzie russe.
RITRATTO IN FIAMME DI GHEDDAFI4. RIBELLI, SCONTRI 50 KM DA BEN JAWAD VERSO SIRTE...
(ANSA) - Scontri sono in corso tra insorti e pro-Gheddafi a 50 chilometri da Ben Jawad, sulla strada verso Sirte. Lo hanno detto ribelli all'Ansa.
5. RIBELLI, A SIRTE POCHI SOLDATI GHEDDAFI MA BENE ARMATI...
(ANSA) - A Sirte i soldati di Gheddafi sono "pochi ma bene armati". Lo hanno detto insorti all'Ansa. I soldati del colonnello, hanno detto, dispongono di armi pesanti e controllano gli accessi alla città.
6. INSORTI, PRO-GHEDDAFI CONTROLLANO SOLO PARTE MISURATA...
(ANSA-REUTERS) - Le forze pro-Gheddafi hanno preso il controllo solo su una parte di Misurata, non sull'intera città: lo ha detto un portavoce degli insorti. "Parte della città è sotto il controllo degli insorti e un'altra parte sotto quello delle forze pro Gheddafi", ha affermato la fonte, che non ha voluto rivelare il suo nome. Il governo, a Tripoli, aveva sostenuto di aver liberato Misurata, la sola città nell'ovest del Paese sotto il controllo degli insorti negli ultimi giorni, ma non aveva fornito dettagli.
7. IL PRESIDENTE DEL CIAD «AL QAEDA SI È PROCURATA MISSILI SAM»...
Da "la Stampa" - «Il caos in Libia viene sfruttato da Al Qaeda per procurarsi armi pesanti, compresi missili anti-aerei come i Sam russi». La denuncia è del presidente del Ciad, Idriss Deby Itno, in una intervista al settimanale «Jeune Afrique». Itno sostiene di essere sicuro «al cento per cento» che questo tipo di armi è finito in mano al gruppo Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqim).
«Gli islamisti hanno approfittato del saccheggio delle armerie durante la rivoluzione e ora stanno cercando di far passare le armi nei Paesi confinanti, fino ai loro santuari nel deserto del Ténéré», ha spiegato Deby. E ha concluso: «È una situazione molto pericolosa. Al Qaeda nel Maghreb islamico si sta trasformando in un vero esercito, il meglio equipaggiato di tutta la regione. È una minaccia gravissima».