a cura di Minimo Riserbo
marchionnedolce-gabbana1- TUTTI A DETROIT! COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Un'utile inchiesta della Reuters svela: "Marchionne ha scelto: la sede a Detroit". L'ufficio stampa nazionale del patriota svizzero fa sapere: "Nulla di deciso" (Repubblica, p. 1). E l'illustre pensionato d'oro Tropea Salvatore, sulla Repubblica lingottata, ora ci fa sapere quello che Dagospia ha sempre scritto fin da subito: "Se la famiglia Agnelli deciderà di non investire, un ruolo di azionista per l'ad" (p. 22). Pensate Morchio quanto si rode di aver mancato il colpo del secolo a bara di Umberto ancora calda.
In ogni caso, per le notizie importanti meglio leggere la stampa estera. Non solo su Fiat. E adesso, prendete fiato e immergiamoci nella solita figura di merda planetaria.
2- PERCHE' DOVETE INSEGNARE L'INGLESE AI VOSTRI BAMBINI (ma quanto è dolce gabbare!)
Giovedì scorso l'International Herald Tribune ha pubblicato una spettacolare inchiesta di Elisabetta Povoledo sui nostri creativi delle tasse: "Dolce & Gabbana team faces charges of criminal design" (/p.1). Viene ricostruita la faccenda della maxi-evasione sulla vendita del marchio, con mancato pagamento di 416 milioni di euro a cranio per stilista, e poi si osserva: "So far, the case has generated remarably little fanfare in Italy, a country where tax evasion is regarded by many people, including some in the fashion world, as a national sport".
E' vero: "little fanfare", sulla nostra carta stampata. L'Herald sottolinea i nomi dei legali messi in campo e il coraggio dell'Agenzia delle Entrate: "Lawyers for Mr. Gabbana and Mr. Dolce declined to comment for this article. They include Massimo Dinoia, a prominent criminal lawyer who briefly represented the young Moroccan woman who has embroiled Prime Minister Silvio Berlusconi in a prostitution case. He has defended partners in the former tax consulting firm of Finance Minister Giulio Tremonti (...) Officials at the Italian Revenue Agency said they were not at liberty to speak about individual cases".
pelu06 massimo giannini giuliano zoppisBene, cioè male. E i giornali italiani si saranno fatti bagnare il naso così dai reporter stranieri? A nostra memoria, un pezzo sull'Espresso uscì, e forse anche qualcosa sul Cetriolo Quotidiano. Ma leggiamo ancora l'Herald: "The passion also comes into play when dealing with the media. They have been known to pull their advertising when un happy with coverage".
E si racconta di quando D&G fece ritirare una campagna da 300 mila euro sul Sole 24 Ore per un articolo critico sulla cottura delle cotolette nel loro ristorante meneghino "Gold" della gastro-romanziera Camilla Baresani. Oppure di quando fu sospesa la pubblicità "su un periodico italiano, dopo che questi aveva pubblicato un articolo sullo scandalo fiscale".
petr kellnerDopo lunga e faticosa attività di intelligence, questa modesta rassegna è in grado di rivelare che si trattava dell'espressino di Danielina Hamaui e Antonio Ramenghi. A Panorama, comunque, non erano stati neppure lontanamente sfiorati dall'idea di pubblicare alcunché.
3- CASINI GENERALI: NON TUTTE LE INCHIESTE A PALLINI VENGONO CON IL BUCO
In attesa che qualcuno si degni di spiegare il misterioso affare Kellner, Massimo Giannini ci delizia il sabato con una potente raffigurazione: "Generali allo scontro finale. Geronzi offre una tregua. Perissinotto: "Non mi fido più". Lettera di sei consiglieri: subito un cda straordinario" (Repubblica, pp. 31-32!!! Ma lo pagano a capoverso?)
Tra mille considerazioni utili, mirate e illuminanti, a un certo punto il prode Giannini tira una scarpata a casaccio: "Geronzi ha invitato tutti a "ritrovare la serenità". Anche perché, nel frattempo, la Grande Guerra di Trieste è finita nel tritacarne mediatico quotidiano, oltre che nella "macchina del fango" che orbita intorno alla P4 di Luigi Bisignani e al sito Dagospia".
Dio abbia pietà, oltre che degli scribi da canea, dei poveri di spirito. Quanto al coraggio, quello purtroppo non s'impara più dopo i quarant'anni.
(Dov'era il Giannini a pallini quando in data 17 novembre 2010 (lo scorso anno), Dagospia rivelò per primo l'esistenza della lettera Isvap contro la gestione del colosso triestino, col conseguente scazzo tra Geronzi e Della Valle? Cliccare, prego: http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-20324.htm - Oppure, chissà, magari quando gli scoop appartengono ai Giannini a pallini allora sono "giornalismo d'inchiesta", quando arrivano da Dagospia si chiamano "macchina del fango"?)
4- NELLE MANI GIUSTE
Mentre le meglio banche di Little Italy si svenano per salvare "a" Don Salvatore, arrivano anche i giudici comunisti a rompere i cabbasisi. "Appalti a Firenze, sì al processo. Sotto accusa Ligresti e i politici. Fondiaria-Sai, l'Accusa di corruzione: nel mirino due ex assessori Pd. Prima udienza a giugno" (Repubblica, p. 27).
Il Corriere degli Eminenti Azionisti regola la faccenda in uno sciatto pezzullo così titolato: "Firenze, Ligresti a giudizio. La difesa: colossale equivoco" (p. 24, taglio basso basso e senza foto, mi raccomando). Molto ben scritta, invece, l'inchiesta di Gianni Silvestri sulla Stampa di Torino (p. 19).
parmalat GetContent asp jpeg5- SALVATE LA POLTRONA AL BONDI BUONO
Ci mancava un bella inchiesta della magistratura nella lotta per il rinnovo del cda di Collecchio. "Parmalat, sotto inchiesta la battaglia per il controllo. La procura di Milano indaga sui forti rialzi del titolo. Gli scalatori di Lactalis pronti ad azioni legali contro il decreto che permette di rinviare l'assemblea (Cetriolo Quotidiano, p. 7). "Scalata Parmalat sotto inchiesta. Aperto fascicolo contro ignoti. Bondi in procura. Sospetti sui movimenti in Borsa dei fondi che hanno venduto a Lactalis. I magistrati hanno sentito ieri il risanatore di Collecchio la cui poltrona vacilla" (Secolo XIX, p. 15)
6- UN PO' DI GAS PER SADO-MASI
Missione fallita, Masi lascia la Rai. Il dg andrà alla Snam: non è riuscito a soddisfare i diktat di Berlusconi su Floris, Santoro, Fazio e Gabanelli" (Repubblica, p. 1).
Non gli sono bastati questi anni a quattro zampe in Raiset. Voleva una vita a sei zampe e ora ce l'avrà, perché in Italia le migliori carriere sono quelle che si costruiscono così: di disastro in disastro, semper ad maiora. Del resto l'importante è avere qual cosina nei cassetti, giusto perché il PMU (Potere Marcio Unificato) non possa dimenticarsi di te.
E' poi consolante leggere la seguente breve su Re-pubica (p. 19): "Note spese, Minzolini rimborsa e torna a scrivere su Panorama". Restituirà i 63 mila euro spesi in bisbocce varie e avariate con la carta di credito che pagate con il vostro cazzo di canone.
7- ORA D'ARIA
Sul Corriere è bello leggere un articolo di Umberto Ambrosoli sulla mafia a Milano (p. 22). A proposito di gente coraggiosa.