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RAID OCCIDENTALI NON FERMANO FORZE DI GHEDDAFI: L’AVIAZIONE È NEUTRALIZZATA, MA I CARRI ARMATI NO. E GLI ALLEATI NON POSSONO SBARCARE - MERKEL: \"SERVE EMBARGO PETROLIFERO TOTALE\" - ANCORA NIENTE ACCORDO NATO, LA TURCHIA SI OPPONE (MA METTE LE NAVI) - IL CENTRO DI COMANDO SARÀ IN ITALIA - IL MINISTRO DEGLI ESTERI JUPPÉ CONTRO IL CAINANO: “GHEDDAFI È UN PAZZO SCREDITATO, NESSUNA MEDIAZIONE” - I LIBICI PORTANO I GIORNALISTI A VEDERE I CORPI DEI CIVILI UCCISI DAGLI OCCIDENTALI - MISSILI DA UN SOTTOMARINO INGLESE…

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1 - IL PUNTO...
Guildo Olimpio per il "Corriere della Sera"

Guerra in Libia

NUOVA FASE
La coalizione ha neutralizzato la debole aviazione libica ed è passata ad una nuova fase accompagnata da un attacco notturno sul bunker di Gheddafi. I caccia hanno ampliato i raid attorno alle città assediate dai governativi. L'intervento a Misurata avrebbe costretto i lealisti a ripiegare con perdite. Poi, con il buio, i carri armati sarebbero tornati a sparare sull'ospedale.

Drammatica la situazione a Efren, Zawiya e Zintan minacciate dal fuoco nemico. I tank sono ancora a Ajdabiya (est) nonostante le incursioni della coalizione. Per gli alleati la nuova fase è ,in difesa dei civiIi - ed è vero - ma è evidente che punta a distruggere l'apparato terrestre del colonnello. II lavoro di "ripuIitura è lungo. Non è agevole colpire i corazzati nei centri abitati. Aumentano i pericoli per la popolazione. La sola aviazione - è noto - non basta e contro i cecchini è inutile. In ogni caso, la milizia di Gheddafi ha mostrato di saper resistere sotto le bombe.

Guerra in Libia

LE NAVI
La Nato ha affidato all'ltalia il comando di una flottiglia che dovrà far rispettare l'embargo sulle armi. Ne farà parte anche la Turchia - un dato significativo - con 6 unità. Fonti di intelligence segnalano che, anche in questi giorni, il regime ha ricevuto rifornimenti e mercenari.

LA DIPLOMAZIA
L'accordo sul passaggio del comando alla Nato è saltato. La Francia ha concesso che l'Alleanza atlantica svolga solo un ruolo di coordinamento. La guida politica deve rimanere ai membri della missione e Parigi ritiene di avere maggior peso. L'ltalia, invece, chiede con insistenza la leadership Nato. Fonti americane, infine, hanno rivelato che due personaggi di spicco del regime libico - Musa Kusa e Abdullah Senussi - hanno contattato di recente gli Usa. Non è chiaro per quale motivo. Appena martedl, Hillary Clinton ha sostenuto che figure del potere potrebbero cercare una via d'uscita. Qualcosa si muove?

Guerra in Libia e


2 - LIBIA, RAID OCCIDENTALI NON FERMANO FORZE DI GHEDDAFI...
(Reuters)
- Quinta notte di bombardamenti occidentali sulla Libia, ma i jet non sono riusciti a fermare i carri armati di Muammar Gheddafi, che hanno colpito le città in mano ai ribelli, e a costringere al ritiro i suoi soldati dai crocevia strategici nell'est del Paese.

I tank di Gheddafi sono tornati a Misurata nella notte e hanno iniziato e sparare sulla zona vicino all'ospedale, come hanno detto abitanti e ribelli, riprendendo con il favore dell'oscurità un attacco che era stato bloccato alla luce del giorno dai raid aerei.

Guerra in Libia

I cecchini fedeli al governo in città, la terza della Libia, non si sono fermati davanti alle bombe e hanno continuato a sparare su qualsiasi obiettivo, hanno riferito alcuni abitanti. Un portavoce dei ribelli ha detto che i cecchini hanno ucciso 16 persone.

"I carri armati del governo si stanno avvicinando all'ospedale di Misurata e bombardano la zona", ha detto un dottore in città, raggiunto brevemente al telefono prima che la linea fosse interrotta. E' impossibile verificare in modo indipendente la notizia

Guerra in Libia

Una forte esplosione è stata sentita nella capitale Tripoli alle prime ore di oggi ed è visibile del fumo che sale da una zona dove si trova una base militare.

Il governo libico ha portato stamani i giornalisti in un ospedale a Tripoli per vedere quelli che ha definito i corpi carbonizzati di 18 tra soldati e civili uccisi dagli aerei occidentali o dai missili nella notte.

Le forze armate Usa hanno detto che la no-fly zone sulla fascia costiera della LIbia è pienamente in vigore e che gli attacchi puntano ora ai carri armati di Gheddafi. Gli alleati hanno compiuto 175 missioni in 24 ore, 113 delle quali compiute dagli americani.

Guerra in Libia c

La Gran Bretagna ha detto oggi di avere lanciato missili Tomahawk da un sottomarino di classe Trafalgar contro obiettivi della difesa aerea libica per far rispettare la risoluzione dell'Onu.

Mentre infuriano i bombardamenti, la Nato non è ancora riuscita a trovare un accordo al suo interno per prendere il comando delle operazioni militari dalle mani degli Usa, soprattutto a causa delle obiezioni della Turchia, come riferiscono i diplomatici.

Washington, Londra e Parigi hanno detto ieri che l'Alleanza dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella direzione delle operazioni, ma è necessario il consenso di tutti i 28 paesi membri. E la Turchia ha impedito un accordo sul coinvolgimento della Nato nei raid per tre giorni. Oggi sono attesi nuovi colloqui a Bruxelles.


3 - JUPPÉ: "GHEDDAFI DITTATORE PAZZO"
Da "Repubblica.it"

Guerra in Libia

PARTITI DA TRAPANI-BIRGI DUE CACCIA F18 CANADESI
E' ricominciata con il decollo di due caccia F18 canadesi, intorno alle 8.30, l'attività alla base dell'aeronautica militare italiana di Trapani Birgi, nell'ambito dell'operazione Odyssey Dawn in Libia.

PRONTO PIANO DI COMANDO NATO DA BASI ITALIANE
La Nato ha elaborato un piano di comando per eseguire le operazioni militari in Libia da base italiana. Lo riferiscono all'Afp fonti diplomatiche, precisando che il comando operativo e quello specifico per le operazioni navali saranno situati a Napoli, mentre il comando delle missioni aeree sarà realizzato alla base di Poggio Renatico, nel nord Italia.

Guerra in Libia

TUNISIA CONGELA ASSET GHEDDAFI
La Tunisia ha congelato gli asset di Muammar Gheddafi e di cinque membri della sua famiglia. Lo riferiscono fonti del governo tunisino.

MERKEL: "SERVE EMBARGO PETROLIFERO TOTALE"
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto un "embargo petrolifero completo" contro la Libia, oltre ad "ampie restrizioni al commercio" del paese. "Spero che alla fine troveremo una posizione comune su questo punto", ha detto la Merkel durante un intervento al Bundestag riferendosi al consiglio europeo di Bruxelles.

Sarko e Gheddafi

JUPPÉ: "GHEDDAFI DITTATORE PAZZO"
Il ministro francese degli affari Esteri, Alain Juppé, ha definito oggi il leader libico Muammar Gheddafi "un dittatore pazzo" e si è detto convinto che "alcuni nel suo entourage iniziano a porsi delle domande" sul colonnello. "Sono convinto che a Tripoli alcuni iniziano a porsi delle domande (...). Si può continuare con un dittatore - non voglio utilizzare termini eccessivi - pazzo? ", ha il capo della diplomazia francese a radio Rtl.

SILVIO BERLUSCONI

JUPPÉ: "GHEDDAFI SCREDITATO, NESSUNA MEDIAZIONE"
"Dal nostro punto di vista Gheddafi è screditato, non abbiamo alcun contatto diretto con lui". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, durante un incontro con la stampa. Per il futuro della Libia, ha precisato Juppé, "sta ai libici di decidere come portare avanti le trattative, chi può partecipare e chi no". Dal punto di vista della comunità internazionale, però, "un dittatore che bombarda la popolazione, facendo molte vittime civili, non può essere un interlocutore accettabile".

ERDOGAN

JUPPÉ: "NON CI SARANNO INTERVENTI MILITARI DAPPERTUTTO"
La decisione di intervenire in Libia "non ci porterà a intervenire militarmente dappertutto" nel mondo arabo dove sono in corso rivolte. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Alain Juppé

4 - CACCIA AL SIGNIFICATO DI ODYSSEY DAWN E IL PENTAGONO RIVELA: «SCELTO A CASO»...
Da "il Corriere della Sera"
- Da quando è iniziato l'intervento militare in Libia, non pochi si sono domandati quale fosse il significato del nome scelto per l'operazione: Odyssey Dawn. Sui blog, sui forum e sui siti internet le battute si sono sprecate. «Ma come, l'attacco è iniziato al tramonto e parlano di alba?» . «Ma gli americani lo sanno quanti anni è stato in giro Ulisse prima di tornare ad Itaca?» . C'è chi ha ipotizzato un riferimento a 2001 Odissea nello spazio nella cui prima scena Dawn of man (l'alba dell'uomo) le scimmie antropomorfe acquisiscono la consapevolezza delle loro potenzialità così come il popolo libico starebbe iniziando il suo percorso verso la libertà.

Angela Merkel

Ricostruzione non certo meno fantasiosa di chi ha letto nel nome scelto per l'operazione un nesso con l'attacco alle Torri Gemelle dato che Operation ha nove lettere e Odyssey Dawn undici proprio come 9/11. Ebbene ieri Eric Eliott portavoce dello U. S. African Command ha svelato il mistero: il nome è stato scelto in modo del tutto casuale. Nessun riferimento colto, intelligente o astruso, nessun messaggio recondito.

Guerra in Libia

«Abbiamo avuto operazioni come Desert Storm o Iraqi Freedom che volevano trasmettere un messaggio, altre come Operation African Lion, un'esercitazione in Marocco nel 2009, sono simboliche per il luogo, ma Odyssey Dawn non è niente di tutto questo» ha spiegato. Bisognava trovare un nome che non avesse nulla a che fare con la Libia e che iniziasse con le lettere da Oa ad Os per seguire le regole con cui si assegnano i nomi in codice nei diversi comandi. Così «un gruppo di colonnelli e maggiori si è seduto intorno a un tavolo e ha iniziato a tirare fuori nomi che iniziassero con la O finché non è venuto fuori quello giusto» .

Guerra in Libia


5 - SANZIONI CONTRO L'ENTE PETROLIFERO...
Da "il Corriere della Sera"
- L'Unione Europea ha adottato ieri nuove sanzioni contro la Libia, in accordo con la risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, rafforzando per la terza volta dall'inizio della crisi le misure anti-Gheddafi. In particolare le sanzioni colpiscono da oggi tutti i beni controllati dalla National Oil Company (Noc), società petrolifera della Jamahiriya, e dalle sue cinque affiliate tra le quali non risulterebbe la Raffineria Tamoil.

Guerra in Libia

Dopo l'inserimento della Noc nella lista nera dell'Onu, erano aumentate in Italia le preoccupazioni per la sorte della holding italiana Tamoil, che ha sede a Milano e che occupa 278 dipendenti, poiché l'azienda è controllata al 70%dalla stessa Noc e lo stesso presidente di Tamoil Italia, Isam Zanati, è libico.

 


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