1. BORSA: EUROPA TIENE CON CRISI PORTOGHESE, BANCHE INCERTE...
(ANSA) - Dopo la bocciatura della manovra economica in Portogallo con le conseguenti dimissioni del premier José Socrates e l'atteso taglio di Moody's al rating delle banche spagnole le Borse europee hanno aperto generalmente in negativo, ma senza scivoloni particolari. Le più deboli sono Lisbona, che cede in avvio lo 0,91%, e Madrid, che è partita con perdite attorno al punto percentuale per poi ridurre il calo.
L'indice Stxe 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede poche frazioni di punto e anzi qualche mercato azionario cerca di passare al positivo. Qualche vendita sui titoli bancari (la spagnola Bbva cede l'1,60%) e delle telecomunicazioni, generalmente bene i grandi gruppi delle materie prime minerarie.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra +0,06% - Parigi -0,37% - Francoforte -0,12% - Madrid -0,54% - Milano +0,02% - Amsterdam +0,01% - Stoccolma +0,15% - Zurigo -0,11%
2. BORSA: ASIA POSITIVA; BENE SEUL, INCERTE TOKYO E SHANGHAI...
(ANSA) - Borse asiatiche e del Pacifico con poche idee: gli operatori hanno guardato ai mercati valutari dove lo yen lima ancora i suoi picchi grazie all'intervento del G7, ma soprattutto c'é attesa per l'avvio delle Borse europee dopo la bocciatura della manovra economica in Portogallo e il taglio di Moody's al rating delle banche spagnole.
Sul mercato azionario giapponese, con l'indice generale in leggero calo, nuovamente in forte ribasso il titolo del gestore della centrale di Fukushima, la Tepco, che cede il 14%, mentre salgono diversi marchi delle costruzioni, dell'industria e delle materie prime. In frazionale ribasso anche Shanghai, mentre tra le altre piazze finanziarie spicca il rialzo sopra il punto percentuale di Seul, Giakarta e anche di Sidney, dove sono quotati diversi titoli che in genere possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa, anche se oggi i listini del Vecchio continente dovrebbero guardare a questioni più 'interne'.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo -0,15% - Hong Kong +0,65% - Shanghai -0,06% - Taiwan +0,37% - Seul +1,22% - Sidney +1,01% - Singapore +0,64% (seduta in corso) - Mumbai +0,62% (seduta in corso) - Kuala Lumpur +0,15% - Bangkok +0,43% - Giakarta +1,27%
3. BPM: DEBOLE IN BORSA (-3%) SU IPOTESI AUMENTO DI CAPITALE...
(ANSA) - Raccogliendo le voci di una possibile ricapitalizzazione, il titolo della Banca popolare di Milano è il peggiore tra i maggiori di Piazza Affari: dopo oltre un'ora dall'avvio della seduta cede il 3,51% a 2,86 euro. Ieri il presidente della Bpm, Massimo Ponzellini, a proposito di una possibile ricapitalizzazione della banca per circa 600 milioni di euro, ha affermato che "nessun aumento di capitale é stato definito e nel cda di martedì, oltre ad approvare i conti, ci sarà un'esame della situazione patrimoniale".
4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 24 MARZO...
Radiocor - CDA (approvazione dati contabili) - Falck Renewable, Gabetti Property Solutions, Hera, Iren, Premafin Finanziaria, Saras, Unipol.
Milano - convegno Bocconi 'School of Law conference, Diritto e Territorio'. Partecipa, tra gli altri, Piergaetano Marchetti, presidente Rcs.
Milano - incontro organizzato da Associazione Progetto Marzotto con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico in occasione della presentazione della prima edizione di Premio Gaetano Marzotto. Partecipano, tra gli altri, Federico Marchetti, fondatore e a.d. Yoox Group; Gaetano Marzotto, presidente Pitti Immagine; Alessandro Profumo, imprenditore; Roberto Siagri, presidente Eurotech; Andrea Tomat, presidente Confindustria Veneto; Alberto Orioli, direttore de Il Sole 24 Ore.
Roma - conferenza stampa sui certificati medici on line dei ministri della Pa e del Lavoro, Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, con la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua e il presidente di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli.
BORSA TOKYORoma - la commissione bicamerale per l'attuazione del Federalismo fiscale ha in programma il voto del parere sul decreto legislativo sul federalismo fiscale regionale.
- Roma - presentazione dei risultati 2010 di Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo illustrati da Mario Ciaccia, amministratore delegato e direttore generale di Biis.
5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - SCALATE: decreto del governo. Il no di Confindustria, non risolve i problemi di fondo. Con il provvedimento slitta l'assemblea Parmalat. (dai giornali) 'In Europa il mercato e' libero, le norme antitrust tutelano tutti'. Intervista all'economista francese Jean-Paul Fitoussi. (La Repubblica, pag. 31) Da Parma a Trieste (via Parigi), le tappe di un Paese bloccato. Intervento di Salvatore Bragantini. (Il Corriere della Sera, pag. 37) 'Poi non lamentiamoci se nessuno investe qui'. Intervista a Alberto Mingardi, direttore dell'Istituto Leoni. (La Stampa, pag. 29)
LIBIA: raid su Tripoli, il rais resiste. Ancora scontro sul ruolo della Nato. Frattini, non siamo in guerra. (dai giornali)
GOVERNO: Romano ministro, il gelo del Colle. Berlusconi avvia il rimpasto, Galan ai Beni Culturali. Tornano i fondi per lo spettacolo, ma benzina piu' tassata. (dai giornali)
RISPARMIO: la Consob deve risarcire i risparmiatori truffati. La Cassazione, l'ente responsabile per vigilanza insufficiente. (dai giornali) 'Una pronuncia equilibrata'. Intervista a Daniele Santosuosso, docente di diritto commerciale alla Sapienza. (Il Sole 24 Ore, pag. 7)
JOSE SOCRATESPARMALAT: Mediobanca al lavoro. Piu' tempo per la formazione di una possibile cordata italiana. (dai giornali) Tanzi, 'tifo per una soluzione nazionale'. (Il Sole 24 Ore, pag. 2) Cinque ore di anticamera, cosi' Intesa ha fatto scappare i fondi. (Il Secolo XIX pag 13)
UNICREDIT: conti meglio delle attese. Ghizzoni, ora focus sull'Italia. (dai giornali) Resolution accelera su Pioneer, ma il ceo della banca frena. (Il Sole 24 Ore, pag,41) 'Unicredit banca per il Paese. Servono imprese piu' grandi'. Intervista all'a.d. Federico Ghizzoni. (Il Corriere della Sera, pag. 42)
PORTOGALLO: e' crisi di governo. Sempre piu' probabile la richiesta di aiuto a Ue e Fmi. (dai giornali)
NUCLEARE: l'atomo aspetta gli stress test. Stop di un anno alle procedure per siti e centrali, ma per ripartire determinante l'esito delle verifiche Ue. In Germania nuova frenata della Merkel. A Tokyo e' emergenza acqua, non fatela bere ai bambini. (dai giornali)
EDISON: Zuccoli, la governance ha ingessato la societa'. Dall'operazione in Egitto svalutazioni per 200 milioni. Intervista al presidente di Edison, Giuliano Zuccoli. (Il Sole 24 Ore, pag. 43)
GENERALI: Mediobanca al test della lista dei sindaci della compagnia. Allerta del comitato nomine per martedi' 29. (Il Messaggero, pag. 19)
FONSAI: perdita record a un miliardo. Il ceo Erbetta, ci concentreremo sul core business assicurativo. (dai giornali)
TASSARA: vertice il 29 con le banche. Si apre uno spiraglio di accordo. (Il Messaggero, pag. 21)
TV: Confalonieri torna all'attacco di Sky, sudditanza della Ue verso Murdoch. (La Repubblica, pag. 32, Il Giornale pag 16)
MASSIMO PONZELLINIFERRARI: cedola di 200 milioni ai soci. Montezemolo confermato alla presidenza della societa'. (dai giornali)
6. BPM: PONZELLINI PENSA AD AUMENTO DA 600 MLN, LUNEDI' VERTICE...
Radiocor - Un significativo aumento di capitale e' il cardine del progetto che lunedi' prossimo Massimo Ponzellini, presidente della Banca Popolare di Milano, presentera' ai consiglieri. Il 28 marzo il numero uno della Bpm ha convocato infatti un incontro informale con tutto il board per affrontare i temi caldi sul tavolo dell'istituto. Il piano di Ponzellini, secondo quanto risulta a Radiocor, prevede un aumento di capitale intorno a 600 milioni.
L'aumento di capitale permetterebbe di mettere Bpm ben al di sopra delle soglie regolamentari e di darle anche una flessibilita' cui far ricorso per eventuali operazioni straordinarie. Il cda di martedi' 29, intanto, puo' gia' contare su un ordine del giorno fiume, articolato in 18 punti. Al di la' dell'approvazione del bilancio 2010 e' da segnalare il punto 12, che recita 'Analisi della situazione patrimoniale della banca. Eventuali delibere conseguenti'. Sempre lunedi' Ponzellini affrontera' inoltre per la prima volta di fronte a tutto il board la questione del direttore generale Fiorenzo Dalu, di cui alcuni sindacati chiedono l'uscita.
7. ISTAT: CALA A 105,2 DA 106,3 FIDUCIA CONSUMATORI MARZO...
Radiocor - A marzo 2011 l'indice del clima di fiducia dei consumatori scende a 105,2 da 106,3 del mese precedente. Lo rende noto Istat. Il peggioramento rispetto a febbraio e' dovuto a una caduta dell'indicatore sul clima economico del paese (da 78,5 a 75,8) e da un riduzione contenuta (da 120,5 a 119,7) di quello relativo alla situazione economica personale. Scendono anche gli indici relativi alla situazione corrente (da 114,8 a 113,9) e alle prospettive future (l'indice passa da 94,7 a 93,7). In particolare, si legge in una nota, peggiorano le valutazioni sull'andamento atteso della disoccupazione e sulle opportunita' correnti di risparmio.
8. INCHIESTA SULLE NOMINE, PERQUISITA TRENITALIA...
Da "il Corriere della Sera" - Gli uffici romani di Trenitalia sono stati perquisiti ieri mattina da agenti della Digos di Napoli su mandato del pm della Procura partenopea Vincenzo Piscitelli nell'ambito di una inchiesta che vede indagato per corruzione il deputato del Pdl Marco Milanese. L'indagine punta ad accertare eventuali pressioni del parlamentare- che è consigliere del ministro dell'Economia Giulio Tremonti- per condizionare importanti nomine nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali di aziende del gruppo Trenitalia.
Dal provvedimento disposto dal pubblico ministero, in cui è specificato che si tratta di perquisizione presso terzi, si evince però che nessun dirigente di Trenitalia è iscritto nel registro degli indagati. Registro nel quale per adesso compare soltanto Milanese, il cui nome emerse per la prima volta durante una indagine su una frode fiscale che portò all'arresto di dodici persone. In una delle intercettazioni telefoniche raccolte dagli investigatori si parlava del deputato e di sue presunte pressioni nei confronti di alcune aziende.
Da qui il nuovo filone di inchiesta che avrebbe individuato operazioni di condizionamento delle nomine di alcuni manager. Nell'ambito di questa inchiesta, il pm Piscitelli ha anche ascoltato, in qualità di persona informata dei fatti, il ministro Tremonti. Milanese- già coinvolto nell'inchiesta su Finmeccanica- respinge le ipotesi dell'accusa («non ho mai influito sulle nomine delle società del ministero dell'Economia» ), si lamenta «della continua fuga di notizie» , ma fa sapere di essere «comunque a disposizione dei magistrati».
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO9. MONTEZEMOLO PRESIDENTE FERRARI FINO AL 2013...
Da "il Corriere della Sera" - Ratifica dei conti e riconferma per il prossimo triennio di Luca di Montezemolo alla presidenza. L'assemblea degli azionisti Ferrari ha approvato ieri il bilancio 2010 che, come anticipato a febbraio, si è chiuso con un aumento delle vendite del 7,9%(1,91 miliardi di euro, con la cifra record di 6.573 auto consegnate); una crescita del risultato della gestione corrente a 302,7 milioni (+26,9%); redditività sulle vendite salita del 15,8%, ai massimi della storia del Cavallino, così come la posizione finanziaria netta industriale, che ha raggiunto i 630,8 milioni, tanto da permettere un dividendo per 200 milioni. Confermati nel consiglio anche tutti gli attuali amministratori.
10. LA STRETTA BANKITALIA SUL CONTANTE...
Da "il Corriere della Sera" - La Banca d'Italia stringe sulla gestione del contante e sollecita le banche ad aumentare le cautele, ed i controlli, nei confronti delle società professionali a cui vengono affidati i servizi di circolazione -dal trasporto alla consegna dei biglietti, dalla contabilizzazione al rifornimento dei Bancomat. Tutto nasce da una decisione della Bce che in dicembre ha rivisto, stringendoli, i criteri delle esternalizzazione del trattamento del contante.
Così in attesa delle nuove regole della Vigilanza, il governatore Mario Draghi si è mosso per sensibilizzare le singole banche sulla delicatezza della questione e con una lettera ha messo in guardia sui rischi operativi, legali e reputazionali che corrono. In sostanza gli istituti di credito, con buona pace dei banchieri insofferenti verso l'aumento dei compiti chiesti da via Nazionale, dovranno essere più attenti nella scelta dei gestori, ai quali verrà richiesta l'esclusività dell'attività, anche perché, come osserva Draghi, il mercato italiano è peculiare in quanto vi agisce un numero elevato di operatori di diseguali caratteristiche qualitative e dimensionali.
Rupert Murdoch con telecomando Sky11. «A BRUXELLES C'È SUDDITANZA VERSO MURDOCH»...
Da "il Corriere della Sera" - Mediaset non ha paura della concorrenza di Sky Italia ma accusa Bruxelles «come minimo di sudditanza psicologica» nei confronti di Rupert Murdoch. Fedele Confalonieri difende con forza il ruolo di Mediaset, ora che Sky ha avuto dall'Europa il via libera sul digitale terrestre.
Il presidente del gruppo televisivo nell'incontro con gli analisti finanziari parla di «euroburocrati»: «In Europa si ritiene che che portare sul digitale terrestre, piattaforma aperta a tutti, il monopolista del satellite, piattaforma di proprietà esclusiva di Sky, aiuti la concorrenza: è di tutta evidenza che siamo di fronte come minimo a una sudditanza psicologica degli euroburocrati nei confronti del tycoon australiano» .
Confalonieri ha ricordato comunque «che Sky potrà correre per un solo multiplex sul quale dovrà limitarsi per cinque anni a un'offerta solo in chiaro» . Anche se «quelli che hanno capito meno cosa fare sul digitale terrestre sono quelli di Sky» , ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi, perchè canali digitali in chiaro potrebbero «portare via clienti alla loro offerta» a pagamento. «Comunque noi siamo nati nella concorrenza e non la temiamo: il nostro spirito imprenditoriale - ha spiegato il vicepresidente Mediaset- è dimostrato dall'operazione in Spagna che ha già creato valore, ripagando ampiamente tutti gli azionisti che hanno partecipato all'aumento di capitale» .
lloyd Blankfein DI GOLDMAN SACHS12. LE POSTE DI GHEDDAFI NEL FORTINO DI RETELIT...
My. L. per "Il Sole 24 Ore" - In Libia è scoppiata la guerra, ma alla Retelit - società italiana di tlc quotata in Borsa - non è ancora arrivato l'eco delle bombe. Secondo indiscrezioni, pare infatti che la società abbia deciso di non congelare il 14,79% del capitale in mano al gruppo Libyan Post Telecommunications. In effetti la Libyan Post, che è tuttora il maggiore azionista di Retelit, non è inclusa nell'elenco degli enti libici a cui - per legge - bisogna congelare le quote azionarie.
Dunque la scelta di Retelit, se confermata nel Cda di oggi, è formalmente ineccepibile. Nella pratica, però, potrebbe creare qualche problema. Innanzitutto perché nessuno sa veramente a chi faccia capo (soprattutto oggi, durante la guerra) Libyan Post. Inoltre perché nelle ultime settimane il titolo Retelit ha registrato scambi record in Borsa: possibile che a movimentarlo siano stati proprio i libici, senza comunicare alcunché alle autorità italiane? Chissà. La risposta è sotto le bombe.
13. IL SEGRETO DI BLANKFEIN AI PIRATI DI GALLEON...
M. Val. per "Il Sole 24 Ore" - Lloyd Blankfein finisce in tribunale, ma nei panni di grande accusatore. Il chief executive di Goldman Sachs è stato chiamato ieri a testimoniare come asso nella manica della procura di New York in uno dei più grandi processi per insider trading mai intentati, quello contro il gestore di hedge Raj Rajaratnam.
Ha dichiarato che un ex componente del board Goldman, Rajat Gupta, ha violato norme interne rivelando a Rajaratnam, del fondo Galleon, discussioni avvenute nel segreto del consiglio d'amministrazione. I procuratori sostengono che tra i segreti passati vi sia stato l'investimento di Warren Buffett nella banca all'apice della crisi. E, in un momento drammatico, hanno fatto ascoltare la registrazione d'una telefonata tra Gupta e Rajaratnam su piani per possibili acquisizioni. A Blenkfein è stato chiesto se questo violava la confidentiality policy. «Sì», ha risposto.
14. VENTO NORDAFRICANO SUL ROAD SHOW DI ENI...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - La geopolitica fa ingresso nei road show. Anzi, li domina. I due team di Eni che stanno percorrendo gli Stati Uniti per presentare a fondi e investitori il piano strategico 2011-2014 hanno dovuto fornire, come non mai, valutazioni e report sulla crisi che sta deflagrando nel Mediterraneo (Tunisia, Algeria, Egitto e Libia).
Al pari degli incontri con rappresentanti dell'Onu, del Dipartimento di Stato e con il nuovo direttore del terrorismo e financial intelligence Department of Treasury, gli uomini dei principali investitori istituzionali americani (Lazard asset management, Levin Capital Strategies, Sac e molti altri) hanno voluto capire da Paolo Scaroni e dai suoi manager quali siano gli scenari per le aree più sensibili del pianeta. Così, il tour di Eni si concluderà oggi a Bruxelles presso l'Alto rappresentante per la Politica Estera dell'Unione Europea, Catherine Ashton.
15. LA FED LASCIA BOFA IN PURGATORIO...
M. Val. per "Il Sole 24 Ore" - La Federal Reserve, al termine degli ultimi stress test americani, ha bocciato le strategie di almeno una grande banca. Anzi, della più grande per asset: Bank of America. L'istituto è stato costretto ad ammettere che la Fed ha negato l'autorizzazione all'incremento del dividendo. Nelle sue parole: le authority hanno «obiettato al proposto aumento nella seconda metà dell'anno».
Una sconfitta ancora più cocente dato che gli altri tre principali istituti, Jp Morgan, Wells Fargo e Citigroup hanno strappato il permesso federale. Sì, anche Citigroup, che ha annunciato la reintroduzione di una cedola da un centesimo smentendo previsioni che non la volevano premiare gli azionisti prima del 2012. Citi e Bank of America sono stati i colossi finanziari che hanno ricevuto più soccorsi pubblici - e maggiori controlli - durante la crisi. La banca cercherà di tornare alla carica con la Fed con un nuovo piano-dividendi in estate.
bollore article16. IL RAGIONIER BOLLORÈ...
Giovanni Pons per "la Repubblica" - I dubbi di Vincent Bollorè riguardo l´operazione Generali-Ppf sono in via di evaporazione. La famosa put è stata scritta nel bilancio del Leone sotto forma di impegno futuro, come richiesto dall´Isvap, e il mistero della quota di Petr Kellner in Generali Ppf data in garanzia alle banche è una notizia contenuta nel bilancio 2009 del finanziere ceco.
«Nel 2008 Ppf Group ha ottenuto da un gruppo di banche guidate da Calyon un prestito sindacato per un massimo di 2.099 milioni, disponibile fino a gennaio 2015. Il prestito è garantito dalla partecipazione del gruppo in Generali Ppf Holding. A dicembre 2009 l´ammontare totale emesso era di 1.480 milioni». Dunque nessun mistero e niente che possa far pensare a un esercizio anticipato della put. Forse Bollorè dovrebbe imparare a leggere meglio i bilanci.