Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - \"Confesso una perversione assoluta: divoro gli articoli sulle vicissitudini dell’Italia dei valori. In quel partito si consumano scontri di una voracità eccezionale. DI PIETRO CONTRO TRANFAGLIA, VELTRI, CHIESA, DE MAGISTRIS, GRILLO - “GLI SCIENZIATI DELLA CASTA E DELLA ROTTAMAZIONE DOVREBBERO TRARRE QUALCHE INSEGNAMENTO SU COME I PURISSIMI SPERIMENTANO LA NUOVA ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE”…

$
0
0

Barbara Palombelli per "Il Foglio"

BARBARA PALOMBELLI

Confesso una perversione assoluta: divoro gli articoli sulle vicissitudini dell'Italia dei valori. La motivazione, per nulla assolutoria, è semplice. In quel partito si consumano scontri di una voracità eccezionale. Chi guarda come me la scena pubblica da una quarantina d'anni, non resiste al fascino gladiatorio della lotta libera fra coloro che intendevano ripulire e riaddomesticare la partitocrazia usurata dalle correnti e dalle fazioni.

E' come essere contemporaneamente in un laboratorio dove si testano nuove forme di aggregazione molecolare e al Colosseo milleottocento anni fa. Praticamente ciascuno degli esponenti dell'Idv, arrivati da altri lidi politici o da sponde civili più o meno girotondine, ha una causa con il leader maximo. Si finisce in tribunale per libri, consulenze, polemiche giornalistiche, rimproveri o rivendicazioni di vario genere.

E' di poche ore fa l'annuncio di una controversia che opporrebbe - siamo in un movimento iperlegalitario, meglio usare il condizionale - lo storico Nicola Tranfaglia e Antonio Di Pietro. Motivo del contendere: una serie di lezioni alla scuola di formazione interna (ogni ironia è puramente casuale), con il docente emerito che viene licenziato su due piedi dalla factotum Silvana Mura, in nome e per conto dell'eroe di Mani pulite.

grillo e DI PIETRO

La consolazione del professore accusato addirittura di minacce e di ricatti e per questo trascinato in tribunale (salvo ripensamenti) è, naturalmente, il mal comune mezzo gaudio: "Non sono né il primo né l'unico ad avere avuto un trattamento discutibile da Di Pietro, come dimostrano i casi di Elio Veltri e Giulietto Chiesa. Ora mi è chiaro perché lui ha scelto personaggi come Scilipoti e De Gregorio... E' rimasto un partito personale e familiare".

Ribattono i legali dell'Idv: "La collaborazione è cessata perché Tranfaglia pretendeva un futuro politico e professionale che non potevamo garantirgli. Per questo ha forzato la mano con un tentativo di intimidazione formulato addirittura anche per iscritto, al quale non potevamo né possiamo cedere". Giustizia sarà fatta. La passione per le aule e le toghe - ancora una volta - ha preso il posto del compromesso, strumento che un tempo componeva tutte le grandi questioni private e pubbliche.

ELIO VELTRI E DI PIETRO big

E così, dopo la rissa fra Beppe Grillo e Luigi De Magistris (candidato a sindaco di Napoli), il duello Tranfaglia-Di Pietro. Il clima, ai confini sinistri dello schieramento dell'antiberlusconismo, è sempre piuttosto infuocato. Lontana appare una possibilità di riunire sotto lo stesso tetto politico spiriti così egocentrici e protagonismi così esasperati. I neofiti della battaglia istituzionale animano le pagine dei commenti sui quotidiani ma sembrano poco portati alla buona amministrazione delle loro truppe e dei loro ideali.

Antonio Di Pietro con Luigi De Magistris

Gli scienziati della casta e della rottamazione dovrebbero trarre qualche insegnamento da quello che sta avvenendo, laggiù dove i purissimi sperimentano la nuova (e bella) arte dell'improvvisazione. Il caos e il disordine un tempo benedetti dal grande timoniere Mao sembrano dilagare. E la situazione appare eccellente soltanto a noi cinici e anziani cronisti.

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles