Francesco Manacorda per "la Stampa"
DELLAVALLE GERONZI imagesIl salvataggio di Fondiaria-Sai e le tensioni in Generali. Gran parte del sistema assicurativo italiano si sta muovendo a velocità inusitata e con suggestiva sincronia. Le conseguenze sono ancora tutte da scrivere. I sommovimenti che pure sono di segno opposto - la travagliata FonSai punta a una situazione più tranquilla grazie a un aumento di capitale da 460 milioni e a una parallela operazione per la controllata Milano; il Leone di Trieste attende quella che pare un'inevitabile resa dei conti tra soci - riportano al centro della scena non solo Mediobanca, che è socio al 13,6% delle Generali, ma anche il suo principale azionista.
geronzi-della valleQuell'Unicredit che ha l'8,7% di piazzetta Cuccia e che dopo l'uscita di Alessandro Profumo deve ancora definire la sua nuova identità nelle grandi partite di potere nazionali. Una prima e assai significativa indicazione l'ha data il vicepresidente della banca, Fabrizio Palenzona, che ha annunciato un ruolo più attivo in Mediobanca e si è candidato, proprio tramite piazzetta Cuccia, a un ruolo stabilizzatore in Generali a fianco di Francesco Gaetano Caltagirone e dei veneto-torinesi di Effeti.
Il nuovo ruolo di Unicredit si gioca prima di tutto in FonSai. Oggi la banca guidata da Federico Ghizzoni riunisce i comitati tecnici per dare il via libera al piano di salvataggio che poi dovrà essere approvato domani sia dal cda di Unicredit sia da quello della compagnia. Le procedure sono complicate anche perché Salvatore Ligresti, primo socio di Premafin che controlla FonSai, è parte correlata in qualità di socio di Unicredit.
PERISSINOTTO E GERONZICon l'operazione preannunciata l'abbraccio si stringe: Unicredit è infatti destinata ad entrare con un 6-7% in Fonsai, versando circa 170 milioni a Premafin, che li userà a sua volta per sottoscrivere, diluendosi dal 41 al 33%, parte dell'aumento.
La banca dovrebbe anche finanziare le società personali dei Ligresti per circa 40 milioni, ma in cambio ha chiesto garanzie. La prima è quella di un direttore generale con delega alla finanza che affiancherà l'ad di FonSai Emanuele Erbetta.
2 ger07 ligresti geronziLa scelta che si profila è quella di Claudio De Conto, già direttore generale di Pirelli, assai stimato negli ambienti finanziari. All'attuale dg della compagnia, Stefano Carlino, dovrebbe restare la delega sul settore Vita. Presto potrebbero essere annunciate dismissioni significative: da Atahotel a Banca Sai.
L'abbraccio tra Unicredit e Ligresti significa anche l'addio della famiglia a quelli che parevano i suoi interessati salvatori francesi: l'assicuratore Groupama, bloccato sulla strada per l'Italia dalla Consob, ma anche quel Vincent Bollorè che ha fatto da battistrada per Groupama e oggi è socio al 5% in Premafin.
gero19 ligresti figliaProprio la figura di Bolloré porta dritti a Generali. Il finanziere bretone, che della compagnia è vicepresidente non per lo 0,7% che possiede ma grazie alla sua quota forte - un 5% sindacato - in Mediobanca, è in rotta di collisione con il management guidato dal Ceo Giovanni Perissinotto e ha un'intesa consolidata, ma che adesso pare meno salda, con il presidente del Leone Cesare Geronzi.
gilli08 lionella ligresti figliDopo il durissimo scontro sulla gestione del gruppo che ha opposto Bolloré a una serie di consiglieri e azionisti del Leone e allo stesso management della compagnia, ieri sono stati i tre consiglieri designati da Assogestioni a dissociarsi dalle dichiarazioni del vicepresidente «che ritengono infondate e potenzialmente dannose per la società», mentre «esprimono solidarietà e apprezzamento per il management della compagnia».
Lo scontro è destinato risolversi con uscite eccellenti o con una mediazione? Alcuni, compreso chi è vicino a Geronzi, sostengono che il conflitto tenderà a spostarsi in Mediobanca, dove in effetti sono presenti molti dei protagonisti della vicenda e che esercita tradizionalmente la sua presa su Generali.
Nagel GeronziL'ad di piazzetta Cuccia Alberto Nagel cercherà però, come è ovvio di evitare che la conflittualità si sposti nelle sue stanze e punterà a difendere al propria autonomia di manager, così come sostiene di voler difendere quella di Perissinotto a Trieste.
FEDERICO GHIZZONIDi fatto tra i soci di Mediobanca gli intrecci, e dunque i potenziali conflitti d'interesse, aumentano. C'è Bolloré che gioca almeno due parti - Mediobanca con Generali e Premafin - da azionista in commedia, ma ora anche Unicredit indosserà essa l'abito del socio FonSai. Se scontro ci sarà un'alleanza rinnovata tra Unicredit e il management di Mediobanca potrebbe essere difficile da contrastare.