Roberta Catania per "Libero"
E' la sua giornata, eppure Roberto D'Agostino rinuncia a pavoneggiarsi. Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino, ha rilasciato un'intervista al settimanale Vanity Fair (in edicola oggi) in cui sbugiarda il consorte e salva il fondatore di Dagospia nella diatriba se ci fu o no un ricatto da parte di Dago in merito ad alcune foto compromettenti del vicepresidente di Futuro e Libertà e del ministro Mara Carfagna (pare immortalati insieme in accappatoio in un albergo di Napoli).
ITALO BOCCHINO E MOGLIEVERSO L'ALTARE
L'intervista del settimanale ruota attorno allo scontro tra D'Agostino e Bocchino avvenuto in scia alla puntata di Annozero andata in onda il 23 settembre 2010. Il parlamentare di Fli aveva at- taccato il giornalista parlando di «dossieraggio veicolato da Dagospia» e successivamente, davanti ai pm di Napoli, lo aveva accusato di essersi «vendicato» con un «ricatto», cioè facendo quella famosa telefonata alla moglie in cui parlava delle foto di Bocchino e Carfagna.
Ora, però, la signora Bocchino racconta la propria versione dei fatti e dice che quella telefonata c'è stata, che D'Agostino le aveva detto delle foto, ma che aveva anche specificato di non possederle e di averne solo sentito parlare. Quindi non poteva esserci un ricatto. E, come gesto di riconoscenza, per avere chiarito i fatti, il fondatore di Dagospia non vuole insistere sull'argomento. «Come gesto di rispetto nei confronti di un'amica», spiega D'Agostino a Libero, «non voglio fare il maramaldo, oggi».
Carfagna tra Bocchino e BerlusconiChe significa che "oggi non vuole fare marameo"?
«Sono amico di Gabriella da oltre 25 anni. Abbiamo un rapporto profondo. Quello che è successo ha avuto ripercussioni drammatiche nella sua vita. Questa intervista a Vanity Fair, a Gabriella, immagino sia costata molto. Per questo, oggi, per rispetto a lei, non voglio aggiungere altro».
Però Bocchino ha accusato lei di avere «messo a soqquadro la sua famiglia». La Buontempo ha denunciato Libero per stalking, accusandoci di avere compromesso la loro serenità familiare. Invece oggi, a Vanity Fair, la produttrice tv dice di sapere da due anni e mezzo della presunta liason tra il marito e Mara Carfagna. Allora come è possibile che il nostro quotidiano o il suo sito possano avere infranto qualche equilibrio?
«Non lo so. Forse adesso Bocchino denuncerà per stalking anche la moglie».
Che cosa ha provato di fronte a un'accusa tanto infamante, come quella di essere un «ricattatore»?
«Sono caduto dal pero, soprattutto sulla questione familiare. In undici anni non mi era mai capitata una cosa del genere. È stato un brutto colpo, perché era stata messa a rischio la mia credibilità. Ma, alla luce dei fatti di oggi, chi l'ha persa è Bocchino. Italo non è più credibile».
E il suo rapporto con Gabriella Buontempo?
«Siamo davvero amici e lo siamo da molti anni. Ci siamo visti anche di recente».
È vero che in questi ultimi mesi la Buontempo le ha mandato sul cellulare sms quotidiani per tenerla informata della vicenda?
«Sono particolari dei quali non voglio parlare. È irrilevante. E comunque, come le ho detto, ci siamo visti. Io e Gabriella siamo amici, abbiamo un rapporto profondo. Non abbiamo bisogno di mandarci centinaia di messaggi».
Perché, proprio nel momento in cui la moglie di Bocchino le dà ragione, preferisce tenere un basso profilo?
«Per rispetto alla mia amica. Vede, la politica è una cosa, e se ne può discutere. La vita è un'altra cosa. E io, tra le due, scelgo la vita. Inoltre sulla vita di una famiglia con bambini piccoli non si discute affatto. Le nostre sciocchezze ricadrebbero su qualcun altro».