Dagoreport da "Le Figaro"
"Non esistono prove in grado di dimostrare che c'è stata violenza fisica". L'avvocato di Strauss-Kahn William Taylor smonta un altro pezzo, il più importante, dell'accusa di stupro di Nafissatou Diallo contro l'ex capo del Fondo monetario. "Nel dossier - dice durante un'ora e mezza di conferenza con la stampa francese - non c'è traccia di legamenti lacerati". Oltre al Dna, insomma, nient'altro.
Il legale parla dopo aver avuto accesso ai referti medici che secondo quanto aveva detto l'avvocato della cameriera del Sofitel di New York, provavano l'avvenuta violenza. Kenneth Thompson aveva infatti parlato di "contusioni vaginali" e, appunto, "legamenti lacerati".
Aveva mentito? Taylor non lo dice espressamente ma lo sottintende. E se avesse ragione, la Procura di Manhattan non si troverebbe più di fronte solo a un problema di credibilità della presunta vittima, ma finirebbe per essere sprovvista degli elementi minimi per convincere una giuria popolare della colpevolezza di Dsk "al di là di ogni ragionevole dubbio".
Taylor ha detto di sperare che le accuse vengano quindi ritirate di qui al primo di agosto, data dell'udienza che dovrebbe decidere le sorti del processo. E ha anche smentito l'ipotesi che la difesa pensi a un patteggiamento su anche uno solo, fosse anche il minore in assoluto, tra i sette reati di cui Dsk è chiamato a rispondere. Taylor ha ribadito che la linea è quella di dichiararsi non colpevole di tutti i crimini contestati e si è detto fiducioso.