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INCUBO ATOMICO - LET’S ROCK! IN CALIFORNIA QUATTRO CENTRALI si trovano giusto sulla Faglia di Sant´Andrea che da un momento all´altro potrebbe spezzarsi per IL SEMPRE ATTESO Big One - UN TERZO DEGLI IMPIANTI USA HA GLI STESSI PARAMETRI DELLA CENTRALE DI FUKUSHIMA - LA PAURA RIESPLODE PROPRIO MENTRE ANCHE BARACK OBAMA AVEVA DATO L´OK AGLI IMPIANTI...

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Angelo Aquaro per "la Repubblica"

FukushimaPowerPlant

Come ve la passereste all´ombra di una centrale nucleare in un posto che si chiama Canyon del Diavolo e si trova giusto sulla Faglia di Sant´Andrea che da un momento all´altro potrebbe spezzarsi per quel Big One che inghiottirà la California? Non è un macabro scherzo. Diablo Canyon e San Onofre Obispo sono due delle quattro centrali nucleari che illuminano il Golden State. E piazzate lì appena un quarto di secolo fa.

Alla vigilia dello scoppio di Chernobyl che nel 1986 avrebbe aperto gli occhi sul terrore a orologeria. E malgrado gli Usa fossero già passati attraverso l´incubo di Three Miles Islands: quando nel 1979 si arrivò a quel parziale meltdown - l´accidentale fusione - che ora rischia di concretizzarsi nelle quattro centrali giapponesi flagellate da terremoto e tsunami.

Fukushima

Chiaro che dagli Usa all´Europa l´incubo che si palesa dal Pacifico faccia riesplodere il dibattito sull´energia atomica. Con il cancelliere tedesco Angela Merkel che chiede che la questione venga sollevata a livello europeo: perché i suoi 16 reattori ancora attivi sono circondati dai 59 impianti francesi e dagli altri camini che si impennano nella repubblica ceca, in quella slovacca, in Svizzera, in Svezia... Con l´Austria che chiede ai ministri dell´Ambiente Ue che si riuniscono proprio oggi a Bruxelles di avviare stress test obbligatori. Con il governo francese di Francois Villon che promette di trarre gli insegnamenti utili dagli eventi giapponesi. E naturalmente l´Italia: dove si moltiplicano le richieste al governo di marcia indietro.

Fukushima

Così la paura riesplode in tutto il mondo. Proprio mentre il nucleare aveva ricevuto negli States la benedizione di quel Barack Obama che ha fatto delle energie alternative un suo caposaldo e che ora Alex Flint - lobbista del Nuclear Energy Institute - definisce «il presidente a noi più vicino degli ultimi anni». E certo: pur di liberare gli Usa dalla schiavitù inquinante di petrolio e carbone Obama e un altro premio Nobel come il ministro dell´ambiente Steven Chu avevano ridato il via libera.

chernobyl

Otto miliardi di prestito garantiti appena un anno fa per la costruzione della prima centrale dopo trent´anni. E la scelta ribadita nei due discorsi sullo stato dell´Unione - anche ora la Casa Bianca ricorda che l´atomo è solo una delle numerose opzioni. Tant´è. Entro il 2020 dai 4 agli 8 nuovi impianti dovrebbero entrare in funzione negli Usa.

Angela Merkel

Dove già sono attivi 104 reattori in 31 stati. E in costruzione 3 dei 65 nuovi reattori che stanno sorgendo in tutto il mondo coperto già da 440 impianti. Certo: tutti giurano che l´obiettivo primo è naturalmente la sicurezza. Ma quale? Un terzo degli impianti Usa ha gli stessi parametri della centrale giapponese di Fukushima. Che infatti aveva affrontato stress test per una scossa che non superasse i 7.9 gradi Richter: e non quell´8.9 ieri "corretto" addirittura a 9.0.

obama clinton

Eppure non c´era bisogno di assistere al nuovo olocausto giapponese per segnalare - come ha fatto una commissione bipartisan la settimana scorsa - che «la raccolta di scarti nucleari in un´area a rischio sismico come la faglia di Sant´Andrea non è più tollerabile». Niente: «È tutto a posto». Come venerdì scorso. Quando gli Usa hanno dato l´allarme tsunami per la California, anche a Diablo Canyon è scattato l´allarme: Unusual Event. Poi tutto è tornato come prima.

 


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