1 - FORSE GIULIETTO NON HA CAPITO CHE NEI GIORNI DELL'INCENDIO DOVE BERLUSCONI TACEVA, NAPOLITANO PARLAVA, DRAGHI SI CONFIDAVA, LETTA TESSEVA E SCALFARI SCRIVEVA, GLI STAVANO PREPARANDO UN PIATTINO PER RIMANDARLO AL SUO RICCO MESTIERE DI TRIBUTARISTA
Un uomo colto come Giulietto Tremonti non può aver dimenticato il disprezzo che il suo lontano predecessore Luigi Einaudi rivolse all'"economia che diventa stregoneria".
In queste ore difficili che lo vedono al centro di voci incontrollate e di gossip personali, Giulietto sta probabilmente cercando di capire che cosa è veramente successo da venerdì scorso quando il rischio-Italia ha avuto un'impennata che ha atterrito i mercati e i palazzi della politica.
Per uno come lui che ha un cervello dove sono privilegiate le idee che arrivano dal futuro, non c'è spazio per quella ragioneria del Male che si alimenta di complotti e di retropensieri. Eppure una spiegazione dovrà darsela, e insieme a lui dovremo darcela tutti per capire che cosa abbia acceso e spento di colpo l'incendio dei giorni scorsi.
DRAGHIUna spiegazione la vogliono anche i giornalisti e i banchieri che stamane alle 10,20 lo hanno visto entrare nel Palazzo delle Esposizioni dove si tiene l'Assemblea dell'Abi.
Sul volto aveva un'aria impenetrabile e non tradiva emozioni particolari, ma certamente il cappuccino ingollato all'alba nella sua nuova residenza deve essergli andato di traverso dopo aver letto l'articolo di "Repubblica" in cui Eugenio Scalfari gli dà il benservito.
A dargli fastidio deve essere stato in primo luogo quel passaggio in cui l'anziano giornalista rivela di aver avuto modo di parlare dell'attacco speculativo con Mario Draghi, a conferma di un feeling che Scalfari ha sempre avuto con i Governatori della Banca d'Italia e che continua ad alimentare per raccoglierne le opinioni.
Mario MontiLa tesi sviluppata nell'editoriale è che la manovrina da 2 miliardi di Giulietto "è stata tale da ridurre a zero la credibilità del ministro" per cui occorre elevarla per il 2011 dagli attuali 2 miliardi a 12 per recuperare la credibilità in Europa. "Dopodiché - conclude lapidario - sia il presidente del Consiglio, sia il ministro dell'Economia dovrebbero sgombrare il campo. Di danni ne hanno fatti fin troppi. Il loro ritorno a casa sarebbe l'unico regalo che dovrebbero fare al Paese".
han 40 giuseppe vegasQuesto de profundis arriva pochi giorni dopo dalle stesse colonne del giornale sul quale il Cavaliere (bollato poche settimane fa dall'"Economist" come "l'uomo che ha fottuto un'intera nazione") ha licenziato il ministro del Tesoro mettendo fine alla sua utopia di raccogliere la premiership a Palazzo Chigi.
Dieci minuti dopo l'arrivo di Tremonti (esattamente alle 10,31) all'Assemblea dell'Abi è arrivato anche Mario Draghi, uno dei quattro protagonisti insieme a Napolitano, Letta e Scalfari della tempesta imperfetta che si è abbattuta come una stregoneria sulla testa del ministro. Sembra lontano anni luce il monumento di bronzo che è stato creato negli ultimi tempi da un'infinità di politici e di economisti intorno al maghetto di via XX Settembre.
Basti pensare che non più tardi di un anno fa personaggi come Romano Prodi e Abramo Bazoli sembravano totalmente convertiti alla politica dell'ex-tributarista di Sondrio, e per arrivare a tempi ancora più recenti un alone di gloria lo accompagnava nelle sedi e nella stampa internazionale.
LETTA LEPORE DE MAGISTRISA strillare in senso contrario erano rimasti in pochi, uno di questi Carletto De Benedetti che in un'intervista al settimanale tedesco "Die Zeit" dichiarava a marzo che Mario Monti sarebbe stato il leader ideale per il centrosinistra e l'uomo giusto per cancellare l'idea dell'Italia come "una barzelletta del mondo".
Oggi il nome di Monti, evocato con largo anticipo da quel sito disgraziato di Dagospia che non rivendica la paternità delle idee ma la priorità delle notizie, è sulla bocca di tutti. E sembra che perfino il Cavaliere (così si legge sul "Corriere della Sera") abbia svolto un sondaggio a Bruxelles per verificare l'impatto di un cambio della guardia all'Economia. Scrive il giornale di Flebuccio De Bortoli: "Fonti qualificate del governo raccontano che nel colloquio avuto con il capo dell'Eurogruppo Junker, Berlusconi ne abbia parlato come di un'ipotesi e abbia accennato a una "autorevolissimo economista" come possibile sostituto di Tremonti".
L'identikit è chiaro e porta diritto a quell'economista 68enne di Varese che quando è stato Commissario europeo a Bruxelles si è ritagliato una figura di tecnico autorevole e ha avuto il coraggio di schiaffeggiare Bill Gates con una multa pazzesca. Dal 2005 il superbocconiano che negli ultimi tempi si è iniettato buone dosi di coraggio buttandosi alle spalle la vasellina dei suoi articoli indolori, ricopre tra l'altro anche la carica di advisor per Goldman Sachs.
Mauro MorettiE qui bisogna fermarsi un attimo senza dare fiato a una spy story economica d'appendice, ma per chiedersi se l'incendio di venerdì e di lunedì che ha terremotato l'Italia e l'altrettanto rapida (forse momentanea) conclusione dell'apocalisse, non siano stati provocati ad arte da quei circoli internazionali che conoscono lo stato di salute reale dell'Italia ma vogliono liberarsi di Giulietto e dell'inquilino di Palazzo Chigi.
Di sicuro a placare i mercati e la Borsa non sono stati i pannicelli caldi della Consob guidata dal paffuto Vegas che invece dovrebbe fare un salto nei pub di Londra e a Manhattan per capire quali sono state le manine che hanno paragonato le rovine del Colosseo a quelle del Partenone.
Forse Giulietto, che nonostante tutti gli sforzi rimane un Superagioniere proteso al bene piuttosto che al male, non ha capito che nei giorni dell'incendio dove Berlusconi taceva, Napolitano parlava, Draghi si confidava, Letta tesseva (vedi foto di ieri del "Mattino" nella quale brilla accanto al procuratore di Napoli Lepore e De Magistris) e Scalfari scriveva, gli stavano preparando un piattino per rimandarlo al suo ricco mestiere di tributarista. Che poi altre manine stiano per aggiungere alle pietanze ingredienti velenosi che arrivano a lambire la sua vita personale, questa è soltanto la conferma che a volte, come diceva Luigi Einaudi, l'economia diventa stregoneria.
giuseppe sciarrone ad NTV lap22 - BINARI ROVENTI: L'IPOTESI DI PRIVATIZZARE LE FERROVIE INSIEME ALLE POSTE E ALLA SACE CADRÀ COME UN BIRILLO, MENTRE RESTA IN PIEDI LA CONCORRENZA VERA DI NTV
Gli uscieri del palazzo-obitorio delle Ferrovie si sono presentati in pompa magna alla conferenza stampa di Mauro Moretti in una sala della stazione Termini.
Questa volta il manager di Rimini non parlerà del piano industriale e non dirà una parola sull'annunciata denuncia a Bisignani, ma parlerà di un evento che gli sta molto a cuore. Per chi non lo sapesse Moretti, oltre ad essere il primo manovratore dei treni, è anche sindaco dal 2004 sindaco di Monpeo, un comune in provincia di Rieti con 546 anime.
DIEGO DELLA VALLEOggi l'ex-sindacalista Cgil annuncia il programma del "Festival del Corto", un evento cinematografico per il quale aziende come Eni, Enel, Finmeccanica, Telecom, BNL, Sai hanno fatto a gara per la sponsorizzazione.
cmt10 diego della valle gianni punzoAgli uscieri questo festival interessa ben poco mentre vorrebbero avere risposte precise sulla liberalizzazione delle Ferrovie ventilata in Parlamento nel dibattito sulla manovra. L'ipotesi di privatizzare l'azienda insieme alle Poste e alla Sace cadrà come un birillo, mentre resta in piedi la concorrenza vera di Ntv, la società di Luchino di Montezemolo e dei suoi compagni di merenda Dieguito Della Valle, Punzo, Passera e i francesi di SNCF.
montezemolo giuseppe sciarrone NTV lapNon c'è giorno in cui gli uscieri non si scambino notizie su come sta procedendo il decollo delle vetture Italo, che avrebbe dovuto avvenire a settembre ma è slittato alla fine dell'anno. L'amministratore delegato di Ntv, Giuseppe Sciarrone, ha annunciato che la società farà muovere i primi dieci treni a dicembre sulla tratta Napoli-Milano che si fermeranno alla stazione di Roma-Tiburtina. Poi dal febbraio 2012 è previsto che sei treni si attesteranno alla stazione Ostiense, la stessa che fu costruita negli anni '90 per i mondiali di calcio dove Luchino esplose come testimonial.
Corrado Passera, Giovanna Salza, Luca MontezemoloNessuno è in grado di dire se l'air terminal Ostiense è stato comprato o affittato da Ntv, ma di sicuro questa diventerà in prospettiva la stazione hub con lavori superiori ai 300 milioni di euro. Nella prima fase di decollo ci sarà quindi un po' di confusione per i passeggeri che dovranno scapicollarsi tra le due stazioni Tiburtina e Ostiense, ma quando in agosto 2012 i treni diventeranno 28 (secondo la previsione un po' troppo ottimistica di Sciarrone) e a regime saranno 50, il terminal di Ostiense diventerà la stazione principale. E intorno al terminal graviteranno 4/5mila viaggiatori al giorno che potranno godere del ristoro creato dalla catena Eataly e fare shopping nel centro commerciale di lusso che Luchino e Dieguito vogliono creare.
ALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLOCosì, secondo gli uscieri, stanno le cose, anche se alcuni di loro arricciano il naso sulla navetta iniziale tra le due stazioni e ritengono che ai viaggiatori interessi soprattutto di arrivare per il check-in in un luogo comodo e centrale.
3 - SULLA GRATICOLA DI SAN LORENZO È CADUTO L'EX GENERO DI LUCHINO
Sempre a proposito di Luchino di Montezemolo, che non sembra aver rinunciato finora all'idea di guadagnare 2 milioni con la causa per danni inviata a Dagospia, c'è un'altra storia che lo sfiora nell'ambito familiare.
Questa volta in ballo c'è Flavio Misciattelli, il marchese che ha sposato la figlia di Luchino ed è proprietario di un complesso nel quartiere San Lorenzo. Si tratta dell'ex-pastificio Cerere, un luogo mitico che per oltre 30 anni ha ospitato un'infinità di laboratori artigiani e gli studi di numerosi artisti. È anche grazie a questa realtà che il quartiere San Lorenzo ha abbandonato i colori della rivoluzione nella famosa via dei Volsci per diventare una sorta di Greenwich Village romano.
Flavio Misciattelli e Clementina Montezemolo Clementina Montezemolo si sposaAdesso gli abitanti, gli artisti e i laboratori dove si insegna fotografia sono sul piede di guerra perché gli affitti sono arrivati alle stelle dietro la scusa del "miglioramento dell'ambiente artistico". Sottotiro è l'ex genero di Luchino (pare che il matrimonio con Clementina sia finito), un personaggio che si muove pavoneggiando l'immagine di un nuovo mecenate, ma ha chiari intenti commerciali. A lui, che è stato anche valletto nel 2003 alle nozze di Emanuele Filiberto, viene imputato di strozzare l'arte povera e gli antichi mestieri con la creazione di un ristorante di lusso gestito insieme al barone Franchetti per il quale il Municipio ha rilasciato frettolose licenze.
RENATO BRUNETTA FUMATORE Clementina Montezemolo E Flavio Misciattelli4 - L'ORGASMO DI RENATINO: IL DECLINO DI TREMONTI CHE LO AVEVA DEFINITO "CRETINO"
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che dopo il matrimonio a Ravello, Renatino Brunetta gode come un riccio.
L'anticipazione delle nozze alla mezzanotte di sabato gli è parsa una furbata mentre per altri è stata una ritirata, ma ciò che gli provoca orgasmi a ripetizione è il declino di Giulietto Tremonti che alla vigilia delle nozze aveva definito "cretino" il figlio dell'ambulante veneto.
Nonostante il momento fortunato i due sposi hanno sentito il bisogno di spostare la cena di sabato prossimo al Palazzo delle Esposizioni dove avrebbero incontrato il gotha della Capitale. E per dimostrare che internet rimane al centro dei suoi pensieri, il napoleonico ministro e la moglie Titti si sono dotati di un indirizzo email (renatoetitti.sposi@gmail.com) in cui si riservano di comunicare quanto prima la nuova data ("con affetto Titti e Renato").