1. DRAGHI: MANOVRA SUBITO, CON PIÙ TAGLI O SERVIRANNO PIÙ TASSE...
(LaPresse) - Accelerare sulla manovra. Lo chiede alla politica il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che spiega all'assemblea annuale dell'Abi che serve "definire in tempi rapidissimi il contenuto delle misure ulteriori volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014" perché "a questo soprattutto guardano oggi i mercati".
Inoltre, il numero uno di via Nazionale non le manda a dire al Governo, e aggiunge che la manovra, così com'è, non è sufficiente dal punto di vista dei tagli.
"Se non si incide anche su altri voci di spesa - dice di fronte all'assemblea delle banche italiane - il ricorso alla delega fiscale e assistenziale per completare la manovra nel 2013-2014 non potrà però evitare un aumento delle imposte". Il governatore poi punta il dito sullo sviluppo del Pil, perché "alla correzione degli squilibri di finanza pubblica si deve accompagnare un innalzamento del potenziale di crescita della nostra economia" attraverso, precisa, "la messa in campo tempestiva di politiche strutturali incisive e credibili con comportamenti coerenti di tutti i protagonisti della vita politica e produttiva".
Draghi e TremontiDraghi tira le orecchie al Governo ma rassicura sullo stato degli istituti di credito italiani, che, è opinione del governatore, supereranno gli stress test. "Abbiamo insistito perché le banche realizzassero tempestivamente aumenti di capitale - sottolinea Draghi - non solo per la necessità di adeguarsi progressivamente ai nuovi standard internazionali, ma perché la situazione di oggi lo richiede. La risposta è stata forte e ha dato torto agli scettici".
Infatti, secondo il prossimo presidente della Bce dal primo novembre, "gli azionisti, inclusi i maggiori azionisti istituzionali, hanno saputo vedere la necessità dell'intervento. Dall'inizio dell'anno le banche italiane hanno deciso o realizzato ingenti aumenti di capitale". Draghi individua in altri fattori le cause dell'attacco speculativo contro l'Italia e le banche. "Alle tensioni degli ultimi giorni - dichiara - che hanno interessato i titoli di Stato e i corsi azionari italiani, ha contribuito l'incertezza sulle prospettive della finanza pubblica".
Il governatore approfitta dell'assise dei banchieri per lanciare anche un messaggio di fiducia al Paese. "Disponiamo di risorse fondamentali che caratterizzano da sempre gli italiani: l'iniziativa individuale, la capacità di innovare, l'energia nel lavoro - prosegue Draghi - dobbiamo avere fiducia nelle possibilità di crescita della nostra economia - aggiunge il governatore - dobbiamo trovare un intento comune, al di là degli interessi particolari e di fazione. E dobbiamo riscoprire un agire per il bene di tutti".
Giulio Tremonti e Mario Draghi2. TREMONTI: DECRETO PER PAREGGIO BILANCIO SARÀ RAFFORZATO SUI 4 ANNI...
(LaPresse) - "Il decreto per il pareggio di bilancio sarà rafforzato su tutto il quadriennio, sarà approvato entro venerdì e sarà accompagnato anche nei suoi sviluppi da chi si è preso e si prende la responsabilità per averlo presentato. Mi è stato suggerito di citare Tito Livio 'Hic manebimus optime'. E' meglio, è più ottimo, parlare a mercati chiusi". Così Giulio Tremonti, ministro dell'economia, all'assemblea dell'Abi.
3. TREMONTI: LIBERALIZZAZIONI ENTRERANNO OGGI IN MANOVRA DI BILANCIO...
(LaPresse) - "Sulle liberalizzazioni prenderemo la norma europea che dice che entro sei mesi che tutto deve essere discusso, rivisto e tutto diventa liberalizzato. La norma è una norma europea e ho l'impressione che entrerà oggi nella manovra di bilancio".
4. TREMONTI: PIÙ SOLIDO IL DESTINO DELL'EUROPA CHE QUELLO DEI MERCATI...
(LaPresse) - "Il fattore più critico sui mercati è la fiducia. Oggi si sommano due criticità, quella politica interna dell'Europa e quella esterna dei mercati. Io credo che sia più solido il destino dell'Europa che quello dei mercati finanziari come sono fatti adesso".
5. TREMONTI: LE CRISI ATTUALI ARRIVANO DAL PASSATO, ANCHE QUELLA GRECA...
(LaPresse) - "Le crisi vengono dal passato e non si ripeteranno più in futuro perché tutti in Europa cercano di ridurre il loro bilancio. Emblematico è il caso della Grecia, dove la crisi si rivela sistemica e non domestica".
6. TREMONTI: NON È STATO CAMBIATO NULLA DI CIÒ CHE DETERMINO CRISI 2008...
(LaPresse) - "In merito a tutto quello che ha causato la crisi: niente di quello che doveva essere fatto è stato fatto, non le regole". Così Giulio Tremonti, ministro dell'economia, all'assemblea dell'Abi. "Faccio un esempio. Guardate i Cds: invece di mettere soldi veri in una società, metti soldi veri per comprare uno strumento artificiale - prosegue Tremonti - ma voi pensate che esistano polizze che vi assicurano contro il rischio della fine del mondo? Pensate che creare una piattaforma vera per uno strumento artificiale sia la soluzione?".