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VITA, SCOMPARSA E RESURREZIONE DI UNA ROCKSTAR - NOTHING COMPARES TO SINEAD O' CONNOR: DOPO ANNI TORNA SUL PALCO IRRICONOSCIBILE, SCIATTA E GRASSA, CON DUE BRACCIA DA SCARICATRICE DI PORTO, MA INCONFONDIBILE NELLA VOCE - STORIA DI UNA DEPRESSA, RIBELLE, QUATTRO FIGLI AVUTI DA QUATTRO UOMINI DIVERSI, VIOLENTEMENTE OSSESSIONATA DALL’IDEA DEL SUICIDIO, CROCIATA PER CONTO DI DIO E CONTRO TUTTE LE RELIGIONI…

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Andrea Malaguti per "la Stampa"

SINEAD O'CONNOR OGGI

Manchester, Pavilion Theatre. In platea ci sono 350 persone. Gente di mezza età, con la giacca e la camicia sbottonata, quelli con un po' di soldi che hanno preso la vita adulta sul serio ma senza esagerare. Middle class in una delle città più povere d'Inghilterra. Sul palco una signora di 44 anni che negli ultimi venti non si deve essere voluta troppo bene. Ha un vestito blu, senza maniche. I capelli sono lunghi, appiccicati alla fronte e alle orecchie, è scalza, evidentemente sovrappeso.

SINEAD O'CONNOR DA GIOVANE

Le braccia sono grosse, come le potrebbe avere chi è abituato a lavorare al porto o a scaricare manzi in celle frigorifere. Sono piene di tatuaggi e di scritte. Gli occhi hanno un magnetismo inquietante, che sta a metà strada tra il delirio e la magia. La pancia è gonfia. Tutto sommato non promette bene. Invece quando le luci si abbassano l'aria si riempie della sua voce, come nei film quando il regista ha bisogno di ristabilire un senso di pace. E' un viaggio. Lei è favolosa.

Una catapulta che arriva agli inizi degli anni Novanta. «Nothing compares 2 U», una ballata scritta da Prince perché si incastrasse nello stomaco. C'è solo una persona che la può cantare così, con la larghezza di un'orchestra e lo spessore graffiante della malinconia, e quella persona si chiama Sinead O'Connor, irlandese di Dublino.

Border line, depressa, ribelle, eccessiva, single, madre di quattro figli avuti da quattro uomini diversi, violentemente attratta dall'idea del suicidio, crociata per conto di Dio e contro tutte le religioni, violentemente trasformata nel corpo, miracolosamente intatta nella voce. Un miscuglio di arte e follia. Stasera è ispirata. Fa il vecchio repertorio. E i 350 in platea godono come dei ricci. Fachtna O'Ceallaigh, che è stato prima il suo manager, poi il suo amante, e adesso è nuovamente al suo fianco, dice che «Sinead, dopo molte battaglie e dieci anni di crollo nervoso, finalmente è tornata». Niente è paragonabile a te.

Guardando le foto di oggi e quelle di vent'anni fa si fatica a pensare che sia la stessa persona. Allora, con dieci milioni di dischi venduti, aveva i capelli rasati a zero. Una marine. «Mi troverei orrenda con i capelli». Era sottile, efebica, bianca, gli occhi inondati di luce. Faceva effetto. Era bella. Molto. Litigava con tutti. Si sentiva la Giovanna d'Arco del rock. Soprattutto dopo «Nothing Compares».

oconnor sinead 001

E' stato quello il momento di rottura. Lì si è sfasciato il suo complicato equilibrio. Da cantante di seconda fila a stella di prima grandezza. I soldi, la popolarità, le interviste. E' stata una botta. Si è sentita obbligata a tirare fuori il dolore che aveva dentro da sempre, si illudeva che il pianeta fosse pronto ad ascoltarla. Ma il pianeta in genere se ne frega di chiunque.

SINEAD O'CONNOR

«Da piccola sono stata abusata da mia madre». Lo andava ripetendo in ogni show televisivo. Una volta strappò in diretta una foto di Giovanni Paolo II. Era negli Stati Uniti. Fu uno scandalo. Ce l'aveva con la chiesa. Accusava i preti di coprire i pedofili. La settimana dopo si rifiutò di cantare l'inno americano, facendo arrabbiare Frank Sinatra. «La prenderei a calci in culo».

Stava rotolando. Sembrava invasata, scomposta, emotivamente instabile. In effetti lo era. Le diagnosticarono un disturbo bipolare dell'umore. Cambiava gli uomini come calzini.

Il suo primo matrimonio, con il musicista John Reynolds, finì in fretta, quando il loro figlio Jake era ancora in fasce. Fu a quel punto che sposò il giornalista Nick Sommerland, prima di avere una relazione con l'opinionista John Waters e una storia con l'intellettuale Dermott Hayes. Poi toccò a un altro musicista, Donald Lunny. L'ultimo figlio, Yoshua, invece l'ha avuto dall'imprenditore Frank Bonadio. Un legame tempestoso. Lui era sposato e lei mandava lettere di fuoco alla rivale. «Non hai idea della fogna in cui ti sei infilata».

Sinead O Connor strappa la foto del papa in tv

Prendeva antidolorifici, si voleva uccidere. Nel 2000, quando non cantava quasi più, dichiarò di essere lesbica. Ritrattò e si legò con Steve Cooney. Mandò un messaggio agli amici. «Indovinate un po' chi si sposa?». Troppo facile. Quattro mesi e arrivò il divorzio. Intanto Sinead era ingrassata. «La gente mi fermava per strada per farmelo notare. Li odiavo. Mio figlio Shane mi chiamava facocero panciuto, ma adesso mi sembra tutto alle spalle». Mi sembra. Fachtna O'Ceallaigh l'ha rimessa nel giro buono.

Per lei è pronto un nuovo disco. Le vite maledette funzionano sempre. «Se la lanciamo come si deve, sfondiamo». Non si può sprecare la musica celestiale che le balla in testa prima di passare alle corde vocali. Sperando che Sinead non crolli. Giurando che adesso niente potrà più farle del male.

 


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