Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"
MANUELA BRAVI PORTAVOCE DEL MINISTRO TREMONTI«Bugie, tutte bugie. Come si fa a rincorrere le bugie di un furfante in carcere che si inventa le cose? Come si può distruggere una persona in modo così volgare e pesante? Ma io sono serena. Tutte queste bugie saranno smentite, una dopo l'altra...» . Manuela Bravi, 42 anni, risponde al cellulare che è l'ora di pranzo e a Roma, dove vive, il termometro segna 37 gradi. Non ha alcuna voglia di parlare dell'inchiesta napoletana né tantomeno del nuovo filone romano, che vedono al centro il suo compagno di vita.
Lui è l'onorevole Marco Milanese, l'ex consigliere del ministro Tremonti per il quale i pm di Napoli hanno emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse di corruzione, rivelazione del segreto di ufficio e associazione per delinquere. Lei è la portavoce del plenipotenziario dell'Economia, o meglio, per usare la definizione ufficiale, il «consigliere per l'informazione politica» del ministro.
Non ha voglia di parlare, Manuela Bravi. E si capisce. Ha risposto da testimone alle domande dei magistrati che indagano sulla cosiddetta P4 però non è coinvolta, non è indagata. E poi il ministro Tremonti avrebbe consigliato al suo staff «di non parlare con la stampa» .
MARCO MILANESEMa la rabbia che ha dentro è tanta. Ce l'ha con l'imprenditore Paolo Viscione, la gola profonda che accusa Milanese e ce l'ha, forse di più ancora, con l'intero sistema dell'informazione: «Io sono gelosissima della mia privacy. Chi scrive bugie sarà querelato, sciacalli e venditori ambulanti pagheranno coi propri soldini...» .
Soldi e potere è la miscela esplosiva al centro delle indagini della Procura di Napoli. E finanziamento illecito ai partiti è l'ipotesi di reato formulata dal gip di Roma nei confronti di Milanese. Da dove arrivano, tutti questi soldi? È vero che lo yacht di quindici metri acquistato da Milanese in leasing (20 mila euro mensili) fu poi venduto in cambio di nomine e appalti?
Dalle perizie sui conti bancari dell'onorevole risultano movimentazioni vorticose. In 57 mesi Milanese avrebbe speso solo con la carta di credito 448.637 euro, una media di ottomila al mese con una punta di 23.000 in appena trenta giorni.
«Perché devo spiegare come l'onorevole Milanese spende i suoi soldi? Sono cavoli suoi, non miei. Io non rispondo dei soldi degli altri - allontana i sospetti la portavoce di Tremonti -. E poi, a chi interessa dove vado in vacanza o se sono amica di Sabrina Ferilli? Perché devo raccontare le mie frequentazioni? Io tengo alla mia famiglia, alle mie amicizie e chiedo che la mia vita privata venga rispettata. Io non contesto che ci si occupi delle notizie che arrivano dai tribunali, ma bisogna farlo con professionalità» .
Nelle inchieste si parla di gioielli costosi, barche da nababbi e ora anche ville in Costa Azzurra. I magistrati dicono che il suo compagno ami il lusso, che il garage di Milanese sia pieno di Bentley, Bmw, Ferrari, Porsche...
«Sono veramente arrabbiata per tutte le falsità che sono state scritte. Fra pochissimo avrete tutte le risposte, anche sciacalli e venditori ambulanti saranno accontentati - si sfoga la Bravi -. Milanese è una persona che, prima di entrare in Parlamento, guadagnava 700 mila, anche 800 mila euro l'anno. E che, non si può comprare un gioiello prezioso o permettersi una casa?» .
BISIGNANIA proposito di case...
«Noi viviamo in una casa modesta e tranquilla, non mi vergogno a dirlo. Non è un attico ai Parioli o all'Aventino ».
Non è vero che navigate nell'oro?
«Guardi, io un Bot da diecimila euro me lo posso comprare, ma sono una che non si muove, che vive dietro una scrivania e fa una vita normalissima. Io non posso parlare a nome di Milanese non sono il suo avvocato. I suoi legali stanno studiando le carte e sono certa che tutto sarà smontato» .
Cosa sa delle nomine pilotate in Finmeccanica?
«Assolutamente nulla» .
E della casa a due passi dal Parlamento, nella quale alloggiava fino a due giorni fa Tremonti e per la quale il suo compagno paga 8500 euro al mese?
«Io lavoro per il ministro ma non mi sono mai impicciata di queste cose, né mi sono mai state riferite. Io non lo so come stanno le cose, lo spiegherà Milanese. Ma sono arrabbiata, c'è un accanimento che neppure con la banda della Magliana o con Bisignani, uno che le nomine le pilotava davvero» .