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COME SI DICE IN FRANCESE, "MACCHINA DEL FANGO"? - "L’ho sentito a una cena, guarda che lo sanno tutti" CHE la candidata socialista all'eliseo, Martine Aubry, è un’assidua frequentatrice della bottiglia e cliniche di disintossicazione. no, è malata di tumore al cervello. macché, è lesbica. di sicuro è sposata a un avvocato islamista - Sicura di non avere niente da nascondere, aubry affronta il mostro della maldicenza per le corna...

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Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

MARTINE AUBRY

«L'ho sentito a una cena, guarda che lo sanno tutti» : a Parigi è la frase dell'anno. Applicata, con diversi gradi di aderenza al vero (da zero a 10), all'ossessione per il sess o di Dominique Strauss-Kahn, alle varie ministre date per amanti del presidente della Repubblica, al misterioso padre del figlio di Rachida Dati, alla pedofilia di un ministro sorpreso in Marocco, all'alcolismo dell'ex numero due del governo Jean-Louis Borloo e adesso alla candidata alla primarie socialiste Martine Aubry, che secondo il tam tam mondano virtuale sarebbe un'assidua frequentatrice della bottiglia e delle cliniche di disintossicazione, oppure malata di tumore al cervello, o lesbica, o sposata a un avvocato islamista, o tutte queste cose insieme.

La novità è che la 60enne leader socialista ha deciso di ribellarsi contro chi propaga le falsità, prima nei salotti e poi su Internet. «Sono abituata alla viltà delle campagne politiche, ma voglio innanzitutto restituire l'onore a mio marito» , dice la Aubry. Che ha telefonato personalmente agli avversari politici sospettati di mettere in giro le maldicenze, e fatto chiamare dagli avvocati- minacciando querele - i siti che le rilanciano online.

MARTINE AUBRY

«La prossima volta telefonami, prima di dire in giro stupidaggini» , ha intimato la Aubry all'ex ministro della Cultura Jacques Toubon, che a una cena avrebbe parlato di una sua inesistente grave malattia. Poi, secondo il Journal du Dimanche, la candidata socialista avrebbe chiamato il direttore di gabinetto di Nicolas Sarkozy, Christian Frémont, un ex uomo di sinistra, che sulle prime, sorpreso e imbarazzato, non avrebbe riconosciuto la sua voce. Lei gli ha seccamente ricordato chi fosse, chiedendogli di farla finita con i pettegolezzi.

LA AUBRY CON IL MARITO JEAN-LOUIS BROCHEN

«Le mie idee possono anche non essere condivise e accetto di essere attaccata su quelle, ma quanto al resto non ho niente su cui essere giudicata- spiega -. So bene chi ha cominciato questa operazione, ho raccolto delle testimonianze e sono pronta a fare intervenire i magistrati» .

La Aubry chiama in causa il partito Ump e gli ambienti dell'Eliseo, che nelle ultime settimane avrebbero fatto da cassa di risonanza in particolare alle accuse dell'estrema destra nei confronti di suo marito Jean-Louis Brochen.

Strauss Kahn IN TRIBUNALE

Avvocato 67enne impegnato nelle associazioni umanitarie, nel 1993 Brochen difese alcune ragazze musulmane e uno studente ebreo espulsi da scuola perché pretendevano di andare in classe con il velo e la kippah. «Sono personalmente contrario ai simboli religiosi a scuola, ma quei ragazzi meritano comunque di studiare e in ogni caso di essere difesi» , spiegò in seguito. Non importa, per il Fronte nazionale - e non solo - Brochen sarebbe la quinta colonna nella società francese dell'integralismo islamico.

SARLOZY E STRAUSS KAHN

Sospetti rilanciati proprio quando lo schivo avvocato stava uscendo dall'ombra per sostenere il tentativo presidenziale della moglie con dichiarazioni soft come «gli unici motivi di tensione tra me e Martine sono quando dico che il mio tiramisù è meglio del suo» . La rivolta contro gli attacchi personali ha comunque trovato un partito Ump per niente dispiaciuto e molto combattivo.

sarkozy

«Se la Aubry ritiene di essere vittima di diffamazione, che porti la questione in tribunale- dice il ministro del Lavoro, Xavier Bertrand -. È sbagliato farne una questione politica, quando invece è solo giuridica. Vorrei poi ricordare l'indecenza della Aubry quando p a r a g o n ò Sarkozy al truffatore Madoff, o la vergogna dei tanti socialisti che accusano l'Eliseo di essere all'origine di un complotto contro DSK».

E si torna all'affare del Sofitel, che non finisce di tormentare la vita politica francese. Anche il contrattacco della Aubry sembra il prodotto di quel trauma. Dopo l'arresto del 14 marzo a New York, politici e media sono stati travolti dall'accusa di omertà nei confronti dell'annoso problema di DSK con le donne. La figlia di Jacques Delors sembra allora avere deciso di giocare d'anticipo. Sicura di non avere niente da nascondere, vuole affrontare subito il mostro della maldicenza.

 


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