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TREMONTi o tramonto? - IL BANANA attovaglia GIULIETTO: “PER DEFINIRE L’AGENDA” (DI addio?) - una fava da vendola: "TREMONTI SI DIMETTA" - BERSANI: “SI DIMETTA TUTTO IL GOVERNO” - GIOVANARDI: “MILANESE VA ARRESTATO” - LANZILLOTTA: TREMONTI CHIARISCA IN PARLAMENTO - DOPO LE MAZZATE, CARITÀ PELOSA DI GALAN CON TREMONTI - RUTELLI BATTUTONA: “È UNA QUESTIONE POLITICA GRANDE COME UNA CASA” - E "CRETINETTI" BRUNETTA SFANCULA GIULIETTO: “DA STUPIDI È IGNORARE LA GENTE”…

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1. BERLUSCONI: 'HO INVITATO OGGI A PRANZO TREMONTI PER DEFINIRE L'AGENDA'...
Radiocor
- 'Ho invitato oggi a Palazzo Chigi il ministro Tremonti per una colazione di lavoro in cui definiremo l'agenda degli impegni che insieme affronteremo nei prossimi giorni'. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

tremonti milanese big

2. CASO MILANESE: AVVOCATO LAROSA, NO COMMENT...
(Adnkronos)
- Un secco "no comment", all'indomani della richiesta di custodia cautelare a carico del deputato del Pdl, Marco Milanese, arriva dal suo legale, Bruno Larosa. L'avvocato spiega all'ADNKRONOS di non aver sentito Milanese, che "e' ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico".

L'ordinanza di custodia cautelare a carico di Milanese e' stata emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta del pm Vincenzo Piscitelli e trasmessa alla Camera dei Deputati. Il deputato del Pdl e' indagato per associazione per delinquere, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio.

milanese

3. CASO MILANESE: RELATORE GIUNTA POTREBBE ESSERE LEGHISTA...
(AGI)
- Potrebbe essere leghista il relatore del caso Milanese nella giunta per le Autorizzazioni della Camera. La decisione ancora non e' stata presa, "ma secondo un percorso di correttezza fin qui sempre osservato" all'interno della maggioranza questa volta "toccherebbe alla Lega", ha spiegato Maurizio Paniz, capogruppo del Pdl in Giunta. L'ultimo caso di peso arrivato sul tavolo dei commissari e' quello del deputato del Pdl Alfonso Papa, coinvolto nell'inchiesta P4, e il compito di relatore e' stato affidato a Francesco Paolo Sisto del Pdl.

4. GIOVANARDI, SE CONFERMATO QUANTO LETTO, SI' ARRESTO C'E' LIMITE A TUTTO...
(ANSA)
- 'Devo dire che se le cose che ho letto oggi fossero confermate, non avrei dubbi a votare per l'arresto perche' c'e' un limite a tutto'. Cosi', oggi a Napoli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, in merito alla richiesta di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Napoli nei confronti del deputato del Pdl, Marco Milanese.

MARCO MILANESE

'Credo - ha aggiunto il sottosegretario - che l'onorevole Milanese farebbe un grande servizio al Paese, al Parlamento e alla Guardia di Finanza se rassegnasse le sue dimissioni da deputato'. Il sottosegretario ha inoltre ricordato come nella scorsa legislatura sia stato presidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio chiamata ora a decidere in merito al caso dell'onorevole Milanese.

'Ci sono state, in passato - ha proseguito Giovanardi - richieste di arresto di colleghi che non ho affatto condiviso, perche' si trattava di accuse fumose e difficili da dimostrare, ma se le cose lette corrispondessero a verita' ribadisco che non avrei dubbi a votare per l'arresto'.

Secondo il sottosegretario in questa vicenda 'la prima parte offesa sono i militanti del centrodestra e i parlamentari onesti che lavorano per il Paese la cui immagine rischia di essere rovinata da questi comportamenti'.

Pier Luigi Bersani

5. CASO MILANESE: GIUNTA, PRIMA DECISIONE SU PAPA, IN CODA VERDINI...
(AGI)
- Le carte sul caso Milanese sono arrivate ieri alla giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio su richiesta della magistratura che chiede la custodia cautelare in carcere per il deputato Pdl. Ma non e' detto che l'organismo presieduto da Pierluigi Castagnetti possa licenziare il parere su questa vicenda nei 30 giorni previsti dal regolamento e, dunque per il 7 agosto.

Sul tavolo della giunta c'e' innanzitutto il caso di Alfonso Papa che dovra' essere licenziato, come ha spiegato lo stesso presidente della Giunta, entro e non oltre il 15 luglio. C'e' poi l'inchiesta G8 con la richiesta di utilizzare le intercettazioni del coordinatore del Pdl Denis Verdini, sul cui caso fonti parlamentari fanno notare che l'urgenza di esaminare la pratica, regolamento alla mano, e' meno forte.

Per Milanese non e' detto quindi che non si possa far ricorso all'istituto della proroga, anch'esso previsto dal regolamento della Camera. Proroga che scatta automaticamente se c'e' l'accordo di tutti i componenti o, in caso contrario, che deve essere votata dalla maggioranza dei deputati della stessa giunta. Se questo rinvio non sarebbe stato giustificabile per il caso Papa, le cui carte sono approdate a Montecitorio il 15 giugno, quindi a quasi 2 mesi dalla pausa estiva, piu' comprensibile sarebbe un posticipo del parere sulla vicenda Milanese che licenziata per il 7 agosto, potrebbe trovarsi di fronti ad una aula della Camera chiusa per ferie.

NICKI VENDOLA

6. LANZILLOTTA, TREMONTI CHIARISCA IN PARLAMENTO...
(Adnkronos)
- "Certo, farsi pagare l'affitto o farsi regalare orologi pagati con denaro di dubbia origine , se accertato, non sarebbe eticamente compatibile per un ministro della Repubblica". Lo osserva Linda Lanzillotta, portavoce di Api, a proposito della vicenda Milanese.

"Quello che pero' mi pare assai piu' grave e che deve essere immediatamente chiarito -aggiunge- e' l'ignobile mercimonio con cui si sarebbero decise le nomine ai vertici di importantissime societa' pubbliche. Questo aspetto investe direttamente la responsabilita' istituzionale del Ministro dell'Economia e getta un'ombra lunga sulle logiche, sugli interessi e sugli intrecci che possono condizionare la gestione delle societa' partecipate dal Tesoro, societa' che operano in settori delicatissimi dell'economia".

"Su questo aspetto occorre che subito il Parlamento chiarisca con quali criteri, in virtu' di quali rapporti , attraverso quali meccanismi di selezione sono state effettuate le designazioni nelle societa' dello Stato", conclude.

7. BERSANI, TREMONTI? DEVE DIMETTERSI TUTTO IL GOVERNO...
(ANSA) -
"Per me deve dimettersi tutto il governo, non è una questione di aggiustare la situazione con un ministro, non si può continuare con questo telefilm": così il leader del Pd Pier Luigi Bersani, rispondendo a una domanda sul ministro Giulio Tremonti nel corso di una conferenza stampa Torino. "Le cose che emergono su Tremonti - ha detto Bersani - sono un ulteriore elemento di preoccupazione in un quadro già difficile.

FRANCESCO RUTELLI

Se in una situazione del genere nell'opinione pubblica subentra lo scoramento e il disorientamento per quanto sta emergendo, noi ci troviamo in una situazione ancora più difficile". "A questo punto - ha rimarcato Bersani - chiediamo che se ne vada il governo e il governo ha dentro Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Calderoli e tutta una serie di ministri. Chiediamo - ha ribadito - che se ne vada l'intero governo, chi prenda l'iniziativa non ha importanza".

8. FAVA (SEL), TREMONTI SI DIMETTA...
(Adnkronos)
- "Il fatto che il ministro dell'economia del governo italiano si faceva pagare l'affitto di casa (affitto peraltro di quasi diecimila euro al mese) da un altro deputato , peraltro indagato per gravi reati, dovrebbe spingere alla prima misura concreta ed utile al risanamento morale ed economico del Paese dalla crisi: ci dovrebbero essere da subito le dimissioni del ministro stesso". Lo afferma a nome di Sinistra Ecologia Liberta', Claudio Fava, della segreteria nazionale.

9. DONADI, TREMONTI RIFERISCA IN PARLAMENTO...
(AGI)
- "Tremonti riferisca in parlamento sui suoi rapporti con Milanese, su quanto avviene nella Guardia di Finanza, e soprattutto spieghi perche' usufruiva di un immobile affittato dal parlamentare per cui e' stato chiesto l'arresto. Tremonti ha il dovere di fare immediatamente chiarezza sui suoi rapporti e sulla rete di conoscenze che lo legava a Milanese". Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

lapresse massimo donadi

"Con la sua manovra - aggiunge Donadi - Tremonti si appresta a mettere in mutande gli italiani, ad infilargli pesantemente le mani in tasca. Dall'inchiesta sappiamo che viveva nella casa affittata da Milanese per piu' di 8000 euro al mese, una cifra pari a diversi mesi di stipendio per la maggior parte degli italiani. Chi chiede sacrifici agli altri deve essere come la moglie di Cesare, al di sopra di ogni sospetto. Tremonti, invece, e' al di sotto di ogni sospetto.

Anche perche' non ha fatto chiarezza su nulla, se non sul fatto che da ministro dell'Economia di un paese in piena crisi economica lavora solo tre giorni alla settimana, quelli che passava a Roma a casa di Milanese". "Alla gia' lunga lista di inchieste, scandali, cricche, episodi di corruzione, malaffare - aggiunge Donadi-, si aggiunge anche questo fatto. E' sempre piu' evidente che il governo non e' in grado di andare avanti e per questo e' meglio che si facciano da parte".

10. P4: GALAN, SONO VICINO A TREMONTI...
(Adnkronos)
- "In questo momento, e non e' facile per me, provo un moto di affetto per Tremonti e voglio dirgli che gli sono vicino". Cosi' il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, a margine di una visita nel capoluogo piemontese che lo ha portato da Palazzo Reale a Palazzo Carignano fino a Museo Egizio, commenta gli sviluppi dell'inchiesta P4.

Interpellato, poi, sulla tenuta del governo, Galan aggiunge: "un conto e' la solidarieta' umana, io non voterei mai l'arresto di nessuno ne' di maggioranza ne' di opposizione, questo per dire il rapporto personale che si ha anche a coloro a cui si e' legati in modo particolare, altro conto e' la questione politica".

antonio di pietro idv

"Non so cosa succedera', certo mi dispiace dover vivere in prima persona un periodo cosi' negativo a Roma. Avevo vissuto quindici anni di assoluta tranquillita' alla presidenza della Regione Veneto e mi dispiace essere capitato a fare la cosa piu' bella che potesse capitarmi nella vita, il ministro dei Beni culturali, in un paese come l'Italia, in un momento cosi' negativo", ha concluso Galan.

11. CICCHITTO, EVIDENTE DISEGNO DI DESTABILIZZAZIONE...
(Adnkronos)
- "A questo punto sono forti gli elementi che rendono evidente che c'e' un disegno di destabilizzazione degli equilibri politici usciti dalle elezioni del 2008". Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto. "Prima -spiega- si e'puntato su un attacco anche personale a Berlusconi, quindi sul ribaltone che sarebbe dovuto avvenire il 14 dicembre. Fallita questa operazione, adesso si sta ricorrendo ad altri mezzi anche mettendo nel mirino altri bersagli".

"A questo punto -sottolinea Cicchitto- e'indispensabile consolidare il governo e la maggioranza, far approvare in Parlamento la manovra economica con emendamenti nei limiti del possibile, della ragionevolezza, della tenuta dei saldi e della coesione sociale".

"L'altro impegno deve essere quello di rinnovare il Pdl sotto la guida di Angelino Alfano, accentuando la sua collocazione al centro e nel quadro del Ppe, consolidare l'alleanza politica del Pdl con la Lega. D'altra parte, la sinistra e'unita solo nel forsennato attacco a Berlusconi ma e' divisa su tutto,anche sulla legge elettorale. Ci auguriamo che Pier Ferdinando Casini e l'Udc riflettano attentamente su tutto quello che sta accadendo. A Tremonti -conclude Cicchitto- va la nostra piena solidarieta'".

CARLO GIOVANARDI

12. RUTELLI, TREMONTI? QUESTIONE POLITICA GRANDE COME UNA CASA...
(Adnkronos)
- "Perche' la casa romana dove e' vissuto in questi anni il super-Ministro Tremonti e' un caso politico? Perche' il politico piu' potente d'Italia, dopo Berlusconi, non puo' non sapere che la casa dove vive se la deve pagare. O, nel caso qualcuno gliela paghi, egli deve essere certo che la fonte del pagamento sia trasparente". Lo scrive Francesco Rutelli su Facebook a proposito della vicenda che vede coinvolto Giulio Tremonti.

"Vedremo come si concluderanno le inchieste sul deputato (ex-finanziere) Milanese, suo potentissimo braccio destro. Ma il caso politico c'e', eccome. Grande come una casa", sottolinea il leader di Api secondo cui "il politico, le persone al governo hanno il dovere dell'onesta' personale. Anche se non sempre gli elettori dimostrano di premiare gli onesti rispetto ai disonesti che elargiscono favori illeciti. Della correttezza personale fa parte il poter dimostrare le fonti del proprio tenore di vita. Un politico deve essere 'tracciabile': la casa dove vive, la barca (se c'e'), l'automobile".

"So che oggi, in un momento di crisi economica grave, la classe politica deve essere la prima a ridimensionare i propri costi: da molto tempo stiamo facendo questa battaglia in Parlamento, e di nuovo, la prossima settimana, presenteremo i nostri emendamenti per tagliare subito del 30% il finanziamento ai partiti; e ci battiamo per ridurre il perimetro della spesa pubblica (anche riducendo di due terzi le Province, con risparmio di alcuni miliardi).Chi scrive questa nota ha avuto importanti responsabilita' e ha assicurato onesta' personale nell'intero corso della propria vita politica".

TREMONTI CONTRO BRUNETTA

13. BRUNETTA A TREMONTI, DA STUPIDI IGNORARE LA GENTE...
(Adnkronos)
- Tremonti "pensa solo ai mercati" e non alla sostenibilita' dei tagli previsti dalla manovra. Lo dice, in una intervista a La Repubblica, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che al 'cretino' affibbiatogli dal ministro dell'Economia risponde con la "stupidita'" di ignorare la gente.

"Ci sono norme giuste -spiega Brunetta- ma ci sono dettagli che non hanno senso: e' una manovra perfetta sui tempi e sui saldi ma e' stupida nei modi. E a me pare che Tremonti cerchi proprio la stupidita'". E alla battuta del collega, sottolinea Brunetta, dice di non aver reagito perche' "tanto qualifica perfettamente chi l'ha fatta".

TREMONTI BRUNETTA

"Io -sottolinea il ministro- sono uno serio, trasparente ed efficiente e nella conferenza stampa di mercoledi' ho solo spiegato la sostenibilita' sociale della manovra per il pubblico impiego. Perche' nella sua stesura ho difeso il potere d'acquisto dei salari pubblici". Quella di Tremonti, insiste, e' stata "una reazione scomposta e volgare, paradossale, visto che stavo difendendo la sua di manovra. E continuo a difenderla con convinzione perche' sono convinto che non stiamo facendo macelleria sociale".

14. ROTONDI, IN POLITICA 'CRETINO' E' QUASI UNA GENTILEZZA...
(Adnkronos)
- "In politica, 'cretino' e' quasi una gentilezza. Lo diceva gia' Franco Evangelisti, quando sento 'ladro' o 'cornuto' non mi preoccupo. E' normale". Lo afferma, in una intervista a 'Il Fatto quotidiano', il ministro per l'attuazione del Programma Gianfranco Rotondi, che torna al passato per spiegare lo scambio di 'complimenti' tra il ministro dell'Economia e quello della Pubblica amministrazione: "i due professori litigano sempre. Basta pensare a Rino Formica e Beniamino Andreatta. Le chiamavano le liti fra comari...".

 


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