Dagoreport da "The Guardian"
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Scandalo o meno, l'operazione British Sky Broadcasting (BSkyB) deve poter andare avanti. A salvare gli affari di Rupert Murdoch, per ora, ci ha pensato David Cameron, che più o meno con queste parole, pronunciate alla Camera dei Comuni, ha bloccato sul nascere le proteste contro l'acquisto della totalità del network televisivo inglese da parte del tycoon.
Il Primo ministro è intervenuto sul caso "News of the World" (NotW), il tabloid facente parte di "News International", gruppo mediatico a sua volta appartenente al conglomerato News Corp. in mano al magnate australiano. A proposito del quotidiano inglese, protagonista di uno scandalo di intercettazioni illegali e senza scrupoli effettuate per procacciarsi scoop esclusivi, Cameron si è unito alla richiesta proveniente da parte dell'opposizione di aprire una commissione parlamentare d'inchiesta sull'intera faccenda.
cameron bigMa sul fatto che la vicenda giudiziaria debba far ripensare la vendita di BSkyB a Murdoch, il leader conservatore non è d'accordo. Il capo dell'opposizione Ed Miliband aveva proposto di sottoporre l'operazione al vaglio della Competition Commission inglese. Un atto che "sarebbe illegale", ha detto Cameron, sottolineando come l'accordo con il tycoon sia stato raggiunto seguendo un rigoroso processo che ha richiesto l'autorizzazione a procedere del ministro della Cultura inglese Jeremy Hunt.
The Guardian Logo"Quanto a BSkyB - ha detto il Primo ministro - sono stati seguiti perfettamente alla lettera tutti i passaggi previsti dalla legge. Il governo ha fatto ciò che doveva fare". Una posizione aspramente criticata da Miliband, che ha accusato Cameron di non essere in sintonia con l'opinione pubblica. La gente reagirebbe con "incredulità" se gli affari andassero avanti, ha detto. L'operazione ha sollevato molte polemiche fin dall'inizio delle trattative, poiché BskyB è la vera e unica concorrente della Bbc e, aggiungendosi ai vari quotidiani britannici in mano a Murdoch (tra cui "The Times"), darà al tycoon un potere enorme nel mondo dell'informazione inglese.
Logo News of the world ed milibandIl capo del governo, che si è rifiutato anche di unirsi a chi chiede a gran voce le dimissioni di Rebekah Brooks, editor del "News of the World" nel periodo a cui risalgono i fatti al centro dello scandalo (e oggi chief executive di "News International"), è stato attaccato da Miliband anche per i suoi legami con Andy Coulson. Coulson è stato a sua volta editor del "NotW" dal 2003 al 2007, anno in cui si è dimesso sulla scia delle prime rivelazioni sulle intercettazioni illegali. Dopo le dimissioni è diventato lo spin doctor di Cameron, lavorando al suo fianco fino al 21 gennaio scorso. Sceglierlo è stato "un catastrofico errore di giudizio", ha detto Miliband. "Me ne prendo la totale responsabilità", è stata la risposta del Primo ministro.