1- GIALLO SUL PROVVEDIMENTO: QUAL È LA BOZZA APPROVATA?...
Anna Masera per "Lastampa.it"
Dopo la protesta contro la censura che è culminata nella Notte della Rete ieri sera, oggi secondo indiscrezioni che circolano sul Web l'Agcom ha deliberato sul diritto d'autore online rivedendo solo alcuni punti del provvedimento che rischia di imbavagliare Internet.
All'inizio c'era speranza che Corrado Calabrò ci ripensasse e che il provvedimento decadesse, almeno così come era stato formulato. «Nessun testo che ipotizzi la chiusura dei siti da parte dell'Agcom in sostituzione del giudice o la limitazione dei diritti costituzionalmente tutelati, come la libertà di espressione, avrà il mio consenso» ha dichiarato questa mattina Michele Lauria, commissario dell'Agcom, interpellato dall'Agi prima che avesse inizio la riunione dedicata all'esame del regolamento sul diritto d'autore, regolamento che poi deve essere sottoposto a constatazione pubblica per 2 mesi.
FULVIO SARZANAPoco dopo nel feed #notterete su Twitter Layla Pavone ha scritto: "Sembra ci siano buone prospettive sul decadimento del provvedimento. Sembra che Calabro' non voti". Poi il sito Geekissimo ha postato in anteprima l'annuncio "Decisione rimandata": il presidente Agcom pare abbia annunciato che oggi ci sarà solo l'approvazione di uno "schema di regolamento" e che successivamente ci sarà una discussione pubblica sulla norma al fine di ottenere una "soluzione giusta ed equilibrata".
GIANLUIGI MAGRIFulvio Sarzana invece poco dopo ha parlato con un commissario dell'Authority e fuga ogni speranza, snocciolando nel suo blog i termini del provvedimento:
"L'Agcom approva oggi 6 luglio lo schema di regolamento sul diritto d'autore con i voti di tutti i Commissari tranne quelli del Commissario Nicola D'Angelo e l'astensione del Commissario Michele Lauria. Il Commissario Gianluigi Magri, contrariamente a quanto era circolato nei giorni scorsi, riprende il ruolo di relatore e firmerà il provvedimento. All'interno del Provvedimento tutti i meccanismi di rimozione selettiva già annunciati e l'inibizione in casi di siti esteri all'accesso dei cittadini italiani che verranno segnalati ai provider italiani.
Non si tratterebbe di un ordine impartito ai sensi del codice delle comunicazioni elettroniche per i provider, ma di un "warning". Dopo alcuni warning l'Autorità si rivolgerà alla Magistratura. Il testo viene ora messo in consultazione per un periodo di 60 giorni. Il periodo di contraddittorio è esteso a 15 giorni. L'Autorità inoltre invierà una segnalazione al Governo relativa a possibili estensioni di poteri al fine di poter esercitare direttamente poteri inibitori".
Si attende ovviamente un comunicato ufficiale, vi terremo aggiornati.
AGCOM
2- LA NOTTE DELLA RETE...
Gianluca Nicoletti per "la Stampa"
La «Notte della Rete» probabilmente non sarà stata certo il colpo decisivo perché l'Agcom facesse retromarcia sulla sua controversa delibera sul diritto d'autore, sicuramente è stato un test interessante per osservare sul campo un particolare momento di passaggio tra il pensiero digitale e la visione analogica del transito delle idee. L'evento si è svolto ieri a Roma dalle 18 alle 21 circa in una saletta della Domus Talenti in via delle quattro fontane.
Dario FoL'incontro organizzato da Agorà Digitale era stato sostenuto dalla Rete in forma molto robusta e si profilava come una massiccia e decisa risposta a un provvedimento dell' Autorità per le Comunicazioni che, con un salto avanti anche ardito, si era attribuita il compito di chiedere al gestore di un sito web di rimuovere quelle pagine che contenessero materiali sui quali fosse riscontrabile una violazione di copyright.
Gianluca NicolettiQuesto per molti è stato visto come un disegno più ampio di tentativo di controllo della Rete. La Rete si è sicuramente accorta dell'accadimento ed è probabile che il punto di vista più convincente fosse quello di chi lo ha seguito via streaming (il sito de «Il Fatto» forniva il contenuto che è stato rilinkato da molti altri). Chi invece si sia voluto avvicinare al luogo fisico da cui tutto partiva avrebbe assistito per consistenza numerica a poco più di una grossa riunione di condominio. La saletta dell'hotel in realtà non poteva contenere oltre un centinaio di persone, e quelle infatti erano... Questo non toglie nulla al valore dell'evento, ma merita una riflessione su come si debba intendere un'azione politica ai tempi del web 2.0.
Santoro e Giulia InnocenziSi inizia con l'imbavagliamento di una quindicina di persone a favore di telecamera, i bavagli erano forniti all'ingresso, è forse una liturgia che poco ha a che fare con gli accaniti del file sharing che forse nemmeno si sono preoccupati troppo. Anche la corsa da parte della politica di non perdere l'occasione un po' si è notata. Sono passati Flavia Perina, Granata e Raisi. Ha fatto un intervento Emma Bonino, c'era Leoluca Orlando. Vicino a «Er Piotta» era seduto Antonio Di Pietro.
EMMA BONINOAnche Dario Fo è intervenuto via Skype: «Siamo una nazione orrenda, dobbiamo darci da fare in un modo accanito, anche essere triviali nel nostro risentimento. Dobbiamo muoverci con un'aggressività a loro pari».
pip04 piottaForse non è esattamente la cosa più saggia da dire sullo specifico problema, ma valeva sicuramente in un clima generale di allarme per un attacco alla democrazia. Il clima era un po' quello della mobilitazione di vecchio tipo, ma la Rete non si può dire che non abbia reagito, a un certo punto la conduttrice dell'incontro Giulia Innocenzi, partner televisiva di Michele Santoro, ha proclamato che 4.500 persone stavano seguendo le streaming video, ma si è pure rammaricata che il tg di Enrico Mentana non avesse dato la notizia, ribadendo così anche la necessità che ha un'iniziativa su Internet abbia necessità di un supporto da parte dei media tradizionali per avere visibilità.
ANTONIO DI PIETRO«Calabrò Pensaci» è la raccomandazione con cui conclude la serata Luca Nicotra mente di Agorà Digitale e organizzatore della Notte nella Rete. Ora per lui il vero problema è vedere cosa accadrà questa mattina alle dieci, quando Agcom si riunirà in consiglio per decidere sulla delibera che, secondo lui ci farebbe piombare in coda ai paesi civilizzati, per lo meno per quanto riguarda la libertà di espressione in rete.
La questione sarà abbastanza spinosa, considerato che già il relatore Gianluigi Magri si è dimesso per le polemiche che erano state sollevate. Ora ciò che più teme il movimento antidelibera è l'apertura di una consultazione e lo slittamento della decisione, magari a agosto quando sarebbe difficile rimettere in piedi una macchina di protesta sul web così ampia.