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CHI SI INCASELLA A CASELLE? È SFIDA COTA-BENETTON - RENZI DEPOSITA IL POTERE IN BANCA (E FA ELEGGERE UN FEDELISSIMO ALLA BCC) - IL NAPOLI VESTE MACRON (MA ADIDAS PAGA MEGLIO) - FESTÀ DELL’UNITÀ ‘DIETETICA’: VIETATA LA PORCHETTA - VALBRUNA VAL BENE MARCHIONNE: PIÙ LAVORO E TUTTI ZITTI - GLI USA SI SGASANO CON LA BOLLA SHALE GAS - DIESEL SVESTE PRADA (ANCHE RENZO ROSSO DICE NO ALLA BORSA) - BUSINESS IS BUSINESS: LE MAJOR DISCOGRAFICHE DIFENDONO AGCOM…

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Da "Panorama Economy"

ROBERTO COTA

1. BENETTON VOLA BASSO A TORINO
Offensiva bipartisan per togliere la gestione dell'aeroporto di Caselle alla Benetton. Da una parte la Regione guidata dal leghista Roberto Cota che possiede l'8% di Sagat (la società che gestisce lo scalo), dall'altra il Comune con il sindaco Piero Fassino che controlla il 38%. In mezzo i Benetton che hanno il 24% ma comandano. All'assemblea della settimana scorsa, la Regione ha ottenuto la vicepresidenza con Paolo Vernero e la promozione di Fausto Palombelli da direttore generale ad amministratore delegato.

La giunta Cota vuole pesare di più anche perché nello scalo ha investito 7 milioni di euro per incrementare i progetti con Alitalia e Ryanair, che hanno garantito la crescita dei voli low cost dall'8,7% del 2007 all'attuale 30%. Ma quando ha chiesto a Sagat di non staccare dividendi e di investire i 4,5 milioni per integrare Caselle e Levaldigi si è sentita rispondere picche dai Benetton.

BENETTON

2.ROSSO COME ARMANI: BORSA? NO, GRAZIE
«Per certe aziende, come la mia, la Borsa può essere un ostacolo». Renzo Rosso, fondatore di Diesel, interviene a gamba tesa nel dibattito su moda e finanza aperto dalla polemica tra Armani e Prada dopo la quotazione a Hong Kong della maison di Miuccia e Patrizio Bertelli. «Le banche ci stanno assillando, ma non abbiamo bisogno di finanziamenti e i debiti sono zero».

3.RENZI VA IN BANCA
Matteo Renzi sogna una banca. Anzi, sogna una vera rete di istituti sul territorio toscano che sta cercando di realizzare «rottamando» i vecchi banchieri per sostituirli con i suoi ragazzi. Con il sogno ancora segreto di poter dire la sua anche a Siena, città ostica per i fiorentini, puntando su un giovane «rottamatore» eletto al Comune e poi da lì, tramite la fondazione, arrivando al consiglio di Rocca Salimbeni.

Ma il sindaco di Firenze una banca se l'è già fatta: si tratta del più potente istituto di credito cooperativo della Toscana, la Bcc di Pontassieve, dove in un'elezione all'ultimo sgambetto è stato nominato presidente il trentasettenne Matteo Spanò, fedelissimo del sindaco. E che adesso inizia una scalata per raggiungere in tempi brevi il vertice della federazione toscana delle Bcc, un sistema che messo insieme si posiziona al terzo posto come peso nel credito regionale.

RENZO ROSSO

4.PER BERLUCCHI SOLO VINO FRANCIACORTA DOCG
La casa vinicola Guido Berlucchi di Borgonato, maggiore produttore italiano di spumante metodo classico, dal 2012 metterà in commercio solo Franciacorta Docg. Si tratta di quasi 5 milioni di bottiglie che oggi contengono bollicine metodo classico prodotte con uve provenienti in minima parte dalla Franciacorta, mentre più del 90% arriva da altre zone, soprattutto Trentino e Oltrepò pavese.

5.NAPOLI DÀ UN CALCIO ALLO SPONSOR
Adidas vuole firmare le divise del Napoli tornato dopo 21 anni sul palco internazionale della Champions League. Ci sarebbe già un contratto multimilionario con Aurelio De Laurentiis (si parla di 40 milioni per cinque stagioni) a patto di partire subito e di non trattare con altri. Ma il rischio è anche per il Napoli che in caso di stagione deludente potrebbe perdere le attuali cifre. Unico ostacolo la Macron, attuale sponsor tecnico con il contratto che scade nel 2012. E siccome non ci sono cavilli né vie d'uscita per sostituire lo sponsor, i legali napoletani starebbero pensando di pagare una ricca penale, oltre 2 milioni di euro, all'azienda bolognese, pur di chiudere al più presto.

6.UN'OFFICINAE SOSTENIBILE
Investire su risparmio energetico, carbon management e fonti rinnovabili, dando l'opportunità a famiglie, imprese ed enti di ridurre, oltre ai costi della bolletta, le emissioni di CO2. È il modello di finanza sostenibile proposto da Wwf e Unicredit con Officinae Verdi spa, la nuova società per lo sviluppo delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica e carbon management e operativa a Roma dalla fine di settembre.

RENZI

7.PIRATERIA, COSÌ SI CAMBIA MUSICA
«Nessuna censura né posizioni demagogiche. Vogliamo solo dare il miglior servizio possibile a chi produce musica, in nome della legalità e contro la pirateria». A sostenerlo i presidenti delle major discografiche Alessandro Massara di Universal Music, Andrea Rosi di Sony Music, Massimo Giuliano di Warner Music e Marco Alboni di Emi Music, alla vigilia dell'approvazione da parte dell'Agcom della contestata delibera sulla protezione del diritto d'autore, che introdurrebbe la possibilità di chiudere i siti internet in via amministrativa.

Questa delibera, insomma, «non censura la rete, che è il futuro della musica, ma vuole tutelare l'offerta musicale e creativa italiana, un mercato già piccolo e in pericolo» precisa il presidente della Fimi Enzo Mazza. «Servono regole per stabilire come retribuire la produzione musicale e azioni veloci verso chi compie abusi». Il risultato? Tanti player della musica che non vengono in Italia a causa dell'eccessiva pirateria.

AURELIO DE LAURENTIIS

8.DIVIETO DI PORCHETTA
A Ponte Milvio non c'è porchetta per il Partito democratico. Dopo il blocco del picnic a base di orso della Lega, adesso rischia la festa dell'Unità. A Roma, il XX Municipio guidato dal pdl Giancarlo Giacomini, che doveva autorizzare la festa dell'Unità prevista per settembre, ha deciso di salvaguardare i locali della zona, dando il via libera per il concerto in piazza del gruppo ZetaZeroAlfa e per il negozietto Stazione Nord, ma bocciando la vendita di panini con la porchetta.

9.ACCIAIERIA MODELLO MARCHIONNE
Le acciaierie Valbruna, di proprietà della famiglia veneta Amenduni, vogliono adottare il modello proposto da Sergio Marchionne alla Fiat per aumentare la produttività aziendale, ma i sindacati non ci stanno. Stavolta il fronte è davvero compatto: non solo Cgil, ma anche Uil e Cisl sono contrarie e per questo motivo hanno proclamato uno sciopero di due ore per ogni turno.

L'azienda, infatti, per soddisfare la richiesta crescente dei suoi acciai speciali, ha chiesto di portare a tre i turni giornalieri di otto ore per sette giorni alla settimana. In cambio, però, si è dichiarata disponibile ad assumere altre 40 persone. I sindacati, invece, si sono opposti: giudicano troppo pesanti i ritmi di lavoro e non adeguata la proposta economica. L'azienda per il momento va avanti, in attesa dell'immancabile referendum.

10.SE GLI USA SI SGASANO CON LA BOLLA SHALE GAS
«Forse lo shale gas avrà un futuro meno roseo di quanto avevamo immaginato quando la tecnologia è stata messa a punto, soprattutto per i problemi ambientali». Lo aveva detto un mese fa Paolo Scaroni, a.d. dell'Eni, commentando un duro attacco stampa fatto in Sudafrica contro le tecnologie di estrazione del gas dal sottosuolo attraverso la frantumazione delle rocce di profondità con potentissimi getti d'acqua.

marchionne saluta a pugno chiuso

Il 30 giugno, il Parlamento francese ha vietato lo sfruttamento sul territorio nazionale di giacimenti di gas non convenzionali con la tecnica della fratturazione idraulica: l'avrà anche fatto per aiutare l'Edf, che attraverso Edison perdeva soldi grazie alla forza dello shale gas e al conseguente deprezzamento della materia prima rispetto ai livelli di prezzo ai quali la controllata italiana l'aveva prenotata... ma l'ha fatto!

E intanto in America il New York Times ha piazzato sulla sua prima pagina del 26 giugno un titolo di spalla a due colonne durissimo sul tema, parlando apertamente di «bolla» del gas: il succo è che di shale gas ce n'è meno del previsto, ed estrarlo è pericoloso ecologicamente. Ma se l'astro nascente del gas abbondante e a miglior mercato tramonta sul nascere, per l'Eni sarà anche irrilevante, forte com'è nel gas tradizionale, ma il mondo che farà? Rispolvererà l'atomo?

 


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