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MOODY’S DECLASSA IL PORTOGALLO A ‘SPAZZATURA’ - BORSE E TITOLI BANCARI SPROFONDANO - LA7 DECOLLA SULLE VOCI DI INTERESSE DI MURDOCH - “ZEROHEDGE” SILURA GENERALI: “UNA LEVA FINANZIARIA SQUILIBRATA” - BPM: CDA STRAORDINARIO IL 19 LUGLIO - TELECOM SI SVALUTA, PRESSING SU BERNABÈ E PATUANO - PARMALAT: S&P CONDANNATA SI RITIENE VITTIMA - GAS PLUS, SOLO PERDITE PER I FOSSATI - PUBBLICITÀ STAGNANTE PER TUTTO IL 2011…

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P.zza Affari

1 - BORSA MILANO:SCIVOLA (-1,3%) CON BANCHE; GIU' FONSAI, OK CIR...
(ANSA)
- Avvio di seduta negativo a Piazza Affari con il Ftse Mib che scivola dell'1,36% e il Ftse All Share che cede l'1,27%. A zavorrare gli indici sono i titoli finanziari, oggetto di vendite dopo la decisione di Moody's di abbassare a 'spazzatura' il debito del Portogallo e i timori, rilanciati oggi dal Wall Street Journal, sui rischi di riuscita del piano di salvataggio greco. Intesa Sanpaolo cede il 3,60%, Mps il 3,33%, Unicredit il 3,20%, Ubi il 3,49% e Bpm il 2,68%. Male anche Fonsai (-3,64%), ancora sotto aumento di capitale e penalizzata, come gli altri assicurativi, dall'aumento delle imposte contenute nella manovra finanziaria.

Le misure sugli ammortamenti decise dal governo continuano a pesare su Atlantia (-1,17%), il cui target price è stato tagliato da Citigroup, Goldman Sachs ed Exane. Tra i pochi titoli in controtendenza, Ti Media (+6,81%), in rialzo per le voci di un interessamento di James Murdoch, presidente di Sky Italia, e Cir ancora acquistata (+1,15%) dopo il ritiro dalla manovra finanziaria della norma 'salva-Fininvest'.

JOSE SOCRATES

2 - BORSA: PORTOGALLO PESA SU EUROPA; MALE LISBONA,MADRID,MILANO...
(ANSA)
- Avvio di seduta pesante per le borse europee, sotto pressione dopo la decisione di Moody's di tagliare a 'junk' (spazzatura) il rating del Portogallo. Soffrono soprattutto i listini di Milano e Madrid, in calo di oltre un punto percentuale. Male Lisbona che cede il 2%. Alimentano i timori sui listini anche i dubbi rilanciati dal Wall Street Journal sul ruolo dei privati nel salvataggio-bis della Grecia.

Il tentativo di allungare le scadenze del debito greco, coinvolgendo gli investitori privati, potrebbe risultare più difficile per il fatto che molti istituti di credito hanno venduto parte dei bond in portafoglio. Sui listini europei sono venduti soprattutto i titoli di banche e assicurazioni, a partire da quelle portoghesi con il Banco Comercial Portugues che scivola del 5,3% e il Banco Espirito Santo del 4%.

Male anche Dexia (-4,5%) e la greca Alpha Bank (-4,3%) e tutti gli istituti italiani, i cui cali compresi tra i tre e i quattro punti percentuali. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: - Londra -0,31% - Parigi -0,28% - Francoforte -0,23% - Madrid -1,33% - Milano -1,35% - Amsterdam -0,29% - Stoccolma -0,41% - Zurigo -0,48%

3 - BORSA TOKYO: NIKKEI +1,1%, AI MASSIMI DA DOPO IL TERREMOTO DI MARZO...
Radiocor
- La borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo a seguito del miglioramento delle prospettive sulla ripresa americana. L'indice Nikkei e' ha guada gnato l'1,1%, superando quota 10mila (a 10082,48 punti), segnando il nuovo massimo da inizio marzo, ossia il piu' alto livello da dopo il terremoto

4 - PORTOGALLO: MOODY'S TAGLIA RATING A JUNK, OUTLOOK NEGATIVO...
Radiocor
- Moody's ha abbassato di quattro gradini il rating del Portogallo a Ba2 da Baa1 spingendolo a livello di spazzatura, che per la societa' anglosassone inizia sotto il giudizio di Ba1. La societa' di rating ha anche assegnato outlook negativo al debito del paese.

BORSA TOKYO

Moody's ha motivato la sua decisione con 'il rischio crescente che il Portogallo avra' bisogno di un secondo round di finanziamenti prima che riesca a tornare al mercato del credito privato'. Inoltre secondo Moody's vi e' la 'possibilita' crescente che la partecipazione del settore privato agli aiuti possa essere richiesto come una precondizione'.

5 - TI MEDIA: STRAPPA IN BORSA (+8%) SU VOCI INTERESSE MURDOCH...
(ANSA)
- Strappa in Borsa Telecom Italia Media dopo le voci, riportate da Il Sole 24 Ore, di un interesse di James Murdoch, presidente di Sky Italia e figlio del fondatore della News Corporation, Rupert Murdoch, per le tv del gruppo Telecom Italia. In apertura il titolo balza dell'8,15% a 0,24 euro. Telecom Italia ha affidato un mandato a Mediobanca per trovare acquirenti interessati alle sue reti.

6 - BPM: STRINGE SU PIANO INDUSTRIALE, CDA STRAORDINARIO IL 19 LUGLIO...
Radiocor -
La Banca Popolare di Milano stringe i tempi sulla messa a punto del piano industriale. Per avere modo di lavorare adeguatamente sul dossier, secondo quanto risulta a Radiocor, l'istituto ha infatti convocato una riunione straordinaria del cda il 19 luglio, che si aggiunge a quella gia' in programma il 26. La decisione permettera' a Bpm di concentrarsi sulle questioni ordinarie gia' in agenda in un incontro, riservando l'altro all'approfondimento del piano, con l'obiettivo di approvarlo entro la fine del mese.

Stella

Resta inoltre alta l'attesa per l'incontro tra il presidente Massimo Ponzellini e i vertici della Banca d'Italia, il primo dopo l'assemblea del 25 giugno scorso, che ha dato via libera al maxi aumento di capitale fino a 1,2 miliardi ma ha bocciato la proposta di aumentare le deleghe a disposizione dei soci. Il vertice si terra' la prossima settimana, presumibilmente mercoledi', e fornira' inoltre l'occasione per presentare a Palazzo Koch la bozza del piano.

7 - UNO SCONTO NON SCONTATO...
Andrea Greco per "la Repubblica"
- Agli sgoccioli il terzo aumento bancario, si pensa al quarto. Dopo Intesa, Ubi e Mps tocca a Bpm, chiamata a raccogliere 1.200 milioni valendone 740. Un cimento, di quelli che in genere riescono con un solido consorzio e un forte sconto di emissione. Ma il dg Enzo Chiesa giorni fa diceva: «Andiamoci piano con gli sconti. Visto quanto è svilita la quotazione non c´è spazio per grandi regali. Se il sistema viaggia sul 25-30% di sconto Bpm farà molto meno».

Solo i mercati ballerini di settembre sentenzieranno. Per ora si registra una voce fuggita dal seno del consorzio, guidato da Mediobanca che ha trattenuto un quinto dei rischi e ceduto il resto a una decina di istituti stranieri: «Sarà un´operazione di mercato, con sconto adeguato». Ieri Bpm ha approvato in cda l´incorporazione di Cassa di Alessandria in Banca di Legnano.

James Murdoch

8 - TELECOM SI SVALUTA PRESSING DEI SOCI SU BERNABÈ E PATUANO...
Giovanni Pons per "la Repubblica"
- Oggi i soci di Telco, la scatola che nel maggio 2007 rilevò il 24,5% di Telecom, si metteranno in pancia una nuova svalutazione da oltre un miliardo di euro. Non si può certo dire che l´investimento di Telefonica, Generali, Intesa Sanpaolo e Mediobanca sia stato profittevole fin qui.

Anzi, è ovvio che con il titolo che quota sotto l´euro e il nuovo valore di carico fissato a 1,8, le pressioni dei soci su Franco Bernabè e Marco Patuano aumenteranno invece che diminuire. Gli analisti finanziari si aspettano un secondo trimestre ancora difficile in Italia, per la telefonia mobile e anche per la fissa. Per fortuna il Brasile continua a tirare a più non posso, insieme all´Argentina. Ed è lì che Bernabè punta a crescere anche con acquisizioni, avendo messo nel mirino le società di reti Aes Atimus ed Eletronet.

Mentre in patria Telecom deve stare attenta alle incursioni governative che riguardano proprio la rete, come dimostrano le bozze Romani poi corrette in corso d´opera e le ultime uscite del presidente Agcom Corrado Calabrò, che sta cercando di guadagnarsi una poltrona alla Corte Costituzionale. Il progetto FiberCo per la rete di nuova generazione impostato dal governo sembra comunque destinato a finire nel nulla.

MASSIMO PONZELLINI

Bernabè potrebbe togliersi un po´ di fiato sul collo vendendo Ti Media o La7, come vorrebbe l´azionista Mediobanca, sollevando il bilancio da 60 milioni di perdita all´anno prima delle tasse e 120 milioni di debiti infragruppo. Ma il manager preferirebbe l´ingresso di un partner industriale al 30%, anche se i candidati a questa opzione non si vedono. Certo la tv può servire in ottica politica, per supportare il terzo polo e un´eventuale propria candidatura alle prossime elezioni e Bernabè si sta consultando anche con l´ex democristiano doc Fabrizio Palenzona.

9 - GLI HEDGE USA «DISTRATTI» SU GENERALI...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Una storia lunga 180 anni per costruire l'immagine di una solida società mitteleuropea e questi americani ti dipingono invece le Generali come il riflesso dei problemi dell'Italia e una approssimazione dei guai che stanno affliggendo Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. Generali, dunque, come l'emblema del possibile contagio delle deteriorate finanze pubbliche nei cosiddetti Paesi periferici dell'Europa.

È questo il tono (e la sostanza) di una serie di articoli apparsi su Zerohedge, il sito americano di finanza e borsa, assai seguito dai gestori di hedge fund. Si può giudicare con sufficienza quel che scrivono i ribassisti (per costituzione) animatori di Zerohedge. E si può sorridere ai loro pregiudizi sull'Europa in generale e all'ironia con cui trattano i Paesi più a rischio (i PIIGS, con la doppia I poiché includono anche l'Italia), se non fosse che questi giudizi approssimativi sono condivisi da una non piccola fetta di investitori americani.

Non è un caso che da un mese a questa parte il titolo Generali abbia fatto peggio dell'indice settoriale dello Stoxx (+0,5%, contro +3,6%). E anche ieri il titolo è sceso (-0,6%), in controtendenza, complice l'effetto Irap. C'è del vero quando il blog afferma che la compagnia è la più esposta sul debito greco (oltre 3 miliardi di € che si riducono a 500 milioni netti). Fa effetto leggere che Generali con «260 miliardi di euro bond in portafoglio» (in realtà sono solo 126) e 10 miliardi di patrimonio tangibile presenterebbe una leva di 26 volte, che la farebbe «la più squilibrata società di gestione al mondo».

PATUANO

Ma, oltre al fatto che anche altre compagnie europee hanno più o meno la stessa leva, tra quei 126 miliardi vi sono i bond della Mitteleuropa e, che ci creda o meno Zerohedge, sono assai più sicuri dei Treasury americani. Ci sono, è vero, anche 47 miliardi di titoli sovrani italiani e, per questo, le azioni Generali appaiono piuttosto correlate (inversamente) con i credit default swap sul debito italiano. Per fortuna, ci rassicurano altri investitori americani: quelli di JP Morgan, per esempio, poco preoccupati del rischio Italia e convinti che il rischio credito di Generali sia «gestibile». Hanno reiterato il «neutral» sul titolo, pur abbassando a 16 € (da 18) l'obiettivo di prezzo. (W.R.)

10 - PERDITA DI GAS PLUS IN CASA FOSSATI...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Più il titolo scendeva, più loro compravano. Loro sono la famiglia Fossati azionisti oltre che di Telecom Italia - tramite Findim - anche della piccola Gas Plus. I Fossati sono presenti nel capitale di quest'ultima da fine 2006, prima solo con una quota del 2,3%, salita a un 5,3% a fine 2007. Posizione infine raddoppiata al 10% dal giugno del 2008 e rimasta inalterata fino a oggi .

Un atto di fiducia o un modo per mediare i valori di carico? Chissà. Sta di fatto che più la famiglia (ex proprietaria della Star) saliva nel capitale, più Gas Plus perdeva quota. Il titolo del produttore di gas valeva 9 euro a fine 2006 e da allora non ha smesso di sgonfiarsi con una linearità assolutamente singolare che ha bypassato rialzi e cadute violente dei listini. Oggi Gas Plus vale 2,8 euro, il 70 per cento in meno da quando i Fossati vi hanno scommesso.

GIOVANNI PERISSINOTTO

Un investimento in perdita. Eppure, vista da lontano, quell'investimento doveva essere quasi una passeggiata. In fondo la società è un'utility, titolo per definizione più stabile e difensivo. E ben poche utility sul listino milanese hanno avuto tanta sorte amara. Più che Gas Plus, l'avventura si è rivelata una Gas Minus per i Fossati. (Fa.P.)

11 - CONDANNA A S&P SULLA PAGELLA PARMALAT...
Da "
Il Sole 24 Ore" - Anche le agenzie di rating, di tanto in tanto, finiscono sul banco degli imputati. Il Tribunale di Milano ha infatti condannato Standard & Poor's a restituire la parcella da 784.000 euro versata a suo tempo da Parmalat per il conferimento del rating alla società. L'agenzia aveva attribuito un rating "investment grade" dal novembre 2000 costantemente fino a poco prima del dissesto nel 2003.

La sentenza, depositata in data 1° luglio, ha condannato McGraw Hill Companies, società che controlla S&P, anche alla rifusione delle spese legali, ma ha respinto la connessa domanda di Parmalat per il risarcimento del danno da 4 miliardi di euro; respinte anche le domande riconvenzionali formulate da McGraw Hill. Parmalat valuterà le prossime azioni quando saranno note le motivazioni della decisione.

Ma in questa vicenda anche la società di rating, Standard & Poor's, si ritiene vittima. L'agenzia afferma in una nota che «come molti altri analisti e autorità regolamentari che si sono occupati di Parmalat è stata vittima di una frode massiccia e sistematica fino ad oggi evidenziata da condanne penali di diversi ex-dirigenti della società». Tutti vittime dunque...ma il cerino è poi rimasto in mano solo ai risparmiatori.(R.Fi.)

Marco Fossati di Findim

12 - MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 06 LUGLIO...
Radiocor
- Milano - 10 anni di Campari in Borsa.

Milano - convegno 'Gender pay gap: dati reali e luoghi comuni' organizzato dall'Osservatorio Diversity management della Divisione Ricerche 'Claudio Dematte'' della Sda Bocconi.

Milano - 'Conversazioni sui Buy Out', organizzate da Aifi. Partecipa, tra gli altri, Alessandro Profumo.

Milano - assemblea Upa 2011 'Che mi dici di nuovo? Linguaggi del presente, del futuro, del possibile'. Partecipa, tra gli altri, Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa.

Roma - presentazione della Relazione annuale dell'Autorita' per l'energia e elettrica e il gas.

Roma - X Forum annuale '150 anni di eccellenza Made in Italy', organizzato dal Comitato Leonardo. Partecipano, tra gli altri, Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico; Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria; Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, Luisa Todini, presidente del Comitato Leonardo.

Roma - si riunisce il Comitato esecutivo dell'Abi.

13 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- MANOVRA: Cade la norma salva Fininvest. Berlusconi, e' giusta ma la ritiriamo (dai giornali). Dieci milioni i conti titoli tassati, l'imposta vale 8 miliardi (Il Sole 24 Ore, pag. 1, 2, 3). Sbloccata Porto Tolle (Il Sole 24 Ore, pag. 10). Concessioni, dibattito sulle infrastrutture italiane (Lex column, Ft, pag. 12)

callisto tanzi

PORTOGALLO: Moody's taglia il rating a junk (dai giornali)

TI MEDIA: spunta l'interesse di Murdoch per La7 (Il Sole 24 Ore, pag. 35)

MEDIASET: rischia di saltare la fusione nelle torri con Dmt (Il Sole 24 Ore, pag. 35)

INTESA SANPAOLO: l'1,8% di Credit Agricole a un fiduciario con un mandato irrevocabile a vendere (Il Messaggero, pag. 17)

BPM: verso integrazione tra Banca Legnano e Cr Alessandria (Il Sole 24 Ore, pag. 37). Taverna: fusione imposta ma positiva (Il Sole 24 Ore, pag. 37).

CARBURANTI: Saglia, prezzi piu' bassi con taglio numero distributori (La Stampa, pag. 26)

CONSUMI: nel 2010 la spesa degli italiani resta al palo (dai giornali).

standard & poor's

14 - PUBBLICITA': UPA, PER INVESTIMENTI CALMA PIATTA FINO A FINE ANNO...
Radiocor
- Calma piatta sul fronte degli investimenti pubblicitari sino alla fine dell 'anno. E' il messaggio che lancera' oggi dell'Assemblea annuale dell'Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi, il presidente dell'associazione delle aziende che investono in pubblicita'. Le previsioni dell'Upa parlano per il 2011 di crescita zero, dovuta a diversi motivi: la stagnazione economica, l'erosione del risparmio, la disoccupazione giovanile ed un contesto generale che provoca una flessione dei consumi.

PAOLO ROMANI

Secondo Sassoli de Bianchi 'la situazione e' paradossale perche' mentre da un lato il mercato e' fermo dall'altro il mondo dei media e' in un momento di grande dinamismo e grandi cambiamenti'. 'L'Assemblea dell'Upa - aggiunge Sassoli de Bianchi a Radio 24 - rappresenta anche un momento di riflessione e di stimolo per le aziende; e la risposta in questa situazione complessa puo' essere solo il prodotto'. Cioe' contenuti editoriali per quanto riguarda i media, l'esigenza di fare grande attenzione ai prodotti ed alla loro possibile innovazione per le aziende.

LORENZO SASSOLI DE BIANCHI UPA

15 - ELETTRICITA': AUTORITA', PER IMPRESE PREZZI SOPRA UE...
(ANSA)
- Nel secondo semestre del 2010 le imprese italiane hanno pagato prezzi dell'energia elettrica, al lordo delle imposte, superiori alla media europea per tutte le classi di consumo. E' quanto si legge nella Relazione annuale dell'Autorità per l'energia e il gas, secondo cui una delle classi di consumo più rappresentative paga il 26% in più.

Per quanto riguarda le famiglie, quelle con bassi consumi pagano il 12% in meno rispetto ai livelli medi europei, mentre per i consumi più elevati l'Italia presenza prezzi lordi maggiori del 12,3%, "sebbene il divario si sia attenuato rispetto al passato". Per il gas, infine, le famiglie italiane nel 2010 hanno pagato un prezzo in linea con la media europea al netto delle imposte e maggiore al lordo.

 


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