1- STRAUSS-KAHN: NEW YORK POST, PROCURA PRONTA AD ABBANDONARE ACCUSE
(Adnkronos) - La procura di Manhattan e pronta a lasciare cadere le accuse formulate contro Dominique Strauss-Khan. Lo anticipa come cosa certa il quotidiano New York Post citando una fonte della procura.
2- Alberto Mattioli per "la Stampa"
Dominique Strauss-Kahn maniaco dei due mondi? Assolto (quasi) per uno stupro a New York, verrà querelato per uno stupro (tentato) a Parigi. La storia era già nota ma, con tempismo perfetto e sospetto, è tornata a galla ieri con l'annuncio che oggi sarà depositata una denuncia contro Dsk anche a Parigi.
È il gran ritorno del chiacchierato «affaire Banon». La presunta vittima si chiama appunto Tristane Banon, ha 32 anni, fa la scrittrice, è figlia di una consigliera regionale socialista, Anne Mansouret, figlioccia della seconda moglie di Dsk, ed è, o più probabilmente era, una delle migliori amiche di una figlia di Dsk, Camille, la stessa che tutto il mondo ha visto in tribunale a Manhattan per sostenere papà.
tristane banonIl fattaccio sarebbe avvenuto nel febbraio 2003. Tristane stava scrivendo il suo primo libro, dedicato agli «Erreurs avouées», gli errori confessati dai soliti noti della vita pubblica francese. Ovvio che abbia chiesto un'intervista anche all'amico di famiglia Dominique. Il quale l'avrebbe attirata in una garçonnière: «Ho tirato fuori il mio registratore - racconta lei -: ha voluto che andassi sul divano e che, per rispondermi, gli tenessi la mano: "Altrimenti non ci riuscirò", ha detto. Io volevo andarmene.
Lui ha fermato il registratore, mi ha preso la mano e poi il braccio. Gli ho chiesto di lasciarmi ed è lì che è partita la bagarre». In pratica, un corpo a corpo per terra, con lui che le sganciava il reggiseno e tentava di slacciarle i jeans, mentre lei si dibatteva e scalciava. Alla fine, lo stupro è stato solo tentato.
Ovviamente, la domanda è perché Banon non abbia querelato allora. Ne fu dissuasa dalla madre, che non voleva rovinare la vecchia amicizia con la famiglia di Dsk e creare imbarazzi al Ps. Madame Mansouret confesserà poi di essersene pentita, anche se, pare, ha rivelato l'episodio a mezzo partito.
tristane banon-strauss khanIn compenso, quattro anni dopo sua figlia andò a raccontare tutto in una trasmissione televisiva, dove però il nome del politico coinvolto, descritto come uno «scimpanzé in fregola», fu coperto da un misericordioso «beep!» antiquerele. Riguardando il video, Banon non sembra molto traumatizzata e descrive lo scabroso episodio con salottiera levità.
Quando è scoppiato lo scandalo del Sofitel, tutta questa vecchia storia è tornata a galla. E il comportamento di Banon e del suo avvocato, David Koubbi, si è fatto bizzarro. Il 16 maggio, due giorni dopo l'arresto di Dsk, Koubbi annunciò la querela e quattro giorni dopo di averci ripensato, «perché non vogliamo essere strumentalizzati dalla giustizia americana».
DSK CON GLI AVVOCATI BRAFMAN E TAYLORIeri, con una doppia intervista all' Express , l'avvocato e la sua cliente hanno detto di averci ri-ripensato. Koubbi giura che la decisione era presa da metà giugno, che il fatto che nel frattempo la cameriera sia stata screditata non c'entra nulla e che nessuno, specie da destra, gli ha dato l'imbeccata. Lei fa sapere che vedere Dsk libero «andare subito a cena in un ristorante di lusso con gli amici mi fa star male».
Adesso si pone un delicato problema giuridico. La legge francese distingue fra «aggressione sessuale» e stupro: la prima è prescritta dopo tre anni, il secondo dopo dieci. Quindi, perché il processo si faccia l'avvocato Koubbi deve poter provare che ci fu stupro, anche solo tentato, cioè, secondo la Cassazione francese, che l'uomo abbia «messo a nudo il suo membro virile e l'abbia avvicinato agli organi genitali della donna». Non facile, a otto anni abbondanti dai fatti. Dsk, ad ogni buon conto, da Tribeca ha già ordinato ai suoi avvocati francesi di controquerelare la ragazza per «denuncia calunniosa».
Dominique Strauss Kahn arrestatoIntanto, sul fronte strettamente politico, la notizia di ieri è che Dsk non tornerà in corsa per l'Eliseo. O almeno è quel che scrive il sito Atlantico.fr, sostenendo che l'ex direttore del Fmi l'avrebbe detto a Martine Aubry, autorizzandola anche a rendere pubblica la sua decisione. Cosa che l'Aubry non ha ancora fatto, benché nella sede del partito di rue de Solferino non si parli d'altro. Bisogna capirli, poveri socialisti. Sono stati traumatizzati due volte: prima dall'arresto di Dsk e poi dal suo rilascio.