1 - IL PD TREMA ALTRI INDAGATI PER LE MAZZETTE ENAC - SPUNTA UNA RETE DI AZIENDE VICINE AI DEMOCRATICI
Roberta Catania per "Libero"
La presunta tangente per l'appalto Enac sarebbe solamente la punta dell'iceberg di un giro più largo. Un vortice che abbraccia una rete vastissima di interesse, ma finisce per stringersi comunque attorno a Vincenzo Morichini, ex amministratore del consorzio di agenzie Ina Assitalia di Roma, da sempre vicino a Massimo D'Alema, e oggi indagato per questo e altre operazioni di cui si è fatto "mediatore".
Le indagini sarebbero quindi all'inizio, uscite allo scoperto dopo una significativa tranche di lavoro di pm e Fiamme gialle per arrivare agli arresti di tre imprenditori e di Franco Pronzato, l'uomo del cda Enac accusato di avere preso una bustarella. Il consigliere, neo dimissionario dalla carica di responsabile del settore aereo per il Pd, avrebbe intascato 40mila euro, tassati del 50% dall'intermedia - rio pentito.
DALEMA PRONZATO CONSORTE MORICHINI TEDESCO DAL FATTOUna figura strana, ma centrale per arrivare fino qui, tanto che i magistrati romani hanno scelto di indagarla ma non chiederne l'arresto. Si tratta di Morichini, che, con il proprio avvocato al seguito, continua a incontrare il pm Paolo Ielo e fornire le indicazioni utili a ricostruire la ragnatela di interessi che ieri ha portato all'iscrizione di due nuovi indagati per frode fiscale.
Si tratta dei responsabili della società Rdz Sistemi di Bresso (Milano), finiti nel mirino insieme agli statali che contemporaneamente hanno ricevuto la visita della Guardia di finanza negli uffici del Gse, il Gestore dei servizi energetici, società per azioni interamente controllata dal ministero dell'Economia.
Le iscrizioni, come nei casi che in passato riguardarono Morichini e altri imprenditori, fanno riferimento all'emissione di fatture, da parte di Rdz, per operazioni inesistenti e collegate ad un appalto aggiudicato alla società da Gse, incaricata dell'erogazione di finanziamenti pubblici per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Il materiale acquisito negli uffici dell'ad di Gse e nella sede della società di Bresso è ora al vaglio delpm Ielo e del generale Leandro Cuzzucrea, comandante del Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di finanza.
MASSIMO DALEMAIl primo a parlare di Gse era stato l'imprenditore umbro Pio Piccini, che nel quadro degli accertamenti sul crac Agile-Omega, proprio riferendosi a Morichini, aveva rivelato che il consulente «aveva oggettivamente grossi rapporti in Gse». Oggi, nel carcere romano di Regina Coeli, il gip che ha disposto gli arresti di martedì scorso sentirà i tre imprenditori. All'interrogatorio di garanzia sarà presente anche il pm, che nel frattempo avrà letto il verbale dell'interrogatorio di garanzia di Franco Pronzato, sentito per rogatoria ieri nel carcere di Genova.
Anche in base alle risposte dell'ex cda Enac, gli inquirenti oggi si porranno in un modo o in un altro nei confronti di di Viscardo e Riccardo Paganelli, titolari della Rotkopf aviatio, e di Giuseppe Smeriglio, uomo di Pronzato. Intanto prosegue l'esame dei conti correnti delle quattro persone trovate nell'elenco scritto da Paganelli.
Due sono noti, Pronzato per 40mila euro (la presunta tangente) e la Fondazione Italiani Europei di D'Alema per 30mila (regolarmente registrati e di provenienza assolutamente lecita). Ma sugli altri quattro nomi, e sulle relative cifre riportate a fianco (che in totale portano a 200mila euro), gli accertamenti sono ancora da chiudere. A quel punto potranno scattare altre perquisizioni e, forse, nuove iscrizioni nel registro degli indagati.
Pronzato Bersani2 - I VOLI REGALATI AI POLITICI DALL'IMPRENDITORE IN CELLA. A D'ALEMA 5 PASSAGGI...
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
Nell'indagine sugli appalti pubblici favoriti da Vincenzo Morichini, adesso ci sono anche i voli privati offerti a manager e politici. Passaggi aerei che gli amministratori della Rotkopf Aviation Italia - finiti in carcere perché accusati di aver pagato tangenti al consigliere di amministrazione dell'Enac in quota pd Franco Pronzato, in cambio dell'assegnazione di una rotta per l'isola d'Elba - erano disponibili ad effettuare gratuitamente. Gli investigatori del Nucleo valutario guidati dal generale Leandro Cuzzocrea stanno effettuando verifiche su tutti i «piani di volo» degli ultimi anni.
FRANCO PRONZATOE hanno già scoperto che nel 2010 cinque trasferimenti (tre dalla Puglia a Roma) sono stati concessi al presidente del Copasir Massimo D'Alema. Una circostanza che lo staff del leader del Pd non nega e sulla quale dovranno adesso essere effettuate ulteriori verifiche. Anche perché con i responsabili della società, Viscardo e Riccardo Paganelli, esistevano rapporti precedenti, visto che nel 2009 e poi nel 2010 hanno finanziato la Fondazione Italianieuropei con due versamenti regolarmente fatturati da 15mila euro ciascuno.
L'inchiesta dei pubblici ministeri Paolo Ielo e Giuseppe Cascini comincia nel settembre scorso quando l'imprenditore Pio Piccini racconta come Morichini gli promise appalti in Finmeccanica «se avessi finanziato il Partito democratico e Italianieuropei». Piccini offre riscontri alle sue parole, consegna i contratti di consulenza stipulati proprio con Morichini, pur specificando di non aver poi ottenuto quanto gli era stato promesso.
Vengono disposti nuovi controlli e perquisizioni presso la Sdb dello stesso Morichini, ex amministratore delegato delle agenzie di Ina Assitalia e da sempre ritenuto vicino ai democratici. Viene sequestrata la lista dei suoi clienti, tra i quali spicca la Foretec dei Paganelli, che a sua volta controlla altre aziende, tra cui appunto la Rotkopf. Ma soprattutto si accerta che proprio grazie alla sua mediazione la Foretec ha ottenuto numerose commesse pubbliche, compreso il collegamento aereo per l'Elba.
Paolo IeloL'8 giugno, quando capisce che il quadro investigativo è pesante, Morichini si presenta davanti ai magistrati accompagnato dal suo avvocato Grazia Volo e confessa di aver versato tangenti a Pronzato - che fino ad allora ricopriva la carica di responsabile del trasporto aereo per il Pd - per conto di Paganelli. Scattano gli arresti e si capisce che gli accertamenti sono soltanto all'inizio. Mentre la Guardia di Finanza perquisisce gli uffici della Gse, azienda specializzata in sistemi energetici e controllata dal ministero delle Finanze, che avrebbe concesso altre commesse pubbliche in maniera illecita, viene fuori la lista dei voli privati. E si apre un nuovo capitolo.
GIUSEPPE CASCINII magistrati vogliono chiarire per quale motivo D'Alema abbia utilizzato questo tipo di aerei, soprattutto tenendo conto del suo ruolo istituzionale. Ma anche la natura dei contatti con i Paganelli e il motivo dei versamenti alla Fondazione, per stabilire se sia stato Morichini a sollecitarli. C'è infatti il sospetto che il manager abbia fatto questa richiesta promettendo in cambio altri lavori pubblici proprio come era avvenuto con Piccini.
«È vero che ci sono stati questi passaggi sui voli dei Paganelli - chiarisce la sua portavoce Daniela Reggiani - ma si è trattato di motivi legati a impegni di lavoro. Nel 2010 Vincenzo Morichini ci disse che aveva una partecipazione in una compagnia aerea e che avremmo potuto usufruirne qualora ci fosse stato bisogno. Dunque, in situazioni di emergenza e cioè quando non c'erano collegamenti diretti e immediati, abbiamo chiesto di poter salire su quei voli».
Di questo si parlerà proprio con Morichini, che nei prossimi giorni dovrà presentarsi in Procura per un nuovo interrogatorio.