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CAOS LIBIA - GHEDDAFI ATTACCA RAS LANUF, COLPITA ABITAZIONE CIVILE - IL REGIME SI RIPRENDE ZAWIYA - LA TV DI STATO INTERCETTA UNA TELEFONATA TRA L’AMBASCIATORE USA E IL COMANDANTE DEI RIBELLI - L’INVIATO DEL COLONNELLO AD ATENE - SARKÒ RICONOSCE IL CONSIGLIO DEGLI INSORTI - I RUSSI APRONO ALLA NO FLY ZONE…

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1. INVIATA ANSA, RAID DA MARE E CIELO EST RAS LANUF...
(ANSA)
- Le forze governative stanno bombardando dal mare e dal cielo la zona petrolifera ad est di Ras Lanuf in mano agli insorti. Lo riferisce l'inviata dell'ANSA al check-point di Ras Lanuf, nella Libia orientale.
I bombardamenti si odono fino al check-point di Ras Lanuf e le notizie giungono dal fronte dei combattimenti, a una settantina di chilometri più ad est.

Gheddafi mani insanguinate

L'attacco aereo dell' aviazione libica sui ribelli anti-Gheddafi a Ras Lanuf è ancora in corso. Dopo la prima bomba caduta su un check point, altre due sono state sganciate a poca distanza l'una dall'altra. Lo ha constatato sul posto l'inviata dell'ANSA.

2. RAS LANUF; TESTIMONI, COLPITA ABITAZIONE CIVILE...
(ANSA-REUTERS)
- Testimoni citati dalla Reuters affermano che una delle bombe o granate che hanno martellato la zona di Ras Lanuf ha colpito un'abitazione civile. Secondo i ribelli, parte dei colpi o dei razzi caduti sui ribelli potrebbe venire anche dal mare, cioé dai cannoni di qualche unità navale. Ieri al vicino terminale petrolifero di Sidra un attacco aereo ha provocato l'esplosione di alcuni serbatoi di greggio.

3. ZAWIYA, TV STATO MOSTRA TRUPPE E SOSTENITORI GHEDDAFI...
(ANSA) -
La televisione di Stato libica ha mostrato oggi immagini di Zawiya, la città a 50 chilometri ad ovest di Tripoli che il regime dice di aver strappato ieri agli insorti dopo cinque giorni di bombardamenti. Nelle immagini, secondo la Bbc lonline, si vedono truppe governative e sostenitori di Muammar Gheddafi nella città.

La rivolta libica

4. TV STATO TRASMETTE CONVERSAZIONE TELEFONO USA-RIBELLE...
(ANSA-REUTERS)
- La televisione di stato libica ha trasmesso oggi una conversazione telefonica fra un ambasciatore degli Stati Uniti e il comandante ribelle Omar Hariri, che l'emittente di Tripoli definisce in arabo come 'lacche'', o 'agente'. Lo riferisce l'agenzia Reuters. Stando alla conversazione, mediata da un traduttore, Hariri ha parlato con un ambasciatore americano che potrebbe essere il diplomatico a Tripoli Gene Cretz.

La rivolta libica

Hariri, fedele di Muammar Gheddafi nel colpo di stato del 1969, è stato poi incarcerato per ordine del colonnello libico. "Sono responsabile per le forze nelle aree liberalizzate dell'est della Libia - dice Hariri nella conversazione telefonica - a Zawiyah c'é una situazione da gatto e topo... Il nostro contatto con loro è ottimo". Zawiyah è stata al centro di forti sparatorie fra i ribelli e Gheddafi, e secondo testimoni c'é stato un alto numero di morti.

5. INVIATO GHEDDAFI AD ATENE...
(ANSA)
- Un inviato del leader libico colonnello Gheddafi è giunto ad Atene. Il viceministro agli esteri Mohammed Taher Siala si è incontrato stamane con il suo omologo greco Dimitris Dollis. Il colloquio, chiesto da Tripoli è ancora in corso.

La rivolta libica

"L'incontro è iniziato" ha detto all'ANSA una fonte del ministero degli esteri. Ieri sera il governo di Giorgio Papandreou aveva annunciato l'arrivo di Siala precisando che l'incontro sarebbe avvenuto dopo consultazioni fra il ministro degli Esteri greco Dimitris Droustas e l'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e di sicurezza Catherine Ashton, in vista della riunione oggi a Bruxelles dei ministri degli Esteri europei che sarà seguita da un Consiglio europeo straordinario.

La rivolta libica

Siala ha incontrato già il ministro degli Esteri portoghese Luis Amado a Lisbona, dopo aver fatto scalo a Malta per illustrare al premier maltese "la posizione del governo libico". In giornata è anche arrivato al Cairo un altro emissario di Gheddafi, il responsabile delle forniture militari, generale Abdel Rahman Ben Ali Said. Nei giorni scorsi Gheddafi aveva telefonato a Papandreou per lanciare un messaggio all'Europa e all'Occidente sulle conseguenze di un intervento militare contro il suo regime. Papandreou gli aveva risposto ricordandogli la recente risoluzione dell'Onu che ha imposto sanzioni a Tripoli e invitandolo a "trovare una soluzione" che ponga fine alle violenze, scongiuri una guerra civile e non aggravi l'emergenza umanitaria.

La rivolta libica

6. RIBELLI, PARIGI RICONOSCE LEGGITTIMITA' CONSIGLIO. EMISSARI BENGASI DA SARKOZY, APRIREMO AMBASCIATE IN DUE PAESI...
(ANSA)
- La Francia riconosce "come rappresentante legittimo del popolo libico il Consiglio nazionale provvisorio". Lo ha detto uno dei due emissari di Bengasi al termine dell'incontro avuto oggi all'Eliseo con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Sulla base di tale riconoscimento - hanno annunciato - "noi apriremo una ambasciata in Francia e Parigi ne aprirà una a Bengasi in via transitoria, in vista di un trasferimento della sede a Tripoli".

La rivolta libica

7. FINLANDIA: NON RICONOSCIAMO CAPI RIBELLI EX-MEMBRI REGIME STUBB: "SONO STATI CORRESPONSABILI DI MASSACRI DI GHEDDAFI"...
(TMNews) -
Il ministro degli esteri finlandese, Alexander Stubb, ha detto, oggi a Bruxelles, di non avere alcuna intenzione di riconoscere formalmente rappresentanti degli insorti in Libia che siano stati membri importanti del regime di Gheddafi.

La rivolta libica

"Dobbiamo essere molto attenti: per me sarebbe molto difficile, per esempio, riconoscere ex membri del regime di Gheddafi, come l'ex ministro della Giustizia o degli Interni" che facciano parte ora di entità rappresentative degli insorti, come il Consiglio di transizione, ha detto Stubb al suo ingresso al Consiglio Ue per la riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dei Ventisette sulla Libia.

La rivolta libica

La dichiarazione di Stubb è rilevante in quanto l'ex ministro della Giustizia, Mustafa Abdel Jalil, è presidente del Consiglio nazionale dei ribelli costituitosi a Bengasi e ha chiesto alla comunità internazionale una no-fly zone. "Ci sono persone che sono state corresponsabili dei massacri del regime per decenni, io ora certo non li riconosco", ha concluso il ministro.

La rivolta libica

8. RUSSIA, PRONTI AD ASCOLTARE PROPOSTE SU NO FLY ZONE...
(AGI/AFP)
- La Russia, che ha gia' reso nota la sua contrarieta' ad un intervento armato in Libia, si e' detta pronta ad ascoltare proposte sull'istituzione di una no fly zone sulla Libia. Una fonte diplomatica di Mosca ha affermato che "se arriveranno proposte, naturalmente le esamineremo sulla base delle esperienze. Questo probabilmente richiedera' informazioni piu' precise e dettagliate su come gli autori delle proposte intendono metterle in pratica".

 


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