Da Milano Franz Brambilla Perego per Dagospia
PAOLO GLISENTI1 - Il vento del Nord, che in questi giorni più che un vento sembra una moscia brezzolina appiccicosa di umidità, ci sussurra che a Milano c'è una gallina dalle uova d'oro. Si chiama Mestizia Brichetto Arnaboldi detta Moratti e le sue uova d'oro vengono premurosamente raccolte nel cestino di vimini da un contadino dall'aspetto ombroso, tal Paolo Glisenti.
Le cronache del Nord lo davano di ritorno nella Città Eterna dopo il rovescio elettorale del 30 maggio, ma sembra invece che il bel tenebroso, nutrito dall'albume e dal tuorlo delle uova d'oro, stia lavorando al Gran Rientro della Deposta Regina, previsto per l'autunno.
LETIZIA MORATTI2 - Che barba che barba che noia. Noi cittadini milanesi che dopo il cambio di regime avremmo sperato di assistere a nuovi e più alti scenari politici, siamo costretti a rivedere noiosi filmini di serie C interpretati da attori modesti. Prendiamo il centro-destra.
GUIDO PODESTACosa offre la scena? La lotta da pollaio (niente a che vedere con il pollaio delle uova d'oro di cui sopra) tra due gallinacci spennacchiati e spompati: uno, tal Giudo Podestà, in arte presidente della Provincia, simile a una controfigura di Peters Sellers nella parte dell'Ispettore Clouseau; l'altro, tal Mario Mantovani, in arte senatore e coordinatore regionale del partito (partito, esiste ancora un partito chiamato Pdl?), che sembra uscito dalla Notte dei morti viventi di Romero. I due se le stanno dando di santa ragione, ormai senza più pudore, accusandosi reciprocamente delle più nere nefandezze.
mario mantovani"Normale" dichiara serafico l'ex sindaco e modello di intimo maschile Gabriele Albertini: dato che Mantovani l'anno scorso spodestò Podestà (ah, che bel gioco di parole!) alla guida regionale del partito, "succede sempre qualche frizione o antagonismo tra persone che ricoprono gli stessi ruoli a distanza di tempo. È una fisiologia normale...".
SILVIO BERLUSCONISarà anche normale, ma lo spettacolo che stanno dando i due è veramente sconfortante. Allora Silvio, se esisti ancora, se non sei un ologramma generato dai server della Spectre, chiama a palazzo Grazioli i due polli di Renzo, spennali pubblicamente e mandali in esilio a Sucate, dove verranno impiegati come muratori generici nella costruzione della moschea. E spariglia le carte con una delle invenzioni che ti hanno reso celebre in tutto l'orbe terracqueo. Sempre che ti sia rimasta un po' d'inventiva, bollito come sembri.