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SCOLA-PIATTI A MILANO (DOMANI RATZINGA NOMINA IL NUOVO ARCIVESCOVO) - LE MANIFESTAZIONI ANTI-TAV SI SPOSTANO A ROMA: BLOCCATA VIA DEL CORSO, FUMOGENI CONTRO SEDI PDL E PD (AL GRIDO DI “FASSINO E BERLUSCONI BOIA”) - LA RIFORMA DI TREMONTI: TRE ALIQUOTE (20,30 E 40%), IVA +1 IRAP ADDIO - I TIPINI FINI: SOLO PROPAGANDA - IL LEGHISTA TOSI FA LA VOCE GROSSA: “SE VUOLE ANDARE AVANTI SILVIO SI ADEGUI” - BOCCHINO: “PENSIAMO DI DIRE SÌ ALL’ARRESTO DI PAPA”…

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Cardinale Scola

1. TAV: MOVIMENTI BLOCCANO VIA DEL CORSO A ROMA...
(ANSA)
- I manifestanti del sit-in No Tav a Roma hanno occupato via del Corso all'altezza di Palazzo Chigi e hanno detto di essere intenzionati a partire in corteo verso piazza Venezia. Al corteo partecipano alcune decine di persone.

2. TAV: CORTEO ROMA, LANCIATO FUMOGENO CONTRO SEDE PD...
(ANSA)
- I manifestanti sono arrivati in via Sant'Andrea delle Fratte, a Roma, e hanno lanciato un fumogeno verde contro la sede del Pd già protetta da blindati delle forze dell'ordine. Gridano "Fassino boia". I manifestanti, circa un centinaio, stanno proseguendo il loro corteo non autorizzato per le vie del centro di Roma e annunciano "dei blitz".

3. CORTEO ROMA, FUMOGENO CONTRO SEDE PDL...
(ANSA)
- Un fumogeno è stato lanciato dai manifestanti No Tav davanti la sede del Pdl, in via dell'Umiltà, a Roma. Il corteo, al grido di "Berlusconi Boia", ha raggiunto via dell'Umiltà e ha trovato sbarrate le porte della sede del Pdl; c'é poi stato il lancio del fumogeno. I manifestanti stanno ora tornando verso Palazzo Chigi.

GIULIO TREMONTI

4. SCOLA A MILANO, DOMANI L'ANNUNCIO
Da "La Stampa.it"
- Il Papa ha scelto il cardinale Angelo Scola come successore di Dionigi Tettamanzi sulla cattedra di sant'Ambrogio. L'annuncio è previsto a mezzogiorno di domani, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, e sarà dato contemporaneamente dal bollettino della Sala Stampa vaticana e dalle curie di Milano e di Venezia: il cardinale Tettamanzi diventerà amministratore apostolico della diocesi ambrosiana fino al momento dell'ingresso del suo successore, che avverrà con molta probabilità nella seconda metà di settembre.

Benedetto XVI, dopo quasi settant'anni di nomine papali dirette, ha voluto che le candidature per la diocesi di Milano fossero vagliate seguendo tutti i passi previsti. In febbraio il nunzio apostolico in Italia Giuseppe Bertello ha cominciato le ampie consultazioni: ne sono state fatte tre, che hanno coinvolto un vasto numero di cardinali, vescovi, sacerdoti e laici. La rosa di nomi è stata ridotta prima a cinque e infine a tre. L'indicazione finale è stata favorevole a Scola. Ma molti precisi segnali fanno ritenere che a lui Ratzinger pensasse fin dall'inizio, data la stima e la personale conOscenza che data a quarant'anni fa.

FLAVIO TOSI

Scola ha partecipato al conclave del 2005 che ha eletto Benedetto XVI, e ha continuato a mantenere un rapporto personale con il Pontefice: è suo il suggerimento, poi accolto dal Papa, di istituire un dicastero dedicato alla nuova evangelizzazione.

La diocesi di Milano è una delle più importanti e vaste del mondo: conta 1107 parrocchie, ragguppate in 73 decanati e in 7 zone pastorali. Il numero degli abitanti è superiore ai 5 milioni. I preti impegnati nella pastorale sono circa tremila (duemila diocesani e mille religiosi), i parroci sono più di 800.

Con la designazione di Scola, vescovo-teologo che ha 69 anni e mezzo e dunque ha davanti a sé un episcopato non lungo, si conferma la tendenza delle ultime importanti nomine di Benedetto XVI: nel gennaio 2010 il Papa ha infatti designato arcivescovo di Bruxelles il settantenne André-Joseph Léonard, e undici mesi dopo ha nominato arcivescovo di Santiago del Cile l'ormai sessantanovenne Ricardo Ezzati Andrello. Lo stesso arcivescovo uscente, il cardinale Dionigi Tettamanzi, aveva 68 anni e mezzo al momento dell'ingresso a Milano, e il suo episcopato si è protratto per nove anni grazie a una proroga di un biennio concessagli dalla Santa Sede.

5. BOZZA RIFORMA, 3 ALIQUOTE E IVA SALE 1 PUNTO. ABOLIZIONE IRAP DAL 2014, SOPPRESSO L'ICE...
(ANSA)
- Tre aliquote Irpef - al 20, 30 e 40% - e innalzamento dell'Iva di un punto per le aliquote più alte (10 e 20%): sono queste alcune delle grandi novità contenute nella bozza di riforma fiscale allo studio del governo, secondo quanto appreso dall'ANSA. Nel documento di riforma - appena tre paginette - viene anche prevista l'abolizione dell'Irap a partire dal 2014 e la soppressione dell'Ice, l'Istituto per il commercio estero.

Una delle novità sulla riforma fiscale - secondo quanto risulta dalla bozza del disegno di legge delega - è l'abolizione dell'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive, dal 2014. Si tratta infatti di vedere come sarà attuata dal momento che l'imposta vale quasi 40 miliardi di euro l'anno. Il provvedimento si dovrebbe inserire inoltre nelle novità relative all'attuazione del federalismo.

FRANCO FRATTINI

E' di fatto una novità anche l'innalzamento delle aliquote Iva, dopo le assicurazioni di non aumento dell'imposta che erano state date dal ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, all'assemblea di Confcommercio. Sarebbe una conferma, invece, la riduzione delle aliquote Irpef dalle attuali cinque a tre con un livello del 20%, 30%, 40%. In questo caso pesa, nel futuro decreto delegato di attuazione, il livello degli scaglioni che verranno affiancati a ciascuna delle tre nuove aliquote.

6. CONTE (FLI), SARA' UN BLUFF, SOLO PROPAGANDA...
(ANSA)
- "Le prime indiscrezioni sulla manovra economica, che presenterà il Governo nel CdM di giovedì, tradiscono le aspettative degli italiani, ai quali nel 2008 era stato promesso un abbassamento delle tasse. Ancora una volta questa maggioranza, irascibile e belligerante al suo interno, presenta una riforma bluff, utile solo a slogan di bassa propaganda".

Lo sostiene il vicepresidente dei deputati di Fli Giorgio Conte. "Se da un lato guardiamo con favore ad un abbassamento delle aliquote e auspichiamo tagli strutturali, come ha suggerito anche la presidente di Confindustria Marcegaglia, che tocchino spesa pubblica e pensioni - aggiunge l'esponente di Fli - non possiamo accettare l'aumento dell'Iva, che inciderebbe in maniera preponderante sul consumatore e, dunque, sulle famiglie. E' evidente che non esiste alcuna manovra che, a costo zero, possa garantire la riforma fiscale e quindi il rilancio del paese"

Italo Bocchino

7. TOSI, PER RESTARE INSIEME, PREMIER SI ADEGUI...
(ANSA)
- Le richieste della Lega Nord al premier per proseguire nella coalizione di governo, sottolinea il sindaco di Verona Flavio Tosi, sono state chiarite nei giorni scorsi "e hanno scadenza ben precisa: Berlusconi deve impegnarsi a rispettarle - ha aggiunto - altrimenti non ha senso restare assieme, questo è ovvio". Tosi ne ha parlato a margine dell'assemblea degli industriali a Verona. "Una maggioranza ha un senso - ha concluso - se porta avanti i programmi decisi comunemente".

susa big

8. FRATTINI, VERTICE CON LEGA DEFINIRA' PRINCIPI...
(ANSA)
- La fune "per ora si è spezzata soltanto in un gioco e qualcuno è andato in infermeria, ma, al di là degli scherzi, credo che con la Lega l'occasione di domani, un vertice di maggioranza, permetterà di definire i principi di questa Manovra economica che deve essere una manovra certamente prudente e rigorosa, ma anche aperta verso lo sviluppo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo ai giornalisti a margine del Forumed 2011, in corso a Chieti. "La collegialita che Berlusconi ha voluto imprimere a questi lavori - ha aggiunto Frattini - eviterà proprio questo, che ci siano malintesi e che soprattutto non si conosca bene il contenuto delle decisioni da prendere".

susa big

9. BOCCHINO, ORIENTATI PER SI'A PROCEDERE CONTRO PAPA...
(ANSA)
- Futuro è Libertà è orientato a dire sì alla richiesta del gip di Napoli per procedere contro l'esponente del PdL Alfonso Papa. Lo dice il vicepresidente del Fli Italo Bocchino, conversando con i giornalisti alla Camera sulla vicenda P4 in cui sarebbe coinvolto, fra gli altri, il deputato napoletano del PdL.

susa big

Per Bocchino, i reati contestati a Papa "non hanno nulla a che vedere con la politica" e "difficilmente potrà essere invocato un "fumus persecutionis". Inoltre, se dovesse essere negata l'autorizzazione a procedere contro Papa, il Parlamento "si assumerebbe una grande responsabilità" e rischierebbe un ulteriore "scollamento con l'opinione pubblica". Le Camere, sottolinea Bocchino, apparirebbero sempre più come la 'Casta', che cerca di trasformare le immunità in impunità.

 


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