Marco Valsania per "Il Sole 24 Ore"
santanderL'ombra dell'evasione fiscale si allunga sulla dinastia dei Botin. Il presidente di Banco Santander Emilio Botin, sua figlia Ana Patricia Botin, responsabile delle attività britanniche della grande banca e altri dieci esponenti della famiglia sono da ieri indagati della magistratura spagnola.
La Audiencia Nacional - la Corte nazionale con sede a Madrid che ha competenze sul fronte penale, amministrativo e del lavoro compresi casi di alto profilo dal terrorismo alla finanza - ha annunciato di aver aperto un'inchiesta per vagliare sospetti di mancati pagamenti delle tasse su un conto svizzero tra il 2005 e il 2009. Quel conto era stato aperto inizialmente nel lontano 1937 dal padre del 76enne Emilio Botin, intento a proteggere la sua fortuna negli anni della Guerra civile in Spagna, ed è passato agli eredi alla sua scomparsa nel 1993.
Emilio BotinI Botin hanno però risposto immediatamente non non avere più alcuna pendenza con il fisco. Hanno fatto sapere di aver versato l'anno scorso 200 milioni di euro in tasse arretrate e pronosticato che le accuse cadranno. Un rappresentante ha dichiarato che «la famiglia ha volontariamente e pienamente regolarizzato la situazione», aggiungendo di augurarsi un «rapido chiarimento».
ANA BOTINGli stessi magistrati hanno ammesso questa possibilità, indicando che i Botin hanno presentato dichiarazioni dei redditi emendate per gli anni discussi. Il magistrato inquirente, Fernando Andreu, ha tuttavia precisato che non è stato possibile esaminare tutta la documentazione per verificarne correttezza. L'inchiesta è stata così ritenuta necessaria per evitare di oltrepassare la data di prescrizione di eventuali reati per l'anno 2005, ormai imminente il 30 giugno. Le imposte non pagate ammontano potenzialmente, stando alla stima fornita da Andreu, a 120.000 euro.
La Corte, che porta avanti le sue indagini in modo indipendente, ha reso noto che i magistrati sono stati informati delle possibili violazioni dalle autorità francesi: i clienti spagnoli della «private bank» svizzera di Hsbc, tra i quali i Botin, non avrebbero riportato correttamente i redditi generati dai loro conti nei cinque anni tra 2005 e 2009.
IL PROCURATORE MONTGOLFIER E LA TALPA HERVE FALCIANIFonte delle rivelazioni sono due ex dipendenti di Hsbc, Herve Falciani e Georgina Mikhael, che nel 2010 hanno passato alle autorità, tra le quali quelle di Parigi, migliaia di documenti sottratti e fotocopiati relativi ai facoltosi clienti dell'istituto. Le loro liste comprenderebbero in tutto 24mila clienti della private bank elvetica di Hsbc, compresi 6mila spagnoli che avrebbero depositato circa sei miliardi di euro.
HSBCBotin e famiglia - il fratello Jaime e i loro dieci figli - sono tra i nomi di maggior prestigio finora venuti alla luce. Emilio Botin ha un patrimonio stimato dalla rivista Forbes in 1,5 miliardi di euro, abbastanza per entrare al decimo posto nelle classifiche dei più ricchi di Spagna. I Botin sono banchieri da generazioni e da decenni ai vertici di Santander. L'istituto, assieme a Hsbc, è a sua volta una delle più grandi banche europee. Per oggi, all'indomani dell'annuncio dell'inchiesta su Botin, ha in programma l'assemblea annuale degli azionisti.