1- SANTORO, VOGLIO CANDIDARMI A FARE IL DIRETTORE GENERALE...
(Adnkronos) - "Sto pensando che voglio candidarmi a fare il direttore generale. Una candidatura con tutti i crismi, col mio curriculum. Visto che sento che Bersani ed altri cominciano a pensare che vanno trovati amministratori competenti, credo che trovero' il modo di avanzare la mia candidatura".
Lo ha detto Michele Santoro presentando la serata "Signori, entra il lavoro - tutti in piedi!" che venerdi' 17 giugno celebrera' a Bologna I 110 anni della Fiom. "Quando sono costretto a sentire alla radio, ospite di Un giorno da pecora, l'ex direttore generale Masi dire che avrebbe voluto affrontarmi faccia a faccia, lui che quando ci e' accaduto di dialogare in diretta non ha saputo mettere quattro parole in fila. Forse pensava di utilizzare le sue competenze di ex para'.... Ma quello che mi chiedo e' come sia potuto diventare dg uno che non sapeva distinguere tra un televisore e un aspirapolvere.... Allora mi candido io" ha aggiunto il giornalista.
LORENZA LEI2- OTTO SI PER I PALINSESTI RAI (L'ASTENUTO VERRO SARA' IL NUOVO NEMICO NUMERO UNO?)
Marianna Rizzini per "il Foglio"
Tutti (forse) d'accordo, tutti (forse ancora) in disaccordo. I palinsesti autunnali Rai sono stati infine approvati, con otto sì e un solo astenuto (Antonio Verro, consigliere di centrodestra), ma il borbottio attorno alla Rai non s'è placato.
"Ma davvero rinnovano i contratti?", si chiedevano ieri i frequentatori più ansiosi di Viale Mazzini, quelli che a sera si allarmavano per Adriano Celentano che dice a Enrico Mentana "anche io ho fatto parte dei cancellati" e che fin dal mattino leggevano nella lettera di Fabio Fazio a Repubblica il segnale premonitore del grande botto, complice il tono accorato della missiva, con tutto quell'insistere sulla "mia Rai", il "mio gruppo di lavoro" e la mia "gratitudine" per "la televisione di tutti che aggiunge e non sottrae".
MAURO MASI BUCOLICO CON GNOCCAE ora tirate fuori i fazzoletti, pareva dire la paginata-j'accuse, non fosse che lo stesso Fazio confessava che almeno "l'accordo economico" era stato trovato al volo. "Ma davvero rinnovano i contratti?", si chiedevano ieri nel Pd quelli che si erano svegliati al mattino con un Pier Luigi Bersani castigamatti - "chi toglierà valore all'azienda pubblica pagherà di tasca propria... L'amministrazione infedele di un patrimonio pubblico consuma il peggiore dei tradimenti" - e si erano ritrovati al pomeriggio con la rassicurazione bipartisan del direttore generale Lorenza Lei e del consigliere Rai di centrosinistra Nino Rizzo Nervo sulla sorte di Giovanni Floris, Serena Dandini, Milena Gabanelli e, ovviamente, dello stesso Fazio: "Le trattative sono a buon punto", diceva Lorenza Lei.
fabio fazio1"... Come lo stesso dg ha sottolineato, i contratti con i conduttori e gli autori delle trasmissioni previste sono in dirittura d'arrivo". E insomma dopo giorni di scontri furibondi con epicentro Michele Santoro, ieri la più surreale delle concordie - senza peraltro contribuire a sciogliere il dubbio sul "che farà alla fine Fabio Fazio?" - faceva risaltare le parole dell'unico astensionista, Verro, già guardato a vista dalla sinistra dura e pura per l'amicizia non nascosta con il premier e per la frase detta sabato al Corriere della Sera: "Ora si apra il fortino di RaiTre... è un'enclave, con una programmazione che si nutre di tifoserie".
Roba da tirarsi addosso l'odio sempiterno delle piazze con postit giallo ("non vorrei essere il povero Verro, ora gli si scaglieranno contro come nemmeno a Domenico Scilipoti", scherzava un veterano Rai).
santoro celentano GetContent asp jpegTanto più che Verro, serafico, ieri ci tornava sopra: non è in discussione "il rapporto con la Rai" dei conduttori mattatori, diceva, ma in cda si era persa "un'occasione per rinnovare le formule editoriali dei programmi di approfondimento". E chissà quanti altri nemici a sinistra si sarebbe fatto, Verro, se sempre ieri non fosse tornato sulla scena, ospite di "Un giorno da pecora" su Radio 2, il non amato (e non solo a sinistra) ex dg Mauro Masi. Frase del rientro: "Santoro? Avrei voluto un confronto da uomo a uomo sul famoso vaffanbicchiere'".
ottobre Santoro si dimette da parlamentare europeo per partecipare alla prima puntata di Rockpolitik di Adriano Celentano Ansa3- RIZZO NERVO, IN PROSSIMO CDA CALO ASCOLTI TG1, ALTRO CHE PACCHETTO NOMINE
(Adnkronos) - 'Per fortuna c'e' quell'enclave fuori dal contesto', come qualcuno ha impropriamente affermato di recente, di Rai3 e Tg3, altrimenti gli italiani che pagano il canone non avrebbero potuto seguire alcun approfondimento sui risultati dei referendum'. Lo afferma in una nota il consigliere d'amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo, che fa i complimenti 'a Bianca Berlinguer che con il 20% di share ha doppiato lo speciale di Enrico Mentana su La7'.
'Ieri -prosegue Rizzo Nervo- con l'eccezione di un'edizione straordinaria, quindi non programmata quasi non si sapesse da tempo dello scrutinio referendario, del Tg1 alle 16, non vi e' stato nessuno speciale ne' di rete, ne' di testata su Rai1 e su Rai2 mentre anche 'Porta a porta' si occupava dei soliti delitti. Non era mai accaduto nella storia della televisione e per questo chiedo che l'azienda oggi si scusi con gli italiani'. 'E' questo il servizio pubblico che vuole disegnare il vertice della Rai: derubricare solo come notizia da telegiornale anche il voto degli italiani se il risultato non e' gradito al governo?', si chiede il consigliere.
PIERLUIGI BERSANI'Come fa, infine, la direzione generale -prosegue ancora Rizzo Nervo- a non essere preoccupata del calo degli ascolti di quella che era una volta la testata ammiraglia: anche ieri il Tg1 delle 20 e' scivolato sotto il 23%, in una giornata elettorale che in passato avrebbe visto l'ascolto di quella testata volare ben oltre il 30%. Sia chiaro una volta per tutte: questi sono i problemi gravi che il consiglio di amministrazione deve affrontare con urgenza gia' nella sua prossima seduta perche' riguardano la legittimazione stessa della Rai come servizio pubblico, altro -conclude- che pacchetto o pacchettone di nomine come ho letto oggi su alcuni giornali'.