1 - FRANCIA: TWITTER FA BOOM, FIORISCONO LE CAUSE PER DIFFAMAZIONE
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La Francia scopre Twitter con circa cinque anni di ritardo rispetto al resto del mondo e il quotidiano economico "La Tribune" dedica al sito di micro-blogging l'apertura dell'edizione odierna. Il pezzo centrale del primo piano dedicato al social network del passero ripercorre rapidamente la sua storia e ne descrive le caratteristiche (nascita nel 2006, messaggi di 140 caratteri...). Spiega che "nel 2012 il termine Twitter farà il suo ingresso ufficiale nel linguaggio comune, debuttando nella prossima edizione del dizionario francese "Le Robert".
Strauss Kahn Diario di una donna delle pulizieDetto ciò, "La Tribune" passa ad analizzare il fenomeno Twitter, che Oltralpe è stato portato alla ribalta dallo scandalo Strauss-Kahn. È con un tweet che la notizia dell'arresto dell'ex capo del Fondo monetario internazionale per aggressione sessuale è arrivata in territorio francese. A differenza di Barack Obama, che ha 8,5 milioni di seguaci e segue a sua volta circa 700mila persone - spiega "La Tribune" - il presidente Nicolas Sarkozy non ha ancora un account Twitter. "Non riuscirebbe a seguirlo personalmente. Sarebbe una cosa ipocrita. Preferiamo creare degli account in base alle occasioni, come avvenuto per l'eG8 di Deauville", si giustifica il consulente di comunicazione dell'Eliseo Franck Louvrier.
STRAUSS KAHNTwitter, continua il quotidiano francese, ha fatto fiorire le cause legali. In Francia, a fine maggio, l'ex consigliere strettissimo di Dsk, Ramzi Khiroun, il proprietario della Porsche della discordia, per intendersi, ha denunciato per diffamazione Arnaud Dassier, azionista del sito Atlantico, colpevole di aver "postato" alcuni tweet su di lui, poco graditi. In Malesia, un uomo è stato costretto a pubblicare 100 di tweet di scuse a una società che minacciava di fargli causa per alcuni micro messaggi giudicati lesivi dell'immagine aziendale.
Strauss-KahnIn Francia, la diffamazione viene punita con un'ammenda che può arrivare a 12mila euro. "Anche coloro che seguono i messaggi altrui sono tenuti a prestare attenzione", spiega a "La Tribune" Benoit Tabaka, esperto in diritto delle tecnologie, che aggiunge: "Se qualcuno rilancia un tweet, ad esempio commentandolo, ne diventa in qualche modo co-autore".
Dal canto suo, il social network del passero, è tenuto a raccogliere i dati relativi agli utenti e, se richiesto, a fornirli all'autorità giudiziaria. Anche se basato negli Stati Uniti, Twitter si è dichiarato disponibile a collaborare con la polizia francese.
twitter2 - LA FRANCIA SCOPRE TWITTER GRAZIE A DSK
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In Francia ci sono voluti due anni e mezzo perché Twitter facesse davvero l'exploit, scrive "La Tribune". Non che prima non esistesse, ma era utilizzato da una ristretta élite del paese. Il sito di micro-blogging deve il suo boom all'ex capo dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn. Le primissime notizie sul suo arresto per stupro, a New York, sono arrivate da lì. E così Twitter è stato citato in televisione, dai grandi canali francesi. Non solo: le prime udienze del processo al Dsk sono state raccontate in diretta dai giornalisti tramite Twitter. IL social-network del passero ha così temporaneamente scalzato l'agenzia Afp.
TWITTER PAINTINGIl fenomeno ha fatto nascere il dibattito sull'opportunità o meno di fidarsi ciecamente di un tweet. E il Conseil supérieur de l'audiovisuel (Csa), l'equivalente della nostra Autorità per le comunicazioni, ha imposto il divieto di pronunciare le parole "Twitter" e "Facebook" alla radio e in tv. Si tratta di pubblicità occulta, sostiene.
SUPER TWITTERI numeri del boom per cui Twitter deve ringraziare Strauss-Kahn: a maggio l'affaire Dsk ha generato un milione di tweet (in lingua francese), contro i 550mila di aprile e i 380mila di gennaio. E se fino all'anno scorso, per numero di iscritti, era l'ultimo tra i social network utilizzati in Francia, ora il paese della Torre Eiffel figura al 17esimo posto nel mondo, con 2,4 milioni di utenti. Anche per Twitter, insomma, c'è un prima e un dopo Strauss-Kahn.