1 - LIBIA: E' GIALLO SULLE 'AMAZZONI' DI GHEDDAFI, PER FONTI STAMPA CON LUI NEL BUNKER...
Gheddafi e le amazzoni COLLAGE
(Adnkronos /Aki) - Quaranta, giovani, curate e ben truccate. Il piccolo esercito delle 'amazzoni', la guardia personale tutta al femminile del leader libico Muammar Gheddafi, ha fatto parlare molto di se' negli anni passati, ma da giorni ha fatto perdere le sue tracce. Ed e' giallo. Secondo alcune fonti di stampa sarebbro rinchiuse con Gheddafi nel suo bunker, secondo altre sarebbero invece state 'sospese' dallo stesso leader all'esplodere della crisi.
Gheddafi
Nessuno invece avanza l'ipotesi che abbiano deciso di abbandonare il campo - come hanno fatto gia' in tanti nell'entourage del colonnello tra cui la sua famigerata infermiera personale ucraina - visto che sono state addestrate nel culto della sua personalita' e della fedelta' fino alla morte. Le ultime immagini relative al piccolo esercito in basco rosso o blu e tacchi alti sono apparse pochi giorni fa in un video diffuso su YouTube.
Gheddafi Regina
Si tratta in realta' di un video satirico - uno dei tanti su Gheddafi 'postati' negli ultimi giorni - in cui un suo discorso recente e' 'mixato' con musica tecno. Nel montaggio del filmato, le donne che lo circondano sono ballerine in lingerie, una parodia delle impeccabili soldatesse che in genere gli sono accanto.
Gheddafi e le amazzoni
Di immagini reali delle amazzoni non se ne vedono da mesi. Secondo al-Quds al-Arabi, quotidiano panarabo edito a Londra, il colonnello avrebbe deciso di sospendere le sue guardie del corpo nel momento in cui la situazione nel paese si e' fatta critica. Le ultime apparizioni di Gheddafi sembrano confermare questa versione.
Sia nella caserma-bunker di Bab Alazizia, sia in Piazza Verde, sia nel ristorante di Tripoli in cui ha incontrato un gruppo di giornalisti occidentali, il leader libico e' apparso accompagnato da una scorta di militari di sesso maschile.
Gheddafi e le amazzoni
Differente la versione di altri media, soprattutto stranieri, e di alcuni blogger, secondo i quali le 40 amazzoni non avrebbero lasciato Gheddafi, ma sarebbero rinchiuse con lui nel suo bunker di Tripoli, pronte a immolarsi pur di salvargli la vita, nel caso in cui gli insorti dovessero arrivare a minacciare la sua incolumita'. Ci sono argomenti validi, seppur non definitivi, anche a favore di questa tesi.
Gheddafi Joker
Le 'Gheddafi-girls', come le definiscono in questi giorni ironicamente gli iscritti a Twitter, sono state addestrate a difendere il loro leader a costo della vita. Una testimonianza di questa fedelta' assoluta risale al 1998, quando Gheddafi e' scampato a un attentato da parte di un gruppo islamico.
I colpi di arma da fuoco destinati al colonnello hanno trafitto il corpo di una delle amazzoni, che si e' frapposta tra lui e gli assalitori, perdendo la vita. Altre sette 'consorelle' sono rimaste gravemente ferite.
Le telecamere internazionali le hanno viste in azione in un secondo episodio, che risale al 2003. Nel corso di un vertice arabo, Gheddafi ebbe una lite furibonda con la delegazione saudita e le sue amazzoni gli formarono intorno un compatto scudo umano, pronte a passare alle armi o almeno alle mani. Uso delle armi e arti marziali sono infatti i punti cardine della formazione che ricevono le guardie di Gheddafi.
Gheddafi e le amazzoni 
Gheddafi e le vergini amazzoni
E' stato negli anni Novanta che il colonnello ha deciso di affidarsi a un corpo al femminile, dopo essersi fatto proteggere per anni da guardie provenienti dalla Germania dell'Est.
Si dice che il leader libico scelga personalmente, una ad una, le sue guardie e che, una volta selezionate, facciano voto di castita'. Non solo abili combattenti come le amazzoni, quindi, ma anche devote vestali.
Tra le tante vignette satiriche e le storielle su Gheddafi che circolano sul web in questi giorni, una si interroga proprio sulla sorte delle sue guardie personali, facendo riferimento all'ipotesi che il colonnello o alcuni membri della sua famiglia trovino rifugio in un paese amico del Sud America. "Dalle amazzoni all'Amazzonia?", si chiedono gli internauti.
2 - "GHEDDAFI MI CHIESE IL BOTOX" - IL CHIRURGO PLASTICO BRASILIANO CHE LO OPERÒ...
Paolo Manzo per "La Stampa"
Gheddafi bomba
È un segreto che ha tenuto per sé per 16 anni. Adesso però ha deciso di parlare: «Sì, sono io il chirurgo plastico di Gheddafi, ma non quello che gli ha iniettato il botox». A parlare è Liacyr Ribeiro, 70 anni, allievo del grande Ivo Pitanguy, studio a Rio e, qualche mese l'anno, a Napoli. Nel raccontare la sua verità in esclusiva al settimanale brasiliano «Epoca», Ribeiro svela il dietro le quinte della vita del Colonnello, fatta di capricci da star e folli eccentricità.
Gheddafi e le amazzoni con Berlu
È il 1994 quando viene invitato dal ministro della Salute della Libia, Mohamed Zaid, al primo congresso Panarabico di chirurgia plastica a Tripoli. Concluso il congresso, il ministro gli chiede di visitare una persona a lui cara. Pensando si tratti della moglie, Ribeiro accetta. Ma quando si trova ad attraversare Tripoli in auto, superando posti di blocco di ogni tipo, e perfino il palazzo di Gheddafi bombardato nel 1986, capisce che sotto c'è dell'altro.
Arriva in un misterioso edificio: il bunker del leader libico. Dentro una tenda c'è Gheddafi, che gli stringe la mano e lo saluta in un perfetto inglese, imparato quando studiava strategia militare a Londra. «Voglio un'operazione che mi ringiovanisca - gli dice - . Sono al potere da molti anni e non voglio che i giovani mi vedano come un vecchio».
Gheddafi e le amazzoni con Berlu
Il problema è che voleva essere operato il giorno stesso. «Era educato - ricorda il chirurgo -, ma al tempo stesso freddo. Se facevo una domanda, non rispondeva subito. Ogni sua parola sembrava frutto di un calcolo». Grazie alla mediazione del medico personale di Gheddafi, all'epoca un pakistano, l'operazione viene messa in programma per l'anno successivo. Prima bisognava estrarre del grasso dalla pancia, da usare per riempire le rughe.
«Il problema era che Gheddafi aveva una pancia perfetta, senza grasso, perché si allenava ogni giorno nella piscina olimpionica dentro il bunker». Bunker nel quale c'era spazio anche per una palestra, un laboratorio dentistico e due sale operatorie con terapia intensiva. «Alla fine sono intervenuto solo su calvizie, palpebre e una cicatrice che aveva sul lato destro della testa - continua Ribeiro -, dovuta probabilmente a una coltellata».
Gheddafi e le amazzoni
Niente anestesia generale, però, perché il Colonnello aveva il terrore di essere ucciso, e soprattutto, per lo stesso motivo, solo infermieri stranieri. A un certo punto Gheddafi fece interrompere l'intervento perché aveva fame. Cinque anni fa invitò di nuovo il chirurgo brasiliano, ma Ribeiro trovò una scusa per negarsi. «Credo si sia offeso - spiega Ribeiro - e si deve essere affidato a qualcun altro». Che lo ha riempito di botox trasformando il volto del potere in una maschera senza più volto.