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NAPOLISPIA - GIGGINO ‘A MANETTA VUOLE IL PM NARDUCCI COME ASSESSORE E I CENTRI SOCIALI CHE L’HANNO SOSTENUTO S’INCAZZANO COME IENE PER BOCCA DEL NEO CONSIGLIERE PIETRO RINALDI: “IL SINDACO EVIDENTEMENTE HA VOLUTO FARCI UN FAVORE. NARDUCCI ANDRÀ IN ASPETTATIVA E MAGARI IL CARTEGGIO DEI NOSTRI PROCESSI PASSERÀ AD UN MAGISTRATO MENO CAROGNA” - ANCHE CACCIARI E BIAGIO DE GIOVANNI PERPLESSI: “PIÙ TOGATI CHE LAICI NELLA GIUNTA DE MAGISTRIS”…

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Carlo Tarallo per Dagospia

DE MAGISTRIS resize

Giggino ‘a manetta ha fatto un altro miracolo: ha messo insieme Insurgentia (i centri sociali di Napoli che hanno sostenuto la coalizione arancione) e Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori Pdl. In mezzo una aspettativa concessa a maggioranza dal Csm ed ecco il primo intoppo sulla strada del sindaco con la bandana.

Tutto questo baccano per un assessorato, roba che manco ai tempi della prima repubblica (si scherza eh...). Dunque: il pm antimafia della procura di Napoli Giuseppe Narducci (Pinuccio 'a barbetta) è a un passo dalla giunta arancione di Giggino. Chiede e ottiene l'aspettativa dal Csm in 48 ore.

Giuseppe Narducci

Ma arriva la grana, sotto forma di aperto dissenso dei centri sociali napoletani, che ricordano a Giggino la loro posizione sull'argomento attraverso la sobria ironia del neo-eletto consigliere della lista civica "Napoli è tua" Pietro Rinaldi, fino a prova contraria esponente della maggioranza in consiglio dell'ex pm: "Il sindaco evidentemente ha voluto farci un favore. Narducci andrà in aspettativa - sussurra Rinaldi - e magari il carteggio dei nostri processi passerà ad un magistrato meno carogna".

Il "Corriere del Mezzoggiorno cita gli attivisti di Insurgencia: «Narducci infatti si è distinto non solo per le inchieste che hanno coinvolto Nicola Cosentino ed il clan dei casalesi oppure Luciano Moggi nell'affare Calciopoli, ma anche per una serie di inchieste e procedimenti giudiziari contro i movimenti napoletani. In particolar modo Narducci è titolare dell'assurda inchiesta in merito alle manifestazioni contro la discarica di Chiaiano.

Nicola cosentino

Ancora oggi alcuni attivisti, che sono stati protagonisti dello sforzo partecipativo della campagna elettorale di Luigi de Magistris hanno gli obblighi di firma per i fatti del 23 maggio del 2008 quando la polizia di Maroni caricò pesantemente i manifestanti del presidio antidiscarica che erano semplicemente scesi in strada contro la discarica.

In quell'occasione ci furono diversi feriti tra cui il giornalista Rai Romolo Sticchi. Il teorema di Narducci, già smontato nelle fasi processuali, era quello di una connivenza tra manifestanti ed ambienti della criminalità organizzata rispetto alle manifestazioni a Chiaiano. Un'accusa infamante che le prime udienze del processo hanno già smontato».

MASSIMO CACCIARI

Sulle barricate pure Quagliariello: "Chiunque, Csm compreso, dovesse tacere oggi di fronte a uno scempio del genere, ci risparmi i suoi sermoni contro la riforma della giustizia ed eviti di versare lacrime di coccodrillo quando sarà chiara a tutti la distanza che separa l'Italia dalla possibilità di essere un Paese normale".

Anche Massimo Cacciari e Biagio de Giovanni hanno forti dubbi sulla prevalenza dei membri togati rispetto ai laici nella futura Giunta Rivoluzionaria di Napoli. "Sinceramente - dice Cacciari - non mi pare un bel vedere. Questo giudice si metterà a fare politica senza soluzione di continuità. E' corretto? Secondo me, no".

Biagio de Giovanni

E il filosofo De Giovanni cita Dago: "E' il segno di una legalità arrogante che s'interpreta come controllo potenzialmente manettaro e preventivo. Un pessimo segnale che però mi aspettavo".

Ma Giggino non sembra avere alcuna intenzione di farsi condizionare: "E' bello che vi sia dibattito in città ma la giunta la sceglie il sindaco". E Narducci a Rep Napoli tranquillizza "Non sarà un Comune di polizia". Manette !!! Manette !!!

 


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