Carlo Tarallo per Dagospia
antonio-pietro-luigi demagistrisIl Pd resta fuori dalla giunta di Giggino a Manetta: ecco l'ufficialità alla notizia anticipatissima da Dago. Il colloquio tra Giggino e Andrea Orlando (chi?), commissario provinciale napoletano dei sinistrati, è andato "molto bene", almeno per Giggino, che ha incassato il gran rifiuto dei piddini napoletani all'ingresso nella giunta arancione.
BERSANIL'ex pm ha chiesto una rosa di nomi ma per i bersaniani parte-nopei e parte-bassoliniani erano troppe le spine, e così nulla da fare, anche se gli ultimi rumours degli addetti ai livori raccontavano di un Giggino auspicante l'ingresso del Pd nella sua squadra.
ANTONIO BASSOLINO - Copyright PizziMa l'ex pm rispetterà la volontà dei Piddini per mancanza di prove, senza forzare la mano: del resto era impossibile sottoporre un nome unitario a Giggino, con un partito stradiviso ma compatto su un solo punto: stiamo alla larga dalla giunta De Magistris, anche perché tra disoccupati organizzati da accontentare, rifiuti da togliere dalle strade senza costruire termovalorizzatori, repulisti di dirigenti esterni e compagnia bella alla fine i Democratici si sarebbero ritrovati a condividere un sacco di promesse elettorali di una coalizione alternativa alla loro, che avevano sostenuto al primo turno Morconechi?
Francesco ForgioneDiscorso diverso e in completo relax per i vendoliani: loro in giunta ci entreranno ma lasciano mani libere (ihih) a Giggino a Manetta, al quale sottopongono la famosa rosa nella quale spicca un petalo: quello di Francesco Forgione, ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, voluto dalle associazioni e fatto proprio dai vendoliani...