1 - PIRANI HA PARLATO DI 5 SQUADRE DI SERIE A...
(ANSA) - Il medico odontoiatra Marco Pirani, nel suo interrogatori davanti al Gip, ha parlato di cinque squadra di serie A che potrebbero essere coinvolte nella vicenda delle partite truccate. Si tratta di Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Ha così trovato conferma l'anticipazione di Repubblica che ha fatto i nomi dei cinque club, anche se in ambiente giudiziario viene spiegato che Pierani ha fatto riferimento a queste squadre in relazione a notizie che non aveva di prima mano e senza, quindi, circostanziare le occasioni in cui sarebbero accadute le possibile combine.
E' questo, quindi, un capitolo che necessiterà per inquirenti e investigatori cremonesi di ulteriori approfondimenti per capire quale sia la consistenza delle dichiarazioni del medico che domani sarà sentito dal procuratore Di Martino dopo che aveva reso il suo interrogatorio, nei giorni scorsi, davanti al gip Guido Salvini.
GENOA ROMA2 - CALCIOPAZZO: ANCHE LA PROCURA DI NAPOLI INDAGA. APERTO UN FASCICOLO...
Carlo Tarallo per Dagospia - Una nuova inchiesta sul calcioscommesse è stata aperta dalla procura della Repubblica di Napoli. Lo riferisce l'Ansa. L'indagine, secondo quanto si e' appreso in ambienti giudiziari, è stata avviata di recente per l'ipotesi di reato di frode sportiva. Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Gianni Melillo, è affidato al pool di magistrati che si occupano da oltre un anno di 'reati da stadio', Antonello Ardituro, della Dda, Danilo De Simone, Vincenzo Ranieri e Paolo Sirleo.
A quanto apprende l'Ansa, i magistrati hanno già avuto contatti telefonici con i colleghi della procura di Cremona, titolari dell'inchiesta sull'ultimo scandalo relativo al calcioscommesse. I pm partenopei intenderebbero anche a breve avanzare richiesta di atti ai magistrati di Cremona. L'attenzione dei magistrati di Napoli sarebbe concentrata, tra l'altro, su alcuni soggetti destinatari delle perquisizioni svoltesi nel capoluogo partenopeo nell'ambito dell'inchiesta cremonese.
DIEGO DELLA VALLE3 - NAPOLI LA 'CAPITALE' DELLE GIOCATE. IN ITALIA 54% DELLE POSTE SU SERIE A; 2,5 MLD IL GIRO IN 'NERO'...
(ANSA) - E' Napoli la provincia italiana dove si è scommesso di più sia a livello generale (oltre 411 milioni di euro puntati nel 2010) sia a livello pro capite (133 euro contro la media italiana di 55 euro). In generale, è il Sud a primeggiare in questa particolare graduatoria, visto che sul podio delle province con la più alta spesa pro capite troviamo Taranto (116 euro) e Salerno (101). Dati che non conteggiano le scommesse on line che, ricorda l'agenzia specializzata Agicos, non sono contestualizzabili sul territorio.
Per quanto riguarda il gioco clandestino, secondo le stime degli esperti, il mercato delle scommesse illegali ha sviluppato nel 2010 una raccolta di circa 2,5 miliardi di euro, valore in crescita rispetto al 2009 quando le stime del mercato clandestino erano state di circa 1,6 miliardi di euro.
Il mercato delle scommesse illegali rappresenterebbe dunque oltre la metà (il 56%) di quello legale, che nel 2010 in Italia ha fatto segnare una raccolta superiore ai 4,4 miliardi di euro. In generale, sulla Serie A convergono quasi un terzo delle giocate. I campionati italiani di calcio, infatti, attirano il 54% per cento delle scommesse: la Serie A raccoglie la fetta più cospicua, il 31,5%; la Serie B si attesta al 14%, la C all'8,5%. Seguono i campionati stranieri, con in testa la partite spagnole (6,7%), seguite da quelle inglesi (5,6%) e quelle francesi (5%).
doni-GMT4 - DONI, NON FARO' IL CAPRO ESPIATORIO. TRATTATO COME MOSTRO, MAI VENDUTO GARE. GLI ALTRI PESCI PICCOLI...
(ANSA) - "Mi viene da pensare una cosa: che mi vogliano far passare per il capro espiatorio di tutta la storia. E io non ci sto". Sono le parole di Cristiano Doni, intervistato dalla Repubblica sull'inchiesta relativa alle presunte partite di calcio truccate, dove afferma di sentirsi trattato come "un mostro". "Mi stanno infangando - aggiunge il capitano dell'Atalanta - Il mio nome e quello dell'Atalanta sono quelli mediaticamente più forti. Che fanno più clamore. Gli altri giocatori arrestati e indagati o sono ex o sono pesci piccoli".
Il giocatore si dice convinto che "il lavoro dei magistrati alla fine proverà che non c'entro nulla con questa gente - sottolinea - Che peraltro io non conosco e non ho mai conosciuto" fatta eccezione, aggiunge Doni, per Nicola Santoni. "Non c'é una telefonata, dico una che mi riguardi direttamente, nella quale ci sia la mia voce - precisa Doni - Ci sono solo delle persone che fanno il mio nome e sono dei millantatori. Io non ho combinato nessuna partita".
paoloniDoni si augura che interroghino presto Gervasoni, del Piacenza, e "anche lui dirà che non c'era nessun accordo. Non faccio combine ma credo che per condizionare il risultato di una partita non basti l'accordo tra due giocatori". Per il momento, Doni, confessa di sentirsi "da schifo". "Mi fa male pensare alle sensazioni che possono provare in questi giorni i bergamaschi e tutti i tifosi dell'Atalanta - conclude - . Sono dieci anni che do l'anima per questa squadra".