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CARA LEI, LA RESA DEI CONTI CON LUCIO PRESTA è ARRIVATA: IL BANANA NON HA DIMENTICATO LO SGARBO DI AVER PREFERITO PER SANREMO IL CULO DI BELEN (SCUDERIA DEL BOSS CALABRESE) A UNA FANCIULLA CARA A PALAZZO GRAZIOLI - A VIALE MAZZINI LA PAROLA D’ORDINE È “TRACCHEGGIARE”: IL VALZER DI POLTRONE RISCHIA DI RESTARE PER SEMPRE NEL PANTANO (IL NODO RUFFINI E IL PASDARAN RIZZO NERVO, PETRUNI OUT, SANREMO a Carlo Conti)...

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1 - NON SOLO TG2: ORA PER PARAGONE SPUNTA LA DIREZIONE DI «RAINEWS 24»
Jacopo Granzotto per "il Giornale"

LORENZA LEI

Traccheggiare come in un reality show. Anche sulla nomine Rai vale la regola (televisiva) che si decide alla fine, dopo le nomination e i consigli per gli acquisti che assopiscono l'attenzione generale. Al momento i nomi sono sempre i soliti: da Angelo Teodoli direttore di Raiuno a Gianvito Lomaglio per Raidue, Mauro Mazza verso Raifiction e Gianluigi Paragone sulla poltrona del Tg2.

Ma a Paragone potrebbe anche essere offerta la direzione di Rainews24, sempre alle prese con malumori interni e trascurabili ascolti. Se il conduttore de L'ultima parola dovesse accettare la direzione di una testata Rai, il suo programma di approfondimento serale verrebbe assegnato al bel Milo Infante. Fine del gossip invece per la bionda Susanna Petruni, la «minzolina» pare abbia perso la poltrona.

Lucio Presta

Quanto alla neonata (e strategicamente decisiva) direzione Intrattenimento ne sapremo qualcosa di più il 30 giugno. Per ora si sa che, oltre alle candidature di Giancarlo Leone e Gianvito Lomaglio già consolidate da giorni, si aggiunge in queste ultime ore il nome di Angelo Teodoli. Teodoli, già vice direttore di Raiuno nell'era Del Noce, è esperto in materia e attuale capo del palinsesto oltre che braccio destro del potente vice direttore con delega sui palinsesti Antonio Marano.

MAURO MAZZA

Mauro Mazza rimarrebbe saldo sulla poltrona di Raiuno, nonostante un tentativo in extremis di trasferirlo a Raifiction, tentativo tramontato dopo il rifiuto di Fabrizio Del Noce di traslocare a Raicinema; mentre Maria Pia Ammirati passerebbe dalla vice direzione di Raiuno alla direzione di Raitre al posto di Paolo Ruffini.

Ruffini sponsorizzato dal consigliere Rai Nino Rizzo Nervo nel corso dell'ultima puntata del programma telematico Klaus Condicio. «Credo che solo un demente possa pensare di sollevare per la seconda volta Ruffini, disattendendo le decisioni della magistratura - ha dichiarato su YouTube - Ruffini, a cui va il merito di aver mandato in onda Vieni via con me, ma anche il nuovo programma di Mario Calabresi (Hotel Patria, ndr) e di aver varato la coraggiosa disanima di Potere di Lucia Annunziata, ha ottenuto risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Ha dimostrato al mercato che Raitre non è più la cenerentola della tv e può raggiungere gli stessi ascolti di Raiuno. Se tentassero di cacciarlo nuovamente questa volta arriverebbero i carabinieri con le manette». «Sulle nomine - ha aggiunto- andrebbero fatte subito. Deve essere chiaro che nessuno deve avere la tentazione di rimettere l'orologio 13 mesi indietro, al momento in cui Masi aveva proposto le sue nomine. Il criterio deve essere quello della meritocrazia». Proprio come in un reality, del resto.

Gianluigi Paragone

2 - LUCIO PRESTA E LA RAI: UN AMORE IN SCADENZA? GLI ULTIMI RUMORS DA VIALE MAZZINI...
Susan Ferraro per "Oggi.it"

Lucio Presta e la Rai sono ai ferri corti? Questi sono i rumors che scuotono i corridoi dei piani alti di viale Mazzini, in attesa del delicato consiglio di amministrazione in cui dovranno essere prese importanti decisioni. E il direttore generale Lorenza Lei non sembra intenzionata a fare marcia indietro... Scopri gli ultimi gossip.

FABRIZIO DEL NOCE

LORENZA NON VUOLE CEDERE - La vendetta è da sempre un piatto che deve essere servito freddo. Pare che questo concetto non sfugga ai piani alti di viale Mazzini. Fra poco inizia il consiglio di amministrazione e Lorenza Lei ha in mente cambiamenti che faranno discutere. Il nuovo direttore generale Rai sembra infatti determinato nell'affondare (o ridimensionare) il team di artisti rappresentati da Lucio Presta. Lorenza ama il low profile, le buone maniere, e detesta i tipi come Presta, che tendono a essere per lei tipi troppo sicuri di se stessi.

Paolo Ruffini

Ricorda molto bene, Lorenza, anche l'arrabbiatura di Silvio Berlusconi di fronte al rifiuto del manager, in tempi sanremesi, di far salire sul palco dell'Ariston una fanciulla molto cara al presidente. Presta preferì Belén, si rivelò un successo ma questo non bastò per spegnere il dissapore. Non è solo vulgata infatti che il premier avesse perso le staffe confidando ai suoi fedeli collaboratori «che non l'avrebbe dimenticato» e che sapeva bene che «l'anello debole per Presta si chiama Perego». Insomma, un discorso fra galantuomini che nel Cda è chiaro a tutti. E che, se discusso oggi, verrà comunque approvato solo mercoledì.

Maria Pia Ammirati

IN NOME DELL'OTTIMIZZAZIONE - In particolare è chiaro ad Antonio Verro, che però giura che l'ipotesi di epurazione delle artiste di Presta «è solo una coincidenza: le perplessità della Rai sono motivate dalla volontà di approvare un palinsesto che ottimizzi le risorse e la logistica, valutando le sovrapposizioni di fasce orarie tra le reti, razionalizzando anche l'uso degli studi».

IL PROSSIMO SANREMO... - Altro boatos inquietante è la direzione e conduzione del prossimo festival di Sanremo, che in Rai vorrebbero affidare a Carlo Conti (come già anticipato da oggi.it). «Quello di Conti è un nome sostenuto dal direttore Lei, su cui sono in assoluto accordo», conferma il consigliere in un momento di franchezza, aggiungendo che si tratterebbe di «un ritorno alle origini, a quando volti Rai come Pippo Baudo non si limitavano a presentare ma curavano anche la direzione artistica. E poi la musica è decisamente nelle corde di Conti».

LUCIO PRESTA

AMANTI DEL RISCHIO - Aria di novità o sete di rivincita, resta un dato inequivocabile. I successi raccolti da Presta nelle ultime tre edizioni del festival hanno portato nelle casse della Rai una discreta quantità di sponsor. E la macchina operativa guidata dal manager calabrese ha mostrato eccellenti performance... Ma a viale Mazzini evidentemente amano il rischio. Inutile?

 


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