1- NON HO MAI BOMBARDATO IL "CORRIERE"...
Adriano Sofri per "Il Foglio"
Gentile Giancarlo Perna, lei ha appena scritto sul Giornale una ricostruzione degli anni Settanta in cui figura la scena seguente: "Un gruppo di trogloditi, guidati da Adriano Sofri, bombardano il Corriere con molotov e appiccano incendi qua e là. Spadolini, spirito pacifico e cuore d'agnello, si spaventa a morte".
Non so se le importi qualcosa sapere che non ho mai guidato manifestazioni al Corriere, e ho messo piede in via Solferino per la prima volta in vita mia negli anni Ottanta perché ci abitava una famiglia amica, e incontrai una volta a Roma Spadolini, che mi parve del tutto tranquillo. Non so nemmeno da quale equivoco sia nata una notizia così destituita di fondamento. So che in casi simili ci si indigna, si querela, e meglio si cita per danni: ma, per le ragioni più varie, non è il mio genere. Veda qual è il suo.
grillo2- HA RAGIONE GRILLO: IL WEB è TANTO POTENTE DA DARGLI TORTO...
Michele Serra per "la Repubblica"
Il ruolo di Internet, per la formazione e l´orientamento del voto giovanile, è stato determinante. Lo aveva previsto tra i primi, parecchi anni fa, Beppe Grillo, che sul web ha poi organizzato il suo movimento politico, raccolto consensi, diffuso informazioni introvabili sui giornali, applicato una sorta di "democrazia diretta", post-partitica, bollata di "anti-politica" pur essendo attivamente politica, anche se fuori dalle griglie ideologiche note.
Poi, però, è accaduto che una parte cospicua del popolo di Internet, applicando alla lettera le promesse-premesse di autonomia anti-gerarchica insite nella rete, non abbia dato retta al suo leader più popolare, che sosteneva non esservi differenze rilevanti tra destra e sinistra, e abbia votato massicciamente a sinistra. Non so che cosa pensino, questi elettori, quando Grillo chiama Pisapia "Pisapippa", dimostrando l´impressionante rifiuto di fare i conti con la realtà delle cose, con i mutamenti sociali e culturali, perfino con i numeri.
Ma una cosa è certa: decine di migliaia di "grillini", a Milano e altrove, hanno potuto e voluto contare qualcosa solo come parte di una coalizione. Perché anche attraverso Internet, il contatto con altre realtà, lo scambio di idee, il dibattito, hanno deciso che tra sinistra e destra qualche differenza sostanziale c´è. Aveva ragione Grillo: il web è potentissimo. Tanto potente da dargli torto.
MARCENARO GIULIANO FERRARA3- DE MONNEZZA
Da "il Foglio" - Ma se arriva l'estate a Napoli, e con l'estate il grande caldo e la spazzatura, metti caso, non si riesce a togliere. Perché la differenziata di De Magistris deve pur avere i suoi tempi. Se alle migliaia di tonnellate di sacchetti accumulati se ne aggiungono altre e si riparte col tango.
E quelli di Villaricca, metti sempre caso, non vogliono riaprire la vecchia discarica, e quelli di Difesa Grande lo stesso, e i cittadini di Parapoti fanno i blocchi, e i cittadini di Tre Ponti di Montesarchio fanno i blocchi, e quelli di Pianura fanno i blocchi, e i cittadini di Terzigno si ribellano, e quelli di Savignano Irpino si rivoltano, e quelli di Sant'Arcangelo Trimonte pure, e gli abitanti di Serre anche, e a quelli di Macchia Soprana gli gira male, così come a Caivano, a Giugliano, a Casalduni e a Pianodardine, e l'esercito per togliere la spazzatura non si può più usare, e l'area di Pomigliano non si deve usare, e il sito di Ercolano è nel Parco del Vesuvio, e intanto marcisce tutto per via del caldo, e i ratti impazzano, voi dite che questa volta a Napoli muoiono proprio tutti tutti tutti?
BUTTAFUOCO4- IL RIEMPITIVO
Pietrangelo Buttafuoco per "il Foglio"
"Sentite a me, che io so' zoccola vecchia! Trent'anni di marciapiede! Sentite a me: 'e libri nun se vendono! Ma nun è che nun se vendono mo'. 'E libri nun se so' venduti maie! Voi dovreste venire appresso a me quando vado a visitare i clienti". Questa è la storia di Procolo Falanga, ovvero "colui che vende i libri al libraio". E' un brano di "Memorie di un venditore di libri", un racconto di Antonio Franchini edito da Marsilio.
Vale più di un rapporto Istat, di qualsiasi indagine di sociologia ed è il migliore antidoto al trombonismo perbenista degli acculturati. Il destino dei libri è uno solo: il bollino giallo. Sta a significare che il libro, appena uscito dalla tipografia, arriva in magazzino per andare in libreria e dice: vado e torno. Dalle novità alle rese.