1 - AL ARABIYA, SALEH FERITO ALLA TESTA IN MODO LIEVE...
(ANSA) - Il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh è stato ferito alla testa in maniera lieve mentre era all'interno del palazzo presidenziale bersaglio dell'artiglieria delle milizie tribali alleate dell'opposizione. Lo riferisce il corrispondente da Sanaa della tv panaraba al Arabiya.
2 - SALEH FERITO; OPPOSIZIONE,AUGURIAMO PRONTA GUARIGIONE...
(ANSA) - Il fronte unito delle opposizioni yemenite ha affermato oggi che il presidente yemenita è rimasto solo ferito nell'attacco al palazzo presidenziale e ha augurato al rais una "pronta guarigione". Lo ha detto uno dei portavoce del fronte delle opposizioni interpellato dalla tv panaraba al Arabiya, che ha però chiesto di nuovo al presidente di "pensare all'interesse del Paese".
3 - YEMEN: PALAZZO PRESIDENZIALE COLPITO...
(ANSA-RETERS) - Il palazzo presidenziale è stato colpito oggi da almeno due proiettili di artiglieria pesante mentre i combattimenti si vanno estendendo a varie zone della città.
Le milizie tribali guidate da Hamid al Ahmar hanno risposto al fuoco stamani dopo che l'abitazione dell'influente shaykh tribale era stata attaccata dalle forze di sicurezza fedeli al presidente Abdallah Saleh. Lo ha detto all'ANSA Muhammad Hizam, portavoce del gruppo di al Ahmar, interpellato telefonicamente. Un giornalista dell'ANSA poco lontano dal palazzo presidenziale riferisce che lo scambio di colpi di artiglieria tra le parti è ancora in corso nell'area del palazzo presidenziale.
Un agente a caccia di terroristi in Yemen4 - PRESIDENTE PARLAMENTO IN CONDIZIONI CRITICHE
(ANSA-REUTERS) - Il presidente del parlamento yemenita è in condizioni critiche dopo essere stato ferito in un attacco contro il palazzo presidenziale. Lo riferisce la televisione al Arabiya.
5 - YEMEN:NUOVI SCONTRI A SANAA, POLIZIA SPARA A TAIZ...
(ANSA) - Nuovi pesanti scontri armati sono ripresi stamani a Sanaa, dopo sole poche ore di tregua e all'indomani di violenti combattimenti tra le forze governative e i miliziani di influenti clan tribali, mentre le forze di sicurezza avrebbero - secondo attivisti - aperto il fuoco per disperdere manifestanti nella città sud-occidentale di Taiz, uno degli epicentri delle proteste contro il presidente Ali Abdallah Saleh al potere da 33 anni.
Fonti dell'opposizione hanno riferito oggi che ben 50 oppositori sono stati uccisi questa settimana negli scontri con i militari fedeli al raìs Saleh. Solo martedì si erano registrati circa 40 morti, mentre nella notte tra mercoledì e giovedi si era parlato di almeno 15 uccisi, tra cui una bambina.
AssadI combattimenti sono ripresi oggi nel quartiere di Hasaba, nel nord della capitale e roccaforte del leader degli Hashed, lo sceicco Sadeq al Ahmar, il cui clan è sceso in campo a fianco delle opposizioni e dei giovani accampati in piazza, a Sanaa e a Taez, da febbraio scorso.
Bashar AssadProprio a Taez, residenti affermano che le forze di sicurezza e unità della Guardia repubblicana hanno sparato in aria per impedire a decine di giovani di radunarsi nella centrale piazza cittadina, ribattezzata "della Libertà" e dove da oltre tre mesi si celebra all'aperto la tradizionale preghiera del venerdì. Nonostante il tassativo divieto delle autorità, una folla numerosa si è riunita oggi lungo un viale di Sanaa, poco lontano dal palazzo presidenziale, in un "corteo pacifico" per ribadire la richiesta dei manifestanti: "il popolo vuole la caduta del regime!".
Hamza Ali al-Khateeb BAMBINO SIRIANO TORTURATONella notte, nel quartiere di Hasaba, le forze governative avevano distrutto alcuni velivoli della compagnia nazionale di bandiera Yemenia e la sede di una tv privata vicina all'opposizione. Sul piano politico, dopo che Saleh aveva ieri chiesto la ripresa della mediazione dei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, il segretario generale dell'organizzazione che riunisce i Paesi arabi filo-occidentali della Penisola araba, ha assicurato che i tentativi di mediare tra le parti yemenite, sospesi il 23 maggio scorso dopo l'ennesimo dietro-front del raìs, saranno ripresi.
6 - SIRIA: ATTIVISTI E TV, PROTESTE NEL NORD-EST E A DARAA
(ANSA) - Manifestazioni di proteste anti-regime in quasi tutte le città siriane, con l'esclusione per ora della regione costiera di Latakia e Banias. Si stanno svolgendo a Daraa, nel sud della Siria, e nelle regioni nord-orientali a maggioranza curde. Lo riferiscono testimoni oculari citati dai Comitati di coordinamento locali in Siria (Lccs) tramite il loro sito di monitoraggio della mobilitazione.
La presenza di manifestanti anti-regime a Daraa e nelle cittadine a maggioranza curda di Qamishli e Amuda è confermato dalle tv panarabe al Jazira e al Arabiya, che trasmettono filmati amatoriali e foto "appena giunti in redazione dai luoghi delle proteste".
Le fonti precisano che cortei anti-regime sono in corso ad Amuda, Qamishli e Ras al Ayn nella regione a maggioranza curda del nord-est. A Daraa e a Enkhel nel sud. A Homs e a Hama nel centro. A Madaya e Zabadani, località vicine a Damasco e al confine col Libano. A Dayr az Zor, capoluogo della provincia orientale dell'Eufrate.