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LIBANO MORTALE PER UN SOLDATO ITALIANO (4 FERITI, 1 GRAVISSIMO) - ALTRO CHE FLEBUCCIO, DE BORTOLI è FERRUCCIO E CONTROQUERELA CALDEROLI: “E LE CHIEDERÒ ANCHE I DANNI PER LE TROPPE INTERVISTE CHE GENEROSAMENTE LE ABBIAMO FATTO IN QUESTI ANNI” - BANANA SHOW AL G8: “PARLO CON TUTTI I LEADER DEI MAGISTRATI PER DIFENDERE L’ISTITUZIONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO” (POI UNA SPERANZA PER TUTTI: “DOPO LA RIFORMA SULLA GIUSTIZIA LASCIO LA POLITICA”) - LA CEI ANTI-LEGA E PRO-IMMIGRATI: VIVA LAMPEDUSA E L’UNITÀ NAZIONALE…

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1. LIBANO: BOMBA A MEZZO UNIFIL, UN ITALIANO MORTO. 4 FERITI, 1 GRAVISSIMO...
(ANSA)
- Un militare italiano dell'Unifil è morto e quattro sono rimasti feriti -uno è gravissimo- nell'esplosione di un ordigno al passaggio di un convoglio nei pressi della città di Sidone, a circa 40 km a Sud di Beirut. Lo conferma Lo Stato maggiore della Difesa. Le televisioni libanesi riferiscono inoltre del ferimento di un numero imprecisato di civili libanesi, mentre l'emittente Future Tv precisa che ad essere rimasto coinvolta nell'attacco dinamitardo è stato l'ultimo automezzo in un convoglio di quattro.

CALDEROLI FIAMME

L'ordigno, afferma la stessa tv, era stato piazzato dietro un guardrail di cemento e nelle immagini trasmesse si distingue chiaramente la targa dell'Unifil sul mezzo colpito. Secondo una prima ricostruzione, inoltre, l'esplosione ha avuto luogo lungo l'autostrada che porta dalla capitale verso la città portuale di Sidone. "L'Italia è vicina ai suoi militari" impegnati nella missione Unifil alla quale "dobbiamo un contributo decisivo alla stabilità in una delle aree più sensibili della regione mediorientale", ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, esprimendo "dolore" e "profondo cordoglio" per i militari uccisi.

Solo pochi giorni fa, il 10 maggio, c'era stato il passaggio di consegne nel settore ovest della missione Unifil, in Libano, fra la brigata di cavalleria 'Pozzuolo del Friuli', tornata in Italia a conclusione della missione, e la brigata meccanizzata 'Aosta''. Il Parlamento italiano ha autorizzato per questa missione la partecipazione di 1.780 militari. L'Unifil in Libano fu creata nel 1978 con lo scopo di sorvegliare la frontiera tra Libano e Israele. La sua missione é stata prolungata dopo la guerra del 2006 tra Israele ed Hezbollah.

2. BERLUSCONI, HO DIFESO ISTITUZIONE PRESIDENTE CONSIGLIO...
(ANSA) -
"Ho difeso l'istituzione del presidente del Consiglio che è lì a rappresentare l'Italia". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa al termine del G8 di Deauville, spiegando le ragioni del suo colloquio con Obama sulla giustizia italiana.

Ferruccio De Bortoli

"Qui al G8 ho ricordato a tutti - è l'autodifesa del premier - che 24 accuse a me rivolte sono state giudicate false. Ho difeso l'istituzione del presidente del Consiglio, che è li a rappresentare l'Italia, che deve avere un prestigio non diminuito per le notizie che spesso sui giornali stranieri arrivano solo per la parte che riguarda l'accusa e non per come si concludono".

3. BERLUSCONI, E' STAMPA CHE DELEGITTIMA L'ITALIA....
(ANSA) -
Silvio Berlusconi respinge l'accusa mossa dalle opposizioni di aver gettato discredito sul Paese dal G8, e nella conferenza stampa finale del summit spiega piuttosto che la colpa è della stampa. "E' più che doveroso spiegare questa situazione a chi, soprattutto all'estero, non riesce a comprenderla, perché troppo spesso travisata da certa informazione che, anziché narrare i fatti, tende a delegittimare le istituzioni del nostro Paese".

4. BERLUSCONI, LASCERO' POLITICA DOPO RIFORMA GIUSTIZIA...
(ANSA) -
"Non abbandonerò il settore politico fino a quando in Italia non ci sarà una giustizia giusta e giudici che giudichino secondo il merito e non secondo il fatto che un imputato sia amico o nemico". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa al termine del G8.

obama berlusconi

5. FINOCCHIARO, PROSEGUE DELIRIO OSSESSIVO ANTI-PM...
(ANSA)
- "Berlusconi oggi rincara la dose, e tra le varie e solite cose dice che non lascerà la politica finché non avrà realizzato la riforma della giustizia. Vien da dire: e se fosse la politica a lasciare lui? Forse nel suo delirio ossessivo non se ne accorto, ma sta già accadendo...". Lo sostiene Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd.

"Nel corso della conferenza stampa al termine del G8 - continua Anna Finocchiaro - apprendiamo che quello di ieri del Premier con Obama non è stato uno sfogo, ma che al contrario tutti i leader sono stati informati della sua particolare condizione di 'perseguitato' dalla dittatura dei giudici di sinistra. Inoltre, ovviamente è stato frainteso e la stampa deve vergognarsi". "Che dire? L'ho già detto ieri e lo confermo. Sono parole da delirio ossessivo. Penso che gli elettori abbiano capito che é ora di voltare pagina" conclude Anna Finocchiaro.

ANNA FINOCCHIARO

6. CALDEROLI, CORRIERE COME CENTRI SOCIALI, QUERELO
(ANSA) -
"La nota diramata dalla direzione del Corriere della Sera, direzione che come sempre non ha un nome e cognome, assomiglia più ad un comunicato stampa emesso da un centro sociale". Lo dice il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli in una nota in cui annuncia querela al giornale di Via Solferino.

"Io, ieri - sottolinea - non sono stato intervistato dalla direzione del Corriere della Sera ma dal giornalista Marco Cremonesi, con il quale ho già chiarito l'equivoco sorto nel corso dell'intervista telefonica. A questo punto se i modi civili, che si utilizzano tra persone perbene, non bastano per dirimere la questione, non mi resterà che rivolgermi alle sedi competenti per avere giustizia e in quelle sedi i signori della direzione dovranno fornire la registrazione telefonica della suddetta intervista, da cui emergerà chiaramente che il grano di saggezza manca soprattutto nei vertici del quotidiano di via Solferino ovvero ai poteri forti che a breve si spera diventino poteri morti".

7. DE BORTOLI, CALDEROLI IN MALAFEDE; LO QUERELO...
(AGI)
- «Caro Calderoli, le confermo quanto le ho già scritto. Raramente mi è capitato di avere a che fare con una persona confusa e in malafede come lei, ma ormai non mi stupisco più di nulla. Sa che le dico? La querela la faccio io. E le chiederò anche i danni per le troppe interviste che generosamente le abbiamo fatto in questi anni». A definire la questione della dichiarazione, poi smentita, del ministro Calderoli sul Quirinale al nord, interviene il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. Una reazione dovuta anche al fatto che il ministro aveva detto di aver pronta una querela contro il quotidiano di via Solferino.

CARDINAL BAGNASCO

8. CEI, NON AVERE PAURA DELLO STRANIERO. ITALIA SIA CONTAGIATA DA SPIRITO LAMPEDUSA...
(ANSA) - '
Quanto i lampedusani e gli abitanti di Linosa hanno fatto per accogliere i rifugiati dai paesi arabi deve essere un richiamo a non avere paura dello straniero. Deve essere un messaggio forte a tutto il paese: tutti dobbiamo sentirci contagiati da questo esempio di Lampedusa, tutta l'Italia nella sua interezza'. Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, illustrando la 63/a assemblea dei vescovi conclusasi oggi in Vaticano.

9. CEI: UNITA' NAZIONALE E' IMPRESCINDIBILE...
(ANSA)
- 'Non finiremo mai di ribadire che l'unita' nazionale e' un valore imprescindibile, e una conquista irrinunciabile'. 'Tutto il resto, le varie proposte, anche il federalismo solidale, deve essere al servizio di questa unita' di popolo e nazione'. Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, illustrando i lavori della 63/ma Assemblea nazionale dei vescovi.

10. PORTAVOCE PISAPIA, STUPISCE ATTEGGIAMENTO MORATTI SU SCUSE...
(Adnkronos)
- "Ogni giorno che passa aumenta lo stupore nei confronti dell'atteggiamento di Letizia Moratti. Ieri ha inviato, dopo 15 giorni e solo dietro sollecitazione avvenuta a mezzo stampa, un biglietto privato a Giuliano Pisapia. Sulla busta c'e' scritto e sottolineato "riservata". Le persone perbene sono abituate a rispettare le richieste di riservatezza". Lo afferma Maurizio Baruffi, portavoce di Giuliano Pisapia, commentando le affermazioni di Letizia Moratti sulle scuse che ha mandato a Pisapia con una lettera riservata.

PISAPIA - MORATTI

11. DUE CONSIGLIERI VIA DA LISTA POLVERINI PER PDL...
(ANSA)
- I consiglieri regionali della lista Polverini Giuseppe Melpignano e Andrea Bernaudo hanno manifestato l'intenzione di passare al gruppo del Pdl della Regione Lazio. "Gran parte delle persone che mi hanno votato dopo i noti fatti dell'esclusione della lista - spiega Bernaudo - lo hanno fatto perché in me hanno visto una persona riconducibile al progetto di Silvio Berlusconi, un progetto che non credo sia superato e del quale voglio far pare senza tentennamenti.

Ho voluto fare questa scelta prima dei ballottaggi di Sora e Terracina perché da parte mia non c'é opportunismo: lascio la lista Polverini perché non voglio partecipare ad una lista che vuole trasformarsi in partito e non voglio essere in contraddizione con le mie idee e il mio percorso politico". A Terracina e Sora i ballottaggi vedono contrapporsi due candidati di Città Nuove, la lista della governatrice, a due del Pdl.

Polverini scatenata

12. POLVERINI,FUGA DA LISTA FINE COALIZIONE...
(ANSA) -
"Avviare la compravendita dei consiglieri alla vigilia di un voto così importante è un caso di autolesionismo politico di rara efficacia e di totale mancanza di responsabilità che, se possibile, supera quello dello scorso anno quando non fu presentata la lista del partito rischiando di compromettere l'esito del voto.

Non sono più disponibile - aggiunge la Polverini - a spendere la mia faccia per questi signori e a condividere certi metodi". "Prendo atto che c'é una parte del Pdl che ha deciso di spostare l'equilibrio della maggioranza sperando, suppongo, di influenzare in questo modo le mie scelte e la mia indipendenza: non è così che ci si confronta in una coalizione, non è questo il mio progetto di vita e politico per i prossimi anni", conclude la presidente della Regione Lazio Renata Polverini.

13- LUCA SI FA I GRUPPI
Elisa Calessi per "Libero"
- In questi giorni di piani sul dopo-Berlusconi, abboccamenti tra Pd e Lega, movimenti e sommovimenti nel PdL, strategie per governi di transizione o pre-elettorali, è tornato in gran movimento Luca Cordero di Montezemolo. Non che il presidente della Ferrarsi si sia mai fermato (politicamente parlando). Ma ogni volta che torna a tirare aria di urne, e questo è senz'altro uno di quei momenti, Luca si agita. Non è un segreto che la sua idea sia quella di costruire una Lista civica nazionale da mettere in campo non appena si andrà a votare. Da mesi Italia Futura è impegnata, sotto le righe dell'attività culturale, a creare questa rete, dalle Alpi alla Sicilia Ma la notizia che gira a Montecitorio è un'altra. "Non appena lanceremo la Lista Civica, costituiremo in Parlamento dei gruppi autonomi", avrebbe detto il presidente del Cavallino Rosso a un amico.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Badate bene: non nel prossimo Parlamento, quando verosimilmente la Listona civica si presenterà. Montezemolo avrebbe incassato la disponibilità di un gruppetto di senatori e deputati di questo Parlamento. Truppe dormienti, insomma, pronte a svelarsi quando "Luca" deciderà.

Il regolamento prevede che per fare un gruppo occorrano almeno 20 parlamentari alla Camera e 10 al Senato. Anche se poi i presidenti delle due Assemblee possono concedere deroghe a partiti o movimenti che abbiano un certo radicamento nel territorio. L'opzione montezemoliana potrebbero essere la seconda. Anche se i fedelissimi sostengono che ci siano i numeri per evitare la deroga: 20 deputati e 10 senatori. Sarebbero 30, dunque, gli uomini di Italia Futura già in Parlamento e pronti a unire le forze appena Montezemolo darà il via. I nomi sono top secret. E' possibile, però, indicare i flussi e le provenienze: la maggior parte delle truppe viene dal Pd, segue Fli, Api e Udc. E, sorpresa, anche qualcuno del PdL.

 


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