Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dagospia,
TERNAdopo ben tre volte che continui a scrivere mezze verità e mezze falsità, siamo costretti a scriverti a nostra volta in merito alla notizia "Chi tocca i fili muore...", e posso assicurarti che su questa materia sarà anche l'ultima.
Flavio CattaneoE' completamente falso dire che Terna avrebbe promesso agli investitori quelle che, oltretutto erroneamente, vengono definite "centrali di accumulazione" prima di aver avuto il via libera dal Governo: Terna ha presentato il Piano industriale 2011-2015 - all'interno del quale sono ricompresi gli investimenti nei sistemi di accumulo - il 14 febbraio 2011, cioè due mesi dopo (era il 15 dicembre 2010) il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che ha approvato la Convenzione tra Terna e lo stesso Ministero per la disciplina della Concessione sulla base della quale la società opera.
CATTANEO E FULVIO CONTIL'art 7 comma 1 lettera k della Convenzione così recita: "In particolare la Concessionaria...realizza e gestisce impianti per l'accumulo e la conversione in energia elettrica, finalizzati a garantire la sicurezza del sistema, il buon funzionamento dello stesso, il massimo sfruttamento della potenza da fonti rinnovabili e l'approvvigionamento di risorse per i servizi di dispacciamento". Se ciò non dovesse bastare, umilmente ma in modo chiaro e deciso ti ricordo che l'art. 17 del D.Lgs n. 28 del 3 marzo 2011 parla espressamente di "sistemi di accumulo" che possono essere inclusi in apposite sezioni del Piano di Sviluppo della rete di trasmissione nazionale.
In giro c'è qualcuno in malafede che continua a far pensare, a te e a molti altri, che i servizi di rete - di questo stiamo parlando - non siano infrastrutture per ridurre i costi del sistema elettrico e poter gestire in modo efficiente le fonti rinnovabili in Italia ma, appunto, come tu scrivi "centrali di accumulazione". E' bene allora sapere che, invece, i sistemi di accumulo - non "centrali" - consumano più di quanto producono, e che sono utili al sistema elettrico per far risparmiare tanti soldini a imprese e cittadini, per oltre 1 miliardo di euro l'anno a regime.
EnelFULVIO CONTITerna, come previsto dalle norme, li vuole solo progettare e realizzare, e non vuole esercitare alcun ruolo nella gestione dell'energia, che può anche essere svolta da altri. Attendiamo fiduciosi le decisioni del Governo in materia.
Ci dispiace che anche tu, e non da oggi, sia incappato nell'errore. Poiché si tratta di una materia molto importante e delicata per il Paese, come abbiamo già detto Terna difenderà ciò che la legge prescrive e tutelerà i suoi dipendenti, gli azionisti e la collettività.
Tanto dovevamo per chiarezza e correttezza di informazione.
Cordiali saluti
Luca Del Pozzo,
Capo ufficio stampa Terna SpA