Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

SACRA FANGHIGLIA - PERCHE’ BISOGNA ARRIVARE FINO A FORMIA PER SCOPRIRE CHE GIANNI LETTIERI, CANDIDATO SINDACO DI NAPOLI, HA UN PARENTADO (DI CUI NON PARLA E CHE NON VEDE) CHE IN PASSATO HA AVUTO GUAI SERI CON LA GIUSTIZIA? - DUE FRATELLI FINITI NELL’INCHIESTA DELLA DDA DI NAPOLI CHE SGOMINÒ QUATTRO ORGANIZZAZIONI DEDITE AL COMMERCIO DI HASHISH E COCA - SCOMODO FAR SAPERE DI AVER PARENTI PREGIUDICATI QUANDO IL TUO AVVERSARIO È GIGGINO ‘A MANETTA (CHE, INVECE, È PARENTE DI BRUNO CIRINO POMICINO, IL FRATELLO SCOMPARSO DI PAOLO)…

$
0
0

1 - CIRINO POMICINO: SONO EQUIDISTANTE...
Dall'intervista di Stella Cervasio per "la Repubblica - Napoli"

DE MAGISTRIS ESULTA DOPO IL PRIMO TURNO

Paolo Cirino Pomicino è mezzo parente di de Magistris, ma preferisce non dirlo.
«La parentela è con mio fratello Bruno che non c'è più», dice, e gli si emoziona la voce.

Ma certamente non voterebbe per l'ex magistrato.
«Neanche per Lettieri. Sono un equidistante convinto».

Luigi De Magistris GetContent asp jpeg


2 - LETTIERI TIENE FAMIGLIA...
Emiliano Fittipaldi per "l'Espresso"

Il ristorante dove la famiglia Lettieri serve pizze e altre specialità napoletane si chiama Marechiaro. Non è a Posillipo, come si potrebbe pensare, ma a cento chilometri di distanza da Napoli, in una strada della periferia di Formia. Giuseppe, cappellino e grembiule d'ordinanza, stesso nome di battesimo del nonno, manda avanti il locale da due anni. Il padre Daniele è il vero proprietario della trattoria, dove la Margherita Doc (quella con la mozzarella di bufala) pare sia davvero squisita.

Ecco. Bisogna arrivare fino a uno slargo a due passi dall'Appia per scoprire che Giovanni Lettieri, candidato sindaco di Napoli, ha una famiglia "segreta". Tre fratelli e due sorelle di cui non parla mai con nessuno. E che, dicono i bene informati, non vede mai. Forse perché qualcuno in passato ha avuto guai seri con la giustizia. Nelle cronache ci sono arresti per droga, condanne per reati finanziari, persino operazioni della Direzione distrettuale antimafia.

GIANNI LETTIERI

Anche a Gaeta, dove l'ex presidente degli industriali trascorreva le estati con la moglie e i figli in un'elegante villetta bifamiliare, nessuno ha mai sentito parlare di loro. Taciturno, timido e riservato, così ricordano Gianni nel paesino turistico. "Aveva una bella barca, ma stava sempre con la famiglia della moglie. Non frequentava i suoi parenti", spiega un negoziante che dice di averlo conosciuto.

Eppure Gianni, nato vicino a piazza Garibaldi, è cresciuto giocando nei vicoli della Duchesca con Nicola, Daniele, Gennaro, Assunta e Mariarosa. Il capofamiglia Giuseppe, originario del paesino di Arienzo, e la madre Anna Tortora decisero nel 1957 di lasciare la provincia di Caserta e di tentare la fortuna sotto il Vesuvio. Prima vendendo radio al mercato, poi lanciandosi nel settore abbigliamento.

Giovanni Lettieri

È Giuseppe che getterà le fondamenta su cui il figlio più sveglio costruirà un piccolo impero che riuscirà a quotare in Borsa trent'anni dopo. È sempre Giuseppe che da piccolo "pannazzaro" inventa aziende specializzate in produzione e commercio all'ingrosso (le imprese erano vicino a Capodichino, dove la Tortora risulta essere ancora proprietaria di vari immobili per oltre 500 metri quadri) e che decide di diversificare fondando una società immobiliare.

Se Gianni segue la via indicata dal padre (o meglio, dalla madre: è lei l'amministratore della Confemil spa, che nel 1975 assume il giovane Gianni come direttore commerciale), suo fratello Daniele è invece meno fortunato. La sua vita non sarà mai facile, come racconta la lista dei suoi precedenti: nel 1985 viene condannato per reati finanziari, mentre nel 1993 viene arrestato dalla squadra mobile di Napoli insieme all'altro fratello Nicola, quattro anni prima già denunciato a piede libero dalla Guardia di finanza per traffico di stupefacenti.

COMITATO PRO LETTIERI A SOQQUADRO

I due Lettieri finiscono nell'inchiesta della Dda di Napoli chiamata "Hurricanes in Naples", che come raccontano le cronache del tempo sgominò quattro organizzazioni internazionali dedite al commercio di hashish e cocaina. Un'operazione gigantesca che portò in galera, con l'accusa di traffico di droga, anche personaggi legati ai clan camorristi dei Pirozzi e dei Nuvoletta.

Nicola torna a lavorare con il padre nel 1997 (dai documenti della Camera di Commercio i due risultano soci della Ita Sas, sempre ramo tessile, insieme alla mamma), mentre Daniele viene scarcerato nel 1996 con l'obbligo di firma. Torna subito nel basso Lazio, tra Formia e Itri, dove risiedeva dal 1988.

formia

Una scelta che aveva fatto tre anni prima pure il fratello Gennaro. Già: i Lettieri devono amare davvero quella terra, tanto che il candidato sindaco qualche tempo fa è entrato in affari con un gruppo di itticultori di Gaeta: tra loro c'è un personaggio assai noto come Damiano Magliozzi, fratello dell'ex sindaco del Pdl, che oltre a detenere quote della Medfish è attualmente presidente della squadra di calcio della città.

A Itri forse Daniele spera di star lontano dai guai. Nel 2000 decide di buttarsi come il resto della famiglia nell'abbigliamento. Fonda la Immagine srl, ma le cose non sembrano voler andare per il verso giusto: nel 2007 i carabinieri lo arrestano in flagranza di reato, con 49 grammi di coca nascosti negli slip. Daniele Lettieri si fa qualche mese di domiciliari e viene scarcerato definitivamente nel maggio del 2010.

gaeta

La sua odissea giudiziaria non è ancora finita. Insieme a un'altra ventina di persone è indagato dalla procura di Latina: nel dicembre 2009 il pm Giuseppe Miliano ha chiesto le misure cautelari per tutti, ma a fine 2009 il gip le ha respinte. Ora si attende che il giudice decida sull'eventuale rinvio a giudizio. Daniele e gli altri, ovviamente, incrociano le dita.

Come le colpe dei padri non ricadono sui figli, quelle dei fratelli non devono ricadere sul candidato del Pdl. È assai strano, però, che della storia della famiglia dell'imprenditore che vuole fare il sindaco della terza città d'Italia nessuno, a Napoli, sapesse nulla di nulla.

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles