Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

OPA LVMH SU BULGARI, IL TITOLO FA BOOM (+60%) - L’EUROPA APRE INDECISA, L’ASIA CHIUDE NEGATIVA, LA CINA NO - MOODY’S TAGLIA IL RATING GRECO - TRONCHETTI APRE RCS A MALACALZA - LO SPIN-OFF CARREFOUR PER PLACARE GLI AZIONISTI - TRA LIBIA E LIGRESTI, UN PO’ DI DIRIGISMO NON GUASTA - CREMONINI, CON I BRASILIANI UNA PACE DA 218 MILIONI DI EURO - LA (COSTOSA) BEFFA DEI RIMBORSI PARMALAT USA - LODO MONDADORI, SENTENZA A MAGGIO…

Previous: 1- AH, SE I POTERI MORTI SI PRENDONO A SCARPATE IN FACCIA! DELLA VALLE CI PROVA CONTRO IL CAINANO E GEROVITAL GERONZI. E TROVA ANCHE UNA QUALCHE DIFFERENZA TRA ABRAMO BAZOLI E IL BANCHIERE DI MARINO, “I DUE ARZILLI VECCHIETTI” DELLA FINANZA NAZIONALE: “IL PRIMO PENSA SOLO AL BENE DEL SISTEMA, IL SECONDO ALLA CARRIERA” (POI UN GIORNO, LO SCARPARO SPIEGHERÀ ALLA NAZIONE CHE COSA SIA “IL BENE DEL SISTEMA” E CHI LO DEBBA DECIDERE E SU DELEGA DI CHI (IN SOSTANZA, CHI METTE I SOLDI PER COMANDARE?). E POI MAGARI CI SPIEGHERÀ ANCHE PERCHÉ SIA MALE PENSARE ALLA CARRIERA. CIÒ DETTO, SIA GERONZONI CHE BAZOLONI POTREBBERO ANDARSENE IN PENSIONE SENZA CHE “IL SISTEMA” NE RISENTIREBBE IN ALCUN MODO) 2- SECONDO BEN AMMAR, L’AMICHETTO TUNISINO DI PAPI SILVIO, “TRIPOLI HA INVESTITO IN SOCIETÀ USA LEGATE AL PENTAGONO E IN IMPORTANTI GRUPPI FRANCESI”. IN ITALIA, RICORDIAMOLO SEMPRE, SI SONO PRESI I SUOI SOLDI GRUPPI IL CUI MANAGEMENT HA SPESSO TENDENZE MORALISTE NEI CONFRONTI DEL POPOLO ITALIANO: ENI, FINMECCANICA, UNICREDIT, JUVENTUS. GIÀ, LA GGIUVE. GHEDDAFI È QUASI MORTO E ANCHE LA GGIUVE SI SENTE POCO BENE 3- TORNA AL GOVERNO DI SCAJOLA. A SUA INSAPUTA, NATURALMENTE. E INTANTO IN GIAPPONE, PAESE NOTORIAMENTE ABITATO DA COGLIONI INCIVILI, IL MINISTRO DEGLI ESTERI SI DIMETTE PER 2MILA € DI FONDI ILLEGALI. RICEVUTI A SUA INSAPUTA, NATURALMENTE
$
0
0
borsa di milano

1. BORSE EUROPEE: ANDAMENTO LISTINI ORE 10.00...
(ASCA) -
Ultima borsa rilevazione var% stato
Milano 22767,30 +0,05 aperta
Londra 5991,33 +0,02 aperta
Parigi 4013,10 -0,18 aperta
Francoforte 7169,95 -0,12 aperta
Zurigo 6488,26 -0,65 aperta
Amsterdam 367,43 -0,14 aperta
Madrid 10499,50 +0,01 aperta

2. BORSA: ASIA GIU' CON IMPENNATA PETROLIO, CINA CONTROTENDENZA...
(ANSA)
- Seduta in calo per i mercati asiatici, dopo il conflitto in Libia e l'escalation dei prezzi del petrolio che minaccia di far deragliare la ripresa economica globale. Ne soffrono i titoli delle compagnie aeree come la Air China (-4,2%), la Korean Air Lines (-3,1%) e a Taipei la Eva Airways (-2,7%). Tonfo per i titoli export con Honda Motor in ribasso del 3,1% Sony dell'1,8% e Samsung Electronics del 4,1 per cento.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -1,76% - Hong Kong -0,64% (seduta in corso) - Shanghai +1,83% - Taiwan -0,80% - Seul -1,22% - Sidney -1,37% - Mumbai -2,02% (seduta in corso) - Singapore -0,09% - Bangkok +0,69% - Giakarta +0,32% (seduta in corso).

borsa londra

3. BORSA: BULGARI VOLA DEL 60,4% A 12,17 EURO DOPO OPA LVMH...
Radiocor
- Bulgari vola a Piazza Affari: i titoli della maison romana di gioielli e orologi, mettendo a segno un progresso del 60,4%, si approssimano al prezzo dell'opa che lancera' Lvmh a 12,25 euro: passano di mano a 12,17 euro. Con un annuncio a sorpresa questa mattina e' stato reso noto che la famiglia Bulgari ha ceduto a Lvmh l'intera partecipazione allo stato sindacata nel gruppo italiano, pari a circa il 50,43% del capitale sociale.

In cambio i Bulgari riceveranno azioni Lvmh di nuova emissione, diventando i secondi azionisti familiari del gruppo francese. All'esito del conferimento, che avverra' dopo il pagamento del dividendo 2010 da parte di entrambe le societa', Lvmh sara' tenuta a lanciare un'offerta pubblica di acquisto totalitaria al prezzo di 12,25 euro per azione. A Parigi le azioni del colosso francese del lusso cedono l'1,7% attestandosi a 109,7 euro.

4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI LUNEDI' 7 MARZO...
Radiocor
- Milano - Assogestioni diffonde il rapporto statistico sui fondi, relativo al mese di febbraio.

Milano - incontro di Italcementi con gli analisti finanziari per la presentazione dei risultati 2010.

CDA (approvazione dati contabili) - Piaggio & C.

Milano - cerimonia di inaugurazione del 148mo anno accademico del Politecnico di Milano. Partecipano, tra gli altri, Emma Marcegaglia, presidente Confindustria; Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia.

Basilea - riunione BRI - Banca dei regolamenti Internazionali.

BORSA SHANGAY

- Roma: convegno alla Camera su 'Le donne nelle istituzioni' con Gianfranco Fini, Susanna Camusso, Cristiana Coppola, Giorgia Meloni.

- Roma: firma dell'accordo per l'avvio dei lavori del tratto di linea ad alta velocita' fra Treviglio e Brescia sulla Milano-Venezia. Con Mauro Moretti, Pietro Franco Tali e Altero Matteoli.

5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor -
INFLAZIONE: Il carovita presenta il conto su affitti, multe, tariffe e polizze (Il Sole 24 Ore del Lunedi', pag.1,6)

CRISI LIBICA: 'O me o Al Qaeda. L'Europa tornera' ai tempi del Barbarossa'. Intervista a Muammar Gheddafi (Il Corriere della Sera, pag. 1-5). Speciale Nordafrica: le mosse per non fermare il business (Il Sole 24 Ore del Lunedi', pag.1, 17-19). Bp, Exxon, Siemens. La ragnatela delle quote libiche (Il Corriere della Sera, pag. 6). Il rebus dei fondi senza Sovrani (Affari&Finanza, pag.1-2)

PETROLIO: Allarme per l'occidente, le rivolte segnano la fine del greggio facile (La Stampa, pag. 6). Gli Usa pronti a sbloccare le riserve (dai giornali). Confindustria: se la crisi non si ferma bolletta energetica piu' cara di 23 miliardi (Il Messaggero, pag. 4)

RCS: Della Valle: 'Il premier non puo' scalare la Rizzoli' (dai giornali). 'Corriere' e ferrovie. Ecco perche' Della Valle attacca Geronzi (Il Giornale, pag. 1-21). Rcs, il cavaliere in agguato all'incrocio tra giornali e Tv (Affari&Finanza, pag.1-10)

NICOLA E BEATRICE BULGARI

PREMAFIN: Groupama al lavoro sul dossier Premafin, le garanzie di Credit Suisse (Il Corriere della Sera, pag. 15). Pressing dell'Isvap su Fondiaria-Sai. Ispezione dell'autorita' sulla compagnia. Nel mirino solvibilita' e operazioni infragruppo (La Stampa, pag. 23)

NOMINE: da Eni a Terna l'ipotesi della conferma dei vertici (Il Corriere della Sera, pag. 13)

EXOR: Gli Agnelli sostengono una nuova diluizione della quota Fiat. La strategia aiuterebbe i programmi di espansione. L'erede atipico che ha salvato i gioielli di famiglia. Intervista a John Elkann, presidente di Fiat e Exor (Financial Times, pag. 12 e 15)

EDISON: La spada della Consob sulla spartizione con i francesi (Affari&Finanza, pag.18)

PARMALAT: La multinazionale risorta alla resa dei conti della 'public company'. Lettera al risparmiatore (Il Sole 24 Ore, domenica, pag. 7)

Bernard Arnault

BANCHE: Unicredit, Intesa, Montepaschi: adesso il capitale non basta piu' (Affari&Finanza, pag.1-6). Ora le Fondazioni pensano a come ridurre le erogazioni (Affari&Finanza, pag.6). Fondazioni: dividendi in arrivo. Alle banche pero' servono capitali (CorrierEconomia, pag.1-6)

DEL VECCHIO: Del Vecchio e le Generali, una grande uscita per dire no agli affari oscuri (Affari&Finanza, pag.9)

ASSICURAZIONI: Compagnie. Immobili, una cotta da 18 miliardi (CorrierEconomia, pag.7)

UNICREDIT: tenta il Leone. Piazza Cordusio pensa a distribuire le polizze Generali in Germania (CorrierEconomia, pag.6)

NATUZZI: 'I segnali di ripresa si rafforzano. Ci confermiamo un'azienda solida'. Intervista a Pasquale Natuzzi, presidente di Natuzzi (Il Giornale, pag. 21)

ENERGIA: Fotovoltaico appeso al filo dei bonus (Il Sole 24 Ore del Lunedi', pag.4)

6. GRECIA: MOODY'S TAGLIA RATING A B1 DA BA1, OUTLOOK NEGATIVO...
Radiocor
- Moody's ha abbassato di tre 'gradini', a 'B1' da 'Ba1', la nota di merito sul debito sovrano della Greci a e lasciandola sotto osservazione 'con implicazioni negative'. La decisione dell'agenzia, intervenuta al termie di un'analisi cominciata lo scorso 16 dicembre, e' spiegata da tre ragioni: le misure di consolidamento fiscale e le riforme strutturali di cui ha bisogno il Paese rimangono ambiziose e sono soggette a significativi rischi, il Paese continua ad affrontare considerevoli difficolta' nella riscossione delle entrate, c'e' un rischio che il Paese non soddisfi i criteri si solvibilita' (e quindi avrebbe bisogno di continuo sostegno) anche dopo il 2013.

VITTORIO MALACALZA

7. PETROLIO: WTI SEMPRE IN RIALZO, SI AVVICINA A QUOTA 106 $ IN ASIA...
Radiocor
- La tendenza rialzista dei prezzi del greggio e' proseguita sui mercati asiatici, sotto l'effetto della controffensiva di Gheddafi in L ibia. Il Wti, consegna aprile, e' salito di 1,33 dollari a 105,75 dollari a barile e il Brent del Mare del Nord, stessa scadenza e' salito di 59 cents a 116,56.

8. TRONCHETTI APRE RCS ALL'ALLEATO MALACALZA...
A. Ol. per "
Il Sole 24 Ore" - Un Malacalza nel salotto buono dell'editoria. Al prossimo consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup sarà cooptato il vice-presidente di Pirelli, Vittorio Malacalza, al posto dell'ex direttore generale della Bicocca, Claudio De Conto, che, dopo la sua uscita dal gruppo, aveva dato la sua disponibilità a restare nel board della holding editoriale fino al termine del 2010.

A proporre la cooptazione di Malacalza è stato lo stesso presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, che, a quanto risulta, avrebbe già informato i consiglieri della sua proposta. I rapporti con il partner industriale piacentino-genovese sono ottimi e la designazione del patron del gruppo sottolinea il rapporto di fiducia che è stato costruito in questi mesi. Tronchetti resterà invece nel consiglio della Rcs Quotidiani e nel patto di sindacato del gruppo che edita il Corriere della Sera. D'amore e d'accordo con il nuovo socio, con il quale i legami diventano sempre più stretti.

TRONCHETTI PROVERA

9. IL TESTIMONE BLANKFEIN SUI MISTERI DI GALLEON...
M. Val. per "
Il Sole 24 Ore" - Lloyd Blankfein alla sbarra, non da accusato ma da testimone d'accusa. L'amministratore delegato di Goldman Sachs avrebbe accettato l'invito dei procuratori federali americani di comparire a sorpresa, se necessario, in un'aula di tribunale di Manhattan in occasione del grande processo per insider trading contro Raj Rajaratnam, il fondatore del defunto hedge fund Galleon, che comincerà martedì e durerà sei settimane.

Blankfein potrebbe rivelarsi un teste chiave, oltre che il più prestigioso, a favore del governo: tra i 14 reati di insider e truffa attribuiti a Rajaratnam, almeno uno ha avuto per vittima Goldman. Il gestore di hedge avrebbe ottenuto informazioni riservate, come l'investimento nella banca da parte di Warren Buffett, attraverso Rajat Gupta, un esponente - ora ex esponente - del board della società di Wall Street.

10. AL CEO DI UBS BASTA LO STIPENDIO...
L. Te. per "Il Sole 24 Ore"
- Oswald Grübel ama andare controcorrente. Il ceo di Ubs infatti rinuncerà al bonus del 2010, dopo aver già rinunciato a quello del 2009; si accontenterà dei 3 milioni di franchi di stipendio fisso. Nei giorni scorsi, il Ceo tedesco del gruppo bancario elvetico aveva anche criticato l'idea dei Coco bond, le obbligazioni convertibili in funzione anti-rischio, su cui tra l'altro sta massicciamente puntando la rivale Credit Suisse. Che Grübel non ami seguire la corrente, ebbene si sapeva. Ora, con queste mosse, ci sono però altre conferme.

lloyd Blankfein DI GOLDMAN SACHS

Il top manager tedesco ha lavorato a lungo proprio nel Credit Suisse e nel 2009 è stato richiamato dalla pensione, per guidare Ubs fuori dalle secche della crisi. Obiettivo in buona parte raggiunto. Ogni tanto si parla di un successore e Grübel non ha negato che la banca pensi già al Ceo dei prossimi anni. Ma intanto lui ha ancora molta voglia di svolgere il suo lavoro, ha spiegato. Anche solo con lo stipendio fisso.

11. AVVIATE LE SVENDITE SUL TITOLO CARREFOUR...
M. Mou. per "Il Sole 24 Ore" -
Il progetto di doppio spin-off deciso dal consiglio di amministrazione di Carrefour - il 100% della divisione hard discount e il 25% di quella immobiliare - dovrebbe placare l'ansia da risultati (finanziari) dei principali azionisti (il fondo americano Colony Capital e Bernard Arnault), che dovrebbero ricevere la simpatica somma di 570 milioni, ma non è apprezzata da tutti.

Non dal consigliere, indipendente, e vicepresidente Jean-Martin Folz, ex numero uno di Psa, che la giudica un'operazione senza interesse strategico per la società e si è dimesso. Non per S&P, che ha abbassato il rating del gruppo. Non per Citigroup, secondo cui l'azione è da vendere. Con il risultato che Carrefour è di nuovo nell'occhio del ciclone e ieri in Borsa ha perso il 4,4 per cento.

Oswald Grubel

12. CYBERCRIMINALI: RAGAZZI BRUFOLOSI E SPIE CINESI...
Enrico Franceschini per "la Repubblica"
- Non è più il caso di sottovalutarlo: il cybercrimine, ovvero i reati commessi sul web, tra pirateria informatica, diritti d´autore ignorati, spionaggio industriale, furti di informazioni o di denaro, ha causato nel 2010 una perdita di 17 miliardi di sterline (circa 21 miliardi di euro) all´economia britannica.

Lo ha reso noto il governo, nella prima stima di questo genere mai pubblicata nel Regno Unito. L´industria farmaceutica è fra le vittime principali, con un passivo di 1 miliardo e 800 milioni di sterline (oltre 2 miliardi di euro) lo scorso anno, seguito dal settore dell´elettronica e da quello del software.

I cybercriminali sono di tre tipi, afferma il rapporto: ci sono quelli «sponsorizzati da Stati», come Cina e Russia, più volte accusate di avere lanciato attacchi cibernetici contro l´industria britannica; ci sono le più sofisticate mafie, fino ai «teen-ager brufolosi che fanno tutto dal computer della loro cameretta».

Il governo britannico invita le aziende private a essere più vigili davanti a questa minaccia, creando di sistemi di difesa «di stile militare» per proteggere i propri network. Non a caso il generale Richards, capo delle forze armate britanniche, ha ammonito che il commercio della Gran Bretagna è oggi talmente dominato da servizi finanziari che vivono quasi interamente online da avere reso «Internet vitale per il nostro Paese come lo erano le rotte marittime al tempo del British Empire un secolo fa». Il Gchq, sigla del servizio segreto di ascolto elettronico del Regno Unito, calcola che l´80% dei cyberattacchi potrebbero essere respinti con semplici misure, ma molte aziende «non sanno nemmeno distinguere tra un funzionamento normale e anormale» dei propri siti.

Salvatore e Jonella Ligresti

13. DIRIGISMO ALL´ITALIANA...
Andrea Greco per "la Repubblica" -
Sarà l´effetto centocinquantenario. Comunque dall´inizio del 2011 il "sistema Italia", che a opinione diffusa versa in condizioni non buone, ha battuto dei colpi. Le pressioni di istituzioni e azionisti su Intesa e Unicredit perché creino il polo del risparmio (che fa gola ai francesi). Il "trattato di amicizia" italo-libico sospeso, o forse peggio, dirà il Parlamento.

Lo schiaffo della Consob sul quesito d´Opa su Premafin e Fonsai (che fanno gola ai francesi). E il monito del ministro Sacconi su Parmalat, sotto scacco dei fondi esteri ma «patrimonio nazionale». Gli affamati francesi, del resto, l´hanno insegnato al mondo: un po´ di dirigismo a volte ci sta, specie se i tempi sono duri. Forse l´Italia, dove l´ultimo dirigismo fu opera del duo Fazio-Fiorani, torna a rammentarselo. I francesi (gli fa gola anche Edison) stiano avvisati.

14. LA (COSTOSA) BEFFA DEI RIMBORSI PARMALAT USA...
A. Pu. per il "Corriere della Sera"
- Caro-banche, quando la spesa supera il valore dell'assegno. Sono arrivati nei giorni scorsi i risarcimenti per il crac Parmalat decisi dal tribunale americano: 47 milioni di euro, distribuiti dal 10 febbraio ai 21 mila creditori che hanno aderito alla class action negli Usa. Sono i soldi dalla transazione di Credit Suisse e Bnl e si tratta di importi anche di poche decine di euro. Il rimborso copre infatti soltanto l' 1%del danno e fra gli aderenti all'azione collettiva ci sono risparmiatori esposti per meno di 5 mila euro. Ebbene, per i consumatori italiani c'è una sorpresa.

Sacconi Cisnetto

La spesa bancaria per incassare l'assegno, tratto su banca estera (la Royal Bank of Scotland) è spesso superiore all'importo indicato sull'assegno stesso. Oltre al danno, la beffa. Non solo i risparmiatori truffati da Parmalat vengono risarciti (quando accade) pochissimo, ma perdono tutto o quasi in commissioni bancarie. Alle associazioni dei consumatori stanno arrivando le proteste. «Ho ricevuto 41 euro ma mi è stato detto dalla banca che le spese per l'incasso sono fino a 30 euro» scrive una risparmiatrice ad Altroconsumo.

E un altro: «Devo ritirare 27 euro, mi conviene?» . L'associazione presieduta da Paolo Martinello, il 21 febbraio, ha scritto a Giuseppe Mussari, presidente dell'Abi (e per conoscenza al governatore Mario Draghi) per chiedere l'abolizione di questa spesa, nel caso Parmalat: «Alla luce di un accresciuto senso di responsabilità del sistema bancario» . Martinello consiglia di «aspettare qualche giorno a incassare» .

15. CREMONINI, CON I BRASILIANI UNA PACE DA 218 MILIONI DI EURO...
A. Jac. per il "Corriere della Sera"
- «Un ottimo affare» . Vincenzo Cremonini è sollevato: la fine della partnership con Jbs, il socio brasiliano in Inalca, chiude un anno di contenziosi, tra battaglie legali, audit e comunicazioni via stampa. Oltretutto il gruppo di Castelvetro ricompra l'azienda senza pagare un euro in più di quanto il colosso brasiliano delle carni avesse versato nel 2008 al momento della costituzione della joint venture: 218.855.219,50 euro per il 50%delle azioni di Inalca.

Calisto Tanzi

«Ma oggi è un'azienda diversa sia in termini di sviluppo sia di redditività: con un ebidta più che raddoppiato rispetto a tre anni fa e investimenti fatti che cominciano a dare i loro frutti» . Un'azienda che punta a «rafforzarsi sui mercati già presidiati, a partire da Russia, Polonia e Africa» spiega l'amministratore delegato del gruppo, figlio di Luigi Cremonini. Forte anche dei buoni risultati di fine anno: un utile netto di 32 milioni contro i 7 del 2009, mentre l'intero gruppo prevede un fatturato complessivo di 3,04 miliardi. Il pool di banche (che hanno finanziato l'operazione) e Cremonini hanno colto poi l'occasione per rimodulare l'intero debito, con il gruppo alimentare che non esclude per Inalca «un equity: ma eventualmente socio di minoranza» .

Intanto i brasiliani, nonostante il divorzio dai Cremonini, non hanno alcuna intenzione di lasciare l'Italia. L'acquisizione contestata («ci hanno portato in casa i concorrenti» ) di Bertin (2009) ha portato in dote a San Paolo il 70%di Rigamonti. E in questi giorni il primo produttore mondiale di carne ha ufficializzato l'acquisto del rimanente 30%dalla famiglia valtellinese della bresaola. La concorrenza continua.

16. YUNUS BUSSA A WASHINGTON...
A. Jac. per il "Corriere della Sera"
- Missione americana per Muhammad Yunus. L'economista bengalese, premio Nobel per la Pace (2006), sarà ricevuto martedì prossimo a Washington da Hillary Clinton. Il segretario di Stato americano è ansiosa di «discutere con Yunus il problema che lo vede opposto al governo bengalese sulla direzione della Grameen Bank (specializzata nel microcredito) e altre questioni di comune interesse» scrive il Daily Star.

Il «banchiere dei poveri» è stato appena «licenziato» dalla Banca centrale del Bangladesh (ma dietro c'è la lunga mano della premier Sheikh Hasina) dall'istituto di mediocredito da lui fondato e di cui è alla guida da 30 anni. L'economista e nove direttori del consiglio della Grameen hanno fatto ricorso all'Alta corte di Dacca che domenica si esprimerà in merito. Intanto l'ambasciatore Usa James Moriarty ha dichiarato al governo locale che gli «Stati Uniti sono fortemente turbati dall'iniziativa del governo» . Mentre lo stesso Yunus ha cercato di gettare acqua sul fuoco delle polemiche affermando di volere trovare «una via d'uscita amichevole» a questa crisi.

berlusconi-debenedetti

17. LODO MONDADORI, SENTENZA A MAGGIO...
Dal "Corriere della Sera"
- Ultima udienza d'appello ieri per l'affaire Mondadori. I legali di Fininvest e Cir hanno ribadito le loro posizioni: per il gruppo Berlusconi la sentenza che nel 2009 ha riconosciuto un danno di 750 milioni alla Cir per la spartizione dell'impero di Segrate è sbagliata, nel merito e nel metodo, mentre per la società di Carlo De Benedetti il danno non solo c'è ma sarebbe anche superiore. Un collegio di periti, incaricati dal tribunale, aveva successivamente ridotto il danno a poco meno di 500 milioni di euro.

Ieri, al termine dell'udienza è circolata la voce di una proposta transattiva da 150 milioni che sarebbe stata presentata dai legali del gruppo Berlusconi. «Nulla di più falso, nessuna richiesta di questo tipo è stata avanzata» ha fatto sapere però il gruppo in una nota. La sentenza è attesa per maggio.

 

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles